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curcioSANTA SOFIA d’EPIRO (CS) – Oltre duemila persone hanno gremito giorno 7 agosto la piazza S. Atanasio di Santa Sofia d’Epiro (CS) per assistere al XVIII incontro musicale “Generoso Baffa Scirocco” organizzato dalla banda musicale “V. Bellini” di Santa Sofia d’Epiro.

L’evento ha visto la partecipazione di quattro componenti la banda musicale “Francesco Curcio” di Amantea diretta dal M° Perri Altomare Alfonso, la banda “G. Verdi” di Luzzi e  la banda “S. Leone – R. Diana” di Saracena e la banda di Santa Sofia d’Epiro.

Ogni formazione per oltre mezz’ora ha eseguito brani di musica classica e moderna che hanno coinvolto il folto pubblico presente. Durante la serata, sono stati consegnati i premi  “Una vita per la banda”, riconoscimenti assegnati a personalità che si sono distinte per l’impegno e la dedizione alla crescita professionale e umana delle bande musicali.

Uno dei premi è stato assegnato al compianto maestro amanteano Francesco Curcio, figura carismatica e indimenticato maestro dei tanti cultori amanteani di musica bandistica dell’ultimo trentennio del 900. Il maestro Francesco Curcio nel 1987 iniziava nella sua vita un nuovo capitolo, quello della banda musicale “Achille Longo”, alla quale il maestro trasmetteva la preziosa eredità costituita dall'amore per la musica, la passione per gli autori classici, l'impegno, lo spirito di sacrificio. Uomo di rilevante spessore morale, profonda tolleranza e umiltà, virtù affiancate alla totale dedizione con cui curava la preparazione degli allievi, il maestro riusciva a creare una formazione di indubbio valore artistico che avrebbe visto alternarsi tra le sue fila, nel volgere di pochi anni, due generazioni di musicisti. Nel 1999, a due anni dalla sua scomparsa, la valenza sociale della sua instancabile opera di insegnamento viene definitivamente consacrata con la consegna della medaglia d'oro alla memoria. È autore di varie marce sinfoniche, a carattere prevalentemente didattico, tra le quali Serenità  e Frank & John, caratterizzate da fresca ispirazione, chiarezza e semplicità della linea melodica.

La kermesse si è poi conclusa in  tarda serata con degustazioni di prodotti tipici locali offerti dagli organizzatori.

Comunicato banda Curicio Amantea

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longobardiRiceviamo e pubblichiamo.

l'associazione Longotherapy di Longobardi (Cs) è lieta di presentare la seconda edizione della LONGOTHERAPY ART FEST 2015.

Il 17 Agosto Longobardi diventa il paese delle meraviglie per un giorno: i capitoli del libro di Lewis Carroll “Alice In Wonderland” prenderanno vita nei vicoli di Longobardi (CS).

L'evento è organizzato dall'associazione culturale Longotherapy ed avrà luogo nel centro storico del paese.

L'iniziativa nasce con l'intento di rivalorizzare le stradine più antiche e periferiche ormai disabitate e abbandonate del borgo, che ne costituiscono ancora oggi la parte più suggestiva anche se dimenticata. Un percorso scelto porterà i visitatori nel cuore del centro storico, trasformato, per l'occasione, nel Paese delle Meraviglie, con scenografie e costumi spettacolari.

 

Lungo il percorso, gli antichi palazzi saranno riaperti e gli spazi esterni, nella loro particolare ed antica conformazione architettonica, saranno luogo di mostre, proiezioni, spettacoli teatrali, readings, dj set e concerti; opiteranno musicisti, artisti di strada, clownerie, writers e iniziative cui protagonista sarà l'arte in ogni sua forma.

All'interno del festival saranno dislocati diversi punti food & beverage, che creeranno un percorso enogastronomico parallelo a quello principale, in cui si potranno gustare piatti prelibati con prodotti a kilometro 0. Le opere di bonifica dei percorsi, concessi dal comune di Longobardi, saranno a cura dell'associazione stessa e degli abitanti del paese: la collaborazione per riscoprire insieme valori come la cooperazione e la solidarietà, entrambi pilastri etici di una società sana e desiderosa di riscatto.

 

Alcuni degli artiti che saliranno sui palchi all'Art Festival 2015:

-Stuart O'Connor: musicista, cantautore dallo stile unico, arriva direttamente da Londra e farà tappa al Longotherapy Art Fest per la sua prima volta in Calabria. http://youtu.be/lKAMXZD-Q_Y

 

- Pasquale Sculco: voce e leader dei Carboidrati http://youtu.be/2GJYU9E656U

 

- Costantino Rizzuti: un musicista capace di creare una atmosfera magica con il suo tocco delicato e i suoi particolari strumenti sonori: http://youtu.be/I4c90XkVCxY

 

- The Menti: Una promettente e giovane jazz band del cosentino, chi ci segue li ha già conosciuti nella prima edizione del Longotherapy Art Fest e non può non ricordarli. http://youtu.be/hvib8nEk8BE

Pubblicato in Longobardi

giggino pellRiceviamo e pubblichiamo la nota di Gigino Pellegrini.

A volte succede che l’eccesso di confidenza del provinciale fa subentrare una particolare consapevolezza, rischiando così di precipitare nel Kitsch oppure nel camp. Il kitsch mira molto in alto, sfarzoso. Nell’ansia di elevarsi prova ad annientare tutto ciò che nella propria persona considera basso, volgare. Nel suo tentativo di essere ciò che non è. Il camp è invece il trash che si fa consapevolezza. In questo affannoso tentativo, si spinge, con un eccesso di confidenza in se stesso al di là e nel farlo, perde la propria spontaneità. Secondo qualche “creativo” il trash si basa su cinque pilastri: libertà di espressione, contaminazione, incongruenza, massimalismo ed emulazione fallita. Infami non sarebbero i prodotti in sè . La tendenza Camp nasce durante i primi del 900, attraversa tutto il secolo fino ad arrivare agli anni duemila. Fenomeno trasversale in quanto letterario e cinematografico; fatto sociale prima ancora che culturale, categoria estetica a partire dagli anni 60, nonché fashion trend. La critica sarebbe il peggior nemico. Per il creativo emergente, si può solo osservare ma non criticare il suo operato o pensiero. Segna il suo territorio estetico-razionale, non orinando, ma ridendo, infastidendosi e dunque “criticando” l’altrui agire/pensiero, alzando una barriera non solo virtuale, dietro la quale si illude di essere al sicuro dalle contaminazioni del ridicolo come in una famosissima canzone dei Nirvana ‘Territorial Pissing’: “ Dai gente sorridete a vostro fratello. Insieme, adesso, provate ad amarvi. …….. Quando ero un alieno le culture non erano un’opinione. Devo trovare un modo. Un modo migliore…….Mai incontrato un uomo saggio. Se è così è una donna. …….Solo perché sei paranoico, non significa che non ti perseguitano……Devo trovare un modo. Trovare una via. Devo trovare un modo, un modo migliore”. “Gotta find a way, find a way, when I'm there. Gotta find a way, a better way, a better way”. Come sosteneva Susan Sontag, non è una sensibilità di tipo naturale, se di tali ne esistono. L'essenza del camp, infatti, consiste nell'amore per ciò che è innaturale: l'amore per l'artificiale e per l'esagerato . Una sensibilità è quasi, ma non del tutto, indescrivibile. Ogni sensibilità che può essere racchiusa nella forma di un sistema, oppure maneggiata con i grezzi mezzi della prova, non è più una sensibilità. Si è concretizzata in un'idea. Chiaramente, l’atteggiamento meno consigliabile è quello “cool”, classic del kitsch, come il tentativo di conversazione della “purezza”. Questo è un approccio assolutamente inqualificabile e utilizzato prevalentemente da imbecilli, di fronte al quale qualsiasi reazione è lecita, dall’insulto verbale Al vomito. Il risultato è la diffusa tendenza a pretendere che siano gli altri a risolvere i propri problemi. In altre parole, il tentativo di vivere alle spalle dell’agire altrui. Questo è l’esatto contrario dell’individualismo, essendo la conseguenza di una cultura tesa ad annientare l’individuo – e, con esso, le responsabilità individuali – . C’è qualcosa in più che rende difficile la coesione sociale oggi. Infatti, molti cittadini sono prigionieri di una mentalità corrosa un individualismo amorale per cui l’interesse comune è visto solo in funzione di un vantaggio individuale. Si è creata di conseguenza, per dirla con il pensatore francese Emile Durkheim, una condizione anomica (carenza di regole), in cui le maggiori libertà dell’individuo si disperdono nei miti angusti e cinici di un individualismo senza compensazioni solidali….e senza dialettica vis à vis, sostituita dalla cancellazione dell’altro con una semplice cancellazione dalla lista degli “amici”(?) su FB.

Gigino A Pellegrini & G el Tarik

Rimborsopoli in Calabria ci sembra il segno della arroganza della politica.

Tra le somme rimborsate agli ex consiglieri regionali della Calabria c'è di tutto.

 

Viaggi all’estero (Mosca, Los Angeles), detersivi, ristorazione e soggiorni di terzi, gratta e vinci, contravvenzioni al codice della strada, bollette della tarsu, utenze di abitazioni private, IPad e Iphone, computer, regali natalizi, materiale edile, santini elettorali, mensole e bulloneria, uno spettacolo di lap dance , noleggi di autobus, servizi hostess, un cadeaux in porcellana, per un totale di 800 euro.

 

Ed ancora l’acquisto di magliette e tute da ginnastica, cappellini, portachiavi.

Qualcuno si è fatto rimborsare pure soggiorni al casinò di Campione d’Italia e un pasto personale a Monaco da 727 euro, cornici per 300 euro, due consumazioni da 29 e 50 euro al bar, le gomme dell’auto per 1500 euro, cento copie di un volumetto di fiabe per mille euro.

Non manca il costo per l'allestimento del sito web personale dell’ ex consigliere regionale Santi Zappalà arrestato in un’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria.

In una sola fattura 520 euro di spese del taxi.

Il senatore Pietro Aiello ha chiesto 1200 euro per un pasto a Soverato

Il consigliere Fedele chiese 727 euro per una lussuosa cena a Montecarlo accompagnata da due preziose bottiglie di champagne del valore di 190 euro ciascuno.

Una penna MontBlanc da 1100 euro acquistata da Bilardi, un’Audi A4 acquistata da De Gaetano (nella foto).

A Guccione viene contestato di essersi fatto pagare il fitto ed il costo dei servizi informatici della sede della sua segreteria politica di Cosenza per 27 mila euro.

Taluni consiglieri regionali calabresi avrebbero duplicato spesso le spese, ottenendo così un doppio rimborso, indifferentemente se si trattava di biglietti aerei od hotel) oppure di pochi euro per un caffè al bar.

Molto spesso si chiedeva l’anticipazione delle spese!

In particolare il senatore Gianni Bilardi al quale vengono contestati i rimborsi chiesti da un suo collaboratore.

Tra questi allegri rimborsi persino un televisore.

Insomma

Le somme contestate sono pari a circa €.2.491.263,00.

E’ stato richiesto il corrispondente sequestro di somme.

Insomma anche la povera Calabria è il paese dei bengodi!

Pubblicato in Calabria

Ecco la nota stampa inviata dai Gruppi Consiliari Movimento 5 Stelle Rende - Amantea - Corigliano e Mirto Crosia: “ Aveva promesso discontinuità con il passato, Mario Oliverio, e si è trovato con una giunta azzerata proprio dalle spese pazze del passato oltreché con diversi compagni e sostenitori di partito mandati al confino per gli stessi identici motivi. Aveva promesso una marcia nuova per la nostra regione ma ad oggi ci ritroviamo a navigare a vista in pieno regime emergenziale.

 

I cittadini calabresi meritano qualcosa di diverso e domani mercoledì 1 luglio, dalle 9 alle 18, saremo a Reggio Calabria di fronte a Palazzo Campanella per protestare contro questo governo regionale delle larghe intese. Una sola richiesta sottostà alla nostra manifestazione pacifica ma intransigente che si racchiude nello slogan #MarioDimettiti, con tanto di hashtag che contraddistingue il popolo della rete. Loro possono barricarsi dentro il palazzo, noi ci accamperemo fuori, per ricordargli che nella vita serve Onestà per ricevere il rispetto.

Purtroppo ci troviamo di fronte a una classe politica che non prova vergogna neanche davanti a uno scandalo come quello di “Rimborsopoli”. I cittadini calabresi si sentono presi in giro, defraudati dei loro diritti di giustizia, soverchiati dal potere, schiaffeggiati dalla violenza, anche verbale, delle ultime pezze giustificative che ancora Oliverio ha il coraggio di proferire.

Si deve ripartire da zero, da nuovi concetti e nuovi programmi. Per questo il governatore Oliverio si deve dimettere e lo deve fare subito.

Continuano i consiglieri comunali affermando che : “Chi è causa del suo male pianga se stesso”.

Il governatore Mario Oliverio non può addossare le proprie responsabilità sulle spalle di tutti i cittadini calabresi. Nessuna nuova squadra potrà ridare dignità a questo governo regionale la cui giunta, di per sé monca, è stata completamente azzerata dall’inchiesta “Erga Omnes” portata avanti dalla Procura di Reggio Calabria.

Scontato dire che non ci fidiamo di questa classe politica, del suo modo di agire e di operare. Scontato dire che quegli assessori sono stati fortemente voluti da Oliverio, così come altri nomi noti finiti nell’inchiesta, che hanno portato voti e consensi all’attuale presidente.

È vero che Oliverio non ha responsabilità diretta in questa inchiesta, ma ha una responsabilità politica perché si è fatto garante del ruolo istituzionale di alcuni di loro. Nonostante da più parti gli siano arrivati campanelli d’allarme, ha preferito portare avanti nomine di pura convenienza.

La Calabria e i calabresi non avevano bisogno di un’ulteriore onta e invece lui, noncurante di tutto, ha preferito rispondere a scelte dettate dal “pacchetto voti” anziché dall’alto profilo professionale e morale.

Pubblicato in Politica

Partito Democratico n 10

Nicola Adamo( Partito Democratico) per una somma pari a € 278.856,1

Mario Maiolo, ( Partito Democratico)per una somma pari a € 88.963,25

Mario Franchino, ( Partito Democratico) per una somma pari a € 47.020,83

Francesco Sulla ( Partito Democratico) , per una somma pari a € 42.108,19

Sandro Principe, ( Partito Democratico)per una somma pari a € 35.087, 19

Carlo Guccione, ( Partito Democratico)per una somma pari a € 27.186,07

Pietro Amato, ( Partito Democratico)per una somma pari a € 13.836,23

Antonio Scalzo, ( Partito Democratico) per una somma pari a € 11.193,54

Bruno Censore, ( Partito Democratico)per una somma pari a € 10.173,86

Demetrio Battaglia, ( Partito Democratico) per una somma pari a € 8.761,75

Scopelliti presidente n 4

Giovanni Emanuele Bilardi ( Scopelliti Presidente) , per una somma pari a € 357.655,96

Alfonsino Grillo, ( Scopelliti Presidente) per una somma pari a € 95.100

Claudio Parente, (Scopelliti Presidente) per una somma pari a € 14.543,07

Salvatore Magarò, (Scopelliti Presidente) per una somma pari a € 6.610.

Popolo della Libertà n 3

Luigi Fedele( Popolo della libertà), per una somma pari a € 399.969,03.

Pietro Aiello, (Popolo della Libertà) per una somma pari a € 37.160,04

Giovanni Nucera, (Popolo della Libertà) per una somma pari a 34.777,99

UDC n 3

Pasquale Maria Tripodi (UDC), per una somma pari a € 161.091,82 per uno dei capi di imputazione, più altri € 25.200 per un secondo reato contestato.

Alfonso Dattolo,(UDC) per una somma pari a 185.169,34.

Gianluca Gallo, ( UDC )per una somma pari a 12.477,64

Autonomia e Diritti Loiero Presidente n 2

Vincenzo Antonio Ciconte, (Autonomia e Diritti Loiero Presidente) per una somma pari a 10.709,00 per uno dei capi di imputazione, più € 41.251,28 per un secondo reato contestato, più € 17.550,00 per un terzo reato

Agazio Loiero, (Autonomia e Diritti Loiero Presidente) per una somma pari a € 15.625,45, per uno dei capi di imputazione, più € 13.902, per un secondo capo di imputazione

Rifondazione Comunisti Italiani n 2

Antonino De Gaetano ( Rifondazione Comunisti Italiani)per una somma pari a € 410.588 per uno dei capi di imputazione, più € 1.254,00 per un secondo capo di imputazione.

Ferdinando Aiello, ( Rifondazione Comunisti Italiani)per una somma pari a 3.680,08, più € 20.489,15 per un secondo reato contestato, più € 16.540,76 per un terzo reato contestato

Italia dei valori n 2

Emilio De Masi,( Italia dei valori) per una somma pari a € 20.694,55

Domenico Talarico, (Italia dei Valori)per una somma pari a € 13.175,08

Pubblicato in Calabria

La Calabria sta morendo di tangenti, ‘ndrangheta, corruzione, debiti, immoralità, indecenza. Ma ora un genio la salverà: vuole alzare l’asticella della legalità! Così sarà certo che nessuno la supererà. Non è che resti senza amici? Ma ecco cosa scrive Gigino A Pellegrini & G el Tarik.

 

“Secondo la World Bank, nel mondo si pagano ogni anno più di 1.000 miliardi di dollari di tangenti e va sprecato, a causa della corruzione, circa il 3 per cento del Pil mondiale. Applicando questa percentuale all’Italia, si calcola che annualmente l’onere sui bilanci pubblici è nella misura di 50-60 miliardi di euro l’anno, come una vera e propria tassa immorale e occulta pagata con i soldi prelevati dalle tasche dei cittadini.

 

Una situazione disastrosa e appesantita dai danni politici, sociali e ambientali, nel panorama italiano logorato in ogni settore. Sempre più spesso, infatti, attività illegali come il traffico illecito di rifiuti o l’abusivismo edilizio, magari “rivestito” con il rilascio di concessioni illegittime, sono accompagnate da un sistematico ricorso alla corruzione di amministratori pubblici e rappresentanti politici, funzionari incaricati di rilasciare autorizzazioni o di effettuare controlli.

Questo il dato che si riafferma senza troppi stupori nel 2014, che vede la Calabria in testa alla classifica nazionale per il numero di persone arrestate: 224, seguiti dai 210 in Piemonte, dai 154 in Toscana, dai 130 in Campania e dai 209 arresti in Lombardia dove sono state eseguite ben 15 inchieste, concentrate nella cosiddetta “zona grigia”, l’élite fatta di colletti bianchi, tecnici compiacenti e politici corrotti.

La corruzione è stata ed è uno dei problemi più gravi della vita politica e sociale italiana. Machiavelli la detestava con tutto se stesso, e ci ha lasciato una descrizione della città corrotta che merita di essere letta: “Di qui gli ordini e le leggi, non per pubblica, ma per propria utilità si fanno; di qui le guerre, le paci, le amicizie, non per gloria comune, ma per soddisfazione di pochi si deliberano. E se le altre città sono di questi disordini ripiene, la nostra ne è più che alcuna altra macchiata; perché le leggi, gli statuti, gli ordini civili, non secondo il vivere libero, ma secondo la ambizione di quella parte che è rimasta superiore, si sono in quella sempre ordinati e ordinano” (Istorie, III. 5)

Un popolo non corrotto, al contrario, dovrebbe essere saggio, e saper guardare lontano, dovrebbe porre il bene comune al di sopra del bene individuale e immediato e in questo modo difendere l’uno e l’altro.

Quale esempio Machiavelli citava (oggi farebbe ridere), la città di Roma.,….

Finché il politico di turno calabrese lavorerà in questo o quell'ufficio amministrativo pubblico, egli immaginerà che ciò gli dia il diritto di fare e disfare a suo piacimento.

Questa è, invece, pura e semplice prepotenza. Si tratta di imparare a insegnare politicamente, e noi non l'abbiamo imparato, non solo; ma non sappiamo ancora neanche affrontare in modo giusto il problema.

L'altra grande tumescenza è l'analfabetismo attuale. Mi viene da dire che finché nel nostro paese esisterà un fenomeno come questo, sarà difficile parlare di educazione politica. Non si tratta qui di un problema politico, ma di una condizione senza la quale parlare di politica non è possibile. L'analfabeta moderno è al di fuori della politica, dovrà prima imparare l'alfabeto. Senza di questo non può esservi politica, senza di questo vi sono soltanto chiacchiere, pettegolezzi, favole, pregiudizi, ma nessuna politica. Infine, se esiste un fenomeno come la corruzione, se è possibile una cosa di questo genere, non si può parlare di politica. E qui non ci si avvicina neppure alla politica. Con tali presupposti, in Calabria non si potrà fare della politica perché tutte le misure rimarranno sospese in aria e non daranno alcun risultato. Una legge, se applicata in pratica in un ambiente dove è permessa e diffusa la corruzione, non farà che peggiorare le cose. In condizioni simili nessuna politica è possibile; qui mancano le condizioni fondamentali perché ci si possa occupare di politica. La realtà meridionale, nei suoi centri decisionali, non è statica, ma è, al contrario, animata costantemente da correnti e processi, vecchi e nuovi, che si indirizzano soltanto in una direzione, con un unico fine: una gestione ottimale del sottosviluppo meridionale, al fine di garantire la riproduzione delle classi dominanti e il mantenimento dei ruoli di forza che le vedono protagoniste. Più di una vera e propria marginalizzazione del Mezzogiorno nello scenario nazionale, è più probabile che si tratti di un processo di progressiva subordinazione. Non è vero, infatti, che il sottosviluppo meridionale sia, come si dice, apparentemente statico. Solo superficialmente la situazione (politica ed economica) meridionale è quella di una infinita stazionarietà, di un immobilismo secolare. In Calabria, l'attività corruttiva sembra avere assunto una configurazione di "sistema" che oltretutto contribuisce a impedire la correzione di mali antichi che hanno frenato lo sviluppo del Paese e sbilanciato la struttura della società italiana e del suo sistema politico. La situazione calabrese è disastrosa. Non c’è più posto per l'onestà, la correttezza, l'affidamento, l'osservanza delle norme liberal democratiche. La violazione "legale" della legalità ha assunto, in misura dilagante, una delle peggiori e più deleterie delle sue manifestazioni: la corruzione!

La metastasi di questo mortale melanoma ha ormai raggiunto moltissimi settori di attività, dove pubblico e privato incrociano e condividono interessi ormai di natura criminale. Al continuo perpetrarsi di truffe e raggiri per ottenere illeciti finanziamenti, corrisponde, per converso, la incapacità, specialmente nel Sud, di spendere i ricchi stanziamenti europei per legittimi progetti di sviluppo.

In tale contesto, l'Italia è primatista delle frodi comunitarie, con in testa Calabria e Sicilia. In risposta a tutto questo e a quello che sta succedendo nel parlamento calabrese, il presidente della Regione, Mario Oliverio elevandosi a geniale giudice sportivo, pensa di aver trovato la soluzione: "Alzare l’asticella della legalità”.

Pubblicato in Primo Piano

Ecco l’elenco completo delle persone coinvolte nell'inchiesta di Reggio Calabria sulla gestione dei fondi del Consiglio regionale.

Ve lo offriamo per entità degli importi contestati anche se occorre ovviamente attendere le risultan- ze processuali.

Pur tuttavia gli importi contestati ci sembrano sintomatici delle personalità degli indagati.

 

Antonino De Gaetano ( Rifondazione Comunisti Italiani)per una somma pari a € 410.588 per uno dei capi di imputazione, più € 1.254,00 per un secondo capo di imputazione.

Luigi Fedele( Popolo della libertà), per una somma pari a € 399.969,03.

Giovanni Emanuele Bilardi ( Scopelliti Presidente) , per una somma pari a € 357.655,96

Nicola Adamo( Partito Democratico) per una somma pari a € 278.856,1

Sandro Principe, ( Partito Democratico)per una somma pari a € 35.087, 19

Pasquale Maria Tripodi (UDC), per una somma pari a € 161.091,82 per uno dei capi di imputazione, più altri € 25.200 per un secondo reato contestato.

Alfonso Dattolo,(UDC) per una somma pari a 185.169,34.

Alfonsino Grillo, ( Scopelliti Presidente) per una somma pari a € 95.100

Mario Maiolo, ( Partito Democratico)per una somma pari a € 88.963,25

Vincenzo Antonio Ciconte, (Autonomia e Diritti Loiero Presidente) per una somma pari a 10.709,00 per uno dei capi di imputazione, più € 41.251,28 per un secondo reato contestato, più € 17.550,00 per un terzo reato

Mario Franchino, ( Partito Democratico) per una somma pari a € 47.020,83

Francesco Sulla ( Partito Democratico) , per una somma pari a € 42.108,19

Ferdinando Aiello, ( Rifondazione Comunisti Italiani)per una somma pari a 3.680,08, più € 20.489,15 per un secondo reato contestato, più € 16.540,76 per un terzo reato contestato

Pietro Aiello, (Popolo della Libertà) per una somma pari a € 37.160,04

Sandro Principe, ( Partito Democratico)per una somma pari a € 35.087, 19

Giovanni Nucera, (Popolo della Libertà) per una somma pari a 34.777,99

Agazio Loiero, (Autonomia e Diritti Loiero Presidente) per una somma pari a € 15.625,45, per uno dei capi di imputazione, più € 13.902, per un secondo capo di imputazione

Carlo Guccione, ( Partito Democratico)per una somma pari a € 27.186,07

Emilio De Masi,( Italia dei valori) per una somma pari a € 20.694,55

Claudio Parente, (Scopelliti Presidente) per una somma pari a € 14.543,07

Pietro Amato, ( Partito Democratico)per una somma pari a € 13.836,23

Domenico Talarico, (Italia dei Valori)per una somma pari a € 13.175,08

Gianluca Gallo, ( UDC )per una somma pari a 12.477,64

Antonio Scalzo, ( Partito Democratico) per una somma pari a € 11.193,54

Bruno Censore, ( Partito Democratico)per una somma pari a € 10.173,86

Demetrio Battaglia, ( Partito Democratico) per una somma pari a € 8.761,75

Salvatore Magarò, (Scopelliti Presidente) per una somma pari a € 6.610.

Pubblicato in Calabria

Lo tsunami che ha investito in queste ore la Giunta regionale calabrese in seguito all’operazione “Erga Omnes” e che ha visto tra gli arrestati anche l’assessore regionale Nino De Gaetano, è un fatto di inaudita gravità ed incarna quel mal costume politico di potere e di sotto potere che nel tempo,specie nei governi regionali,si è ormai cristallizzato ed è in perfetta continuazione col passato, e col gioco delle alternanze politiche alla guida della regione tutto questo resta sempre intatto.

Un Governo ed un Consiglio regionale che non era di sicuro nato sotto i migliori auspici con la nomina dello stesso chiacchierato assessore De Gaetano in un importante settore come quello dei lavori pubblici e con l’elezione a Presidente del Consiglio di un rinviato a giudizio come Antonio Scalzo. Ora si può certamente affermare che il re è nudo, bene farebbe quindi il governatore Mario Oliverio ad assumersi le proprie responsabilità,allo stato attuale non vi sono più le condizioni per poter governare in maniera serena e trasparente una difficile regione come la Calabria,attraversata da vari problemi di natura sociale,economica,sanitaria ed ambientale.

Noi di Forza Nuova, alla luce di questa devastante inchiesta che riguarda i contributi regionali per le spese istituzionali e che ha portato all’arresto per peculato un assessore in carica insieme a tre ex consiglieri regionali con altri ben ventisette politici indagati, chiediamo l’immediato azzeramento di tutte le cariche e le nomine fatte in seno alla Regione Calabria, urge un immediato commissariamento della stessa Regione da affidare magari ad un alto rappresentante dell’esercito non affiliato alla massoneria ed alle lobby di partito e che traghetti l’ente verso nuove elezioni. La corruzione ha ormai preso il sopravvento.

Da anni Forza Nuova afferma che la Regione è l’ente politico dove maggiormente cova il malaffare e l’inchiesta attuale sfociata con questi arresti non è altro che il proseguimento di una certa politica affarista che si annida nei palazzi istituzionali della Regione e che paralizza tutte le attività politiche che dovrebbero essere messe in atto per risolvere i tanti problemi che stringono la Calabria nella loro infernale morsa, dal sistema rifiuti alla sanità,è tempo che tutti questi politici corrotti vadano a casa una volta per sempre.

IGOR COLOMBO, PORTAVOCE REGIONALE FORZA NUOVA CALABRIA

Pubblicato in Lamezia Terme

L’odierna operazione, denominata “Erga omnes” e scaturita dall’inchiesta “Rimborsopoli”, che ha portato a tre provvedimenti di custodia domiciliare, a cinque divieti di dimora in Calabria (da non sottovalutare!!) e ad oltre due milioni e mezzo di euro sequestrati, il tutto a carico di uomini politici dei vari schieramenti, fa ascrivere alla Calabria una nuova pagina nera.

Le responsabilità sono tutte di quei partiti e di quegli uomini politici che si ostinano a delegare alla Magistratura la pulizia del loro mondo.

La responsabilità è di chi dà incarichi di governo della cosa pubblica a coloro che sanno già essere sottoposti ad inchieste giudiziarie nonché di chi dall’interno dei partiti di appartenenza continua a difendere gli “indifendibili”.

La responsabilità è anche di chi non lascia fuori dalla politica coloro che, avvalendosi del consenso elettorale, sperpera o si appropria del denaro dei cittadini.

Credo che il Governatore della Calabria, dopo essersi ostinato a nominare nella sua Giunta personaggi che risultavano già sottoposti ad indagini giudiziarie ed oggi ufficialmente coinvolti nelle stesse, abbia il dovere morale di agire di conseguenza in relazione alla gravità della situazione emersa e ritengo, altresì, che i responsabili degli altri partiti politici, i cui uomini risultano coinvolti nell’inchiesta odierna, debbano comprendere che i cittadini calabresi non possono e non debbano più essere defraudati ed offesi nella loro onestà e moralità.

Taurianova, 26 giugno 2015 Angela Napoli Presidente Associazione “Risveglio Ideale”

Pubblicato in Calabria

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