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Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa dell’associazione commercianti

“E’ dovere civico di ogni persona, di ogni Associazione e Istituzione, contribuire al miglioramento della società o almeno della comunità in cui vive ed opera, attraverso il dialogo, la collaborazione, le sinergie e la cooperazione.

Da poco più di anno, da quando cioè abbiamo costituito l’Associazione Commercianti di Amantea, questo è stato il nostro obiettivo principale, il nostro indirizzo, e non soltanto per il succitato dovere civico, ma anche per la passione e per l’amore che ci legano ad Amantea, la nostra città.

Ma un dialogo è un’azione nobile e vantaggiosa che si realizza solo ed esclusivamente se i soggetti coinvolti sono almeno due.

Se dall’altra parte si trova un muro allora ogni sforzo risulta ovviamente vano.

Questa nostra premessa è per introdurre la presente lettera e per informare in primis tutti i nostri associati e commercianti di Amantea e poi anche tutti i cittadini, dei nostri ripetuti tentativi di dialogo con l’Amministrazione Comunale vigente e della nostra delusione nel trovare un vero e proprio muro.

Non abbiamo mai chiesto grandi opere, fondi o finanziamenti.

Appena costituiti, abbiamo sempre chiesto i servizi basilari, ovvero la pulizia delle strade, il decoro urbano, una migliore organizzazione della Città con le giuste segnaletiche ed i giusti provvedimenti per chi non rispettasse Amantea.

Abbiamo sempre ricevuto parole di impegno e promesse, mai seguite dai fatti.

Amantea ha continuato ad essere sporca, con poco decoro e scarsamente organizzata per tutta la durata di questa Amministrazione Comunale.

Senza scontrarci, senza lamentarci, abbiamo cercato di essere costruttivi, di dare il nostro supporto, sempre attraverso il dialogo e la collaborazione. Abbiamo così proposto di pulire noi Amantea, di occuparci del verde e del decoro urbano e di farlo a nostre spese, di tasca nostra.

Già contribuiamo alla realizzazione della maggior parte degli eventi di Amantea, con le nostre sponsorizzazioni, ma ci siamo dichiarati comunque pronti a migliorare ancora di più questa nostra cittadina, nonostante le difficoltà che molti di noi stanno attraversando in questo periodo economico non certo fiorente. Anche di fronte a questa proposta abbiamo trovato indifferenza.

La questione è inspiegabile.

È incomprensibile che il sindaco Pizzino e la sua Giunta, da sempre lamentosi di amministrare un Comune in dissesto finanziario e di subire troppe critiche negative da più parti, bloccati dall’incapacità di compilare un bilancio che sia finalmente approvato dal Ministero, si trovino davanti un’Associazione che ha la potenzialità e la volontà di contribuire a proprie spese al miglioramento di Amantea, e non rispondano, non la considerino e a volte gli si oppongano.

Tante altre sono le azioni di questa Amministrazione che noi riteniamo inqualificabili ed irrispettose, soprattutto nei confronti di una categoria che da sempre cerca di portare lustro ad Amantea.

Possiamo citare il caso di grandi eventi, come la Notte Bianca o la Fiera, ora imminente.

Per la prima ci siamo resi disponibili a contribuire se avessimo organizzato il tutto per tempo, mesi prima dell’estate.

Siamo invece stati chiamati 5 giorni prima dell’evento, quando ovviamente ci siamo rifiutati di collaborare per ovvie ragioni di tempistiche.

Per la seconda siamo stati invece convocati mesi prima allo scopo di esprimere le idee organizzative necessarie, a nostro avviso, a migliorare questo storico evento e renderlo più fruibile per i visitatori, gli ambulanti e i commercianti a posto fisso.

Nessuna delle nostre proposte verrà realizzata in questa imminente edizione.

Il Sindaco e la sua Giunta hanno, inoltre, ritenuto non presenziare alla presentazione del Progetto Ulisse, avvenuta il mese scorso.

E’ un Progetto unico al mondo, che porterebbe splendore, fama internazionale e innovazione culturale e tecnologica ad Amantea.

Abbiamo invitato il Sindaco ad esserci, pregandolo di informare tutti gli altri amministratori, non pervenuti tra lo stupore anche delle molte persone presenti e degli ospiti.

E tanti altri ancora, su svariati temi e azioni da intraprendere, sono stati i nostri tentativi di dialogo andati a vuoto, per la stagione estiva, per il Natale, le luminarie, i sacchetti dei cestini, i parcheggi liberi e quelli a strisce blu.

In uno dei nostri ultimi incontri con gli amministratori, abbiamo evidenziato e sottolineato che il periodo è difficile per le attività economiche di Amantea e non solo, che non siamo diventati tutti ad un tratto incapaci, che abbiamo investito molto nel nostro paese e che le cause di degrado e di calo di presenze sono da ricercare anche nella politica.

Abbiamo quasi implorato di cercare insieme le soluzioni necessarie ad invertire la rotta, con un chiaro e forte grido di aiuto, ma anche qui niente di niente, zero considerazione, zero spirito costruttivo.

Ed in ultimo, al contrario della locuzione latina dulcis in fundo, amarissima è stata la nostra sorpresa, qualche giorno fa, quando abbiamo scoperto che gli addobbi da noi realizzati per il corso principale della città erano stati rimossi dal Comune senza neanche una spiegazione, una semplice telefonata.

Con una clamorosa mancanza di tatto, di sensibilità, di rispetto, il Sindaco ordina lo smontaggio delle decorazioni che i commercianti hanno realizzato a spese proprie, senza dirci nulla, salvo poi venire a sapere, tramite dipendenti comunali, che ora si trovano in un furgone parcheggiato all’isola ecologica.

Ora, noi non possiamo sapere se tutte queste azioni sono frutto di incapacità amministrative oppure se c’è una strategia precisa di boicottare un’Associazione volenterosa e propositiva.

Di sicuro, in entrambi i casi, la situazione è grave ed inaccettabile, ancor di più se i due casi sono addirittura convergenti.

Di sicuro sappiamo che da oggi in poi la nostra mano non sarà più protesa.

Certo lasceremo la porta aperta, poiché tutti possono migliorare, anche loro, se lo vogliono, ma senza cambiamento non ci sarà da parte nostra nessuna collaborazione. Se questa amministrazione comunale non sarà in grado di comportarsi e di agire in modo diverso allora, per noi, farebbero prima a dimettersi e lasciare il posto ad altri.

Da parte dell’Associazione Commercianti non ci sarà comunque alcuna resa.

Le Amministrazioni e i Sindaci passano, il commercio ad Amantea invece è una istituzione storica, che continueremo a difendere, cercando con tutte le nostre forze di restituire lo storico splendore a questa nostra amata cittadina, magari con la collaborazione della gente e di altre associazioni attive, magari chiedendo ai nostri associati di fare ancora qualche ulteriore e, a questo punto necessario, sforzo o sacrificio, anche se a molti non sembrerà giusto.

Noi continueremo ad onorare il nostro senso di dovere civico.

Noi lo sentiamo.

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sindacoMartedì 23 ottobre il Movimento 5 Stelle di Amantea ha emanato un comunicato nel quale dopo aver elencato ed esaminato gli avvenuti sequestri milionari di beni provenienti, secondo la Magistratura e la Guardia di Finanza, da attività malavitose, ha chiesto per l’ennesima volta le dimissioni del Sindaco di Amantea Dott. Pizzino Mario. Secondo i firmatari della petizione Francesca Menechino e Francesca Sicoli, consiglieri comunali in carica, è coinvolto nei sequestri di beni il politico amanteano, ex Sindaco, ex consigliere provinciale ed ex consigliere regionale Franco La Rupa. Poiché il Sindaco in carica Mario Pizzino in campagna elettorale abbia dichiarato di ispirarsi a Franco La Rupa e che alla sua scuola si è politicamente formato, chiedono se ancora il Sindaco attuale abbia un po’ di decenza di rassegnare le dimissioni. Il Sig. La Rupa è inquisito, quindi il Sindaco deve dimettersi. Ma con i sequestri dei beni a La Rupa cosa c’entra il Sindaco attuale? E’ caduta una pietra dalla grotta: il Sindaco deve dimettersi. Una mareggiata ha danneggiato il lungomare: il Sindaco deve dimettersi. Le strade sono sporche perché i cittadini buttano per strada i rifiuti: il Sindaco deve dimettersi. Franco La Rupa è stato accusato di voto di scambio e tentata estorsione, il Sindaco deve dimettersi. E’ stato arrestato un consigliere comunale, il Sindaco deve dimettersi. A causa del forte vento una pianta è crollata danneggiando le macchine parcheggiate sulla strada: il sindaco deve dimettersi. Le acque del fiume Catocastro all’improvviso diventano nere: Il sindaco deve dimettersi. Cosa c’entra il sindaco io ancora non l’ho capito. Ma davvero il M5S pensa che se il vento forte fa crollare una pianta, se una forte mareggiata danneggia il lungomare la colpa sia del Signor Sindaco? Il grande Totò direbbe :- Ma mi faccia il piacere!- E però continuamente come un mantra, dal giorno in cui Pizzino è stato democraticamente eletto Sindaco di Amantea, ripetono: Il Sindaco deve dimettersi. Sono sicuro che i rappresentanti del Movimento 5 Stelle siano andati a scuola, abbiano studiato il latino e ricordino la favoletta di Esopo: Il lupo e l’agnello. Il lupo aveva fame, tanta fame. Aveva bisogno di cibo per sfamarsi. Un po’ di carne tenera e fresca avrebbe risolto il problema della fame almeno per alcuni giorni. Quando ha visto l’agnellino che beveva tranquillo un po’ di acqua fresca ad un ruscello ha pensato:- Bene mia! Oggi mangio- E così si è avvicinato all’agnello e “siti compulsi” (spinto dalla fame) lo ha divorato. Ma prima di mangiarlo l’ha voluto accusare di alcune nefandezze. Mi stai intorpidendo l’acqua che sto bevendo. Tu hai parlato male di me sei mesi fa. Tuo padre ha parlato male di me. Siti compulsi, se lo mangiò. L’acqua intorbidita e l’aver parlato male sono stati dei falsi pretesti. In questo modo si comportano quelli che sono all’opposizione al Consiglio Comunale. Con falsi pretesti chiedono le dimissioni del Sindaco. Vogliono prendere il suo posto. Ma in Italia, piaccia o meno, siamo in democrazia e ogni 4 anni i cittadini sono chiamati ad eleggere liberamente e democraticamente i loro rappresentanti. I cittadini di Amantea lo scorso anno hanno scelto Mario Pizzino come Sindaco e tale dovrà restare per altri 3 anni fino al compimento del mandato elettorale. Poi ci saranno le libere elezioni e se gli elettori e le elettrici di Amantea daranno ampi consensi al Movimento 5 Stelle, solo allora la Signora Menechino potrà ricoprire la carica di Sindaco. Con una scheda elettorale, con una matita copiativa e con un semplice segno di croce il Sindaco Pizzino si potrà mandare a casa. E’ così semplice. Non c’è bisogno della Magistratura e delle Guardia di Finanza. Bisogna, però, aspettare le elezioni. Prima bisogna fare una sana ed efficiente opposizione senza chiedere continuamente: Il Sindaco deve dimettersi. E’ controproducente, signora Menechino, mi creda. Glielo dice con affetto un anziano signore che vuole tanto bene alla nobile città di Amantea e che ha fatto politica da sempre e che nella sua lunga vita ha commesso madornali errori.

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Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa:

“Quello che è successo nei giorni scorsi in Calabria riguardo al sequestro milionario di beni provenienti da attività malavitose è importantissimo”.

Lo affermano con forza tutti i portavoce calabresi del M5s, presenti nei Comuni, nel Parlamento nazionale ed in quello europeo.

“L’azione svolta dalla magistratura e dalla Guardia di Finanza è encomiabile perché in una terra come la Calabria impoverita dalla criminalità organizzata, togliere ai colpevoli la disponibilità dei loro patrimoni è un’azione fondamentale”.

“La parte più rilevante di questo sequestro, oltre 9 milioni di euro- affermano le consigliere comunali M5s di Amantea Francesca Menichino e Francesca Sicoli - riguarda il politico amanteano Franco la Rupa e il suo patrimonio che le autorità hanno ritenuto sproporzionato rispetto ai redditi lecitamente guadagnati: la villa sul mare, 13 appartamenti, 32 terreni, un’azienda agricola, 3 veicoli, rapporti bancari, finanziari, assicurativi, mezzo fabbricato dell’ex Istituto Papa Giovanni XXIII e un bar, l’unico bar vicino al polo scolastico di Amantea, al quale il dirigente scolastico ancora consente la vendita in esclusiva dei prodotti per la ricreazione degli studenti.

Come ha potuto l’ex sindaco di Amantea ed ex consigliere provinciale e regionale accumulare tale tesoro? Adesso dovrà spiegarlo dettagliatamente al giudice, altrimenti tali beni saranno definitivamente confiscati e restituiti al pubblico patrimonio.”

“La commistione tra potere politico e mafioso è un flagello che ha impoverito i calabresi a vantaggio delle organizzazioni criminali e di politici collusi.

Non è possibile che mentre il popolo calabrese è tra i più poveri d’Italia e d’Europa, chi occupa cariche politiche approfitti della propria posizione per arricchire il personale patrimonio mentre le istituzioni pubbliche ed i cittadini s’impoveriscono.

Franco La Rupa, condannato in via definitiva per voto di scambio politico-mafioso, è il prototipo della politica che va debellata in Calabria, per restituire dignità e sviluppo a questa terra - affermano tutti i portavoce calabresi, e aggiungono insieme alle due consigliere amanteane - la sua presenza nel Comune ha segnato l’inizio di un declino amministrativo e morale che si può ritrovare con chiarezza nel dissesto che oggi mortifica i cittadini di Amantea.

Il sindaco Pizzino che da funzionario della prefettura ha dichiarato pubblicamente in campagna elettorale di ispirarsi a Franco La Rupa e che alla sua scuola negli anni si è politicamente formato, governando con lui la città- conclude la delegazione M5s- abbia la decenza di rassegnare le dimissioni.”

Le cose viste da lontano spesso appaiono mitiche e se ne parla in modo incantato

Altre volte invece la mancanza di conoscenza ne porta a parlare solo per sentito dire

Della Calabria per una negativa abitudine si parla od eccessivamente bene, come nel caso del clima

e della gastronomia, od eccessivamente male; addirittura, come ricorda Augusto Placanica nella sua “ Storia della Calabria: dall'antichità ai giorni nostri”,sostenendo che Giuda fosse calabrese!.

Ma a cosa peggiore è che talvolta a parlar male della Calabria siamo anche noi calabresi!

Meno male che c’è chi come l’Auser, e poche altre associazioni, fanno tanto per farla conoscere.

Lo fa l’Auser di Amantea portando i soci (e non solo in soci) a girare la Calabria alla ricerca delle sue( nostre) cose più belle.

E ieri sabato 13 ottobre un intero pullman di Amanteani è partito alla volta di Cirò.

Un viaggio per conoscere un ottimo vino calabrese, il Librandi, per conoscere una eccezionale azienda agricola, vanto di tutta la regione, per conoscerne i titolari, persone che, come il socio fondatore Nicodemo, accolgono come amici i loro ospiti, nel segno della ospitalità vera e profonda di noi Calabresi, per vedere la moderna cantina, il museo agricolo aziendale ricco di attrezzi e storia, dalle anfore greche trovate negli scavi fatti sui terreni aziendali, agli antichi aratri in legno e ferro ed alle tante attrezzature usate per la vinificazione…

Un viaggio all’insegna della conoscenza della nostra terra.

Un viaggio di amicizia e di incontro.

Perle di questa giornata l’assaggio dei favolosi vini e del mitico passito Librandi.

E poi il pranzo nell’agriturismo della azienda. Una piacevole sorpresa per i buongustai .

Ad accogliere il presidente Roberto Aloe ed i soci dell’Auser, come detto, Nicodemo Librandi che ha ringraziato Amantea che grazie ad Arturo Pucci è ogni anno presente nella azienda.

Un ringraziamento esteso tramite il sindaco Mario Pizzino e la presidentessa consiglio comunale Caterina Ciccia che hanno voluto visitare l’azienda e conoscere i fautori di questa bella realtà dell’economia regionale.

Una giornata diversa accompagnata dalla fisarmonica del giovane Luca, che, come gli epici aedi greci, ha arricchito la giornata delle musiche e dei canti calabresi.

Una buona giornata trascorsa in lietezza ed in allegria.

Un grazie agli organizzatori.

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Riceviamo e Pubblichiamo:

In queste ore il sindaco di Amantea, Mario Pizzino, si mobilita tra i primi a sostegno della ricandidatura del Governatore della Calabria Oliverio.

Insieme al lui, altri sindaci mobilitati, nel corso dell’assemblea programmata per lunedì 17, tesseranno le lodi dell’amministrazione regionale e, secondo i piani, al termine della “celebrazione” politica, gli amministratori chiederanno esplicitamente una nuova discesa in campo di Oliverio.

Pizzino, dunque, sottoscrive un documento per chiedere ad Oliverio, esponente del partito Democratico, di ricandidarsi dopo il fallimento amministrativo di questi anni in Calabria.

Apprendiamo, con stupore, che il primo cittadino di Amantea sia tra questi firmatari e ci rammarichiamo di ciò.

La storia purtroppo si ripete, dopo il mancato sostegno alle scorse elezioni politiche per il candidato di centro destra, Pizzino aderisce nuovamente al progetto politico del centro Sinistra, nonostante la sua storia politica sia completamente diversa.

A questo punto ritengo sia opportuno che dica chiaramente che il suo posizionamento alle prossime elezioni regionali, volge definitivamente a sinistra con Oliverio e non con lo schieramento di centro Destra.

Ci mancherebbe altro, ognuno può fare ciò che meglio crede, ma è necessario chiarire a tutti i livelli che Pizzino, per questioni di opportunità personali, è oramai organico al centro sinistra e alle prossime elezioni regionali, darà il suo pieno appoggio ad un candidato sicuramente non di Centro Destra.

Per il bene della nostra città, per il suo sviluppo e soprattutto per non arrecare ulteriori danni alla Calabria, Pizzino non avrebbe dovuto sposare la causa fallimentare del PD, per questo lo invitiamo a ripensarci prima che sia troppo tardi.

Pizzino, piuttosto, farebbe bene a sollecitare con più determinazione, la regione Calabria per la risoluzione di alcune questioni rimaste insolute. per il nostro comune.

Il finanziamento per l’adeguamento sismico della scuola Mameli chiusa ormai da due anni, e soprattutto il contributo promesso dalla regione per la sistemazione delle scuole medie presso edificio ex giudice di Pace, di cui non si sa più nulla.

Per non parlare del finanziamento per il porto turistico di Amantea, restato lettera morta.

Pizzino il sostegno lo dovrebbe dare alla sua città che ne ha tanto bisogno, evitando di sposare cause perse in partenza; se però tale scelta verrà confermata, il percorso amministrativo di Amantea, non ne trarrà sicuri benefici.

                                                                                                     Vincenzo Lazzaroli

Sono quasi due mesi e mezzo che la Giunta manca dell’assessore Emma Pati ed il sindaco deve adempiere anche alle sue competenze.

Ma ora l’estate è passata ed è tempo di avere una giunta composta di tutti i suoi elementi.

 

 

Ma se la sostituzione dell’Assessore Rocco Giusta, dimessosi a luglio del 2017, è stata molto più semplice e facile, quella dell’ex Assessore Pati risulta molto, molto difficile.

Intanto lei non si è mai dimessa e rivendica il suo ruolo di assessore.

Ma sembra che anche Rocco Giusta, che nobilmente aveva rinunciato al ruolo di assessore dopo le note vicende giudiziarie che lo avevano interessato, rivendichi il suo “ritorno”.

Già queste sole due posizioni appaiono inconciliabili.

Ma si fa sempre più prepotente il pressing della consigliera Ciccia Caterina per entrare in giunta.

Una richiesta, però, che difficilmente può essere accolta.

La consigliera lo sa e non sta rivendicando il posto di Emma Pati, quanto quello di Concetta Veltri, quale assessore al turismo

Solo che l’assessore Concetta Veltri risulta la prima degli eletti, è espressione della Frazione Campora San Giovanni, e tra l’altro è riuscita perfino a portare alla festa di San Francesco di Paola un cantante, come da specifica richiesta del comitato, e soprattutto è riuscita senza spese per il comune a fare due programmi estivi.

Ha fatto però due errori.

Il primo è stato quello di aver proposto le sue dimissioni poi non accettate dal sindaco e quindi rientrate.

Il secondo ben più grave è stato quello di aver voluto la attuazione della legge che obbliga i comuni in dissesto alla applicazione della tassa di soggiorno che oggi costituisce una vera e propria “minna” per l’assessore al turismo.

Un tesoro che fa gola a tanti.

Un tesoro che in tanti vorrebbero utilizzare.

Ora è nota la pazienza e la abilità politica di Pizzino, ma sembra che queste sue qualità non bastino e che stia attraversando il momento più difficile del suo governo

Ma sembra che il sindaco non demordi e stia valutando tutte le opzioni possibili, quali un assessore esterno, quali un rafforzamento della maggioranza con un accordo fortemente invocato da Signorelli o la extrema ratio , anche questa attesa se non invocata da tutta la minoranza .

Pochi giorni e sapremo.

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Ecco i 69 sindaci che hanno firmato il documento a favore della RI candidatura di Mario Oliverio al governo della Calabria

E’evidente che si tratta di politici che in tal modo esprimono apprezzamento per quanto fatto dalla Giunta di Oliverio per la nostra terra calabra.

Di politici, cioè,che sono contenti di come le cose vanno nella nostra regione.

Incomprese ed anche incomprensibili le ragioni della loro contentezza.

Aspettiamo i comizi elettorali durante i quali tenteranno di spiegarci queste ragioni.

Sempre che siano ancora al loro posto!

Giuseppe Barilaro (Acquaro),

Mario Pizzino (Amantea),

Maurizio Pace (Belcastro), Santo Casile (Bova), Vincenzo Maesano (Bovalino), Mariangela Caligiuri (Caccuri), Lio Dora (Castiglione Cosentino), Giovanni Greco (Castrolibero), Domenico Lo Polito (Castrovillari), Angelo Aita (Cetraro), Alessandro Falvo (Cicala), Francesco Paletta (Cirò), Vincenzo Cosentino (Cittanova), Alessandro Tocci (Civita), Ugo Pugliese (Crotone), Domenico Vulcano (Crucoli), Salvatore Di Vuono (Cutro), Raffaele Scaturchio (Dasà), Francesco Rossi (Delianuova), Francesco Fazio (Fabrizia), Giulio Tarsitano (Fagnano Castello), Giovanni Costanzo (Falerna), Giuseppe Pizzonia (Francavilla Angitola), Giovanni Manfrida (Francica), Antonio Cutrì (Giffone), Massimo Chiarella (Gimigliano), Pietrantonio Cristoforo (Girifalco), Carmelo Mazza (Joppolo), Giovanni Pirillo (Longobucco), Gino Murgi (Melissa), Antonio Palermo (Mendicino), Pietro Hiram Guzzi (Miglierina), Cesare De Leo (Monasterace), Bruno Ioffrida (Mongiana), Pietro Caracciolo (Montalto Uffugo), Amedeo Colacino (Motta Santa Lucia), Nicola Malta (Olivadi), Roberto Perrotta (Paola), Donatella Deposito (Parenti), Antonio Landro (Parghelia), Lucia Papaianni (Paterno Calabro), Amedeo Nicolazzi (Petilia Policastro), Tiziana De Nardo (Pizzoni), Antonio Praticò (Praia a Mare), Giuseppe Falcomatà (Reggio Calabria), Marcello Manna (Rende), Giuseppe Ranù (Rocca Imperiale), Giuseppe Certomà (Roccella Ionica), Giovanni Altomare (Rogliano), Giuseppe Navarra (Rombiolo), Nicola Derito (San Costantino Calabro), Andrea Tripodi (San Ferdinando), Virginia Mariotti (San Marco Argentano), Barbara Mele (San Nicola Arcella), Franco Cozza (San Pietro in Guarano), Gregorio Iannotta (San Vincenzo La Costa), Onofrio Moragò (Sant’Onofrio), Luca Branda (Sant’Agata D’Esaro), Domenico Creazzo (Sant’Eufemia d’Aspromonte), Gennaro Licursi (Scalea), Francesco Mauro (Sellia Marina), Francesco Paolo Barone (Soriano Calabro), Ernesto Alecci (Soverato), Ferdinando Nociti (Spezzano ALbanese), Giancarlo Miriello (Stilo), Fabio Scionti (Taurianova), Francesco Mundo (Trebisacce), Pasquale Caparra (Zaccanopoli), Domenico Gallelli (Zagarise).

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L’estate è ormai finita ed è tempo di scelte politiche

La gente ancora oggi si sta ponendo insistentemente la domanda “Cade, non cade?”. Ovviamente riferita alla giunta.

 

 

 

Un amministratore mi ha assicurato la sopravvivenza della giunta Pizzino( &c) per tutti i 5 anni del mandato elettorale.

“Ma come può durare qualcosa che non fa quasi niente?” ha chiesto un amico presente.

A tal punto gli ho ricordato l’effetto della bicicletta con la quale “già andando pianissimo si innesca l’effetto giroscopico delle ruote, ossia inizia quella capacità dinamica di un corpo di rimanere sul proprio asse quando inizia a girare su se stesso”

Si! Se le ruote girano velocemente la giunta rimane in piedi ed arriva anche prima.

Ma resta in piedi anche andando piano, soprattutto se la strada possa diventare una discesa come sembra potrebbe avvenire se viene approvato il bilancio consolidato.

Ovviamente resta la possibilità di una foratura, evento che può sempre verificarsi.

E se cade il primo, rischiano di cadere tutti gli altri.

E qualche foratura è già avvenuta.

Più di una.

Senza offesa per nessuno, le ricordiamo.

Un consigliere è stato posto gli arresti e si è immediatamente ed elegantemente dimesso. Intimamente pensiamo che alla fine sarà assolto non sembrando sussistere alcun elemento atto ad una pronuncia sfavorevole nei suoi confronti.

Un assessore trascinato in un giudizio, ora giunto in cassazione, si è anche lui immediatamente ed elegantemente dimesso ed immediatamente è stato sostituito in giunta.

Un altro, infine, è stato posto ai domiciliari ed il sindaco gli ha revocato l’ incarico di assessore.

Ma non è stato sostituito nella giunta che ancora oggi manca di un elemento.

Una assenza non compresa. Da nessuno. Né dagli elettori, né dalla opposizione, e nemmeno da chi nella maggioranza aspetta una opportunità politica.

Tanto più dopo la recente pronuncia del Tdl che, sembra- ci dicono fonti qualificate-, abbia sollecitato l’interesse del nuovo Prefetto.

Che cosa significa non è dato sapere ma sembra che un suo intervento possa essere solutivo anche per la sopravvivenza della Giunta Pizzino inducendo l’atteso rimpasto.

Non chiedeteci chi sostituirà Emma Pati .

Le indicazioni sono diverse.

Una parla di Caterina Ciccia che poi sarebbe sostituita nella carca di presidente del consiglio da Enzo Giacco…...

L’altra ………. Ne parliamo dopo la festa di San Francesco.

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Ecco cosa si legge su il corrieredella calabria:

«La politica di Amantea ha “boicottato” la Guarimba»

La parola magica dell’estate calabrese ormai da diversi anni è: festival.

 

 

Ce ne sono di tutti i tipi: finanziati dagli enti pubblici, autofinanziati; intellettualmente impegnati, accalappia-turisti.

Nord e sud della regione, Jonio o Tirreno; non c’è città, borgo o angolo che rinunci alla nuova “industria culturale”.

E finita l’estate arriva poi il momento di fare i conti con il pallottoliere.

Ma, tirate le somme, gli “obiettivi” (raggiunti o meno) di fine stagione arrivano puntuali.

Ad Amantea, Giulio Vita, ideatore de La Guarimba film festival non le manda a dire agli amministratori della sua città. «Abbiamo reperito fondi per realizzare un festival internazionale a ingresso libero con una proposta per adulti e per bambini, abbiamo portato turismo da tutta l’Italia e da fuori.

E l’amministrazione intanto ci ha solo messo bastoni tra le ruote, insultandoci, invitandoci ad andarcene a Belmonte, “perdendo” le nostre richieste, mettendo in discussione l’impatto culturale ed economico del festival, non facendo manutenzione in uno dei parchi più belli del mondo.

Non solo non sono venuti manco un giorno ma neanche ci hanno fatto i complimenti per essere riusciti a fare il pienone ogni sera con una proposta di cinema indipendente».

«Fino al 29 luglio non sapevamo se avevamo o meno il permesso di poter realizzare l’evento – dice Giulio Vita –. Il protocollo che avevamo firmato per fare in modo che tutta la parte burocratica fosse completa risultava essere smarrito.

Ho chiamato il sindaco per chiedergli come fosse possibile una cosa del genere e mi ha invitato a “trasferire” il mio festival a Belmonte».

La Guarimba Film Festival, propone agli spettatori dei cortometraggi scelti nel corso dell’anno, ma non solo: nei giorni della manifestazione si svolgono anche incontri e workshop apprezzati soprattutto dagli stranieri che raggiungono la città tirrenica.

Con il passare del tempo il festival del cinema è entrato nella rete degli eventi patrocinati dal ministero dei Beni culturali e proprio il bollino del ministero è stato utile per fare in modo che tutto venisse realizzato secondo programma.

«Il sindaco – continua Vita – si è rimangiato quello che mi aveva detto solo quando è stato contattato da Roma.

Noi nel frattempo abbiamo pulito il “parco della Grotta” (dove avvengono le proiezioni, ndr) con i nostri volontari e anche per questo siamo stati “contestati”.

Siamo andati aventi autonomamente riuscendo a fare lo stesso il festival».

Concetta Veltri, assessore al turismo di Amantea, sul trattamento riservato agli organizzatori de La Guarimba replica senza troppi giri di parole.

«Tutti gli organizzatori sono stati trattati allo stesso modo.

Avevamo come amministrazione un obiettivo: risparmiare, e su questa linea abbiamo lavorato affinché si riuscisse a svolgere un cartellone estivo andando incontro alle esigenze di tutti».

E l’ideatore de La Guarimba scocca una frecciatina anche sul consistente numero di eventi svolti a Campora San Giovanni con le relative spese per il palco e le sedie.

«Se ci accusano che tutte le attività culturali si sono spostate nella zona di Campora San Giovanni posso dire tranquillamente – continua l’assessore – che non è vero.

Il calendario degli eventi lo testimonia, come Comune abbiamo fornito il supporto logistico e se c’è stata una sorta di ridimensionamento degli eventi siamo cresciuti in qualità».

In principio fu Albertino, poi Malgioglio, infine nessuno dei due.

Alla notte bianca di Amantea, (evento storico della città) Dj Albertino e Cristiano Malgioglio dovevano fare da animatori, ma non si sono presentati.

A dire il vero il primo ad essere contattato è stato il disc jokey che però dopo aver letto del suo ingaggio il giorno di Ferragosto scrive sul suo profilo: «È una notizia falsa, starò a casa mia».

L’assessore alla cultura spiega l’accaduto come ci sia stato un disguido tra i manager.

«Non organizziamo la Notte bianca con soldi dell’ente ma attraverso i fondi regionali della legge 13 e del bando cultura.

Del secondo bando –continua l’assessore Veltri – non abbiamo ancora notizia.

Si tratta comunque di accordi che prendono i manager e ci siamo ritrovati a pochi giorni dall’evento a dover rinunciare a Dj Albertino per delle incomprensioni».

Ma a saltare è stato anche il “rincalzo” Cristiano Malgioglio; a frenare l’arrivo del “ciuffo bianco” più in voga del momento è stato un mal di gola.

Nessuno dei due arriva ad Amantea e i cittadini mugugnano.

Un malessere che Giulio Vita riassume in poche battute. «Quando si dà colpa ai cittadini invece di ammettere le proprie colpe, mi sale una risata amara perché questa terra sì che può cambiare ma per farlo voi ve ne dovete andare e chiedere scusa di questa estate oscena.

Noi guarimberos siamo qui per lavorare seriamente. Speriamo non avere gli stessi problemi l’anno prossimo»

Michele Presta

Ecco cosa scrive Tommaso Signorelli:

Carissimo Sindaco, tutti avvertiamo che per te e la tua Amministrazione è il momento più difficile....a distanza di un anno e 2 mesi dal vostro insediamento, il FALLIMENTO POLITICO AMMINISTRATIVO è un dato di fatto....ne’ puoi affermare nel tuo articolo che “Amantea ha bisogno di una svolta”....queste dichiarazioni le hai già fatte un anno fa in campagna elettorale....

NESSUNO TI CREDE PERCHÉ TROPPE SONO STATE LE PROMESSE FATTE DA TUTTI VOI alla città di Amantea e ad oggi, state passando come la PEGGIORE AMMINISTRAZIONE DI TUTTI I TEMPI....

IL PAESE È ALLO SBANDO TOTALE....

LA SPORCIZIA REGNA SOVRANA IN TUTTO IL TERRITORIO,

CI SONO ZONE DI AMANTEA E CAMPORA SENZA ACQUA POTABILE,

IL COMANDO DELLA POLIZIA MUNICIPALE È SOTTO DIMENSIONATO, QUELLE POCHISSIME UNITÀ CHE LAVORANO NON POSSONO CONTROLLARE UN TERRITORIO VASTO COME IL NOSTRO, LA VIABILITÀ È DISASTROSA,

CI SONO ZONE DELLA NOSTRA CITTÀ COMPLETAMENTE AL BUIO (sia nel centro cittadino che nelle zone periferiche),

LE SPIAGGE LIBERE SONO IN CONDIZIONI PESSIME,

LE PERIFERIE ABBANDONATE A SE STESSE....

Volutamente mi fermo qui perché c’è un elenco che non finisce mai....e non puoi sempre COPRIRTI CON IL DISSESTO...ne eravamo tutti al corrente il giorno in cui abbiamo deciso di candidarci.....oggi IL DISSESTO NON PUÒ E NON DEVE essere la tua ancora di salvataggio....

Nel tuo comunicato affermi che “non accetti la restituzione delle deleghe da parte di qualunque amministratore in carica”....anche in questo dimostri di non essere coerente nei confronti di chi si è candidato nella tua lista ed è risultato essere determinante per la tua elezione a Sindaco....parlo di Giusta Rocco e Robert Aloisio.....nei loro confronti e dei loro elettori credo che hai sbagliato....

Concludo con una proposta pubblica:

Per il bene della nostra amata terra, fai un rimpasto di GIUNTA e nomina 5 Assessori Esterni.

Ti garantisco il mio sostegno e quello del Gruppo che rappresento in Consiglio Comunale.

Se realmente vuoi dare una svolta NOMINA una Giunta fatta da persone ESPERTE E COMPETENTI....

gli attuali Assessori, sono tutti bravi ragazzi ma devono fare prima un po’ di esperienza come Consigliere Comunale....se i tuoi ASSESSORI vogliono veramente bene alla CITTÀ dovrebbero fare tutti un passo indietro e collaborare con ASSESSORI ESPERTI....

AMANTEA, IN QUESTO MOMENTO STORICO, NON PUÒ AVERE UNA GIUNTA FORMATA SOLO SULLA BASE DI UN CONSENSO ELETTORALE.....PER DI PIÙ IN ORDINE CRONOLOGICO.....

SE FAI QUESTO AVRAI IL MIO SOSTEGNO DALL’ESTERNO....COME SEMPLICE CONSIGLIERE COMUNALE (meglio precisare).

Viceversa se continui con il TIRARE A CAMPARE STAI FACENDO UN DANNO IRREPARABILE ALLA NOSTRA SPLENDIDA CITTÀ....

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I Racconti

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