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Hai visto mai che davvero Minniti diventa segretario del PD?

Saremmo finiti!

Lui non ubbidisce ai nostri ordini, non fa nulla per realizzare i nostri desideri, per garantire i nostri bisogni.

E poi lui è vicino ai servizi segreti ed a lui non si può nascondere nulla.

Saprebbe tutto e sapendo tutto non ci farebbe fare passi avanti.

Dovremmo emigrare!

Meglio Nicola Zingaretti. E’ più flessibile. Non conosce la Calabria. Potremmo continuare ad esserne i padroni.

Sembra un discorso plausibile e possibile.

Ed allora Oliverio dà il benservito a Minniti.

L'ex Ministro degli interni presenta il suo libro a Cosenza nella sala degli specchi della Provincia presente Franco Iacucci, Presidente della provincia Bruzia, il quale, invece, ha già dichiarato la sua adesione alla candidatura di dell'ex Ministro degli Interni

Oliverio e Nicola Adamo gli danno il benservito facendo circolare un documento di adesione alla candidatura di Nicola Zingaretti.

Il benvenuto a Marco Minniti, in Calabria per la presentazione del suo libro, i big storici del PD calabrese lo danno facendo partire un documento da far sottoscrivere ai segretari circoli a sostegno della candidatura alle primarie di Nicola Zingaretti.

Più che un benvenuto, dunque, appare un benservito.

Mario Oliverio ancora fa finta di essere defilato, ma i suoi più fidati collaboratori hanno già cominciato a contattare i segretari per le firme.

Eminenza grigia del benservito a Minniti, estensore del documento pro Zingaretti, Nicola Adamo, già intervenuto per raffreddare i bollenti spiriti dei 50 sindaci sottoscrittori del sostegno a Marco Minniti.

Pubblicato in Cosenza

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato:

“Tra qualche mese si ripeterà la prassi abominevole del “voto” antidemocratico che eleggerà consiglieri e presidente della Provincia di Cosenza.

Voteranno solo i primi consiglieri comunali.

Come sempre, se la cantano, se la suonano e se la ballano, da soli.

Ci chiediamo cosa abbia fatto durante il suo mandato il Presidente Franco Iacucci (PD).

Assolutamente nulla.

Lo dichiara l'ufficio comunicazioni istituzionali della comunità politica del Movimento NOI.

Anzi, per essere precisi, ha fatto chiudere l’unico Museo di proprietà e gestione della Provincia di Cosenza, il MaM, Museo delle Arti e dei Mestieri che si trova sul Corso Telesio, nella Città Storica.

Non solo, ha anche cacciato dal MaM una grande professionista, Anna Cipparrone, successivamente chiamata in Commissione Ministeriale per i Musei.

Questo è Franco Iacucci.

Il presidente uscente della Provincia di Cosenza, ha così aggiunto un tassello dell’abbandono e chiusura del centro storico imputata alla cattiva amministrazione Occhiuto (FI), “gettando a mare” una esperienza e un punto fermo, emblema di cultura e di arte, spegnendo le luci e cacciando professionisti importanti, che hanno subito trovato grandi soddisfazioni altrove.

Ci chiediamo se il Presidente Iacucci provi o no senso di vergogna.

La questione vera è che la strategia dell’abbandono della Città Storica di Cosenza, praticata con disonorevole successo anche da Franco Iacucci, è sulla stessa scia di Occhiuto.

Di fatto, una alleanza per la morte della Città Storica, praticata forse in vista di future alleanze e future candidature?

Il Museo dei Mestieri dovrebbe essere riaperto immediatamente, senza perdere ancora tempo prezioso.

Senza pensare d’aver intrapreso la strada verso altre candidature, pensate alla città storica di Cosenza!

Ufficio Comunicazione Istituzionale

Movimento NOI - RETE UMANA

Movimento di Opinione Sociale, Culturale e Politico

Pubblicato in Cosenza

Nei giorni scorsi il presidente Franco Iacucci è stato ad Amantea.

Nella occasione si è interessato del problema dell’ex istituto di ragioneria che sta per ritornare nella disponibilità dei legittimi proprietari.

Non è dato sapere se ridiventerà il famoso Albergo Socievole che, ricordiamo, è stato uno dei primi di Amantea.

Certo che i legittimi proprietari hanno un forte credito verso l’ente provincia, sia per lo stabile principale, sia per il capannone antistante, nel quale sono stati allocati banchi ed altro materiale scolastico.

Un forte credito ed una forte preoccupazione.

Proprio ieri il Presidente Iacucci ha richiamato la difficile situazione economica dell’ente che vive ad oggi un’anticipazione di cassa di quasi sedici milioni di euro, sostenendo che “a malapena questo mese siamo riusciti a pagare gli stipendi dei dipendenti a causa dei mancati trasferimenti da parte di regione e stato”.

Poi ha aggiunto “E i tagli generalizzati non sono destinati a diminuire: infatti il piano dei livelli dei servizi minimi essenziali per il trasporto pubblico locale prevedono una diminuzione di 7 milioni di km per la nostra Provincia”.

Ed ancora preoccupato ha dichiarato che “ Continueremo a batterci per ottenere risorse e servizi per il nostro territorio”.

Infine ha concluso che “La situazione finanziaria della Provincia di Cosenza è molto preoccupante, con l’anticipazione di Tesoreria vicina al limite massimo già dall’inizio dell’esercizio. Le cause di questo deficit di cassa sono molteplici e tra le più rilevanti:

  • Il prelievo forzoso dell’IPT e dell’RCA da parte dell’Erario da alcuni anni per il concorso della Provincia alla finanza pubblica.
  • Il sistema di riparto dei trasferimenti statali che penalizza la nostra Provincia, nonostante l’elevato numero di Km di strade provinciali ed edifici scolastici.
  • L’emanazione del decreto milleproroghe solo da pochi giorni.
  • Il mancato riversamento della TEFA da parte dei Comuni, che incassano interamente il Tributo e non adempiono ai successivi adempimenti verso la Provincia.
  • Il mancato accollo da parte della Regione degli oneri di ammortamento dei mutui accesi per la costruzione di impianti sportivi passati di competenza regionale.
  • Il mancato rimborso da parte della Regione delle spese di funzionamento degli uffici regionali ubicati presso il Palazzo di Vaglio Lise, anticipate dalla Provincia, nonché la quota delle rate di ammortamento del mutuo per l’acquisto dello stesso Palazzo, anticipate dalla Provincia sin dal 2015.

E tutto ciò mette in pericolo la stessa sopravvivenza dell’Ente”.

Insomma se il comune è in dissesto, la provincia non sta certo meglio!

E comunque sia i crediti debbono essere pagati!

Pubblicato in Primo Piano

Della serie #noicisiamope rquelchepossiamo#

Dice Franco Iacucci: «la Provincia “Casa dei Comuni” non è uno slogan, ma una scelta politica.

Nonostante le scarse competenze dell’Ente dopo la Riforma Delrio, questo Ente può e deve svolgere un ruolo politico e di vicinanza con le Amministrazioni locali».

E la riprova sarebbe nella decisione del Consiglio Provinciale dello stanziamento : “di mille euro per ogni chilometro di costa ricadente in ogni singolo Comune colpito dalla calamità”

E di più, la Provincia esonera dal pagamento della TEFA (pari al 5%) le attività ricadenti su ogni lungomare!

Non è dato sapere se solo quelle che hanno subito danni od anche tutte le altre.

Hanno preso la parola gli Amministratori dei Comuni di Cetraro, Acquappesa, Scalea, Tortora, Amantea, Longobardi, Belmonte e Diamante.

La discussione è stata appassionata e partecipata.

Fra gli ospiti in aula il Responsabile della Protezione Civile regionale Carlo Tanzi, che si è detto preoccupato dell’abusivismo edilizio presente sulle coste.

Sempre Carlo Tanzi ha aggiunto che : «gli abusivismi sull’alveo dei fiumi occupano e restringono le fiumare e c’è uno stretto rapporto fra il restringimento dei corsi d’acqua e l’arretramento delle spiagge».

Mah!

Strano che un esperto tecnico come Tanzi non abbia pensato che l’arretramento delle spiagge dipende soprattutto dal mancato apporto alle stessa del materiale litoide e che questo dipende, da un lato, dalla minore piovosità che riduce la entità delle piene e, dall’altro, dalle dighe trasversali che creano salti e riducono la forza di trascinamento delle piene.

Ed infine la provincia si scopre evidenziando che l’Ente può svolgere un importante ruolo di interfaccia dei Sindaci con la Regione e il Governo, mettendo a disposizione competenze e professionalità che i piccoli e medi Comuni non hanno».

Ed inoltre chiedendo di far parte del costituendo Tavolo Tecnico presso la Regione Calabria.

Della serie#tuttopurdiesserci#

Pubblicato in Alto Tirreno

Lo abbiamo sempre saputo e sempre detto che Franco Iacucci è uno dei pochi politici calabresi che non hanno peli in bocca e che quindi quando parlano non hanno timore di dire la verità.

O meglio le verità. Quelle profonde.

Per esempio che le elezioni dei  40 componenti dell’Assemblea dell’Autorità Idrica della Calabria (AIC), svoltesi il 17 marzo scorso si sono svolte nelle sedi dei Comuni Capoluogo di Provincia.

Come risaputo avevano diritto al voto i sindaci di tutti i comuni della Calabria divisi per fasce di popolazione.

L’affluenza è stata complessivamente del 73,22%, cioè bassissima.

Più in dettaglio la percentuale è stata:

- del 77% nella provincia di Catanzaro,

-del 71,33% in quella di Cosenza,

-del 68,2% a Crotone,

-del 59,37% a Reggio Calabria,l

-del 90% nella provincia di Vibo Valentia.

Ed è anche risaputo che i comuni componenti l’assemblea sono i seguenti:

-in Provincia di Catanzaro 7 : Catanzaro, Lamezia Terme, Sellia Marina, Girifalco, Chiaravalle, Cicala, Miglierina;

- in Provincia di Cosenza 15 : Cosenza, San Giovanni in Fiore, Rende, Acri, Montalto Uffugo, Scalea, Amantea, Castrolibero, Trebisacce, Luzzi, Aiello Calabro, Spezzano Sila, Bianchi, Longobucco, San Lorenzo Bellizzi;

-in Provincia di Crotone 4 : Crotone, Cutro, Crucoli, Umbriatico;

-in Provincia di Vibo Valentia 4 : Vibo Valentia, Pizzo Calabro, Arena, Spadola;

-in Provincia di Reggio Calabria 10 : Reggio Calabria, Palmi, Siderno, Cittanova, Roccella, Montebello, Monasterace, Palizzi, San Lorenzo, Calanna.

Ma ci vuole Iacucci per sapere che lui è stato eletto con 30 voti nella “fascia” dei paesi su 110 Comuni del cosentino partecipanti.

E ci vuole sempre Iacucci per sapere che i sindaci di Rende, di Acri, di Montalto, di Amantea si sono eletti ognuno con il solo loro voto.

Ed ancora aggiunge “Nulla di personale con i colleghi, la cui elezione è legittima e con cui il rapporto è particolarmente cordiale e di stima reciproca».

Poi entra nel problema dell’acqua e ricorda:

“L’acqua è un bene pubblico e un bene comune, su questo non si cambia idea.

Tutti i Sindaci devono, da adesso in poi, divenire protagonisti diretti.

È vero che ho parlato di gestione privata, assolutamente, ma è altrettanto vero che tutto deve essere “sotto” la supervisione del pubblico. Il concetto è chiaro, inequivocabile.

Gli enti locali e i cittadini finora sono stati penalizzati da un sistema che è in grande difficoltà ed è tempo di cambiare.

Noi crediamo in questa cosa e, lavorandoci insieme con determinazione e andando oltre ogni steccato, si possono risolvere problemi e offrire servizi ai cittadini, in tutti gli ambiti.

L’acqua deve diventare una risorsa, ma nessuno pensa di fare l’ennesimo carrozzone.

Qui è la nostra sfida, la sfida dei sindaci appunto».

Iacucci si dice convinto che per un nuovo corso, dall’adduzione alla tariffazione, per far sì che le tariffe non schizzino e l’efficienza della riscossione sia massima, occorre pensare ad una gestione del privato che, “ribadisco, non è libero di far quel che vuole: il piano d’ambito viene concepito dall’Assemblea dei Sindaci che decide gli investimenti  e poi deve essere approvato dalla stessa Assemblea, ergo è super controllato.

Il soggetto gestore sa già a monte quel che deve fare e le linee da seguire, deve solo gestire ed attuare il piano d’ambito che – come ho già detto – viene redatto dall’Assemblea dei Sindaci che ne controlla l’attuazione, con vincoli e senza compromessi tra pubblico e privato. Anzi, con un rigore altissimo”.

Grandi affermazioni,importanti.

Ma noi abbiamo grandissimi dubbi che i calabresi avranno l’acqua e che avranno l’acqua a costi contenuti.

E siamo certi che il carrozzone sarà ancora peggio di quello di Renato Zero come si intuisce dal fatto che i sindaci tuteleranno i propri bilanci non i propri amministrati:

Il carrozzone va avanti da sé, con le regine i suoi fanti i suoi re;

ridi buffone per scaramanzia ,così la morte va via.

Musica gente cantate che poi. uno alla volta si scende anche noi;

sotto a chi tocca in doppio petto blu, una mattina sei sceso anche tu.

Bella la vita che se ne va, un fiore un freno la tua ricca povertà, il pane caldo la tua poesia ,tu che stringevi la tua mano nella mia

Bella la vita, dicevi tu, è un po' mignotta e va con tutti si però, però però proprio sul meglio t'ha detto no.

Il carrozzone riprende la via, facce truccate di malinconia, tempo per piangere no non ce n'è, tutto continua anche senza di te

Bella la vita che se ne va e ti coltivi dove il tempo vola e va i nostri sogni la fantasia ridevi forte la paura e l'allegria

Bella la vita dicevi tu e t'ha imbrogliato e t'ha fottuto proprio tu;

con le regine, con i suoi re , il carrozzone va avanti da sé.

A rileggerci tra qualche tempo.

Pubblicato in Campora San Giovanni

Scrive Francesca Menichino:

“Venerdì scorso nella sala consiliare del Comune di Amantea abbiamo assistito all'ultima puntata di una serie che si chiama "Casa della Salute di Amantea", inserito nella rassegna "La Salute in Calabria".

 

La proiezione è stata affidata al sindaco di turno che faceva l'equilibrista tra dirigenti regionali e provinciali della Sanità, il presidente della provincia "Evergreen Iacucci" e niente popò di meno la deputata Bruno Bossio.

La visione è stata raccapricciante innanzitutto per l'arroganza dei due esponenti PD che si sono sentiti in diritto di maltrattare dei cittadini amanteani:

la Bruno Bossio se l'è presa con Peppe Marchese, e Iacucci ha interrotto bruscamente Salvatore Amendola, che richiamava il tema fondamentale dell'ambiente accanto a quello della salute, e che sono quindici anni che fa battaglie civiche per la nostra città.

I cittadini non si trattano così, altro che "onorevoli", voi con questi comportamenti disonorate la Calabria e i cittadini che devono essere ascoltati.

Quello della deputata poi un intervento penoso, elettoralistico e vuoto, in bilico tra il vecchio e il nuovo sindaco come a dire "ndo cojo cojo" adesso che andiamo a votare.

Ha persino negato di avere detto pubblicamente "dal primo gennaio i commissari di fuori non ci saranno più”, frase pronunciata un anno fa a Diamante che mi sono permessa di ricordarle e che ha puntualmente negato. Quale novità...

La verità è che i faccendieri della politica vengono nelle nostre città, si permettono di maltrattarci o esplicitamente, come è successo, o implicitamente come succede ogni qualvolta ci promettono quello che puntualmente sono incapaci di realizzare.

O di cui non gli importa nulla.

L'ultima è la barzelletta di Oliverio, che ha detto che si incatenerà se non gli restituiranno la gestione della sanità in Calabria.

La cosa più grave e inaccettabile è quando questo avviene sul tema della salute e della sanità che in Calabria è trattata come una fetta da spartirsi tra potentati politici ed imprenditoriali e come un bacino da utilizzare nelle competizioni elettorali. Ed è grave che si faccia passare per “straordinario” ciò che è ordinario per chi si assume una tale responsabilità acquistando la gestione della Res Publica.

Quanto alla fetta da spartirsi, poi, magari è successo pure alle ultime elezioni ad Amantea perchè pare, così si dice in giro, che in una vicina clinica qualcuno avrebbe consigliato uno specifico voto tra i vari candidati.

E mentre loro parlano noi ci siamo abituati a vedere la struttura del Poliambulatorio eternamente incompiuta, mentre si pagano da decenni affitti in appartamenti magari inadeguati come quello che hanno destinato al Centro di Salute Mentale, siamo abituati a farci minacciare tagli e chiusure tra radiologia, mammografia, laboratorio analisi e servizi vari.

E soprattutto ci siamo abituati a farci prendere in giro da amministratori ai quali, ovviamente, non crediamo più ma che, puntualmente, scegliamo di mettere lì a governarci.

Buona serata a tutti.

Mario Oliverio presidente della Regione, presente il presidente della Provincia di Cosenza, hanno inaugurato il castello medievale e dichiarato "Quella odierna è una bella giornata, perché ritorna nella disponibilità della nostra regione un manufatto di particolare rilevanza storica, intorno al quale è nato il borgo".

Alla inaugurazione, in un tripudio di bandiere e di sfolgoranti sorrisi, hanno partecipato sindaci, amministratori regionali, provinciali e comunali e tantissimi cittadini provenienti da ogni parte della Calabria.

Poi ha aggiunto Oliverio "I piccoli borghi sono fondamentali per il rilancio dell'offerta turistica in Calabria.

E' per questo motivo che stiamo predisponendo un'apposita legge sulla quale pensiamo di destinare 100 milioni di euro per il recupero, non solo strutturale e urbanistico, che pure è necessario, ma soprattutto per sostenere e rilanciare il valore identitario, la storia, la cultura, i percorsi enogastronomici e le tradizioni di questi piccoli centri.

L'inaugurazione di questo castello che dovremo completare, non può essere fine a se stessa, deve essere messa in rete e collocata in un progetto più ampio di valorizzazione dell'intero comprensorio. Sono certo che, insieme, lavoreremo per fare di questo e dei nostri piccoli borghi veri e propri scrigni di tesori unici ed incommensurabili, di tradizioni antiche che solo qui e da nessuna altra parte del mondo possono essere ammirati e apprezzati"

Non state a chiedervi se sia il castello di Amantea.

No, non è quello di Amantea, ma quello di Cleto

Quello di Amantea non interessa a nessuno, soprattutto agli amanteani!

Pubblicato in Basso Tirreno

Massoneria 3.0 comunicare per informare, il titolo del convegno al Teatro Comunale.

Oltre la disinformazione, il pregiudizio ed i luoghi comuni.

Ci saranno il parlamentare Daniele Capezzone e il direttore di “Cronache delle Calabrie” Paolo Guzzanti.

Intervengono il sindaco Franco Iacucci, presidente della provincia di Cosenza, il Gran Maestro Stefano Bisi ed esponenti del mondo della cultura e della politica.

L’incontro si terrà al Teatro Comunale di Aiello Calabro con inizio alle ore 16.00

Una occasione inedita di conoscere meglio un fenomeno di grande attualità in queste settimane.

Si parlerà di Massoneria.

L’iniziativa è del Collegio Circoscrizionale del Grande Oriente d’Italia della Calabria.

Saranno affrontati i temi alla ribalta nelle cronache locali e nazionali – e che interessano vita e identità della Libera Muratoria in Italia – per fornire elementi di corretta informazione su una istituzione diffusa in tutto il mondo e che quest’anno celebra trecento anni di vita moderna.

Troppo spesso, infatti, l’argomento Massoneria viene trattato in modo errato, in un’accezione negativa che non ha corrispondenza nei numerosi studi scientifici portati avanti in ambito accademico.

Al convegno porteranno contributi il deputato Daniele Capezzone, il direttore del quotidiano “Cronache delle Calabrie Paolo Guzzanti,

già parlamentare in tre legislature, il professore Giancarlo Costabile, docente di storia dell’Educazione alla Democrazia presso l’Università della Calabria, il sindaco Franco Iacucci, presidente della provincia di Cosenza, il Gran Maestro Stefano Bisi, insieme ad altri esponenti della cultura e del mondo della politica locale e nazionale.

Modera gli interventi il giornalista di Radio Radicale Michele Lembo.

Introduce il presidente circoscrizionale della Calabria Giuseppe Messina.

L’incontro ad Aiello Calabro sarà una occasione importante per parlare apertamente e senza pregiudizi del ruolo della Libera Muratoria, non solo in Calabria, e di discutere correttamente di una istituzione, qual è quella massonica, che ha avuto e ha un ruolo importante, in Italia e nel mondo, per la difesa del libero pensiero e dei valori democratici

Pubblicato in Basso Tirreno

I presidenti delle Province di Cosenza, Franco Iacucci; di Crotone, Nicodemo Parrilla e di Vibo Valentia, Andrea Niglia, ed Enzo Bruno, presidente della Provincia di Catanzaro e componente del direttivo dell’Upi nazionale, si sono incontrati per discutere la situazione organizzativa e finanziaria delle province.

 

Il presidente Bruno ha introdotto il confronto sulla situazione delle Province calabresi partendo dalle difficoltà registrate sui territori “dopo le recenti emergenze neve e maltempo, che hanno causato danni ingenti al sistema viario di competenza provinciale dell’intera regione”.

 

In evidenza la condizione organizzativa, funzionale ed economica-finanziaria nella quale sono costrette ad operare tutte le Province d’Italia, e non escluse quindi quelle calabresi, “che gli interventi urgenti sul sistema viario in seguito al maltempo hanno ulteriormente aggravato in aggiunta alla già acquisita negatività dei tagli ai bilanci stabiliti dalla Legge Finanziaria 2015”.

 

Il presidente Bruno ha , poi, rimarcato:“Se dovessero essere confermati i 700 milioni di tagli previsti nessuna Provincia d’Italia sarà in grado di approvare i bilanci 2017, compromettendo il mantenimento dei servizi e la sicurezza degli edifici scolastici.

Cancellare il taglio già previsto dalla legge di Bilancio 2017 è indispensabile, ma non basta per rimettere in sesto le finanze di questi Enti”.

Nel corso della riunione dell’Upi, quindi, è emersa la necessità di aprire un confronto per una sostanziale modifica della legge Delrio, che dopo l’esito del referendum e quindi la conferma delle Province quale Enti di rango costituzionale “deve essere rivista, in particolare per le materie ancora non pienamente trasferite alla Regione Calabria, con particolare riferimento alle funzioni residuali per le quali le Province calabresi hanno già anticipato ingenti risorse per gli anni 2015 e 2016, come ad esempio quelle relative alla gestione dei centri per l’impiego, delle strutture culturali, sportive e dei parchi”.

I presidenti delle Province calabresi hanno, infine, evidenziato la necessità di instaurare un pregnante rapporto di solidarietà istituzionale, chiedendo un incontro urgente al presidente della Regione, Mario Oliverio, oltre che sollecitando sia la convocazione dell’Osservatorio regionale permanente che il tavolo tecnico sul Mercato del Lavoro già approvato dalla Giunta regionale.

I presidenti Bruno, Iacucci, Parrilla e Niglia, nel confermate la loro presenza nella riunione dell’Upi nazionale del prossimo 16 febbraio, porteranno al tavolo nazionale “le istanze e le esigenze non più procrastinabili delle province calabresi a garanzia della continuità dei servizi da erogare ai cittadini e della sicurezza del sistema viario e degli edifici scolastici”.

Pubblicato in Cosenza

elezioni«I sindaci saranno i protagonisti della prossima esperienza amministrativa della Provincia di Cosenza».

Lo ha detto Franco Iacucci, candidato alla presidenza della Provincia di Cosenza, nel chiudere a Diamante la sua campagna elettorale insieme al segretario regionale del partito Ernesto Magorno.

 

 

«In questi giorni negli incontri organizzati nelle diverse aree del vasto territorio provinciale ho avuto il piacere di confrontarmi con tantissimi amministratori locali.

Voglio ringraziarli pubblicamente per l'accoglienza ricevuta, per i consigli, per le parole di stima e di incoraggiamento.

 

E voglio rassicurarli: dopo il voto di domenica continuerò ad essere vicino ai territorio perché Il coinvolgimento dei comuni sarà la strategia vincente dell'ente provincia.

La Provincia sarà un organo politico democratico di raccordo tra gli enti locali e la Regione che avrà come obiettivo quello di far sentire le amministrazioni e i territori più vicini alle istituzioni superiori. Ringrazio gli organi del partito per avere compreso l’importanza di stringere il partito attorno ad una candidatura unitaria».

27 gennaio 2017

Pubblicato in Cosenza
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