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Montepaone - È stata sorpresa mentre tentava di asportare prodotti alimentari e merce di vario genere, per un valore complessivo di oltre 200 euro, nascondendo il tutto all’interno di uno zaino vicino uno scaffale di un supermercato di Montepaone.

Nel corso del weekend, i carabinieri delle stazioni di Davoli e Soverato hanno arrestato, in flagranza di reato, una 26enne, di origine romena, ritenuta responsabile di furto aggravato.

In particolare, gli operanti, grazie ad una tempestiva segnalazione pervenuta sul numero di pronto intervento 112, sono intervenuti a Montepaone dove era stato segnalato un furto in atto.

Giunti sul posto, hanno riscontrato la veridicità della notizia.

All’esito di una perquisizione personale, i militari hanno recuperato tutto il materiale che, previo riconoscimento, è stato restituito al legittimo proprietario.

Conseguentemente, la donna è stata arrestata in flagranza di reato, con l’accusa di furto aggravato, e ristretta in regime di arresti domiciliari presso l’abitazione di residenza, così come da disposizione del pubblico ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Catanzaro.

La Prima Sezione Penale del Tribunale di Catanzaro ha convalidato l’arresto, senza disporre misure cautelari.

Tutt'apposto!

Pubblicato in Catanzaro

Qui vicino ad Amantea è successa una cosa incredibile.

Le foto ne sono una paese dimostrazione.

Si certo poi alla fine come Zorro dei film sono intervenuti i Carabinieri, i migliori.

Quelli che si insospettiscono per piccoli segni estranei alla vicenda ma che suggerisce loro, per fortuna della romerna,di seguire il violentatore.

Ed è stato così che hanno potuto scoprire tutto. BRAVI!

10 anni di violenze e abusi contro la convivente e figli costretti a vivere in schiavitù e nel degrado.

Si è vero poi il 52enne è stato fermato, ma non esiste giusta pena per uno come lui!.

La storia nelle campagne di Gizzeria.

Lei 29 anni, lui 52. pregiudicato con precedenti specifici in materia sessuale, ritenuto responsabile di più condotte, commesse tra il 2007 e il 2017 in danno della convivente di nazionalità romena 29 anni e alla presenza dei figli minori di anni 9 e 3, riconducibili ai reati di maltrattamenti in famiglia, riduzione in schiavitù e violenza sessuale pluriaggravata.

Ora è finita.

Tutto grazie ai carabinieri della Stazione di Gizzeria Lido che durante un servizio di prevenzione, sono stati insospettiti dal veicolo fatiscente a bordo del quale viaggiava con il figlio di 9 anni e dalla sua reticenza a fornire il suo indirizzo.

Così i militari hanno ritenuto opportuno svolgere ulteriori approfondimenti finalizzati anche a valutare le condizioni igieniche in cui viveva il minore, scoprendo che il ragazzo unitamente alla sorellina di 3 anni e alla loro madre vivevano in una piccola baracca fatiscente, priva di illuminazione e di servizi, ubicata nelle campagne di Gizzeria.

Ambiente angusto, insalubre, infestato da topi e insetti, con servizi igienici ricavati nei secchi della spazzatura e letti in cartone.

In considerazione delle gravissime condizioni di degrado riscontrate, la donna e i due bambini sono stati immediatamente trasferiti in località protetta.

Ora potranno essere aiutati.

 

Pubblicato in Amantea Futura
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