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grattariNicola Gratteri, Procuratore della Repubblica di Catanzaro, entra a far parte del corpo docenti dell'Università di Catanzaro "Magna Grecia"; nello specifico, come comunicato dal bando del sito ufficiale dell'ateneo, il magistrato sarà tra i professori della Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali.

La nota ufficiale dell'Ateneo

La UniCz ha affidato al proprio portale di riferimento la comunicazione dell'ingresso di Gratteri all'interno del proprio corpo docenti. Nella nota che comunica l'apertura dei termini per l'iscrizione alla Scuola di Specializzazione, si legge che "l’offerta formativa della SSPL di Catanzaro prevede innovativamente, per l’anno a. a. 2019/2020, l’inclusione di ulteriori moduli pratici, una serie di seminari che proporranno l’approfondimento di temi di attualità calibrati in funzione dello svolgimento delle prove concorsuali, e la presenza di nuovi qualificati docenti, tra i quali anche il Procuratore della Repubblica di Catanzaro – dr. Nicola Gratteri".

La Scuola di Specializzazione, sottolinea il comunicato dell'ateneo calabrese, si pone lo scopo di "sviluppare negli Allievi l’insieme di attitudini e di competenze caratterizzanti la professionalità dei magistrati ordinari, degli avvocati e dei notai". Tale obiettivo tiene conto anche dei recenti sviluppi in materia di legislazione ed alla relativa integrazione di normative internazionali.

La caratteristiche della Scuola di Specializzazione

Il corso avrà una durata biennale ed è aperto ad un numero massimo di 120 partecipanti, come riporta il bando reso pubblico dal sito dell'Università e si propone di offrire ai Laureati in Giurisprudenza una formazione specialistica altamente qualificata. L'ammissione al corso è subordinata alla vittoria del bando di concorso per titoli ed esami; è possibile iscriversi fino al 4 ottobre 2019. Tale termine può essere prorogato se si consegue il titolo accademico necessario all'iscrizione entro il 24 ottobre 2019.

Il biennio della Scuola si divide in due parti: il primo anno è standard, il secondo è specialistico in quanto consente di scegliere tra due indirizzi diversi (giudiziario-forense o notarile). La scuola prevede anche stage, tirocini formativi e, in più in generale, "attività pratiche quali esercitazioni, discussione e simulazioni di casi, stages e tirocini, discussione pubblica di temi, atti giudiziari, atti notarili sentenze e pareri redatti dagli allievi, ed implica l'adozione di ogni metodologia didattica che favorisca il coinvolgimento dell’allievo e che consenta di sviluppare concrete capacità di soluzione di specifici problemi giuridici".

La struttura dell'Università di Catanzaro

In generale, la UniCz è divisa in quattro dipartimenti (Medicina Sperimentale e Clinica, Scienze Mediche e Chirurgiche, Scienze della Salute e Scienze Giuridiche, Storiche, Economiche e Sociali) all'interno dei quali è possibile iscriversi a corsi di Laurea Triennale e Magistrale. L'offerta formativa viene integrata dalle Scuole di Specializzazione in materie mediche o giuridiche.

Molti insegnamenti sono a numero chiuso, per tanto l'accesso agli stessi è subordinato al superamento di un test di ingresso. Come avviene per altri atenei che adottano una politica simile, lo studio propedeutico ai test di ingresso è molto importante per accedere ai percorsi accademici proposti dall'Università di Catanzaro: per avere maggiori chance di successo, gli studenti possono affidarsi a portali di settore quali UnidFormazione, specializzati in orientamento e preparazione ai test di ingresso, tramite corsi online oppure in aula.

Per l'anno accademico 2019 - 2020, l'Università di Catanzaro offre i seguenti corsi di Laurea triennale: Biotecnologie, Ingegneria Informatica e Biomedica, Organizzazioni delle amministrazioni pubbliche e private, Economia aziendale, Scienze motorie e sportive, Scienze e Tecniche di psicologia Cognitiva, Scienze e tecnologie delle produzioni animali, Sociologia. A questi si aggiungono quelli pertinenti alle professioni sanitarie, ovvero Infermieristica, Fisioterapia, Logopedia, Tecniche di radiologia, Dietistica, Assistenza Sanitaria, Tecniche di Prevenzione nell'Ambiente e nel Luogo di Lavoro.

Le lauree magistrali a ciclo unico sono quattro (Giurisprudenza, Farmacia, Medicina e Chirurgia, Odontoiatria) mentre quelle biennali sono: Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche, Ingegneria Biomedica, Psicologia Cognitiva e Neuroscienze, Scienze delle Amministrazioni e delle Organizzazioni complesse (SAOC), Economia Aziendale e Management e Scienze infermieristiche e ostetriche.

Pubblicato in Catanzaro

E' delle ultime ore la notizia dell'apertura di un fascicolo da parte della procura della Repubblica di Catanzaro sulla vicenda dell'ospedale di Praia a Mare. La Polizia giudiziaria ha chiesto al Dipartimento salute della Regione Calabria la documentazione relativa alla riapertura dell'ospedale, compresi i provvedimenti presi in conseguenza alle decisioni del Consiglio di Stato.

Come è noto, infatti, il Consiglio di Stato ha confermato la riapertura del nosocomio di Praia a Mare nominando in ambedue casi commissari ad acta che hanno avuto il compito di porre in essere gli atti necessari per la riapertura della struttura come ospedale e non più come Capt.

Il primo tentativo del commissario ad acta è andato a vuoto.

Più determinato invece l'intervento del commissario ad acta Eugenio Sciabica che ha emanato un Decreto che dovrebbe portare alla riapertura “funzionante” della struttura ospedaliera.

Purtroppo, i freni posti a quella che sembra essere una procedura determinata dalla Sentenza del massimo grado di giustizia del Paese, limitano il fluido passaggio del vecchio Capt in ospedale.

E questo, non bisogna dimenticarlo, vuol dire meno diritto alla salute per i cittadini che abitano in questa area di Calabria.

Ebbene, la magistratura dovrà fare chiarezza proprio per poter dare certezze a quei cittadini che credono nella giustizia.

Se il Consiglio di Stato ha preso una decisione, le amministrazioni dell'Asp dovrebbero fare in modo che il personale, le attrezzature, così come in passato sono stati “scippati” ai cittadini, adesso tornino all'interno della struttura, senza giochi e percorsi alternativi.

I cittadini hanno fiducia nella magistratura e si spera che la questione venga risolta così come stabilito nel Decreto del commissario ad acta Sciabica.

PRAIA A MARE – 11 gennaio.

Pubblicato in Alto Tirreno
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