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Diamante. Magorno è pronto a chiedere il risarcimento danni alla Regione Calabria per l'opera mai realizzata

La “storia infinita” del porto di Diamante prosegue.

Si registra una nuova puntata con protagonista l'amministrazione comunale e, in particolare, il sindaco Ernesto Magorno che, a quanto pare, è determinato ad andare fino in fondo. La miccia è stata riaccesa con una delibera che dà incarico al legale di avviare un'azione penale nei confronti della Regione Calabria.

Insomma, il clima si fa pesante.

Il sindaco Magorno ha scelto anche una giornata “nera” dal punto di vista climatico per rendere edotti i cittadini sulle decisioni prese. Lo ha fatto con i mezzi della moderna tecnologia: una diretta Facebook.

Riprendendo il filo di Arianna ha confermato una linea già anticipata nei mesi scorsi: «Sul porto basta chiacchiere, andiamo avanti con i fatti e agiremo, con azioni immediate e dure, di fronte all’inerzia e ai perduranti silenzi della Regione».

Il sindaco ha dato notizia della delibera emessa lunedì con la quale si mettono in campo delle azioni decise nei confronti della Regione e di avviare un’azione penale nelle sedi giudiziarie opportune.

«Non siamo stati fermi in queste settimane.

Dopo essere andati all'Anac – ha detto Magorno – abbiamo tentato più volte di parlare con i tecnici della Regione. Ma siamo arrivati alla determinazione che bisogna mettere in campo azioni immediate».

L’avvocato Achille Ordine sta predisponendo l’atto di citazione per richiedere il risarcimento dei danni alla Regione Calabria. Secondo l'amministrazione Magorno ci sarebbe stata “una negligente gestione dell’appalto”.

La delibera diffida anche la Regione nel mettere alcune azioni in campo: «Ci risulta strano, da ogni punto di vista – ha dichiarato Ernesto Magorno – che la Regione Calabria non abbia ancora risposto ai rilievi dell'Anac.

Quest'ultima ha chiesto delucidazioni su questioni che noi riteniamo importantissime e che sono anche al limite della legalità». Il Comune di Diamante da quanto ha detto il sindaco ha invece già inviato le risposte ai quesiti richiesti dall'Anac.

Il Comune ha diffidato la Regione a mettere in campo azioni che riguardano i lavori del porto, la Regione deve procedere, secondo quanto sostiene il Comune, alla rescissione del contratto nei confronti della ditta concessionaria dell’opera.

«Non ci sono più le condizioni per condizioni per poter continuare ad andare avanti in una diatriba che non riguarda il comune di Diamante, ma che ha due responsabili: la Regione calabria e la ditta che avrebbe dovuto realizzare il porto. Siamo stanchi e se ciò non avviene entro 30 giorni - ha detto Magorno - sono pronto ad andare dal Procuratore della Repubblica di Catanzaro, per denunciare la vicenda che riguarda il porto».

La terza questione è l’incarico dato all’Ufficio del Demanio del Comune, coordinato dal geometra Vaccaro, di valutare se ci sono le condizioni, in relazione al pagamento delle concessioni demaniali, per revocare la concessione alla società che avrebbe dovuto realizzare l’approdo. L’amministrazione comunale di Diamante avanzerà comunque la richiesta dei finanziamenti per la realizzazione di un porto attraverso il Bando emanato nei mesi scorsi dalla Regione Calabria.

In tal modo la Regione sarà ancora più responsabile della situazione che si è determinata e che riguarda la stessa e la società che avrebbe dovuto realizzare il porto.

«Non escludo – ha detto il sindaco – qualora non pervenissero le giuste risposte, di rivolgermi direttamente ai cittadini per organizzare una protesta a Catanzaro, da me guidata, indossando la fascia tricolore. Andremo negli uffici della Regione per chiedere a chi governa e ai tecnici di attuare le azioni necessarie per la realizzazione del porto di Diamante».

Pubblicato in Alto Tirreno

Importante seminario tecnico-scientifico a Catanzaro Lido sul tema "I porti regionali nel programma di azione e coesione".

Si è voluto mettere a fuoco il lavoro fatto, la situazione attuale e il futuro della portualità calabrese da parte dei comuni beneficiari, tra i quali Amantea, dei fondi specifici, limitando al minimo il gap che ci separa dalle altre regioni.

 

 

 

 

L'iniziativa rientra in un percorso iniziato nel 2017 con il finanziamento per gli interventi di recupero e valorizzazione dei porti di Isola di Capo Rizzuto, di Roccella Jonica, di Cirò Marina e di Cetraro.

Con i fondi PAC è stato finanziato anche il porto di Catanzaro, mentre con ulteriori fondi è stato possibile finanziare anche i progetti per i porti di Scilla, Tropea, AMANTEA e Belvedere Marittimo.

La Regione Calabria infatti, ha spiegato in apertura il Vicepresidente della Giunta Francesco Russo ed il governatore Oliverio, ha investito 24 milioni di euro in modo integrato per la valorizzazione e il recupero della portualità turistica e l'attrattività dei suoi porti, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo turistico e l'accessibilità alla nostra regione anche via mare.

Il nostro progetto è stato finanziato con risorse comunitarie pari ad euro 3.770.000,00 destinate all’adeguamento, al miglioramento e alla riqualificazione della struttura esistente, alle attrezzature di supporto alla nautica da diporto e all’aumento dei posti barca, oltre a dotare la struttura di impianto di carburante, ad evitare l'insabbiamento dell'imboccatura mediante la realizzazione di altri due bracci, e creare un sistema viario più fluido e sicuro grazie ad una rotatoria sull'asse stradale.

L'adeguamento del porticciolo turistico di Amantea rientra in una visione complessiva della portualità regionale.

Importante incentivare un sistema capace di realizzare una rete fra tutte le infrastrutture portuali in primis regionale.

Non dobbiamo dimenticare che la nostra regione è dotata di 800 km di costa e deve essere considerata come porta dell’Europa nel cuore del Mediterraneo.

I fondi assegnati al nostro ente locale dovranno essere spesi secondo un cronoprogramma rigido e sono soggetti ad un controllo bimestrale.

Il progetto esecutivo, al quale stanno lavorando professionisti esperti, dovrà essere consegnato entro dicembre 2019, mentre i lavori dovranno essere completati per l'inizio dell'annualita' 2021.

Il lavoro di programmazione e di monitoraggio delle risorse messe in campo dovranno agganciarsi anche alla nuova programmazione 2021 - 2027 e, secondo un percorso condiviso con noi sindaci, veri conoscitori delle esigenze dei territori, prevedere altre infrastrutture portuali anche nell'ambito degli stessi comuni, già dotati di porticcioli, ma con una specifica conurbazione con la città, arricchita da sistemi di viabilità veloci, sfruttando la morfologia del territorio.

Comuni come Amantea, a vocazione fortemente turistica, caratterizzata da 13 km di costa ed insenature naturali come l'alveo del Catocastro, hanno la necessità di programmare e pianificare la nascita di un porticciolo anche in tale realtà territoriale.

Ciò costituirebbe un volano di sviluppo per il centro storico e per l'intera città, incapsulando tale importante studio di fattibilità e relativo investimento in un sistema di portualità con una visione di crescita a 360 gradi.

Pubblicato in Amantea Futura

STAZIONE-ALAGGIO-VARO-CENTOFONTANE2Al via i lavori per la nuova stazione di alaggio e varo

CROSIA (Cs) – Mercoledì, 17 Aprile 2019 – Sul lungomare Centofontane, spiaggia insignita della Bandiera Verde anche per il 2019, sarà installata una nuova e moderna stazione di alaggio e varo per le imbarcazioni per la piccola pesca turistica e costiera. Un ulteriore incentivo ed un nuovo servizio per quanti vogliano scegliere le spiagge traentine come meta delle loro vacanze. La postazione sarà dotata di un vano di comando, di uno scivolo a mare e di un argano elettronico. Dopo la sottoscrizione della convenzione si attende il completamento  delle procedure esecutive per l’inizio dei lavori.

Soddisfatti il sindaco Antonio Russo e l’assessore all’urbanistica Giovanni Greco che, insieme agli uffici comunali, hanno lavorato in modo incessante per attuare il progetto il cui finanziamento andrà a valere sulla programmazione economica del Flag “Borghi Marinari dello Jonio”, presieduto da Cataldo Minò.

Nei giorni scorsi – dice il Primo cittadino – alla cittadella regionale abbiamo sottoscritto, insieme al presidente Minò e al dirigente del Dipartimento 8 (agricoltura e risorse agroalimentari) della Regione Calabria, Cosimo Caridi,  la convenzione per il finanziamento di una nuova e moderna postazione di alaggio e varo destinato alla piccola pesca costiera e turistica. Il progetto – spiega Russo - ha un valore di 75mila euro ed il finanziamento rientra nelle misure che l’Unione europea, attraverso il FEP, mette a disposizione dei Gruppi di azione costiera che li investano in idee utili per il mondo della pesca e dell’ittiturismo. È l’ennesimo intervento – commenta il Sindaco – volto a dare un impulso alla crescita e allo sviluppo economico e turistico della nostra Città.

La piattaforma di alaggio e varo – illustra l’assessore all’urbanistica del Comune di Crosia, Giovanni Greco – è un’opportunità incredibile per ritornare ad incentivare nella nostra comunità il settore della pesca. Fino ad oggi le piccole imbarcazioni dei pescatori venivano trainate a mano sulle rive di Centofontane oppure, spesso, senza diverse alternative, i carelli a traino delle auto venivano trasportati direttamente in mare. Oggi con la creazione di questo scivolo a supporto elettronico le spiagge saranno ancora più sicure e accessibili oltre che saranno dotate di un nuovo servizio per quanti, in possesso – conclude - di una piccola imbarcazione, vorranno prendere il largo proprio partendo dalla nostra costa ed in tutta comodità. ©CMPAGENCY

Pubblicato in Calabria

porto amantea

Con determina n 301  del 29 marzo la apposita commissione ha affidato alla cooperativa Gente di mare i servizi portuali per l'importo di euro 161749 Oltre Iva al 10 per cento e quindi per un totale di 177924 euro annui. Dopo una breve pausa quindi il porto ritorna alla cooperativa amanteana

PORTODella causa tra metallo ed il comune di Amantea abbiamo già scritto. Ed abbiamo anche segnalato il ritardo nell’affidamento della difesa dell'ente. Ma niente rispetto all'incarico di nomina del consulente tecnico per l ‘ 'inizio delle operazioni peritali. Solo ieri infatti è stata adottata la delibera n 35 e oggi 29 inizia la perizia. Incredibile.

Pubblicato in Politica

portoCostituita la commissione che dovrà affidare per un anno i servizi portuali. La commissione sarà costituita dall'ingegnere rosario roseto, dal funzionario comunale manna salvatore e dal funzionario Eugenio mannarino. L'assegnazione durerà un anno dal primo aprile 2019 al 31 marzo 2020

 

Pubblicato in Politica

Il porto sarà intitolato a San Nicola Saggio.

Saranno occupati 90 mila mq di area demaniale e di area marittima.

L'amministrazione comunale di Longobardi ha provveduto con Prot. N. 258 del 17/01/2019 alla Convocazione dell' Accordo di Programma,

previa conferenza di Servizi, per la disamina e valutazione del progetto definitivo presentato dall' A.R.A.P. Calabria, di cui al prot. n. 3325 del 02/09/2015 e succ. integr. prot. n. 4619 del 05/12/2018, propedeutico alla realizzazione del Porto turistico di San Nicola Saggio a Longobardi.

La conferenza dei servizi si terrà il 7 marzo 2019. 

Si avvia, dunque, a compimento il lunghissimo iter burocratico iniziato circa 5 anni fa, per la realizzazione di un porto turistico a Longobardi.

Lunghissimo l'elenco degli Enti che dovranno dare il proprio parere su questa importante struttura, che sono addirittura 16...

Gli esiti della conferenza dei servizi, definitivi o provvisori che siano, ci diranno se il progetto presentato dall' A.R.A.P. Calabria è "buono" e in regola con le leggi che regolano la materia, o se abbisogna di modifiche.

Nel caso tutto vada per il verso giusto, la struttura sarà realizzata interamente con fondi privati.

Pubblicato in Longobardi

Come sito abbiamo chiesto informazioni all’Arpacal sull’accesso effettuato insieme alla Guardia costiera nel porto di Amantea e di cui ha parlato un quotidiano locale con un articolo dl titolo” Lavori al Porto. L’Arpacal blocca tutto”.

Nell’articolo si legge che “da parte del sindaco Pizzino non è stato inviato alcun chiarimento” e di seguito che “Lo stesso provvederà sicuramente in queste ore”.

Poi la conclusione che “ Sarebbe un atto dovuto nei confronti di tutti coloro che hanno già pagato il canone per tenere i natanti all’interno del porto e per i pescatori che sono rimasti fermi causa del continuo insabbiamento dell’imbocco del porto”

Purtroppo la Guardia Costiera non ha emanato alcun comunicato.

Purtroppo l’Arpacal non ha emanato alcun comunicato .

Purtroppo il sindaco, l’assessore al porto, il comune non hanno emanato alcun comunicato.

E nessuna altra voce si è alzata dal porto e dai suoi utilizzatori.

Alcuni pescatori ci hanno detto che l’ insabbiamento rende il porto inagibile alle imbarcazioni più grandi.

Altri ci hanno riferito che sarebbe stata fermata una ditta che senza autorizzazione stava togliendo sabbia dall’imboccatura del porto per permetterne il pieno utilizzo.

Ma che come riporta il quotidiano “ senza il possesso di alcune autorizzazioni”.

Un silenzio inaccettabile.

Un mistero perfino pericoloso per la democrazia e la verità!.

Pubblicato in Campora San Giovanni

Amantea ha avuto molti porti.

Ma via, via , tutti si sono insabbiati.

Il porto di Temesa greca nell’Oliva dove giunse anche Ulisse si insabbiò.

Il porto di Temesa romana dove arrivarono le navi di Roma in località principessa si insabbiò.

 

Il porto nel Catocastro si insabbiò.

Il porto della Calavecchia si insabbiò.

Sembra un destino infame.

Forse una maledizione.

Oggi succede al porto di Campora San Giovanni.

Ma si nota qualche miglioramento.

Oggi è insabbiata solo quella parte di porto dove normalmente sono allocati i pescherecci.(nella foto)

Non la imboccatura, quindi.

E così i pescherecci devono sistemarsi nella parte di porto normalmente destinata al transito delle imbarcazioni minori .

Ma con l’arrivo dell’estate questa opportunità non sarà più praticabile.

E si impone che sia liberato il primo tratto magari usando una gru meccanica ed un camion.

Pubblicato in Campora San Giovanni

Il lungomare si insabbia ad ogni mareggiata.

Ebbè! Mica si poteva fare in montagna il lungomare!

La ciclopedonale si insabbia ad ogni mareggiata.

Ebbè! La ciclopedonale vista mare è sicuramente più bella di quella nascosta dal rilevato ferroviario!

Il porto si insabbia ad ogni mareggiata

Ebbè! Mica si poteva fare in montagna il porto!.

E’ la natura! Non è colpa di nessuno.

Ci sta! Siamo un paese in cui non ci sono colpe e comunque se ci sono non sono di nessuno.

D’altro canto chi non ha coperto un amico che ha sbagliato? Magari minimizzando le sue colpe, le sue responsabilità. E poi giustificarsi dicendo che “E’ un amico” od anche “E’ uno di noi!”

E poi coprire non è necessariamente un fatto negativo. E’ un atto di difesa amichevole, un atto di amicizia. Che male c’è se si impedisce che qualcosa venga visto. Dove è scritto che la verità è un diritto?

Mica è un fatto pubblico!

Ed inoltre quanti di noi vedendo qualcosa che può creare problemi non è istintivamente portato a tirare la testa indietro per non essere visto mentre vede!

E magari anche chiudere il balcone o la finestra, se non spegnere la luce!

Forse non si tratta di omertà, quella che si trova sempre in un paese mafioso o ‘ndranghetista. Ma quando?

Semmai si tratta di semplice discrezione, di riserbo. O no?

Certo che non sempre l’insabbiamento deriva dalle mareggiate.

La natura ci mostra come esempio lo struzzo che infila la testa nella sabbia per cercare alimento.

Infatti quella che lo struzzo sia un animale particolarmente pauroso, che in caso di pericolo nasconde la testa sotto la sabbia, nella speranza di non essere visto, è soltanto una diceria.

E può essere una diceria anche la affermazione che una persona che fa finta di non vedere i problemi per cercare di evitarli e per non assumersi così le proprie responsabilità.

Certo che se tutto venisse coperto, insabbiato non sapremmo più niente.

Forse, ma dico forse, non si può parlare di riservatezza nel caso delle cose pubbliche, di quelle, cioè, che sono di tutti, di quelle che ci appartengono, di quelle che si traducono in tributi e tasse, od in mancati o ridotti servizi.

Quello che mi offende è la contraffazione della verità. Quello che avviene quando si falsifica, trasforma, ritocca, altera, manipola la verità.

O quando si omette di dirla ben sapendola ed essendone richiesti.

Falsificare, trasformare, ritoccare, alterare, manipolare la verità non offende le persone oneste, forse nasconde quelle disoneste.

Ma è un nascondimento come quello dello struzzo! Inutile. Anche lui dovrà tirare fuori la testa a la verità emergerà !

Pubblicato in Campora San Giovanni
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