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Sono arrivati anche da tutta la regione i cinquestellini a dar man forte al popolo amanteano del M5S per esprimere il forte desiderio di tutelare le bellezze di Coreca.

Insieme a loro molti abitanti di Coreca, i responsabili di Isca Hotel, alcuni albergatori, la stampa.

A dare man forte alla consigliera Francesca Menichino anche deputato Paolo Parentela ed il senatore Nicola Morra.

La loro presenza ha inteso confermare l’impegno di tutto il M5S per la difesa ambientale della zona di Coreca.

A qualsiasi livello, anche a livello parlamentare.

 

Il freddo vento che taglia le facce non trattiene il popolo degli amanti di Coreca che resta lì impassibile ma infreddolito.

La Menichino ricorda di avere proposto a tutti i consiglieri comunali di firmare il documento proposto dal M5S per la convocazione di un apposito consiglio comunale ma di aver avuto una sola adesione dal consigliere Sergio Ruggiero. Nessun altro né di minoranza, né di maggioranza.

Qualcuno dei presenti osserva carenze progettuali ed in particolare carenze delle indagini propedeutiche (apporti fluviali; moto ondoso e correnti; trasporto eolico; fenomeni tettonici di sollevamento/abbassamento del settore costiero;variazioni eustatiche del livello marino; interventi antropici sui corsi d'acqua o sul litorale; subsidenza naturale e indotta)

Tra i presenti anche tecnici che propongono soluzioni alternative atte a tutelare i due alberghi della zona con opere a difesa che amplierebbero i parcheggi antistanti offrendo una sorta di spiagge pensili da arredare in modo acconcio, ma senza creare barriere ambientalmente invasive.

Infine qualcuno tira fuori il voluminoso Atlante delle opere di sistemazione costiera dell’ APAT( Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i servizi Tecnici) così intendendo evidenziare che è tutta l’Italia che si trova in condizioni similari a quelle della zona di Coreca e che una soluzione può e deve essere trovata

Un anziano abitante di Coreca mostra poi una foto di oltre 50 anni fa quando la spiaggia di Coreca era larga più di un centinaio di metri interrogando gli astanti sui perché di queste intense evoluzioni.

Poi gli interventi di Francesca Menichino, del deputato Paolo Parentela e del senatore Nicola Morra che confermano la loro disponibilità a tutelare Coreca ad ogni livello di impegno .

Poi la pioggia finora straordinariamente trattenutasi infine esplode e gli ombrelli non bastano.

Frettolosi saluti ed abbracci e poi la riunione si scioglie.

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Ecco il comunicato stampa di Dalila Nesci, Nicola Morra e Paolo Parentela

«Ci preoccupa molto la notizia di un disegno di morte contro il pm antimafia Pierpaolo Bruni, tra i magistrati più impegnati nel contrasto della criminalità in Calabria e per questo più esposti a ritorsioni e pericoli». Lo affermano in un comunicato stampa congiunto i parlamentari M5s Dalila Nesci, Nicola Morra e Paolo Parentela, con riferimento alla notizia di un piano inattuato per l'uccisione di Bruni lungo un tratto della statale 107 che attraversa l'altopiano della Sila.

I parlamentari Cinque stelle aggiungono: «Ci allarmano, poi, le dichiarazioni circostanziate del pentito di 'ndrangheta che ha reso la sconcertante rivelazione, esponendo particolari che fanno ipotizzare continui pedinamenti del magistrato calabrese».

I parlamentari M5s sottolineano: «Questa vicenda dimostra che il pm Bruni necessita di una protezione ancora più stretta, che chiederemo subito e formalmente al ministro dell'Interno Angelino Alfano».

Nesci, Morra e Parentela concludono: «Altre volte il pm Bruni, che lavora a inchieste di primo piano su affari e collegamenti delle 'ndrine, è stato oggetto di avvertimenti, intimidazioni e addirittura tentativi di uccisione. Lo Stato non può permettere che il magistrato corra rischi. È dunque indispensabile che lo tuteli con ulteriori mezzi e uomini, dando così un segnale netto e inequivocabile in fatto di lotta alla 'ndrangheta»

Pubblicato in Calabria

Stasera 8 novembre apertura della campagna elettorale regionale del M5S ad Amantea:

L'Evento in previsione delle prossime elezioni Regionali in Calabria con il candidato alla carica di Presidente del Consiglio Regionale della Calabria, Cono Cantelmi.

 

In Piazza Commercio l'evento vedrà la partecipazione ad Amantea di:

Alessandro Di Battista,

Nicola Morra,

Dalila Nesci,

Giulia Sarti,

Manlio Di Stefano,

Luigi Gaetti,

ed i candidati alla regione Calabria per il MoVimento 5 Stelle a Piazza Commercio, Amantea (CS) alle ore 17:30.

I portavoce del M5S incontreranno i cittadini non solo per raccontare il loro progetto per le regionali ma anche per ascoltarli e invogliarli ad una partecipazione attiva ed una cittadinanza consapevole.

Appuntamento allora in Piazza Commercio.

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Di seguito il comunicato congiunto di Nicola Morra, Dalila Nesci e Francesca Menichino sull’incontro svoltosi nella sala consiliare del comune di Amantea sabato alle ore 10.00.

Ben al di là delle micro vicende umane di questo “paese con la presunzione di città”- come dice un nobile e caro amico- ci sono momenti- come quelli di sabato 13 settembre- nei quali si affronta- sia pure in punta di orologio( perché una sola ora di incontro quando il tema era di estremo interesse?)- il reale problema di Amantea è stato, è e sarà lo “sfilacciamento” della legge, quella sorta di fenomeno cioè , in base al quale i confine del giusto e dell’ingiusto diventano sempre meno avvertibili , al punto che giusto ed ingiusto diventano possibile a seconda delle persone, elle famiglie, del potere .

Ed ecco il comunicato:

Nella conferenza stampa del M5S tenutasi ieri nella sala consiliare del Comune di Amantea diversi sono stati i temi affrontati, afferenti alla gestione del Comune di Amantea o all'amministrazione della Regione Calabria, ma tutti uniti dal fondamento comune espresso da Nicola Morra relativo al problema della effettività e del rispetto della legge, che facilmente diventano opzionali quando l'unica tutela ritenuta necessaria è quella degli interessi privatistici, clientelari e familistici sottesi al potere ed al suo esercizio, in Calabria e non solo.

Così mentre il M5S, attraverso la consigliera Menichino, chiede la rimozione dall'incarico di Responsabile del Settore Manutentivo dell'Ing. Domenico Pileggi, indagato in merito alle vicende del Porto Turistico di Amantea, e la valutazione della possibilità per l'Ente di costituirsi civilmente, quale parte lesa nella vicenda, l'Amministrazione Sabatino senza rilevare alcun "conflitto di interessi" rispetto ai presunti reati penali e senza attendere lo sviluppo dell'eventuale processo, con delibera di Giunta Comunale n. 117 del 1 Agosto 2014, accorda all'Ing. Pileggi la copertura delle spese legali per un ammontare iniziale di 3.000 euro di soldi pubblici.

Ma ciò non basta. Con delibera di Giunta n.126 l'Amministrazione ha inteso pagare anche le spese legali di Monica Sabatino pur dinanzi ad un fatto non riconducibile all'esercizio delle funzioni di Sindaco, ma relativo alla sua condizione quale semplice cittadino-candidato a Sindaco, in merito alla causa di ineleggibilità presentata al Tribunale di Paola dal M5S di Amantea, per la posizione ricoperta dal padre Giuseppe Sabatino in Comune durante il periodo della campagna elettorale.

Al di là del dato giuridico un profilo di opportunità comportamentale avrebbe dovuto certamente condurre a tenere il Comune di Amantea completamente fuori da tale vicenda, e il Sindaco avrebbe dovuto avvertire l'esigenza di dimostrare attraverso il processo le proprie ragioni senza far pagare ai cittadini le conseguenze di scelte che potrebbero avere integrato violazioni di legge.

Attraverso la relazione di Dalila Nesci l'attenzione è stata posta anche su una serie di situazioni relative alla Regione Calabria, già oggetto di denunce della parlamentare nelle scorse settimane: le nomine dirigenziali abusive della Regione Calabria sulle quali è intervenuta l'Avvocatura dello Stato, il mancato ricupero di fondi pubblici erogati ad aziende che non hanno realizzato le previste assunzioni, l'anomala sostituzione dell'Autorità sulla gestione dei Fondi Europei operata dall'assessore Mancini.

Infine Nicola Morra è intervenuto sul tema del Consiglio Comunale tenutosi subito dopo ed avente ad oggetto i lavori previsti da un progetto regionale in Località Coreca, evidenziando la necessità di fare interventi ecosostenibili ed efficaci, e di spendere con raziocinio i soldi pubblici; in questa direzione la sospensione del progetto per un esame approfondito della questione non dovrebbe in alcun modo comportare la distrazione dei fondi stanziati: si impegni piuttosto la Regione a collaborare con il Comune nella ricerca di soluzioni condivise e rispettose del paesaggio, di modo che l'efficacia dell'azione amministrativa non rimanga una vuota formula di principio.

Prima di andar via il portavoce in Senato del M5S ha dato la parola ad un rappresentante dei soggetti emodanneggiati della Calabria che ha richiamato l'attenzione su un problema molto serio e ignorato dalla presidente Stasi che ci si augura riceva finalmente nel sit-in previsto per lunedì 15 chi, già in grave difficoltà, attende le indennità dovute e soprattutto ascolto e rispetto.

Nicola Morra-Dalila Nesci -Francesca Menichino

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Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa del M5S:  

“Sabato 13 settembre, alle ore 10 presso l’aula consiliare del Comune di Amantea (Cosenza), il Movimento Cinque Stelle terrà una conferenza stampa sull’uso familistico del potere nella città tirrenica e in Calabria. “Comune, bene comune” il titolo dell’iniziativa, parteciperanno la consigliera comunale M5S Francesca Menichino, all’opposizione, e i parlamentari Cinque Stelle Dalila Nesci e Nicola Morra.( nella foto)

Oggetto della conferenza saranno la decisione della giunta comunale amanteana:

- di sostenere le spese legali per la difesa di Domenico Pileggi – responsabile del settore tecnico-manutentivo del municipio indagato nell’inchiesta sul porto locale e

-di pagare l’assistenza legale al sindaco Monica Sabatino per l’azione di ineleggibilità promossa da Menichino ai sensi del Testo unico degli Enti locali.

Inoltre, in conferenza ci saranno riferimenti a liquidazioni per gli atti stipulati, ricevute dal vicesegretario generale del Comune di Amantea, Giuseppe Sabatino, padre dello stesso sindaco.

I parlamentari Nesci e Morra si soffermeranno sulle nomine dirigenziali abusive della Regione Calabria, sul mancato ricupero di fondi pubblici erogati ad aziende che non hanno realizzato le previste assunzioni, sui conflitti d’interesse ai vertici dell’attuale amministrazione regionale e sulla prospettiva di pulizia, onestà, coraggio e trasparenza che il Movimento Cinque Stelle propone, anche in vista delle imminenti elezioni regionali.

Pubblicato in Politica

Ci siamo interrogati se gli Amanteani abbiano mai visto tutti insieme 5 parlamentari come occorso nei giorni scorsi.

Difficile una risposta certa ma abbiamo l’impressione che non sia mai successo.

Intanto questa presenza è passata sotto tono.

Quasi scuramente perché si è trattato di parlamentari del M5S, cioè di Parlamentari “normali” , o se volete “speciali”: scegliete voi.

Sono arrivati ad Amantea come tanti altri del M5S provenienti da gran parte della Calabria, cioè guidando la loro auto, senza autista personale e soprattutto senza scorte.

E già, normalmente quando arrivano i politici hanno l’auto blu!

Parliamo di

Laura Ferrara - Europarlamentare del M5S

Isabella Adinolfi - Europarlamentare del M5S

Nicola Morra - Senatore del M5S

Paolo Parentela - Deputato del M5S

Federica Dieni - Deputato del M5S

Ma insieme a loro anche altri cinquestellini .

Tra di loro Miriam Amato - Candidato Sindaco di Firenze per il M5S alle Amministrative 2014 ed oggi Consigliere Comunale sempre a Firenze, in vacanza in calabria e giunta ad Amantea con la sua bambina : politica e mamma.

Mauro Bianchi - Consigliere Comunale a Montepulciano (Prov. Siena)

E tantissimi altri cinquestellini provenienti da tutta la calabria e cinquestellini amanteani, anche se qualcuno di questi sembrava quasi voler essere trasparente, diafano, inavvertibile.

Sono venuti per fare corona a Francesca Menichino - Consigliere Comunale ad Amantea ed a Carlo Diana - Attivista Meetup "Amantea 5 Stelle".

Sono venuti ed hanno parlato dell’Europa, dell’Italia, della Calabria e soprattutto di Amantea

Sono venuti ed hanno confermato l’impegno del M5S a correggere questa attuale politica e questi attuali politici.

Sono venuti e sono andati via in silenzio, come cittadini politici pronti ad aiutare chiunque di loro si trovi in difficoltà ed abbia bisogno del loro sostegno.

E saranno qui dovesse essercene bisogno.

Pubblicato in Primo Piano

5stelle”Sul porto di Amantea è necessaria la massima chiarezza".

 

Lo affermano i parlamentari M5S Dalila Nesci e Nicola Morra, insieme a Francesca Menichino, consigliera comunale Cinque Stelle del luogo. "Confidiamo - proseguono - nel lavoro dei magistrati della procura di Paola, che ha sequestrato la struttura, e auspichiamo pronta collaborazione da parte del Comune di Amantea e del suo sindaco, Monica Sabatino, cui chiediamo di mettere a disposizione tutti gli atti, proprio perché la

trasparenza è alla base di un cambiamento culturale in Calabria e

nella città tirrenica, in passato pure condizionata da forze criminali. La storia del porto di Amantea è lunga e caratterizzata anche da appetiti di tipo mafioso. C'è bisogno di accertare tutti i fatti e le responsabilità, ma senza perdere tempo. Il Movimento CinqueStelle di Amantea, sostenuto in parlamento, ritiene essenziale la rapida conclusione delle indagini, per avanzare proposte di gestione e rilancio della struttura". "Adesso, per dare un preciso segnale riguardo al porto - concludono Nesci, Morra e Menichino - è opportuno che il Comune di Amantea revochi gli incarichi a quanti fossero indagati. Intraprenderemo ogni azione utile in proposito".

www.amantea5stelle.it

Pubblicato in Amantea

Lo dicono i parlamentari M5S Dalila Nesci, Nicola Morra, Federica Dieni e Paolo Parentela, che aggiungono: «In Calabria è emergenza ‘ndrangheta.

La gestione pubblica, stando alle risultanze della magistratura, è spesso in relazione con attività economiche dell’associazione mafiosa, che raccoglie voti e poi chiede il conto.

In Calabria le elezioni sono una farsa.

Esiste un rapporto reciproco fra ‘ndrangheta e politica.

L’una procura i voti, l’altra gli appalti».

«La situazione – proseguono i parlamentari M5S – è stata complicata dalla nuova legge regionale, concepita per fortificare questo rapporto e impedirne il contrasto politico.

Se il governo continuerà a ignorare il fenomeno, aumenterà l’emigrazione, soprattutto dei più giovani, e il sistema dominante sarà legge». 

Nesci, Morra, Dieni e Parentela concludono: «Lanciamo l’allarme in ambito nazionale. A vari livelli la Calabria è gestita insieme alla ‘ndrangheta. Servono misure che, a partire dalle elezioni, garantiscano la pulizia dei candidati e la loro assoluta distanza dalla ‘ndrangheta».

Pubblicato in Calabria

Gruppo5StelleAmanteaPresente nella piazza Caloprese di Scalea, il senatore 5 stelle Morra ha ascoltato le parole di Francesca Menichino, candidata alla carica di Sindaco di Amantea per le prossime amministrative di maggio.
Di seguito il testo completo inviatoci dal gruppo “Amantea 5 stelle”

Anche  Amantea 5 Stelle – scrivono gli attivisti - era presente in piazza Caloprese a Scalea all’incontro con il senatore Nicola Morra.
Contenti di vederlo e stupiti che un senatore della Repubblica arrivi senza scorta senza auto blu e si fermi in una piazza a parlare con i cittadini, affidandosi alle loro domande e dicendo tra l’altro “voi  siete i miei datori di lavoro ed io sono al vostro servizio”.
Parole inconsuete per un uomo politico, come inconsueti sono i contenuti: il discorso sulla coerenza e il mono-mandato che nessun parlamentare dovrebbe tradire con i classici cambi di fronda, il discorso sulla stampa e gli ultimi fatti di Calabria Ora, il caso Gentile e i sottosegretari con carichi pendenti, il monito rivolto a tutti di diventare cittadini attivi e responsabili e di controllare la politica.
Un impegno il suo – continua il comunicato - non fatto solo di parole ma di fatti e sul campo, ovunque venga chiamato come d’altronde fanno tutti i parlamentari pentastellati. Tanti i richiami alle vicende locali: l’emergenza rifiuti, l’inquinamento con il caso Marlane a Praia  e  le navi dei veleni ed il fiume Oliva ad Amantea.

È così che anche noi - concludono i 5 stelle di amantea - abbiamo voluto aprirci a Morra e confidargli le nostre speranze, i nostri desideri e le nostre aspettativo attraverso il nostro portavoce Francesca Menichino, che come potete osservare dal video si è rivolta a Morra senza giri di parole e parlandogli con il cuore".

Pubblicato in Cronaca

Il senatore Nicola Morra del M5S Vicepresidente Commissione permanente Affari Costituzionali insieme ad altri 12 parlamentari ha presentato la seguente interrogazione (S.4/01694 )a risposta scritta sul problema della frana che insiste nella collinetta sulla quale è stato realizzato l’ospedale di Paola.

“Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare - Premesso che:

da uno studio geomorfologico effettuato sul Comune di Paola (Cosenza), pubblicato sul sito della Regione Calabria, affidato con determina del dirigente dall'Ufficio tecnico comunale n. 7 del 18 giugno 2008, ai geologi Beniamino Caira, Massimo Aita, Adolfo Principe e Pasquale Caruso, vincitori della gara indetta dal Comune, al punto 2.3.1 "Pericolosità geologiche" si evince che il rischio di frana, elevato anche in aree non cartografate PAI, presenti nel territorio comunale di Paola, sia collinare che montuoso, coinvolge alcune aree di versante adiacenti al centro storico,al centro abitato e ad altre aree periferiche;

lo studio evidenzia come con l'urbanizzazione sia venuta a mancare la rete di drenaggio superficiale, impermeabilizzando estese aree del territorio, sostituita, in parte, dal sistema fognario. La canalizzazione, dove eseguita in maniera lacunosa, ha indotto e/o ha accelerato i fenomeni di erosione. Anche la distruzione delle specie vegetali esistenti e resistenti, attraverso gli incendi quasi sempre dolosi, ne ha accelerato i fenomeni;

i geologi proseguono: "Su alcune aree interessate dal rischio di frana, sono già stati realizzati negli anni passati, alcuni interventi di consolidamento consistenti soprattutto per l'aspetto economico, come l'area di attraversamento della strada statale n° 18, ma data l'enorme estensione delle aree in frana in molte zone del territorio, necessiterebbero altri interventi, usando anche le nuove tecnologie dell'ingegneria naturalistica con impatto ambientale zero, costi contenuti rispetto alle superfici da consolidare, specie vegetali resistenti agli incendi e quindi perenni. Il Piano Strutturale Comunale, dovrà promuove limitazioni d'uso nelle zone in cui sono presenti fenomeni franosi e, la realizzazione laddove possibile, d'interventi di bonifica e mitigazione del rischio";

al punto 9 dello stesso studio relativamente al "Piano Stralcio per l'assetto Idrogeologico della Regione Calabria - P.A.I. (art.1-bis della legge 356/2000 - art.7 della legge 18/5 1989 n°183) Disciplina delle aree a rischio frana e rischio idraulico nel territorio del Comune di Paola" si analizza al capitolo 9.1 il "Rischio da Frana" e si esplicita che alcuni siti "ricadono, anche se marginalmente, in aree perimetrate con rischio molto elevato R4 e/o con rischio elevato R3 (Piano Assetto Idrogeologico- Calabria - decreto-legge 180/1998). Art. 16 (Disciplina delle aree a rischio molto elevato R4, e delle aree in frana ad esse associate). Si porta a conoscenza che tali aree hanno queste peculiarità: 1. Nelle aree a rischio R4 e nelle aree in frana ad esse associate: a) sono vietati scavi, riporti e movimenti di terra e tutte le attività che possono esaltare il livello di rischio e/o pericolo; b) è vietata ogni forma di nuova edificazione; c) non è consentita la realizzazione di collettori fognari, condotte d'acquedotto, gasdotti o oleodotti ed elettrodotti o altre reti di servizio, salvo quando queste si configurano come opere di urbanizzazione primaria a scala comunale e siano ritenute indispensabili per l'interesse pubblico, come sancito da delibera del Consiglio Comunale; d) per le opere già autorizzate e non edificate dovranno essere attivate procedure e interventi finalizzati all'eliminazione dei livelli di rischio e pericolosità esistenti. La documentazione tecnica comprovante gli interventi di riduzione della pericolosità e del rischio sarà trasmessa all'ABR [autorità di bacino regionale] che, in conformità a quanto previsto dall'art.2, commi 1 e 2, provvederà ad aggiornare la carta della pericolosità e del rischio; e) non sono consentite le operazioni d'estirpazione di cespugli, taglio ed estirpazione di ceppaie di piante appartenenti a specie forestali compresa la macchia mediterranea. Debbono altresì essere salvaguardate le piante isolate di interesse forestale o comunque consolidanti, a norma di quanto previsto dal R.D.L. 3267/1923 e successive modificazioni e integrazioni. Inoltre, nelle aree a rischio o con pericolo di frana, si estendono i vincoli o i divieti di cui agli articoli 10 e 11 della legge 21 novembre 2000, n°353, qualunque sia la vegetazione percorsa dal fuoco";

considerato che:

nell'articolo "Paola a Rischio", pubblicato sul sito "sbirciapaola", si evidenzia che "nella città di Paola l'abusivismo edilizio, il disboscamento indiscriminato e la cementificazione selvaggia sono i fattori che stanno contribuendo in maniera determinante a sconvolgere l'equilibrio idrogeologico del territorio. Le cause riguardano soprattutto la pesante urbanizzazione e la speculazione edilizia che a Paola purtroppo non riguarda solo gli abusi. Ne sono la prova le opere in cemento armato in costruzione nel letto naturale di una fiumara. La costante aggressione al territorio continua a manifestarsi senza ritegno non solo con abusivismo e opere pubbliche in zone a rischio, ma anche perpetuando interventi di gestione dei corsi d'acqua inefficaci (quando previste), che puntano su infrastrutture rigide con argini realizzati senza un serio studio sull'impatto a valle, alvei cementificati, escavazione selvaggia. Soprattutto, troppo spesso le opere di messa in sicurezza si trasformano in alibi per continuare a costruire nelle aree di esondazione";

l'indagine Ecosistema "Rischio 2011", realizzata da Legambiente sulla condizione attuale dei comuni italiani classificati a rischio idrogeologico evidenzia la mitigazione del rischio idrogeologico e il Comune di Paola risulta collocarsi con un punteggio da 0 a 3,5 (Comuni che svolgono un insufficiente lavoro di mitigazione del rischio);

come si evince anche dalla trasmissione Rai "AmbienteItalia" dell'8 febbraio 2014 nel territorio paolano insiste una frana probabilmente causata dai lavori per una costruzione di edilizia privata che hanno comportato anche terrazzamenti con gabbionatura abusiva. La frana mette a serio rischio l'ospedale "San Francesco" di Paola che offre i suoi servizi ai residenti e tutti i cittadini delle città limitrofe.

la zona dove il Comune avrebbe rilasciato la concessione edilizia è definita zona R4 (dove sono possibili la perdita di vite umane o lesioni gravi alle persone, danni gravi agli edifici, alle infrastrutture ed al patrimonio ambientale, la distruzione delle attività socioeconomiche). La zona in questione è caratterizzata da terreno di riporto. Decenni fa al posto dell'ospedale vi era il cimitero. Il terreno che forma gran parte della collinetta, deriva dagli scavi effettuati per realizzare le fondazioni del nosocomio paolano;

precedentemente nell'articolo del 28 novembre 2013 del "Quotidiano della Calabria" si riportava la notizia che l'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza incaricava il geologo del Consiglio nazionale delle ricerche Carlo Tansi per tenere sotto osservazione il movimento franoso tramite l'installazione di due sensori sul muro di cinta dell'ospedale. Si tratta in particolare di un inclinometro e un estensimetro rotativo, strumenti dotati di sensori in grado di segnalare crolli esterni del terreno o pericolosi smottamenti in profondità, nonché attrezzati per dare immediato allarme alla protezione civile in caso di situazione di grave pericolo;

nonostante il vincolo idrogeologico i lavori di sbancamento sarebbero stati effettuati senza un'attenta vigilanza degli organi di controllo e dello stesso Comune di Paola che li ha autorizzati concedendo licenza in sanatoria anche dove non era possibile;

tutto ciò avviene a seguito della demolizione di un vecchio e piccolo edificio sito a monte della collinetta franata e la costruzione, a seguito della sanatoria, in quanto sconfinante in area a rischio frana (zona R4), di una villetta privata con giardini annessi. Una villa risulta attualmente sotto sequestro e in attesa di demolizione non ancora avvenuta per un vizio di forma;

l'amministrazione comunale di Paola non fa pervenire alcun progetto di messa in sicurezza che l'autorità di bacino avrebbe dovuto valutare. Nonostante i tentativi di consolidamento della collina franosa, l'autorità di bacino avrebbe affermato che nessuno avrebbe dato l'autorizzazione ad alcuna opera di mitigazione;

le suddette opere di consolidamento a quanto risulta agli interroganti sarebbero firmate dall'ingegner Vigliotti, figlio del direttore dell'Ufficio tecnico comunale di Paola,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza della situazione in cui versa il territorio di Paola e dei relativi rischi che corrono i cittadini nonché la stabilità dell'ospedale San Francesco;

quali iniziative urgenti intenda assumere per mettere in sicurezza la collina interessata e inoltre per liberare la strada che conduce rapidamente all'ospedale

Pubblicato in Paola
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