
L’Associazione socio-culturale “Aletheia” col patrocinio del Comune di San Marco Argentano, organizza giorno 10 Settembre alle ore 18:00 presso la Sala Consiliare della nostra splendida cittadina, una conferenza dal titolo “Cristoforo Colombo e San Francesco di Paola Obiettivo comune: una crociata contro i turchi” a cura dello Storico di fama Internazionale Prof. Giuseppe Pisano che, porterà l’attenzione su argomenti finora non trattati da altri studiosi come il legame tra il religiosissimo Cristoforo Colombo (Defensor Fidei) e il suo contemporaneo San Francesco di Paola che portò ad una comune crociata contro i turchi.
Il Presidente dell’Associazione Tricanico Emilio, ringrazia il Sindaco di San Marco Argentano Virginia Mariotti e l’Assessore al turismo Angela Petrasso per aver inserito questa iniziativa nella 35°edizione dell’Agosto Sammarchese e, un grazie al Prof. Pisano illustre docente di Storia e autore di molteplici libri tra i quali voglio ricordare “Ombre Templari a Umbriatico” che con il suo impegno ma soprattutto la passione che mette nel suo lavoro, sta portando alla luce fonti storiche a noi finora sconosciute.
A coordinare i lavori ci sarà la Dott.ssa Esperia Piluso Sociologa, Blogger e Direttore artistico della ns. Associazione che annovera tra i suoi soci personalità di tutta la Calabria.
Domenica 19 maggio otto milioni di elettori sono stati chiamati alle urne per scegliere nei ballottaggi i Sindaci delle più grandi città italiane che nel primo turno non sono riusciti a superare la soglia del 50% dei voti. Si è votato a Milano, Roma, Napoli, Torino, Bologna, Trieste e in tantissimi capoluoghi di provincia e in molti comuni al di sopra dei 15.000 abitanti.
Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha disertato questa importante tornata elettorale e si è rifugiato in Russia alla corte di Putin perché aveva previsto la debacle del suo partito e il flop dei candidati sindaci del Pd. In alcune città gli elettori del centro destra e del Movimento 5 Stelle, non avendo in lista candidati propri, si sono coalizzati, e turandosi il naso, hanno votato i candidati non del Pd per dare una spallata al Governo Renzi e per vendicare tutte le balle che ci ha propinato il Premier in questi due anni, le furbate, le arroganze, le menzogne, l’aumento delle tasse, della disoccupazione, del debito pubblico. Anche i giovani elettori in questi ballottaggi hanno voltato le spalle al Pd e a Renzi in particolare. I giovani non vogliono essere presi in giro. Le promesse vanno sempre mantenute. Ogni giorno nelle varie trasmissioni televisive e nei talk show aveva promesso mari e monti, ma tutto quello che aveva promesso non si è avverato. Sulla loro pelle hanno scoperto che la realtà è altrove, che il lavoro non si trova, che devono emigrare all’estero, che i loro padri perdono il posto di lavoro e che ora, che beffa, dovranno pure restituire i famosi 80 euro che avevano ricevuto per premio in occasione delle passate elezioni europee e che la mancetta ai diciottenni è suonata persino offensiva.
I ballottaggi per il Pd sono andati malissimo e i risultati sono stati molto deludenti rispetto alle attese e ora aspettiamo che Renzi, essendo anche Segretario del Partito, prenda severi provvedimenti.
Sarà costretto, suo malgrado, a dare in pasto alla folla in rivolta qualche testa importante. In primis la Vice Presidente Serracchiani che ricopre anche la carica di Governatore del Friuli Venezi Giulia che ha visto avanzare nella sua regione i candidati del centro destra a Pordenone e Trieste.
E trema pure Lorenzo Guerini, altro Vice Presidente, che a Roma aveva messo la faccia impegnandosi per il candidato Giacchetti sconfitto dalla candidata grillina Virginia Raggi.
Ma anche Renzi rischia grosso. Pure lui dovrà mollare la segreteria del partito. Una richiesta che la minoranza del partito sta facendo da diversi mesi.
Ma veniamo alle elezioni. Renzi a Napoli aveva già perso al primo turno essendo la candidata Valente uscita sconfitta da De Magistris e Lettieri. Ha perso a Torino e a Roma e il botto si fara' sentire a Palazzo Chigi.
Per conquistare i romani il suo Pd non ha fatto altro che parlare di olimpiadi e di D’Alema tralasciando i problemi veri che assillano i romani: traffico, nettezza urbana, furti, rapine, stupri, sicurezza, buche nelle strade comprese e mafia.
A Milano ha vinto Sala il candidato del centro sinistra e questo si sapeva da mesi. A Bologna ha vinto il candidatio sindaco uscente del Pd Merola e hanno fatto passare, come al solito, queste previste vittorie come un vero trionfo. Per Renzi si mette male.
Il voto è cambiato e il Partito del 40% è soltanto un pallido ricordo. Dopo un risultato del genere la maggioranza parlamentare comincia a scricchiolarsi e gli ultimi voltagabbana saliti sul carro del vincitore cominciano a guardarsi intorno, pronti a tradire ancora una volta. E come al solito la scarsa affluenza alle urne ha gravato sul risultato dei ballottaggi
Salvatore Magarò, già consigliere regionale della Calabria e presidente dell’Associazione Più di Cento – Tana per la Legalità ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Ho trascorso la mia fanciullezza nel convento dei francescani a Castiglione Cosentino, per questo conosco Padre Fedele da oltre quarant’anni.
Ne ho sempre apprezzato l’impegno nei confronti delle persone più bisognose ed indigenti ed il lavoro instancabile prestato al servizio della comunità.
L’immagine caritatevole di Padre Fedele Bisceglia ha varcato i confini nazionali attraverso l’organizzazione di missioni nei paesi più poveri, soprattutto in Africa centrale.
Nel gennaio del 2006 appresi con incredulità la notizia del suo arresto.
A quelle accuse infamanti non ho mai creduto tanto che nell’immediatezza della sua carcerazione, mi sono recato nella sua cella presso la casa circondariale per manifestargli vicinanza e affetto.
Ho testimoniato in suo favore nel corso del processo e la correttezza delle mie posizioni è stata sancita dalla Suprema Corte.
Oggi che questo calvario giudiziario si è finalmente concluso e che l’immagine di Padre Fedele è stata definitivamente riabilitata, auspico che gli venga restituita la facoltà di celebrare messa e che possa tornare a dirigere l’Oasi Francescana, la straordinaria opera che il frate ha costruito grazie alla generosità di tutti i cosentini”.