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fascia-tricoloreFilomena Greco avrebbe organizzato e autorizzato l’indebito rilascio da parte del dirigente dell’Area tecnica di un permesso di costruire in sanatoria a favore di un gruppo, di cui fa parte il congiunto, per la ristrutturazione e l’adeguamento di un immobile da adibire a clinica medica privata. La donna è agli arresti domiciliari

Il sindaco di Cariati, Filomena Greco, eletta con una lista civica, è stata posta agli arresti domiciliari insieme ad altre tre persone nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Castrovillari. Un provvedimento di obbligo di presentazione alla pg è stato notificato dalla Guardia di finanza di Cosenza al vicesindaco Sergio Salvati. Le accuse sono corruzione, abuso d’ufficio, turbata libertà degli incanti e abusivismo. Tra gli arrestati c’è anche il fratello del sindaco, l’imprenditore Saverio Greco. L’operazione, denominata “Platone”, è stata portata a termine dai finanzieri del comando provinciale di Cosenza, coordinati dalla Procura di Castrovillari. I provvedimenti cautelari, oltre che al sindaco ed al fratello, sono stati notificati al responsabile dell’area tecnica del Comune Giuseppe Fanigliulo, e ad un altro imprenditore, Cristoforo Arcovio.

Le indagini, dirette dal pm Luca Primicerio e collegate ad una precedente inchiesta sull’appalto per la gestione dei rifiuti del comune del cosentino, avrebbero consentito di rilevare l’indebito rilascio da parte del dirigente dell’Area tecnica di un permesso di costruire in sanatoria a favore di un gruppo imprenditoriale, di cui fa parte il fratello del sindaco, per la ristrutturazione e l’adeguamento di un immobile da adibire a clinica medica privata. Il dirigente, già nominato fiduciariamente dal sindaco a tempo determinato e in scadenza di incarico, era stato prorogato nelle sue mansioni allo scopo, per l’accusa, di agevolare il procedimento amministrativo di rilascio del permesso di costruire.

La proroga della nomina, arrivata a 5 giorni dalla definitiva decadenza del sindaco a causa di una conclamata crisi politica – a Cariati si sono poi svolte le elezioni e Filomena Greco è stata rieletta – avrebbe consentito a Fanigliulo di attivare in maniera discrezionale il procedimento amministrativo. Contemporaneamente, in assoluta incompatibilità con la funzione pubblica ricoperta, secondo i magistrati il dirigente prorogato avrebbe curato l’iter progettuale dell’opera redigendo gli elaborati tecnici presentati per ottenere i nulla osta per la realizzazione della struttura. Alla fine del procedimento il dirigente avrebbe omesso di effettuare i controlli necessari.

Tali condotte avrebbero permesso il rilascio alla società, nel medesimo giorno e a poche ore dalla decadenza del sindaco, delle autorizzazioni necessarie per l’edificazione e la gestione della clinica privata. Infine, nell’ambito dell’indagine originaria, sarebbero state constatate ulteriori collusioni tra il dirigente dell’Area tecnica ed il responsabile di fatto di una società, che per l’accusa erano finalizzate alla turbativa dell’appalto dei rifiuti, concretizzatesi nell’adozione di un provvedimento illegittimo, successivamente annullato dal Tar, con cui è stata esclusa l’offerta della prima classificata, in quanto ritenuta anomala, con conseguente aggiudicazione definitiva dell’appalto all’impresa seconda classificata, già assegnataria di affidamenti diretti ritenuti illegali.

FONTE NOTIZIA ilfattoquotidiano.it

Pubblicato in Calabria

Riceviamo e pubblichiamo:

Cariati 4 settembre 2018 – Il personale della Stazione Carabinieri Forestale di Rossano (CS) in località “Nica” del comune di Cariati (CS), ha accertato che all’interno delle strutture e le pertinenze dell’ex mattatoio comunale,

ormai in disuso, di proprietà dell'Ente Locale, la presenza di uno stoccaggio di rifiuti indifferenziati sul suolo con altri all’interno di un container.

Nelle aree di pertinenza del plesso, agli occhi dei militari, si è configurata una vera e propria discarica abusiva con circa 40 cassonetti tipo R.S.U. fatiscenti con all’interno accumuli di rifiuti di vario genere, evidentemente presenti da molto tempo, per la presenza di erbe infestanti in superficie.

E’ stata inoltre rilevata la presenza di una ampia e densa macchia, estesa decine di metri quadri di percolato, in prossimità della quale avveniva addirittura la combustione illecita dei rifiuti, evidentemente sprigionando gas e altre sostanze dannose, senza tener conto della salvaguardia della salute e sanità pubblica e dell’ambiente, considerata la particolarità della zona.

Dalle indagini effettuate è stato accertato che l’area e’nella disponibilità delle imprese, proprietaria del container, aggiudicataria dei lavori del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani del territorio di Cariati e della ditta affidataria del pubblico servizio di “pulizia spiaggia e arenile 2018”dello stesso Comune.

In violazione alla normativa ascritta veniva effettuato il sequestro preventivo con finalità probatorie dell’intera area per una superficie di circa 3000mq, contenente le strutture, i cassonetti, il container e la totalità dei rifiuti abbandonati;

Sono stati deferiti in stato di libertà per violazione alla normativa ambientale le imprese coinvolte, tra cui una impresa agricola, non abilitata alla gestione dei rifiuti in quanto non iscritta nell’albo dei gestori ambientali con il legale rappresentante del comune di Cariati in quanto titolare giuridico e di fatto dell’area ex mattatoio comunale.

Il tutto sotto il costante coordinamento del Sostituto Dott. Luigi Spina, P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Castrovillari, diretta dal Procuratore Capo Dr Eugenio Facciolla, il quale considerato che per giungere al depuratore comunale adiacente, è necessario attraversare l’area in sequestro, ne disponeva la facoltà d’uso esclusivamente per il solo passaggio dell’Impresa che gestisce l’impianto di depurazione.

Pubblicato in Cosenza

I finanzieri della Compagnia di Rossano, coordinati dalla Procura di Castrovillari, stamane hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale castrovillarese, nei confronti d’imprenditori, pubblici funzionari, e della sindaca del Comune di Cariati Filomena Greco (foto), per il preteso reato di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.

Le indagini, durate poco più d’un anno, hanno consentito di ricostruire le dinamiche relative all’affidamento del servizio di raccolta e gestione dei rifiuti solidi urbani nel Comune di Cariati, rilevando condotte in violazione della normativa in materia d’appalti pubblici, frutto d’accordi collusivi volti a condizionare le modalità di scelta del soggetto a cui affidare, in via diretta, il servizio di gestione dei rifiuti solidi urbani.

In particolare, nell’agosto del 2016, a seguito d'interdittiva antimafia emessa nei confronti della società affidataria del servizio di raccolta e gestione dei rifiuti solidi urbani nel territorio comunale, l’ente locale richiedeva direttamente l’intervento d'un soggetto terzo senza avviare le procedure previste dal codice degli appalti ed interpellare altre ditte, evidenziando la ritenuta sussistenza d'inderogabili esigenze d'ordine ambientale, d'igiene e salute pubblica.

Precostituendo, così, un'artificiosa e fittizia situazione di rischio d'emergenza sanitaria, il servizio di raccolta dei rifiuti - secondo le accuse - veniva fraudolentemente affidato al soggetto favorito, omettendo d'invitare altri operatori del settore.

La scelta della nuova ditta di raccolta rifiuti - a parere degl'inquirenti frutto d'un accordo collusivo - avveniva in maniera riservata e diretta, in tempi rapidissimi, senza alcun tipo d'evidenza pubblica, al fine di favorire l’affidamento diretto al soggetto individuato.

L’affidamento diretto veniva poi prorogato e spezzettato con successive sei ordinanze, con un ritenuto indebito vantaggio da parte della società aggiudicataria d'un importo pari a circa 1.400.000 euro.

Nel 2017 veniva infine bandita la gara pubblica, tutt’ora in corso, per l’affidamento del servizio di trasporto e gestione dei rifiuti.

Al fine d'impedire la reiterazione del supposto reato e la possibile influenza della gara pubblica in corso, su richiesta della Procura, il giudice per le indagini preliminari ha emesso un’ordinanza applicativa di misure cautelari nei confronti di 5 soggetti tra imprenditori e pubblici funzionari.

In particolare, nei confronti della sindaca è stata disposto il divieto di dimora nei Comuni di Cariati e Corigliano Rossano, mentre nei confronti del dirigente dell’Area tecnica del Comune di Cariati attualmente in carica è stata disposta la sospensione dal pubblico impiego nonché l’obbligo di dimora nel comune di residenza.

Pure nei confronti dell’ex dirigente dell’Area tecnica del Comune di Cariati, ora in pensione, il gip ha disposto il divieto di dimora nel comune di residenza.

Nei confronti di due soggetti rappresentanti la società favorita in sede d'affidamento diretto è stata disposta l’interdizione dall’esercizio dell’attività d’impresa e l’obbligo di dimora nel comune di residenza. L'inchiesta che ha portato alle 5 misure cautelari è stata denominata "Feudalitas", parola latina di facile traduzione...

• FILOMENA GRECO, nata a Terravecchia l'11.06.1966 (sindaca di Cariati): divieto di dimora nei Comuni di Cariati e Corigliano Rossano

• ADOLFO BENEVENTO, nato a Bocchigliero il 12.02.1951 (funzionario del Comune di Cariati in pensione): divieto di dimora nei Comuni di Cariati e Corigliano Rossano

• GIUSEPPE FANIGLIULO, nato a Cassano Jonio l'11.02.1973 (funzionario del Comune di Cariati): sospensione dell’esercizio del pubblico ufficio e obbligo di dimora nel Comune di Cariati

• ANTONIO FUSARO, nato a Corigliano Calabro l'11.06.1972: interdizione temporanea dell’esercizio dell’attività d'impresa ed obbligo di dimora nel Comune di Corigliano Rossano

• CRISTOFORO ARCOVIO, nato a Rossano il 31.10.1949: interdizione temporanea dell’esercizio dell’attività d'impresa ed obbligo di dimora nel Comune di Rossano.

Pubblicato in Cosenza

Scrive il GRUPPO CONSILIARE “CARIATI UNITA”

“Leggiamo stupefatti il comunicato apparso sugli organi di stampa locali e, ancor di più, la delibera di Giunta con la quale si diffidano i consiglieri comunali di “Cariati Unita” per aver leso l’immagine dell’Ente con affermazioni “Diffamatorie, false e calunniose”.

Tutto ciò solo per aver, nelle funzioni del nostro mandato, partecipato, con un manifesto, alla cittadinanza un fatto POLITICAMENTE NON CONVENIENTE: l’affidamento diretto al FRATELLO di un neo CONSIGLIERE DI MAGGIORANZA della somma di Euro 11.278,90!

Ricordiamo a noi stessi che la determina è un atto amministrativo il quale, seppur adottato da un funzionario, fa capo all’amministrazione comunale di cui il Sindaco è rappresentante legale.

E’ scorretto non assumersi le RESPONSABILITA’ POLITICHE facendo ricadere tutte le “colpe” sulla dirigente firmataria.

La sindaca e la sua giunta dovrebbero giustificarsi con gli operatori del settore informatico che avrebbero potuto partecipare ad una trattativa privata dalla quale si sarebbe prodotto un risparmio per le casse comunali.

Considerate le condizioni di disagio in cui versa il nostro comune, appare ECCESSIVO ED INTIMIDATORIO nominare un Avvocato per “valutare eventuali azioni legali” da intraprendere contro chi ha, semplicemente, informato la cittadinanza, gravando sempre sulle tasche dei cittadini.

La sindaca, invece di arrampicarsi sugli specchi, avrebbe fatto meglio ad assumersi le proprie responsabilità politiche.

O a rimediare ad eventuali “sviste” dei dirigenti di turno.

Nel merito di quanto affermato nel manifesto, ci saremmo aspettati un atteggiamento meno ostile, atteso che il contenuto dello stesso riportava cifre e dati pubblicati sull’Albo pretorio che non possono essere smentite da FARLOCCHI E TENDENZIOSI comunicati stampa.

Noi restiamo aperti ad dialogo e alla collaborazione, pur continuando ad informare correttamente la cittadinanza: L’INFORMAZIONE NON E’ DIFFAMAZIONE.

GRUPPO CONSILIARE “CARIATI UNITA”

Pubblicato in Cosenza

Il cadavere di Yuriy Zinchenko era stato trovato domenica scorsa nel bagagliaio di un’auto ferma a Cariati (CS).

I fermati sono due donne ucraine, Iana Koshova e Liudmyla Popova, e un uomo lituano, Mihails Dimitriks.

Un altro uomo è al momento irreperibile.

Il procuratore di Castrovillari, Eugenio Facciolla, oggi ha partecipato alla conferenza stampa che si e’ tenuta nella sede del Comando provinciale dei carabinieri, a Cosenza ed ha dicharato.

“L’uomo è stato accoltellato e poi attinto da colpi di pistola, e l’omicidio è stato consumato da 4 persone, con ruoli diversi”.

“Tre persone sono state fermate, un uomo si è reso però irreperibile e pensiamo che il movente sia complesso e che attenga all’attività che svolgeva la vittima di introdurre nel nostro territorio persone di nazionalità straniera, percependo del denaro, che poi lui collocava come operai o badanti”.

Insomma ha concluso Facciolla “Siamo nel discorso delle truffe di falsi braccianti e del caporalato, di cui il territorio è purtroppo ricco, ed è facile fare soldi con questo sistema, grazie ad un sistema normativo che agevola questo tipo di truffe”.

Le indagini proseguono per accertare altre eventuali responsabilità.

“E’ stato un ottimo lavoro di squadra – ha detto Facciolla – dall'ufficio di Procura con il sostituto Luigi Spina a tutta l'Arma dei carabinieri.

Il risultato è stato possibile anche grazie al supporto tecnologico.

La vittima è stata accoltellata e poi sparata.

È stata usata una pistola sulla quale ci sono indagini”.

“Temevamo che anche gli altri potessero scappare – ha detto il sostituto Spina – ecco perché abbiamo emesso un provvedimento di fermo.

Abbiamo ricostruito la vita della vittima.

Il movente sarebbe legato alla sua attività: si sarebbe interessato di connazionali o altri stranieri come badanti o come braccianti agricoli.

Decisivo pure il contributo informativo di persone che sono state sentite.

È stato difficile rintracciare i fermati, come la Popova ritenuta l'anello più debole ma più significativo: ha deciso di collaborare perché non si fidava più di quelle persone.

Era diventata un testimone scomodo e temeva ritorsioni.

La Popova aveva avuto un rapporto con la vittima. Ci sono elementi che vanno approfonditi”.

Le indagini proseguono per accertare altre eventuali responsabilità.

Pubblicato in Cosenza

Dopo Scilla ecco le altre 5 case della salute pronte per il loro percorso attuativo

 

 

Sono Mesoraca, Cariati, Siderno, Chiaravalle e San Marco Argentano.

Restano fuori Trebisacce e Praia a Mare, perché dotati di ospedale e che hanno ottenuto un pronunciamento da parte del Consiglio di Stato per la loro riapertura.

Ne abbiamo parlato (e scritto) ricordando che nei Fondi POR-FESR 2007/2013 e poi sui fondi PAC (Piano di Azione e Coesione), era stata postata la somma di 67 milioni di Euro.

Oggi, dopo la firma delle convenzioni da parte di Salvatore Lopresti responsabile dell’Unità di progetto regionale, il dirigente generale del dipartimento Programmazione Nazionale e Comunitaria, Paolo Praticò ha confermato i fondi per le convenzioni già firmate per un valore pari a euro 48.952.332,43 a cui si aggiunge un ulteriore milione di euro per i Fondi destinati al gruppo di lavoro ed agli esperti che dovranno occuparsi delle analisi relative alla fattibilità economica e sociale, di quelle sui costi-benefici e della fattibilità finanziaria per le fasi di costruzione e gestione.

 

Amantea è fuori. Almeno per il momento.

Stiamo aspettando la conferma della prima valutazione positiva avuta dal dr Fatarella ad una casa della salute anche per Amantea ed ovviamente previa una proposta tecnica allo studio da prima di Natale 2015

Una conferma che potrebbe aversi a fine febbraio 2016. Sperabilmente.

 

Abbiamo ricordato che :

Scilla che vanta 5.063 abitanti

Mesoraca che vanta 6.624 abitanti

Cariati che vanta 8.626 abitanti

Siderno che vanta 18.120 abitanti

Chiaravalle Centrale che vanta 5.839 abitanti

San Marco Argentano che vanta 7.417 abitanti

Praia a mare che vanta 6.715 abitanti

Trebisacce che vanta 9.025 abitanti

 

Amantea che vanta 13.996 abitanti.

 

E per Amantea non sono stati, e quindi non sono previsti oggi, i necessari finanziamenti.

Tutto in salita, quindi, per la nostra città, che come tante altre volte nella sua millenaria storia deve lottare per sopravvivere ed ancora oggi è in attesa del suo eroe, poco importa che si chiami Robin Hood o Don Chisciotte .

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comune-cariatiPROFICUI INCONTRI CON DONNICI E SERO ULTIMI 5 ANNI + 50% VIAGGIATORI RUSSI.

CARIATI – MANDATORICCIO (Cs), Martedì 24 Giugno 2014 – Italia-Russia, è la grande ed importante storia di scambi culturali e di amicizia intercorsa per secoli tra i due popoli,  dai primi contatti oltre 1000 anni fa, fino al terribile terremoto dello Stretto del 1908, con le navi russe prime a portare soccorso alla popolazione locale o alla solidarietà italiana per i bambini dopo il disastro di Chernobyl o per il sisma in Armenia, a consolidare l’attuale impegno delle due nazioni e dei loro territori nella direzione dello sviluppo del turismo e delle rispettive economie.A ribadirlo, complimentandosi per la calorosa accoglienza e per la qualità delle riflessioni condivise e dei progetti emersi, è stato il Console Generale della Federazione Russa in Italia (Palermo) Vladimir KOROTKOV incontrando i due Sindaci di Cariati Filippo SERO e di Mandatoriccio Angelo DONNICI.

In due momenti diversi, i due Primi Cittadini hanno accolto ufficialmente il Console presso i due Palazzi di Città, nei rispettivi centri storici.Ad accompagnare il Console, insieme alla consorte Natalia KOROTKOVA, anche la presidente dell’associazione Italia-Russia cultura e lingua senza frontiere, Olga KISSELEVA che in partnership con il Comune di Mandatoriccio ha promosso l’utile momento di attenzione e di relazioni con il Consolato russo a Palermo attraverso il tour nella Sibaritide e nel basso ionio.Nella cittadella medioevale di CARIATI, KOROTKOV è stato accolto dal Sindaco SERO, insieme all’assessore provinciale Leonardo TRENTO. Con loro anche lo storico della Sibaritide Franco LIGUORI. – Ad accogliere a MANDATORICCIO il Console, insieme al Primo Cittadino DONNICI, c’era anche il vice sindaco Filippo MAZZA, il consigliere Francesco BRUNETTI e l’assessore ai lavori pubblici Leonardo CALIGIURI. Nella delegazione russa, con la presidente KISSELEVA (che ha ribadito agli amministratori le necessità di predisporre la traduzione in russo sia nelle produzioni tipografiche turistiche che nella segnaletica turistico-culturale), c’era anche la musicista Maria VYAZIGINA. Dopo una visita del centro storico e del Castello che ospita il Municipio, al Console che ha anche incontrato i dipendenti il Sindaco DONNICI ha consegnato, in segno di amicizia, lo stemma del Comune.

La Russia – è emerso nei proficui scambi con le amministrazioni comunali di Mandatoriccio e Cariati – è ormai punto di riferimento per l’offerta turistica italiana con grandi possibilità di sviluppo. Secondo un rapporto diffuso dal Ministero degli Esteri italiano e redatto in collaborazione con l’Agenzia nazionale del turismo, nel 2012 più di 15,3 milioni di turisti russi si sono recati all’estero, 6% in più rispetto al 2011. I flussi turistici in uscita sono i primi, come entità, nell’ambito dei Paesi Brics: i russi fanno 1,3 volte più viaggi all’estero dei cinesi, 3,4 rispetto agli indiani e 4,6 in più dei brasiliani. Il numero dei viaggiatori è aumentato negli ultimi cinque anni del 50%, (rispetto al 41% dei cinesi). Il margine di crescita del mercato rimane ancora ampio, poiché attualmente solo il 15% dei 141 milioni di abitanti della Russia viaggia all’estero. Secondo i dati di Banca d’Italia, la spesa turistica russa in Italia nel 2012 è stata pari a 1,191 miliardi di euro (nel 2011 era stata di 925 milioni).

(Fonte: MONTESANTO SAS – Comunicazione & Lobbying).

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CARIATI 2

Quest’anno sono numerose le spiagge verdi del litorale calabrese. Insieme a CARIATI ci sono anche Bova Marina (Reggio Calabria), Bovalino (R.C.), Cirò Marina-Punta Alice (Crotone), Isola di Capo Rizzuto (Crotone) Mirto Crosia (Cosenza), Nicotera (Vibo), Praia a Mare (Cosenza), Roccella Jonica (Reggio), Santa Caterina dello Jonio Marina (Catanzaro), Soverato (Catanzaro).

CARIATI (Cs) – Centro storico e centro abitato vicini al mare, presenza di bambini con i quali interagire, ampia natura con possibilità di giocare e camminare. Ma anche stabilimenti balneari attrezzati, acqua pulita e non troppo alta. Ecco perché il litorale di Cariati, grazie alla sua riconosciuta posizione strategica ed al suo paesaggio, è tra le 83 località di mare italiane su cui può sventolare la Bandiera Verde! Che significa: ecco un posto adatto non per una vacanza per soli bambini, ma per unavacanza con i bambini.

A spiegare caratteristiche e peculiarità di questo prezioso ed ambito riconoscimento nazionale, nel corso di un’intervista a cura del direttore responsabile del portale web ILPONTE-ONLINE Viviana RIZZO, è il Prof. Italo FARNETANI, pediatra e professore di comunicazione scientifica all'Università Bicocca di Milano ideatore della speciale classifica che ogni anno stila le spiagge migliori per bambini.

 LaBandiera Verdeviene stilata con il coinvolgimento di1000 pediatrie sibasasoprattutto sullaidoneità ambientale per famiglie e bambini.Un progetto, questo, natonel 2008dall’idea che i più piccoli quando vanno in vacanzahanno bisogno di stimoli.

 Tra le caratteristiche importanti per certificare le spiagge con la Bandiera Verdec’è anche latemperatura dell’acqua. In Calabria ed a Cariati, infatti,non occorre aspettare necessariamentedue ore dopo il pasto. Stessa cosa per l’esposizione al sole. Secondo il professoreFARNETANI si può stare al mare anche dalle ore 11 alle 16. Importante è mettere la crema ogni tre ore.

 Secondo un’altraricerca parallela condotta sull’alimentazione, è stato chiesto ai pediatri quale erano lepietanze più gradite dai bambini. Il risultato?Le polpette di melanzane.Dunque, accanto al mare e alla spiaggia, giocano a favore della scelta anche alcune rinomate tipicità culinarie, apprezzata dai piccoli (per la facile masticabilità delle verdure in genere) così come dai grandi.

DALLE 10 LOCALITÀ INIZIALI SI È ARRIVATI OGGI AD 83!Un numero elevato, che attesta l’importanza della ricerca, tanto che – prosegueFARNETANIrispondendo a Viviana RIZZO– è stata anche presentata in numerosi congressi per il suo valore scientifico.La risorsa della Calabria –chiosa l’ideatore dellaBandiera Verde – è lo spazio, la natura e la cucina. 

(Fonte: MONTESANTO SAS – Comunicazione & Lobbying). 

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Palazzo-Chiriaci-a-Cariati120 Mila euro di finanziamento per i rilancio del Turismo e la cvalorizzazione della cultura marinara. Questo l'ambizioso progetto che Cariati sta portando avanti ormai da tempo

Turismo e valorizzazione dell'identità marinara, sarà ubicato nel Centro Storico, nel prestigioso Palazzo Chiriaci  recuperato e riqualificato grazie ad un investimento di fondi europei di 450 mila euro, il “MUSEO DEL MARE, DEL MONDO RURALE E DELLA MIGRAZIONE”. Sottende questo obiettivo la firma di stamani (giovedì 19) a Mirto Crosia, presso la sede del GAL SILA GRECA BASSO JONIO COSENTINO, da parte del Sindaco Filippo SERO, della convenzione finalizzata all'ottenimento di un finanziamento di euro 120 mila. Presente anche il Presidente del Gruppo Azione Locale Ranieri FILIPPELLI.A darne notizia è lo stesso Primo Cittadino che esprime soddisfazione per questo nuovo investimento sulla cittadella medievale e parla di continuità di ininterrotta capacità di programmazione amministrativa, nonostante le numerose difficoltà del periodo.Dopo 60 anni di abbandono – dichiara il Sindaco – e dopo tutte le polemiche susseguitesi, siamo riusciti non solo ad ottenere il finanziamento ma anche a portare avanti i lavori  del Palazzo, completando una struttura importante e strategica per le politiche culturali cittadine e territoriali. Ci siamo subito messi a lavoro –continua– per ricercare altri finanziamenti e altri fondi come nel caso del GAL, per rendere Palazzo Chiriaci concretamente e presto fruibile, mettendolo a beneficio di tutti e della capacità di proposta culturale e turistica cittadina. Anche ma  non solo quest'ultimo investimento – conclude SERO – è l'esempio emblematico di una capacità di programmazione che qualcuno vorrebbe a tutti i costi negare a questo esecutivo, procurando semmai solo danni all'immagine della nostra Città.Per la realizzazione del Museo saranno coinvolti  l'architetto Leonardo IPPOLITO e l'architetto Laura CICCOPIEDI con la consulenza qualificata della scrittrice ed antropologa Assunta SCORPINITI. - (Fonte: MONTESANTO SAS – Comunicazione & Lobbying).

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Tolleranza zero. A mare ed a terra. Gli uomini della Guardia costiera di Corigliano Calabro controllano costantemente tutta la filiera del pesce.

Nei giorni scorsi, all’alba da terra hanno controllato, a breve distanza dalla costa, un peschereccio intento ad effettuare la pesca illegale.

Appena giunto nel porto di Cariati senza sospettare di essere stati controllati e seguiti gli uomini della Guardia Costiera hanno provveduto a multarli per 4000 euro per la violazione della normativa nazionale e comunitaria in materia di pesca ed a sequestrare la rete di tipo "sciabica" lunga oltre 150 metri, con sacco cieco e maglie inferiori ai 3 millimetri, attrezzo non consentito.

Gli accertamenti vengono espletati su tutta la costa dell’alto Ionio ed in particolare a Villapiana, Trebisacce, Montegiordano, Pietrapaola, Mandatoriccio, Cariati.

Ma i controlli sono stati espletati anche a terra. “In un'altra operazione, sempre finalizzata alla prevenzione dell'immissione sul mercato di prodotti non in regola con la normativa vigente, militari della Guardia costiera hanno multato un supermercato di Corigliano Calabro per oltre 3000 euro perchè aveva omesso di apporre le informazioni obbligatorie per i prodotti preconfezionati all'origine; in particolare, gamberi ed insalata di mare risultavano privi delle prescritte etichette ed informazioni”

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