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Apprendo dalla stampa che la Procura della Repubblica di Catanzaro è arrivata a buon punto nelle indagini sulle gravissime irregolarità tuttora  presenti nell'ufficio stampa della giunta regionale , 

dove lavora un caporedattore che si è dimesso nel 1994 dalla  pubblica amministrazione e guadagna, si legge, seimila euro mensili, o comunque cifre che lasciano basiti.

Siamo certi che la stessa cosa stia accadendo alla Procura di Reggio Calabria,  cui oltre un anno fa abbiamo consegnato  il dossier  sui cinque giornalisti abusivi che percepiscono stipendi  d'oro senza avere mai superato  nemmeno  una selezione.
La cosa inverosimile è che  Viscomi aveva annunciato in pompa magna che entro metà dicembre 2015  avrebbe assunto delle determinazioni,  anche e soprattutto in virtù delle gravi contestazioni mosse dal Mef.

Dopo 9 mesi non c'è traccia di  quelle risposte. Come al solito.
I contribuenti continuano,  grazie alla giunta  e al Consiglio a guida Pd,  a pagare milioni di euro annui per sei persone abusive,  mentre il resto dei giornalisti calabresi,  nel silenzio di Ordine e sindacato,  vive nell'indigenza.

E tutti ricordiamo la tristissima vicenda di Alessandro Bozzo....

Pubblicato in Catanzaro

E’ il risultato della nuova legge Regionale che ha approvato le regole sulla dilazione del pagamento dei tributi.

Partiamo dall’inizio.

In teoria la legge vorrebbe venire incontro alle esigenze dei contribuenti in difficoltà riformando il sistema di rateizzazione dei debiti tributari che non risulta adeguato all'attuale contesto socio- economico del territorio, in quanto prevede la possibilità di accesso al beneficio per i soli debiti superiori ai 2.000 euro e senza differenziazioni legate alle fasce di reddito del nucleo familiare, al numero di componenti dello stesso e alle fasce di debito.

In realtà parliamo di centinaia di milioni euro di bollettini di tasse automobilistiche che vengono onorate solo al 13 %

A giugno 2016 si stima che gli avvisi del corrente anno saranno circa 350.000, interesseranno circa 800.000 veicoli ed il totale accertato ammonterà ad euro 210.000.000.

Da qui la ipotesi di “agevolare” i calabresi diluendo i debiti della tasse automobilistiche degli anni passati fino ad un massimo di 72 rate.

Il problema è che le rate sono aumentate di sanzioni, interessi e oneri accessori.!!!

Insomma i calabresi non riescono a pagare le tasse automobilistiche e la regione invece di fare un condono senza sanzioni, interessi e oneri accessori spera nei pagamenti diluiti in 6 ANNI!!

E se non pagano che fa?

Pignora gli stipendi?

Gli prende le case?

Come o peggio di Equitalia?

Comunque questa è legge approvata

Art. 1(Disposizioni in materia di rateazione dei debiti tributari e delle relative sanzioni)

l. A seguito del ricevimento di un avviso di accertamento, il contribuente che si trovi in condizioni economiche disagiate, definite con deliberazione della Giunta regionale, può, su istanza, essere autorizzato al pagamento in forma rateizzata del debito tributario accertato o derivante dall'avvenuta irrogazione di una sanzione amministrativa tributaria comprensivo

2. Il numero massimo di rate mensili è fissato in settantadue.

3. Nel caso di persone fisiche la rateazione è concessa, entro trenta giorni dalla presentazione dell'istanza, dal dirigente competente in materia di tributi, secondo fasce di reddito del nucleo familiare, in relazione al numero di componenti dello stesso e secondo fasce di debito, definite con deliberazione della Giunta regionale entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, sentita la commissione consiliare competente.

4. Nel caso di organizzazioni, con o senza personalità giuridica, in temporanea situazione di obiettiva difficoltà, la rateazione è concessa dal dirigente competente in materia di tributi, secondo fasce di reddito e di debito definite con deliberazione della Giunta regionale entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, sentita la commissione consiliare competente.

5. Il debitore deve presentare istanza di rateazione, corredata da idonee forme di garanzia per i debiti superiori a trentacinquemila euro, secondo le modalità definite con deliberazione della Giunta regionale, entro il termine di sessanta giorni dalla notificazione dell'atto di accertamento a pena di decadenza, allegando copia della documentazione attestante il reddito di cui al comma 3 o la situazione di obiettiva difficoltà di cui al comma 4.

6. Sulle somme il cui pagamento è stato rateizzato si applicano, a partire dalla seconda rata, gli interessi al tasso legale vigente al momento della presentazione

dell'istanza.

7. La rateazione non è accordata qualora l'importo complessivamente dovuto in base all'atto impositivo sia pari o inferiore a duecento euro per le persone fisiche e a ottocento euro per le organizzazioni.

Per le organizzazioni non lucrative di utilità sociale l'importo di cui al periodo precedente è determinato in seicento euro.

8. In caso di omesso pagamento di un numero di rate pari ad un decimo del numero di rate complessivo, anche non esecutive, la struttura competente invia avviso di decadenza dal beneficio con conseguente obbligo del debitore di estinguere il debito residuo entro il termine di sessanta giorni dall'avvenuta notifica dell'avviso di decadenza stesso, prorogabile a novanta giorni sulla base di una richiesta motivata in ordine alle ragioni del mancato pagamento, inviata alla struttura competente che deve rispondere entro i successivi quarantacinque giorni dal ricevimento della stessa, decorsi i quali la richiesta si intende accettata. Se entro tale termine il debitore non ha effettuato il pagamento, il debito residuo è iscritto a ruolo per il suo recupero coattivo, fatto salvo l'esito positivo della preventiva escussione delle forme di garanzia presentate per i debiti superiori ai trentacinquemila euro.

9. Al contribuente decaduto dal beneficio della rateazione non può essere concessa una successiva rateazione prima del decorso del termine di ventiquattro mesi dalla data di decadenza.

10. La disposizione di cui al comma 9 si applica anche ad istanze di rateazione presentate dal contribuente decaduto dal beneficio per anni d'imposta e tributi regionali diversi.

Art. 2 (Abrogazioni)

l. Sono abrogate tutte le disposizioni di legge e di regolamenti regionali in contrasto con la presente legge.

Art. 3 (Disposizioni finanziarie)

l. Dall'attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri finanziari a carico del bilancio regionale.

2. Nel caso in cui si verifichino, o siano in procinto di verificarsi, scostamenti rispetto alle previsioni delle entrate di cui all'articolo l, la Giunta regionale provvede con atto amministrativo alla riduzione, nella misura necessaria alla copertura finanziaria del maggior onere risultante dall'attività di monitoraggio, delle dotazioni finanziarie di parte corrente iscritte nella Missione U.01, Programma U.01.01 “Organi Istituzionali” dello stato di previsione della spesa del bilancio finanziario della Regione Calabria per gli anni 2016-2018.

3. La Giunta regionale è autorizzata ad apportare le conseguenti variazioni al documento tecnico di accompagnamento di cui all'articolo 51 del decreto legislativo 23 giugno 201l,n. 118.

Art. 4 (Entrata in vigore)

l. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale telematico della Regione Calabria (BURC)

Se si vuole la prova certa di cosa sia la Calabria basta infor marsi (bene) su Calabria Verde da cui “Il commis sario prece dente mente nominato, Nello Gallo, è scappato a gambe levate dopo un paio di mesi”.

 

Parliamo di Calabria Verde “nella cui sede di Catanzaro la Guardia di Finanza è ormai di casa”.

Parliamo di Calabria verde, la più grande azienda pubblica della Calabria, nata dopo la messa in liquidazione dell’Afor, un nuovo ente che Oliverio dice non essere ancora nato.

Ed allora ecco la mossa a sorpresa del governatore , che fa nominare dalla “sua”giunta a nuovo Commissario di “Calabria Verde” il generale dei carabinieri Mariggiò

Evidentemente non bastava la Guardia di Finanza costantemente presente nelle sue funzioni investigative ed occorreva anche l’Arma di carabinieri con la esperienza di una della sue più alte cariche quale un generale comeMariggiòche dalla sua ha anchela conosce diretta della Calabria essendo stato Comandante provinciale dei Carabinieri di Catanzaro e di Cosenza e Comandante della Legione Calabria dal novembre 2013 al luglio 2015.

 

Ed Oliverio dal generale si aspetta molto, anzi di più.

Infatti ha detto “Calabria Verde costituisce un tassello importante e decisivo per contribuire a determinare il necessario cambiamento nella vita della nostra Regione e per affermare legalità e trasparenza nella utilizzazione delle risorse pubbliche”.

 

Quasi a dire che finora legalità e trasparenza nella utilizzazione delle risorse pubbliche non si sono mai affermate.

Se è così, forse, ha ragione chi scrive che “ L’arrivo del generale Mariggiò prelude certamente alla tanto attesa operazione di pulizia di questo verminaio”.

Ed ancor più potrebbe avere ragione quando scrive che “ E sono in tanti a tremare”.

Pubblicato in Calabria

Preoccupato il presidente della Provincia di Crotone Peppino Vallone.

 

La provincia di Crotone vanta crediti per milioni di euro da Enti sovraprovinciali (vuol dire dalla regione o dallo Stato).

Pur avendo questi crediti la BNL tesoriere della provincia non intende allargare il credito a suo tempo concesso.

Non è bastato nemmeno l’interessamento e l’impegno del prefetto Vincenzo De Vivo.

 

E così la Provincia di Crotone, rischia di non poter più garantire l’erogazione dei servizi essenziali, nonché gli stipendi ai suoi dipendenti ed a quelli della società in house Gestione Servizi.

“Siamo al blocco totale”. Ha dichiarato Vallone

Poi ha aggiunto” Siamo all’impossibilità di provvedere alla manutenzione ordinaria delle scuole, della rete viaria provinciale, dei trasporti, della gestione delle competenze come quelle del Centro per l’impiego”.

 

Ed ha anche dichiarato che “ Occorre un immediato intervento della Regione e del Governo che sblocchi la situazione e consenta all’Ente di recuperare al più presto i crediti vantati al fine di poter dare ossigeno alle casse dell’Ente”.

Infine ben consapevole che la BNL è costretta a conservare gli importi per il pagamento dei mutui ha dichiarato “E’ necessario, inoltre, che il pagamento dei mutui venga differito di almeno dodici mesi. Cassa Depositi e Prestiti e gli altri Istituti Bancari debbono aderire a tale richiesta, tra l’altro avanzata tempo fa e trasmessa anche ai ministeri competenti e comunicata ai parlamentari del territorio”.

 

I dipendenti hanno manifestato l’intenzione di attivare ulteriori forme di civile protesta per sensibilizzare il territorio sulla problematica vissuta dall’Ente.

Pubblicato in Crotone

Dopo l'interdittiva prefettizia antimafia a Tecnis, che in Calabria dovrà costruire gli ospedali nuovi della Piana di Gioia Tauro e della Sibaritide, i parlamentari M5s Dalila Nesci, Nicola Morra, Paolo Parentela, Federica Dieni, Francesco D'Uva e Riccardo Nuti hanno chiesto un incontro urgente al governatore della Calabria, Mario Oliverio, interessando anche il vicepresidente della Regione, Antonio Viscomi.

 

Hanno scritto i parlamentari M5s a Oliverio «In via ufficiale Le chiedemmo, purtroppo senza riscontro, una più attenta disamina in merito alla realizzazione dell'ospedale della Piana di Gioia Tauro.

Ella non ha dato alcun seguito, rifiutando tacitamente la nostra collaborazione, formalizzata nello scorso marzo, circa la vigilanza sulla costruzione di tutti i nuovi ospedali calabresi ».

«Ella – hanno aggiunto i parlamentari M5s a Oliverio – non rispose anche a precise domande, rivoltele in commissione parlamentare Antimafia nell'audizione del 22 giugno scorso.

 

Disse di non sapere che la moglie dell'allora direttore generale del dipartimento regionale per i lavori pubblici stava in Tecnis.

In quella sede tacque, poi, sulla nomina illegittima di Santo Gioffrè a commissario dell'Asp di Reggio Calabria, deliberata proprio dalla sua (prima) giunta regionale.

Inoltre, ristette alla domanda su chi, tra i suoi pochi assessori del tempo, le avesse proposto il nome dello stesso Gioffrè.

Riferì, quindi, di sapere che il Gioffrè fu assessore della Provincia di Reggio Calabria, ma non che in tale veste votò la delibera di anomala intestazione dei terreni su cui costruire l'ospedale della Piana» «Allaluce della prefata interdittiva nei confronti di Tecnis – hanno concluso nella loro lettera a Oliverio i parlamentari M5s – Le chiediamo con urgenza un incontro presso la Presidenza della Regione Calabria, per affrontare la questione, di massima delicatezza, sulle necessarie garanzie di legalità e pulizia in merito agli appalti »calabresi in mano all'azienda catanese .

Accetterà la proposta il governatore Oliverio o farà ancora una volta orecchie da mercante?

Pubblicato in Calabria

Ecco finalmente una bella notizia.

La Guardia di Finanza conduce una indagine per verificare chi dichiarando falsamente i propri redditi speculava per ottenere illecite agevolazioni sanitarie

Una storia antica.

Quella di chi non può o non vuole contribuire a pagare ticket impossibili soprattutto in sanità.

 

Parliamo, per esempio, di quelli per le analisi cliniche che non si pagano nei laboratori privati e di cui nessuno (ripeto, nessuno) parla.

Bene ecco la bella notizia.

Solo 260 le persone che falsamente attestando i redditi familiari hanno ottenuto illegalmente l'esenzione totale o parziale del ticket sanitario.

 

Nei loro confronti sono state elevate sanzioni per 200mila euro e 4 di loro sono stati denunciati all'autorità giudiziaria.

260 persone su circa 2 milioni sono pochissime , segno che i Calabresi sono probabilmente i più onesti d’Italia!

Pubblicato in Calabria

Sembra che Mario Oliverio sia sul punto di sostituire Filippelli, dimenticando i rapporti di familiarità di cui si  parla sottovoce. Iacchitè dice che non ne può più.

Il commissario dell’ASP di Cosenzapagherebbe “ la sua vicinanza al gruppo de iGreco, peraltro testimoniata dalle dichiarazioni di Vito De Filippo, sottosegretario alla Salute, che ha illustrato al deputato di Alternativa Popolare Sebastiano Barbanti , i criteri di assegnazione dei budget per le strutture private”.

Noi, invece,il 24 ottobre scrivevamo che “ L’altra voce che corre è che il posto di direttore dell’Asp della provincia cosentina è oggetto di accordo finalizzato a definire gli appoggi necessari a garantire la elezione del nuovo candidato a sindaco di Cosenza”.

 

E concludevamo che “Proprio in ragione di tali necessità appare certo il defenestramento dell’attuale commissario Filippelli”.

E sempre Iacchitè aggiunge che “ Il direttore generale dell’assessorato, Fatarella, ora vuole vederci chiaro. Almeno così pare”.

E conclude che “L’oncologo cosentino, primario a Paola , dovrà anche difendersi in alcuni procedimenti penali in corso a Cosenza. Uno di questi è quello promosso dal medico Pasquale Gagliardi, incredibilmente estromesso da primario facente funzioni di Anestesia”.


Lui nell’incontro in Amantea non sapeva se sarebbe stato confermato o sostituito, indirettamente lasciando supporre un evento a breve.

Un mestiere difficile quello di responsabile provinciale dell’ASP; tutti quelli che hanno coperto questo incarico hanno avuto problemi.

Pubblicato in Paola

Tutto è partito dalla Calabria ( sic) la cui regione ( ma non solo essa) ha bandito concorsi in base ai quali sarebbe avvenuta la progressione di carriera di 985 dipendenti di cui 799 dipendenti per la categoria D1 e 186 per la categoria D3.

 

I concorsi sono stati banditi sulla base delle delibere della Giunta regionale n. 198 del 6 marzo 2001, n. 651 del 24 luglio 2001 e n 737 del 6 agosto 2002, concernenti la dotazione organica degli uffici regionali e sulla base dei decreti dirigenziali del 26 giugno e dell’8 luglio 2003, di indizione delle selezioni verticali alle categorie D1 e D3 per il personale dipendente della Regione .

Tra questi ci sarebbero anche nomi di grande rilievo e attualità.

Ma un laureato in Ingegneria civile ha presentato ricorso sui concorsi riservati solo ai dipendenti interni dell’amministrazione.

Il Tar Calabria, nel 2006, ha inizialmente rigettato il ricorso.

La parte, però, ha promosso appello al Consiglio di Stato che ha condannato la Regione Calabria sostenendo che essa si sarebbe sottratta “al principio del pubblico concorso, senza alcuna motivazione delle ragioni di tale deroga in violazione del principio di imparzialità e buon andamento (ex art. 97 della Costituzione), creando altresì una ingiustificata posizione di privilegio per il personale già dipendente (in violazione dell’articolo 97) ed impedendo così altrettanto ingiustificatamente di concorrere per l’accesso nella pubblica amministrazione”.

Richiamata anche la giurisprudenza della Corte Costituzionale (sentenze n. 227 del 2013, n. 90 e n. 62 del 2012, n. 310 e n. 299 del 2011) che ha più volte ribadito che il concorso pubblico è la modalità ordinaria di accesso ai ruoli nella pubblica amministrazione poiché questo risponde ai principi costituzionali di uguaglianza e imparzialità.

Ed ora ?

Due le possibilità .

La prima è quella del silenzio: nessuno ne parla e nel silenzio si consuma il solito drammatico bilancio della emigrazione dei cervelli che la regione non vuole .

La seconda è quella della rimozione dei dipendenti e la loro ricollocazione nei ruoli e posti precedenti. Questa porterebbe alla indizione di un mega concorso per la copertura dei 985 posti ora vuoti.

Pubblicato in Calabria

sportAmantea - Domenica pomeriggio, nel corso di una visita nel Tirreno Cosentino, il Presidente del Consiglio Regionale della Calabria Nicola Irto, accompagnato dall’On. Franco Laratta, ha onorato l’Asd Beach&Volley Amantea di una visita allo Sport Village Amantea e di una chiacchierata informale.

 

Nel corso del pomeriggio Vincenzo Pugliano insieme allo staff dell’associazione ha presentato la struttura ed i risultati ottenuti dall’Asd Beach & Volley Amantea nei precedenti anni di attività e nel 2015, sottolineando come il beach volley e la pallavolo siano diventati per Amantea elementi chiave di attrazione turistica e coesione sociale. A rafforzare le parole del promotore dello Sport Village, i complimenti del Sindaco di Amantea, Monica Sabatino, che ha voluto sottolineare come lo sport e l’azione di questa ed altre associazioni stia supportando la crescita sociale e la promozione turistica della città, impegnandosi inoltre a supportare sempre con maggiore forza e convinzione l’azione di quegli attori sociali ed economici che portano benefici evidenti al comprensorio.

 

Al Presidente Irto è stato mostrato un video nel quale i dirigenti nazionali FIPAV, hanno espresso le loro valutazioni per lo svolgimento della tappa di Amantea del campionato italiano; Irto ha, quindi, potuto ascoltare le importanti parole spese dai dirigenti FIPAV per l’organizzazione e la qualità dell’evento amanteano. E’ stato presentato un progetto per far in modo che lo sport e le associazioni sportive di ogni genere possano, anche in Calabria, impattare in maniera significativa sulla qualità della vita, della salute dei cittadini e sull’inclusione sociale. Come dimostrano molte realtà del nord (soprattutto), oggi sport vuol dire valore economico e benefici sociali per tutta la cittadinanza. Il Presidente del Consiglio Regionale, infatti, ha mostrato un vivo interesse ed apprezzamento sia per l’operato dei ragazzi dell’Asd Beach Volley Amantea, che per la proposta mostratagli e per la possibilità di supportare attività sportive che aiutino a far crescere i territori rendendo lo sport una risorsa importante nel pacchetto turistico e culturale della Calabria.

Il Centro Federale Sport Village Amantea è ormai una realtà di eccellenza in Italia, e le visite in questi mesi delle massime istituzioni del Comune di Amantea, del Coni, della Fipav, della Regione Calabria con la presenza del Presidente della Giunta Mario Oliverio, del Presidente del Consiglio Regionale Nicola Irto, dell’Assessore regionale Federica Roccisano, della Deputata Enza Bruno Bossio rappresentano sicuramente la volontà di tutelare il patrimonio sportivo, turistico e sociale costruito grazie alla passione dei volontari dell’ASD Beach Volley Amantea, cercando di sostenere anche le iniziative future in modo da promuovere più convintamene l’immagine della Calabria.

Rimborsopoli in Calabria ci sembra il segno della arroganza della politica.

Tra le somme rimborsate agli ex consiglieri regionali della Calabria c'è di tutto.

 

Viaggi all’estero (Mosca, Los Angeles), detersivi, ristorazione e soggiorni di terzi, gratta e vinci, contravvenzioni al codice della strada, bollette della tarsu, utenze di abitazioni private, IPad e Iphone, computer, regali natalizi, materiale edile, santini elettorali, mensole e bulloneria, uno spettacolo di lap dance , noleggi di autobus, servizi hostess, un cadeaux in porcellana, per un totale di 800 euro.

 

Ed ancora l’acquisto di magliette e tute da ginnastica, cappellini, portachiavi.

Qualcuno si è fatto rimborsare pure soggiorni al casinò di Campione d’Italia e un pasto personale a Monaco da 727 euro, cornici per 300 euro, due consumazioni da 29 e 50 euro al bar, le gomme dell’auto per 1500 euro, cento copie di un volumetto di fiabe per mille euro.

Non manca il costo per l'allestimento del sito web personale dell’ ex consigliere regionale Santi Zappalà arrestato in un’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria.

In una sola fattura 520 euro di spese del taxi.

Il senatore Pietro Aiello ha chiesto 1200 euro per un pasto a Soverato

Il consigliere Fedele chiese 727 euro per una lussuosa cena a Montecarlo accompagnata da due preziose bottiglie di champagne del valore di 190 euro ciascuno.

Una penna MontBlanc da 1100 euro acquistata da Bilardi, un’Audi A4 acquistata da De Gaetano (nella foto).

A Guccione viene contestato di essersi fatto pagare il fitto ed il costo dei servizi informatici della sede della sua segreteria politica di Cosenza per 27 mila euro.

Taluni consiglieri regionali calabresi avrebbero duplicato spesso le spese, ottenendo così un doppio rimborso, indifferentemente se si trattava di biglietti aerei od hotel) oppure di pochi euro per un caffè al bar.

Molto spesso si chiedeva l’anticipazione delle spese!

In particolare il senatore Gianni Bilardi al quale vengono contestati i rimborsi chiesti da un suo collaboratore.

Tra questi allegri rimborsi persino un televisore.

Insomma

Le somme contestate sono pari a circa €.2.491.263,00.

E’ stato richiesto il corrispondente sequestro di somme.

Insomma anche la povera Calabria è il paese dei bengodi!

Pubblicato in Calabria
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