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L’impero romano non esiste più, ma la romanità continua ad imperversare.

Imperversa con il”panem et circensis” capace di portare gli amanteani nel centro storico per un piatto di spaghetti con la mollica.

Imperversa con le grandi opere pubbliche al punto che bitumare una strada per permettere alla gente di non rompere l’auto, riparare un marciapiede per evitare alla gente di non rompersi una caviglia, non rendono politicamente e non fanno notizia( mica si inaugura un tappetino!) ma fare un ponte, quello sì’ che vale.

Tutti “loro” sanno che noi tutti ricordiamo gli imperatori romani solo per le loro opere !

Ed allora la lotta degli imperatori sarà per il lungomare, da un lato, ed i ponti, pontini e passerelle, dall’altro.

Possibile che nessuno percorra le strade interpoderali dove il bitume è quella “cosa nera” tra una buca ed un’altra?

Possibile che nessuno si renda conto che le strade interne( alcune, poi, in modo gravissimo), lungomare compreso, sono impercorribili, in particolare a piedi o con la bici o con i ciclomotori?

Possibile che nessuno veda che i marciapiedi sono pieni di buche, lungomare compreso, e pericolose per i passanti?

Possibile che nessuno veda lo stato di abbandono del centro storico?

Ed allora perché non usare le poche risorse economiche del nostro ente per fare soprattutto manutenzione e riparazione anziché grandi opere od opere che apparentemente hanno un respiro ampio mentre in realtà sembrano, e forse sono, compensazioni partitocratiche?

Dove sono i parcheggi?

Dove sono le aree diffuse per i bambini?

Perché non si comprano ed usano panne galleggianti per difendere la pulizia del nostro mare?

Perché non si acquisisce il castello e la torre?

Perché non si cura il look della città?

Perché la comunità non si arrabbia?

Perché ha paura di protestare?

Parliamo di un batuffolo di peli a quattro zampe

Un randagino? Forse.

Scappata da casa per fare un giro sul lungomare ad abbaiare ad altri cagnolini accompagnati dalle padroncine ? Forse.

Il problema è che lui è morto. Sul colpo, dopo essere stato urtato alla testa da un ciclomotore il cui conducente che non ha fatto in tempo a frenare nè è riuscito ad evitarlo.

Il suo problema è che come tutti gli altri cani liberi non conosceva il codice della strada e quindi non ha potuto dare precedenza ai motoveicoli ed agli autoveicoli

E poi i cagnolini come lui ancora giovani e non sgamati dall’esperienza sono impulsivi e fatto tutto senza ragionare

Se vedono una cagnolina dall’altro lato della strada la attraversano sena guardare a rischio della vita.

Ed è così che finiscono tanti cani

Anzi a quello nella foto , tutto sommato, è andata bene, almeno se paragonate alla ecatombe di cani e gatti in questo periodo in cui il traffico sulla SS18 è impossibile ed i cui resti che non riteniamo di farvi vedere restano poi sulla carreggiata fino a scomparire.

Forse sarebbe meglio che chi di dovere tutelasse i cani da una morte certa.

Pubblicato in Cronaca

Belmonte Calabro. Il lungomare di Belmonte calabro è rimasto al buio dopo che ignoti hanno rubato i cavi di rame dell’impianto elettrico.

 

E’ una situazione inaccettabile.

E non importa che i ladri siano Italiani o Rumeni o di altre nazionalità

Importa che queste vicende sono sempre più numerose ed i danni sempre più gravi

 

Recentemente addirittura sono stati rubati i cavi di rame dell’impianto di depurazione di Nocera Terinese   ch è andato in tilt con gravissimi rischi ambientali

Per non dimenticare il famoso furto dei cavi dell’impianto di illuminazione del PIP di Amantea, cavi appena installati e rubati.

Si impone una maggiore vigilanza un maggiore presidio del territorio in particolare di notte fermando le auto delle quali obbligatoriamente si servono i ladri.

 

La prova è nella recente notizia che a Corigliano Calabro è morto un giovane romeno, Luciano Costel Artene, dopo che l’auto sulla quale si trovava insieme ad un’altra persona, che era alla guida, si è schiantata contro un muro. Un’auto che si era sottratta poco prima ad un posto di blocco dei carabinieri che stavano inseguendo i due occupanti della vettura e nella quale sono state trovate numerose matasse di rame e un fucile, materiale di probabile provenienza furtiva.

Pubblicato in Belmonte Calabro

Scrive il M5S: “Abbiamo letto con attenzione le dichiarazioni dell’Assessore Tempo che dice “i lavori sul lungomare li faremo, tranquilli”.

 

Questo invito alla tranquillità genera invece in noi notevole preoccupazione, ricordando l'analoga rassicurazione che fece Renzi a Letta dicendogli “stai sereno”.

In sostanza secondo il M5S Amantea “Tranquillo ha fatto una brutta fine, come il lungomare”, così come “stai sereno” alla fine ha significato tutto il contrario!

E poi continua si chiede M5S nella nota stampa: “Tanta sicurezza deriva forse dal fatto che l’assessore al bilancio e ai lavori pubblici ha deciso di usare il “risarcimento” ricevuto per la ristrutturazione del lungomare?

Magari può chiedere un aiuto a Vadacchino, Carratelli, Ruggiero, Mazzei, Cappelli, e al sindaco Sabatino che non avrà problemi a rinunciare ai soldi visto che si era resa già disponibile in tal senso per l’acquisizione del castello. Parliamo di due milioni di euro circa, anche se attendiamo ancora di conoscere precisamente le cifre percepite. Ricordiamo che sono soldi pubblici che arricchiscono le tasche personali, mentre le casse del comune sono “svuotate” e si continuano a contrarre mutui anche trentennali.

Come intendere dunque le rassicurazioni di Tempo che parla “per un futuro immediato di creare tanto verde (mentre il PSA aumenta le aree fabbricabili), cambiare l’arredo, l’illuminazione e la viabilità, e di non accantonare l’idea di investire sul lungomare”.

Ma l’assessore Tempo sogna o sono le solite false promesse dei soliti politici che pensano ancora di illudere i cittadini?

Adesso basta: riteniamo che non sia più rinviabile la richiesta ai cittadini di esprimersi, di dire se ritengono o meno indispensabile il rifacimento del lungomare o se come pensa l’assessore Tempo e l’attuale giunta, sia più opportuno “pontificare”, cioè fare ponti, passerelle e stradine che non sembrano affatto rispettare alcun ordine di priorità e di interesse pubblico. Ci sono forse fini ulteriori e diversi dall’interesse pubblico?

Notiamo anche una certa ritrosia dell’assessore Tempo verso la cultura, quando sostiene che si può fare a meno di un “anfiteatro”.

Ma la dichiarazione più eclatante è che finalmente “il Comune acquisirà l’area del lungomare al proprio patrimonio”.Ma allora cosa si è dichiarato per avere il mutuo? E perché non è stata già regolarizzata la situazione concessoria? E a quanto ammontano i canoni/indennizzi per il periodo pregresso? O anche il lungomare deve avere la stessa sorte del porto, prima sequestrato, oggi insabbiato? Ma chi pagherà mai per questi danni che oggi ricadono sulle spalle dei cittadini ed in particolare dei pescatori, e per i tanti danni causati dalla cattiva amministrazione dell’ente? Pagherà forse il dirigente Pileggi che, indagato per il sequestro del porto, continua ad essere confermato di tre mesi in tre mesi nell’incarico piuttosto che essere rimosso.

Nella seduta di consiglio comunale del 24 ottobre avevamo chiesto all’assessore Tempo un confronto pubblico avente ad oggetto il tema del lungomare e l’assessore aveva offerto la propria disponibilità, mostrando una sensibilità politica diversa rispetto alla maggioranza di cui fa parte. Rinnoviamo l’invito e attendiamo una rapida risposta nella convinzione che una decisione, che come questa riguardi il futuro, della citta debba essere largamente condivisa e non imposta , soprattutto da chi afferma di volere interpretare un governo fondato sulla partecipazione democratica.

All’associazione Spirito Libero che dice “troppi sprechi e troppi falsi proclami, è il momento di dire basta”, al gruppo consiliare “Insieme per la città” che cerca “coscienze libere”, diciamo che siamo d’accordo: a loro e a tutti i cittadini chiediamo di passare ai fatti condividendo un’azione forte a difesa della città e del suo futuro.

Il M5S è pronto e invita tutti , compresa l’amministrazione, ad un confronto pubblico e ad una discussione seria sull’argomento.”

Pubblicato in Politica

Il cadavere di un uomo di una trentina d'anni è stato trovato stamattina 13 gennaio sulla spiaggia

Siamo a Paola, nella zona lungomare Nord.

L'uomo era nudo e i vestiti sono stati trovati poco distanti.

Sul corpo non sono stati riscontrati segni di violenza ad esclusione di ferite lacero contuse alla testa.

Ma potrebbe trattarsi di esiti di urti del viso su eventuali massi o semplicemente su pietre di medie dimensioni presenti sulla spiaggia

La prima ipotesi all’esame degli investigatori è che potrebbe trattarsi di un suicidio

Non si riesce a valutare dove sarebbe iniziato il suicidio, se di suicidio si tratta.

Non risulta essere un paolano, ma la Polizia sta effettuando i rilievi per cercare di capirne l’identità.

Segue….

Pubblicato in Paola

Il mare porta via una parte del lungomare di Nocera Terinese

Una storia che sembra simile in ogni dove.

 

Una storia che è figlia della arroganza dell’uomo che pensa di opporsi alla forza della natura, nel caso il mare, pretendendo di andare a costruire dove i marosi esplicano la propria potenza

Ora i consiglieri del PD scrivono al sindaco, al Prefetto di Catanzaro, alla Guardia Costiera ed alla capitaneria di Vibo Valentia

Una richiesta accorata alla quale vogliono una risposta scritta.

“In relazione alle ultime intemperie e della situazione delle mareggiate che hanno invaso il lungomare di Nocera Terinese si chiede:

-Cosa intende fare e quali reali azioni intende intraprendere pr evitare danni irreparabili per il lungomare e di conseguenza per il turismo e per tutto lè’indotto ad esso collegato.

-Inoltre si chiede chi ha titolo nel gestire la protezione civili di Nocera Terinese, chi è il responsabile di tale associazione e chi sono i componenti di tale associazione.

-si chiede inoltre se esiste un numero di telefono dedicato per eventuali informazioni e se sono stati attivate tutte le procedure per eventuali corsi in caso di eventi calamitosi previsti per gli iscritti alla protezione civile.

Il Sindaco Rocca in merito al problema del Lungomare scrive : “La situazione non è di facile soluzione. La Regione deve prima fare l'intervento delle barriere soffolte e solo dopo possiamo intervenire sul lungomare. Ogni intervento al ripristino del manufatto potrebbe essere controproducente in quanto la forza del mare in quel punto è fortissima, solo un'opera importante di contenimento del moto ondoso potrà offrire l'opportunità di un recupero del lungomare. La Regione ha già predisposto un progetto preliminare per la messa in opera di 5 barriere soffolte con relativo ripascimento artificiale. Il prossimo passaggio sarà, sempre ad opera della Regione, un appalto concorso. La speranza è che questi passaggi avvengano con estrema rapidità perché il mare non conosce sosta”.

Anche a Nocera Terinese quindi si sceglie di intervenire artificialmente con “ barriere soffolte” e”ripascimento artificiale” il che significa una lunga teoria di camion che preleva misto dal Savuto e lo addizionano sulle scarne spiagge per ricrearle, pronte alle prossime mareggiate.

Il “popolo” di Nocera chiede "interventi immediati al fine di risolvere il problema”, segnala che “l’arenile è oramai al collasso”, evidenzia che “la ricchezza viene dal mare”, che “bisogna agire ora”, che “ non abbiamo più tempo di aspettare” , ed infine che “ la salvaguardia dell'intero litorale Nocerese venga realizzato nell'immediato”.

Anche li a Nocera, come dappertutto( Amantea non esclusa) è tempo di riflettere se magari non sia da giudicare e condannare chi spreca soldi pubblici per realizzare opere che li dove fatte non possono durare.

Pubblicato in Basso Tirreno

Sergio TempoLa vicenda è sempre quella del Lungomare, un’opera fortemente voluta dall’ex assessore ai Lavori Pubblici della Giunta Tonnara-Vadacchino oggi consigliere di opposizione e che ora è stata abbandonata e con le somme previste per il lungomare si è deciso di fare due ponti ed alcune opere di urbanizzazione.

 

Ora l’ex assessore Mazzei non manca di porre alla berlina l’attuale giunta segnalando che loro “Non sanno quello che dicono” alias “che scrivono”

E già.

Infatti, si legge sulla delibera consiliare n 33 del consiglio comunale del 30.9.2014 “Approvazione opere pubbliche triennio 2014-2016” che “L’assessore Tempo ribadisce che il mutuo sul lungomare è stato contratto il 28.11.2011 ed in questi 3 anni è stata affrontata una spesa pari ad euro 600.000,00 per cui si potevano fare già da altre scelte diverse soprattutto senza demolire opere già esistenti ma semmai migliorandole .In ogni caso ad oggi esiste l’ ostacolo amministrativo dell’impossibilità di acquisizione del bene all’ente per cui non si può procedere nella direzione del finanziamento del lungomare.”

Senonchè continua l’ex assessore Sante Mazzei nella delibera di Giunta n 202 del 18.11.2014 “ Devoluzione mutuo Euro 2.500.000” si legge, invece: “ Preso atto che a difesa dell’infrastruttura Lungomare che si snoda per una lunghezza di circa 1100 metri, realizzato nella metà degli anni 80 sono stati realizzati negli anni interventi di protezione /scogliere radenti/ che per la quasi assenza di manutenzione hanno limitato gli effetti di protezione. Le cogliere presenti nell’area ridotte in quota e densità, richiedono intervento di rifiorimento per garantire una idonea protezione del lungomare. Tale necessità ha fatto desistere l’amministrazione comunale di dare immediata attuazione al progetto per il quale era stato assunto il mutuo procrastinandolo alla esecuzione di interventi di ripristino delle opere di protezione

Conclude l’assessore che : “dimenticano cosa dichiarano e scrivono cose diverse da quello che dicono”.

Delle due una : o il progetto del lungomare non si realizza per problemi di acquisizione dell’area, oppure per problemi di rifacimento delle scogliere a protezione dello stesso.

L’Assessore Tempo dice, disdice e si contraddice.

La verità è una sola, che Amantea ha perso una grande opportunità, di crescita e sviluppo dell’economia, le giovani generazioni di aggregazione e socializzazione.

La Città si è impoverita, non dimenticatelo.

 

Il Gruppo Consiliare Insieme per la Città

Pubblicato in Politica

Riceviamo la nota stampa del 3 ottobre di Gianfranco Suriano e ne diamo doverosa pubblicazione stante le verità in esso esposte (non tutte, per carità, non basterebbero pagine e pagine- Sic!-, e potrebbero essere terribili ed ancora più vergognose).

 

“Assisto allibito alla sfilza di comunicati emessi dall’attuale Amministrazione comunale con cui si tenta affannosamente di giustificare la rinuncia ai lavori di ristrutturazione e riqualificazione del lungomare di Amantea che invece necessita d’interventi strutturali.

Addirittura un Assessore si pregia del fatto che l’Amministrazione abbia sottratto il finanziamento giacente presso la Cassa Depositi e Prestiti e destinato al rifacimento del lungomare di Amantea per destinarlo ad altre opere, di cui non esiste ancora neanche l’idea di massima, sulla frazione di Campora San Giovanni. Uno spettacolo indecente che ci fa ritornare alle contese tra contrade di stampo medievale.

Altri Amministratori, per giustificare l’insensata e incomprensibile decisione, parlano di riqualificazione urbana come se il lungomare, la prima attrazione turistica della città, non rientrasse nell’area urbana.

Altri parlano di decoro urbano e attenzione a tutti i quartieri, anche di quelli periferici. Dimenticano, però, che ci sono interi quartieri che appena sale l’intensità delle piogge subiscono gravi allagamenti, con l’acqua piovana che mischiandosi ai liquami fognari entra nelle abitazioni dei cittadini, con gravi ripercussioni di carattere igienico e sanitario.

Quando si prendono decisioni così importanti, tra l’altro in piena solitudine e senza un preventivo confronto con i settori della nostra città interessati, il buon senso vorrebbe che alla base di tali decisioni ci fossero almeno programmazione e obiettivi concreti e ben definiti da perseguire nell’interesse della collettività. E invece niente di tutto ciò.

Nella fattispecie non mi sembra che tale chiarezza amministrativa sia venuta fuori. Anzi, le dichiarazioni dell’Amministrazione comunale del tutto generiche e fumose non aiutano i cittadini a comprendere bene le ragioni per cui è gettata al vento la possibilità d’intervenire sul lungomare di Amantea, oramai divenuto obsoleto e fatiscente.

Così non solo si perde un’occasione per ammodernare la prima infrastruttura al servizio di cittadini e turisti, ma si rende vano anche il piano spiaggia, tra l’altro alle prese ancora con la questione delle concessioni stagionali, che doveva servire da ulteriore volano turistico. Siamo di fronte al paradosso costituito dal fatto che gli Amministratori chiedono agli operatori titolari dei lidi balneari d’investire sul lungomare e nel frattempo decidono di sottrarre le risorse economiche pubbliche già destinate alla stessa area. Un esempio “originale” di sinergia tra pubblico e privato.

Ciò dovrebbe bastare a rendere l’idea, al di là degli spot e degli slogan pubblicitari lanciati a turno da questi Amministratori, dell’assoluta incapacità di chi ci governa a programmare e attuare piani di sviluppo per la crescita turistica, attraverso, ad esempio, la promozione delle nostre bellezze naturali.

Credo che quest’Amministrazione non abbia iniziato nel migliore dei modi il suo mandato, caratterizzato finora solo da vicende che non qualificano la nostra città, anzi la espongono a danni d’immagine come i litigi con alcuni membri della minoranza nelle stanze del Municipio, la questione dell’ineleggibilità del Sindaco, le vicende giudiziarie in corso che interessano componenti di giunta, le deleghe consiliari attribuite part-time.

                                                                             

Pubblicato in Primo Piano

Riceviamo e pubblichiamo con viva attenzione e qualche nota di piacere la voce dell’architetto Filippo Vita sul problema del Lungomare di Amantea, segnalando che si tratta di una delle poche voci “libere” in un silenzio sociale diffuso ed in una pletora di venduti ed imbecilli che dicono la loro capendo meno della metà di uno che non capisce niente.

Ma eco la voce di Vita:

“Sono venuto a conoscenza per mezzo di FB che l’amministrazione comunale di Amantea ha rinunciato alla realizzazione del progetto lungomare per destinare i fondi verso alcuni non precisati interventi di riqualificazione.

Non mi esprimo mai sull’operato e le scelte di intervento nel territorio da parte dell’ amministrazione comunale.

È un errore. E’ un errore perché sono un professionista di questa materia. Non ho compromessi con nessuno ed ho l’obbligo di far conoscere la vicenda a coloro che ne sono all’oscuro.

E naturalmente esprimere il mio punto di vista.

L’obbligo e il diritto di opinare su questo argomento, mi viene dal fatto che ho lavorato su questo progetto come capogruppo insieme ad altri colleghi, da più anni.

Gli amministratori non conoscono il progetto né le problematiche. E parlano. Decidono. Si auto approvano. (Intendiamoci sia maggioranza che opposizione).

Dunque ho deciso di spiegarvi cosa era il progetto del lungomare di Amantea.

L’idea originaria l’aveva avuta il compianto Franco Tonnara che aveva fatto di questa opera un sogno . Avevamo parlato di rendere questo spazio a misura d’uomo. Di rinverdirlo, di strutturare spazi per grandi eventi. Di creare una grande isola pedonale dove gli anziani ed i bimbi potessero passare pomeriggi tranquilli ( parole sue) a passeggiare, socializzare. In altri termini di fare del lungomare di Amantea qualcosa di speciale, un punto di aggregazione per le attività più varie.

Da li siamo partiti.

Mi piace ricordare che nell’elaborazione del progetto abbiamo coinvolto alcuni giovani, entusiasti e bravi laureati.

Vorrei esporre la prima versione del progetto. Ne abbiamo avute molte altre successivamente, ma dal punto di vista urbanistico come sempre la prima è sempre la più pura ed è la migliore. Le versioni successive di solito passano attraverso il filtro della politica e spesso snaturano l’idea originale. Questi vincoli prodotti nella maggior parte dei casi da interessi elettorali forse servono a questa politica rachitica ma certamente non allo sviluppo razionale della città.

La ristrutturazione del lungomare si basava su poche ed essenziali idee.

1-      Creazione di una grande isola pedonale con la rigida separazione del traffico pedonale da quello carrabile.

Per ottenere questo si era pensato a sviluppare la viabilità carrabile a ridosso della scarpata della ferrovia, creando in più punti aree di parcheggio per un totale di 415 posti macchina tutti rigorosamente distanti dalla zona pedonale e collegati ad essa con percorsi fino all’arenile adatti anche ai portatori di handicap.

I parcheggi naturalmente sarebbero stati gestiti da cooperative o società ad hoc.

2 – Realizzazione area verde dal Lido Azzurro fino al ponte di Via Garibaldi, con percorsi pedonali, area gioco bimbi, panchine (lo spostamento della viabilità carrabile a ridosso della ferrovia prevedeva lo spostamento del monumento religioso e quello marinaro in questa zona). L’area era caratterizzata da un’alberatura fitta, specchio d’acqua, camminamenti in mezzo al verde, aree di relax. Ci eravamo riuniti con specialisti botanici per la selezione delle essenze adatte all’ambiente marino. Era prevista la realizzazione di una decina di micro chioschi per la vendita di prodotti locali e gadget turistici. Parte dell’area poteva essere coperta con struttura trasparente per un utilizzo invernale. Questa doveva essere la zona tranquilla, di sosta e di socializzazione.

3 – Percorso dal Lido Azzurro al parcheggio “Il Gabbiano”.

Sarebbe diventato un percorso pedonale alberato, attrezzato con soluzioni tecnologiche (illuminazione e supporti a scomparsa) per esposizioni temporanee.

4 – Area parcheggio “Il Gabbiano” e arenile di fronte.

Uno dei grandi problemi di Amantea (centro) è quello di non avere uno spazio di aggregazione adeguato alla dimensione della città. Non abbiamo una vera e propria piazza per eventi adeguati alla nostra dimensione.

Il progetto del lungomare forniva anche questa opportunità. Sfruttando il parcheggio esistente ed ampliandolo nell’arenile si sarebbe creato una piazza con lo sfondo sul mare con la capacità di circa 700 posti a sedere e 2000 in piedi. Con tutto l’occorrente per manifestazioni di grande prestigio.

Circa 30 anni fa progettai un anfiteatro a Castiglione Cosentino. È una struttura di circa 2500 posti. Ogni anno questo piccolo paese presilano ospita artisti e manifestazioni prestigiose semplicemente perché ha la struttura adeguatamente dimensionata. Le manifestazioni più grosse ad Amantea si fanno a piazza Cappuccini. Ma vi rendete conto?

E torniamo al lungomare.

Dunque l’ultima parte, il lato sud sarebbe diventata una passeggiata pedonale con una pista ciclabile (che attraversa tutto il lungomare) separata opportunamente dal traffico pedonale. Tutta questa grande area sarebbe stata fruibile con degli assi di collegamento in prossimità dei ponti con il centro della città. Alcuni esistenti, altri da creare. (uno particolarmente interessante era quello che avrebbe collegato piazza stazione con il lungomare).

Senza entrare in noiosi ma importanti dettagli tecnologici (tipo di illumitazione, videoproiezione, web, punti di informazione turistica, ecc) diciamo che questo era un progetto, un idea strutturata.

I problemi della sua realizzazione erano legati alla pluriennale inadempienza dell’amministrazione comunale di pagamento della concessione demaniale. Non è vero quello che ho letto si Fb che non si può realizzare niente in quell’area demaniale, Io stesso sono stato all’ufficio del demanio e il funzionario è stato chiaro. Si può realizzare tutto a condizione che il comune si metta al giorno con i pagamenti con il demanio. Del resto se il demanio lascia passare il piano spiaggia che invade l’arenile non si capisce perché non dovrebbe approvare un progetto di valorizzazione di un km di percorso stradale.

    

Per terminare la riflessione sulla riqualificazione della marina, a titolo personale e professionale suggerirei che anziché invadere in modo pesante e antiestetico il litorale (almeno al centro del paese) con lidi di dubbia qualità, l’amministrazione comunale dovrebbe prodigarsi per far sfruttare i terreni siti sul lungomare, consentendo un servizio tipo lido e sgombrare l’arenile da queste brutture. Pensateci. Non riescono a far utilizzare i terreni privati ma si a mettere impiastri nell’arenile.

Il problema è che in queste bisogna programmare. Gli Amministratori di Amantea devono prendere coscienza che non siamo un paesello di 2000 abitanti. Siamo una cittadina importante e dobbiamo pensare a progettare il futuro.

Tutto quello che ho letto sull’articolo sui progetti alternativi è aria fritta. Come si fa il collegamento a Campora con la spiaggia? Un cavalcavia? Da dove? Quanto costa? Esiste uno studio di fattibilità?

Per realizzare il ponte sul Colongi, opera sulla quale sono assolutamente favorevole non bastano 400 mila euro di sola progettazione. Quando leggo che ascoltiamo le richieste della collettività mi viene la depressione. Un amministratore che si rispetti deve programmare lo sviluppo del territorio, non accontentare i bisogni dei compari e grandi elettori.

La verità è che questi soldi si spenderanno a cambiare qualche lampadina, asfaltare qualche stradetta e tutto il resto rimarrà come prima.

Per finire vorrei dire una cosa. È una questione di stile. Come dicevo in questo progetto abbiamo lavorato molto tempo. In silenzio. Garbati e sempre disponibili al dialogo. Forse avremmo avuto il diritto di essere informati.

Amantea 3 ottobre 2014.                                                             Filippo Vita

Pubblicato in Politica

Riceviamo e pubblichiamo il seguente volantino che sarà distribuito domattina a cura dei componenti della Lista “Insieme per la città”

L’ Amministrazione uccide la Citta’

….La lista la “ Rosa Arcobaleno “ ha come priorità assoluta il rilancio del turismo, in modo da portare Amantea sullo scenario nazionale ed internazionale facendo sì che il nostro Comune ritorni ad essere la “ perla “ del tirreno calabrese.

…… Riedificazione lungomare.

Sono due dei passaggi degli indirizzi generali di governo, presentati dal Sindaco nel Consiglio Comunale dell’ 8 agosto u.s.

Bugiardi e traditori

Abbiamo appreso ieri dalla viva voce dell’assessore ai LL.PP. Sergio Tempo che l’amministrazione ha deciso di non portare più avanti il progetto di ristrutturazione del lungomare cittadino per il quale era stato contratto un mutuo di € 2.500.000,00.

Un progetto ritenuto strategico “ dall’amministrazione Tonnara “ per il rilancio vero del turismo in Città insieme alla - pista ciclabile - ed al - piano spiaggia – avrebbero costituito un momento eccezionale di rilancio del turismo ad Amantea ed al tempo stesso creato opportunità di lavoro per i tanti giovani disoccupati della nostra comunità.

Le attività commerciali, alberghiere, artigiane e tutti i cittadini sono stati mortificati dalla decisione di non realizzare più un progetto tanto atteso, oltretutto in un momento economico e finanziario difficilissimo ( conosciamo le grandi difficoltà in cui si trovano i nostri operatori economici ) che avrebbe certamente dato ossigeno alle attività economiche locali.

L’amministrazione comunale ha deciso di devolvere il mutuo contratto per la ristrutturazione del lungomare alla realizzazione di un ponte sul fiume Colongi ed alla sistemazione di due strade interne, opere certamente meritevoli ma secondarie rispetto al lungomare.

Perché non si effettua più la ristrutturazione del lungomare ?

Quali interessi ci sono dietro la devoluzione del mutuo ?

Il Consiglio Comunale di martedì 30 ore 15,00 che dovrà ratificare la decisione assunta dalla giunta municipale all’insaputa dei consiglieri di maggioranza, passerà alla storia per aver fermato un’opera di straordinaria importanza.

Non consentiamolo, martedì tutta la Città al Consiglio Comunale

Insieme per la Città - Il Gruppo Consiliare

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