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Enza-Bruno-BossioEsprimiamo forte preoccupazione per l’ancora mancata piena funzionalità dell’Ufficio Postale di Campora San Giovanni.

Una situazione che sta creando non pochi disagi ai cittadini e agli esercenti della popolosa frazione costretti, per molti servizi, a doversi recare presso l’Ufficio di Amantea (a 7 km di distanza) ovvero a Nocera Terinese. Un disagio, in essere ormai da troppi mesi, divenuto causa di forte malessere per la popolazione.

Oltre ai circa 5000 abitanti, è bene sottolineare che a Campora San Giovanni è presente una importante dorsale di esercizi commerciali e di aziende, oggi, di fatto private di un universale servizio di interesse pubblico, qual è quello postale.

Abbiamo lungamente auspicato un contenimento del disservizio, attraverso temporanee soluzioni tampone, in attesa che l’Ufficio Postale di Campora San Giovanni tornasse pienamente a svolgere la propria attività.

Purtroppo, ad oggi, i disagi restano e le soluzioni mancano.

In tale ottica, annunciamo l’avvenuta presentazione di una interrogazione parlamentare da parte della Deputata del Partito Democratico On. Enza Bruno Bossio - che ringraziamo per la sensibilità, l’attenzione e la vicinanza costantemente manifestata verso i problemi e le istanze del nostro territorio - al Ministero dello Sviluppo Economico, nella quale si chiede contezza delle iniziative che si intendono adottare affinché Poste Italiane - in attesa della conclusione dei lavori presso lo stabile di Corso Italia - individui una soluzione per porre fine ai disagi della comunità camporese, ripristinando questo importante servizio.

Siamo certi che aver portato il problema nelle aule parlamentari aiuterà a trovare una soluzione celere al disagio dei cittadini di Campora.

Monitoreremo gli sviluppi informando la popolazione.

Enzo Giacco - Segretario PD Amantea

Luca Ferraro - Coordinatore PSI Amantea

Pubblicato in Campora San Giovanni

Se invece che l’ufficio postale fosse stato chiuso uno sportello bancario sicuramente la banca sarebbe intervenuta fattivamente per riaprirlo.

Nel loro interesse e nell’interesse dei loro clienti che diversamente potevano spostarsi in un altro istituto bancario.

Purtroppo si tratta dell’Ente Poste e non di una banca.

Ecco perché dopo oltre un mese ancora la posta di Campora è chiusa.

In questo modo la intera comunità camporese deve arrivare ad Amantea per qualsiasi servizio postale compresi i versamenti di tasse e tributi.

Tra di loro i pensionati e non tutti hanno un automezzo.

Alcuni di loro devono usare i pochi mezzi pubblici di linea ed attendere diverse ore per il ritorno.

Altri invece debbono noleggiare un’auto privata.

Una condizione inaccettabile.

E non basta che qualche politico locale si dichiari disponibile ad incatenarsi.

Era ed è tutta l’amministrazione che deve intimare una immediata soluzione.

Ed eventualmente denunciare la sospensione di un servizio pubblico.

Pubblicato in Campora San Giovanni

Quella delle Poste di Campora San Giovanni è una situazione inverosimile ed inaccettabile.

Sono chiuse da oltre un mese e da oltre un mese tutta la popolazione di una realtà economica e sociale come la importante frazione amanteana che vanta quasi 5000 abitanti è senza un servizio primario come le poste.

 

 

A nulla sembra sano serviti i solleciti della comunità camporese e quelli della Amministrazione comunale.

Nella ultima nota del comune si evidenzia quanto scritto dall’ente Poste “ Lo stabile in questione risulta transennato anche grazie all’intervento della Polizia Municipale e che in assenza di interventi da parte della proprietà dello stabile, no risulta possibile riaprire la stessa sede e pertanto per motivi di sicurezza avete provveduto ala chiusura del suddetto ufficio postale”

Non solo, ma nella medesima nota si legge che “l’edificio posto in Corso Italia n 107, presente un cedimento del tetto con possibile caduta di calcinacci che rendono pericoloso l’acceso sia da parte dei clienti che da parte delle unità operative che vi lavorano”.

Sono quasi 18 giorni che il comune ha chiesto all’ente poste di interagire con la proprietà per trovare una urgente risposta o di trovare una nuova ubicazione.

Tutto inutile.

E così il buon Luca Ferraro , assessore della frazione, stamani ha affermato che se le Poste non si daranno da fare con immediatezza non resta che incatenarsi e chiamare stampa e TV.

E non è escluso che lo faccia davvero!

Pubblicato in Campora San Giovanni

Oggi è giorno di pagamento delle pensioni.

Apre l’ufficio postale di San Nicola Arcella.

I pensionati sono in fila per pagarsi

Ed ecco che arrivano due rapinatori muniti un taglierino e una mazza ferrata.

Minacciano i presenti

Con la mazza tentano di sfondare il vetro blindato per entrare all’interno dei locali.

Ma non ci riescono. I dipendenti, nel frattempo danno l'allarme.

Ed allora scappano con un motorino.

Da quanto si è appreso, dopo il colpo si sono subito dileguati nelle strade circostanti, approfittando anche del maltempo.

Adesso li cercano i carabinieri di Scalea che hanno già attivato le misure previste per cercare di rintracciare i rapinatori.

Pubblicato in Alto Tirreno

L’ufficio postale di Cleto ha appena aperto le porte

Oggi è giorno di pagamento ed anche in un piccolo comune come Cleto, nelle colline tirreniche calabresi, i pensionati sono già di buon mattino a riscuotere pensione e tredicesima.

 

Insieme a loro i rapinatori.

Due,con il volto travisato.

Con una grossa ascia tentano di rompere il vetro blindato che separa il vano per il pubblico da quello dell’impiegato .

Ma il vetro resiste .

 

Intanto tutti i presenti impauriti urlano e le loro urla fanno scappare i due rapinatori che inforcano un ciclomotore.

Sgomento e paura per gli utenti dell’ufficio postale per la direttrice Ornella De Franco.

Poi arrivano i carabinieri di Aiello Calabro per le indagini rituali.

 

Ieri a Paola, oggi a Cleto. Troppo. E così anche i carabinieri di Amantea effettuano controlli mirati agli obiettivi sensibili oltre che posti di blocco.

Pubblicato in Italia

Per fortuna la gentilezza degli addetti alla distribuzione della posta di Amantea si afferma quotidianamente e con ognuno degli utenti del servizio postale locale.

 

Ed è questa cortesia non solo istituzionale che permette agli amanteani di ricevere la propria posta.

La porta si apre ogni volta che si bussa e mai una sia pur minima reazione.

Anzi il personale è felice di dare soluzione ad un problema per il quale gli organi provinciali sembrano assenti e lontani, quello della corretta e continua distribuzione della posta.

Fossero anche le bollette che il comune di Amantea invia in continuazione o per quelle che Equitalia invia per il pagamento del bollettino del canine televisivo.

Un comportamento che mostra la capacità degli amanteani di aiutarsi anche quando le cose non funzionano, alla luce del vecchio motto “ Se la montagna non va a Maometto ……)

Ma resta la verità.

Ad Amantea mancano due portalettere, uno che opera nella zona sud ed in particolare a Campora SG, uno che opera nella zona nord del capoluogo.

Non pochi, in particolare se si pensa che per tutta la città ci sono solo sette operatori : praticamente manca quasi il 30 %

Uno poi manca da due mesi, l’altro addirittura da tre mesi

E si tratta di assenze per malattie.

Il problema è serio.

Peraltro la dotazione della zona del Basso Tirreno Cosentino ( Aiello calabro, Cleto, Serra d’Aiello, San Pietro in Amantea, Lago, Belmonte Calabro, Longobardi, ed ovviamente Amantea) che un tempo era di ben18 unità, venne ridotta a 16.

E successivamente la riduzione impose la perdita di alte due unità e la dotazione complessiva scese a 14 operatori.

Una riduzione che probabilmente è anche alla base delle malattie da lavoro o da stress e che in queste condizioni rende difficile la sostituzione da parte delle unità restanti.

Pubblicato in Politica

Far West a Maida , il paesino di 4500 abitanti circa sulle colline catanzaresi.

Siamo nell’ufficio postale sito nella piazza principale del paesino.

 

Arrivano 2 rapinatori in tuta mimetica e con il volto travisato

Sono armati di mazza per sfondare il vetro antiproiettili.

 

Nell’ufficio si trovano diverse persone anziane che ritirano le pensioni

Dentro, dietro il vetro, una delle impiegate,impaurita da quanto sta accadendo, si sente male.

Ma nella piazza Garibaldi si trova il vigile urbano Giuseppe Santo il quale accortosi di quanto sta succedendo estrae la pistola e spara in aria due colpi

Questa volta ad intimidirsi sono i 2 rapinatori che salgono a bordo dell’autovettura e scappano i direzione di San Pietro a Maida dove più tardi sarà trovata completamente bruciata

Tempestivo l’intervento dei carabinieri per le dovute indagini

Interviene anche il reparto scientifico dell’arma per effettuare i rilievi del caso.

Sono state sequestrate le immagini del circuito di videosorveglianza di alcune attività poste nei pressi dell’ufficio postale che potranno dare indicazioni utili alle indagini.

Una forte dose di spavento per i clienti e dipendenti

Una impiegata svenuta è stata soccorsa dai medici e dal 118

Pubblicato in Catanzaro

Ladri all’ufficio postale di via Amalfi poco dopo le 12:00, presenti i clienti nell’edificio, ferita una impiegata.

 

AMANTEA - Rapina, intorno alle 12,15, al'ufficio postale di via Amalfi.

Due malviventi, sembrerebbe armati di armi automatiche, sono entrati a volto coperto nell’ufficio postale ed hanno minacciato i dipendenti in quel momento presenti agli sportelli, intimandoli di svuotare le cassettine dei contanti.

I due, incuranti della presenza dei clienti in fila agli sportelli, hanno iniziato a brandire le armi ed urlare di consegnargli i soldi, sembra che ad attenderli ci fosse un terzo complice pronto per la fuga, fuori dall’ufficio postale.

Secondo le prime indiscrezioni il bottino sarebbe di duemila euro.

Nelle fasi concitate è rimasta ferita, in modo leggero a quanto sembra, una delle dipendenti dell’ufficio, mentre una delle clienti presenti è stata trasportata in ambulanza successivamente ad un malore avvertito per il forte choc provocato dalla sgradevole situazione.

Sulle tracce dei malviventi stanno indagando i Carabinieri di Amantea.

A presto nuovi aggiornamenti.

 

Pubblicato in Cronaca

La storia è semplice.

Il 6 agosto scorso l’ufficio postale di Sangineto subisce una rapina.

Un delinquente armato di mazza si fa consegnare dall’impiegata 1500 euro

L’ufficio dopo la rapina è stato chiuso

Ovvi i problemi per tanta gente , in particolare per i pensionati.

Da qui l’intervento del consigliere di minoranza Francesco Cataldo, del gruppo “Obiettivi comuni”che ha inutilmente sollecitato la riapertura dell’ufficio postale.

A questo punto Cataldo si rivolge all’onorevole Stefania Covello del PD che risolve il problema

L’ufficio appena possibile riaprirà

E Cataldo “Ringrazio l’onorevole Covello, da sempre vicina alle esigenze dei sanginetesi perché da anni trascorre qui le sue vacanze, per il tempestivo interessamento alla vicenda. Finalmente si pone fine ad un periodo di disagi per i cittadini ed in particolare per le fasce più deboli”.

Cosa faremmo senza i parlamentari ?

Pubblicato in Alto Tirreno

Guardia Piemontese. Due banditi col volto travisato, uno dei quali armato di pistola, hanno compiuto una rapina stamani nell'ufficio postale di Guardia Piemontese.

I due, una volta nei locali, sotto la minaccia dell'arma si sono fatti consegnare dagli impiegati il denaro dalla cassa. L'ammontare è ancora da quantificare.

Quindi i rapinatori sono fuggiti a bordo di un'automobile Fiat Uno risultata rubata. Le indagini sono condotte dai carabinieri.

 

Pubblicato in Cetraro
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