BANNER-ALTO2
A+ A A-

Questo il comunicato stampa

Acri: (cs) 31 gennaio 2018 - Nei giorni scorsi i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Acri durante una attività di controllo del territorio volta al contrasto degli illeciti in

materia di utilizzazioni boschive, hanno posto sotto sequestro un’area di 17.000 mq sita in località “Apriglianese” nel Comune di Acri (CS) e denunciato due persone, per reati che vanno dalla distruzione e deturpamento di bellezze naturali al falso in atto pubblico.

L’intera superficie era stata interessata da un taglio raso, contrariamente ad ogni normativa regionale.

Inoltre, dalle indagini è emerso che il bosco sarebbe stato falsamente classificato come un bosco ceduo di castagno in modo tale da poter effettuare il taglio presentando una semplice comunicazione anziché richiedere l’autorizzazione da parte della Regione Calabria.

Gli scrupolosi accertamenti eseguiti all’interno dell’area boscata hanno condotto i militari a constatare che il bosco in questione era caratterizzato da una fustaia costituita in prevalenza da conifere.

Tutti i tagli boschivi relativi ai boschi di alto fusto sono soggetti a preventiva progettazione ed autorizzazione regionale rilasciata dal competente “Settore Area Territoriale Settentrionale” della Regione Calabria e non di una mera comunicazione.

Tale complessità normativa è dovuta al fatto che i boschi di alto fusto, condizione spontanea di sviluppo dei boschi naturali, sono ecosistemi complessi che svolgono moltissime funzioni benefiche per l’uomo legate alla stabilità dei terreni, al clima ed alla biodiversità, con cicli di vita di alcuni secoli.

Di fatto i diametri di notevoli dimensioni rilevati nell’area fanno giustamente supporre che siano stati tagliati esemplari di pino secolari.

Le ceppaie erano state ricoperte da terreno e ramaglie per essere occultate e nascondere in tal modo il taglio illecito, ma un’accurata ispezione dei luoghi ha permesso comunque l’individuazione delle stesse.

I Carabinieri Forestali hanno rilevato il taglio abusivo di 500 piante di essenze varie in prevalenza pino nero.

Nell’area sono stati eseguiti inoltre movimenti di terreno per la realizzazione di una pista forestale utilizzata per lo smacchio lunga 150m.

Oltre al deferimento all’Autorità giudiziaria sono state elevate sanzioni amministrative per 57.000 Euro.

Ndr. Mah ! Ancora una volta la Forestale arriva, ma arriva tardi. Arriva, cioè, DOPO che il danno è stato fatto e gli alberi sono stati tagliati .

Pubblicato in Cosenza

Cosenza 10 novembre 2017.

Nei giorni scorsi i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Cosenza, hanno dato esecuzione al sequestro preventivo emesso dal Giudice indagini Preliminari del Tribunale di Cosenza di un’area edificabile di circa 7000 mq di proprietà di una società immobiliare cosentina.

L’area posta tra Viale Parco e Via Popilia, il cui valore commerciale è di circa 4 milioni di euro, è stata oggetto nel mese di maggio di un intervento dei Carabinieri Forestali.

In particolare si è accertato durante l’intervento che l’amministratore di una società immobiliare ed alcuni suoi collaboratori stavano procedendo alla combustione di rifiuti depositati ed abbandonati in modo incontrollato sul suolo.

Con tale attività illecita, che sprigionava nell’aria una densa ed intensa colonna di fumo tale da rendere insalubre l’aria di una vasta area del territorio del capoluogo era stato dato alle fiamme un grosso cumulo di rifiuti su un’area di circa 200 mq tra i quali rifiuti plastici che durante la combustione rilasciano idrocarburi policiclici aromatici – sostanze altamente inquinanti e tossiche.

Le fiamme sono poi state spente grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco.

Per tale attività illecita furono identificati i responsabili e deferiti alla competente Procura della Repubblica di Cosenza per il reato di combustione illecita di rifiuti.

A termine delle indagini effettuate anche tramite accertamenti delegati all’Arpacal, Agenzia Regionale Protezione Ambiente, la Procura della Repubblica di Cosenza ha chiesto ed ottenuto dal competente Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari, il sequestro preventivo dell’area, in considerazione che, la norma per la quale sono indagati i responsabili, prevede la confisca obbligatoria in caso di condanna.

Pubblicato in Cosenza

Sei persone sono state denunciate per reati contro la fede pubblica e per lo smaltimento illecito.

Posti sotto sequestro 600 metri cubi di rifiuti edili.

 

E’ il risultato di un accurato controllo svolto dalla Stazione Carabinieri Forestale di Cosenza a tutela dell’ambiente.

L’attività, svolta nell’area urbana del comune di Cosenza ha accertato che sei persone, cinque di Cosenza e uno di Marano Marchesato, al fine di non consentire la tracciabilità di rifiuti provenienti da attività di demolizione onde consentire un illecita gestione e smaltimento degli stessi, con dichiarazioni ideologicamente mendaci in atti pubblici, dichiaravano quantitativi palesemente falsi e di molto inferiori a reali quantitativi di rifiuti prodotti.

I militari, dopo aver acquisito i titoli abilitativi presentati presso i competenti uffici comunali hanno proceduto alla verifica in un cantiere tra Viale Parco e Via Cesare Curcio.

Dopo aver effettuato i dovuti riscontri hanno contestato agli indagati i reati di falso e di illecita attività di gestione di rifiuti a carico del committente dei lavori, della ditta esecutrice e dei progettisti e direttori dei lavori.

Si è pertanto posto sotto sequestro il materiale rinvenuto proveniente dall’attività di demolizione di alcuni vecchi fabbricati e dei muri perimetrali dell’area in cui tali fabbricati insistevano, dei quali una parte era ancora depositata in un grosso cumulo e altra era stata illecitamente smaltita in violazioni di legge.

I sei sono stati deferiti alla competente Procura della Repubblica di Cosenza per reati contro la Fede Pubblica e per reati ambientali.

Tale attività rientra nei compiti istituzionali di controllo diretti alla regolare gestione dei rifiuti prodotti dalle attività imprenditoriali al fine della corretta tracciabilità e corretta gestione degli stessi secondo le previsioni normative vigenti, essendo questa attività di pubblico interesse, che ha, quale obiettivo primario, la promozione di alti livelli di qualità della vita umana, da realizzare attraverso la corretta salvaguardia dell'ambiente secondo i principi di prevenzione e precauzione.

COSENZA 23 ottobre 2017

Pubblicato in Cosenza

Militari della Stazione Carabinieri Forestale di Montalto Uffugo hanno nei giorni scorsi denunciato all’autorità giudiziaria competente due uomini di Rota Greca per furto di piante in proprietà comunale e deturpamento e distruzione di bellezze naturali.

I due uomini sono stati sorpresi dai militari in località “Fontana del Piraino”, all’interno della proprietà del Comune di Rota Greca (CS), mentre trafugavano del materiale legnoso.

Le piante di castagno erano state tagliate e depezzate sul posto, una parte della legna, circa 10 quintali, era già stata caricata a bordo di due autocarri, mentre altri 30 quintali circa, già tagliati in tronchi di 150 cm, giacevano sul letto di caduta appena recisi e pronti per essere caricati.

Al momento dell’arrivo del personale, che stava da tempo monitorando la zona da tempo colpita da tagli furtivi con servizi mirati, a nulla è servito occultare la motosega usata per tale attività all’interno di alcuni residui di frasche, subito rinvenuta dai Carabinieri Forestali, insieme ad alcune taniche di benzina ed un ascia taglialegna.

Si è pertanto provveduto al deferimento dei due uomini, alla riconsegna del materiale al legittimo proprietario, il Comune di Rota Greca, e al sequestro degli autocarri e dell’attrezzatura usata per tale attività illecita.

Pubblicato in Cosenza

Riceviamo e pubblichiamo:

Un imprenditore di Montalto è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per furto aggravato e deturpazione di bellezze naturali.

 

 

Sono stati i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Montalto a seguito di un controllo in località “Coretto”del medesimo Comune a trovare l’uomo mentre con l’ausilio di un escavatore ed un autocarro sistemava materiale inerte da poco prelevato dall’alveo del Torrente Mesca affluente del Fiume Crati per trasportarlo nel piazzale del suo deposito.

 

Dal controllo si è accertato che tali lavori sono stati eseguiti senza avere alcuna autorizzazione in merito da acquisire presso gli organi competenti in materia.

Oltre alla verifica dei cumuli di materiale sul piazzale, veniva eseguito un accurato sopralluogo dell’area dalla quale era stato prelevato il materiale, accessibile da una strada in terra battuta la quale conduce al piazzale dove sono stati rinvenuti mezzi e materiale.

 

L’attività di prelievo di materiale ha comportato una modifica dello stato dei luoghi a causa dell’ingente quantitativo estratto di materiale inerte dall’alveo.

Si è pertanto proceduto alla denuncia dell’uomo e al sequestro dei mezzi e del materiale inerte depositato sul piazzale.

Cosenza 18 ottobre 2017

Pubblicato in Cosenza

Furto aggravato e continuato in concorso di alberi di proprietà comunale.

A termine di un’attività investigativa coordinata dal Procuratore della Repubblica di Cosenza, Dott.Mario Spagnuolo, sono stati notificati, nei giorni scorsi, tre avvisi di conclusione indagini preliminari ad altrettante persone, due di Cerisano, e un giovane domiciliato presso Mendicino, indagate in concorso per furto aggravato continuato di alberi facenti parte di complessi boscati situati all’interno della proprietà demaniale del Comune di Mendicino.

 

Le indagini sono partite tra fine inverno ed inizio primavera nell’ambito dei servizi di controllo del territorio mirati alla salvaguardia del patrimonio forestale svolti nella zona montana di Mendicino, dai militari della Stazione Carabinieri Forestale di Cosenza, in particolare ai piedi del versante sud-est di Monte Cocuzzo, zona questa caratterizzata da boschi di alto fusto di Ontano napoletano, Pino Laricio e Faggio.

 

Durante questa attività, effettuata con l’ausilio di sistemi di videosorveglianza e appostamenti, sono state individuate le tre persone autori di diversi furti di alberi nella zona inserita quale Sito di Importanza Comunitaria facente parte della Rete Europea “Natura Duemila”, sempre di proprietà comunale.

 

Il personale intervenuto ha inoltre, attraverso puntuali rilievi sul campo, rilevato le numerose piante oggetto di furto al fine di stimare il danno economico patrimoniale subito dall’Ente proprietario per un valore di decine di migliaia di euro, oltre al danno ambientale e paesaggistico.

 

Tale attività rientra nell’ambito di servizi di controllo del territorio mirati alla salvaguardia del patrimonio forestale, ancor di più per quei complessi boscati di pregio e con maggiore grado di naturalità e biodiversità, come appunto quèlli interessati da tale attività illecita, rari casi di fustaie pure di Ontano napoletano, dove, un taglio indiscriminato di piante, avrebbe potuto compromettere in modo rilevante la loro naturale evoluzione con conseguenze maggiori sui valori ambientali e di biodiversità.  

Pubblicato in Longobardi

Gestione illecita di rifiuti e stoccaggio non autorizzato in area vincolata. Sono i reati contestati ad una ditta che usava da diverso tempo l’ex campo sportivo di calcio di Villapiana come stoccaggio di rifiuti.

 

Dal controllo dei militari della Stazione Carabinieri Forestale di Corigliano è emerso che l’area, in disuso da diversi anni, situata in località S. Francesco di proprietà del Comune di Villapiana, è stata usata per depositare una grossa mole di rifiuti eterogenei abbandonati sul suolo, principalmente, resti di potature vegetali provenienti dalla manutenzione di giardini privati, in piccola parte già sottoposti a cippatura, misti a sacchetti in plastica alcuni dei quali contenenti residui vegetali, e alcuni ingombranti quali materassi,  sedie, tavoli, bottiglie di vetro e plastica e tronchi depezzati di palme.

Tale abbandono ha comportato inevitabilmente la creazione di uno stoccaggio, non autorizzato, di rifiuti principalmente classificabili in urbani non pericolosi, con relativo pericolo d’inquinamento, degrado e alterazione del sito sottoposto a tutela ambientale, idrogeologica che ha una destinazione urbanistica, “sportiva e attrezzata” molto diversa da quella attualmente in uso.

Tra le altre cose lo stato secco dell’enorme massa di rifiuti vegetali rinvenuti frammisti a plastica costituisce combustibile altamente infiammabile.

Si è pertanto proceduto al sequestro dell’area e al deferimento dell’amministratore della ditta che dovrà ora smaltire il materiale rinvenuto nel rispetto della normativa.

Villapiana 21 settembre

Pubblicato in Cosenza

Rossano. 5 agosto. I militari delle Stazioni Carabinieri Forestale di Rossano, Spezzano Sila e Corigliano hanno eseguito due misure cautelari con obbligo di presentazione alla P.G. in giorni stabiliti a due uomini di Rossano, G.T di anni 45 e G.R. di anni 30 per il reato di furto di legna aggravato in concorso e continuato.

L’ordinanza cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Castrovillari dott.ssa Teresa Reggio, su richiesta del Pubblico Ministero dott.ssa Angela Continisio, nasce dalle indagini dei Carabinieri Forestale di Rossano Calabro che da tempo, su disposizione del Procuratore della Repubblica di Castrovillari dott. Eugenio Facciolla, stanno monitorando tale fenomeno nel territorio di Rossano. In particolare le due persone, già note alle forze dell’ordine, erano da tempo attenzionate dai militari i quali, attraverso delle riprese di interesse investigativo, sono state immortalate mentre in località “Patire –Campì” di Rossano, proprietà della Regione Calabria, depezzavano e caricavano sul proprio fuoristrada della legna.

La tecnica di furto è stata più volte cristallizzata e avveniva attraverso il taglio abusivo delle piante, il depezzamento sul posto e il trasporto della legna trafugata con l’ausilio di un fuoristrada.

Le indagini protratte nel tempo hanno portato nei giorni scorsi alla misura cautelare sopra menzionata.

Pubblicato in Cosenza

I carabinieri di Pizzo, in collaborazione con i colleghi del Nucleo ispettorato del lavoro di Vibo Valentia, del Nas (Nucleo Anti-sofisticazione) di Catanzaro, del Nucleo Ambiente della sezione di Polizia giudiziaria della Procura della Repubblica di Vibo Valentia e del Comando Stazione Forestale Carabinieri di Vibo Valentia,hanno fatto un colpo grosso.

Sono andati a controllare gli impianti di depurazione delle strutture ricettive dei comuni costieri,ed hanno trovato gravi irregolarità in un noto ristorante

In particolare hanno riscontrato la presenza di 22 lavoratori non regolarmente occupati su 27

Poi hanno trovato gravi carenze igienico-sanitarie nelle cucine.

Infine hanno accertato lo scarico abusivo di acque reflue domiciliari ed industriali sul suolo.

Sul nome del locale i carabinieri mantengono al momento il più stretto riserbo per non compromettere l'esito delle indagini tuttora in corso.

Ma il ristorante è stato chiuso.

Così che basta farsi un giro per capire quale è il ristorante in questione

A seguito degli accertamenti sono state elevate contravvenzioni amministrative per un importo totale di 131.000 euro.

Pubblicato in Vibo Valentia

Prodotti trasportati in violazione alla normativa. Una persona deferita

Montalto Uffugo 15 giugno 2017. I militari della Stazione Carabinieri di Montalto hanno nei giorni scorsi effettuato una serie di controlli agroalimentari su prodotti avente marchio di origine controllata.

Tale attività ha portato al sequestro di oltre un quintale di sostanze alimentari allo stato fresco destinate al consumo umano e 6000 euro di sanzioni amministrative.

I controlli su strada effettuati hanno accertato in più casi, che durante il trasporto, le sostanze alimentari erano prive delle indicazioni previste dalla normativa quale le regolari etichette che viene posta prima che i prodotti vengano immessi in commercio.

Durante uno di questi controlli, i militari hanno rinvenuto alcuni prodotti, in seguito constatati anche dal competente servizio veterinario dell’Asp intervenuto su richiesta dei militari, con presenza di muffa ed in evidente stato di cattiva conservazione, pertanto non idonei al consumo umano.

In questo caso oltre al sequestro cautelativo di tutto il materiale il trasportatore, dipendente della ditta, è stato deferito all’autorità giudiziaria per violazione alla normativa sulla disciplina igienica della produzione e vendita delle sostanze alimentari.

Pubblicato in Cosenza
Pagina 4 di 7
BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy