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foto repertorio materiale litoideCOSENZA 22 novembre 2019 – E’stato colto in flagranza di reato mentre la scorsa notte prelevava materiale dal fiume Trionto nel Comune di Calopezzati. Per tale reato i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Rossano, coadiuvati dai militari della Stazione Carabinieri di Scala Coeli e del NORM della Compagnia Carabinieri di Rossano, hanno tratto in arresto, G.M. di anni 49. L’uomo, originario di Crosia, è stato sorpreso durante la notte mentre prelevava con l’ausilio di una pala meccanica dal greto del Torrente Trionto inerti. Il materiale veniva poi caricato su di un autocarro e scaricato in un piazzale adiacente di proprietà dell’interessato per poi ritornare nuovamente nel letto del fiume nelle pertinenze della pala meccanica per essere caricato ulteriormente. Colto in flagranza mentre lavorava durante la notte si è pertanto proceduto all’arresto dell’uomo, al sequestro del materiale, oltre 600 metri cubi, del piazzale dove era depositato e dei due mezzi usati per il prelievo furtivo. Attività di controllo che ha da tempo visto impegnati i Carabinieri Forestale su queste località oggetto di numerosi furti di materiale litoide in area demaniale. La Procura della Repubblica di Castrovillari, dopo aver convalidato l’arresto dell’uomo ne ha disposto la rimessa in libertà in attesa di giudizio.

Pubblicato in Calabria

Il Movimento 5 Stelle si presenterà alle Regionali in Calabria del prossimo gennaio ma non alleato al Pd.

Parola del coordinatore dei grillini per la campagna elettorale nella nostra regione, Paolo Parentela: “non avevamo e non abbiamo intenzione di dialogare con i Dem.

 

 

 

 

 

Non basta scaricare Oliverio per cancellare i disastri fatti in Calabria dal Partito Democratico. Credo, inoltre, che non ci sono neanche i tempi tecnici per sedersi e discutere con una forza politica che ancora non ha in testa un programma chiaro e serio”.

“Noi stiamo lavorando con la società civile, con le associazioni e movimenti.

Non abbiamo nulla contro Rubbettino che è una bravissima persona, la questione è politica”,conclude.

StrettoWeb / Salvatore Dato

Pubblicato in Politica

La graduatoria stilata da ministero alla Salute e Regioni si basa sui Lea, livelli essenziali di assistenza, e si riferisce al 2018.

Sul podio anche Toscana ed Emilia-Romagna. Calano Piemonte e Lazio

Il Veneto balza in testa alla classifica basata sulla capacità delle Regioni di assicurare i Lea, i livelli essenziali di assistenza e cioè le prestazioni sanitarie che ogni Regione deve assicurare ai propri cittadini.

 

La graduatoria si utilizza per valutare la qualità dei sistemi sanitari e ogni anno è attesa con una certa apprensione.

Le Regioni che vanno bene la sventolano come un trofeo, per sottolineare la propria qualità; quelle che vanno male o peggiorano la snobbano, dicendo che sono altri i criteri che vanno messi in campo per capire come funziona la sanità a livello locale.

In effetti sono sempre di più coloro, anche tra chi non è un politico o un amministratore, che da tempo chiedono nuovi sistemi di valutazione.

Veneto al top, Calabria fanalino di coda

Gli indicatori presi in considerazione sono decine e per ciascuno è assegnato un “voto” numerico. Il punteggio massimo che si può raggiungere è 225 e nel 2018

il Veneto ha raggiunto 222 punti (erano 218 l’anno prima).

Seguono Toscana ed Emilia-Romagna con 220 (erano a 216 e 218),

Piemonte a 218 (era in testa con 221),

Lombardia con 215 (212),

Liguria con 211 (195),

Umbria con 210 (208),

Abruzzo con 209 (202),

Marche con 192 (201)

Basilicata con 191 (189),

Puglia con 186 (179),

Molise con 180 (167),

Lazio con 179 (180),

Campania con 170 (153, il suo è il più grosso balzo in avanti),

Sicilia con 165 (160) e

infine Calabria con 146 (136) che resta l’unica sotto la soglia di livello minimo accettabile di 160. Va detto che i dati verranno controllati di nuovo perché almeno una Regione ha chiesto un riconteggio.

Al momento, inoltre, non vengono prese in considerazione le Regioni a statuto speciale.

Gli indicatori alla base della classifica

Gli indicatori della cosiddetta "Griglia Lea" sono raccolti in tre macro categorie: ospedale, distretto e prevenzione.

Vengono presi in considerazione ad esempio gli interventi per le fratture di femore svolti entro le 48 ore, la quantità di prestazioni inappropriate consumate dai cittadini, l’adesione agli screening oncologici, i tempi di intervento del 118, il tasso di risonanze magnetiche rispetto alla popolazione, i controlli veterinari.

Spesso i punteggi sono frutto di scontri ai tavoli di Roma dove siedono il ministero e i funzionari delle Regioni.

Le classifiche in sanità vanno maneggiate con cura, quella basata sui Lea è delicata proprio perché tiene dentro tantissimi indicatori e magari qualcuno resta indietro per i controlli sugli alimenti pur avendo ospedali che funzionano bene.
Larepubblica

Pubblicato in Italia

Il disegno di legge costituzionale giunto al quarto e ultimo passaggio è stato approvato a larga maggioranza.

Elimina di netto 345 seggi, riducendo a 400 i deputati e a 200 i senatori elettivi

La legge costituzionale sul taglio dei parlamentari ha ottenuto il via libera definitivo con 553 Sì.

Il provvedimento, cavallo di battaglia del M5s, punta a ridurre il numero dei deputati a 400 dagli attuali 630 e dei senatori a 200 dagli attuali 315: in tutto si tratta di 345 seggi eliminati di netto.

Questo taglio decorrerà dalla data del primo scioglimento o della prima cessazione delle Camere successiva alla data di entrata in vigore della riforma.

A seguito della riforma, il numero degli abitanti per deputato aumenta da 96.006 a 151.210.

 

Il numero di abitanti per ciascun senatore cresce da 188.424 a 302.420.

Questo comporterà la necessità di ridisegnare i collegi con un'altra legge.

Il taglio, in particolare, prevede in Calabria la riduzione da 20 a 13 dei deputati (meno 35%), mentre i senatori diminuiranno da 10 a 6 (meno 40%).

Questi i 20 deputati Eletti

Movimento 5 Stelle

  1. Francesco Sapia, Corigliano; 
  2. Carmelo Misiti, Castrovillari; 
  3. Anna Laura Orrico, Cosenza;
  4. Elisabetta Barbuto, Crotone; 
  5. Pino D’Ippolito, Catanzaro; 
  6. Federica Dieni, Reggio Calabria.
  7. Francesco Forciniti, Calabria Nord; 
  8. Elisa Scutellà, Calabria Nord; 
  9. Alessandro Melicchio, Calabria Nord; 
  10. Dalila Nesci, Calabria Sud; 
  11. Paolo Parentela, Calabria Sud.

Centrodestra

  1. Wanda Ferro (Fratelli d’Italia), Vibo Valentia; 
  2. Francesco Cannizzaro (Forza Italia), Gioia Tauro.
  3. Roberto Occhiuto (Forza Italia), Calabria Nord; 
  4. Jole Santelli (Forza Italia), Calabria Sud;
  5. Maria Tripodi (Forza Italia), Calabria Sud; 
  6. Domenico Furgiuele

Centrosinistra

  1. Enza Bruno Bossio (Partito Democratico), Calabria Nord; 
  2. Antonio Viscomi (Partito Democratico), Calabria Sud.
  3. Nico Stumpo (Liberi e Uguali), Calabria Sud.

Questi i 10 senatori eletti:

Movimento 5 Stelle:

  1. Margherita Corrado, collegio Crotone-Corigliano;
  2. Nicola Morra,  Cosenza; 
  3. Silvia Vono, Catanzaro.
  4. Rosa Silvana Abate,
  5. Bianca Laura Granato,
  6. Giuseppe Auddino

Centrodestra

  1. Marco Siclari (Forza Italia),collegio Reggio Calabria.
  2. Giuseppa Mangialavori (Forza Italia);
  3. Matteo Salvini (Clotilde Minasi) Lega.

Centrosinistra

  1. Ernesto Magorno (Partito Democratico).

Chi resterà fuori alle prossime elezioni?

Pubblicato in Calabria

Ospite nuovamente della trasmissione Agorà, su Rai3, il presidente della commissione parlamentare antimafia Nicola Morra, chiude alla possibilità di candidarsi alle prossime regionali in Calabria

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nicola Morra, senatore del Movimento 5 Stelle e presidente della Commissione Antimafia, nel corso della trasmissione Agorà con riferimento ad alcune notizie apparse sui quotidiani di oggi che riportavano di un’intesa fra Pd e M5S sul nome di Morra quale candidato a Presidente della Regione Calabria ha ribadito: “Come ho già dichiarato in più occasioni non sia mai”.

Ed alla successiva domanda sul perché di tale risposta continua: “Perché il Movimento è nato per esser alternativo a certi mondi, certi mondi partitocratici che hanno fatto vergognare molto spesso gli stessi elettori che avevano dato fiducia a quei mondi e che hanno abbandonato quei mondi votando convintamente M5S.

Se adesso quei mondi per riverginarsi debbono usare altre persone che non provengono dalla loro tradizione, non si va da nessuna parte”.

Pubblicato in Calabria

Scrive Iacchitè

Gli ultimi avvenimenti politici dimostrano che, ancora una volta, la Calabria risulta essere assolutamente non considerata a livello governativo, nonostante che alle elezioni del 4/3/18 abbia contribuito con oltre il 43% al successo del M5S!!!

Infatti dei suoi 18 parlamentari, nessuno è presente nella compagine governativa.

 

 

Il silenzio assordante ed il capo chino dimostrato nei confronti delle scelte romane da questi portavoce fantasma, ha fatto sì che si verificasse questa incresciosa situazione, che ha provocato la rabbia di tutti coloro che ogni giorno si spendono sul territorio.

Perché il ritrovarci Ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli che inneggia al Tav, alla Gronda ed alla NON revoca delle concessioni autostradali ai Benetton, a noi Calabresi che manchiamo delle più elementari infrastrutture, non può che provocarci disgusto e RABBIA.

Avevamo visto una possibilità di cambiamento con il Decreto Calabria, grazie al lavoro di Giulia Grillo e ci ritroviamo ad avere Ministro della salute Roberto Speranza! Nomina che sicuramente ha esaudito le preghiere del Governatore Mario Gerardo Oliverio, responsabile, insieme a tutti quelli come lui, della disastrosa situazione sanitaria calabrese.

E che dire della nomina di Dario Franceschini al MIBACT ?In questo caso non ci sono parole:parla il suo operato nei governi Renzi- Gentiloni. A proposito di Gentiloni fa specie la sua futura scandalosa nomina a Commissario UE.

Molti di noi hanno votato SI su Rousseau dimostrando, ancora una volta, fiducia e speranza. Ma la presentazione della squadra di governo e la subalternità dimostrata dal M5S nei confronti dell’alleato, denota chiaramente un segno di debolezza, di abbandono dei valori che hanno portato le nostre idee non solo in Italia, non solo in Europa, ad essere l’Archetipo di un nuovo modo di fare politica: dimostrando che è possibile che siano semplici cittadini ad entrare nelle istituzioni.

Questi compromessi stanno normalizzando il Movimento tanto da rischiare di omologarlo a qualsiasi altro partito politico: così si perde definitivamente l’identità che lo ha contraddistinto finora.

Per riacquistare la dignità perduta, URLIAMO con grande fermezza e con tutto l’amore per un sogno chiamato MOVIMENTO 5 STELLE, di voler assistere ad un gesto clamoroso ed unico che si concretizzi in un voto di sfiducia verso un governo che non ci appartiene. Siamo pronti, qualora ciò non si verificasse, ad adottare simbolicamente la seguente citazione:

“QUANDO UN GOVERNO NON FA CIO’ CHE VUOLE IL POPOLO, VA CACCIATO VIA ANCHE CON MAZZE E PIETRE“ (Sandro Pertini)

Da Iacchite - 9 Settembre 2019

Pubblicato in Calabria

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa :

“C’è una vera e propria emergenza in Calabria, come diciamo da tempo e come dimostrato dall’operazione ‘Libro Nero’ di questa mattina: la ‘ndrangheta ha pesantemente infiltrato la classe politica regionale della nostra regione.

Va fatta pulizia, immediatamente. Si sciolga il Consiglio e si vada subito al voto, così da ristabilire la legalità.”

Così si esprimono tutti i parlamentari calabresi del MoVimento 5 Stelle di Camera, Senato ed Europa a seguito dell’operazione della Direzione Distrettuale Antimafia che ha portato a 17 arresti tra cui più di un politico.

“Sono coinvolti tutti i partiti: il capogruppo del PD in regione è agli arresti domiciliari; il capogruppo del partito della Meloni, eletto in Forza Italia, è in carcere; l’ex assessore regionale del PD, cognato del Sindaco di Reggio Calabria, è accusato di concorso esterno con la ‘ndrangheta.

È preoccupante la facilità con cui le cosche mafiose riescono ad infiltrarsi nelle dinamiche politico-elettorali della nostra regione, in un contesto dove le idee politiche, di destra o di sinistra lasciano spazio allo scambio di voti dietro il corrispettivo di favori per il sistema ‘ndranghetistico.

Questa situazione non è più sostenibile – continuano i parlamentari pentastellati – viste anche le gravi accuse ancora pendenti sul capo del Presidente di Regione Mario Oliverio e sul Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, autonominatosi candidato governatore alle prossime elezioni.

Va fatta un’operazione di bonifica e solo il Movimento 5 Stelle lo può fare. Con l'inchiesta ‘Libro nero’ la magistratura dimostra ancora – sottolineano i 5 Stelle – l'ipocrisia e l'opportunismo del sistema partitico calabrese, mentre il governatore della Calabria resta comodamente in silenzio, non potendo nascondere i propri accordi politici con Seby Romeo e le varie postazioni di potere che con lui ha spartito.

Ringraziamo la magistratura e le forze dell’ordine che, nonostante le difficoltà, fanno sentire la presenza dello stato con queste inchieste coraggiose che vanno a toccare esponenti del consiglio regionale e non solo, confermando un quadro preoccupante sulle capacità delle cosche di influenzare le elezioni democratiche”.

Non manca un accenno all’autosospensione dal partito del Senatore Magorno: “Quello che per anni è stato il segretario regionale del PD auspica solo adesso un serio intervento del Pd nazionale in Calabria.

Intanto, in attesa della chiarezza che non è mai riuscito a dare da segretario regionale, si è autosospeso dal partito.

Immaginiamo che, con coerenza, adesso si iscriva al gruppo misto, al Senato.

Siamo stanchi di queste sceneggiate – concludono i parlamentari 5 stelle – si vada subito al voto per liberare la Calabria dal malaffare: deve essere la priorità assoluta per chi vuol bene alla nostra regione.”

I portavoce calabresi del M5S di Camera, Senato, Parlamento Europeo

Catanzaro - 31/07/2019

Pubblicato in Mondo

barcaDal 16 Luglio fino al 20 gli oltre 30 gli equipaggi di barche a vela si stanno confrontandoin 5 giorni di regate, in occasione del Campionato Italiano Assoluto di Vela 2019 – trofeo BPER Banca, organizzato dalla Federazione Italiana Vela insieme al Club Velico Crotone e all’Unione Vela d’Altura Italiana, che si sta disputando a Crotone

Come si accede al campionato

L’ammissione al campionato di barche a vela, secondo gli specifici criteri previsti dalla Normativa Federale 2019 per la Vela d’Altura, le imbarcazioni d’altura in possesso di un certificato di stazza ORC International, comprese tra la Classe ORC “A” e la Classe ORC “5”.

La cerimonia di apertura

Il campionato ha visto il suo avvio con la cerimonia di apertura tenutasi il 16 luglio alle ore 18.00 all'interno del villaggio Magna Grecia Life Style al porto turistico di Crotone. Il programma ha previsto per la prima giornata - martedì 16 - il perfezionamento delle iscrizioni e i controlli di stazza e a sessioni di allenamento in acqua delle barche a vela partecipanti, con il primo segnale di regata per le 11 di mercoledì 17.

Quante prove saranno effettuate?

Saranno corse 8 prove, con un massimo di 3 prove al giorno. Uno scarto sarà applicato successivamente al compimento della 5° prova. Il Campionato Italiano Assoluto d’Altura sarà assegnato con almeno 3 prove valide e varrà il titolo di scudetto delle barche a vela

I premi previsti

Al termine del campionato italiano verranno assegnati i seguenti premi per le barche a vela: Trofeo “Carlo De Zerbi” per i Titoli di Campione Italiano delle Classi Regata e Crociera/Regata. Il Trofeo “Bper Banca” messo in palio dallo sponsor al primo classificato overall del Gruppo A e al primo classificato overall del Gruppo B. Il Trofeo “Dei Tre Mari”, messo in palio dall’UVAI, assegnato alle imbarcazioni qualificate risultate prime nelle classifiche di ciascuno dei due Gruppi. Quindi i Premi Uvai ai migliori armatori timonieri di ciascuno dei due Gruppi.

Perché appassionarsi a questo sport ed iniziare a praticarlo

Se guardando una regata o semplicemente un documentario sale in automatico la voglia di avere il vento in poppa e saltare su uno dei tanti modelli di barche a vela presenti sul mercato, questo può diventare sia uno sport che un mestiere per i più appassionati e caparbi. Disciplina completa e adatta a grandi e piccini, continua ad attirare numerosi appassionati. Andiamo a scoprire tutto su questo sport nobile, le sue caratteristiche, le regole ed i benefici.

Come funziona la vela

La navigazione a vela si basa su determinati principi della fisica, utilizzando come unico mezzo di propulsione il vento. Il rapporto tra direzione del vento e rotta da seguire è chiamato andatura. Quando queste due direzioni coincidono, si parla di andatura di poppa o a fil di ruota. In queste circostanze le vele sono completamente spiegate a palloncino, di modo da sfruttare al massimo la forza del vento. Si procede dunque a velocità sostenuta, ma sempre inferiore a quella del vento. Non è possibile muoversi controvento, in quanto la barca a vela si fermerebbe.

Tipologie di barca a vela

Le barche a vela non sono tutte uguali. Esistono difatti diverse tipologie che possiamo racchiudere in due grandi gruppi: le derive e i cabinati. Le derive sono barche piccole, del tipo monoposto o con due o tre posti. Non superano in genere i 6 metri di lunghezza e possono essere da regata o da diporto (passeggiata nautica). Non possiedono una zona abitabile, al contrario invece dei cabinati in cui appunto vi sono le cabine, con tanto di bagno, zona cucina o salottino. Parliamo dunque di imbarcazioni più confortevoli. Guardare il campionato ti ha reso un appassionato del genere e vuoi cimentarti in questa avventura anche tu? Grazie al noleggio barche in Calabria potrai vivere la tua vacanza in mare aperto come protagonista e non come spettatore.

Pubblicato in Calabria

indagine climaAmici, è vero, non c’è pace tra gli ulivi. Ma oggi, però, non vi parlerò di un noto film degli anni 50 con la bravissima Lucia Bosè, ma vi parlerò di una bufera politico giudiziaria che questa mattina ha sconvolto tutta la Calabria e che ha già preso il posto nelle prime pagine dei giornali: -Appalti in Calabria, trema il Pd: il Presidente Oliverio è nei guai-.- Appalti truccati e corruzione per le grandi opere. Bufera sulla Regione e sul Comune di Cosenza-. Così il televideo della RAI:- Calabria, 20 indagati per appalti pubblici-. E il televideo di Mediaset:-Appalti Calabria, indagato Oliverio. Nei guai anche il Sindaco di Cosenza -. Tutti hanno ricevuto un avviso di garanzia dalla Procura di Catanzaro. E torna a far discutere il disarcionamento del Sindaco Mario Occhiuto nel lontano 2016. Tutti ancora ricordano come finì la prima avventura di Mario Occhiuto alla guida del Comune di Cosenza. Pochi mesi prima che il suo mandato di Sindaco terminasse i consiglieri di minoranza e alcuni consiglieri di maggioranza davanti ad un notaio firmarono le proprie dimissioni dalla carica di consiglieri comunali per far cadere il Sindaco. E il Sindaco cadde, il Prefetto nominò un Commissario Prefettizio e poi si andò a nuove elezioni. Stravinse nuovamente Mario Occhiuto. Sbaragliò gli avversari che ancora si leccano le ferite. Tutto finito. Macché. Ora, a distanza di tre anni, i Magistrati della DDA di Catanzaro hanno indagato a fondo e sono venuti alla conclusione che dietro quella decisione non c’era nulla di politico. E l’artefice principale, secondo l’accusa, è Luigi Incarnato, all’epoca Consigliere e Assessore Regionale della Regione Calabria. Per questa triste e insolita vicenda sono indagati diverse persone tra cui l’attuale Governatore della Calabria On. Mario Oliverio e l’ex Consigliere Regionale On. Nicola Adamo. Nel mirino dell’inchiesta oltre al complotto ai danni del Sindaco di Cosenza in particolare ci sono due opere pubbliche: la metropolitana leggera che dovrebbe collegare Cosenza con Rende e l’erigente nuovo ospedale di Cosenza nonché il Museo di Alarico. Molte sono le accuse contestate, tra le altre quella che ha destato molto scalpore, è l’associazione a delinquere. Cos’è l’associazione a delinquere? E’ un delitto contro l’ordine pubblico previsto dall’Art.416 del codice penale italiano. Per la Treccani l’associazione per delinquere è un “ organismo plurisoggettivo composto da tre o più persone capace di realizzare un programma criminoso”. Tra i reati ipotizzati c’è la turbativa d’asta, frode in pubbliche forniture, corruzione. Tutti, però, si difendono e si dichiarano estranei ai fatti. Sono accuse infamanti, risibili e infondate e chiedono di essere sentiti al più presto dai Magistrati per chiarire la vicenda. Comunque la bufera politico giudiziaria di questa mattina ha già lasciato il segno e avrà certamente strascichi non solo nella consultazione elettorale per il rinnovo del Consiglio Regionale Calabrese ma anche nelle scelte dei candidati a Presidente della Regione. Oliverio chiede la riconferma e Occhiuto è il candidato unico in pectore del centro destra.

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guardia costieraProsegue l’attività di contrasto e repressione degli abusi edilizi commessi lungo la costa vibonese.

Nell’ambito di specifica attività diretta a contrastare il fenomeno dell’abusivismo costiero il personale della Guardia Costiera di Vibo Valentia ha effettuato numerosi controlli nella frazione di Vibo Marina; da tali controlli è stato accertato che su alcuni immobili erano in corso lavori di manutenzione straordinaria senza le necessarie autorizzazioni previste in materia di demanio marittimo; dalla analisi della documentazione i militari della Guardia Costiera hanno altresì appurato che tali opere erano state edificate in violazione della normativa urbanistica.

I committenti dei lavori, venivano quindi denunciati a piede libero alla competente Procura della Repubblica di Vibo Valentia perrealizzazione di strutture in assenza del permesso di costruire in zone sottoposte a vincolo paesaggistico; gli immobili interessati dai lavori sono stati posti sotto sequestro penale.

L’attività della Guardia Costiera mirata al contrasto dell’abusivismo indiscriminato lungo la costa del Circondario Marittimo di Vibo Valentia continuerà senza sosta al fine prevenire e tutelare la fascia costiera, garantendo nel contempo una migliore fruibilità del demanio marittimo da parte della collettività.

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