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Al Sig. Sindaco Belmonte Calabro Sede

Ciccillo caro (si fa per dire), da quanto da te esternato negli ultimi giorni , attraverso la tua lettera di risposta resa pubblica e “divulgata”(a te è concesso), ho dedotto che tu abbia un modo insolito, per non dire quasi dislessico, di leggere la storia e, considerando i tuoi percorsi oxfordiani e la tua ben nota formazione politica in Gran Bretagna ( culla della democrazia) , traggo la conclusione che tu abbia appreso ben poco da tali studi!

Hai tentato nella missiva (ci sono abituati alle tue invettive ed offese) a me diretta, di dimostrare l'infondatezza di tutti gli atti da me contestati, riguardanti procedure non ottemperanti le norme vigenti.

Ma piuttosto che fornire le dovute spiegazioni, hai per l'ennesima volta tentato (con la ben nota teoria della super Cazzola), infruttuosamente per te, di giustificarti, e, così facendo, non hai altro che avvalorato le mie dichiarazioni.

Ma chi è il responsabile di tutto ciò, tu o il "il divulgatore "?

Che ruolo occupi nel Consiglio Comunale?

Per caso sono stato eletto io a Sindaco di Belmonte e quindi sono io il responsabile delle malefatte e tu invece sei il Consigliere di minoranza?

Hai preferito continuare con gli stessi metodi del precedente mandato, realizzando opere inutili o eseguite in modo maldestro, con la tua giunta e non, (hai imbracciato, solitariamente come spesso fai, lo scavatore e come Rambo hai inferto ferite indelebili a quel poco di natura vergine rimasta, intanto evadevi qualche promessa) e non ti sei adoperato per l'attuazione di ciò che tu stesso in campagna elettorale avevi fermamente promesso.

Hai confermato il sistema che in questi anni ha contribuito allo stallo e in numerose circostanze, alla regressione.

Hai avuto la possibilità di cambiare il modo di governare il nostro paese, grazie ai miei, anzi ai nostri reiterati suggerimenti anche scritti e protocollati, provenienti dalla voce del popolo belmontese e non lo hai fatto o meglio te ne sei altamente infischiato.

In alcune circostanze, credendo nella tua buona fede, mi sei sembrato affetto da sordità e cecità transitorie ma in altre, è chiaro ai molti che aderiscono a correnti di pensiero diverse dalle tue, hai volutamente applicato quei sistemi a tutti noi ben noti e che dovrebbero essere ormai desueti nel nostro amato territorio.

D'altro canto gli stessi belmontesi, alla luce della precedente esperienza amministrativa, con la scelta fatta nelle urne e confermando te quale Sindaco di Belmonte, hanno dimostrato di non volere che il proprio paese avesse la possibilità di tornare agli antichi splendori.  

"Il divulgatore " per l'appunto, ha divulgato per l'ennesima volta i lati oscuri della tua gestione, così come ha già fatto nel quinquennio precedente, democraticamente e per vie legalmente consentire. Ma a me sembra che la parola democrazia rappresenti per te un antico allergene, al quale sei stato fortemente sensibilizzato nel corso della tua persistente presenza nel Consiglio Comunale di Belmonte, coprendo diverse posizioni sin dal 1988 (?).

Per tale motivo non comprendi e non accetti che io incessantemente porti alla ribalta della cronaca locale e regionale, le irregolarità della tua gestione della "Cosa Pubblica", ruolo legittimamente assegnatomi dalla comunità belmontese.

Prima di ricoprire nuovamente l'insigne incarico di primo cittadino di Belmonte, ti saresti dovuto sottoporre ad una terapia desensibilizzante, in modo da affrontare il mio rinnovato incarico di consigliere di minoranza, immune da reazioni avverse ai metodi democratici, che io, diversamente da te, conosco per i miei trascorsi politici e per la mia educazione familiare indirizzata al rispetto delle regole e soprattutto delle persone.

Divulgare vuol dire rendere pubblico, ma tu non accetti di essere contraddetto o meglio di essere contestato da chi mette in luce le tue procedure non corrette.

LA VERITÀ RENDE LIBERI!

Ma tu sei convinto e pensi di essere il capo indiscusso di un paese che, ahimè, rivive un anacronistico feudalesimo.

Basterebbe percorrere qualche chilometro in qualsiasi direzione, anche verso il mare, per scoprire che, come diceva Eraclito, "panta rei" (tutto scorre).

Invece tu non solo non aiuti i nostri giovani ad orientare il loro sguardo verso il futuro ma nemmeno rievochi il passato remoto di Belmonte, quando il nostro paese viveva tempi fulgidi, durante i quali non eri certamente tu il protagonista della nostra storia politica.

Fermo sulle tue posizioni indiscutibili e incontestabili da nessuno, pretendi che i tuoi concittadini debbano restare ignari, non devono sapere, non devono comprendere, non devono essere informati perché il loro compito è soltanto quello di votare, credere alle tue lusinghe, facili promesse ecc., ecc., e, soprattutto, tacere.

A questo punto, conoscendo la loro nobiltà d'animo, geneticamente trasmessa da padre in figlio, credo che tu abbia generato in loro il terrore di contestare o di esprimere un'opinione diversa dalla tua. Suppongo che tu abbia effettuato una sorta di ingegneria biologica, che ha rimosso dal loro patrimonio genetico il gene della libertà di parola e addirittura di pensiero.

Ancor più grave è la dichiarazione di "suggerire loro un buon successore ".

Come nelle peggiori monarchie, vuoi privarli persino della libertà di scegliere il loro prossimo Sindaco magari imponendo un tuo clone per continuità di azione (o distruzione). Il tempo è maestro e ci svelerà, alla fine di questi lunghi ed estenuanti quattro anni (uno è già trascorso senza infamia e senza lode) l’arcano.

Noi continueremo a “Divulgare”, alla ricerca, ahimè impossibile, di una gestione della Cosa Pubblica democratica e trasparente, tu a sollazzarti con i mezzi o sui mezzi che più preferisci, magari vedendoti all’opera sulla ruspa ma soprattutto sulla “spazzatrice” mezzo di nuovo ed oculato acquisto.

P.S. Un ultimo suggerimento o consiglio vogliamo proprio dartelo, da incalliti sprovveduti sognatori, pur sapendo che non sarà ben accetto. Forse è più giusto e salutare per il paese se evitassi di stazionare nella Casa Comunale, dalla mattina alla sera, a riscaldare la bramata poltrona come se l’unica tua preoccupazione fosse quella che qualcuno volesse portartela via. Ciccio, stai sereno, nessuno te la toglierà.

Ti auguriamo, con sincerità ed amicizia, lunga vita ed altri cinque nuovi mandati amministrativi. Tu, intanto, cerca di renderti conto delle condizioni disastrose del nostro territorio, in particolar modo, del lungomare e della spiaggia e di intervenire tempestivamente, con una pulizia appropriata. Il prossimo fine settimana offriamo, ai pochi turisti che ci onorano della loro presenza, un biglietto da visita meno desolante e sconfortante, dimostrando loro che il nostro è un paese pulito.

Loro vorrebbero scegliere Belmonte per trascorrere un sereno soggiorno estivo.

Noi, con la nostra superficialità e trascuratezza, li stiamo costringendo a scappare e a non venirci più.

Buon lavoro a te e buona fortuna a Belmonte!

Belmonte Calabro li 25 Aprile 2017

Dott. Giancarlo Pellegrino Consigliere Comunale di Minoranza

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Belmonte Calabro. 15 aprile 2017

Il Consigliere Comunale di minoranza del Comune di Belmonte Calabro e Capogruppo Gruppo Consiliare” Insieme…si può” Dott. Giancarlo Pellegrino, scrive al Sindaco, al Segretario Comunale, al Responsabile di Ragioneria del Comune di Belmonte Calabro(CS) e per conoscenza a S.E. Sig. PREFETTO Cosenza in merito al bilancio preventivo del 2017.

Ecco il testo:

“Oggetto: Predisposizione documentazione definitiva completa dei pareri di legge   per approvazione Bilancio di previsione e pluriennale 2017/2019. Diffida.

Il sottoscritto Dott. Giancarlo Pellegrino, Consigliere Comunale di minoranza del Comune di Belmonte Calabro e Capogruppo Gruppo Consiliare” Insieme…si può” evidenzia, quanto già di Vostra conoscenza, che il Bilancio di previsione e pluriennale 2017/2019 dovrà essere approvato nei termini fissati dalla diffida pervenutaci dall’On. le Prefettura di Cosenza.

Il sottoscritto in data 14/04/2017 ha sollecitato, verbalmente, le SS.LL in indirizzo di provvedere all’invio della documentazione completa e definitiva, correlata dei parei di legge, nei termini indicati nel TUEL e nel Regolamento di contabilità.

A tutt’oggi il sottoscritto non ha ricevuto la documentazione completa per la discussione e l’approvazione, in Consiglio Comunale, del Bilancio di Previsione e pluriennale 2017/2019,convocato per il giorno 19/04/2017 ore 19.00 evidenziando, per l’ennesima volta, la scarsa sensibilità delle SS.LL in indirizzo nei confronti del supremo ruolo di Consigliere Comunale.

Verificatosi , ancora una volta, il mancato rispetto dei termini indicati nel TUEL e nel Regolamento di Contabilità Comunale, avendo ricevuto la documentazione parziale e palesemente incompleta ( manca il parere del revisore dei conti ), il sottoscritto Dott. Giancarlo Pellegrino si vede costretto a segnalare tale grave inadempienza a S.E. il Sig Prefetto di Cosenza per il ripristino della legalità ed il rispetto delle norme che regolano il normale,civile, corretto e rispettoso funzionamento della Cosa Pubblica.

Belmonte Calabro, lì 15 aprile 2017

     Il Consigliere Comunale                   Dott. Giancarlo Pellegrino”

Pubblicato in Belmonte Calabro

Riceviamo e pubblichiamo la dura nota del gruppo consiliare “Insieme …si può” pronti a pubblicare eventuali risposte della maggioranza o di una sua componente.

 

 

Ecco il testo integrale:

“Abbiamo deciso di scriverti perché siamo molto preoccupati per il futuro di Belmonte Calabro.

La situazione politico-amministrativa desta grande apprensione se consideri che è persino impossibile affrontare argomenti di competenza Consigliare e di importanza vitale per i Cittadini, come ad esempio l’approvazione, entro il termine perentorio del 31/03/2017, del bilancio di previsione 2017-2019.

Ne possiamo tralasciare la cattiva, scellerata, gestione della Cosa Pubblica; potremmo definirla la sagra delle incompiute, dalla” Via dei Mulini” per giunta illuminata (cosa illuminare?) a giorno con ulteriore spreco, passando per la così detta ”casa di Barbie”, la “ Pescheria “lasciata all’oblio , il” mercato coperto alla marina”, capolavoro dei capolavori dell’incuria e dell’abbandono, costato alle casse comunale più di 500.000 mila E(cinquecentomila euro), ed ora giace sornione e sconsolato alla mercé dei flussi marini, la “Casa delle Monache “ nel centro storico , anche questa opera abbandonata a se stessa, la “Chiesa in Marina” ancora non pronta per il primo divino esercizio, lo “svincolo Belmonte nord”, deriso, abbandonato ed indifeso e chissà quando sarà consegnato.

 

Forse ti sei accorto che l'unica opera fruibile, “il palatenda “è frutto dell'ammirevole impegno di cittadini comuni e, per questo,vogliamo pubblicamente ringraziarli.

E la lista potrebbe continuare all’infinito.

Vogliamo parlare dell’approvvigionamento idrico nelle nostre frazioni iniziando da Vadi, passando per Spineto e finendo a S.Barbara?

Dello stato di degrado delle nostre” strade” piene di buche, sprovviste degli elementari fabbisogni per la messa in sicurezza e della pulizia?

Della desertificazione ed abbandono del nostro invidiabile Centro Storico e della miopia politica nel non incentivare e seguire le poco attività esistenti e non, portate avanti da privati cittadini?

Dello stato dei fatti della” raccolta differenziata” è meglio non parlarne!

Uno spaccato deludente e desolante, roba da non credere ;ed a tutto questo non ti viene la voglia di interrogarti e domandarti se non sarebbe più giusto fermarsi un momentino, evitando di percorrere vecchi sentieri con nuovi progetti insensati e cervellotici , privi di progettualità e di logica, come per esempio, l’aver previsto a Cozzo Petrone la costruzione di una ennesima “ casetta dei pupi avvistatori ”, e magari di renderlo partecipe all’intera collettività, informandola dell’inutilità del capolavoro?

E che dire dell’atavica superficialità nel settore “sociale”, come da noi più volte sottolineato, delle irragionevolezze interessate nel settore “urbanistico”, delle immotivate e mai spiegate scelte per la “Polizia Municipale”, dei costi esagerati per la nettezza urbana e delle spese pazze ed inutili come per esempio l’acquisto della “spazzatrice”, dell’abbandono a se stesso del settore più importante per noi, ovvero il “turismo”?

Come possiamo affrontare una nuova stagione turistica senza pensare all’istituzione di una commissione permanente, tenuto conto che siamo già ad Aprile, necessaria ad elaborare progetti per il rilancio di un settore che rappresenta la nostra naturale valvola di sfogo sia dal punto di vista economico che sociale?

Perseverare, su questa lunghezza d’onda, senza ritegno, è diabolico!

Continuiamo a spendere soldi per cose che non servono a nulla , caro Consigliere , si vuole solo dimostrare di praticare non una buona amministrazione ma un MALGOVERNO con lo scettro purtroppo di cartone, alle spalle di ignari cittadini e soprattutto non intervenire sulle reali molteplici criticità del nostro territorio , che non è possibile evidenziarle in queste poche righe, ma che sarà nostra cura, così come abbiamo sempre fatto in Consiglio Comunale, illustrarle ai cittadini in tutta la loro gravità ed irrisolutezza, con un prossimo” Pubblico incontro” .

Credo che sia giunta l’ora che tu, caro Consigliere, assuma una responsabilità solenne nei confronti dei Belmontesi, non mettendo la testa, come lo struzzo, nella sabbia e rendendoti complice di questa cattiva pluriennale mala gestione, ma tutelando le reali esigenze e gli interessi collettivi, a discapito degli interessi dei pochi e dimostrando di amare Belmonte non a parole ma nei fatti.

Per concludere ti vogliamo pregare di non ripetere antichi riti di cadute di stile, come hai fatto sempre in Consiglio Comunale, leggendo questa nostra, ma ti esortiamo a valutare, senza sorrisetti forzati ma con equilibrio e consapevolezza, ciò che stai facendo e ciò che hai contribuito a determinare con il tuo comportamento troppo accondiscendente.

Guarda al futuro di Belmonte con occhio serio ma sereno e preoccupato, con dignità, con convinzione e determinazione, non assuefatto al volere del singolo e/o dei pochi, ma lavorando per un nuovo corso della politica e della morale del nostro ameno borgo.

Chiedi a te stesso se stai esercitando bene il ruolo di Consigliere Comunale.

Un giorno dovrai dare conto ai tuoi figli che, ne siamo certi, potrebbero inchiodarti alle pesanti responsabilità di aver contribuito a far morire un borgo antico di rara bellezza reo solo di aver pagato e continuare a pagare, a caro prezzo, una dissennata gestione politica clientelare e maldestra.

Belmonte Calabro li 01/04/2017   Alessio Furgiuele, Olinda Suriano, Giancarlo Pellegrino

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Ecco il testo della lettera del Gruppo di minoranza “Insieme…si può”di Belmonte calabro  al dott. Luciano Rossi dirigente del settore Dipartimento Politiche dell’Ambiente della Regione Calabria.

 

“Stimatissimo dott. Rossi, Il ruolo di consiglieri Comunali che i sottoscritti ricoprono consente di avere un contatto quotidiano con il territorio, la qual cosa ci lascia, per onore di verità, spesse volte molto amareggiati e ne spieghiamo i recenti motivi.

 

Lungo la panoramica strada provinciale SP-44 di collegamento tra Belmonte Centro e la frazione Marina, si stanno eseguendo alcuni lavori di messa in sicurezza dei versanti per i quali, in onor di verità, anche noi avevamo più volte sollecitato l’intervento, ipotizzando l’esecuzione di attività volte a migliorare gli aspetti di sicurezza, non alterando la natura e l’aspetto paesaggistico che tali versanti, essendo prospicienti in zone d’affaccio a mare, richiedono.

 

Dobbiamo purtroppo invece constatare, che le soluzioni tecniche che si stanno utilizzando alterano totalmente l’uniformità del paesaggio caratterizzato dalla presenza di valori naturalistici ed estetico percettivi: si è scelto, infatti, di utilizzare delle geostuoie di colore nero sovrapposte alla giallastra arenaria naturale, dando la sensazione di voler listare a lutto l’intero territorio comunale di Belmonte Calabro.

 

Abbiamo richiesto all’Amministrazione Comunale, la quale, come da norma, dovrebbe avere in deposito il progetto esecutivo dei lavori, lumi e copia della documentazione di progetto, ma purtroppo, a tutt’oggi, non abbiamo avuto esito positivo.

La nostra richiesta aveva il fine di poter valutare l’inquadramento dell’opera e le motivazioni del non utilizzo di materiali parimenti efficaci dal punto di vista della sicurezza ma sicuramente più adatti e consoni al rispetto del paesaggio come ad esempio le reti rinforzate di iuta o le biostuoie naturali che si sarebbero integrate più facilmente con il colore del paesaggio.

 

La nostra azione è frutto di una amara riflessione: chi governa, deve avere la consapevolezza che il turismo ambientale aumenta l’economia locale e che, quindi, il rispetto dei luoghi che ci circondano non è solo lo specchio di quanto crediamo nella nostra cultura e nella nostra identità, ma anche la ferma, convinta e tenace volontà di creare un rilancio consapevole della nostra terra.

Riteniamo che il problema principale dello sviluppo del nostro territorio è la distruzione del paesaggio, ovvero di quel sapere intellettuale collettivo sedimentatosi per oltre trenta secoli nel tessuto delle nostre città antiche, nelle nostre tradizioni popolari, nei palazzi dei nostri centri storici incastonati in un unicum di luoghi, cultura e memoria.  A Belmonte, così come purtroppo avviene in molti borghi della nostra amata Calabria, di tale principio se ne fa spesso una questione di diritto, e mai di fatto.

 

Per quanto sopra detto, convinti della sua sensibilità, chiediamo un suo pronto intervento utile e necessario per evitare che il lavoro in esecuzione venga completato secondo l’attuale piano da noi fermamente contestato.

La presente sollecitazione è il frutto di una corale lamentela cittadina e segnaliamo che le nostre rimostranze sono già state inviate alle strutture provinciali senza, purtroppo, ricevere riscontro alcuno.

Alleghiamo alla presente alcune foto esplicative delle opere in esecuzione.

Certi di un suo pronto riscontro, i sottoscritti salutano cordialmente.

 

Belmonte Calabro 28-Marzo-2017 Giancarlo Pellegrino  Olinda Suriano Alessio Furgiuele

 

 

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Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha respinto il ricorso del difensore finalizzato ad ottenere una modifica delle esigenze cautelari.

 

Resta quindi in carcere Ortensio Marano, uno dei due dei principali indagati dell`inchiesta "Robin Hood" della Dda di Catanzaro.

 

E’ accusato di essersi appropriato dei fondi del Credito Sociale.

 

Marano, di Belmonte Calabro, è difeso dall’avvocato Giovanni Marafioti.

 

La stessa cosa per Nazzareno Salerno che da ex assessore regionale al Lavoro avrebbe favorito Marano ed una sua società nella gestione dei fondi del Credito sociale in cambio del versamento di denaro a titolo di tangenti.

 

 

 

Salerno è difeso dall'avvocato Vincenzo Gennaro.

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Il mondo della informazione da forte risalto alla indagine condotta dalla procura di Paola che indaga sui fondi UE del progetto Piar che interessa “dieci Comuni del Basso Tirreno”.

 

I carabinieri della Compagnia di Paola, su disposizione della procura della Repubblica, si sono recati in alcuni Comuni al fine di acquisire la documentazione riguardante l’iter tecnico amministrativo del Piano integrato delle risorse rurali (Piar).

 

L’acquisizione é stata disposta dal pm Anna Chiara Fasano nell’ambito di un’indagine che mira a verificare le correttezza delle procedure amministrative del Piano, che é un progetto nell’ambito del piano sviluppo rurale finanziato con risorse comunitarie, costituito da un pacchetto di misure che promuove e realizza interventi pubblici coordinati, destinati ad adeguare le dotazioni infrastrutturali e a migliorare la dotazione dei servizi essenziali a favore delle popolazioni locali.

 

I beneficiari sono le Province, i Comuni, le associazioni di Comuni, le comunità montane e gli enti pubblici.

In particolare, dieci comuni del Basso Tirreno cosentino hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per la costituzione del partenariato Piar denominato per l’appunto “Basso Tirreno cosentino”.

 

Lo scopo era quello di partecipare al bando per la concessione di finanziamenti relativi all’erogazione degli aiuti riguardanti il Piar.

L’informazione reca un errore evidente .

I comuni interessati non sono 10 e non comprendono Amantea.

Amantea è rimasta fuori.

Il Piar in questione era dotato di un finanziamento di 1.170.000.,00 euro.

 

Questa è la nota pubblicata dal comune di Longobardi:

“Gli aderenti al PIAR Basso Tirreno Cosentino entrano a far parte della lista di Comuni che hanno scelto di digitalizzare i propri contenuti e promuovere le proprie peculiarità con il meglio che la tecnologia possa offrire attualmente.

Nella mattinata di sabato 12 novembre i responsabili della Sevotec e gli Amministratori hanno presentato alla stampa e alla cittadinanza BassoTirrenoCosentino, l’app ufficiale dei Comuni aderenti al Piar (Aiello Calabro, Belmonte Calabro, Cleto, Falconara Albanese, Fiumefreddo Bruzio, Lago, Longobardi, San Pietro in Amantea, Serra d’Aiello).

Un momento di alto valore sociale e amministrativo per un sistema di gestione delle risorse, quello rappresentato dal circuito di App dedicate agli enti locali chiamato iCity, che rappresenta un modello unico in Italia ed è frutto del lavoro di Sevotec, realtà aziendale rossanese leader nel campo dell’evoluzione informatica.

Dunque alle 60 app già in circolazione, scaricabili gratuitamente dagli store Android e Apple, si aggiunge ufficialmente iBassoTirrenoCosentino che porta il territorio del litorale tirrenico in un circuito che vede in atto una vera e propria trasformazione in grado di triangolare enti locali, cittadini e tessuto produttivo in un’ottica di miglioramento e di crescita del territorio”.

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 Il tratto della SS18 tra Acquicella e Belmonte Calabro sembra come si dice da noi “avere una bestemmia“.
 

Gli incidenti si susseguono uno all’altro.

L’ultimo stamattina ed ha coinvolto due autovetture condotte da due persone anziane.

Pronto l’intervento di due autoambulanze, una proveniente da Amantea e l’altra da Paola.

 

Ma uno dei due infortunati sembrava grave e così viene chiamato l’elisoccorso che avrebbe dovuto provvedere a trasportarlo presso il nosocomio di Cosenza; si temeva una grave ferita alla testa.

Per fortuna, invece, si trattava di un falso allarme e così i due anziani sono stati trasportati nel vicino nosocomio dalle autoambulanze intervenute.

Immediato l’intervento anche della Polizia stradale che ha provveduto ai rilievi.

 

Sul posto anche i carabinieri di Amantea intervenuti con una pattuglia, oltre ai vigili di Amantea e Belmonte Calabro.

Sul posto anche l’Anas.

Ad essere coinvolte una Panda ed una Punto che viaggiavano in direzione nord, verso Belmonte Calabro.

Le abbiamo trovate una a destra, la Panda, ferma dopo aver travolto il guardrail( vedi foto piccola) ed una più avanti a sinistra, la Punto, anche essa poggiata sul guardrail.(vedi seconda foto)

 

Secondo le ricostruzioni avanzate dai presenti sembra che la Punto abbia tentato il sorpasso della Punto e poi costretta, forse, a rientrare per la presenza di un’auto proveniente da nord abbia urtato la fiancata destra della Punto facendola sbattere contro il Guardrail.

I maggiori danni li ha subito la Punto, come mostrano le foto, che dopo l’urto sulla fiancata ha fortemente urtato con la parte anteriore destra tanto che la ruota risultava piegata di 90 °.

Ovviamente la ricostruzione finale sarà definita in sede giudiziaria .

Certo che nella zona dell’incidente c’è una striscia continua anche per la esistenza di uno svincolo.

La seconda auto

Il guardrail travolto( fortuna che ha retto!)

Il luogo dell'incidente

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Arrestati Nazzareno Salerno, Pasqualino Ruberto, Vincenzo Caserta, Ortensio Marano ed altri 5

 

Un disegno criminoso che sarebbe stato messo in atto sin dall’avvio delle procedure per il credito sociale, uno strumento promosso dalla Regione Calabria che doveva servire a fornire piccoli prestiti alle famiglie calabresi più bisognose, e le cui risorse finivano invece nelle tasche di un vero e proprio comitato d’affari politico-criminale.

 

Quello su cui ha stretto il cerchio la direzione distrettuale antimafia di Catanzaro che con l’operazione “Robin Hood” condotta dai Carabinieri del capoluogo e dalla Guardia di Finanza di Vibo Valentia ha portato in manette nove persone tra cui:

Nazzareno Salerno, 52 anni, di Serra San Bruno (rieletto alle ultime regionali del novembre 2014 con Forza Italia ottenendo 9.163 preferenze), ex assessore regionale al Lavoro e attuale consigliere regionale

Pasqualino Ruberto, 46 anni, di Lamezia Terme, ex presidente di Calabria Etica, società in house della Regione Calabria (attuale consigliere comunale di Lamezia Terme);

Vincenzo Caserta, 60 anni, originario di San Costantino Calabro (Vv), residente a Catanzaro, ex dirigente generale del Dipartimento Politiche sociali della Regione Calabria;

Ortensio Marano, 43 anni, di Belmonte Calabro (Cs), ex amministratore delegato della Cooperfin spa;

Gianfranco Ferrante, 53 anni, di Vibo Valentia, imprenditore, considerato contiguo al clan Mancuso;

Giuseppe Avolio Castelli, 60 anni, di Roma;

Bruno Dellamotta, 69 anni, nativo di Genova residente a Firenze, allo stato irreperibile;

Claudio Isola, 38 anni, di Vibo Valentia, già componente della Struttura speciale dell’assessorato al Lavoro della Regione Calabria e indicato dagli inquirenti come contiguo alla cosca Mancuso di Limbadi;

Vincenzo Spasari, 56 anni,di Nicotera, impiegato di Equitalia a Vibo Valentia, considerato contiguo al clan Mancuso.Vincenzo Spasari è il padre della ragazza per il cui matrimonio atterrò un elicottero nella piazza centrale di Nicotera.

I dieci milioni di euro di fondi comunitari stanziati per le famiglie bisognose furono quindi trasferiti alla Fondazione Calabria Etica, e da qui - è la ricostruzione degli investigatori - girate attraverso un bando ad hoc ad una società privata, la Cooperfin spa dell’imprenditore Ortensio Marano, che in parte li distraeva dalla loro finalità facendoli girare su conti di gestione in modo da utilizzarli per la propria attività finanziaria, in parte li trasferiva direttamente all’ex assessore Salerno, mascherandoli sotto forma di prestito.

Duecentotrentamila euro: un prestito fittizio, secondo gli inquirenti, perché a fronte delle rate pagate dal politico, la società restituiva le stesse cifre per l’acquisto di quote di una società riferibile alla famiglia dello stesso Salerno.

“Sono stati sprecati fondi che servivano per dare sostegno e respiro a chi ha bisogno, a chi è in difficoltà, sono stati sprecati in modo scientifico con artifici e raggiri. Persone spregiudicate insensibili ai bisogni della gente hanno utilizzato questi fondi per fini propri, hanno rubato”, è stato il commento del capo della Distrettuale Antimafia Nicola Gratteri, affiancato in conferenza stampa dall’aggiunto Giovanni Bombardieri che ha coordinato l’indagine insieme ai sostituti procuratori Camillo Falvo e Fabiana Rapino.

Per raggiungere i propri obiettivi, l’assessore Nazzareno Salerno avrebbe estromesso quei funzionari che volevano escludere Calabria etica dal progetto, tra cui l’ex dirigente Bruno Calvetta, che subì minacce e forti pressioni riprese anche dalle telecamere del Ros, e infine venne sostituito con Enzo Caserta, finito in manette nell’operazione odierna. 

 

Salerno è quindi stato arrestato per abuso d'ufficio, turbativa d'asta, corruzione e minaccia a pubblico ufficiale aggravata dal metodo mafioso.

Nel provvedimento della Dda di Catanzaro è stato ipotizzato anche il voto di scambio a Carico di Salerno che avrebbe chiesto appoggio elettorale ai clan della 'ndrangheta Vallelunga di Serra San Bruno e Lo Bianco di Vibo Valentia in occasione delle elezioni regionali del 2010 acquistando veri e propri pacchetti di voti, ma il gip non ha ritenuto sussistenti le esigenze cautelari. 

 

L'operazione sarebbe il seguito di una precedente inchiesta sulle presunte assunzioni clientelari nella fondazione Calabria Etica: le indagini hanno poi consentito di svelare che tra gli assunti ci sarebbero anche esponenti legati al clan Mancuso, che avrebbe supportato Salerno nella sua azione intimidatoria.

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Erano le 5,30 circa di stamattina.
Quattro ragazzi a bordo di una vecchia panda salivano verso Belmonte Calabro paese.

 

 

Giunti all’altezza della prima curva a destra per una qualche ragione che è allo studio dei tecnici e degli esperti andava diritta travolgendo il fragile muretto laterale e piombando giù.

 

A bordo Giacomo Bruni alla guida.

Alla sua destra Cristian Conforti, dietro Danilo Pati e Domenico Conforti.

Immediato l’intervento dei Carabinieri del luogo, dei vigili urbani di Belmonte Calabro e dei Vigili del Fuoco.

 

I sanitari del 118 soccorrevano i feriti Giacomo Bruni, Danilo Pati e Domenico Conforti e li trasportavano all’ospedale di Cosenza dove sono in terapia intensiva.

 

 

Diversamente per Cristian Conforti per il quale non potevano far altri che constatarne il decesso.

Subito dopo i soccorsi i Vigili del Fuoco provvedevano a rimuovere la carcassa dell’auto piombata nell’area del teatro all’aperto 30 metri sotto.

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Il Gruppo “Insieme si Può” ha inviato il seguente comunicato:

 

Cari Concittadini di Belmonte, come ogni anno ci apprestiamo a festeggiare l’Epifania del Signore, la festa della manifestazione di Dio agli uomini.

Anche la nostra Amministrazione Comunale, nel rispetto delle tradizioni, dopo pochi mesi dall’insediamento, si manifesta a tutti i cittadini belmontesi con un bel regalo nella calza della Befana:

 

L’AUMENTO DELLE TASSE COMUNALI.

La maggioranza, durante il consiglio comunale del 30 Dicembre scorso, ha definitivamente approvato il rinnovo delle tariffe per il servizio idrico integrato e per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, rivedendo al rialzo i costi da sostenere e ripianandoli a discapito delle tasche dei cittadini della nostra comunità.

Gli aumenti, nel caso delle tariffe dell’acqua, sono addirittura pari a 0,20 €uro per m3, un salasso che si tradurrà mediamente in un aumento di spesa di circa 60 €uro all’anno in più per ogni famiglia Belmontese per il solo servizio idrico.

Il gruppo di minoranza ha aspramente criticato tali aumenti in consiglio comunale, ricordando alla maggioranza come tali maggiori costi vengano registrati in totale assenza di controllo (…a consuntivo) e a fronte di un (dis)servizio che registra ancora molte delle lacune già evidenziate durante la campagna elettorale: acqua non potabile per molti cittadini e disponibile a singhiozzo in molte delle nostre fazioni.

 

Eppure, in campagna elettorale il Sindaco in primis ed anche gli attuali Assessori e Consiglieri proclamavano, beati loro, che il nostro era un comune virtuoso, salvo a smentirsi appena sei mesi dopo.

Il Gruppo “Insieme si Può”, ritiene di dover assolutamente contestare un atteggiamento superficiale nella gestione della cosa pubblica, conseguente ad un palese deficit di conoscenza dei costi dei servizi essenziali come la gestione della raccolta e smaltimento dei rifiuti e la gestione del servizio idrico integrato.

Il tutto in totale contrapposizione con quanto succede ormai da anni in molti Comuni Italiani, spesso piccoli e con poche risorse, ma ingegnosi, combattivi, con amministratori locali in cerca di soluzioni efficaci per i propri cittadini.

Persone lungimiranti, con cuori capaci di superare l'individualismo e unire le forze per creare nel loro Comune un ambiente innovativo, sano, ecologico, capace di sfruttare le energie rinnovabili, aiutare i più deboli, e investire sui giovani e sull’innovazione.

E per aggiungere ulteriore danno al danno, bisogna rammentare l’ulteriore indebitamento di 215.000 €uro proposto dalla giunta e approvato dalla maggioranza durante il consiglio comunale del 13 Settembre 2016, 140.000 €uro per la fornitura di contatori elettronici e 75.000 €uro per la spazzatrice meccanica, che concorrono ad aggravare ancor di più una situazione già evidentemente disastrosa e che, come avevamo avuto modo di spiegare allora, non consentono di risolvere alcun problema legato ai costi e alla gestione efficace del servizio idrico e della pulizia urbana.

Come gruppo di minoranza, avevamo ritenuto totalmente inutile la spesa della spazzatrice, in relazione al suo effettivo utilizzo sul nostro territorio collinare, ed avevamo proposto di investire in maniera più oculata i 140.000 €uro destinati ai contatori, proponendo di sostituire/inserire solo quelli sugli snodi della rete principale, utili per poter monitorare eventuali perdite per zona e intervenire per ammodernare tratti della rete idrica più soggetti a rotture e quindi a perdite di svariati metri cubi non fatturati.

 

Ma, come al solito, le nostre proposte non hanno orecchie per essere ascoltate!!

A questo punto vogliamo essere ancor più chiari e risoluti: non possiamo più tollerare che noi, cittadini di Belmonte, veniamo chiamati a mettere riparo ai buchi provocati da una cattiva gestione; non possiamo più permettere che gli sprechi siano coperti con ulteriori aumenti di tasse.

Già il nostro Comune è inserito nel triste elenco dei Comuni d’Italia con le tasse più alte, per cui il danno era già fatto…..

Ora, oltre al danno, è arrivata anche la BEF(F)ANA!

Auguriamo a tutti un buon 2017…. E che Dio ce la mandi buona!

Belmonte Calabro li 03/01/2017        Giancarlo Pellegrino per il Gruppo “Insieme si Può”

NdR. Non dispiacerebbe che la maggioranza iniziasse questo nuovo anno rispondendo alla nota della minoranza acchè i belmontesi abbiano contezza dell’altra faccia della medaglia….!

Pubblicato in Belmonte Calabro

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