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Sono pagati dai calabresi, ma i calabresi non sanno chi siano.
Sono i collaboratori del Pd in consiglio regionale.

 

Ogni consigliere, di norma, sistema i "suoi".

E’ stato da sempre così.

Neanche l'inchiesta "Erga omnes" è riuscita a mettere un al proliferare di contratti che hanno come fondamento, nella maggior parte dei casi, il principio della fedeltà più che quello della competenza.

 

In passato se ne è abusato e la vecchia sinistra gridava.

Oggi il PD ne approfitta.

Come vengono assunti?.

E chi lo sa?

 

Il Pd, negli ultimi tempi, ha avuto a libro paga almeno 44 portaborse, ufficialmente chiamati collaboratori a progetto (sotto, l'elenco completo in ordine alfabetico dei comuni di provenienza aggiornato al 2015).

Florinda Aloe (Amantea).

Aldo Canturi (Bianco).

Geltrude Marino (Cassano allo Jonio).

Daniele Grande (Catanzaro).

Giuseppe Zaccone (Catanzaro).

Francesco Citriniti (Catanzaro)

Ferruccio Colosimo (Catanzaro)

Pierluigi Pantusa (Celico)

Saverio Guardia (Cetraro)

Fabrizia Scorzo (Cetraro)

Francesco Siciliano (Cosenza)

Piera Verta (Cosenza)

Pasquale Guglielmo Bruno (Cosenza)

Piera Verta (Cosenza)

Giancarlo Devona (Crotone)

Americo De Lorenzo (Crotone)

Francesco Ierace (Gioia Tauro)

Maria Cristina Graziano (Lamezia Terme)

Barbara Panetta (Locri)

Antonello Alfarone (Locri/Bivongi)

Rosaria Chiappetta (Marano Marchesato)

Giuseppe Ranuccio (Palmi)

Simona De Marzo (Polistena)

Simona De Marzo (Polistena)

Domenica Stelitano (Reggio Calabria)

Angela Leo (Reggio Calabria)

Teresa Malavenda (Reggio Calabria)

Pasquale Marino (Reggio Calabria)

Emanuela Martino (Reggio Calabria)

Eliana Nocera (Reggio Calabria)

Cristiano Raia (Reggio Calabria)

Maurizio Romeo (Reggio Calabria)

Enrico Tarzia (Reggio Calabria)

Pasquale Tramontana (Reggio Calabria)

Salvatore Chiriatti (Reggio Calabria)

Massimo Comi (Reggio Calabria)

Filippo Borzumati (Reggio Calabria)

Giovanna Curia (Rossano)

Pierino Calonico (San Sosti)

Ennio Falvo (Settingiano)

Pietro Girillo (Soverato)

Tania Ruffa (Tropea)

Salvatore Megna (Vallefiorita)

Salvatore Bruno (Vallefiorita)

Scaturchio Giovanni (Vibo Valentia)

Concetta Iappello

Pubblicato in Calabria

 

Abbiamo letto che Magorno darà vita alla consulta del Pd sulla legalità.

Abbiamo anche letto che l’incarico per la costituzione dell'organismo è stato affidato a Cesare Marini.

 

Cesare Marini è sindaco del comune di San Demetrio Corone dove è nato il 27 marzo 1938. Pochi mesi per 78 anni.

Parliamo del “giovane” Cesare Marini che recentemente insieme a Peppino Petronio, già senatore ai tempi di Bettino, Leopoldo Chieffallo, mitico sindaco di San Mango d'Aquino, Sandro Principe, sottosegretario al Governo Amato nell'anno che segnò la svolta della storia d'Italia, il 1992 e, dulcis in fundo, Saverio Zavettieri, deputato socialista dal 1983 al 1994 ed assessore regionale nella giunta Chiaravalloti, ha costituito e presieduto il "Forum Riformista" nato dal gruppo storico del vecchio Psi craxiano calabrese.

 

Magorno ha sostenuto che «L'intento programmatico e progettuale sarà potenziato dallo svolgimento di una due giorni di confronto e approfondimento sulla legalità che chiamerà a raccolta dirigenti, amministratori locali, forze sociali ed esperti del settore che sarà conclusa dall'on. David Ermini, responsabile nazionale del Pd con delega alla Giustizia».

 

Alcune domande a Magorno . Parla di legalità infra od extra PD?

La consulta cioè controllerà la sussistenza della legalità negli atti e nei comportamenti degli amministratori del PD negli enti di ogni livello provvedendo alla necessaria denuncia?

E Marini presterà solo la sua faccia di galantuomo od avrà reali poteri, correggendo chiunque sbagli nelle funzioni nelle quali rappresenta il Patito democratico?

Perché questa consulta? Ha avvertito forte questo bisogno o si tratta di uno specchietto per le allodole?

 

Pubblicato in Calabria

Il Ministro Franceschini ha destinato “altri” 300 milioni di euro per i Beni Culturali in Italia.

 

Di questi 300 milioni  ben 37 sono destinati alla Calabria.

Ben più del 5% che le sarebbe spettato se la somma fosse stata ripartita equitariamente tra le regioni. Il 5% sarebbe pari solo a 15 milioni di euro.

Ben più dei 10 milioni che sarebbe toccati alla Calabria se la somma fosse stata spartita in relazione alla popolazione . 2 milioni di abitanti sono praticamente un trentesimo della popolazione italiana (60 milioni).

 

Insomma un vero e proprio regalo alla Magna Grecia!

Insomma una Calabria più che rispettata.

Un governo di sinistra , quello di Oliverio, più che rispettato.

Calma, calma.

Risveglio Ideale corregge i dati.

Non si tratta di 37 milioni di euro ma di 3,7 milioni di euro!!

Cioè quasi l’1,23 % della intera somma . Come se le regioni fossero più di 80.

Cioè come se la Calabria avesse la popolazione della val d’Aosta!

 

Giriamo la domanda di Risveglio Ideale: “Riuscirà mai il Presidente Oliverio a prendere posizioni concrete a fronte di questo ”oltraggio” da parte del MIBACT per far “arrivare” alla sua e nostra Regione le adeguate risorse per elevare i livelli di intervento sulla Cultura nel suo e nostro territorio?”

ASPETTIAMO RISPOSTE!

Pubblicato in Italia

partito democratico diviso NDicono che la maggioranza che ha eletto Ernesto Magorno non ci sia più.

 

La prova sarebbe nella riunione dei renziani di oggi a Luzzi, dove Andrea Guccione - col placet dello stesso Magorno - ha convocato un incontro dei big dell'area che fa riferimento al segretario-premier.

 

Mario Oliverio, invece, ha dato appuntamento a tutti per martedì a Lamezia Terme.

 

Secondo molti, le due iniziative sono in contrapposizione e sono rappresentative di due differenti modi di rilanciare la giunta regionale uscita distrutta dalla inchiesta della Procura di Reggio Calabria.

Ed ovviamente dietro tali iniziative ci sarebbe il gioco delle correnti renziane (Lotti-Boschi vs Delrio-Guerini).

Ma c’è chi prova a defilarsi.

E’ il caso dei franceschiniani di "AreaDem" Nicodemo Oliverio e Franco Laratta che annunciano di non volere «partecipare a nessuna delle diverse iniziative politiche in campo nelle prossime ore in Calabria, salvo che non si tratti di riunioni degli organismi ufficiali del Pd.

I due dichiarano “Siamo infatti convinti che prima di tutto vada perseguita l'unità del partito. Obiettivo che la segreteria regionale del Pd avrebbe dovuto tentare a tutti i costi, già nei mesi scorsi. E non attivarsi a dividere ulteriormente anche l'area di riferimento. In una fase così delicata e grave per la politica calabrese, non serve null'altro che l'unità e la compattezza del gruppo dirigente di un partito, che è chiamato a dare risposte forti e immediate ad una situazione che non ha precedenti, mettendo così il presidente Oliverio in condizione di dare al più presto alla Calabria un governo forte e di altissimo profilo, fuori da equilibrismi e dalle logoranti logiche di appartenenze».

«Invitiamo tutte le parti in causa e tutte le anime del Pd calabrese a deporre le armi della lacerazione e della contrapposizione, perché di questo passo si rischia di finire nel baratro! Urgono scelte di rottura con tutto quello che finora è stato. Per il Pd calabrese questa è l'ultima chiamata: o si cambia nel segno dell'unità, o non ci saranno appelli. La Calabria deve immediatamente uscire dalla condizione gravissima in cui è venuta a trovarsi»

Pubblicato in Calabria

Oggi a Paola, il consigliere regionale uscente Carlo Guccione, incontra amici ed elettori che sarebbero a lui molto vicini.

A “guisa dei grandi”, anche egli, ha messo in piedi, la segreteria politica, e non una cellula, nella quale operano coloro che, come si dice, lo portano per le elezioni.
Guccione dunque, nuovo assessore alla sanità ?? non ci risulta una qualche lodevole, disinteressata e non campanilistica proposta complessiva, di superamento della drammatica situazione sanitaria della nostra regione.

La ministra Lorenzin se ne renda conto, in questi giorni di campagna elettorale, guarda caso, in visita in Calabria, invece di sottoporsi al ruolo di interessata propagandista, spazzi via il marcio accumulatosi a danno dei diritti dei calabresi, ad avere una sanità pubblica efficacie e che non continui ad essere pagata a caro prezzo..

La sanità calabrese deve diventare questione nazionale e il ritardo nel comprendere tutto ciò da parte delle istituzioni e delle organizzazioni sindacali, è colpevole. Noi abbiamo rispetto di tanta brava gente in altri Partiti collocata che non può essere per i fondelli, consigliere Guccione, e men che meno può essere credibile il candidato a Presidente Oliverio, che nulla ha fatto per la sanità in questa vasta provincia messa in ginocchio dalla crisi dell’Ospedale L’Annunziata di Cosenza, le cui ripercussioni hanno penalizzato l’intero settore.

A questo riguardo segnaliamo i disagi che subiscono, a tutti i livelli, gli operatori e gli utenti delle strutture riunite.

Chiediamo infine, che i responsabili delle strutture sanitarie, non consentano le ripetute scorribande di candidati e portaborse, lasciando lavorare in pace e con costrutto il personale.
Vigileremo e segnaleremo eventuali abusi.

Lucio Cortese – Candidato al Consiglio Regionale della Calabria nella lista de ” L’ALTRA CALABRIA”, con Domenico Gattuso Presidente

Paola 8 novembre

Calabria Maran 9 Years ago
Elezione Calabria 2014: Andrai a votare? Se SI per chi?

Nella nostra regione si va al voto per le Elezioni Regionali.
Una buona occasione per fare una riflessione e votare per la tua terra.
Tra i politici, partiti e movimenti chi ti rappresenta di più in questo momento.
(Risultati OnLine solo a sfoglio aperto)

1
17

Voti

Voto
Cono Cantelmi - MoVimento 5 Stelle

9 Years ago

2
11

Voti

Voto
Mario Oliverio - Partito Democratico

9 Years ago

3
8

Voti

Voto
NON ANDRO' A VOTARE

9 Years ago

4
7

Voti

Voto
Wanda Ferro - Forza Italia

9 Years ago

5
3

Voti

Voto
Domenico Gattuso - L’Altra Calabria

9 Years ago

1 Voti rimanenti

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Pubblicato in Paola

franco larattariceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato.

Avrei voluto sentire anche semplicemente un cenno al fatto che parte del merito della clamorosa sconfitta di Scopelliti e c. a Reggio Calabria fosse anche merito di Demetrio Naccari Carlizzi e delle sue coraggiosissime e documentate battaglie contro il devastante 'modello Reggio'. Anche solo un cenno a lui che insieme a Seby Romeo, Giuseppe Giuseppe Falcomatà e pochi altri, hanno anche presentato denunce penali, interrogazioni, esposti e dettagliatissima documentazione, come provava del sacco di Reggio e delle pesanti infiltrazioni criminali nel comune. Invece niente. Anzi il Pd che fa? Mette, nel corso di una notte confusa e a tratti oscura, una regola nuova: non più 3 legislature, come limite massimo per essere ricandidati. Bensì una, una sola! Non condivisibile ma ci sta. Ma sapete quante legislature ha fatto Naccari in Regione (dove è stato tra i pochi a distinguersi)? Una, e ....15 mesi!! I 15 mesi glieli hanno conteggiati come fosse una seconda legislatura!Io di questa cosa mi vergogno! In quanto esponente, dirigente e semplice attivista di questo partito calabrese, provo un senso di disgusto.Completo il tutto dicendo che trovo altrettante inspiegabile la non riecandidatura di Nino De Gaetano: rottamato a 37 anni, dopo aver lasciato il partito di appartenenza per transitare nel Pd. Così come sono stati trattati malissimo, dal punto di vista umano e poi anche politico, Ciccio Sulla e il capogruppo uscente del Pd in Regione, Sandro Principe. Nessuno di loro era nelle condizioni previste dallo Statuto, cioè massimo tre legislature!Queste decisioni vanno inquadrate in un controsenso che ha dell'assurdo: il pd si priva di alcuni dei suoi uomini migliori, perché con 1 e 2 legislature alle spalle, ma poi consente che entrino nelle liste collegate, esponenti del centrodestra calabrese, alcuni consiglieri regionali in carica, che hanno le stesse, e anche di più, legislature alle spalle.Io queste cose non riesco a capirle!O meglio, le ho capite benissimo.

P.S: Un'ultima cosa sull'amico Mario Maiolo, che in quanto a competenza e qualità non è secondo a nessuno. LA sua scelta di non ricandidarsi, non ha nemmeno fatto venire un dubbio o una perplessità al pd calabrese. In molti avranno pensato: uno in meno!

Franco Laratta, Parlamemtare Pd

Pubblicato in Calabria

”L’Udc è una forza moderata di centro, non di destra.


E’ una forza che ha espresso una critica abbastanza netta rispetto all’esperienza consumata alla Regione e io credo che dobbiamo incoraggiare le forze che dal centro guardano verso il centrosinistra”.

Il presidente della Provincia di Cosenza, vincitore delle primarie contro gli sfidanti Callipo e Speranza, ha confidato a Strill.it i suoi intendimenti circa le alleanze che da qui a qualche giorno potrebbero saldarsi nella rincorsa alle elezioni regionali del prossimo 23 novembre.

Sembra un vera dichiarazione d’amore quella Mario Oliverio ha espresso nei confronti dell’Udc.

E poi ha spiegato:

”Dobbiamo lavorare per allargare le alleanze anche ai movimenti.

E per quanto riguarda le forze politiche dobbiamo operare per un’azione inclusiva nei confronti delle forze moderate di centro”.

E poi ha continuato:

”Con le forze della destra non è possibile avere ambiguità anche perché avremmo una confusione che non sarebbe compresa dagli elettori e determinerebbe una nebbia di cui la Calabria non ha bisogno.

Abbiamo bisogno di essere inclusivi ma una linea di demarcazione deve essere chiara: tra destra e centro sinistra non può esserci confusione”.

Stando a quanto si dice Oliverio ha poi in serbo una sorpresa

No all’NCD.

Ma sembra molto probabile una alleanza con i fratelli Gentile il cui peso politico è talmente rilevante da eliminare ogni rischio di vittoria anche quando parte del centrosinistra dovesse defilarsi alle prossime elezioni regionali.

Pubblicato in Cosenza

Amantea. Ai seggi amanteani è stato visto votare il popolo di centro destra.

Non solo ma lo stesso popolo ha mandato messaggi via WhatsApp ai propri amici invitando a votare il candidato PD Mario Oliverio( quello che abbiamo visto)

Altri invece ( soprattutto chi la sapeva lunga e non solo o certo di centrosinistra) hanno fatto uno show in pubblica piazza ( preferibilmente Piazza Commercio) perché si Ascoltasse e si riferisse la presa di posizione per il candidato cosentino vincente.

Allora non fa certi scandalo se il sindaco di Montalto, candidato alle provinciali con il centrodestra di Manna, ha votato alle consultazioni del centrosinistra.

Certo è difficile non notare che ad esultare per Avv. Pietro Caracciolo furono la coordinatrice regionale di Forza Italia, Jole Santelli, e il suo parigrado del Nuovo centrodestra, Tonino Gentile.

Si lo sappiamo che per votare alle primarie del PD non ci vuole la tessera del partito ma basta solo pagare un euro

Ma non è certo corretto andare a votare per un partito se non è il proprio, salvo che non si stia passando armi e bagagli dal centro destra od al centro sinistra.

A meno che non si sia andati a votare per lanciare un messaggio politico trasversale.

Era corsa la voce del Patto del “Nazareno d’Aspromonte” e del soccorso che il gruppo Verdini-Gentile avrebbero potuto portare al candidato Callipo (http://www.huffingtonpost.it/2014/10/02/primarie-pd-calabria_n_5922772.html)

Allora può darsi che gli avversari di Gentile possano aver fatto un accordo con gli storici esponenti della “Ditta”.

Lo dimostrerebbero i voti degli uomini dell’UDC espressi alle primarie del PD.

Non sappiamo a chi siano andati, ma certo la legittimità delle primarie del PD appare compromessa.

Come giustificare i 57.036 voti delle primarie dell’Emilia Romagna con i suoi 4 448 283 abitanti a fronte di quasi 110.000 voti in Calabria con meno della metà degli abitanti?

E soprattutto non sappiamo se in Calabria ( ad Amantea certamente no) esista ancora una differenza tra centro destra e centro sinistra o se, piuttosto, sia tutto “ditta”.

Se lo chiedeva Giorgio Gaber con la sua bellissima “Ma che cos'è la destra? Cos'è la sinistra?”

Una domanda valida ancora oggi, forse come non mai.

O piuttosto è solo cominciata la guerra a Renzi?

Per sapere basta aspettare.

Pubblicato in Primo Piano

pd calabriaL'imminenza delle elezioni regionali ci spinge a cercare in qualsiasi modo l'unità e la compattezza del Pd calabrese. C'è la necessità di ritrovare un forte spirito di condivisione e unità di intenti, all'interno di un grande processo di cambiamento e sulla scia del progetto vincente del segretario nazionale Matteo Renzi!

E' questa l'ora della responsabilità!

La Calabria ha bisogno di un Pd forte, unito, ampiamente rinnovato, compatto. Che metta insieme il meglio della Calabria, le più forti competenze e le nuove e fresche energie che abbiamo a disposizione.

In un clima di forte condivisione, il pd deve trovare la forza e il coraggio di individuare le migliori espressioni per il governo della Regione, per governare le gravissime condizioni economiche e sociali che il centrodestra di Scopelliti ci lascia in eredità.

Davanti alla disperazione di tanta gente, non possiamo più giocare a mosca cieca: il pd ora deve scegliere, nell'unità e in un clima di svolta: prima di tutto il progetto per la Calabria, poi una squadra altamente competente che sappia gestire e programmare, quindi la guida, il presidente.

Non ci possiamo più prendere il lusso di ripetere gli errori del passato. La Calabria questa volta ci guarda con grandissima attenzione. Non possiamo deludere i calabresi.

Pubblicato in Catanzaro

franco-Laratta alla camera"Il Pd fallisce se pensa solo alla conquista del potere!"

"Litighiamo sui nomi, ci azzuffiamo  tra chi è vecchio  e chi si crede nuovo,  ma non pensiamo al programma e ad un progetto per salvare la Calabria!"

Lo ha detto stamane Franco Laratta, dirigente Pd e già parlamentare, in un incontro a Cosenza con i giovani dell'aerea renziana della provincia!"

Lo spettacolo che sta dando il Pd calabrese non è dei migliori.

E non si distingue praticamente nessuno. L'obiettivo sembra essere uno solo: la conquista del potere!Ma questo rischia di essere il nostro fallimento, perché non riusciamo ad essere alternativi nelle idee e nelle proposte. Ma non siamo nemmeno cedibili e autorevoli.

Tra di noi c'è chi pensa che la Calabria avrà risolto tutti i suoi problemi, solo se andrà uno del Pd alla presidenza della regione.

Un'idea fallimentare in sé!

Abbiamo bisogno di mettere in campo un modello nuovo  di Calabria, insieme ad una competente e alternativa classe dirigente, e mettendo in atto la rottura netta con il passato.

Se non facciamo questo, le stesse primarie  saranno inutili, se non dannose!"

Pubblicato in Calabria
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