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TANTO TUONO’ CHE PIOVVE.

 

Da sempre, è risaputo, madre natura si sveglia dal lungo sonno letargico in primavera .A Belmonte,dopo lunga e stancante disamministrazione trentennale Bruno si assiste, increduli,al risveglio dei nostri amministratori in dicembre,ovvero in pieno inverno. Si apre il balcone del palazzo Comunale ed il Camerlengo,ciò a dire l’assessore decano, annuncia a tutti noi la lieta notizia:

 

Sta arrivando sul primo binario la “ RACCOLTA DIFFERENZIATA”. Si, proprio così !

Un semplice foglietto colorato con il quale si avvisa la cittadinanza che ,niente poco di meno , il 1° dicembre 2015 ,siamo al 27/novembre c.a.,dividiamo i rifiuti.

 

Non una particolareggiata informativa,non una sensibilizzazione del mondo scolastico e della popolazione tutta. Ci arriverà, tra domani e lunedì , tra testa e collo, direttamente a casa, il materiale informativo ed i contenitori da utilizzare nelle mura domestiche . E pensare che fino alla data odierna nemmeno a parlarne, anzi il Sig. Sindaco si ostinava ad affermare che la raccolta differenziata, per Belmonte ed i belmontesi, non era ne utile ne economicamente condivisibile anzi dispendiosa, (ma del dispendio del denaro pubblico il Sindaco si riferiva alle multe pagate per il non rispetto delle direttive Comunitarie), esponendo e riducendo il nostro adorato borgo ad assumere la più vergognosa delle figure barbine:

diventare la pattumiera comprensoriale del basso tirreno cosentino

Fatti documentati, non semplici parole e per giunta scritte malamente e sotto dettatura, come qualche sciocco sodale suole ripetere ad ogni piè sospinto. Di chi? Bhoooooooooooooooooo?

Gradirei essere smentito in merito !

La domanda che mi sorge spontanea per l’occasione è: ma la raccolta differenziata con quale personale verrà espletata? Dipendenti Comunale oppure altre soluzioni? A pensar male, a volte, ci si azzecca sempre. Forse, io maligno nell’animo, dico a me stesso: l’appalto verrà assegnato a qualche cooperativa amica per un ritorno propagandistico ed elettorale (facili assunzioni e segnalazione di personale votante, necessario all’espletamento del servizio e……………………….

 

Chi vivrà vedrà.

Intanto ci prepariamo al lieto evento, convinti che la sfida è ardua ed in salita, considerato che per bocca del nostro Sig.Sindaco presso una radio locale, la raccolta differenziata a Belmonte dovrebbe partire nei primi giorni del novello anno, ciò a dire gennaio 2016, smentendo di fatto lo sterile volantino distribuito ed affisso pubblicamente ma frettolosamente, con in bella mostra la data di inizio del servizio per il 1° dicembre 2015, augurandoci che tutto proceda per il verso giusto.

Al peggio oramai siamo assuefatti !!!!

Belmonte Calabro li 30/11/2015   Dott. Giancarlo Pellegrino Consigliere Comunale di Minoranza

Pubblicato in Belmonte Calabro

raccolta-differenziataChi ben comincia è a metà dell’opera. L’esecutivo del comune di Lago, guidato dal sindaco Vittorio Cupelli, ha fatto proprio l’antico detto, valutando in maniera estremamente positiva i primi dati relativi alla raccolta differenziata che pongono il centro collinare ai primi posti in Calabria.

«Il sistema porta a porta – spiega il primo cittadino – è stato avviato lo scorso 13 luglio e le cifre relative al primo bimestre dimostrano non soltanto la buona volontà dei laghitani, ma anche l’efficacia del modello di gestione che abbiamo adottato, applicando al meglio l’esperienza della Esasud, l’azienda che cura il servizio. Nel primo bimestre la percentuale di raccolta differenziata è stata del 79,72 percento su oltre ottanta tonnellate di rifiuti prodotti. Un dato che comunica la nostra soddisfazione non soltanto dal punto di vista quantitativo, ma anche qualitativo. Un traguardo raggiunto, ed è bene sottolinearlo, garantendo la raccolta su tutto il territorio di competenza comunale, finanche nelle contrade più lontane in prossimità del confine con Altilia Grimaldi. Troppe volte, infatti, l’analisi da parte degli esperti viene incentrata sugli aspetti demografici, tralasciando la competenza territoriale. Lago è un comune molto esteso e ciò, chiaramente, incide sia sui costi, sia sulla funzionalità del servizio. Ma anche questo problema è stato affrontato e superato come meglio non si poteva. Oggi siamo una delle cittadine calabresi più virtuosi. Ed è questo ciò che conta».

«Il contemporaneo affidamento della gestione dell’isola ecologica e del servizio di raccolta – spiega Nicola Provenzano, referente della Esasud – ci ha permesso di operare in piena sinergia con l’amministrazione comunale, intervenendo con immediatezza al presentarsi di ogni singola criticità. Abbiamo posto il cittadino al centro della nostra azione, potenziando soprattutto nel periodo estivo, i cicli di raccolta e attuando servizi che in molti altri comuni non vengono neanche presi in considerazione, come ad esempio la differenziazione dei pannolini. Di concerto con l’ente municipale ci siamo occupati anche del territorio, bonificando le zone sottoposte a stoccaggio illecito di rifiuti. Un lavoro compiuto a trecentosessanta gradi che ci consente di avere un paese certamente più pulito e attento alle problematiche ambientali».

L’assessore all’Ambiente della Regione Calabria in un intervento al Piana Eco Festival di Cittanova ha così dichiarato:”la gestione ambientale e dei rifiuti dopo il periodo di commissariamento deve ritornare alla normalità. Questo percorso prevede un'unica strada che guarda ad una rapida normalizzazione del settore,partendo dal potenziamento della raccolta differenziata sui territori e dal lavoro sinergico tra pubblico e privato” .

 

A Belmonte di raccolta differenziata manco a parlarne! Forse il termine è sconosciuto o poco simpatico al nostro Sindaco che, ancora una volta, dimostrando la sua poca lungimiranza e soprattutto sensibilità nei confronti del mondo ambientale ,(potremmo definirlo il Sindaco dal pollice NERO, per la vergogna!!) tartassa i cittadini vessandoli e costringendoli a pagare enormi e maggiorate tasse comunali.

 

Non possiamo neanche tralasciare il fatto che il nostro territorio comunale è diventato terra di conquista dei rifiuti dei cittadini dei paesi viciniori che ,nottetempo, scaricano enormi quantità di rifiuti nei nostri cassonetti ,soprattutto nella Frazione Marina, le cui spese di smaltimento dei molteplici quintali di rifiuti verranno a gravare sulle nostre tasche, ed anche il doppio.

 

Ma al danno anche la beffa;
L’Assessore Regionale all’ambiente ha anche affermato che “ stiamo lavorando molto sulle criticità del comparto ambientale e sulla modifica del corpo normativo in favore delle PREMIALITA!

 

Altro termine sconosciuto al nostro Sindaco. Per premialità si vuole intendere l’incentivazione dei Comuni virtuosi ed in linea con le direttive ambientali Regionali,Nazionali e Comunitarie.

Anche in questo ci distinguiamo. Il nostro paese,Belmonte Calabro , è in mora,e quindi costretto a pagare una penale , non avendo rispettato le direttive comunitarie in ordine alla gestione ambientale dei rifiuti! Belmontesi, e noi Paghiamoooooooooooooo!

 

L’Assessore Rizzo ha concluso il suo intervento dicendo:”Questa terra ci è stata data in prestito ,in attesa di restituirla ai nostri figli”.Noi ,quanto affermato dall’Assessore Regionale all’Ambiente, lo facciamo nostro e lo portiamo all’attenzione ed alla sensibilità(poca, direi )del nostro Sindaco che ha distrutto il nostro paese irrimediabilmente ,dicendogli che la partita che ci siamo giocati era decisiva e forse ultima spiaggia per poter garantire soluzioni adeguate ma sempre e comunque a salvaguardia e tutela del grave problema Ambientale.

Avremmo voluto più attenzione ed impegno. Abbiamo visto solo superficialità,prese di posizioni testarde ed inutili(Jnnari docet), costringendo la gente a pagare di più e relegando il nostro bel paesello ad essere l’ultimo della classe .

Riusciremo ad invertire la tendenza e fare di Belmonte il Comune sempre più verde e sempre più bello? Chi vivrà vedrà.

 

Belmonte Calabro li 16/09/2015     Dott. Giancarlo Pellegrino Consigliere Comunale di Minoranza

Pubblicato in Belmonte Calabro

antoniorubinoCome da programma l’amministrazione comunale di Amantea, con il supporto degli uomini e dei mezzi della Lamezia Multiservizi, ha iniziato la rimozione dei cassonetti in alcuni punti della città.

 

L’assessore all’ambiente Antonio Rubino segue con la consueta attenzione questa importante fase che consente, come effetto immediato, l’ottenimento di una città più pulita e ordinata. Proprio come hanno avuto modo di sottolineare alcuni residenti che con gioia e soddisfazione hanno manifestato la propria approvazione per l’avvio della raccolta differenziata.

 

«Prosegue – ha spiegato lo stesso Rubino – la distribuzione gratuita dei mastelli presso il Campus Francesco Tonnara.  Sono quattro i contenitori a disposizione dei cittadini: quello marrone è destinato alla raccolta dell’umido ed il ritiro avviene lunedì, mercoledì e sabato; il secchio di colore blu va utilizzato per il multimateriale, come ad esempio la plastica, il vetro e l’alluminio, con ritiro il giovedì; il martedì è il turno del contenitore di colore bianco riservato alla carta ed al cartone; il mastello grigio serve invece per il secco non riciclabile, come i giocattoli fuori uso, le cialde di caffè ed i pannolini e va posizionato davanti l’ingresso della propria abitazione il venerdì. I rifiuti vanno posti nei rispettivi contenitori in busta chiusa. In queste ultime ore è stato potenziato il numero verde a disposizione degli utenti (800858422), che dovrà essere utilizzato anche per la segnalazione relativa alla raccolta degli ingombranti, programmata per il mercoledì. Questo tipo di materiale può essere trasportato direttamente presso l’isola ecologica situata in località Acquicella. Le pile esauste vanno stoccate nei contenitori posizionati davanti le tabaccherie ed i centri commerciali, mentre i medicinali in quelli collocati davanti le farmacie. Coloro che devono disfarsi di abiti usati possono utilizzare i contenitori di colore giallo che si trovano nelle principali strade della città».

«L’auspicio – prosegue Rubino – è di arrivare in breve tempo ad elevati indici di differenziata, così da abbassare i costi relativi allo sversamento. Non dimentichiamoci, da questo punto di vista l’azione positiva svolta dagli abitanti di Campora San Giovanni che in brevissimo tempo hanno raggiunto medie consolidate di riciclo che superano il 50 percento. Del resto i primissimi dati sono incoraggianti anche per Amantea: su un totale di circa 5 mila famiglie, vengono raccolte mediamente 3 mila buste di immondizia. La strada che abbiamo intrapreso insieme al sindaco Monica Sabatino è quella giusta. Per rendersi conto del bene che faremo all’ambiente basta soltanto sapere che per ogni tonnellata di carta riciclata eviteremo il taglio di dieci alberi di alto fusto».

rubinoPer la comunità di Amantea si tratta di una svolta epocale. In coincidenza dell’inizio di settimana è ufficialmente partito il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti.

 

Sulla base degli accordi siglati tra l’assessore all’ambiente Antonio Rubino ed i tecnici della Lamezia Multiservizi, l’azienda incaricata di portare a compimento il processo di riciclo, sono due le fasi che consentiranno al sistema di funzionare a pieno regime. Al momento la raccolta è stata avviata nelle zone centrali della città, pari al 92 percento della popolazione, quelle geograficamente comprese tra i torrenti Catocastro e Calcato. Resta dunque esclusa il quartiere di Santa Maria e le altre zone periferiche che verranno progressivamente inglobati nei prossimi giorni.

«Con caparbietà e determinazione – spiega l’assessore Rubino – abbiamo completato un difficile iter procedurale che ci consente ora di guardare con rinnovato ottimismo al futuro. Abbiamo scommesso sulla collettività, sulla capacità di ogni singolo cittadino di fare qualcosa di concreto per l’ambiente e per il luogo in cui ha scelto di vivere, ma soprattutto abbiamo scommesso sulla potenzialità di Amantea: il commercio ed il turismo saranno certamente favoriti dal miglioramento del decoro urbano e da un’immagine più pulita e accattivante. Con la progressiva eliminazione dei cassonetti non vedremo più quelle cataste di immondizia che hanno deturpato soprattutto la nostra anima. Da questo punto di vista la costruzione dell’isola ecologica ha rappresentato un passo decisivo. Tocca ora a noi fare la differenza».

«Il sindaco Monica Sabatino – prosegue Rubino – ha fatto in modo che l’avvio della raccolta differenziata diventasse realtà in tempi strettissimi. Mi preme ricordare, infatti, che siamo ben lontani dal concludere il nostro primo anno di mandato e nonostante le difficoltà siamo riusciti tutti insieme a tagliare un traguardo che cambierà le nostre abitudini e che ci farà amare ancora di più Amantea e la sua gente. In questi primi giorni le difficoltà non mancheranno. Con il chiaro intento di limitarle il più possibile abbiamo dato seguito ad un gruppo di lavoro che controlla di momento in momento l’evoluzione della situazione, tanto che nell’arco di sei o sette giorni riusciremo ad avere i primi dati sull’efficacia della raccolta porta a porta. È di fondamentale importanza che i cittadini che ancora non hanno provveduto a farlo, si rechino presso il Campus Francesco Tonnara per ritirare gratuitamente i mastelli e ricevere tutte le informazioni possibili dagli informatori ambientali».

«Dal punto di vista pubblicitario – conclude Rubino – la macchina organizzativa si è mossa benissimo. Del resto siamo consapevoli del fatto che se partiamo positivamente la strada che avremo dinanzi a noi sarà certamente in discesa. L’intero esecutivo, oltre chiaramente ai dipendenti comunali, è a disposizione dell’utenza per fornire informazioni di ogni genere. Dobbiamo ricordare tutti che più differenziamo più risparmiamo».

bidoni porta a portaLunedì 2 febbraio inizierà ufficialmente la raccolta differenziata anche ad Amantea.

 

 Evidenzia il sindaco Monica Sabatino – inizierà a differenziare i propri rifiuti, allineandosi ai comuni virtuosi che da tempo hanno dato seguito al riciclo. Tocca ora alla collettività impegnarsi per fare in modo che il passaggio al nuovo sistema di smaltimento avvenga nella maniera più rapida possibile.

È già stato definito il piano operativo che consentirà di procedere alla rimozione dei cassonetti e che restituirà agli occhi dei residenti e dei turisti una città più pulita e ordinata. Sono convinta che tutti insieme otterremo percentuali altissime di differenziazione, così come è accaduto a Campora San Giovanni che in pochissimo tempo ha saputo adeguarsi agli standard nazionali.

Gli uffici comunali, così come i dipendenti della Lamezia Multiservizi, sono a disposizione degli utenti per ogni eventuale esigenza, mentre i vigili urbani potenzieranno il controllo del territorio per impedire l’abbandono selvaggio di buste e sacchi ricolmi di immondizia. Da qui fino al prossimo 2 febbraio le famiglie che ancora non hanno provveduto sono obbligate a ritirare gratuitamente il set di mastelli presso i locali situati nel Campus Francesco Tonnara.

Qui troveranno gli operatori ambientali pronti a rispondere ad ogni domanda».

«Dobbiamo comprendere – spiega l’assessore all’ambiente Antonio Rubino – che l’avvio della raccolta differenziata è un’opportunità che consentirà non soltanto un maggiore decoro urbano, ma anche una progressiva rimodulazione delle tariffe. Il concetto che gli amanteani devono cogliere è semplice ed immediato: più differenziamo, più risparmiamo.

Per agevolare al meglio questo processo abbiamo realizzato l’isola ecologica che funzionerà come centro attivo di smistamento per l’intera comunità. Le difficoltà chiaramente non mancheranno, ma nel momento in cui il servizio funzionerà a pieno regime Amantea si vestirà di nuovi colori e di nuovi profumi.

Non vedremo più quelle immagini che hanno offeso la dignità di tutti noi, con i rifiuti accatastati di fianco ai cassonetti e con le buste di spazzature che venivano lanciate al volo dalle autovetture in transito.

Per fare in modo che ciò che accada cambieremo le nostre abitudini, ben coscienti dell’importanza che il concetto di riciclo ha assunto nella società attuale e del bene che potremo fare alla nostra città se sapremo comportarci nel modo corretto».

bidoni porta a porta1

Solo 41 comuni sono morosi verso la regione per il mancato saldo del costo regionale del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani per l'annualità 2013.

 

41 su 409. Grosso modo il 10%. È un fatto fortemente positivo. Vuol dire che il 90 % costituito sia dai grandi che dai piccoli comuni sono rispettosi dei debiti che hanno verso l’ente regione, il che lascia ben sperare per il grave problema dei rifiuti in Calabria

Nessun salasso, quindi, almeno al momento, ma una semplice pretesa, avanzata peraltro con un anno di ritardo rispetto a comuni quantomeno “disattenti”.

Si tratta di ritardi inaccettabili ed ingiustificabili che sono frutto di scelte politiche che privilegiano altre spese che non quelle del pagamento del costo dei rifiuti

Può anche essere probabile che i comuni non effettuino la raccolta porta a porta e quindi conferiscano quantità notevoli di indifferenziata e si assoggettino ad alti costi di conferimento

O, come avviene in tantissimi comuni calabresi, si tratti di comuni con una altissima ed inaccettabile evasione contributiva , evasione verso la quale non si effettua, sempre per scelte politiche, una dovuta ed opportuna lotta.

Nessun salasso, allora, ma un richiamo alle proprie responsabilità, un richiamo dovuto ed obbligatorio.

Ed anche la osservazione della lista dei comuni non ci sembra che debba essere fatta mettendo in primis i debiti maggiori, quanto, semmai, i debiti maggiori per abitante

Non ci sembra corretto richiamare il debito di Bovalino pari a 325.196,17 euro, che diviso per 9.926 abitanti determina un debito di 33 euro cadauno

E tantomeno portare al secondo posto il comune di Strongoli che ha un debito pari a 305mila euro ma che diviso 6486 abitanti per ma che per di 47 euro cadauno.

Ed ancora peggio è portare Palmi in terza posizione atteso che deve alla Regione 264.795 euro quando diviso per i 19 mila abitanti circa determina un debito di soli 14 euro cadauno.

Piuttosto occorrerebbe ricordare che il record appartiene a comuni come Acquappesa che ha un debito di 109.144 come ente ma un debito individuale oltre 58 euro cadauno.

Come si nota si tratta di somme irrisorie a fronte di tariffe Tarsu abbondantemente compensative del costo dei servizi

Ed occorre anche tenere conto che alcuni comuni hanno un altissimo patrimonio di seconde case che sono occupate per uno-due mesi all’anno e che pagano tariffe altissime così che diventa assurdo che ritardino i pagamenti verso la regione

Se mai si impone in questi casi un deciso intervento della Corte dei Conti

Pubblicato in Calabria

cav giovanni liscotti amantea 2014Il Comunicato Stampa di Giovanni Liscotti sul tema della Raccolta dei Rifiuti ad Amantea, visti come Risorsa Economica e non come Costo Pro Capite per i cittadini contribuenti

 

Premetto che, in qualità di cittadino attivista, noto che nella nostra comunità da qualche settimana “post elezioni”, sembra essere nato un entusiasmo particolare, soprattutto in quella fascia d’età che sin ora magari non credeva in valori e/o era stata poco incentivata. Di questo naturalmente mi compiaccio e spero che tutto non finisca in breve tempo.

Per un altro verso, mi rammarico per un problema che ci affligge e che continuerà sicuramente nel tempo:  è quello dei rifiuti, pur se, da contati personali con le figure amministrative di competenza, si sta cercando di risolvere il problema il più veloce possibile, per dare un’immagine migliore di Amantea dal punto di vista ecologico, pur se l’inconveniente, non è del tutto da imputare a questa o quella amministrazione, in considerazione che lo smaltimento dei rifiuti e uno dei tanti problemi che affligge il nostro paese, soprattutto la nostra Regione.

In tale contesto, al fine di una collaborazione (senza alcun interesse personale visto che ho sempre cercato di suggerire soluzioni in merito) volevo ancora far notare che in alcuni paesi europei, come Svezia, Finlandia, Norvegia, Germania, il riciclaggio dei materiali è divenuto un vero e proprio business anche per ogni singolo cittadino.

Infatti, già da anni oltre alla raccolta differenziata base (umido – materiali ingombranti ecc…), esistono delle macchine automatiche che pagano i rifiuti che ogni cittadino depone in esse:

•             per ogni bottiglia di plastica 0,25 €

•             per ogni bottiglia di vetro 0,08 €.

 

Ciò significa che i citati rifiuti, vengono considerati come una ricchezza, tant’è che anche molte persone povere, ma non solo, raccolgono rifiuti gettati a terra per riconvertirli in denaro.

Nei citati paesi  ed in generale in quasi tutti i paesi del nord Europa i punti di raccolta automatici dei rifiuti sono già da tempo una realtà concreta ed hanno lo scopo oltre a far guadagnare il cittadino, di promuovere comportamenti civili e responsabili della popolazione.

ORBENE: PERCHÈ NELL’IMMEDIATO (VISTA LA STAGIONE ESTIVA INIZIATA) NON PROVARE AD ATTUARE TALE SISTEMA ANCHE NELLA NOSTRA CITTÀ?  SICURAMENTE DEPOSITARE ANCHE SOLO IL VETRO E LA PLASTICA IN APPOSITI CONTENITORI E RICEVERE IN CAMBIO DENARO È UNA PROPOSTA ALLETTANTE!!! TANTO DA FAR IMMEDIATAMENTE “SCOMPARIRE” PARTE DEI CASSONETTI RIFIUTI CHE OGGI POSTI SULLA SS 18 E IN POCHI (… ISSIMI)  LUOGHI ALL’INTERNO DELLE STRADE DI AMANTEA, NON SONO UN BEL VEDERE.

Riporto alcuni articoli relativi a sistemi incentivanti, di cui alcuni attuati anche in Italia:

Guadagnare dalla spazzatura si può! Trasformare i rifiuti in risorse...e sconti pure! Ed è così che anche in Italia stanno cominciando a diffondersi nei comuni, nella grande distribuzione o nelle scuole postazioni di raccolta automatica a cui accedere liberamente e dalle quali ottenere degli sconti o dei buoni da utilizzare per la propria spesa, ma anche premi di altra entità, in modo da incentivare i cittadini alle buone pratiche e da evitare la scorretta tendenza all’accumulo di rifiuti lungo le strade ed in luoghi non destinati ad essi.

In Norvegia e in generale nel Nord Europa i punti di raccolta automatici dei rifiuti rappresentano già da tempo una realtà concreta, volta a promuovere comportamenti corretti e civili da parte della comunità dei cittadini, Proprio un anno fa, tra ragazzi avevano testato il funzionamento di uno dei dispositivi norvegesi, ottenendo uno sconto di sei euro sulla spesa ed affermando che sistemi simili avrebbero potuto rappresentare un ottimo spunto per la soluzione dell’emergenza rifiuti napoletana. Eccone alcuni esempi nostrani, la cui diffusione sta avvenendo progressivamente in tutta la penisola.

 

1) Ecobank

ecobank

Ecobank è un progetto della Regione Piemonte attivo dal 2009. Esso consiste nella raccolta differenziata di contenitori per le bevande, con particolare riferimento alle bottiglie di plastica ed ai contenitori di alluminio, tramite postazioni automatiche facilmente accessibili dai cittadini. In cambio si riceveranno dei buoni spesa da utilizzare nei supermercati convenzionati. I vuoti a perdere si trasformano così in vuoti a rendere, educando alla corretta differenziazione dei rifiuti. Le postazioni Ecobank si trovano attualmente nei Comuni di Venaria Reale (TO), Valenza (AL) e Alessandria.

 

2) Ecopunto

EcopuntoEcopunto è una bottega del baratto che aiuta la differenziata. Nel 2010 vi avevamo presentato l’Ecopunto di Niscemi, in provincia di Caltanissetta, dove era ed è tuttora possibile barattare prodotti destinati ad essere riciclati, e che hanno perso qualsiasi utilità per il consumatore, con beni alimentari grazie ai quali arricchire la propria spesa, mediante una raccolta punti basata sulle quantità di rifiuti consegnati. Il fenomeno si è via via diffuso in varie zone della Sicilia ed Ecopunto è ora presente anche a Barcellona Pozzo di Gotto, Cinisi e Terrasini, con nuove aperture previste in altre località.

 

3) RePaperMe/Eurven

RePaperMe EurvenDa novembre 2011 anche in Italia la raccolta differenziata della carta si fa al supermercato grazie a RePaperMe, il primo compattatore di carta e cartone in grado di calcolare la quantità raccolta e, in proporzione, destinare punti premio utili per ottenere sconti sui prodotti in vendita, accumulati grazie ad una carta fedeltà. Al progetto hanno già dato la propria adesione catene della grande distribuzione come Despar, con alcuni punti vendita attualmente attivi in Lombardia.

 

4) Mr Pet

Mr PetMr Pet è un sistema di raccolta della plastica basato sulla remunerazione dell’utente nato nei primi anni del 2000 ed attivo nei supermercati grazie alla presenza di contenitori automatici predisposti per l’inserimento dei rifiuti e la ricezione automatica di punti da raccogliere in una card personale e da utilizzare per la spesa. E’ tuttora in corso l’evoluzione 2.0 di Mr Pet, che manterrà comunque validi i punti accumulati fino a questo momento.

 

5) RD Italia

rd-italia-differenziataDal 2009 a Napoli, grazie alla raccolta differenziata, i rifiuti diventano premi. RD Italia mette a disposizione di Comuni, Enti Pubblici ed imprese private delle macchine per la raccolta di lattine e bottiglie che premiano la buona pratica della differenziazione dei rifiuti grazie ad incentivi per i cittadini, consistenti in prodotti omaggio di diversa entità a seconda dl luogo in cui il punto di raccolta è collocato. Attualmente tramite il progetto EcoEtica il servizio è attivo in tre scuole superiori della provincia di Napoli, mentre si avvalgono delle macchine automatiche RD Italia anche le catene di supermercati Conad Adriatico e Sigma e, per la prima volta in Italia una stazione di servizio di Vicenza in cui la spazzatura si trasforma in sconti benzina. Di questi tempi, mica male no?

 

Cav. Giovanni LISCOTTI.

 

 

Pubblicato in Primo Piano

Calabria Maran 10 Years ago
La Calabria è invasa dai nostri rifiuti ed urge trovare le soluzioni

Sei d'accordo che la soluzione è incrementare la raccolta differenziata porta a porta eliminando i cassonetti nella città?


63

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Maran - 10 Years ago

25

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No

Maran - 10 Years ago

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Amantea è invasa dai rifiuti

Al sindaco il difficile( forse impossibile) compito di trovare una soluzione

Il pericolo:

  1. L’amministrazione nella presunzione che il problema dei rifiuti si sarebbe ( come sempre) risolto in pochi giorni fece emanare l’avviso di tenere i rifiuti a casa. Tante lo hanno fatto per diversi giorni, poi….
  2. I rifiuti hanno invaso la carreggiata con i rischio di essere calpestata dalla auto od anche di bloccare il traffico!
  3. Il percolato scende, la puzza sale.
  4. Il percolato finirà a mare( tutti lo sanno e nessuno fa finta di saperlo)
  5. Il rischio che gli imbecilli diano fuoco( speriamo di no!) è alto( le mamme dei cretini sono sempre incinte)
  6. La gente va a teatro ed ai convegni sperando che qualcuno risolva il problema

Insomma il sindaco Vadacchino è solo in questo compito arduo ed è circondato da forze ostili

Il comune non ha grandi cassoni per depositarvi i rifiuti. Ne se ne trovano visto che il problema è serio in tutta la Calabria( sono circa 30 mila le tonnellate in strada)

Amantea non ha nemmeno una isola ecologica attrezzata e sufficiente

Il porta a porta nel centro abitato non è cominciata

Belmonte Calabro ha scoperto che da altri comuni ( ?) vanno a sversare i rifiuti nei suoi cassonetti!

La Puglia non accetta i rifiuti calabresi

I sindaci del catanzarese non vogliono i rifiuti cosentini a Pianopoli .Abramo propone una protesta permanente dei sindaci e l'occupazione della discarica di Pianopoli per impedire che i mezzi delle altre province scarichino nell'impianto e dice «Solamente in questo modo il territorio faremo capire alla provincia di Cosenza cosa vuol dire avere i rifiuti per strada».

Amantea ed Aiello calabro non vogliono la discarica di Ciani.

Ci si avvia a momenti estremamente difficili ed a scelte difficili

L’assessore regionale all’ambiente Pugliano si preoccupa di revocare al comune di Amantea il finanziamento per il porta a porta ma sembra incapace di risolvere la gravissima situazione e propone la soluzione folle di trasferire i rifiuti via nave in olanda con evidente duplicazione delle tariffe già altissime

La minoranza politica amanteana continua ad essere coerente con la propria storica posizione.

Stamattina abbiamo avuto notizia che il Tar Calabria, sezione Seconda, di Catanzaro, con sentenza n.661 del 12 giugno 2013, ha accolto il ricorso presentato da un folto gruppo di Camporesi per l'annullamento della delibera del Comune di Amantea n. 240 del 21/10/2011, avente ad oggetto: "Dimensionamento scolastico - proposta di Riorganizzazione Scolastica per gli Istituti Scolastici di Scuola dell'Infanzia, primaria e secondaria di primo grado".

La delibera comunale è priva di ogni fondamento normativo e, pertanto, ne è cessata la sua efficacia. Ci troviamo così di fronte ad un ennesimo pastrocchio in cui si è ricacciata la Giunta Tonnara. Una ennesima dimostrazione della inidoneità dell’amministrazione Tonnara che, sul tema del dimensionamento, non è stata in grado a suo tempo di contemperare i vari interessi in gioco e di ascoltare le legittime e comprensibili istanze di una larga fetta di comunità che reclamava ascolto.

È da molto tempo che Tonnara non ne azzecca una. Dopo il clamoroso flop sulla raccolta differenziata arriva un altro flop sul dimensionamento.

Una amministrazione che crea soltanto problemi alla città e che ha dimostrato anche in questa occasione di prestare il fianco a censure e critiche. Questa volta è il Tar a bastonare Tonnara. Comprendiamo che Tonnara abbia tanti e seri problemi interni e che la sua preoccupazione sia al momento solo quella di barcamenarsi tra richieste di assessorati e defenestrazioni, rinnovi di incarichi e piroette sulle proroghe di servizi. Tutte ciò che non interessa in alcun modo la città ed i cittadini.

Ed allora le dimissioni sarebbero la soluzione giusta ed opportuna per dimostrare un po’ di dignità e per evitare che Amantea continui a vivere in uno stato di vergognoso abbandono.

Salvatore Pirillo - segretario PD Amantea

Pubblicato in Politica
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