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com 2020Sono 235 (28 in più di ieri) le persone risultate positive al coronavirus in Calabria, secondo i dati diffusi dalla Regione. 

Finora sono stati effettuati 2480 tamponi, di cui 2245 risultati negativi.

Mentre in Calabria salgono i casi di contagio, Amantea attende i risultati ufficiali, ancora non diramati dagli organi sanitari, dei tamponi effettuati venerdì scorso in seguito ai contatti effettuati dal paziente numero zero.

Inoltre siamo venuti a conoscenza di ulteriori tamponi, non legati al paziente zero, effettuati ad Amantea nella giornata di ieri, oltre che di altri che verranno effettuati nella mattinata odierna.

Ci giungono da confermare, anche notizie, abbastanza preoccupanti, di un contagio su Fiumefreddo Bruzio, pare che lo stesso abbia parenti stretti ad Amantea.

Inoltre è di questa notte la notizia del decesso della settima vittima calabrese con il Coronavirus.

Si tratta di un uomo di 75 anni, di San Lucido, che si è spento questa notte, dopo l’aggravarsi delle sue condizioni, mentre era ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza.

Mentre la sanità calabrese è in confusione, dalla mancanza di reperibilità di tamponi, al massiccio accesso al certificato medico di malattia di medici e personale sanitario a Crotone e non solo, la politica Regionale e Nazionale è inerme e confusa, oltre che inadeguata, si cerca di chiudere il nord mentre dovevano farlo immediatamente, ora senza controlli, di nessun genere, se non quello scenografico, ci prepariamo al gran finale.

Il governo ha fallito al nord e non ha provveduto nemmeno a salvare il sud, Il tempo stringe,

Prepariamoci al peggio.

Forse meritiamo l'estinzione, non abbiamo costruito nulla, ed a capo di ogni struttura sanitaria e di comando sono stati incaricati persone inette, inaffidabile, raccomandati e corrotti. Ci auguriamo di sbagliare l'analisi politica ed operativa.

Mentre l'ansia cresce in ognuno di noi, raccomandiamo nuovamente a tutta la popolazione di Amantea ed a tutta la popolazione Calabrese, di rimanere a casa e di non uscire.

Pubblicato in Primo Piano

blocco sanHo appena firmato una ordinanza che prevede, con decorrenza immediata e fino al 3 aprile 2020,  il divieto di ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dal territorio regionale.

Si potrà entrare o uscire dalla Calabria solo per spostamenti derivanti da comprovate esigenze lavorative legate all’offerta di servizi essenziali oppure per gravi motivi di salute.

Ai trasgressori, alla luce della potenziale esposizione al contagio, si applica la misura immediata della quarantena obbligatoria per 14 giorni.

Lo rende noto Jole Santelli, presidente della Regione Calabria.

Pubblicato in Calabria

sanitaORDINANZA N. 12 DEL 19 MARZO 2020

OGGETTO: MISURE PROFILATTICHE CONTRO LA DIFFUSIONE DELLA MALATTIA INFETTIVA CODIV-19 (ART.50 DEL D.LGS. 267/2000). LIMITAZIONI

IL SINDACO

VISTO il decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 23 febbraio 2020, n. 45, che, tra l’altro, dispone che le autorità competenti hanno facoltà di adottare ulteriori misure di contenimento al fine di prevenire la diffusione dell’epidemia da COVID-19;

VISTO il decreto-legge 02 marzo 2020, n. 9 recante “Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID- 19” ed in particolare gli articoli 34 e 35;

VISTI i DPCM 01marzo 2020 e 8 marzo 2020;

VISTE le Ordinanze del Presidente della Regione n. 1 del 27 febbraio 2020, n. 3 dell’8 marzo 2020, n. 4 del 10 marzo 2020, n.10 del 17/3/2020 e la n°11 del 17/3/2020;

CONSIDERATO che anche nella Regione Calabria comincia a diffondersi il contagio con un aumento progressivo e preoccupante, in termini percentuali; ATTESO che gli epidemiologici concordano che i giorni a venire sono cruciali per l’evolversi del contagio da COVID-19;

CONSIDERATO che gli appelli a restare a casa ed evitare possibili situazioni di contagio non sono stati pienamente rispettati;

RITENUTO che la rapida evoluzione della diffusione del Covid-19 richiede l’assunzione immediata di ogni utile misura di contenimento e gestione, adeguata e proporzionata all’evoluzione della situazione epidemiologica, individuando idonee precauzioni ed indirizzi operativi univoci per fronteggiare adeguatamente possibili situazioni di pregiudizio per la collettività;

RITENUTO, quindi, di imporre alla cittadinanza ulteriori limitazioni in merito;

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VISTO il D.L. del 18/3/2020, n°18, recante “Misure di potenziamento del servizio Sanitario nazionale e di sostegno economico alle famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19”;

VISTI gli artt. 50 e 54 del D.Lgs. 267/00 e s.m.i. e ritenuto che vi siano sufficienti motivi per emanare un provvedimento finalizzato a garantire e tutelare la salute pubblica;

VISTE le ordinanze sindacali 6, 7, 8 e 9 del corrente mese; ORDINA

1. A chiunque, che non sia residente o domiciliato nel Comune di Longobardi, è fatto divieto di accedere nello stesso territorio comunale, eccezion fatta per motivi di lavoro, di salute o per assistere un proprio caro anziano o diversamente abile, che saranno comprovate con la relativa prescritta autocertificazione, da esibire al personale delegato ai controlli;

2. A far data dal 17.03.2020, chiunque abbia fatto ingresso nel territorio comunale di San Lucido o Montebello Ionico, e comunque tutti i cittadini che si allontanano dai comuni di San Lucido o Montebello per spostarsi nel comune di Longobardi per svolgere attività autorizzata di cui, all’art. 2 dell’ordinanza regionale 17.03.2020, devono prendere contatti con le autorità locali e sanitarie al fine di verificare le relative autorizzazioni e se i dispositivi di protezione individuale siano a norma di legge. In caso contrario, chiunque si deve porre in quarantena obbligatoria e darne immediata comunicazione al medico curante ed alle autorità locali;

3. Non è consentito allo stesso nucleo familiare fare la spesa per più di una volta al giorno e nel numero di una persona a famiglia;

4. E’ vietato circolare a piedi in 2 (due) o più persone;

5. E’ vietato sostare su panchine e aree pubbliche (ville, piazze e aree a verde

ecc.);

6. E’ vietata qualsiasi attività ludica, sportiva e motoria lungo le strade del

comune di Longobardi. Le predette attività possono essere svolte da soli e solo per motivi di salute dalle 06 alle ore 08 del mattino, possibilmente fuori dall’area urbana;

7. Le esigenze dei propri animali di affezione devono essere espletate in prossimità del proprio domicilio, avendo cura di lasciare pulito i luoghi di bisogno;

8. I dispositivi di protezione sono obbligatori quando si entra negli esercizi commerciali e non e/o presso gli uffici pubblici;

9. E’ disposta la chiusura del Cimitero Comunale, garantendo solo le operazioni di tumulazione;

10.Che tutte le attività esercenti nel Comune di Longobardi facciano rispettare quanto sancito dai DPCM e dalla presente ordinanza, in riferimento alle distanze da mantenere, all’uso delle mascherine, all’uso dei presidi

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igienizzanti per le mani all’entrata e all’uscita degli esercizi o all’uso di guanti monouso durante l’acquisito e al controllo dell’afflusso per evitare assembramenti pericolosi.

11.È vietato il commercio ambulante sul territorio comunale di esercenti provenienti da altri comuni;

12.È disposta la chiusura del mercato del “Centro Storico” e di tutti gli impianti sportivi.

DISPONE

• pubblicazione all’Albo pretorio comunale;

• La trasmissione della Presente Ordinanza a:

-Prefettura UTG Cosenza

-ASP Calabria- Provincia di Cosenza.

-Al Presidente della Regione Calabria.

-Alla Polizia Municipale.

-Alla Stazione dei Carabinieri di Fiumefreddo Bruzio e alla Stazione dei Carabinieri Forestali di Longobardi.

-COC Comune di Longobardi.

DISPONE

La presente ordinanza ha effetto immediato e trova applicazione fino al 03/04/2020,

altresì,

fatto salvo eventuali proroghe per disposizione di legge;

La Polizia Municipale e le altre forze di polizia sono incaricati di vigilare sul rispetto di quanto disposto.

Salvo che il fatto non costituisca più grave reato, il mancato rispetto delle misure di contenimento di cui alla presente ordinanza è punito ai sensi dell’art. 650 del codice penale;

Avverso la presente ordinanza è ammesso ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale della Calabria entro il termine di 60 giorni, ovvero ricorso al Presidente della Repubblica, entro il termine di 120 giorni, dalla pubblicazione del presente provvedimento.

Longobardi, 19/3/2020

IL SINDACO Dott. G. Mannarino

Pubblicato in Longobardi

corona012020Catanzaro, 15 marzo 2020 - In questi giorni di emergenza sanitaria per via del Covid-19, l’associazione “Ra.Gi.” è impegnata a mantenere saldo il filo delle relazioni e del prendersi cura. Lo fa nel rispetto delle disposizioni governative, attraverso il web, rivolgendosi alle famiglie italiane delle persone con demenze dando vita alla campagna “Distanti oggi, vicini domani”. Una serie di contributi video è stata infatti lanciata sul sito dell’associazione, www.associazioneragi.org, rubrica “Sos-teniamo le famiglie”, sezione video guide, per dare consigli, spunti di riflessione, parole d’aiuto della presidente, Elena Sodano, ideatrice della ‘Terapia espressiva corporea integrata’ (Teci). Inoltre, sempre nell’ambito di questa iniziativa, sono possibili su scala nazionale collegamenti via Skype in segno di vicinanza alle persone con demenze e ai loro famigliari che devono restare a casa per le ragioni di sicurezza indicate dalle autorità.  

Grazie all’adesione gratuita dello staff dei centri diurni della Ra.Gi. specifici per le demenze, costituito da operatrici e operatori tutti con formazione di teciterapeuti, sarà possibile effettuare per le famiglie servizi di ascolto, conforto, sostegno psicologico individuale e di gruppo. Mentre per le persone con demenze si potranno svolgere, sempre a distanza, attività di stimolazione attraverso la Teci, animazione e intrattenimento.

“Distanti oggi, vicini domani: credo che non ci sia frase migliore per dare inizio ad alcuni servizi gratuiti che lo staff della Ra.Gi. di Catanzaro ha deciso di estendere a tutte le famiglie d’Italia che in questo momento stanno vivendo le stesse difficoltà dei famigliari delle persone ospiti dei nostri centri diurni di Catanzaro e Cicala”, è il commento di Elena Sodano. “Famiglie - prosegue la presidente della Ra.Gi. - chiuse in casa ventiquattro ore su ventiquattro con i loro cari e che oggi più che mai hanno bisogno di un grande aiuto, di supporto, di essere sostenute e confortate”.

“In piena coerenza - dichiara Sodano - non possiamo venir meno alla nostra mission di difendere le persone con demenze, gli anziani fragili, gli anziani soli. Vi prego - è il suo appello - di condividere e far conoscere il più possibile l’iniziativa”.

I collegamenti via Skype sono possibili a partire da lunedì 16 marzo fino a quando dureranno le restrizioni ritenute necessarie dalle autorità per contenere il Covid-19. Il servizio è così disponibile: lunedì dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 15,00 alle 17,00; martedì dalle 15,00 alle 17,00; mercoledì dalle 10,00 alle 12,00; giovedì dalle 15,00 alle 17,00; venerdì dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 15,00 alle 17,00. Videochiamate e messaggi ai seguenti nomi Skype: Alessandra RaGi, Amanda RaGi, Antonio RaGi, Elena RaGi, Mariella RaGi.

Ulteriori informazioni alle testate giornalistiche: Francesco Ciampa, giornalista e addetto stampa freelance, per “Ra.Gi.”; telefono: 338-9988070

Sito web “Ra.Gi.”: www.associazioneragi.org

Pubblicato in Italia

coronavirus-bambini-600x246La piaga che sta mandando in crisi le Regioni del nord sembra, a noi, lontana. In Calabria si vive in un clima surreale e di incredulità, si hanno notizie dei primi casi di contagio riscontrati e si ha la percezione che non possano costituire pericolo.

Le notizie che ci giungono dai Media sono intrise di note polemiche che si susseguono repentinamente, sviando così la possibilità di pensare a soluzioni ed azioni immediate per fronteggiare il contagio.

Bisogna cambiare rotta e tenere la barra dritta

Chi è stato chiamato a risolvere i problemi della Sanità in Calabria si spenda in prima persona, perché le decisioni importanti le assumono i leader, anche a rischio della propria incolumità fisica proprio come hanno fatto, per citarne qualcuno, il Prefetto ed il Questore Lodi, esempi di responsabilità e di abnegazione alla salvaguardia della popolazione, in questo momento di difficoltà.

In questo momento nessuno si deve nascondere, la situazione è molto grave e le decisioni non possono aspettare oltre, anzi, bisogna fare presto, bisogna agire adesso per evitare di trovarsi con gli stessi problemi che stanno riscontrando le ben organizzate Aziende Sanitarie della Lombardia.

Bisogna provvedere immediatamente a sopperire la carenza di: posti letto, personale sanitario (non immune dal virus), presidi medici, dispositivi di protezione individuale, apparecchiature medicali ed in particolare allestire nell'immediato Reparti di Terapia Intensiva o almeno dotare i Reparti di strumenti per favorire la ventilazione polmonare .

Una delle maggiori criticità risulta essere la capacità delle Strutture sanitarie di eseguire tamponi e di poterne dare un veloce risultato, dunque bisognerà aumentare i Centri che abbiano un laboratorio di virologia.

Inoltre è necessario che venga allestito, subito, un sistema di assistenza telefonica alla popolazione efficace ed efficiente, poiché la popolazione avrà un enorme bisogno di avere informazioni e sentirsi orientata sul da farsi.

In tutti questi anni, il taglio del Personale nelle strutture sanitarie Calabresi, ha creato molti problemi ai grandi Ospedali; ma adesso non possiamo permetterci di farci trovare impreparati di fronte alla grave emergenza che sta dilagando nel nostro Paese. Non si può amministrare soltanto per salvare i Bilanci, adesso è necessario farlo per la salvaguardia della vita.

Nell’ipotesi che scoppi un focolaio, i grandi Ospedali Calabresi, non riusciranno a reggere alla smisurata richiesta di assistenza e per i casi molto gravi i pochi posti di Terapia Intensiva già disponibili non basteranno.

Cruciale dovrà essere il ruolo degli Ospedali periferici che vanno subito riattrezzati, per l’accoglienza delle persone e per garantire ricovero e cura ai positivi.

Ci rivolgiamo al Generale Cotticelli, se ancora è al comando della Struttura commissariale, e lo sollecitiamo a porre fine all’immobilismo e lo esortiamo a scendere in campo con decisione. Nel caso in cui, invece, non dovesse essere più lui il soggetto titolato a gestire questa emergenza da Coronavirus Covid 19, urge sapere chi gli è subentrato e con quali poteri.

La Governatrice Jole Santelli ha dichiarato tramite agenzie di stampa che “nella Regione Calabria è operativa una task force dedicata alla gestione dell’emergenza Coronavirus che è formata dal Dipartimento Tutela della salute e Politiche sanitarie della Regione e dalla Protezione civile regionale. E ancora, chel’emergenza Coronavirus nella nostra Regione è stata affrontata dal punto di vista sanitario, offrendo linee guida e soluzioni organizzative alle strutture che in prima linea fronteggiano contemporaneamente il quotidiano e lo straordinario”.

Ma con quali mezzi e con quali uomini, ci chiediamo? Si pensa di poter affrontare una situazione emergenziale che è riuscita a mettere in ginocchio il poderoso Sistema sanitario di Regioni organizzate e attrezzate, quali la Lombardia e il Veneto con le poche risorse umane e le conclamate disorganizzazioni di un Ssr a pezzi?

Ricordiamo che la Medicina Territoriale è la grande assente in questo momento, con quale filtro i pazienti arrivano negli Ospedali della Regione?

Ricordiamo ancora che l’Asp di Cosenza è affidata ad un Commissario Straordinario che opera a scavalco per un solo giorno alla settimana , quando verrà nominato il nuovo Commissario?  Commissario Cotticelli! Non perda altro tempo Agisca.

Si dia subito attuazione al Decreto Legge 9 marzo 2020, n. 14 recante “Disposizioni urgenti per il potenziamento del Servizio sanitario nazionale in relazione all’emergenza COVID-19” e si adottino anche in Calabria con effetto immediato le “Misure urgenti per l’accesso dei medici specialisti, degli infermieri e degli OSS al Ssn”.

Si attinga con urgenza personale dalle graduatorie degli idonei, si proceda alle stabilizzazioni dei precari che da anni aspettano di mettere al servizio della Sanità calabrese la loro competenza ormai ben acquisita e si recluti tutto il personale già mancante in condizioni di ordinarietà. Si sottoscrivano Protocolli di collaborazione con la Sanità privata per mettere a disposizione la rete accreditata, incrementando i posti letto che il pubblico non ha a sufficienza per fronteggiare questa emergenza. Si attrezzino veramente i Presidi Ospedalieri per l’emergenza e per le quarantene (che non siano altri vuoti a perdere come le Case della Salute!)

FP CGIL, CISL FP e UIL FPL Calabria, da sempre impegnate sul fronte Sanità, richiamano tutti i soggetti a un maggiore senso di responsabilità, non a parole e a proclami ma con fatti concreti. Il Covid-19 potrebbe non essere più controllabile. É necessario essere pronti subito, ORA!!

Si attivi subito un tavolo di confronto con le forze sociali, come hanno più volte chiesto le tre Segreterie Generali Confederali di CGIL, CISL e UIL Calabria e si inizino ad affrontare i problemi, risolvendoli uno dopo l’altro prima che sia troppo tardi davvero!

I Segretari Generali

FP CGIL                          CISL FP                       UIL FPL

Alessandra Baldari – Luciana Giordano – Elio Bartoletti

Pubblicato in Mondo

CINACORONALa piaga che sta mandando in crisi le regioni del nord sembra, a noi, lontana. In Calabria si vive in un clima surreale e di incredulità, si hanno notizie dei primi casi di contagio riscontrati e si ha la percezione che non possano costituire pericolo.

Le notizie che ci giungono dai Media sono intrise di note polemiche che si susseguono repentinamente, sviando così la possibilità di pensare a soluzioni ed azioni immediate per fronteggiare il contagio. Bisogna cambiare rotta e tenere la barra dritta.

Chi è stato chiamato a risolvere i problemi della Sanità in Calabria si spenda in prima persona, perché le decisioni importanti le assumono i leader, proprio come hanno fatto, giusto per citarne qualcuno, il Comandante della Nave Costa Crociera, o il Prefetto ed il Questore Lodi, esempi di responsabilità e di abnegazione nella salvaguardia della popolazione in questo momento di difficoltà.

È necessario che nessuno si nasconda, la situazione è molto grave e le decisioni non possono aspettare oltre, anzi, bisogna fare presto, bisogna agire adesso per evitare di trovarsi con stessi problemi che stanno riscontrando le Aziende Sanitarie della Lombardia.

Bisogna provvedere immediatamente a sopperire la carenza di: posti letto, personale sanitario (non immune dal virus), presidi medici, dispositivi di protezione individuale, apparecchiature medicali ed in particolare allestire nell'immediato reparti di Terapia Intensiva o almeno dotare i reparti di strumenti per favorire la ventilazione polmonare.

Una delle maggiori criticità risulta essere la capacità delle strutture sanitarie di eseguire tamponi e di poterne dare un veloce risultato, dunque bisognerà aumentare i centri che abbiano un laboratorio di virologia.

Inoltre è necessario che venga allestito, subito, un sistema di assistenza telefonica alla popolazione che sia efficace ed efficiente, poiché la popolazione avrà un enorme bisogno di avere informazioni e sentirsi orientata sul da farsi.

In tutti questi anni, il taglio del personale nelle strutture sanitarie Calabresi, ha creato molti problemi ai grandi ospedali; ma adesso non possiamo permetterci di farci trovare impreparati di fronte alla grave emergenza che sta dilagando nel nostro paese. Non si può amministrare soltanto per salvare i Bilanci, adesso è necessario farlo per la salvaguardia della vita.

Nell’ipotesi che scoppi un focolaio, i grandi ospedali Calabresi non riusciranno a reggere alla smisurata richiesta di assistenza e per i casi molto gravi pochi posti di Terapia Intensiva già disponibili non basteranno.

Cruciale dovrà essere il ruolo degli ospedali periferici che vanno subito riattrezzati, per l’accoglienza delle persone e per garantire ricovero e cura ai positivi.

Ci rivolgiamo al Generale Cotticelli, e lo sollecitiamo di porre fine all’immobilismo e lo esortiamo a scendere in campo con decisione. Noi abbiamo dato il nostro contributo e continueremo senza sosta. Generale Cotticelli, ora tocca a lei, si faccia coraggio, noi ci siamo. Lei e un Carabiniere, ha un onore da difendere, faccia attrezzare le strutture. Il Covid-19 potrebbe non essere più controllabile. É necessario essere pronti subito, ORA!!

Cosenza 09/03/2020

Il Segretario Generale

UIL FPL Calabria

Elio Bartoletti

 

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