Il Presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci, a cuore aperto ci invia un comunicato stampa in cui chiede al Governo Conte di inserire un emendamento all’interno del “Decreto Calabria” dove si chieda di istituire, all’interno della Commissione consultiva permanente per il contrasto all'emergenza epidemiologica da Covid-19, un “Comitato dei sindaci dei Comuni della Calabria”.
“In questi mesi, alla Regione e ai vertici del sistema sanitario ho chiesto più volte di coinvolgere i sindaci che sono stati troppo spesso esclusi da qualsiasi decisione o informati in ritardo su quanto accade nel proprio territorio in riferimento all’emergenza sanitaria in atto.
Così come continuano a rimanere inascoltate le richieste della Conferenza dei sindaci della Provincia di Cosenza che ha duramente contestato l’operato dell’intera governance sanitaria, chiedendo una inversione di rotta.
Senza un confronto con i sindaci non si può progettare e potenziare la sanità territoriale. Condivido, dunque, l’idea lanciata dal senatore Ernesto Magorno di inserire un emendamento all’interno del “Decreto Calabria” dove si chiede di istituire all’interno della Commissione consultiva permanente per il contrasto all'emergenza epidemiologica da Covid-19, il “Comitato dei sindaci dei Comuni della Calabria” di cui faranno parte di diritto i componenti nominati dalla Conferenza dei sindaci presso le Asp della Regione e al quale il commissario ad acta sarà tenuto a richiedere pareri motivati, obbligatori e non vincolanti su tutti gli atti di alta amministrazione.
È arrivato il momento di dire basta. Non possiamo continuare ad accettare decisioni calate dall’alto da chi magari non conosce nel dettaglio le criticità del territorio, le carenze sanitarie o le emergenze da affrontare.
Una programmazione corretta che tenga conto dei bisogni reali dei cittadini, un’attenta analisi dei servizi sanitari, delle strutture che abbiamo a disposizione e che potrebbero essere utilizzate per curare i malati Covid non gravi, aiuterebbe sicuramente ad affrontare meglio questa seconda ondata di diffusione del virus. Ma se non si tiene in considerazione il ruolo strategico che hanno i sindaci nell’affrontare questa emergenza, continueremo a commettere gli stessi errori e ad adottare piani sanitari errati”.