Riceviamo e pubblichiamo:
Un imprenditore di Montalto è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per furto aggravato e deturpazione di bellezze naturali.
Sono stati i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Montalto a seguito di un controllo in località “Coretto”del medesimo Comune a trovare l’uomo mentre con l’ausilio di un escavatore ed un autocarro sistemava materiale inerte da poco prelevato dall’alveo del Torrente Mesca affluente del Fiume Crati per trasportarlo nel piazzale del suo deposito.
Dal controllo si è accertato che tali lavori sono stati eseguiti senza avere alcuna autorizzazione in merito da acquisire presso gli organi competenti in materia.
Oltre alla verifica dei cumuli di materiale sul piazzale, veniva eseguito un accurato sopralluogo dell’area dalla quale era stato prelevato il materiale, accessibile da una strada in terra battuta la quale conduce al piazzale dove sono stati rinvenuti mezzi e materiale.
L’attività di prelievo di materiale ha comportato una modifica dello stato dei luoghi a causa dell’ingente quantitativo estratto di materiale inerte dall’alveo.
Si è pertanto proceduto alla denuncia dell’uomo e al sequestro dei mezzi e del materiale inerte depositato sul piazzale.
Cosenza 18 ottobre 2017
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Cosenza
Montalto Uffugo(cs) –15 Novembre 2014 – Indagini accurate da parte del Corpo Forestale dello Stato hanno portato nei giorni scorsi al deferimento di tre persone per reati ambientali e al sequestro preventivo di un cantiere disposto dal Tribunale di Cosenza su richiesta della Procura.
L’operazione coordinata dal Nipaf, Nucleo Investigativo di Polizia ambientale e Forestale di Cosenza, in collaborazione con diversi Comandi Stazione della zona ha determinato in località “Coretto” di Montalto Uffugo il sequestro di un cantiere di lavorazione inerti, il cui materiale veniva prelevato abusivamente con l’ausilio di un autocarro, posto anch’esso sotto sequestro, nel demanio fluviale del Fiume Crati.
Per tale attività, particolarmente monitorata nel tempo dagli uomini del Corpo Forestale sono state deferite per furto aggravato all’autorità giudiziaria tre persone residenti a Rose e Luzzi.
Durante l’attività delegata dalla Procura si è anche provveduto al sequestro d’iniziativa di un piazzale di 1500 metri quadri creato sopprimendo un bosco sottoposto a tutela paesaggistica presente proprio nell’alveo del fiume e per la quale creazione sono stati prelevati oltre 45000 metri cubi di inerti accumulati sul posto e pronti per essere trafugati.
Per tale attività un uomo di Rose dovrà rispondere di distruzione di bellezze naturali, soppressione di bosco vincolato paesaggisticamente e realizzazione del piazzale senza le autorizzazioni previste dalla normativa edilizia.
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