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regionaliQuando si vota per le comunali chi viene eletto è sicuramente vincente. Gli altri scompaiono nell'anonimato e di lui non si parla più.  Ma la politica offre sempre altre occasioni. È il caso ,in particolare, delle regionali dove si candidano politici spesso poco conosciuti od addirittura sconosciuti. E questi hanno fortemente bisogno di essere "portati". Ed ecco la occasione nuova per i politici locali di mostrarsi.  Di farsi i selfie.  Di sentirsi.vivi.  di mostrare i propri muscoli, la propria forza . Una gara nella quale se vince il regionale vince anche lui.

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MENO SPESECatanzaro – “Siamo sempre contenti quando con le nostre iniziative riusciamo a contaminare le altre forze politiche, spingendole verso i nostri temi, che poi sono quelli invocati a gran voce dai cittadini. Però il candidato Presidente del centrosinistra non può fare la campagna elettorale cercando di prendere in giro i cittadini. Callipo è attorniato dalla stessa classe politica che ha bloccato la nostra proposta di legge di iniziativa popolare “Taglio Privilegi”. Come farà a convincere i più accaniti oppositori al taglio dei costi della politica regionale a dare una sforbiciata ai loro stessi portafogli, ai quali sono affezionati quasi più della poltrona?”. Così affermano in una nota i parlamentari calabresi del MoVimento 5 Stelle componenti del comitato promotore della proposta di legge di iniziativa popolare che vuol ridurre gli emolumenti dei consiglieri regionali, della giunta e dei gruppi consiliari. La risposta dei pentastellati arriva a seguito dell’annuncio del candidato Presidente del centrosinistra di voler sostenere la proposta dei 5 stelle sulla riduzione dei costi di Palazzo Campanella. “Callipo deve sapere che i cittadini calabresi vogliono un cambiamento reale e non accetteranno le solite prese in giro da campagna elettorale. La sua è solo propaganda, - continua il comitato Promotore - magari anche animata da buone intenzioni, ma le sue promesse si tradurranno nel nulla di fatto all'indomani delle elezioni. Il M5S, al contrario, ha presentato una concretissima legge di iniziativa popolare, sottoscritta da oltre 5 mila cittadini, per tagliare i privilegi alla casta politica regionale più pagata d'Italia e con i pessimi risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Il risultato: la nostra proposta non è stata nemmeno calendarizzata per essere discussa, così come prescrive la legge e la casta politica calabrese ha blindato i propri super stipendi. Tutto questo solo fino al 26 gennaio, però, - concludono i parlamentari pentastellati - perché la Taglio Privilegi sarà la prima legge che approveremo in un Consiglio Regionale a 5 stelle. Solo noi del Movimento abbiamo dimostrato di poterlo fare, con il taglio dei vitalizi e delle pensioni d’oro come pure con le restituzioni di parte dei nostri stipendi ai cittadini. Inoltre, dov’era Callipo quando raccoglievamo le firme per presentarla? Come mai non ha neppure firmato per quella proposta?! Questi elementi dimostrano che non ci sono alternative al cambiamento da noi proposto e chi tiene alla Calabria e vuole segnali di equità sociale non può che votare M5S il 26 gennaio”.

Alessandro Melicchio
Laura Ferrara
Riccardo Tucci

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Da Facebook

Siamo alla resa dei conti e questi conti mi vedono come l’unico politico calabrese a non meritare la candidatura perché macchiato di terribili colpe.

L’unico».

Esordisce così sulla sua pagina facebook il consigliere regionale Orlandino Greco, sul quale nelle ultime ore si è abbattuto il veto di Pippo Callipo che ha lanciato un vero e proprio ultimatum sulle liste pulite.

 

A poche ore dalla presentazione dei candidati a consigliere.

«E quali sarebbero queste colpe? – continua Greco –

Io che non sono neanche stato rinviato a giudizio, perché dovrei pagare?

C’è un giudice che deve ancora esprimersi sulla richiesta di rinvio e che potrebbe anche pronunciarsi rigettandola così come è stata rigettata la richiesta di misura cautelare più volte da parte del Gip, del Tribunale del Riesame e anche dalla Cassazione che ha dichiarato inammissibile l’azione della Procura».

Nei confronti di Greco, la Dda di Catanzaro ha di recente chiesto il rinvio a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa, corruzione elettorale e voto di scambio.

Accuse che il consigliere contesta: «Sono amareggiato – dice – perché chi mi conosce sa quanto la politica dia senso alla mia vita, quanto ami la mia terra e come, da sindaco, abbia amministrato con trasparenza e integrità denunciando quelli che oggi mi accusano.

Ridicolo.

Ridicolo è il trattamento che mi è stato riservato.

Ridicolo e vergognoso.

Ma dov’è lo Stato di Diritto?».

A suo dire, dietro la mancata candidatura ci sarebbe il fatto che viene considerato «scomodo». «Così come è scomodo il movimento che mi onoro di rappresentare – conclude -.

Siamo una forza inarrestabile che cresce sempre di più e mette radici in ogni territorio.

Amici, hanno paura di noi e se questo da un lato mi gratifica dall’altro mi impone delle responsabilità.

E oggi mi sento responsabile.

Ma non finisce qui.

Sono più carico che mai e quanto accaduto, insieme al sostegno di tutti, mi motiva ad andare avanti perché la Calabria, quella bella, è ancora possibile».

Il passo di lato di Oliverio che rinuncia a candidarsi a governatore della Calabria dicono che sia dovuta non tanto al lavoro di Gratteri che ha fatto piazza pulita tra i soci di Oliverio( parliamo di Adamo, di Incarnato eccetera),ed ancora meno alle ripetute richieste di rinvio a giudizio sempre di Oliverio.

No! Oliverio annuncia il sostegno a Callipo per avere una: «Coalizione ampia contro il centrodestra a trazione leghista»

Ormai Ora la scelta del governatore Mario Oliverio di rinunciare alla ricandidatura e di sostenere Pippo Callipo alle prossime regionali è ufficiale.

Nella nota diffusa dalla coalizione che finora ha sostenuto la candidatura del governatore si legge – «La coalizione di centrosinistra ha condiviso ed accolto l’appello del segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti..

Questo pomeriggio il presidente Oliverio ha convocato la coalizione del centrosinistra per una valutazione partecipata sulla situazione politica alla luce dell’appello del segretario nazionale del Pd in merito alla necessità di costruire un ampio schieramento unitario delle forze democratiche e progressiste con l’obiettivo di contrastare e sconfiggere il centrodestra a trazione leghista.

La coalizione ha apprezzato lo sforzo unitario espresso da Zingaretti ed ha condiviso la successiva disponibilità ed apertura espressa dal presidente Oliverio nella dichiarazione di ieri. In particolare è stata fatta propria la preoccupazione del segretario nazionale del Pd in relazione alla necessità di non disperdere il lavoro positivo svolto dal Governo Regionale in questi anni e la necessità di proiettarlo nel futuro attraverso un progetto innovativo sostenuto da un ampio schieramento del centrosinistra e del civismo democratico».

«Inoltre – si legge in conclusione di comunicato, nel quale comunque non viene mai menzionato Pippo Callipo – la coalizione ha apprezzato le considerazioni di stima politica, istituzionale e personale manifestati da Zingaretti nei confronti di Mario Oliverio.

La coalizione, infine, ha condiviso la proposta del presidente Oliverio di dare vita nelle prossime ore al confronto necessario per valutare e costruire tutte le condizioni per rendere possibile la realizzazione di una coalizione ampia, forte e autorevole nell’interesse della Calabria e dei calabresi».

Insomma Oliverio ed il suo ufficio stampa continuano a tentare di prendere in giro i calabresi!

Una vergogna!

Ilquotidianodelsud

Nella foto: Lucano esprime solidarietà ad Oliverio indagato

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«Sta mostrando una forza d’animo eccezionale, alimentata dalla solida certezza di poter dimostrare la sua totale estraneità alle ipotesi di reato che gli vengono contestate».

Lo scrivono, in una nota, gli avvocati di Gianluca Callipo.

Gli avvocati del sindaco di Pizzo Gianluca Callipo – Roberto Franco, Armando e Clara Veneto – si dichiarano confortati dall’esito dell’interrogatorio di garanzia, nel corso del quale il primo cittadino della città napitina ha risposto con puntualità alle accuse che ne hanno determinato l’arresto nell’ambito dell’inchiesta Rinascita Scott.

Callipo non si è avvalso della facoltà di non rispondere ed ha sostenuto l’interrogatorio con estrema precisione.

Ha sostenuto le proprie ragioni e risposto alle domande del Giudice senza alcuna riserva o titubanza, sottolineando più volte la sua fiducia nella Magistratura e nella Giustizia, ora come sempre, quale uomo della Società Civile e rappresentante delle Istituzioni al servizio esclusivo della collettività.

Un atteggiamento – concludono gli avvocati – che ha colpito per la determinazione con cui ha rigettato i capi d’imputazione, dichiarandosi completamente estraneo alle finalità delittuose attribuite a fatti e circostanze.

Nel corso della sua audizione, Gianluca Callipo ha anche comunicato la decisione di dimettersi dalla carica di sindaco.

Lo ha fatto chiedendo di allegare agli atti una lettera indirizzata al Prefetto di Vibo Valentia e, nelle intenzioni, anche ai cittadini di Pizzo.

«Uno scritto toccante – raccontano gli avvocati – con il quale ha espresso tutto il suo amore per la città che per due volte l’ha eletto sindaco.

Una lettera nella quale ringrazia tutti i componenti della Giunta e, prima ancora, i cittadini che hanno avuto fiducia in lui e assicura che riuscirà a dimostrare che questa fiducia è stata ben riposta, perché assolutamente estraneo alle accuse che gli vengono mosse».

Callipo ha motivato le sue dimissioni con la volontà di non gravare con la sua vicenda personale sulle sorti e sull’immagine di Pizzo, pur nella consapevolezza di non aver commesso i reati che gli vengono imputati e con la convinzione di doversi difendere nell’ambito del processo in cui è coinvolto, rispettandone tutte le regole.

«Un vero e proprio atto di amore nei confronti di Pizzo – rimarcano i legali. La sua lettera e le sue dichiarazioni esprimono razionalità, competenza amministrativa e trasporto emotivo, del Sindaco e dell’uomo chiamato ad affrontare la più difficile delle prove».

22 Dicembre 2019 Redazione Calabria 7

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Imponente operazione antimafia della Dda di Catanzaro. Tra gli arrestati anche il sindaco Callipo, il comandante della Municipale di Vibo Nesci, l'avvocato Pittelli

Arresti eccellenti in tutto il Vibonese e non solo per l’operazione antimafia “Rinascita-Scott” dei carabinieri del Ros di Catanzaro e del comando provinciale di Vibo Valentia.

Sono in totale 416 gli indagati, 334 gli arrestati.

Fra i principali arrestati ci sono: il boss di Limbadi Luigi Mancuso, il comandante della Polizia municipale di Vibo Valentia Filippo Nesci (domiciliari), Pasquale Gallone di Nicotera, Francesco Gallone, pure lui di Nicotera, Orazio Lo Bianco di Vibo Valentia, l’imprenditore nel settore della ristorazione Gianfranco Ferrante di Vibo Valentia; Nicola Barba di Vibo Valentia, già coinvolto in operazione “Rimpiazzo”; l’imprenditore edile residente a San Calogero Antonio Prestia, Domenico Anello di Curinga, Agostino Redi di Limbadi, Emanuele La Malfa di Nicotera, Danilo Tripodi, impiegato del Tribunale di Vibo Valentia, Lello Tomeo di Nicotera, Salvatore Tulosai di Vibo Valentia, Vincenzo Mantella di Vibo, Leoluca Lo Bianco (detto “U Rozzu”, Michelino Scordamaglia, Salvatore Furlano, Domenico (Mommo) Macrì, Domenico e Giuseppe Camillò, Carmelo D’Andrea (alias “Coscia Agnejiu), Giovanni D’Andrea, Antonio Lopez, tutti di Vibo Valentia, Giovanni Giamborino di Piscopio, Antonino e Michelangelo Barbieri di Pannaconi di Cessaniti, il boss Antonio La Rosa di Tropea (alias “Ciondolino”), Francesco La Rosa di Tropea (alias “U Bimbu”), Antonio Scrugli, fruttivendolo di Vibo Valentia, gli imprenditori Francesco e Carmelita Isolabella di Pizzo Calabro, Daniele Pulitano di Pizzo, Luigi Vitrò, Caterina Pettinato.

Fra i destinatari della misura cautelare anche l’imprenditore nel settore abbigliamento (con negozio sul corso di Vibo Valentia) Mario Artusa.

Arrestato anche l’avvocato Giancarlo Pittelli del foro di Catanzaro e il sindaco di Pizzo Gianluca Callipo.

Fra le misure cautelari anche quella nei confronti dell’avvocato Francesco Stilo.

Altri arrestati sono: Salvatore Bonavota di Sant’Onfrio, Antonio Vacatello di Vibo Marina, Francesco e Gregorio Niglia di Briatico, Antonio Ierullo, Antonio Fuoco, Michele Lo Bianco (cl. ’48), detto “U Ciucciu” di Vibo Valentia, Domenico e Giuseppe Tomaino di Vibo Valentia, Domenico Cugliari di Sant’Onofrio (detto “Micu i Mela”), il figlio Giuseppe Cugliari di Sant’Onofrio, Francesco Vonazzo, Domenico Febbraro di Sant’Onofrio, Bruno Barba di Vibo Valentia, Franco Barba di Vibo Valentia, Graziella Silipigni di Pizzinni di Filandari (moglie del defunto Roberto Soriano, scomparso per “lupara bianca”), Rosetta Lopreiato di Pizzinni di Filandari (moglie del boss Leone Soriano), Loris Palmisano di Vibo Valentia, Giuseppe Palmisano di Vibo, Francesco Pugliese (detto Willy) di Vibo, Francesco Staropoli di Vibo Valentia, Vincenzo Renda, Antonio Pardea di Vibo, Marco Ferarro, Francesco Crudo, Alex Prestanicola.

Arrestati poi: il boss di Zungri Giuseppe Accorinti ed i suoi fratelli Ambrogio e Pietro Accorinti, Giovanni Franzè di Stefanaconi, Rosario Romano di Briatico, Agostino Papaianni di Coccorino di Joppolo, Orsola Ventrice di Sant’onofrio (cognata di Domenico Cugliari).

Agli arresti domiciliari: Domenico Anello di Curinga, Vittoria Artusa, detta Mirella, di Vibo, Francesco Bonavena di Pannaconi, Giulio Calabretta, Giuseppe Calabretta, Francesco Cirianni, Maria Teresa Cugliari, Giuseppe Cuomo, Vincenzo De Filippis di Vibo Valentia (ex assessore comunale di Vibo), Salvatore Delfino, Fabio De Gaetano, Nicola De Gaetano, Giuseppina De Luca, Daniela De Marco, Taneva Dimitrova, Matteo Famà, Rosa Figliano, Luigi Fortuna (cl. ’66), Antonio Fuoco, Ornella Galeano, Benedetta Giamborino di Piscopio, Rosa Giamborino di Piscopio, Pietro Giamborino di Piscopio, Salvatore Giamborino di Piscopio, Emanuela Gradia, Luigi Incarnato, Carmelita Isolabella, Giuseppe La Piana, Antonio La Tassa, Nazzareno La Tassa, Mirko Lagrotteria, Maria Carmelina Lo Bianco, l’attuale consigliere comunale di Vibo Valentia Alfredo Lo Bianco, Orazio Lo Bianco di Vibo, Salvatore Malara, Giuseppe Mandaradoni, Salvatore Mandaradoni, Vincenzo Mazzitelli, Francesca Mazzotta, Mariangela Mazzotta, Vincenzo Menniti, Vincenzo Millitari, Francesco Murmora, Antonella Naso, Domenico Ubaldo Naso, Gregorio Naso, Maria Teresa Naso, Francesco Naso, Filippo Nesci, comandante della Polizia Municipale di Vibo Valentia, Francesco Giuseppe Niglia di Briatico, Caterina Pettinato, Filippo Polistena di Vibo Valentia, Giovanna Profiti, Vincenzo Pugliese Carchedi di Vibo, Diana Pugliese, Tommaso Pugliese, Paola Rella, Angelo Restuccia, Pasqualina Rito, Francesco Ruffa, Giuseppe Salamò, Giuseppe Serratore, Rosa Serratore, Gaetano Staropoli, Michele Staropoli, Cristian Surace, Ilenia Tripolino, Francesco Valenti, Orsola Ventrice, Cristian Vallone, Olga Vallone, Concetta Vozza, Daniel Zinnà.

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Ecco cosa dice Guccione:

“Callipo candidato presidente è la soluzione vincente per la prossima tornata elettorale regionale.

Chi pensava che la partita fosse già chiusa adesso dovrà ricredersi grazie all’encomiabile lavoro del Partito Democratico e del suo segretario Zingaretti che insieme a Nicola Oddati e Stefano Graziano sono stati decisivi per la scelta della candidatura di Pippo Callipo.

In Calabria si può vincere.

 

 

Alcune dichiarazioni, anche nel campo del centrodestra, dimostrano nervosismo per tale scelta.

Ci auguriamo che, insieme a noi, possa svilupparsi un confronto con le altre forze che governano il Paese.

Un confronto che ci permetta di combattere insieme questa battaglia in Calabria puntando su Callipo, un candidato di alto profilo.

Carlo Guccione Consigliere regionale”

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Sembra più che probabile vista la sua dichiarazione di ieri 30 novembre 2019

Scrive Iacucci:”La scelta di Pippo Callipo quale candidato governatore della Calabria è quella giusta.

Ne sono certo e lo dimostra il lavoro fatto in queste settimane insieme al segretario del Partito Nicola Zingaretti, al commissario Stefano Graziano e al responsabile del Mezzogiorno Nicola Oddati per arrivare alla scelta condivisa che ha portato a candidare un imprenditore di alto profilo, molto apprezzato in Calabria e non solo.

Adesso bisogna mettersi al lavoro per creare intorno a Callipo liste forti, con uomini e donne rappresentativi della nostra regione, amministratori, forze sociali e del mondo dell’associazionismo che vogliono cambiare insieme questa terra.

Bisogna formare una coalizione forte e per vincere serve il contributo di tutti.

Il mio auspicio è che la candidatura di Pippo Callipo possa riportare all’unità il centrosinistra.

La posta in gioco è troppo alta e non possiamo permetterci di regalare il governo della Regione al centrodestra.

Franco Iacucci Presidente Provincia di Cosenza fa seguito alla seguente dichiarazione di Zingaretti.

“In queste settimane - prosegue l'imprenditore, che ha accettato di schierarsi con il centrosinistra - ho molto riflettuto sull'opportunità di un mio impegno politico diretto e sono giunto alla conclusione che non posso non fare questa battaglia, non posso non ascoltare la voce di una nuova generazione che vuole essere protagonista di una rivoluzione pacifica ma decisa e non più procrastinabile”.

"La candidatura di Callipo alla presidenza della Regione è l’elemento di grande novità politica e di spinta al cambiamento di cui la Calabria aveva bisogno - scrive in una nota il segretario nazionale del PD Nicola Zingaretti. –

La sua storia personale di imprenditore legato alla sua terra e di animatore di movimenti civici, può innescare quella rivoluzione dolce, democratica e innovatrice che una regione bellissima richiede a gran voce.

Il Partito Democratico lo sosterrà con il massimo impegno e garantirà la stessa carica innovatrice e rigeneratrice che mette in campo la sua candidatura.

Ora tutto il PD calabrese si unisca intorno a Callipo.

Lo stesso lavoro deve essere rivolto a creare un’alleanza vasta, civica e politica.

Un nuovo progetto per fermare le destre.

Con Callipo Presidente può cambiare il destino della Calabria.

Lavoriamo affinché intorno a lui si unisca un fronte largo e che tutti coloro che si oppongono alle destre si riuniscano con un programma chiaro intorno a una candidatura forte e vincente”.

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Il Presidente di ANCI Calabria chiede un incontro urgente al Ministro della Salute

Ci è impossibile non dire grazie a GIanluca Callipo nella sua qualità di Presidente dell’Anci Calabria per il coraggio di affermare che “La Calabria, al momento, è fuori dalla Carta costituzionale”

Quanto è profondamente vero!

Ma non solo, presidente, per la sanità!

Purtuttavia ci sembra un inizio di presa di responsabilità da parte dei sindaci calabresi.

 

Ma eccovi la lettera rivolta al ministro della salute

“Gentile Signor Ministro, la situazione emergenziale della Sanità in Calabria è nota.

Ma forse è meno noto quanto sia alto il livello di preoccupazione nella popolazione calabrese.

Non si tratta di un timore vago, indotto da notizie falsamente allarmistiche, ma di un disagio reale e concreto, determinato dal venir meno, giorno dopo giorno, di quel diritto inviolabile sancito dall’articolo 32 della nostra Costituzione, dove si afferma che «la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività».

La Calabria, al momento, è fuori dalla Carta costituzionale, e solo l’abnegazione di medici bravissimi, di infermieri e operatori socio sanitari che quotidianamente affrontano e in parte risolvono problemi che altrove apparirebbero insormontabili, hanno consentito fino ad ora al sistema sanitario regionale di non collassare definitivamente.

Ma i calabresi non possono più sopportare oltre uno stato di cose che li costringe, quando è in gioco la loro vita e quella dei loro cari, ad andare altrove, cercando in altre regioni d’Italia l’efficienza e la puntualità nella prevenzione e nelle cure che qui non trovano.

Situazione che non solo mortifica i cittadini calabresi, ma grava enormemente sui conti della Regione, che questa emigrazione sanitaria deve sostenere con il proprio bilancio.

Le conseguenze sono devastanti, con riferimento alla qualità della vita ma anche da un punto di vista squisitamente finanziario, con infiniti rivoli di malcostume e illegalità che si diramano da questa palude di diritti negati e inefficienze.

Un considerevole numero di sindaci, che rappresento in qualità di presidente Anci Calabria, chiede un incontro urgente per poterle rappresentare di persona, attraverso una nostra delegazione, quanto accennato, avendo al contempo la possibilità di avanzare precise istanze di cambiamento espresse dai cittadini che ci onoriamo di rappresentare.

Auspicando che venga colta in pieno tutta l’urgenza che questa accorata richiesta vuole esprimere e sicuro di un suo tempestivo riscontro, le porgo i miei più cordiali saluti.

Il Presidente  Dott. Gianluca Callipo 

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Il presidente dell’Anci Calabria Gianluca Callipo:è intervenuto nel corso della riunione regionale dell’associazione che raggruppa i Comuni calabresi: «C’è intenzione di proseguire ma con maggiori garanzie»

Dice Gianluca Callipo «I Comuni vogliono proseguire il percorso per la stabilizzazione del Lsu-Lpu, ma hanno bisogno di maggiori garanzie e certezze».

Lo ha affermato a margine dell’odierna riunione del consiglio regionale dell’associazione che raggruppa i Comuni calabresi.

Poi prosegue «Abbiamo evidenziato le problematiche che a tutt’oggi permangono rispetto alla prosecuzione del percorso di stabilizzazione, perché vari Comuni hanno proceduto alla contrattualizzazione dei lavoratori seguendo l’indirizzo della Regione assumendosi anche una responsabilità maggiore di quella che hanno.

Pero’ ci sono nodi che arriveranno al pettine se non si chiariranno alcuni aspetti, quelli sulle deroghe dei fabbisogni e quindi sulle possibilità di turn over per i Comuni: su questo è necessario che ci sia chiarezza da parte del governo nazionale, l’assessore regionale Robbe ci ha dato rassicurazioni sul confronto con il governo nazionale, ma aspettiamo di avere elementi e documenti certi».

Secondo Callipo «inoltre bisogna capire quali saranno le risorse finanziarie che saranno messe a disposizione: ancora non è uscito il Dpcm, ancora non è stata varata la legge regionale che era stata promessa mesi fa per aiutare il percorso di stabilizzazione degli Lsu.

Su tutto questo i Comuni esprimono preoccupazione per il tempo che sta trascorrendo da quegli annunci, quindi solleciteremo per avere risposte.

I Comuni vogliono proseguire il percorso per la stabilizzazione del Lsu-Lpu, ma hanno bisogno di maggiori garanzie e certezze, che oggi ancora non ci sono.

Stiamo evidenziando delle problematiche perché i Comuni non vogliono fare assolutamente passi indietro sul percorso, ma sono preoccupati per i passi in avanti da fare, e i passi in avanti non saranno possibili se non si chiariranno tutti questi aspetti».

Sig Callipo, ci perdoni le insolenti domande:

  1. Come faranno i comuni in dissesto che non possono fare assunzioni a stabilizzare- pur volendoli- gli LSU ed LPU?.
  2. Chi pagherà i loro stipendi?
  3. Cottarelli finanzierà la stabilizzazione degli LSU ed LPU?
  4. Perché De Luca dice che la regione non può stabilizzare gli LSU ed LPU e dichiara il timore di pagare di tasca sua ed in Calabria tutti pensano possa farlo la regione di Re Oliverio?
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