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Lamezia Terme:“Nel giugno 2017 il Prefetto di Catanzaro Luisa Latella disponeva l'accesso della commissione presso il comune di Lamezia dopo l'inchiesta della Dda contro le cosche cittadine, nell'ambito della quale sono stati indagati un consigliere comunale ed il vice presidente dello stesso Consiglio.

In attesa che il decreto venga ufficialmente pubblicato su Gazzetta ufficiale, il Ministro dell'interno Minniti afferma anche che la relazione del Prefetto alla luce dell'accesso antimafia, effettua un "raffronto tra le risultanze dell'accesso attuale e quelle che diedero luogo agli scioglimenti per infiltrazioni nel 1991 e nel 2002 rinvenendo, in assoluta continuità, la persistenza delle medesime dinamiche collusive e dell'operatività degli stessi personaggi di spicco delle organizzazioni criminali dominanti in quel territorio".

Uno dei passaggi della relazione al Presidente della Repubblica fatta dal ministro dell'Interno Marco Minniti che ha portato allo scioglimento del Consiglio comunale di Lamezia Terme, evidenzia un diffuso quadro d'illegalità in diversi settori e dice che "Fonti tecniche di prova hanno attestato come la campagna elettorale per il rinnovo degli organi elettivi sia stata caratterizzata da un'illecita acquisizione dei voti che ha riguardato, direttamente o indirettamente, esponenti della maggioranza e della minoranza consiliare".

In sostanza sarebbero emerse le "Stesse dinamiche collusive degli scioglimento del 1991 e 2002"

Nella relazione si afferma che "ulteriore rilevante elemento che evidenzia un contesto ambientale compromesso è rappresentato dalla sussistenza di cointeressenze, frequentazioni, rapporti a vario titolo tra numerosi componenti sia dell'organo esecutivo che di quello consiliare con soggetti appartenenti alla criminalità organizzata".

E Dall'attività della commissione è emerso un "Diffuso quadro di illegalità nell'Ente e rapporti con soggetti contigui ad organizzazioni criminali".

Cioè "un diffuso quadro di illegalità, in diversi settori dell'ente che, unitamente ad un generale disordine amministrativo, si sono rilevati funzionali al mantenimento di assetti predeterminati con soggetti organici o contigui alle organizzazioni criminali egemoni ed al consequenziale sviamento dell'attività di gestione dai principi di legalità e buon andamento".

Di particolare rilievo sono stati gli "Affidamenti a cooperative sotto indagine e appalti sempre aggiudicati dalle medesime ditte".

Pubblicato in Lamezia Terme

E ti pareva?

Possibile che i centri di accoglienza fossero esenti dalla ingerenza della mafia?

Certo che no!

E così dopo il commissariamento – nei giorni scorsi – di tre centri nel Vibonese ora arriva il momento del catanzarese.

Ancora pochi giorni e chiuderanno 4 centri del catanzarese.

Lo ha anticipato il Prefetto Latella nel corso della manifestazione per la firma dei protocolli sui progetti Sprar che si è svolta a Taverna, nella Sila catanzarese, alla presenza del ministro dell’Interno Marco Minniti.

Il prefetto non ha fornito ulteriori elementi, rinviando tutto alla prossima settimana.

I tentacoli dei clan, attraverso forniture di servizi e assunzioni di personale, sembrano stringere il settore dell’accoglienza.

E i corposi finanziamenti che lo riguardano

Sul fronte centri accoglienza, l’allarme resta, dunque, alto a causa della presunta pervasività della criminalita’ organizzata anche in questo settore.

Poi ha aggiunto il prefetto:“Dobbiamo cercare di razionalizzare i percorsi di accoglienza per non fare prevalere in questo settore l’aspetto affaristico.

Abbiamo lavorato in grande sintonia con l’Anci e la Regione per portare avanti un lavoro sinergico che e’ la migliore soluzione che si possa fare”.

A diverse ore di distanza forte è il silenzio della politica.

Si sente solo il presidente della Commissione regionale contro la 'ndrangheta, Arturo Bova, che ha detto "Quanto sta emergendo dai provvedimenti della Prefettura di Catanzaro e di quella di Vibo Valentia.

Dopo quanto già emerso dall'inchiesta 'Jonny' è un quadro preoccupante.

Condivido in pieno le parole del ministro Minniti: il modello dei Centri di accoglienza presta, inevitabilmente, il fianco alla possibilità concreta che nel sistema di gestione dei migranti si infiltrino gli interessi criminali delle cosche di 'ndrangheta.

Le inchieste dicono anche che quando ciò avviene c'è una pericolosa responsabilità della politica. Ben venga, quindi, un nuovo modello di gestione dei migranti nel nostro Paese, un modello basato su accoglienza e integrazione diffuse sul territorio.

Un po' com'è avvenuto a Riace grazie al sindaco Mimmo Lucano: sono felice che tanti sindaci calabresi abbiano dato disponibilità a dare vita a progetti Sprar nei loro Comuni.

La nostra regione è terra ospitale".

Fosse solo questo onorevole Bova!

E lo spaccio di droga da parte dei migranti?

Pubblicato in Catanzaro

Riceviamo e pubblichiamo:

“L'esponente Lametino Rosario del Movimento Civico Calabria al Centro, critica la giunta guidata dal sindaco MASCARO.

Pensavamo di puntare su obbiettivi realizzabili in breve tempo, non solo perché credevamo che il negativo era stato già segnalato, per poter essere risolto, ma soprattutto nei riguardi della cittadinanza lametina, suo malgrado si trova a vivere una situazione di precarietà forse senza precedenti con un malcontento generale.

Chiedevamo di tenere in ordine la città, invece vige mancanza di senso civico che segna il clima di incertezza e insicurezza.

Inoltre non possiamo non segnalare che LAMEZIA è stata lasciata al suo destino, con i suoi centri storici abbandonati, le villette comunali, sono diventate ritrovo per gli animali e non solo.

Sambiase LASCIATO al suo destino, e tutte le periferie abbandonate e sporche nel decoro.

L'edilizia non è mai partita, Sant'eufemia e dintorni è diventata il ritrovo per le prostitute.

Gli scavi di TERINA abbandonati dopo la posa della prima pietra, per non parlare della discarica a cielo aperto a San Pietro a MAIDA.

La stagione balneare andata in alto mare, anzi mai iniziata, quei pochi turisti che affollavano le spiagge sono andati via a gambe levate,quindi basta prendere ancora in giro i lametini che vi hanno dato fiducia, basta pensare alla fuga di massa degli assessori "ONESTI", per non parlare del presidente della Multiservizi che ci chiediamo come mai ancora ricopre la sua bella carica.

Pertanto il sottoscritto De Sensi si meraviglia del silenzio dei Consiglieri Comunali che pensano soltanto al gettone di presenza per le loro tasche.

Per non dimenticare l'operazione CRISALIDE che ha coinvolto tutto il Consiglio Comunale Lametino in particolare qualcuno....

Date le varie richieste effettuate dal sottoscritto in punta di piedi togliete il disturbo per il bene della città, prima della decisione del prefetto di Catanzaro nella persona di sua Eccellenza dott.ssa Luisa LATELLA.

Pubblicato in Lamezia Terme
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