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Anche a Cleto nelle scorse settimane si è celebrato il congresso del circolo locale dei Giovani Democratici.

 

I tesserati all’unanimità hanno indicato come nuovo segretario il ventunenne Eugenio Vairo, studente di Scienze Politiche all’Unical e già membro della segreteria provinciale di Cosenza dei Giovani Dem e presidente del circolo il ventiduenne Salvatore Caputo.

 

Subito dopo la fase congressuale,i GD di Cleto si sono ritrovati per un incontro nella loro sezione, che ha registrato una larga affluenza, aperto a tutti i giovani cletesi e alle realtà giovanili del comprensorio, come Aiello, Lago, Amantea, Paola e Serra D’Aiello, a dimostrazione dei rapporti di collaborazione che si possono tenere fra i circoli del tirreno, e con tanti ospiti accorsi all’iniziativa come il segretario regionale Mario Valente e il candidato alla segreteria nazionale Mattia Zunino.

 

Il segretario Eugenio Vairo ha dichiarato : “Ringrazio tutti i ragazzi per la fiducia espressa nei miei confronti, sono felice e orgoglioso dell’onore e dell’onere che mi è stato affidato nel guidare un circolo cosi importante come quello di Cleto, che negli anni, con umiltà e dedizione, ha saputo diventare punto di riferimento di tanti giovani e non nella difficile comunità cletese, riuscendo a portare le diverse istanze e gli interessi collettivi dinanzi alle istituzioni tornando alla sana politica, in modo trasparente e concreto ,dove alla base stanno discussione,partecipazione e confronto.

 

Ci tengo a ringraziare tutti i ragazzi che fanno parte di questo gruppo fin dall’inizio, quelli che si sono aggregati strada facendo e quelli che hanno iniziato un percorso insieme a noi ed hanno deciso poi di prendere strade diverse.

Un grazie particolare ad Armando Bossio,”padre” di questo circolo, che ha saputo gettare delle basi solide a sostegno di questo gruppo, ai segretari Michele Rizzuti (provinciale) e Mario Valente (regionale) per la vicinanza costante dimostrata nei confronti del circolo di Cleto; un grazie a Mattia Zunino per la piacevole visita fatta nei giorni scorsi nella nostra sezione e un augurio per le imminenti primarie nazionali del 12 e 13 marzo.

 

Ora, dopo seppur qualche divergenza interna e qualche rallentamento dell’ultimo anno,questo circolo è pronto a tornare ad essere soggetto attivo di questa comunità e a farlo su gambe nuove,rimettendo a disposizione di tanti giovani la possibilità di fare discussione politica e di impegnarsi in prima persona per il proprio territorio,ma anche quella di socializzare e creare luoghi di incontro.

Molte sono già le iniziative in cantiere di cui stiamo già discutendo,e le battaglie che andremo ad affrontare da qui a breve.

Prima fra tutte quella delle imminenti elezioni amministrative, dove confermo già da ora che i Giovani Democratici saranno in campo da protagonisti, consapevoli delle diverse difficoltà che il nostro paese attraversa e per contribuire attivamente al processo di cambiamento di cui questa comunità ha inevitabilmente bisogno”.

Pubblicato in Basso Tirreno

Giuseppe Furano scrive contro la frammentazione politica e sociale.

Il gruppo “Cleto Futuro”, ieri 07/03/2016, ha fatto una riunione per fare una analisi delle problematiche e esigenze del nostro Comune e contemporaneamente decidere quali comportamenti e iniziative intraprendere, come Gruppo, per le prossime elezioni Amministrative.

 

Si è preso atto che, dopo circa un anno di confronti, tra Gruppi e nei Gruppi, che hanno interessato, a voler essere ottimisti non più del 15% degli elettori,e che non hanno mai posto,pubblicamente, in

discussione i veri problemi del nostro paese,a soli due mesi dall’appuntamento elettorale, a Cleto, regna il massimo di divisione e di frammentazione politica e sociale.

 

Oramai i gruppi non sono più quattro, ma forse 6-7!

Un dato politicamente e culturalmente allucinante per un paese di circa 1400 abitanti!

Nelle ultime quattro tornate elettorali a Cleto si sono confrontate tre liste. Già tre liste che si

confrontano in elezioni amministrative in un paese di circa 1400 abitanti è un evidente segno di

frammentazione, conflitti e divisioni e in ultima istanza di incapacità di mediazioni per aggregare gruppi e soggetti i più omogenei possibili o se si preferisce i meno idealmente distanti o ancora semplicemente incapacità culturale di trovare punti di contatto per il bene di questo martoriato paese.

Le quattro Amministrazioni 1999-2004-2009-2011 sono terminate prima della scadenza naturale per lo sfaldarsi delle maggioranze.

Il Gruppo ha preso atto che le divisioni e le contrapposizioni,che arrivano fin dentro i nuclei familiari, non solo arrecano un grave danno alla vita sociale del paese,ma hanno impedito e impediranno una efficace ed efficiente attività Amministrativa.

 

Noi di “Cleto Futuro” riteniamo che a Cleto dovrebbero confrontarsi non più di due liste. Due liste composte da persone competenti e motivate che nei rispettivi ruoli di Sindaco,Assessore o Consigliere siano capaci di portare il loro contributo efficiente ed efficace per tutto il periodo del mandato.

Un confronto democraticamente corretto tra due progetti di paese concorrenti potrà avviare,a Cleto, una svolta politico-culturale per non condannare questo paese ad un certo e inesorabilmente declino.

Il Gruppo “Cleto Futuro”,che ha effettivamente a cuore il bene di questo paese, all’unamimità, ha preso la decisione di affidarmi l’incarico di contattare tutti i Gruppi per fare un ultimo tentativo per favorire la riduzione della frammentazione sociale e politica.

 

Nel mandato affidatomi, il Gruppo ha convenuto di dover sottoporre, a tutti i gruppi che accetteranno il confronto,prioritariamente, due punti:

1) tutti gli amministratori rinunciano,nei primi due anni,alle loro indennità che vanno a essere utilizzate per ridurre tributi e tasse per le famiglie più numerose e bisognose e per altri interventi nel sociale.

Dopo i due anni se l’Amministrazione sarà stata in grado di ridurre tasse e tributi per tutti i cittadini ed avere risorse per interventi nel sociale,gli Amministratori potranno ricevere la metà dell’indennità loro spettante per il resto del mandato. (nel quinquennio si tratta di mettere a disposizione del Comune una somma che va da un minimo di 100 a un max di 150 mila euro!)

Sarebbe un gesto di affetto e amore sincero e concreto per questo sfortunato paese!

2) I gruppi disposti al confronto dovrebbero essere disposti ad accettare delle primarie aperte a tutti gli elettori di Cleto per la scelta del capolista.

Considerato che fra circa due mesi si dovranno presentare le liste il tempo che ho a disposizione è

ristrettissimo.

Penso di completare il giro entro domenica 13 c.m.

I cittadini attraverso FB o con manifestini pubblici saranno informati del risultato di questo tentativo.

Giuseppe Furano

Pubblicato in Basso Tirreno

olioIl titolare di un oleificio di Cleto, è stato denunciato dai militari della Delegazione di Spiaggia di Amantea, dipendente dalla Capitaneria di porto di Vibo Valentia Marina, dopo aver accertato, nei giorni precedenti, irregolarità in materia di smaltimento di rifiuti liquidi dell’attività produttiva.

 

Dal controllo effettuato, infatti, è emerso che il titolare dell’oleificio smaltiva illecitamente i rifiuti derivanti dal ciclo produttivo, disperdendo nell’ambiente circostante e in un attiguo canale d’acqua, affluente del torrente Torbido, le acque di vegetazione prodotte dal processo di molitura delle olive miscelate a quelle di lavaggio dell’impianto.

 

Per queste infrazioni, è scattata la denuncia per i reati di illecito smaltimento di rifiuti liquidi e per l'utilizzazione agronomica di acque di vegetazione dei frantoi oleari al di fuori dei casi e delle procedure previste. E’ stato, inoltre, effettuato il sequestro preventivo urgente delle vasche di raccolta, previa comunicazione al magistrato di turno della Procura della Repubblica di Paola.

 

Al titolare del frantoio è stata infine contestata la mancanza del previsto registro di carico e scarico dei rifiuti non pericolosi, infrazione per la quale è prevista una sanzione amministrativa di oltre duemila euro.

Pubblicato in Cronaca

Le elezioni sono alle porte e a Cleto c’è fermento, ricerca di candidati,qualche incontro tra Gruppi , numerosi incontri tra persone con argomento fondamentale le elezioni.

 

Scambio di notizie e pettegolezzi a iosa,sugli ultimi spostamenti,sui dissidi tra gruppi e nei gruppi ”Tizioè passato con quel gruppo perché è parente a…Caio sta con …perchè ha ricevuto un favore da… , quello va casa per casa a promettere…, in quel gruppo ci sono spaccature pesanti,…. non c’è accordo sul capolista indicato…,quei due gruppi si sono incontrati ma ognuno è rimasto inamovibile sul proprio capolista e tutto è finito lì, ecc.ecc.”

 

Voci e pettegolezzi a iosa su capilista,assessori e candidati,la passerella di qualche politico che ha preso qualche voto,ma zero confronti sui problemi reali di Cleto.

In ogni caso,al di là di pettegolezzi e voci,il dato reale che,ad oggi,si può fotografare,è che a Cleto ci sono quattro gruppi distinti e contrapposti.

Tre di questi quattro gruppi hanno già indicato il loro capolista (Longo-Filice-Falsetto).

 

Noi di “Cleto Futuro”,alternativi nel 2009 e 2011 a Longo e Filice, abbiamo invitato e sollecitato più volte,anche in forme pubbliche ,un confronto sui problemi reali di Cleto!

E per essere concreti abbiamo indicato, oltre che i problemi reali del paese, anche i nostri orientamenti di base.

 

Noi siamo interessati a un confronto solo con cittadini o con gruppi che accettano poche ma chiarissime regole:

-prima si parla delle esigenze di Cleto dopo di capolista,assessori e consiglieri.

-volere bene sinceramente a questo martoriato paese

-considerare la politica un servizio, non un’occasione per avere tornaconti personali o realizzare

semplicemente aspirazioni personali

-essere assolutamente lontani dalla politica familistica-clientelare che è alla base della corruzione ed è il più grande male dell’Italia e anche di Cleto;

-se si è maggioranza o opposizione ci deve essere il massimo di rispetto per le regole democratiche;

-la partecipazione dei cittadini deve essere agevolata durante tutta la durata del mandato utilizzando

tutti gli strumenti umani e tecnologici;

A questo,sicuro di interpretare gli orientamenti di tutto il gruppo,vorrei aggiungere,oggi,un ulteriore

elemento per il confronto.

A Cleto,piccolo paese in via di declino e di spopolamento,le tasse e i tributi sono tutti al massimo (ci sono famiglie con tre o più figli che pagano fino a 600,00 euro per la spazzatura) e gli Amministratori gravano sul bilancio per circa 25000,00-30000,00 euro/anno.

Io ritengo che sarebbe doveroso inserire nel programma due impegni tra loro legati.

 

Gli amministratori rinunciano, nei primi due anni, alle loro indennità che vanno a essere utilizzate per ridurre tributi e tasse per le famiglie più numerose e bisognose e per altri interventi nel sociale.

Dopo i due anni se l’Amministrazione sarà stata in grado di ridurre tasse e tributi per tutti i cittadini ed avere risorse per interventi nel sociale,gli Amministratori potranno ricevere la metà dell’indennità loro spettante per il resto del mandato.

Sarebbe un gesto di affetto e amore sincero e concreto per questo sfortunato paese!

In un momento in cui politica e politici,a tutti i livelli,hanno una fiducia tendente allo zero,questo gesto sarebbe sicuramente un modo concreto,per praticare la politica come servizio e impegno civile,per avvicinarla ai cittadini, per portare un po' di sollievo a famiglie che sono in grande difficoltà e inoltre potrebbe essere anche una bella sfida e uno stimolo per un impegno amministrativo efficiente ed efficace.

 

Anche un piccolo paese può essere laboratorio per coltivare un virus benefico capace di diffondere un po' di moralità nella politica!

Noi speriamo che anche gli altri gruppi costituiti accettino questa scelta morale!

 

Giuseppe Furano

Pubblicato in Basso Tirreno

Probabilmente la corruzione esiste da quando lo stato e gli altri enti dotati di poteri hanno conferito i medesimi poteri ai propri funzionari.

Ed esiste soprattutto perché lo stato e gli altri enti emanazione dello stato non esercitano sufficienti controlli demandandoli ai giudici penali, contabili ed amministrativi.

Giudici lontani e che devono essere anche avvertiti di quanto succede .

Da chi bene non si sa.

Supporre che possa esistere nel seno dell’ente un sistema correttivo ci sembra una ipotesi molto azzardata, fortemente teorica , forse una fregnaccia.

A chi affidare, infatti, tale delicata competenza nel caso, per esempio, dei comuni ? Al sindaco? E se, poi, è proprio lui ad essere corrotto? Ad un amministratore? E se anche questo amministratore è corrotto? Al segretario generale ? E se lui è un corrotto?

Ed è possibile “inventare” un sistema che riduca le opportunità che si manifestino casi di corruzione, aumenti la capacità di scoprire casi di corruzione, crei un contesto sfavorevole alla corruzione?

 

Per esempio si potrebbe imporre la rotazione degli incarichi e non lasciare alla stessa persona lo stesso posto . Ma come ben sappiamo ci sono funzionari che comandano più dei politici.

Noi sappiamo che quasi sempre è la magistratura a scoprire , qualche volta, le vicende corruttive, magari con estremo ritardo così che da essere inutile.

Ora da qualche anno in tutta la Calabria, luogo certamente non estraneo a fatti corruttivi, si svolgono incontri e convegni contro la corruzione.

Ci sembrano le porte di ferro che si fanno dopo il furto a Santa Chiara , come dicono a Napoli : “Santa Chiara, ropp'arrubbata, facetter 'e porte 'e fierro”.

Ed è per questo che ci sembrano convegni di facciata , quelli che si fanno per mostrare armi contro la corruzione e far sentire tintinnio di catenelle , magari registrato sui telefonini o che abbiano l’effetto sirena dei Carabinieri così da far scappare i ladri prima ancora che arrivino le forze dell’ordine.

 

Comunque sia giorno 25 gennaio alle ore15,30 nella sala consiliare del comune di Amantea si terrà un incontro a favore dei comuni di Amantea, Cleto, Lago e Longobardi.

Speriamo che partecipino le opposizioni molto spesso, se non sempre, “use al silenzio”, magari soltanto perché sono state già maggioranza ed alle quali è possibile contestare comportamenti tenuti od imporre gli stessi silenzi avuti.

Speriamo che gli esperti insegnino le tecniche di autodifesa contro lo strapotere della burocrazia “eletta” e della politica ad un attento e numeroso pubblico e che questo ascolti.

Già! Perché la corruzione la paghiamo noi cittadini.

Ed ai voglia che il presidente della repubblica gridi.

L’ufficio postale di Cleto ha appena aperto le porte

Oggi è giorno di pagamento ed anche in un piccolo comune come Cleto, nelle colline tirreniche calabresi, i pensionati sono già di buon mattino a riscuotere pensione e tredicesima.

 

Insieme a loro i rapinatori.

Due,con il volto travisato.

Con una grossa ascia tentano di rompere il vetro blindato che separa il vano per il pubblico da quello dell’impiegato .

Ma il vetro resiste .

 

Intanto tutti i presenti impauriti urlano e le loro urla fanno scappare i due rapinatori che inforcano un ciclomotore.

Sgomento e paura per gli utenti dell’ufficio postale per la direttrice Ornella De Franco.

Poi arrivano i carabinieri di Aiello Calabro per le indagini rituali.

 

Ieri a Paola, oggi a Cleto. Troppo. E così anche i carabinieri di Amantea effettuano controlli mirati agli obiettivi sensibili oltre che posti di blocco.

Pubblicato in Italia

A Cleto, dopo 4 Amministrazioni terminate prima della scadenza naturale, a pochi mesi dall’ap puntamento elet torale, ritengo che sia doveroso fare alcune riflessioni che mi auguro possano essere utili per avviare un dibattito democratico, libero dallo scontro tra le persone e che sia un effettivo confronto tra idealità politiche,progetti per il paese e modalità di operare nell’Amministrazione Comunale.

 

Dal 1985 ad oggi sono passati 30 anni (se qualcuno vuole andare ancora più indietro non sarò io a sottrarmi!),un tempo sicuramente idoneo per fare bilanci e valutare l’efficienza e l’efficacia dell’operato delle Amministrazioni che si sono succedute in questo lungo periodo.

Valutare i risultati delle Amministrazioni è cosa semplice,basta prendere in considerazione alcuni indicatori fondamentali che determinano la qualità della vita sociale ed economica di un paese, quali: servizi erogati,tasse pagate,progetti realizzati,capacità di accedere ai fondi comunitari con progetti capaci di portare sviluppo,capacità di favorire lo sviluppo e l’utilizzo di tutte le potenzialità economiche del territorio,condizioni delle strade,della rete idrica,della rete fognaria, delle strutture comunali,personale comunale,trasparenza amministrativa, gestione democratica della cosa pubblica,clientela praticata ecc..

 

In ultima istanza per chi vive a Cleto è semplice,se ne ha la voglia e l’onestà intellettuale,stabilire se in questi 30 anni, Cleto, come paese, ha fatto progressi o è regredito.

Per chi volesse un aiuto voglio ricordare che Cleto nel 1985 aveva 19 dipendenti e che oggi è uno tra i 90 paesi della Calabria in via di spopolamento ed è l’unico paese d’Italia,con popolazione simile,ad avere solo 6 dipendenti e a non avere il servizio di Anagrafe-Stato Civile ed Elettorale e un vigile.

E ancora da tenere presente che una recente legge dello Stato ha stabilito, che affinché un Comune possa essere in grado di erogare tutti i servizi basilari,il rapporto dipendenti/abitanti debba essere di 1 dipendente ogni 120 abitanti.

Questa legge è stata fatta per evitare sprechi, perché molti Comuni ne hanno più di 1 ogni 120 abitanti.

Secondo questa legge, per poter erogare decentemente tutti i servizi ai cittadini, Cleto dovrebbe avere 11-12 dipendenti.

In questi ultimi 30 anni, Peppe Longo ha amministrato 14 anni, Peppe Filice 8 anni!

 

I cittadini che ritengono che l’attività Amministrativa di Longo e Filice abbia fatto perdere a Cleto molte opportunità e che ne abbia favorito il declino, dovrebbero avere il dovere politico di ritrovarsi e confrontarsi, non per essere contro le persone Longo e Filice, ma per riconoscersi alternativi alla politica e alle pratiche amministrative messe in atto dagli stessi durante i loro mandati.

Il sottoscritto e i tanti amici, che nelle ultime due tornate elettorali (2009-2011),sono stati candidati o elettori, della lista alternativa a quelle di Longo e Filice, rappresentiamo sicuramente mondi differenti e distanti da Longo e Filice, sia per idealità politica, sia per le pratiche amministrative messe in atto durante i nostri mandati e sia per i progetti di paese proposti.

Tre liste che si confrontano in elezioni amministrative in un paese di circa 1400 abitanti potrebbe essere segno di vitalità politico-culturale,ma al contrario anche un evidente segno di frammentazione,conflitti e divisioni e in ultima istanza di incapacità di mediazioni per aggregare gruppi e soggetti i più omogenei possibili o se si preferisce i meno idealmente distanti.

Una ulteriore frammentazione,qui a Cleto, non ha nessun senso politico, nessuna utilità per il paese oltreché a rappresentare un indubbio vantaggio per Longo e Filice.

Per questo il sottoscritto e gli amici di “Cleto Futuro”,invitano tutti quelli che danno un giudizio negativo sull’operato Amministrativo di Longo e Filice,di incontrarsi e avviare un confronto.

Io e tutti gli amici di “Cleto Futuro” vogliamo confrontarci senza nessuna aprioristica pretesa.

Ci si incontra, ci si riconosce alternativi a queste gestioni fallimentari,si elabora un progetto di gestione democratica,trasparente, libera dalle clientele e di sviluppo per il paese e in un secondo tempo,tenendo anche presenti le legittime aspirazioni di ciascuno,ma nell’interesse esclusivo del paese,il gruppo indicherà le persone più idonee che dovranno rappresentarlo nella lista.

Io e gli amici di “Cleto Futuro” riteniamo che solo se la eventuale lista sarà composta da persone competenti e motivate che nei rispettivi ruoli di sindaco,assessore o consigliere siano capaci di portare il loro contributo efficiente ed efficace per tutto il periodo del mandato,si potrà avviare, a Cleto, una svolta politico-culturale per non condannare questo paese ad un certo e inesorabilmente declino.

 

Noi come “Cleto Futuro”, nella ultima nostra riunione, abbiamo indicato alcuni punti base da cui partire, che io voglio ancora qui ricordare:

1) i cittadini e i gruppi che si riconoscono alternativi alle politiche e alle pratiche amministrative messe in atto durante i loro mandati da Giuseppe Longo e Giuseppe Filice dovrebbero avviare un dibattito accettando prioritariamente pochi, ma chiari (se se ne vogliono aggiungere altri ben vengano!) punti fondamentali:

-volere bene sinceramente a questo martoriato paese

-considerare la politica un servizio, non un’occasione per avere tornaconti personali o realizzare semplicemente aspirazioni personali

-essere assolutamente lontani dalla politica familistica-clientelare che è alla base della corruzione ed è il più grande male dell’Italia e anche di Cleto;

-se si è maggioranza o opposizione ci deve essere il massimo di rispetto per le regole democratiche;

-la partecipazione dei cittadini deve essere agevolata durante tutta la durata del mandato utilizzando tutti gli strumenti umani e tecnologici;

-pur rispettando le aspirazioni e la dignità di tutti si dovrebbe evitare di avere amministratori con competenze non adeguate ai compiti richiesti in modo da mettere in atto una Amministrazione efficiente ed efficace.

Pubblicato in Basso Tirreno

Febbraio, marzo, aprile , maggio, giugno, luglio, agosto, settembre.

Sono otto mesi!

No! Non sono LSU, né LPU, né sono precari istituzionali della regione Calabria con posti, se non inventati, perlomeno, scarsamente utili e perciò tali altamente precari e dei quali non si conoscono i nomi ed i luoghi di lavoro e le specifiche funzioni!

NO! Sono dipendenti comunali che svolgono le stesse mansioni degli altri dipendenti di tutta la regione e la stessa Italia.

Parliamo, per esempio, delle mansioni di guida degli scuolabus

Personale che ha famiglia, che deve pagare il fitto di casa, fare la spesa, pagare tasse e tributi allo stesso comune, pagare i ticket sanitari.

Ed il comune non è, ovviamente, del Nord Italia.

No! E’ prossimo a chi scrive, a pochi km.

Si tratta di Cleto.

Un paese di circa 1300 abitanti e dove la disoccupazione è altissima, dove 87 giovani partecipano alla selezione per14 posti di servizio civile.

Ora la rabbia sta montando ed esiste il rischio che il personale minaccia di sospendere il servizio necessario alla comunità cletese.

Pubblicato in Basso Tirreno

aiutoMai come in questo caso i numeri sono testimoni di un successo.

Il progetto “Home care premium”, presentato nei giorni scorsi nella sala consiliare del comune di Amantea e finalizzato all’erogazione di contributi e finanziamenti per l’assistenza domiciliare di soggetti svantaggiati e non autosufficienti, ha ottenuto l’esito sperato.

 

Complessivamente saranno 120 i disabili assistititi per una spesa di oltre 850 mila euro, stanziati direttamente dall’Inps.

«In totale – spiega il sindaco Monica Sabatino – saranno 135 le persone che, con l’attuazione di questo programma, verranno avviate al lavoro nel settore dei servizi sociali. Il traguardo raggiunto, ed è bene sottolinearlo, è figlio dell’impegno e della competenza dei dipendenti dell’ente che hanno seguito l’iter procedurale delle diverse pratiche, fornendo informazioni e consigli utili nella redazione delle domande. La somma in questione, e anche questo è bene ricordarlo, verrà messa a disposizione dall’Inps, con l’ausilio della Cassa depositi e prestiti che il comune gestisce per conto dell’Ambito Territoriale ex ASL».

 

«L’obiettivo dell’intervento – sottolinea il vice sindaco con delega ai servizi sociali Giovanni Battista Morelli – è fornire assistenza domiciliare a soggetti in stato di bisogno psicofisico tramite una serie di interventi specifici che avranno luogo direttamente nelle case dei soggetti beneficiari. Presso il domicilio dell’utente, infatti, si recherà un assistente familiare e altre figure di supporto specialistico quali l’educatore professionale, gli operatori socio – assistenziali ed i tecnici addetti all’assistenza. Il progetto in questione interesserà non soltanto il centro nepetino, ma anche i comuni di Aiello Calabro, Belmonte Calabro, Cleto, Fiumefreddo Bruzio, Lago, Longobardi, San Pietro in Amantea e Serra di Aiello. Il servizio è garantito per i prossimi centottanta giorni, fino al prossimo mese di novembre incluso, ma dalle notizie pervenute dai referenti degli enti convenuti è plausibile ritenere che l’intera esperienza possa essere replicata anche per il 2016».

«Il lavoro dell’ente comunale, del referente legale e dei funzionari di settore – rimarca il primo cittadino – è stato encomiabile e si è sviluppato a partire dallo scorso mese di gennaio, consentendo l’inserimento nella banca dati Inps di circa 165 domande: un record dal punto di vista numerico che ha collocato il nostro ambito ai primi posti in questa particolare graduatoria regionale. La soddisfazione per il risultato raggiunto è pari al sollievo che le famiglie coinvolte nell’iniziativa avvertiranno a partire dalle prossime settimane. In un periodo ancora avvolto dalla crisi economica un’iniezione di liquidità monetaria di quasi un milione di euro indurrà una capacità di spesa che avrà ricadute sulle attività economiche e commerciali dell’intero comprensorio. Circa 135 lavoratori si vedranno garantiti un compenso medio 600 euro mensili».

 

L’attenzione dell’esecutivo sul fronte dell’assistenza sociale ha generato altri percorsi virtuosi. «È stato avviato – prosegue Morelli – l’iter procedurale per l’avvio della prima annualità dei Piani di coesione, nonché l’approvazione della seconda annualità. Per la prima volta ad Amantea e nei comuni limitrofi, nel prossimo biennio, verrà potenziata l’assistenza domiciliare per anziani (prima annualità 302 mila euro, seconda annualità 446 mila euro) e avranno seguito, parallelamente all’attivazione dell’asilo nido comunale, altri interventi minori pari ad euro 238 mila euro per il 2015 e 300 mila per il 2016. Il Piano sociale di zona, inoltre, mette a disposizione complessivamente 700 mila euro fino alla fine del 2015».

«A questi progetti – conclude il sindaco – si vanno ad aggiungere quelli già realizzati per l’integrazione del reddito tramite l’avviamento al lavoro di oltre 100 persone con il sistema dei vaucher nel corso del 2014-2015 e di altrettanti tra il 2015-2016. L’intero sistema messo in atto andrà a rafforzare la rete di protezione sociale. Siamo consapevoli che questi interventi da soli non permetteranno di risolvere tutti i problemi del comprensorio, ma siamo altresì coscienti del fatto che facciamo al meglio la nostra parte».

Comunicato comune di Amantea.

Il testo è stato concepito a seguito dell’invito rivoltomi dal giornalista, nonché ex alunno ed amico, Paolo Orofino a scrivere qualcosa sullo scioglimento del Consiglio Comunale di Cleto e le dimissioni del Sindaco. Gli ho risposto che avrei dovuto aspettare che la Musa mi fecesse visita e mi ispirasse. Poi questo è accaduto dopo qualche giorno: sul far del giorno la bella Musa mi è comparsa e mi ha parlato. Quindi il testo, dopo essere stato composto, ha atteso un po’ di tempo in computer prima di essere pubblicato, perché ho voluto limarne e perfezionarne i suoni e le rime, per quanto ho saputo fare. Penso, infatti, che sia ottima abitudine quella di “… nonam edere post hiemem …”, cioè pubblicare solo dopo un lungo lavoro di rifinitura, come dicevano i Latini.

Nell’ora che i sogni veritieri

son e ogni imago sotto i veli appare

più chiara e chiara parla ai miei pensieri, agli occhi miei la regina appare,

 

cosí come in boscaglia al cacciatore

fanciulla snella e fiera si presenta,

che ucciso ha un animale predatore

e i muscoli la corsa non le allenta.

 

Ha l’arco in spalla, in pugno la saetta, negli occhi un lampo, in fronte il sol fulgente; e, mentre ferma il passo, un po’ s’assetta, per presentarsi in atto conveniente.

 

Poi si rivolge a me con dir tonante,

che rende del suo cuore l’apprensione

sí che ad un fine solo non mutante

tendono il corpo e l’alma l’espressione:

 

“ Spiegami tu, che d’altra terra vieni,

ove fiorisce il gelso e l’artigiano

ovra e intelletto è fine e non ha freni:

perché la gente mia di vita vano

 

ha il corso, sí che mai non giunge al mezzo quel che ha previsto per la settimana, ma dell’impresa compie solo un pezzo e lascia alla mercé d’acqua piovana

 

il resto, che l’ingordo mar travolge?

L’invidia l’opra intrapresa segna,

poiché l’un l’occhio all’altro bieco volge e lite in paese eterna regna.

 

Gli animi tutti l’alterigia incera

e al peggio ogni buon pensiero move

sí che nel mio palazzo spesso impera

estraneo reggitor che ha il cuore altrove.

 

Contrasti di vedute tengon campo

più che badare al ben comune insieme,

sí che discordia scoppia come un lampo

e squarcia in ciel le nuvole serene.

 

Dimmi di queste cose la ragione

cosí che un poco in petto rassereno

l’animo che sobbalza in apprensione

e do riposo ad ogni pena in seno!

 

Tali non fûro i figli miei passati,

che uniti in campo sempre si battêro

di fronte un tempo ai forti Crotoniati

ed ampia di coraggio prova diêro.

 

Una la forza, una volontate

per la difesa del suol patrio fu;

ognuno allontanò ogni viltate

e mise in petto ogni sua virtù.

 

Di quelli la più forza poi da sezzo

piegò il coraggio, impose a noi saggezza:

fu’ io che ne pagai il maggior prezzo,

ma i miei ai figli diêro la salvezza.

 

Perciò d’esempio sian per l’avvenire

a chi s’appresta a gîr per governare,

ché dopo il verno viene primavera

e il frutto appronta all’uom d’ assaporare.

 

A chi le sacre penne vestir vuole

d’aver giustizia a cuor si raccomanda,

ché quel che in corpo e in animo si duole guarda con speme verso chi comanda.

 

Respira, opra e rema in sola barca

chi va benigno in mare periglioso,

e pesca ed in comune mette in arca

come Noè in diluvio rovinoso.

 

Non segga al posto mio chi dispennare

pensa l’uccello sacro del potere,

che al popolo si volge per guidare

la terra ov’olio e vino si può bere.

 

Forse era meglio fosse femminile

la trasmissione del potere antico:

tenevo al seno il popolo qual prole

ed il potere al popolo era amico”.

 

Quinci si volge e a me le belle terga

mostra né udire vuol la mia risposta,

ché la sua voce e il tono sa che alberga

ferma opinion e in cuor l’è ben riposta.

 

Indi scompare sí com’era apparsa,

lasciando me in gran dubbio e in afasia

e dietro a sé d’ambrosia in aere sparsa,

qual si conviene a dea, lunga scia.

 

Cleto, 16 aprile 2015             Franco Pedatella

Blog: francopedatella.com

Carissimi, per l'abitudine che ho di migliorare ciò che scrivo, per rafforzare il messaggio ed elevare il tono della figurazione, ho rivisitato il testo che avete gentilmente già pubblicato, aggiungendo anche due strofe. Perciò vi prego di pubblicare questo nuovo, sostituendolo a quello precedente. Colgo l'occasione per fare presente che il termine "dispennare", che ricorre nella quartultima strofa, non è un refuso ma una forma verbale arcaica e poetica scelta appositamente per conferire valore simbolico all'atto di per sé materiale e prosaico dello "spennare". Perciò deve rimanere "dispennare" (grafia unita). Ringrazio per la cortese attenzione. Saluti!

                                                               Franco

Pubblicato in Cosenza
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