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auto-carabinieri-frontale b0ce5

 

Nel corso del weekend, con il supporto di personale del N.a.s. e dell’Arpacal, hanno eseguito un controllo straordinario del territorio nel Comune di Soverato finalizzato alla prevenzione e al contrasto del fenomeno epidemico da covid-19.

In particolare, nel corso di due controlli ad altrettanti locali notturni, sono stati deferiti in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Catanzaro, i tre titolari delle rispettive licenze, per disturbo del riposo delle persone. Gli stessi, a vario titolo, avrebbero esercitato senza la prevista perizia fonometrica e di impatto acustico e organizzato, senza l’apposita licenza, una serata danzante, superando di 100 decibel il limite previsto dalla normativa di settore.

Inoltre, nel medesimo contesto, è stata disposta la chiusura di uno dei locali per 5 giorni, poiché è stato rilevato un assembramento di persone, adibendo l’area esterna della struttura in discoteca, con contestuale sanzione amministrativa di 400 euro. Analoga sanzione è stata elevata nei confronti di uno di loro, per non aver custodito l’elenco degli avventori del locale per 14 giorni.

Infine, 2 giovani della zona, di 30 e 22 anni, sono stati segnalati alla Prefettura di Catanzaro, quali assuntori di sostanze stupefacenti, poiché trovati in possesso di modiche quantità di cocaina e marijuana.

Aspettiamo controlli analoghi anche ad Amantea, chissà quando?

 

fonte Lametino.it

Pubblicato in Calabria

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Nel corso del weekend, con il supporto di personale del N.a.s. e dell’Arpacal, hanno eseguito un controllo straordinario del territorio nel Comune di Soverato finalizzato alla prevenzione e al contrasto del fenomeno epidemico da covid-19.

In particolare, nel corso di due controlli ad altrettanti locali notturni, sono stati deferiti in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Catanzaro, i tre titolari delle rispettive licenze, per disturbo del riposo delle persone. Gli stessi, a vario titolo, avrebbero esercitato senza la prevista perizia fonometrica e di impatto acustico e organizzato, senza l’apposita licenza, una serata danzante, superando di 100 decibel il limite previsto dalla normativa di settore.

Inoltre, nel medesimo contesto, è stata disposta la chiusura di uno dei locali per 5 giorni, poiché è stato rilevato un assembramento di persone, adibendo l’area esterna della struttura in discoteca, con contestuale sanzione amministrativa di 400 euro. Analoga sanzione è stata elevata nei confronti di uno di loro, per non aver custodito l’elenco degli avventori del locale per 14 giorni.

Infine, 2 giovani della zona, di 30 e 22 anni, sono stati segnalati alla Prefettura di Catanzaro, quali assuntori di sostanze stupefacenti, poiché trovati in possesso di modiche quantità di cocaina e marijuana.

Aspettiamo controlli analoghi anche ad Amantea, chissà quando?

 

fonte Lametino.it

Pubblicato in Calabria

covid amanteaSul sito on-line di Repubblica che vi segnaliamo con il link in basso la videodenuncia del ragazzo pakistano malato di Hiv:
"Chiuso nel Cara per errore: aiutatemi"
Mian Nadeem Abbas, pakistano, da anni abitante di Amantea, con un regolare permesso di soggiorno, è stato trasferito per errore nelle strutture di quarantena accanto al Cara di Isola Capo Rizzuto, nei pressi di Crotone.
Motivo?
Era di fronte alla struttura di Amantea che per qualche giorno ha ospitato un gruppo di sopravvissuti ad uno sbarco, in seguito spostati a causa delle proteste che hanno bloccato il paese, e anche lui è stato costretto a salire sul pullman che trasferiva i migranti a Isola Capo Rizzuto. Nonostante abbia mostrato a tutti i suoi documenti, da giorni si trova nella struttura che ha filmato nel video inviato repubblica.it, senza sapere perché.
Sieropositivo e affetto da epatite B e C, quando ha capito che i suoi compagni di viaggio erano stati in contatto con positivi al Covid 19 ha iniziato ad avere paura.
Perché per lui, con un sistema immunitario compromesso, il coronavirus può essere mortale.
Negli audio inviati a Repubblica, di cui ascoltiamo un estratto, chiede: "Aiutatemi, sembra che mi abbiano arrestato"

https://video.repubblica.it/cronaca/la-videodenuncia-del-ragazzo-pakistano-malato-di-hiv-chiuso-nel-cara-per-errore-aiutatemi/364298/364854?videorepmobile=1

Pubblicato in Cronaca

trasferimento
Vade et revertere

 

Le ultimissime informazioni pervenute a questa redazione, nella serata di oggi, sono che entro domani tutti i migranti in stato di quarantena, presenti nella palazzina di via Lavagaenza, saranno trasferiti, come i loro compagni di viaggio, nella capitale, sempre al policlinico Celio, per finire la loro quarantena.
Il trasporto avverrà, anch'esso, attraverso un pullman messo a disposizione dalla Croce Rossa Italiana.

 

Molte di noi ieri sera si sono rattristati, anche se non erano presenti, almeno fisicamente, al trasferimento dei migranti.
Abbiamo seguito un po' tutti, però, le dirette Facebook di zippa e di altri.
Ad ognuno di noi le immagini del trasferimento hanno suscitato sentimenti contrastanti, chi di tristezza, chi di sgomento e comunque un po' a tutti di consapevolezza di aver forse inviato un messaggio sbagliato ai nostri figli.

 

Per amor di Dio l'errore primordiale non è stato certo fatto dal Comune di Amantea o dai suoi abitanti.
L'errore primordiale è stato fatto da funzionari prefettizi poco consapevoli di una malattia,  per nulla rispettosi di ragazzi immigrati positivi al coronavirus, venuti in Europa ed in Italia a cercare fortuna, e poco consapevoli della forza e della tenacia di una città quando ritiene di essere stata colpevolmente danneggiata.
Speriamo che chi di competenza non assecondi più consigli emanati con tale leggerezza.

 

La riflessione che ci poniamo a freddo oggi è che in primis auguriamo a questi ragazzi, nostri fratelli, un pronta guarigione in un centro medico di eccellenza.
Perché per chi non lo sa il Policlinico Militare del Celio "S.Ten. MOVM Attilio Friggeri", è un ospedale militare del Corpo sanitario dell'Esercito Italiano, ha operato in tutti i principali teatri di guerra cui ha preso parte l'Italia, dalla guerra di Libia, alla prima e alla seconda guerra mondiale, il ricovero o le visite specialistiche presso il policlinico sono riservate alle sole forze armate italiane e ai parenti dei militari aventi diritto al Servizio sanitario militare.

 

La seconda riflessione che vogliamo cogliere e proporre e di chiedere al Ministero degli interni che non appena questi ragazzi risulteranno guariti da questa grave malattia, di riportarli ad Amantea, dove siamo sivuri verranno accolti da una popolazione affettuosa, tollerante, umana e cordiale.
Invitiamo pertanto i Commissari Straordinari, nel caso ci fosse la possibilità legale a concedere la cittadinanza onoraria a questi ragazzi che sono venuti in Italia a cercare fortuna, a cui la città di Amantea non intende girare le spalle.

Pubblicato in Primo Piano

com lazOrmai la notizia è ufficiale, i 13 Pakistani trasferiti sabato scorso nella struttura di accoglienza di Amantea, affetti da Codiv 19, verranno trasferiti nel centro militare del Celio di Roma, dove verranno sottoposti a tutte le cure necessarie.

In questa triste vicenda non ci saranno né vinti e né vincitori, rimarrà solo la delusine di una comunità lascia sola a preservare il proprio territorio e il dramma di quei poveri migranti, vittime di scelte insensate e illogiche, frutto di interessi economici che ruotano attorno al fenomeno dell’immigrazione.

Certamente la scelta di una protesta vibrante non sarà stata condivisa da tutti, ma se non ci fosse stato questo “risveglio” delle coscienze, probabilmente la vicenda non si sarebbe chiusa in questo modo.

Io sono dell’avviso che il caso “Amantea” farà emergere gravi responsabilità nella gestione dello sbarco a Roccella Ionica. Ordini dall’alto senza un minimo di scrupolo che hanno mortificato la nostra comunità che a fatica, in questo periodo estivo sta risalando la china dopo la serrata del Lokdown.

Sono fortemente convinto che se non ci fosse stata la protesta pacifica di Amantea, altre citta della Calabria, al prossimo sbarco, avrebbero subito ugualmente decisioni incaute volte a mortificare il territorio e tutti i calabresi.

Amantea ha lanciato un tema molto delicato che è quello della corretta collocazione dei migranti nelle strutture di accoglienza, che spesso sono dei “lager” autorizzati.

Sarò accanto ai cittadini di Amantea per condividere questo momento, con compostezza e senza “toni trionfalistici”; non dimentichiamolo che i 13 Pakistani sono sempre esseri umani come noi e sulla pelle delle persone non si può gioire!!

Ancora grazie a tutti!!

                                                                                                                                                       Vincenzo Lazzaroli

Pubblicato in Italia

militari
La città di Amantea ha prevalso, calcisticamente parlando, contro una decisione errata, ingiustificata e quanto mai discutibile, sul trasferimento di migranti positivi al coronavirus in pieno centro città.


Ma la città ha perso, ha perso di credibilità, ha perso di fiducia verso lo stato, ha perso di coerenza ed ha perso di tolleranza.

A nostro parere queste cose vanno messe sul piatto della bilancia, siamo contenti del trasferimento dei 13 migranti contagiati dal Covid19, che da un po' di serenità ai nostri turisti, agli operatori commerciali e all'intera popolazione.

Comunque la descrizione del fatto, per dovere di cronaca, e che verranno trasferiti a partire dalle ore 20.30, come previsto sul sito del Ministero degli Interni, i 13 soggetti risultati positivi al test del coronavirus, si tratta di parte del gruppo di 24 pakistani giunti ad Amantea sabato pomeriggio in tarda serata.

La comunicazione ufficiale è giunta in città da una nota trasmissione televisiva e poi confermata dal sito del Ministero degli Interni.

I poveretti 13 migranti saranno trasferiti, con appositi mezzi messi a disposizione dell'Esercito Italiano e dalla croce Rossa Nazionale, all'ospedale del Celio di Roma, convertito già dallo scorso mese di Aprile in centro Covid di riferimento per il centro sud.

Questa è la conclusione di una scelta sbagliata, iniziata quando si è accettato lo sbarco di immigrati al largo di Caulonia e poi trasferiti a Roccella Ionica.

Poi il trasferimento nella struttura "a" CAS di Amantea, di proprietà dell'ingegnere Pati, dove erano scoppiate le vigorose e vibranti proteste sfociate poi nel blocco della strada nella giornata di Domenica.

Poi il confronto tra la popolazione e la Commissione Straordinaria, dimostratasi assolutamente impreparata alla vicenda, poi la decisione della protesta di sospendere per 24 ore il blocco della statale e della ferrovia, in attesa di decisioni in merito che sarebbero dovute pervenire dall'alto, l'arrivo dei militari oggi alle ore 13:00 e finalmente la decisione del Ministero degli Interni.


Speriamo in futuro di non dover ripetere questa pagina triste della città.

Pubblicato in Primo Piano

 

migranti
Ventiquattro ore di tregua in attesa che i migranti vengano spostati altrove, altrimenti si tornerà a bloccare la statale tirrenica 18 ed anche la Ferrovia, cosi ci è stato riportato da più di un cittadino Amanteano.

È quanto comunque hanno stabilito i manifestanti durante la seconda giornata di civile, ma dura, protesta ad Amantea, dove sono stati trasferiti 24 migranti facenti parte di un gruppo di 70 sbarcati sabato sera a Roccella Ionica, 13 dei quali positivi al Covid -19.

 

 

I residenti di Amantea, dopo l'incontro, per nulla soddisfacente, avuto con i Commissari Prefettizi, Dott. Turco, Dott. Nuovo e Dottoressa Surace, che gestiscono il Comune di Amantea dallo scorso mese di Marzo.

I Cittadini e i Commercianti sono tornati lungo la statale, ma si sono fermati ai bordi della strada.

 

La protesta, dunque, al momento è sospesa, ma i manifestanti sono decisi a riprenderla qualora non verranno accolte le loro richieste entro le prossime 24 ore.

Sappiamo tutti che al momento è tutto sospeso, tutto in attesa di chissà quale manna calata dal cielo, la Prefettura di Catanzaro, che ha il coordinamento di tutte le Prefetture Calabresi, ha scaricato questa patata bollente alla Prefettura di Cosenza, che evidentemente mal consigliata ha pensato di dare ascolto a chissà chi ed a chissà con quale garanzia e la patata è finita al Comune di Amantea.

 

Bene ora che la patata è in mano nostra, quindi della popolazione, abbiamo intenzione di rimandarla al mittente speriamo di trovare il modo giusto.

Pubblicato in Primo Piano

13.7.20202
Nella mattinata di oggi, all'interno della provvisoria e nuova sede del Comune di Amantea, presso il Campus Francesco Tonnara, si é tenuto un confronto pubblico tra i cittadini e la Commissione Straordinaria, sulla questione dei 13 migranti positivi al covid19, scaricati in maniera molto improvvisata in una struttura abitativa in centro città, gestita dalla cooperativa Zingari 59, che da tempo coordina le attività del CAS Ninfa Marina di Amantea.

In ogni caso sembra, che nella struttura sita in Via LavaGaenza, siano 24 i migranti ospitati di cui 13 positivi al covid 19 (tra cui minorenni). 

  • La richieste dei cittadini sono state molteplici, e molto incentrate sulla sicurezza Sanitaria di chi è ospite e della intera cittadinanza, innanzitutto se la struttura é idonea ad ospitare persone positive e non positive al covid 19 contemporaneamente?
  • Era necessario collocare in centro città, visto il periodo di affluenza turistica, persone che hanno necessità di un assistenza in centri già individuati come covid 19?
  • La commissione straordinaria era a conoscenza dell'arrivo delle 13 persone positive già provenienti da Roccella Jonica?
  • Come commissione straordinaria, e quindi come massima autorità locale sulla sicurezza e sanità pubblica, come mai non si é avuto un minimo di scrupolo e di attenzione in questa vicenda? 

Numerosi gli interventi, tra i quali si registrano quelli del Sindaco di LAGO Enzo Scanga, del Sindaco di San Pietro in Amantea Gioacchino Lorelli, dell'ex Consigliere Comunale di Amantea Tommaso Signorelli, del Segretario cittadino del PD Enzo Giacco, e di molti cittadini ed imprenditori locali.

Si é più volte ribadito la vocazione all'accoglienza della cittadina di Amantea, che da sempre é stata solidale vicina e ospitale nei confronti dei migranti. 

La protesta ha il solo ed unico obbiettivo della tutela della salute pubblica di tutti. 

Si registrano numerose disdette di turisti, locali e da fuori regione, che avevano prenotato in diverse strutture alberghiere e seconde case della zona. 

Le risposte della Commissione Straordinaria sono state assolutamente inconcludenti, sgradite e mal accettate dai presenti, nei fatti, non sono state illustrate documentazioni che confermino l'idoneità della struttura ad ospitare persone positive al covid 19.

Né si conoscono le ragioni per le quali siano stati mandati ad Amantea, e non a Paola o a Cetraro o a Diamante, per esempio, né chi abbia coordinato ed organizzato il trasposto su disposizione delle Prefetture, sicuramente c’è un disegno che non conosciamo, magari legato al malaffare o addirittura alla arricchimento di imprenditori senza scrupoli.

Un delegato dell'Asp di Cosenza, il quale ha precisato che l’Asp di Cosenza, ovvero Ponzio Pilato, ha la responsabilità assistenziale e sanitaria, e non ha logicamente "potere" di decidere sulla idoneità alla collocazione dei migranti.

Lo stesso farà pervenire, magari a fine quarantena, una relazione agli organi competenti.

La Commissione, su intervento del Dott. Turco, ha informato i presenti che la questione é in ogni caso al vaglio del Ministero dell'Interno, wow, e che al momento sarà l'esercito a presidiare e sorvegliare la zona, magari con carrarmati e blindati, ben venuti ad Amantea

Seguiranno aggiornamenti nelle prossime ore

Pubblicato in Primo Piano

di natale
Migranti positivi al Covid trasferiti ad Amantea, Di Natale Graziano Tuona: La Calabria in generale ed Amantea in particolare non è nelle condizioni di fronteggiare emergenze di questa portata.

Continua Di Natale dei numerosi migranti sbarcati a Roccella Jonica 25 sono stati trasferiti Ad Amantea 13 dei quali positivi al Coronavirus, l’altra parte a Reggio Calabria.


Contestualmente, la task force dell’Asp di Cosenza, immediatamente allertata, ha avviato i protocolli e sta gestendo in loco il focolaio dei migranti.
E non nasconde preoccupazioni il segretario-questore del Consiglio regionale, Graziano Di Natale.


“La Calabria in generale non è in condizioni di fronteggiare emergenze di questa portata ed una situazione del genere –sottolinea il segretario-questore del Consiglio regionale, Graziano Di Natale (Iric)-, va assolutamente scongiurata.
E’ necessario, pertanto, senza ulteriori perdite di tempo, un intervento immediato del Governo per evitare che possa accadere il peggio”.


Aggiunge Di Natale: “Ritengo che la scelta di trasferimento di Amantea sia infelice sia per il posto individuato che si trova al centro della città sia per motivi di chiara opportunità trattandosi di una cittadina che da sempre è meta di tanti turisti.


Fortemente preoccupato, in modo particolare, per l’adeguatezza sia della struttura che dell’assistenza, chiedo – conclude Di Natale-, quindi un intervento immediato del presidente della Regione Calabria perché è impensabile che si possa gestire l’emergenza sanitaria in questo modo”.

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bevacqua2
“Questa volta condividiamo la preoccupazione espressa dalla presidente Santelli sui rischi degli sbarchi di immigrati nella nostra regione. Non condividiamo,però, il suo tentativo di strumentalizzazione, scaricando sul governo nazionale le responsabilitá”. Mimmo Bevacqua capogruppo Pd interviene sulla situazione degli immigranti.

“Per questo chiediamo da subito la attivazione di un tavolo finalizzato a gestire l’emergenza. Siamo in piena stagione estiva e non si può pensare di ragionare solo in una logica meramente burocratica e priva di una conoscenza vera del territorio e delle strutture in esse presenti. Ciò che è avvenuto ieri, con il trasferimento ad Amantea, importante centro turistico del tirreno già duramente provato dall’emergenza sanitaria e dalla crisi economica, di immigrati risultati positivi al covid ne è la testimonianza più evidente”, scrive Bevacqua.

“La nascita, in queste ore, di comitati spontanei di protesta è inoltre un segnale preoccupante. Per questo chiediamo alla Santelli di farsi carico delle preoccupazioni legittime e di attivarsi e non fermarsi ai proclami. Noi siamo come sempre pronti a fare la nostra parte, sensibilizzando e coinvolgendo i nostri rappresentanti presenti nel governo nazionale”.

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