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Le prime ombre della sera avvolgono uomini e cose.

La SS18 non è certamente illuminata quanto necessario ad evitare incidenti del genere.

 

Nè esistono strisce pedonali atte a far passare la gente da una parte all’altra della SS18 verso e dal lungomare.

 

Ed sottopassi, anche quando esistenti, non sono mai usati per mille ed una ragione, dalla mancata illuminazione alla sporcizia.

E così il giovane che deve attraversare la statale verso il lungomare viene travolto da un’auto.

 

Immediati gli interventi.

L’autoambulanza del 118 si carica il giovane parte alla volta dell’ospedale di Paola.

Intervengono sia Vigili Urbani, sia i carabinieri che effettuano i rilevi del caso e conducono le prime indagini alla ricerca delle responsabilità.

 

Sulla SS18 il caos.

Pubblicato in Primo Piano

118 soccorso spiaggia Nonostante le proibitive condizioni del mare e le bandiere rosse issate sui pennoni degli stabilimenti, numerosi bagnanti sono presenti sulle spiagge della costa degli Dei.

 

Costante, nell’ambito dell’operazione mare sicuro, e’ stato l’impiego e la presenza sul litorale di mezzi ed uomini della guardia costiera di vibo valentia, i quali nel pomeriggio del 14 luglio scorso hanno effettuato tre attivita’ di soccorso in favore di bagnanti in difficolta’ nelle acque antistanti i comuni di ricadi – capo vaticano.

 

Tutti gli interventi, occorsi a poca distanza di tempo l’uno dall’altro, sono stati causati dal forte modo ondoso che ha creato problemi ai nuotatori.

 

Tali situazioni di pericolo hanno portato all’impiego di un motovedetta e un battello pneumatico veloce della guardia costiera di vibo valentia, di una motovedetta della guardia costiera di gioia tauro e l’allertamento di un mezzo navale e di un elicottero del roan della guardia di finanza di vibo valentia.

 

Nonostante l’immediato intervento di persone e mezzi, uno dei bagnanti in difficolta’ di nazionalita’ statunitense, ha perso la vita, inghiottito nel giro di qualche secondo dalle alte onde del mare.

 

Pubblicato in Calabria

La sirena della autoambulanza grida la sua voce mentre soccorre Antonio Bruni, Carabiniere in pensione.

 

 

 

 

 

 

 

Ma, dopo un primo pronto soccorso, il medico si rende conto che il paziente ha bisogno di ben altro ospedale che non quello di riferimento di Paola-Cetraro.

Ed allora ecco la richiesta dell’elisoccorso che da Cosenza arriva sui cieli di Amantea e gira in aria in attesa che le forze dell’ordine provvedano ai compiti di assistenza a terra.

L’autoambulanza è in attesa ed intanto assiste al meglio l’infartuato.

Poi, entra nel campo sportivo, che rappresenta l’unica zona di atterraggio prossima al poliambulatorio, dopo che quella ipotizzata per tale uso nell’antico progetto è stata usata per un inutile parcheggio.

E con qualche ritardo arriva anche l’elisoccorso che scende sul verde del campo sportivo assistito da un folto gruppo di Carabinieri , guidati dal maresciallo Cerza, e di Vigili urbani, guidati dalla vigilessa Anna Montemagno.

Intanto, intorno la gente curiosa ma anche preoccupata assiste alle operazioni di soccorso.

Il paziente viene trasferito sull’apposita barella aerea e subito assistito e stabilizzato proprio per poter essere trasferito nell’ospedale di Cosenza.

Poi il maresciallo Cerza personalmente allontana gli astanti prossimi all’elicottero perché non possano essere colpiti dalle pale in rotazione.

E finalmente inizia l’ operazione di sollevamento.

Le pale raggiungono la giusta rotazione e lentamente il mezzo aereo inizia il sollevamento seguito dalle teste degli astanti che si alzano seguendone il percorso.

Infine la partenza verso il mare per prendere quota e poi poter viaggiare verso Cosenza superando le colline dell’Appennino di Lago-Potame.

Amantea 13 luglio.

L'elicottero sta per sollevarsi

Pubblicato in Primo Piano

sanitàConsiderando le varie emergenze registrate al pronto soccorso, per quanto riguarda il fattore tempo di registrazione e visita, prima di tutto voglio esprimere la mia solidarietà alla categoria dei medici, degli infermieri e dei medici specialisti, visto che purtroppo sono le persone che pagano le conseguenze di una cattiva gestione sanitaria.

 

Calcolando il fattore umano e dei cali fisiologici, tali operatori socio assistenziali sono soggetti a sollecitare la propria salute psico-fisica, il più delle volte in maniera costante sono soggetti a stress, non solo per adempiere al proprio dovere lavorativo, ma soprattutto a rispondere alle pressioni fatte dai degenti, sicuramente presi da una emergenza naturale, che è esigenza a tutelarsi la propria salute e la vita, dall’altra parte vediamo un lavoratore preso anch’esso dalla sua salute, dall’affaticamento dovuto al lavoro e allo svolgimento della propria vita.

 

Per tutelare la salute degli operatori ospedalieri, anch’essi vittima come i degenti o tutti coloro che hanno bisogno di cure, il problema non è l’operatore ma il circolo vizioso gestionale sanitario, che si estende a livello Nazionale.

Si potrebbe ricorrere all’uso della voce dei fondi europei “inclusione sociale”, dove tale voce ha il compito della promozione dell’uguaglianza di genere, di potenziare l’occupazione giovanile, e di fare interventi per ottenere dei risultati per il miglioramento globale della popolazione. Cito alcuni esempi, potenziamento dei servizi a domicilio, e strutture private per avere accesso ad un primo soccorso, e corsi di formazione per un corretto svolgimento della vita a livello salutare, sia dal punto di vista fisico, mentale ed emotivo.

 

Considerando il fatto che tra 10 anni, i  2/3 del comprensorio lametino saranno quarantenni e cinquantenni, emerge a gran voce la necessità di creare una realtà fatta di prevenzione e di servizi alla persona. Un fattore a nostro favore è che tanti giovani hanno investito il loro percorso di studio per diventare operatori socio-sanitari.

Concludo infine chiamando all’appello tutti i sindaci del comprensorio, forze politiche, comitati, associazione, ordini di categoria, corpo studentesco, popolazione, per discutere l’andamento dell’azienda sanitaria dei prossimi 10 anni.

Francesco Mendicino “Rinascita di Lamezia”

Pubblicato in Comunicati

 

aslSabato 28 novembre  nell’ambito di una campagna di ascolto, comunicazione e confronto che entro la fine dell’anno interesserà’ tutti i paesi del Comprensorio - la  Rete ha promosso un’iniziativa pubblica a Lago, nella sede dell’Avis.

 

Ad introdurre i lavori è stata Antonella Mazzotta, mentre Salvatore Amendola si è soffermato sul valore espresso dalle Case della Salute per la sanità territoriale.

A conclusione dei lavori Enzo Giacco ha espresso apprezzamento << per la proficua sinergia creatasi tra i cittadini, il management del Distretto, i Sindaci ed il Presidente Oliverio - per il tramite del Capo Segreteria Franco Iacucci - ed il Direttore del Dipartimento Sanità Riccardo Fatarella. Una sana collaborazione – ha sottolineato il portavoce della Rete – che  sta agevolando la proposta di assegnazione di una Casa della Salute al comprensorio di Amantea>>.

 

Martedì 1 dicembre, poi, una rappresentanza della Rete ha partecipato ad un’Assemblea Sindacale organizzata dagli operatori del Poliambulatorio.

L’incontro è stato utile per arricchire di ulteriori elementi quel prezioso confronto già avviato con gli operatori della struttura, che svolgono un ruolo importante nella concretizzazione di una reale evoluzione dell’offerta sanitaria nel territorio.

 

Nella prossima settimana un gruppo di lavoro - composto da una rappresentanza della Rete, dalla Direttrice del Distretto e da una delegazione dei Sindaci - definirà la proposta organica condivisa di evoluzione del Poliambulatorio in “Casa della Salute”,  da discutere nella prossima riunione del tavolo tecnico presso il Dipartimento Salute della Regione Calabria.Intanto, dopo Amantea e Serra d’Aiello, anche i consigli comunali di Lago e Fiumefreddo hanno approvato la piattaforma rivendicativa della Rete.

<< Noi crediamo che la sanità in Calabria debba investire su un modello rivoluzionario nell’erogazione dei servizi socio-sanitari e socio-assistenziali, che parta da un diverso approccio culturale per giungere alla presa in carico del paziente e ad un modo innovativo di fare prevenzione. Un modello di cui essere orgogliosi. Tracce che vanno in questa direzione – dichiarano i rappresentanti della Rete - sono già presenti nel Poliambulatorio: pensiamo, ad esempio, alla nuova sala d’attesa, alla segnaletica per orientare ai servizi ed al sistema di tutela della privacy dell’utente. Oggi – anche in seguito alla nascita della Rete – notiamo, inoltre, tutta una serie di segnali positivi che non possiamo che interpretare come un contributo importante all’auspicata evoluzione del Poliambulatorio: abbiamo avuto notizia, infatti, della deliberata fornitura in data 30 novembre 2015 della MOC per il servizio di radiologia di Amantea; dunque, la fondamentale tecnica diagnostica della Mineralometria Ossea Computerizzata sarà presto disponibile. O, ancora, della delibera concernente i lavori (che ad Amantea non risulterebbero particolarmente complessi) di adeguamento dei locali necessari per l’istallazione dell’Apparecchio Radiologico Telecomandato, un servizio la cui presenza nel Poliambulatorio è di straordinaria importanza.

 

Cenni che dobbiamo interpretare come incoraggianti e a sostegno della consapevolezza relativa alla non più rinviabile necessità di evoluzione del Poliambulatorio in Casa della Salute, per far fronte alla documentata domanda in crescita nel territorio ed avvicinare la sanità ai cittadini.
Ci preoccupa, a riguardo, il nodo non ancora sciolto relativo alla rete internet. Riteniamo infatti che, anche in seguito alla puntuale richiesta da parte del management distrettuale, gli uffici competenti debbano, preso atto dell’inadeguatezza della rete interna della struttura, programmarne in tempi ragionevoli il ricablaggio.  Sarebbe prezioso per la fruizione in tempi più celeri dei servizi.
Ci teniamo, infine, a ribadire – conclude la Rete – che il Laboratorio di analisi, rispetto al quale tanto si è discusso nelle ultime settimane in seguito al decreto che ne prevede la chiusura, continua a funzionare regolarmente,  e che i servizi garantiti sono caratterizzati dalla consueta eccellenza».

Rete Comprensoriale
“ Difendiamo la salute "

Pubblicato in Politica

Uno è tanto, due sono troppi. Sono appena le 18, nella centralis sima Via Margherita nei pressi della casa del Giocattolo , un anziano cade ed urta violente mente la testa.

 

Il sangue esce copiosissimo e desta grave preoccupazione negli astanti che sono intervenuti in suo soccorso tempestivamente e con affettuosa attenzione come è uso in questa bella città di Amantea.

 

Intanto intervengono anche i Vigili Urbani.

Viene chiamato il 118 e nel mentre si tenta di tamponare l’emorragia.

Purtroppo l’autoambulanza di Amantea è già impegnata e deve giungere quella di Paola.

Il tempo passa ma cresce la preoccupazione perchè non si riesce in alcun modo a tamponare l’emorragia.

 

Per terra un lago di sangue.

Poi, finalmente, dopo un tempo che appare troppo lungo per i soccorritori si sente il suono del 118 al quale i vigili danno immediata attenzione e che interviene con efficacia .

Gli stessi vigili agevolano la uscita dell’autoambulanza da via Margherita facendola andare contro senso per raggiungere immediatamente la statale 18 e procedere verso l’ospedale di Paola dove saranno prestati maggiori soccorsi al povero anziano infortunatosi.

 

L'autoambulanza in Via Margherita

 

Il soccorso

Pubblicato in Primo Piano

Esiste una Amantea straordinaria, amorevole, capace di soccorrere chi ne abbia la necessità.

Siamo sulla porta della edicola di Gaetano Campaiola.

 

Passa un’auto e la donna ci dice che un uomo è caduto. La voce è bassa, scarsamente comprensibile , e la signora, alla domanda “ Cosa?” , risponde “Là”, indicando il Mercato Vecchio.

Solo allora realizzo la parola “caduto”: inforco la bici e  mi dirigo verso il parcheggio.

 

Su Via della Libertà noto un giovane vicino ad un uomo steso per terra. Parcheggio la bici e mi avvicino.

Un signore anziano, dai capelli bianchi, è steso per terra e vorrebbe alzarsi. Ha la fronte destra piena di sangue. Probabilmente con la fronte ha urtato per terra.

Parla. Buon segno.

 

Dal balcone una ragazza impaurita ci dice che lo ha visto cadere ed ha gridato.

Poco dopo scende e porta un ombrello.

L’anziano signore è per terra.

Il primo soccorritore sta chiamando il 118.

Mi tolgo il giaccone e lo poggio addosso al vecchietto.

Un giovane si toglie il pullover e glielo poggia a mò di cuscino sotto la testa.

Poi arrivano gli ombrelli; uno, due, tre, uno dopo l’altro.

Solo allora lo riconosciamo : è il professore O.R. , una persona per bene, amica di tutti.

 

Passano pochissimi minuti e sentiamo la sirena del 118 ; è arrivata con tutta la immediatezza possibile e con efficacia interviene.

La dottoressa parla a O.R. , gli chiede nome e cognome, gli chiede di muovere uno dopo l’altro le gambe (cosa che fa) , se abbia dolori, ed alla risposta negativa comincia a toccarlo nelle varie parti del corpo chiedendo se avverta dolore.

“No, no, no” , risponde l’infortunato. Bene. Sembra tutto a posto.

 

Intanto arriva la moglie, la signora Maria, stravolta, impaurita. Le donne la tranquillizzano, le offrono un bicchiere di acqua che non riesce nemmeno a tenere in mano.

“Stai tranquilla, Marì ! Va tutto bene. Risponde al dottore e sembra non abbia niente di rotto!”

Una corte di persone, tante parole, tante informazioni chieste ed ottenute anche da parte dei passanti.

Ma, insieme, tanto amore, tanta attenzione, tanta considerazione, tanta efficienza.

Ecco la “bella Amantea” quella dal gran cuore, quella della solidarietà reale, fattiva. Quella che si tranquillizza e sparisce porgendo gli auguri al professore che viene portato via dall’autoambulanza.

 

La bella Amantea della efficienza del 118.

Meglio non averne bisogno di ambedue, ma se dovesse occorrere Amantea sa di poterci contare.

Pubblicato in Primo Piano

Come anticipato dalla dottoressa Giuliana Bernaudo stamattina è arrivata la nuova autoambulan za. Un nuovo mezzo ancor più attrezzato per le necessità del soccorso del 118.

 

Ad accoglierla alcuni dipendenti del locale poliambulatorio che ne hanno approfittato per la rituale fotografia celebrativa.

 

Ne abbiamo parlato nel nostro articolo di ieri; unici nel panorama della informazione locale.

 

Ne parliamo anche oggi con le foto che vi presentiamo in anteprima.

 

Dell’arrivo della nuova autoambulanza del 118 ha avuto modo di parlarne anche il nostro ente locale con un comunicato stampa di oggi 26 settembre nel quale si legge che: «L’amministrazione comunale intende porgere un sentito ringraziamento alla direttrice del distretto sanitario Giuliana Bernaudo che, tra mille difficoltà, è riuscita ad ottenere la sostituzione dell’ambulanza dislocata presso la postazione del 118 di Amantea».

 

Ricordiamo che recentemente il consiglio comunale con il voto unanime anche della minoranza ha adottato una delibera con la quale era stato proprio sollecitato l’acquisto di una nuova autoambulanza per il 118, dando così la dovuta attenzione ai problemi del locale poliambulatorio e maggiore forza alla direttrice Bernaudo nella sua costante azione di riqualificazione della nostra unica struttura sanitaria .

Almeno così sembra!

 

Eccola nuova autoambulanza

Della serie #C’èanchelabuonasanita’

Domani mattina 26 settembre l’Asp di Cosenza consegna quattro nuove ambulanze alle postazioni di Amantea ,Praia a Mare , San Marco Argentano e Unical.

 

In questa direzione indispensabile il deciso interessamento della direttrice Giuliana Bernaudo

Nell’ex ASL 1 Tirreno i due mezzi di Amantea e Praia a Mare andranno ad affiancare gli altri mezzi da soccorso (Paola e Cetraro) già sostituiti in precedenza, permettendo il declassamento dei veicoli con chilometraggio più elevato che potranno essere utilizzati per altri servizi.

 

Molto si è lavorato in questi ultimi tempi sull’organizzazione interna della rete 118 della Provincia di Cosenza e sull’articolazione e coordinazione del servizio, cercando di ovviare alle criticità emerse nel passato e potenziando ancor più i punti di eccellenza raggiunti.

Ma molto ancora può essere fatto e destinato al bene comune, ed è per questo che siamo in continua fase di progettazione ed attivazione di nuovi piani e strategie.

Il settore dell’emergenza-urgenza che l’ASP gestisce è incentrato sull’intervenire nelle situazioni a volte più precarie e drammatiche; la nostra presenza, il nostro operato può fare la differenza tra la vita e la morte e questo ci attribuisce una grandissima responsabilità, della quale teniamo ad essere sempre e costantemente all’altezza.

Affrontiamo questa grande avventura ogni giorno, nell’ottica di un continuo miglioramento del servizio e di una sempre più stretta collaborazione con tutte le parti coinvolte, non perdendo mai di vista il bene, gli interessi, le esigenze e le peculiarità del nostro core target: il cittadino.

Non vogliamo soltanto essere in linea con i tempi, vogliamo anticiparli!

E’ proprio nell’ottica di un continuo miglioramento del servizio il Commissario Straordinario Dr. Gianfranco Filippelli ha deliberato l’ attivazione di tre nuove postazioni (PET 118) e n 1 Auto-Medica h12 individuando le aree critiche dove poter istituire le tre Postazioni di Emergenza Territoriali PET 118, allo scopo di rendere più capillare e omogenea l'attuale rete dei soccorsi, e precisamente:

•          Area Ionio Nord (territorio ex ASL3) Comune di Oriolo

•          Area Tirreno Nord (territorio ex ASL1) Comune di Scalea

•          Area Esaro-Pollino (territorio ex ASL2) Comune di Spezzano Albanese

•          Area Cosenza-Savuto (territorio ex ASL4) l'auto medica h12 nell'hinterland Cosentino

Pubblicato in Cronaca

E’ giunto alle prime luci dell’alba di oggi nel porto di Vibo Valentia Marina, scortato dai mezzi navali della Capitaneria di Porto, della Guardia di Finanza e dei Carabinieri, il Supply Vessel “BOURBON ARGOS”, battente Bandiera del Lussemburgo con a bordo i medici senza frontiere. La grande nave di soccorso, dirottata nei giorni scorsi su tre distinti eventi sar nelle acque del Canale di Sicilia dal Centro di Soccorso Nazionale del Comando Generale della Guardia Costiera Italiana, aveva a bordo 342 migranti di varie nazionalità africane.

       I migranti, alloggiati sul ponte della Nave, già visitati durante la navigazione di trasferimento dallo staff medico imbarcato sulla nave al momento del soccorso, si presentavano in discrete condizioni di salute, fatta eccezione per otto migranti per i quali si è reso necessario il ricovero presso il Nosocomio di Vibo Valentia.

Gli stessi erano stati recuperati nei giorni scorsi nelle acque del Canale di Sicilia, a bordo di tre gommoni alla deriva. Tra i migranti soccorsi 272 uomini, 64 donne di cui 2 in stato di gravidanza e 6 minori.

Il dispositivo di accoglienza e verifica disposto dal Prefetto di Vibo Valentia Dott. Giovanni Bruno, ha visto impiegate le varie forze dell’Ordine – Polizia – Carabinieri – Guardia di Finanza – Guardia Costiera – Forestale, Vigili del Fuoco, l’ASP di Vibo, la Protezione Civile e le Associazioni di Volontariato presenti sul territorio, che hanno contribuito ognuno, per quanto di competenza, alle attività predisposte nelle riunioni di coordinamento tenutesi ieri presso la sede della Guardia Costiera di Vibo Valentia e presiedute dal Prefetto.

I primi a salire a bordo del Pattugliatore, sono stati i Sanitari del 118, che hanno effettuato le verifiche sanitarie dei migranti e delle donne in stato di gravidanza.

Subito dopo sono salite le Squadre interforze di Polizia Giudiziaria della Squadra Mobile della Polizia di Stato, del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza, dei Carabinieri e della Guardia Costiera di Vibo Valentia.

Le attività d’indagine svolte dal Pool investigativo interforze, finalizzato ad individuare eventuali “scafisti”, si è concluso dopo diverse ore di raccolta di testimonianze fornite da taluni migranti, che hanno contribuito a definire le responsabilità dello scafista, di nazionalità del Gambia.

Il presunto scafista è stato posto in stato di fermo a disposizione della Procura della Repubblica di Vibo Valentia.

Successivamente si è provveduto alle attività di sbarco dei migranti, all’identificazione ed al trasferimento degli stessi con i pullman nelle strutture ricettive secondo un piano di accoglienza predisposto dal Ministero dell’Interno.

In particolare una trentina migranti permarranno nella Provincia di Vibo ed i rimanenti verranno trasferiti nelle altre Regioni.

Sbarcati i naufraghi, la Nave “BOURBON ARGOS”, ha poi ripreso la regolare navigazione.

Pubblicato in Vibo Valentia
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I Racconti

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