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Questa “querelle” farà certamente “felice” la maggio ranza, come tutte le storie che vedono la minoranza lasciarsi andare a conflitti interpretativi e di posizione.

 

Non ci sta Ruggiero e contesta quello che sembrerebbe un atto di orgoglio quando la consigliera di M5s Francesca Menichino afferma che le astensioni degli altri consiglieri di minoranza rientrano nel gioco sterile delle parti.

Non è da lei. Soprattutto quando lei( ed –invero- anche altri della minoranza) afferma che la solidarietà di genere ( maggioranza e minoranza) sono figlie del gioco sterile delle parti.

Forse la minoranza dovrebbe incontrarsi prima del Consiglio comunale e non sembra lo faccia. Ci vorrebbe un leader, ma è difficile trovarlo

Ecco cosa dice Sergio Ruggiero

“Oggetto: Risposta alle contestazioni “alle altre Minoranze” di Francesca Menichino del Movimento 5 Stelle.

Cara Francesca, nel tuo comunicato comparso all’indomani del Consiglio Comunale del 21 luglio, tra le altre cose scrivi: “Le astensioni delle altre minoranze rispetto alle nostre proposte, scelte concrete da condividere o meno, ci dimostrano che anche loro ieri non hanno votato interrogandosi semplicemente sull’opportunità delle scelte per i cittadini, ma interpretando uno sterile gioco delle parti, rispetto al quale il M5s si sente davvero molto lontano”.

E se le ragioni dell’astensione non risiedessero nell’interpretazione di uno sterile gioco delle parti ma solo nell’intenzione di essere consapevoli rispetto ad una scelta?

E ti domando, Francesca, come si può sentenziare in questo modo senza prima tentare di capire le ragioni altrui?

Mi spiego:

Ho condiviso e apprezzato il tuo brillante intervento riguardante la questione dell’affidamento in proroga alla Carime del servizio di Tesoreria. Tutta la Minoranza ha votato contro. Poi tu hai proposto le seguenti mozioni:

  • proposta educatori tirocinanti, integrazione mozione educatori;
  • proposta viabilità corso Umberto viabilità centro storico.

Si tratta di questioni complesse, solo apparentemente scontate, che francamente non possono essere decise in Consiglio senza che siano state preventivamente discusse in sede di Commissione tecnica. Infatti il funzionario Aloe all’uopo convocato, e l’Assessore Rubino, intervenuti rispettivamente nel merito delle due mozioni, hanno addotto ragioni meritevoli quantomeno di essere ascoltate e approfondite. Ed io, che devo ascoltare per capire non essendo beneficiato del dono dell’intelligenza sovrumana appartenente solamente ai geni, non ho potuto fare altro che astenermi. Magari avrò sbagliato.

Francesca cara, anch’io ho proposto una mozione, ma pur essendo ragionevolmente sicuro che sarebbe stata accolta per come era stata argomentata in precedenza, mi sono premurato di rimandare la questione a un’apposita commissione tecnica che la affronti con la dovuta attenzione, alla presenza del Comandante della Polizia Municipale e di tutte le parti in causa. E’ stata accolta all’unanimità, e stai sicura che la Commissione si farà a stretto giro!

Questo per dirti che se anche tu avessi proposto una Commissione di approfondimento invece di pretendere risposte immediate in Consiglio, non avrei esitato un solo istante ad appoggiarti. Che vuoi farci, Francesca, sono un pover’uomo, e prima di decidere ho bisogno di capire.

E’ questa la ragione per la quale mi sono astenuto, e non perché faccia parte di una compagnia di saltimbanchi che interpretano uno sterile gioco delle parti.

Voglio continuare a stimarti, Francesca. E tuttavia, rispettosamente parlando, mi sento di invitarti a misurare le parole. Amantea, 22.07.2015 Cordialmente Sergio Ruggiero”

Un invito alle parti dal nostro sito web,certi di interpretare il pensiero della comunità : “ Non litigate, siete entrambi( soprattutto voi due) indispensabili per la verità e la giustizia. Grazie”!

NESSUN "SALVATORE" PER LA MAGGIORANZA

Francesca Menichino racconta alla comunità lo scorso Consiglio Comunale del 18 giugno.

Dice la consigliera del M5S: “Non è facile raccontarvi l’ultimo Consiglio Comunale.

Tante cose sono accadute, tante parole sono state dette, in una seduta durata 5 ore.

Molte volte è stato detto NO, No alle riprese video del Consiglio Comunale pur regolarmente richieste, No alla proposta lungomare e alle firme dei cittadini senza un vero ostacolo amministrativo, e un No forte e deciso del consigliere Salvatore alla maggioranza che ormai appare per quello che è: l’amministrazione Sabatino è solo finzione, finzione di trasparenza che non c’è, finzione di democrazia che non c’è, e finzione di unità che non c’è.

Una finzione generale in cui sindaco vero appare il padre della sindaca eletta, il ragioniere gratuito e volontario è il tutor della ragioniera che non c'è (la segretaria/ ragioniera è presente solo 15 ore a settimana), il concorso che dovrebbe esser vero (quello del ragioniere) viene espletato per finta, mentre la commissione di una altro concorso ( quello dei vigili precari) viene cercata con "criteri impossibili", finto è il problema del demanio per la questione lungomare (la concessione la deve rilasciare lo stesso ufficio demanio del Comune e cioè Pileggi), alcune deleghe vengono date davvero ma esercitate per finta e altre date per finta ( le deleghe ritirate al consigliere Ciccia) ed esercitate davvero, finto è il controllo interno ed esterno, finta la cura dell’interesse pubblico, finto più di ogni altra cosa è il sistema dei conti.E finti e distanti dalla realtà sono i comunicati stampa di questa amministrazione legata all'apparire e non all'essere. Ciò che dovrebbe essere possibile e dovuto, il decoro urbano, i sevizi ai cittadini, la salvaguardia dell'ambiente e della salute, l'eguaglianza e l'imparzialità, la promozione del lavoro e del turismo, i pagamenti a chi lavora, tutto diviene impossibile, e ciò che dovrebbe essere impossibile si materializza, come lavorare dopo la pensione, bloccare concorsi che si dovrebbero espletare, creare staff quando si dovrebbe risparmiare, dare incarichi (l'addetto stampa) e progetti ( il sindaco ha definito un "lontano parente" il progettista del ponte Colongi) senza gare pubbliche, pagare le spese legali a chi è indagato per il porto, spendere enormemente e con scarsi risultati di efficienza amministrativa, e poi indebitarsi (circa 20 milioni di indebitamento in conto capitale) e ricorrere a continue anticipazioni di liquidità (circa 11 milioni nell'anno 2014).

In questo scenario , in questo strano contesto, tutto alla rovescia, l’intervento del consigliere Salvatore ha squarciato il velo mostrando la finzione, o almeno una parte di essa: la Lista Rosa Arcobaleno oggi maggioranza Sabatino si è mostrata per quello che è stata davvero, un’accozzaglia di pacchetti di voti legati a promesse e ad accordi elettorali, nessun progetto politico, nessun ideale da perseguire, nessun servizio da rendere alla città ma interessi da salvaguardare e impegni da rispettare con gli elettori: questo l’unico senso che si può rintracciare nelle parole del sindaco quando in consiglio dice “il consigliere Salvatore se ne va perché non ha ottenuto ciò che voleva”. Questa è la politica per la giunta Sabatino. E tra gli elettori ieri è stato fatto da Salvatore esplicito riferimento a Tommaso Signorelli, riferimento che non è piaciuto a chi ha voluto subito negare o rinnegare questa richiesta di appoggio elettorale fatta a chi è già stato in lista con lei, ma anche con l’assessore Tempo e con il consigliere Mazzei nel 2006 prima dello scioglimento del Consiglio Comunale e prima dell'ordinanza di fermo "Nepetia".Ha negato il Sindaco di essersi rivolta lei (o chi per lei) a Tommaso Signorelli e ha detto di aver pronunciato una frase “Non dobbiamo vincere per forza”, frase che nello stesso momento in cui tenta di distanziare i sospetti in realtà li richiama e li rafforza, confermandoli e offrendo l’idea chiara che rivolgersi all’ex-assessore avrebbe avuto la forza di determinare l’andamento delle elezioni. Come probabilmente è accaduto. E in questo scenario è la stessa maggioranza che in modo paradossale nell'ennesimo comunicato definisce il modello amministrativo imperante ad Amantea, attribuendolo però a Salvatore: "mandare l’operaio a Tizio, la ruspa a Caio e la luce a Sempronio, promettere i 10 giorni di lavoro al compare o la sistemazione definitiva all’amico" (citazione testuale incredibile da leggere).

Durante il Consiglio alla segretaria che riteneva di “sorvolare sui nomi” abbiamo chiesto di verbalizzare ogni cosa e da ogni cosa, da questo spaccato chiarissimo, ognuno tragga le considerazioni che ritiene opportune, decidendo una volta per sempre se dalla politica voglia pretendere finalmente verità e giustizia, disinteresse ed efficienza , o continuare ad accettare con rassegnazione il sistema clientelare e la solita finzione.”

Ad ogni lettore le opportune riflessioni ed ove possibile anche alle Istituzioni!!!!

Rubino attacca Mazzei: Caterina è perplessa, La Pati si sciale, Tempo è serio, Cannata non sa se ridere o meno

Basta ( non cinque) sembra dire Sante Mazzei al suo dirimpettaio Rubino; Ruggiero sorride, la Veltri è fortemente perplessa

Mah! Dio, dove mi trovo! Sembra dire Francesca Menichino

Mio Dio sembra dire Antonio Cima

Stamattina i senatori del M5S Nicola Morra e Luigi Gaetti sono entrati nelle stanze della ragioneria “dove da alcuni mesi presta gratuitamente la propria opera il padre del sindaco Giuseppe, collocato in pensione dallo scorso mese di novembre dopo avere prestato servizio per oltre 40 anni” e successivamente sono stati ricevuti dal sindaco Monica Sabatino.

 

Insieme a loro (si legge nella nota stampa del Comune di Amantea) negli uffici comunali sono entrati“un gruppo di pentastellati, con apparecchiature idonee alle riprese televisive senza alcuna autorizzazione”.

 

Si legge ancora che “I due soggetti” - riferendosi ai due Senatori della Repubblica - erano “coadiuvati per l’occasione da servi, vassalli e da esponenti locali dello stesso movimento” ed “ hanno criticato la presenza dell’ex dirigente, immobilizzando l’attività degli uffici, (e) sostenendo di effettuare mandato di sindacato ispettivo”.

 

Ed ora la nota congiunta dei senatori M5S Nicola Morra e Luigi Gaetti, che oggi hanno fatto una visita al municipio di Amantea (CS), insieme a Francesca Menichino, il consigliere comunale del Movimento cinque stelle e ad un gruppo di cittadini e attivisti.

”Se il sindaco di Amantea, Monica Sabatino, ritiene di avere le carte in regola circa la gestione della Ragioneria, non serve che rilasci dichiarazioni stampa chilometriche quanto fumose per nascondere che suo padre, pur in pensione, gestisce ancora le pratiche di quell'ufficio”.

E poi continua la nota «Ogni comune – precisano i due senatori M5S – deve essere una casa di vetro, trasparente alla vista di tutti. Pertanto, non comprendiamo l'ansia e il nervosismo che ha spinto il sindaco di Amantea a urlare per la nostra visita. Evidentemente la nostra presenza ha dato fastidio, non era gradita».

«Vale la pena – concludono Morra e Gaetti – ricordare al sindaco Sabatino che il municipio non è casa sua o del padre, ex responsabile della Ragioneria comunale, sicché deve accettare il controllo democratico dei cittadini, dei consiglieri comunali e dei parlamentari, che sarà sempre più stretto”.

I senatori, ovviamente, hanno chiesto l’intervento dei Carabinieri che sono prontamente giunti sul posto verbalizzando l’accaduto.

 

IL VIDEO DI NICOLA MORRA

 

Nicola Morra è nato a Genova il 1963 ma vive da tempo in Calabria dove lavora come professore di storia e filosofia prima per il Liceo Scientifico G.B Scorza e poi per il liceo Bernardino Telesio di Cosenza.

 

Oggi è senatore e fa parte della prima commissione permanente affari costituzionale nella quale ricopre la carca di vicepresidente.

È spessissimo ad Amantea.
E’ intervenuto diverse volte sui fatti della città e dell’amministrazione.

 

Anche stamattina dove ha proceduto ad effettuare due ispezioni.
La prima presso il comune di Amantea, la seconda presso la struttura che ospita i migranti di Amantea.
Ci risulta anche, salvo smentite, si sia recato presso la locale caserma dei carabinieri.

 

Aspettiamo la apposita nota stampa e nel frattempo segnaliamo solo l’amarezza del sindaco Monica Sabatino espressa sul suo personale profilo Facebook.

 

 

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Ancora e sempre il comune di Amantea sorprende per la “impudenza” e la “arroganza” con la quale opera.

 

 

Una “impudenza” ed una “arroganza” che garantisce la “immunità” con la scusa che tanto così fan tutti, che non esistono reali ed immediati controlli, anche quando vengono denunciate le 50 ed oltre sfumature di grigio che in questa movenza raggiunge le tonalità più nere del nero.

Una impudenza” ed una “arroganza” che permette alla amministrazione di passare con una leggiadria da un concorso che- per quanto disposto dalla sentenza del TAR- non viene espletato( parliamo dei vigili precari) ad uno che viene espletato anche se il posto non esiste (parliamo di quello di Funzionario del servizio economico finanziario).

 

E tutto nel silenzio più greve di una pseudo minoranza-opposizione che lascia quasi totalmente il dovere di controllo alla sola Francesca Menichino che oggi scrive:

E’ molto semplice- direi scontato- parlare di legalità, di trasparenza e dirsi amministratori onesti ed intransigenti, ma la legalità si vive costantemente attraverso ogni atto amministrativo.

Anche e soprattutto attraverso l’espletamento di un concorso. Qualsiasi concorso e qualsiasi occasione di lavoro o di vantaggio economico, riguardo al quale non si dovrebbe nemmeno lontanamente indurre il sospetto che si voglia favorire qualcuno a danno degli altri l’onestà e l’imparzialità vanno non proclamate ma dimostrate concretamente in modo trasparente. Ed invece ad Amantea con impudenza , con arroganza si mirano degli obiettivi spesso prestabiliti e poi si vede come fare per raggiungerli lasciando un’apparenza (ma ormai non ci crede più nessuno) di legalità.

Così si modificano i bandi anche più volte ( gli esempi sono diversi, l’ultimo è l’ home care premium che ha introdotto il colloquio prima non previsto) si cambiano le norme del regolamento dei concorsi per rendere “impossibile” l’espletamento di un concorso ritenuto forse scomodo (esempio procedura di stabilizzazione dei vigili precari) si congelano concorsi per posti di pensionati che non possono andare in pensione. Ma quando la corda si tira troppo finisce che poi si spezza e che magari il prefetto, dopo le pressioni del M5S, solleciti l’espletamento del concorso. Bisognerebbe fare le cose in modo regolare, anzi più che regolare: il concorso è indetto quasi da un anno; anche se il bando non lo prevede un’amministrazione trasparente oltre a pubblicarlo sul sito lo mette perennemente in primo piano gli dà massima diffusione, impiega (finalmente per cose utili e di valenza amministrativa) l’addetto stampa e magari si spinge ad inviare una comunicazione a tutti gli ammessi come tra l’altro il bando dice quando nell’art.10 si legge “il calendario delle prove scritte verrà comunicato ai candidati almeno 15 giorni prima della data fissata per la prima prova”. Poi magari pubblica la graduatoria in base ai titoli, per come previsto, ed infine espleta in modo serio il concorso senza lasciare sospetti . Invece nessun risalto è stato dato al calendario delle prove (forse chi doveva sapere sapeva) è così si sono presentate solo 12 persone su 67, inoltre alle ore 9 i candidati che si recano alla palestra delle scuole medie , posto indicato come sede di espletamento del concorso, non trovano né la commissione e nemmeno i banchi.

La commissione giunge alle 10:15 dopo avere elaborato nella stanza della segretaria le tracce. Giungiamo sul posto rivendicando non solo il diritto ma anche il dovere di controllo e di sindacato ispettivo, ma ci lasciano fuori dalla porta insieme a Mario Aloe che respinge i nostri rilievi ritenendoli offensivi, perché chiedere trasparenza per qualcuno può rappresentare un’offesa.

 

Non ci resta che informare le forze dell’ordine: lo facciamo sia verbalmente che protocollando le nostre osservazioni indirizzate al sindaco, alla Commissione e ai Carabinieri: il rilievo riguarda soprattutto la informazione sul concorso e il dato della scarsissima affluenza.

Ma le osservazioni potrebbero essere anche altre, coma la mancata valutazione dei titoli, la possibilità di consultazione di testi e fotocopie che pare sia avvenuta senza controllo e anche la stessa modificata natura del posto messo a bando, dopo che la pianta organica è stata di nuovo modificata e il servizio che era stato riunito è stato nuovamente sdoppiato in Tributi (di recente è stata incaricata la dott.ssa Zagordo) e Finanze. Vedremo come si determinerà domani la dott.ssa Lupo, presidente della commissione, nella speranza che domani sia davvero, come si dice, un altro giorno”.

 

Ma la dichiarazione più importante è quella che appare sulla pagina face book che vi sottoponiamo:

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Scrive Rosario Cupelli :

“Leggo che finalmente dopo mesi il gruppo M5S, comandato dalla Menichino, ha indetto una riunione pubblica, RIUSANDO bandiere e simboli impolverati, abbandonati per rifugiarsi dietro ammucchiate che riassumo così: Comitato insieme per la città, composto da spiriti liberi, hasta la victoria “babilonia” siempre, A noi!!!

Compagni, salutiamo romanamente tutta la minoranza.

Noto anche che le critiche ricevute non lasciano “indifferenti”.

Leggo sempre che si parlava di bilancio comunale.

Sono certo che i membri agli ordini del consigliere comunale, viste le loro capacità a tutti NOTE, avranno consigliato bene il loro capo.

Io mi permetto, come cittadino ed attivista del Movimento 5 Stelle, con il logo ben in vista tatuato indelebilmente sul viso, di suggerirne umilmente uno, ritenendolo fondamentale, “LO STRALCIO DAL BILANCIO DEI CREDITI INESIGIBILI”.

Questi crediti inesigibili sono veri e propri residui spazzatura che falsano il bilancio, entrate farlocche, che permettono impegni di spesa che poi nella realtà non potranno essere coperti e quindi GENERANO DEBITI, di cui il Comune di Amantea è pieno e di cui sono responsabili tanti politici, compreso Mazzei che ora guida il gruppo di TUTTA la minoranza (sigh)

Stiamo parlando di bollette, acqua, Ici, spazzatura, mai riscosse e che difficilmente potranno essere riscosse.

Il compito di questi residui era solo quello di permettere al rag. Sabatino di far quadrare, erroneamente, i conti.

Si devono quindi togliere dal bilancio questi crediti irreali, lo Stato ora lo permette, anzi CHIEDE che il bilancio di cassa sia reale, che si spenda veramente quello che si incassa e non quello che si PREVEDE di incassare, permette la “rateizzazione” in 30 anni.

Attenzione non sto proponendo di cancellare i debiti , si deve continuare a provare a riscuotere le somme, quando eventualmente succederà, saranno entrate straordinarie.

I Comuni, secondo il nuovo sistema contabile dovranno calcolare e stilare i loro conti in maniera certa e reale e al NETTO di partite di bilancio spesso fittizie.

Invito la Menichino a districarsi dallo schifoso e mortale abbraccio in cui si è fatta avvolgere, ad assumere una PROPRIA posizione.    

Chiedo, coerenza, memoria, onestà..

Le ricordo che questo argomento era un cavallo di battaglia, non della lista civica “stella stellina” ma del M5S amantea in campagna elettorale, e che Lei rimproverava dal palco (sembrano passati millenni, ri-sigh) Mazzei, Suriano, Ruggiero, nonché Sabatino, mostrando le note della Corte dei Conti (purtroppo un’autorità che appare fantasma e inefficace), contestando i bilanci irreali e i danni dai sopra citati signori fatti alle casse comunali..

Spero che voglia liberarsi da questo vergognoso “inciucio” con chi ha contribuito a rovinare il paese, e che prenda una posizione autonoma dai suoi colleghi di minoranza, gli stessi suoi coraggiosi colleghi di cui ancora aspetto INTERVENTO PUBBLICO contro la violenza da Lei subita.

Questo può farlo solo Lei Menichino, vista la mancanza di personalità, e lo stato di pronazione di chi la circonda.

Come spero che il famoso “Comitato per il Lungomare”, definito “Laboratorio di varie espressioni della Società che provano a dialogare per il bene comune”, sia coerente e conseguente ed appoggi questa battaglia e sia presente in massa al Consiglio Comunale per sostenerla.

Io sarò lì ad osservare, non per “rumors”, ma per vedere chi pubblicamente sfiderà i vecchi sodali, le persone oggi elette a cui hanno votato e portato voti.

Per quanto nobile sia un fine, non si può uccidere un ideale per raggiungerlo, sarebbe la morte dell’ideale stesso e toglierebbe onore al fine raggiunto.

Ab Honesto Virum Bonum Nihil Deterret, nessuno trattiene (per nessun motivo) un uomo buono (inteso come coerente ed onesto e questo mi dispiace per qualcuno, E’ a TUTTI NOTO) da quello che l’onore (la propria coscienza) gli chiede.

Parafrasando invece la Lombardi, esci Francesca dal gioco delle parti, non siamo a Ballarò, hai le capacità, queste sono indubbie e notevoli, sempre riconosciute, ma vanificate dai tuoi difetti, ricorda che uno vale uno e che sei stata eletta con il Movimento 5 Stelle, non con una lista civica.

In alto i cuori, le bandiere, i principi, i valori del Movimento 5 Stelle.

                                                                          Rosario Cupelli, cittadino, sicuro attivista M5S

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Un tema difficile quello della Tari, ancor più se esso viene posto alla attenzione della magistratura a mezzo di un esposto presentato da Francesca Menichino alla locale brigata della Guardia di Finanza.

Va dato atto alla consigliera comunale di essere l’unica che insiste per una buona amministrazione e forse anche di aver cercato di percorrere prima ma purtroppo inutilmente la via amministrativa.

Non sappiamo se questa ultima darà dei risultati.

Ma la consigliera del M5S non sembra voler demordere.

Ecco cosa scrive:

“Ci rivolgiamo ai cittadini di Amantea perché siano consapevoli di quello che l’amministrazione sta per fare ai loro danni.

Un’amministrazione senza competenze e senza coscienza: dopo avere inviato bollette della tassa sui rifiuti con uno strano gioco al rialzo rispetto alle tariffe deliberate il 30 settembre scorso, adesso è pronta una sospetta “rettifica dell’errore materiale della delibera” di cui trattasi.

Ma che vuol dire?

Nell’avviso pubblico il Sindaco e l’assessore Tempo avevano parlato di “errori probabilmente derivanti dal nuovo sistema di calcolo”, e invece adesso dopo quasi otto mesi si pensa non di riparare all’errore ma di modificare la delibera?

Tutto questo lascia presagire che è pronto il “pacco” per i cittadini, perché da ciò che è facile intuire sono pronti i rincari delle tariffe, quindi non si corregge l’errore nel rispetto della delibera ma si corregge la delibera nel rispetto dell’errore. Facile, quasi necessario allora sospettare che l’errore non fosse del tutto un caso, ma preordinato a questa forte necessità per l’amministrazione di fare cassa, salassando ancora e sempre e solo i cittadini.

Vorrà dire che insieme al materiale documentale che abbiamo già depositato alla Guardia di Finanza porteremo anche questo importante elemento: la proposta di rettifica della delibera delle tariffe Tari.

Una proposta che doveva già essere depositata in segreteria ma che stamane non abbiamo trovato, una proposta che non avrà la firma della nuova responsabile da oggi in forza al servizio Tributi dott.ssa Zagordo, ma continuerà a portare la firma della segretaria Mercuri, che a quanto pare non si sottrae ad una piena collaborazione ne confronti di questa amministrazione che evidentemente non può fare a meno di percorrere “la via dei refusi”.

Dove condurrà questa strada non sappiamo, forse ad un precipizio, ma il nostro dovere l’abbiamo fatto consegnando tutto all’autorità giudiziaria, l’unica titolata a stabilire se è il caso di dare ai refusi altra e ben più importante denominazione.

Detto questo invitiamo tutti i cittadini a venire al Consiglio Comunale giorno 14 alle 15 per poter assistere e capire di persona quello che sta accadendo al comune di Amantea, già destinatario di una diffida per la mancata approvazione del bilancio nei termini.”

NdR. Un invito quasi certamente destinato a restare inascoltato. Normalmente in consiglio comunale non sono presenti nemmeno i giornalisti locali! Figurarsi il popolo!

La convocazione:
Convocazione del Consiglio Comunale in Sessione ordinaria seduta pubblica per il giorno 14.05.2015 alle ore 15,00. per discutere i seguenti argomenti posti all'ordine del giorno e che formano oggetto di trattazione nella seduta medesima:
Ordine del Giorno
1. Rettifica errore materiale delibera consiliare n'36 del 30.09.2014.
2) Rendiconto di gestione esercio frnanztario 2014 - Approvazione.
3. Presa atto delibera di giunta relativa al riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi ai sensi de11'art.3, comma 7 del D.Lgs.I18l20l1, corretto ed integrato dal D.Lgs. 12612014.
4. Regolamento per la celebrazione dei matrimoni civili nel territorio de1 Comune Amantea. Modifica

La diffida del consuntivo:
0GGETT0: D'Lgvo 267/2000 'Mamcata adozione prowedimento di approvazione rendiconto
consuntivo anno2014.

Contestazione mancato deposito

 

 

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Scrive Francesca Menichino del M5S di Amantea

“Era prevista ieri per le ore 18 una seduta della Commissione Bilancio-Tributi avente all’ordine del giorno il “Regolamento per la celebrazione dei matrimoni civili nel territorio del Comune di Amantea”. Il M5S partecipa ordinariamente a tutte le attività consiliari che vengono calendarizzate, ma ieri non ha volontariamente preso parte alla seduta in segno di protesta.

Siamo alla quarta seduta di commissione avente ad oggetto questo argomento, il che significa una spesa per il Comune in gettoni di presenza per circa 800 euro. Ma la maggior gravità di questo operato amministrativo risiede in altra e più grave ragione: siamo di fronte al “crac Tari” e alle soglie dell’approvazione del conto consuntivo e si pensa ai matrimoni in villa. Fermo restando che ogni argomento è importante e merita il suo spazio, la politica si fa per priorità. E riteniamo inconcepibile e irresponsabile dedicare quattro commissioni Bilancio e 800 euro circa alla regolamentazione dei matrimoni civili, che siano dentro o fuori dalla sede comunale”.

Poi aggiunge” La situazione è gravissima. Ne prenda atto la consigliera Giusi Osso, presidente della commissione, alla quale abbiamo comunicato una nota da allegare al verbale della Commissione per richiamarla alle sue pesantissime responsabilità. Ne prenda atto il Sindaco che sta permettendo che il Comune vada allo sbando. Ne prenda atto l’assessore Tempo il cui settore, bilancio e tributi, è da mesi senza un vero dirigente, senza un’organizzazione, e con due finti dirigenti, uno che non risulta e l’altra che fa le comparse, riservando tra l’altro maggiore presenza al Comune di Falerna dopo le denunce che pare abbia subito da parte di un consigliere della maggioranza falernese”.

Poi un duro attacco e tre perché:

“Perché non si procede nell’espletamento del concorso del responsabile dell’ufficio Ragioneria ?

Perché non si pensa ad una seria e funzionale riorganizzazione dell’ufficio tributi, vero cuore pulsante di un’amministrazione comunale?

Perché non si utilizzano risorse proprie, valorizzandole e potenziandole, sotto il punto di vista della formazione e dei mezzi informatici invece di spendere, come è accaduto, 24.000 euro all’esterno con i risultati visti?

 Non dimentichiamo inoltre che dal mese di marzo sono presenti in Comune 53 soggetti percettori di mobilità in deroga che non vengono utilizzati e valorizzati come sarebbe doveroso in ossequio alla loro dignità professionale e al concetto di efficienza e buon andamento di un’amministrazione”.

Infine la contestazione :

“La situazione è gravissima ed urgente in questo momento con riferimento alla Tari: capire e collocare le responsabilità di questo “crac” è passaggio ineludibile, ed è una responsabilità che tutti dobbiamo avvertire, sindaco, assessori e consiglieri a maggior ragione se fanno parte della maggioranza e si apprestano a votare l’approvazione del bilancio consuntivo, responsabilità pesantissima da un punto di vista penale e contabile.

Abbiamo rivolto domande precise cui ancora non hanno risposto né dal Comune né dalla società che ha fornito il servizio. Rimaniamo in attesa, ma andremo avanti, oltre il silenzio e l’indifferenza di questa amministrazione che è cieca, sorda e, passerelle escluse, anche muta”

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Scrive il M5S: “Anche ad Amantea esiste un’emergenza casa. Come vi raccontiamo in questo video che abbiamo realizzato domenica sera sulla spiaggia dove Peppino vive da tre anni, poco distante dalla villa dell’ex sindaco La Rupa. Insieme a Peppino altre persone, ognuna con la sua storia, che hanno deciso di “metterci la faccia”per far valere i loro diritti. Come loro tanti, troppi ed è per tutti che abbiamo deciso di intraprendere questa battaglia di legalità e di giustizia. Così abbiamo chiesto un incontro al Sindaco, al vicesindaco Morelli che tutti conoscono come assessore al turismo e spettacolo ma è anche assessore ai Servizi sociali, alla Segretaria Mercuri, al Comandante dei Vigili Caruso ed infine alla dottoressa Trafficante, responsabile dell’edilizia residenziale pubblica.

Ognuno di loro ha precisi ruoli e responsabilità nella materia. Ci sono diverse domande che vanno fatte, a partire dalla necessità di trovare una sistemazione per Peppino in modo celere, fino all’adempimento degli obblighi di controllo e rispetto della legge nell’assegnazione e nell’uso delle case popolari. Non ultima la questione ormai vecchia di un’ordinanza di sgombero che attende di essere eseguita dal 26 marzo del 2010. Riteniamo che sia venuto il momento di procedere perché i titolari di diritto attendono casa e giustizia da 5 anni. Saluti. Francesca Menichino.

In merito ilM5S ha chiesto un incontro. Ecco la nota

Al Sindaco d.ssa Monica Sabatino

All'Assessore ai servizi sociali d GB Morelli

Alla Responsabile Edilizia Residenziale Pubblica Dott.ssa Traffrcante

Al Comandante dei Vigili Urbani Dott.Emilio Caruso

Alla Segretaria Generale Dott. ssa Mercuri

COMUNE DI AMANTEA

Amantea, 15 aprile 2015

Oggetto: Richiesta incontro avente ad oggetto l'emergenza casa presente sul territorio di Amantea.

Situazione signor Giuseppe Pagliaro, attualmente dimorante sulla spiaggia.

Gentilissimi, il gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle, nella persona del consigliere Menichino, chiede alle SS.LL. un incontro urgente per potere discutere di diversi casi emergenziali che sono stati segnalati e che richiedono un intervento tempestivo, configurandosi emergenze abitative improcrastinabili.

In occasione di tale incontro si chiede altresì di esaminare la materia relativa agli alloggi popolari.

Nella certezza di trovare comune e condivisa sensibilita rispetto alla problematica evidenziata, si attende riscontro alla presente.

Si porgono i migliori saluti. Il consigliere comunale Francesca Menichino”

Nota inviata via pec

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Perviene e ne diamo pubblicazione il seguente comunicato stampa:

“Limita gravemente la democrazia la presenza ingiustificabile, nella ragioneria comunale di Amantea, del padre dell’attuale sindaco, Monica Sabatino”.

Lo dichiara la deputata M5s Dalila Nesci, che nel pomeriggio di oggi ha in proposito incontrato il prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, denunciando, assieme alla consigliera comunale Cinque stelle Francesca Menichino, il fatto che il padre del sindaco di Amantea non sta affiancando nessuno nella ragioneria, come invece vuole la normativa per i funzionari collocati in pensione ma titolari di incarico gratuito.

La parlamentare e la consigliera Cinque stelle accusano: “Non è consentito che Sabatino padre si comporti come se fosse ancora un funzionario municipale in attività, partecipando di fatto ad attività amministrative”.

Altro capitolo affrontato dalle due esponenti del Movimento 5 stelle nell'incontro odierno col prefetto di Cosenza è stato il comportamento del segretario comunale di Amantea, Maria Luisa Mercuri, per verificare il quale Nesci annuncia iniziative alla Camera.

La parlamentare presenterà anche un esposto alla procura, per accertare eventuali responsabilità nell'adozione di atti municipali.

Nesci e Menichino concludono: “Ci auguriamo che sia anzitutto la Prefettura di Cosenza a segnalare alla magistratura la situazione che oggi abbiamo illustrato al prefetto Tomao, perché vi sia un pieno controllo di legalità.

Il contesto di Amantea merita attenzione, anche perché lì sono in corso delicati accertamenti della Dda di Catanzaro, legati alla stabilizzazione di vigili urbani precari”.

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