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enel doganaGente affacciata al balcone e riversata per strada: è questo lo scenario che in queste ore descrive al meglio la situazione di Via dogana ad Amantea, costretti a sopportare oltre al caldo anche l’assenza prolungata di corrente elettrica.

E Intanto continuano senza tregua, i lavori da parte degli operai ENEL per ripristinare il servizio di Corrente Elettrica che in questi ora ha lasciato al buio diverse zone a Nord di Amantea.

Numerosi mezzi su gomma sono impegnati proprio in queste ore.

Sembrano tuttavia ancora sconosciute le cause scatenanti del disagio provocato alla cittadinanza, anche se, raccogliendo qualche testimonianza dei dipendenti al lavoro pare che il problema derivi dal cortocircuito di alcuni cavi elettrici posizionati al di sotto del manto stradale.

Pubblicato in Primo Piano

fuoco2020È di ieri pomeriggio la notizia di un palo della luce in località Oliva di Coreca che ha preso stranamente fuoco.

La notizie l'abbiamo trovata sul social media Facebook di un cittadino di Amantea che ha ripreso con un video sul proprio cellulare tutta la grammatica sequenza.

Quest'estate in quella zona c'era stato un medesimo incendio di una cabina dell'Enel, a distanza di soli pochi metri da questo palo della luce che ha preso a fuoco.

Senza una protezione civile adeguata, si è dovuto attendere l'intervento dei vigili del fuoco di Paola per spegnere questo palo della luce di proprietà del Comune di Amantea andato oramai distrutto.

Quei tempi in cui la Protezione Civile era attiva nel nostro Comune sono oramai andati persi, si spera possano ritornare, perché è vero che c'è bisogno della professionalità dei Vigili del Fuoco ma è vero che un pronto intervento locale risulta quanto mai essenziale

Pubblicato in Cronaca

C’è un black out e vengono chiamati i tecnici dell’Enel.

Arrivano i tecnici per riparare il guasto ma trovano il cadavere di un uomo, bruciato da pochi minuti.

Non c’è più nulla da fare.

 

Si tratta di Vincenzo Gallo, 35enne di Malvito

Vincenzo è morto carbonizzato per aver tagliato per sbaglio un cavo della corrente elettrica mentre potava gli alberi nel suo giardino.

Sulla dinamica, comunque, sono in corso gli accertamenti da parte dei carabinieri della Compagnia di San Marco Argentano.

Pubblicato in Cosenza

enelCi risiamo. Ancora una volta ci dobbiamo occupare di un caso davvero strano. Un vecchietto di Tofori in provincia di Lucca si è visto arrivare una bolletta della luce elettrica davvero esorbitante: Un milione e 200 mila euro. Avete letto bene, amici lettori di Tirreno News. Una cifra da capogiro che avrebbe fatto venire certamente un infarto se quella strana bolletta fosse stata ricevuta da uno di noi che non abbiamo in famiglia avvocati, dottori, ingegneri, commercialisti. Ma per consumare migliaia e migliaia di kilowattora di energia elettrica questo vecchietto evidentemente oltre alla stufetta del bagno avrà tenute accese tutti le luci della sua abitazione notte e giorno, avrà fatto funzionare contemporaneamente centinaia e centinaia di elettrodomestici, altrimenti non si può spiegare questo consumo eccessivo di energia. Secondo l’Enel il vecchietto avrebbe consumato la bellezza di oltre 3 milioni di Kilowattora. Ma è possibile? Non é possibile perché un signore che ha un contratto Enel per fornitura domestica di 3 Kilowattora non potrà mai e poi mai consumare oltre 3 milioni di kilowattora. Ma forse è colpa del contatore guasto? Forse non ha funzionato alla perfezione? O forse è colpa di qualche impiegato che non sa leggere e scrive i numeri a casaccio? O forse ci sono stati alcuni allacciamenti abusivi? Povero vecchietto. Ha rischiato un infarto. E meno male che l’Enel è prontamente intervenuta. Ha fatto sapere che c’è stato un errore. Malgrado ciò continuano ad arrivare al sig. Baldassari altre bollette da pagare e altri conguagli da saldare. E meno male che ha una figlia avvocato altrimenti gli avrebbero tagliato la corrente elettrica e gli avrebbero pignorato la casa. Questa assurda storia è stata raccontata dalla figlia del sig. Baldassari che ha postato la bolletta della luce su Facebook e poi ripresa dal giornale Luccaindiretta. Non è la prima volta che il vecchietto riceve bollette così strane. Qualche mese fa aveva ricevuto un’altra bolletta di 1300 euro, ma questa volta si trattava di un primo conguaglio Enel per gli anni 2014-2017. Subito la figlia si era recata ad un punto vendita Enel per saldare il conto e per capire cosa era davvero successo. Ha scoperto che il padre non doveva pagare nulla perché ancora una volta si era sbagliato il contatore difettoso. Ma nonostante la sospensione sono continuate ad arrivare al povero malcapitato altre bollette da pagare. Ora tutto si è sistemato, pare. Tutto è tornato alla normalità e il sig. Baldassari l’ha presa a ridere:- Forse mi sono dimenticato di spegnere la luce in cantina -.

Pubblicato in Italia

modulo-bonifico-postalePer il Santo Natale mancano ancora tre settimane, ma Babbo Natale per migliaia di contribuenti italiani è arrivato in anticipo. Stanno arrivando migliaia di bollette salatissime, per lo più pazze e a volte anche ridicole e solleciti di pagamento per importi non dovuti. Il più delle volte arrivano bollette che contengono importi esagerati (migliaia di euro) che non corrispondono ai consumi effettivi e addebiti di servizi mai attivati. La settimana scorsa ci siamo occupati di una anziana signora di Pordenone la quale aveva ricevuto una bolletta della compagnia elettrica per un importo di un centesimo. Avete letto bene, amici, un centesimo. Poiché doveva pagare il saldo tramite un bonifico bancario la signora avrebbe dovuto spendere 5 euro .Cose da pazzi. E queste cose , purtroppo, si verificano nel Bel Paese. Bel Paese un corno!. Forse per gli stranieri o per qualche vacanziere occasionale. Ma per noi? Non lasciatemelo dire. Ma oltre alle bollette arrivano pure le minacce. O paghi entro 5 giorni oppure ti tagliamo la luce. E se a voi, cari amici, arrivasse a casa una bolletta di “0” euro come vi regolereste? Zero euro vuol dire nella lingua italiana che non dovreste pagare nulla. Ma essendo cittadini onesti subito vi rechereste presso il più vicino Ufficio postale per effettuare il versamento dovuto, ben compilato dalla società del gas, della luce, del telefono, per un importo complessivo di “0” euro. L’Ufficiale addetto allo sportello si metterebbe a ridere e vi direbbe:- Non si può -. Nel bollettino non c’è scritto nessun importo da pagare, perciò la Posta rifiuta il versamento. Ma se voi non versate in tempo la somma complessiva di “0” euro vi tagliano la luce. Qualcuno di voi in questo momento mentre sta leggendo forse dirà:- Il maestro Gagliardi ha tanta voglia di scherzare e ci vuole raccontare delle barzellette-. Non sto scherzando affatto. La bolletta surreale è arrivata per davvero al Sig. Virginio Anselmi, Sindaco di Pieve Porto Morone, vicino a Pavia. Hanno sbagliato gli impiegati, ha sbagliato il computer? Sta di fatto che l’avviso è chiaro ed imperioso:- Se non paghi entro 5 giorni, via la luce -.Se la compagnia elettrica del Sig. Anselmi non riconosce subito di avere sbagliato chiedendo scusa, la sua famiglia composta da sette persone per il Santo Natale rimarrà al freddo e all’oscuro.

Pubblicato in Italia

Martedì, 11 Aprile 2017. E’ in corso un blitz dei carabinieri al campo rom di Scordovillo.

Impegnati circa 80 militari della compagnia di Lamezia Terme guidati da Pietro Tribuzio

 

 

Presenti anche unità del nucleo “Tutela Ambiente” e allo Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria

A far scattare il blitz nel campo rom i recenti roghi.

Sul posto, per effettuare numerosi controlli e contestare diversi illeciti, anche personale Enel

Non solo, ma anche personale dell’ Arpacal e dei Servizi Sociali.

I reati contestati vanno da quelli ambientali agli allacci abusivi per i quali si è proceduto anche con arresti, perquisizioni e sequestri.

Pubblicato in Lamezia Terme

I carabinieri hanno accertato un danno per Enel stimato in 50mila euro.

 

Nel pomeriggio del 10 novembre 2016, in Bisignano (CS), i militari della Stazione Carabinieri di Bisignano, al termine degli accertamenti, traevano in arresto, un 49enne di Bisignano (CS), per il reato di furto di energia elettrica.

I militari operanti, unitamente a personale tecnico della societa’ Enel Spa, accertavano che il predetto, in qualita’ di titolare di un’officina meccanica sita in Bisignano (CS), attraverso l’applicazione di un magnete sul contatore, riusciva ad abbassare l’effettivo consumo di energia elettrica.

 

Le successive verifiche consentivano di accertare che il furto era in atto dal 2012 per un danno complessivo per la societa’ fornitrice di energia elettrica di circa 50mila euro.

 

L’arrestato e' stato tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.

Pubblicato in Cosenza

Festa di San Francesco: Ciò che è successo, ha sia del grottesco che del surreale.
FurtoCorrente

Secondo le informazioni raccolte infatti, nei giorni scorsi alcune soffiate giunte alla caserma dei carabinieri di Amantea raccontavano di alcuni venditori ambulanti (un paio a quanto ci risulta) che in vista dei preparativi per la festa di San Francesco in corso presso la frazione di Campora San Giovanni avrebbero tentato di collegarsi alla rete elettrica pubblica, cercando di camuffare il tutto con teli di fortuna.

I due, raggiunti ieri in mattinata dagli uomini dell’arma, sono infine stati denunciati per “tentato furto”. All'arrivo dei carabinieri sul posto indicato è risultato evidente l’allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica.
Un plauso va fatto alle forze dell'ordine per questa ennesima dimostrazione di attenzione a quanto accade sul nostro territorio

Pubblicato in Primo Piano

Un amico si lamentava fortemente di un fatto che a suo giudizio era grave.

Su via Vittorio Emanuele una cassettina dell’Enel contenente diversi punti di presa di energia a 220 volt risultava aperta.

 

 

In teoria chiunque avrebbe potuto attingervi prelevare energia; sarebbe bastata una o più spina da infilare nelle diverse prese e successivamente abbassare l’ interruttore relativo.

Anche un bambino.

Ed in effetti lo sportello esterno era aperto, come mostra la foto.

Eppure lo sportello ha due leve per la sua chiusura ma ambedue erano aperte.

Per chiuderle ci vuole una chiave apposita.

Invece sotto la cassettina un filo metallico che, in teoria, sarebbe potuto essere usato per una specie di chiusura.

Perchè lo sportello è aperto?

Chi lo ha lasciato aperto?

A chi compete controllare?

In queste condizioni esiste la necessaria sicurezza?

Segnaliamo la vicenda perché ne vengano edotti gli addetti dell’Enel, gli addetti del comune( ove sia questo che se ne serve) , i vigili urbani(ove si trovassero a passare da quelle parti).

Egregi consiglieri comunali,

comprendo che ad agosto ci sia tanto da fare ( per esempio andare in giro a sentire canzoni e musica ed ad odorare i profumi della cucina mediterranea) e che essendo la gente distratta per taluni di voi non valga la pena di fare quella opposizione che si impone quando le scelte della maggioranza sembrano( se non sono) contrarie agli interessi della città o quantomeno illogiche, se non inutili.

Ma non lo accetto!

Per esempio non accetto che passivamente abbiate lasciato correre la notizia( da noi sito data) che il comune ha fatto opposizione contro il decreto ingiuntivo proposto dall’ENEL per un supposto debito di euro 446.268,27 (oltre interessi di mora) per forniture di energia elettrica risalenti a prima del 26.5.2009!

Mi chiedo, allora se non avreste dovuto pretendere la verità!

In particolare avreste dovuto pretendere le dichiarazioni scritte di chi sembra abbia affermato non solo che il decreto ingiuntivo non abbia né faccia riferimento a fatture o note dalle quali sia possibile ricostruire l’eventuale e reale esistenza del debito ed accertarne la reale entità, ma soprattutto la conseguente contestazione del debito e la connessa opposizione al riferito decreto ingiuntivo emesso a carico del comune di Amantea.

Avreste dovuto( e dovreste ancora) dare una mano alla povera ragioniera che è troppo sola per gestire il bilancio del comune di Amantea. Non potete lasciarla sola! Non è giusto! Non si può oberare di responsabilità un dipendente, tanto più donna e madre!

Insomma davvero si tratta di somme non dovute?

Ma se fosse( od è così) potremmo trovarci di fronte ad un tentativo di estorsione ( non conosco esattamente il termine giuridico che definisce il reato configurabile!) ?

Quindi, altro che opposizione al decreto! Occorrerebbe denunciare il possibile reato penale!

A meno che non si tratti di un tentativo di conoscenza degli atti a supporto del decreto.

Ma se fosse così, questo significherebbe( o significherà) che il bilancio comunale non presenta alcuna certezza!

E voi, scusatemi, cosa fate?

Al più contestate ( qualcuno di voi) che io sia la opposizione a voi per causa della vostra mancata opposizione?

Vorrei per ultimo ricordare ( o portare a vs conoscenza) che in caso di opposizione a decreto ingiuntivo totalmente infondata scatta la responsabilità aggravata dell’opponente

La responsabilità aggravata è prevista dall’art. 96 c.p.c., il quale precisa al primo comma che ”se risulta che la parte soccombente ha agito o resistito in giudizio con mala fede o colpa grave, il giudice, su istanza dell'altra parte, la condanna, oltre che alle spese, al risarcimento dei danni, che liquida, anche d'ufficio, nella sentenza".

(In merito vi informo che il Tribunale di Padova con la sentenza n. 482/2015 ha provveduto ad applicare la disciplina richiamata al caso di un’opposizione a decreto ingiuntivo proposta da due attori avverso il provvedimento emesso a favore di una società che aveva fornito materiale in occasione di una manifestazione organizzata dal Comune di Badia Polesine. 

Gli attori disconoscevano la firma posta sulla fattura dal legale rappresentante, eccependo di non aver mai ricevuto la merce indicati nei documenti fiscali prodotti in via monitoria.

Il giudizio del Tribunale non si è però limitato al riscontro della manifesta infondatezza dell'opposizione, in considerazione dei numerosi riscontri documentali di opposto tenore rispetto alle generiche doglianze degli attori.

Il Giudice ha sindacato anche la (s)correttezza del comportamento processuale tenuto dalle parti opponenti, i quali “hanno agito in giudizio pur consapevoli di essere privi di qualsiasi prova delle loro asserzioni”, introducendo nel procedimento eccezioni processuali manifestamente infondate e contraddicendo la propria condotta pre-processuale e processuale, il tutto con finalità meramente dilatorie delle giuste ragioni di credito della convenuta opposta).

Su! Senza offesa, sveglia, ragazzi ! Amantea ha bisogno ( anche) di voi! Giuseppe Marchese

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