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La Calabria è quel posto dove la speranza se è l’ultima a morire è comunque la prima ad ammalarsi.

Non è un titolo Ad effetto.

E’ la profonda verità che tutti facciamo finta di non sapere.

Ormai se ne sono accorti anche i politici, quelli che, hanno ottimi stipendi ed indennità ed ottime cure, spesso, anche, gratuite ( e comunque “loro” vanno ad operarsi fuori regione!)

E qualcuno comincia anche a dirlo (Pacenza : In Calabria le categorie deboli hanno rinunciato alle cure ).

Se n’è perfino accorta la ministra Lorenzin la quale ha dichiarato all’Ansa che la Calabria è la penultima (ultima è la Campania) per qualità dei LEA.

Se ne è accorta anche la commissione della conferenza delle Regioni presieduta dalla ministra Beatrice Lorenzin, la quale ha condiviso la necessità di mettere mano ad un istituto (ticket) che negli anni si è via, via modificato ed in alcuni casi è diventato una barriera all'accesso ai servizi sanitari.

Pur riconfermando l'autonomia delle Regioni e l'invarianza di gettito, il lavoro avviato oggi mira a recuperare un minimo denominatore comune tra le diverse Regioni ed una maggiore equità.

Negli anni si è prodotta una contraddizione insostenibile, soprattutto nella diagnostica, in cui la compartecipazione dei cittadini alle prestazioni (ticket) supera il costo delle prestazioni stesse da parte di erogatori privati.

E’ il caso delle analisi di laboratorio la cui ricetta è gravata da una tassa che nei laboratori privati non si paga. Una vessazione vera e propria. E tutti fanno finta di non saperlo e ness<uno fa nulla per un minimo di giustizia.

I diversi strumenti che intervengono in materia di compartecipazione: detrazione fiscale, esenzione del reddito, esenzione per patologie, esenzioni per età, necessitano un aggiornamento.

“La Calabria - sostiene Pacenza – anche per i vincoli del piano di rientro è tra le regioni che ha pagato di più in termini di sperequazioni e di risanamento: più irpef, più ticket, meno servizi.

Lo dimostra il dato che nella nostra regione purtroppo sempre più persone meno abbienti rinuncino a curarsi.

C'è la necessità quindi di una rimodulazione degli strumenti capaci di non impedire l'accesso alla cura ma anche in grado di evitare inappropriatezze, abusi e distorsioni.

È un lavoro delicato e complesso ma bisogna avviare una nuova stagione.

Gli addetti stampa del presidente Oliverio ricordano che nel 2016 la Calabria ha avuto un disavanzo di 54 milioni di euro e poi paradossalmente afferma che “Le gestioni commissariali sono state un vero e proprio fallimento. Il parziale risanamento economico è il frutto della fuoriuscita di circa 5 mila operatori dall’interno del sistema sanitario calabrese. Ciò dimostra che non è stato messo in campo nessun processo di risanamento e di riorganizzazione strutturale”.

La sanità in Calabria era e resta una vergogna.

Dateci i barconi per poter emigrare verso il nord dove le cose vanno meglio che in Calabria, dove la salute è più garantita, dove la vita umana è più rispettata.

Pubblicato in Calabria

I presidenti delle Province di Cosenza, Franco Iacucci; di Crotone, Nicodemo Parrilla e di Vibo Valentia, Andrea Niglia, ed Enzo Bruno, presidente della Provincia di Catanzaro e componente del direttivo dell’Upi nazionale, si sono incontrati per discutere la situazione organizzativa e finanziaria delle province.

 

Il presidente Bruno ha introdotto il confronto sulla situazione delle Province calabresi partendo dalle difficoltà registrate sui territori “dopo le recenti emergenze neve e maltempo, che hanno causato danni ingenti al sistema viario di competenza provinciale dell’intera regione”.

 

In evidenza la condizione organizzativa, funzionale ed economica-finanziaria nella quale sono costrette ad operare tutte le Province d’Italia, e non escluse quindi quelle calabresi, “che gli interventi urgenti sul sistema viario in seguito al maltempo hanno ulteriormente aggravato in aggiunta alla già acquisita negatività dei tagli ai bilanci stabiliti dalla Legge Finanziaria 2015”.

 

Il presidente Bruno ha , poi, rimarcato:“Se dovessero essere confermati i 700 milioni di tagli previsti nessuna Provincia d’Italia sarà in grado di approvare i bilanci 2017, compromettendo il mantenimento dei servizi e la sicurezza degli edifici scolastici.

Cancellare il taglio già previsto dalla legge di Bilancio 2017 è indispensabile, ma non basta per rimettere in sesto le finanze di questi Enti”.

Nel corso della riunione dell’Upi, quindi, è emersa la necessità di aprire un confronto per una sostanziale modifica della legge Delrio, che dopo l’esito del referendum e quindi la conferma delle Province quale Enti di rango costituzionale “deve essere rivista, in particolare per le materie ancora non pienamente trasferite alla Regione Calabria, con particolare riferimento alle funzioni residuali per le quali le Province calabresi hanno già anticipato ingenti risorse per gli anni 2015 e 2016, come ad esempio quelle relative alla gestione dei centri per l’impiego, delle strutture culturali, sportive e dei parchi”.

I presidenti delle Province calabresi hanno, infine, evidenziato la necessità di instaurare un pregnante rapporto di solidarietà istituzionale, chiedendo un incontro urgente al presidente della Regione, Mario Oliverio, oltre che sollecitando sia la convocazione dell’Osservatorio regionale permanente che il tavolo tecnico sul Mercato del Lavoro già approvato dalla Giunta regionale.

I presidenti Bruno, Iacucci, Parrilla e Niglia, nel confermate la loro presenza nella riunione dell’Upi nazionale del prossimo 16 febbraio, porteranno al tavolo nazionale “le istanze e le esigenze non più procrastinabili delle province calabresi a garanzia della continuità dei servizi da erogare ai cittadini e della sicurezza del sistema viario e degli edifici scolastici”.

Pubblicato in Cosenza

Grazie ingegnere (............), grazie Iacchite

Sembra che davvero qualche cosa possa cambiare in Calabria visto che qualcuno ha onestà di denunciare imbrogli e presunti imbrogli.

Parliamo dell’articolo :” Regione-Formez: una truffa da 3 milioni di euro”

E questa è la lettera aperta:

“Egregio presidente Oliverio,

Lei ha invitato il capo della protezione civile Carlo Tansi “in ordine a presunte illiceità relative allo svolgimento di procedure di selezione di personale da utilizzare presso la Regione Calabria” a riferire circostanze e fatti a sua conoscenza alla competente procura della Repubblica. Questa è la sua missiva:http://urp.regione.calabria.it/website/portaltemplates/view/view.cfm?1621

Il capo della Protezione Civile Carlo Tansi, purtroppo senza fare nomi, ha lanciato una serie di segnali a Palla Palla e ai suoi sodali per far capire che aveva “sgamato” il movimento.

“Si bandiscono concorsi apparentemente pubblici… in realtà sono banditi” – ha avuto modo di scrivere sollevando un polverone. E ancora: “In Calabria la meritocrazia è merce rara: per vincere un concorso ci vogliono gli amici degli amici degli amici degli amici degli amici”. E per chiudere, citando la vicenda di Virginia Raggi: “A ognuno il suo Marra!!! Ahahah”.

Caro presidente, Lei afferma che la trasparenza e la legalità dell’azione amministrativa costituiscono il pilastro della sua azione di Governo. Ma è possibile che Lei vuole far credere che non è a conoscenza di quello che combinate al dipartimento programmazione nazionale e comunitaria (dipartimento sotto la Presidenza)?

Prendiamo un progetto a caso… si chiama SU. TE. CA. ossia una donazione di soldi (senza procedure di gara) della Regione Calabria a Formez di € 2.900.000,00 (due milioni novecento mila euro)

Con tale progetto sono stati selezionati come dice Tansi ….«gli amici degli amici degli amici degli amici», sono stati umiliati i migliori e premiati i raccomandati.

In pratica la Regione ha dato i soldi a Formez senza alcuna procedura (perché è ente in house) e Formez emana degli avvisi farlocchi sul proprio sito con una dicitura… Saranno prese in considerazione esclusivamente le Aree di Competenza e gli Ambiti Specifici sopra indicati, per i quali i candidati risultano regolarmente iscritti alla data del giorno prima della pubblicazione del bando selezione!

Ciò consente agli amici degli amici degli amici di poter sapere quali ambiti selezionare per essere considerati nella selezione! Chiaramente, come si evince dai bandi, tale profilatura la fanno prima della pubblicazione del bando (tanto i raccomandati sanno tutto prima). Infatti nelle selezioni può solo essere estrapolato qualche fortunato (caso molto raro) che per caso ha quella profilatura. Ma tanto poi con la prova orale viene messo al tappeto.

Tale sistema è assurdo e illegittimo! È proprio vero, come dice Tansi: vengono umiliati i migliori che non possono partecipare alla selezione perché dovevano sapere il giorno prima come profilarsi.

Tale stratagemma è chiaramente frutto di furbizie dei soliti furbetti di quartiere ossia il dott. Paolo Praticò, il dott. Alfredo Fortunato, con l’avallo della presidenza e la compartecipazione degli altri attori: Dott. Tommaso Calabrò, dott. Gerardo Castaldo (di Formez) ecc…

Proprio il dott. Alfredo Fortunato è il titolare della Contesti SRL che fa tutto nel dipartimento programmazione. Il dott. Alfredo Fortunato è stato anche capace (oltre che entrare a pieno titolo nelle procedure di gara d’appalto anche con Contesti srl stessa) di far vincere la selezione come addetta al monitoraggio alla sua società con un contrattino di 60.000 euro all’anno e di farsi nominare dalla società Studiare sviluppo di Roma come membro della task force per l’accelerazione della spesa della programmazione. Basta andare anche sul sito web della Contesti srl per trovare addirittura lavori di collaborazione aziendale tra Contesti e Studiare sviluppo (ecco qui:http://www.contesti.info/studiericerche/)

Ecco perché poi gli danno tale contratto:http://www.studiaresviluppo.it/wp-content/uploads/2014/06/1003072-CNT.pdf

mentre il team di Contesti è qui: http://www.contesti.info/il-team/(manca solo Sara Laurita ossia la moglie di Alfredo Fortunato) mentre il suo contratto è qui:http://trasparenza.regione.calabria.it/sites/index.php?option=com_k2&view=item&task=download&id=607_6ba38ae10a5a49365f59d27d712f7a83&Itemid=778(contratto rinnovato e ancora in essere)

ma stanno già preparando il bando nuovo per inserire lei e tutto lo staff di Contesti in dipartimento!

In merito alle truffe fatte con Formez si possono controllare tali link (ne riporto solo alcuni a fronte di oltre trenta raccomandati contrattualizzati) sotto che sono le prove concrete. Negli avvisi potete leggere la furbizia di profilatura fatta il giorno prima della pubblicazione bando e si nota che i candidati ammessi all’orale sono sempre quelli che devono vincere, contattati prima!!!

http://webcall.formez.it/graduatoriaA.aspx?id_call=20160624

http://webcall.formez.it/graduatoriaA.aspx?id_call=20160634

http://webcall.formez.it/graduatoriaB.aspx?id_call=20160475

http://webcall.formez.it/graduatoriaB.aspx?id_call=20160472

http://webcall.formez.it/graduatoriaB.aspx?id_call=20160375

http://webcall.formez.it/graduatoriaB.aspx?id_call=20160338

http://webcall.formez.it/graduatoriaB.aspx?id_call=20160306

E Le sembra corretto apostrofare una persona onesta come Tansi ad andare in procura? Perché, se veramente lei è all’oscuro di tutto, non va adesso in procura? Le notizie descritte in questo mio testo sono dimostrate (e non ipotizzate) dai link che Le ho riportato.

Tale email la mando anche a Lei, Tansi, affinché non sia necessario che poi dia risposte ulteriori ai dirigenti, ai giornali, ai dirigenti Formez e a qualche deputato pentastellato affinché anche loro possono intervenire in parlamento per scoperchiare tale truffa del Formez-Regione Calabria.

SARA’ IL PIU’ GROSSO SCANDALO DI QUESTI ULTIMI ANNI e riguarda anche altre Regioni; guardate quanti contratti:http://62.77.59.133/trasparenza.aspx.

Ecco gli avvisi in epigrafe (premete su pulsante chiusi e potete anche andare a vedere gli anni precedenti sul lato sinistro):http://webcall.formez.it/calls.aspx

Caro Presidente, legga anche tale notizia, sembra che il buon Tansi faccia riferimento anche ad Anastasi, Dirigente generale e al Commissario di Calabria Lavoro dott. Varone che fa il gioco delle tre carte:

http://www.iacchite.com/regione-il-regalo-di-natale-a-tursi-prato-e-anastasi-incarichi-con-bando-pilotato-alla-figlia-e-a-due-nipoti/

 Caro presidente, la saluto riportando la stessa frase che Lei nella missiva ha dedicato al buon Tansi: “la trasparenza e la legalità dell’azione amministrativa costituiscono pilastro della mia azione di Governo e, dunque, è preciso interesse della Regione che eventuali fatti aventi rilevanza penale siano tempestivamente perseguiti. Conoscendo la Tua sensibilità in tema di legalità e trasparenza sono sicuro che comprenderai l’importanza di questa mia sollecitazione”.

Buon lavoro presidente! Che tali rimostranze le portiate subito in procura!!! Se Lei è persona onesta!!! Altrimenti ci penserà qualcun altro… speriamo!!

ingegnere

Rettifica

Lo studio legale degli avv. Raffaele-Massimo Greco hanno inviato la presente nota:

Gentili direttori, la presente per evidenziarvi che il mio assistito Ing. Emilio Malizia, unico nominativo nell’albo nazionale degli ingegneri ha già disconosciuto la lettera che Voi avete pubblicato “Regione-Formez: una truffa da 3 milioni di euro” su Iacchitè; e “Ora tocca a Oliverio denunciare gli imbrogli che avvengono alla regione” su Tirreno news e sporto denuncia – querela nei confronti di chi risulterà responsabile.

Con la presente vi invito a rimuovere immediatamente l’articolo dalle vostre testate.

Si fanno salvi tutti i diritti. Ossequi.

Pubblicato in Calabria

La Calabria conferma la debacle di Mario Oliverio e del suo entourage politico affaristico.

 

La Calabria ha dato il 67,02% al NO e solo il 32,98 % al sì: una disfatta.

 

I votanti sono stati 845.775 su 1.553.741, pari al 54,43 %.

Praticamente gli elettori sono stati 573.558 in provincia di Cosenza, su 873 seggi.

Segue Reggio con 430.335 elettori, su 699 seggi.

Catanzaro con 288.862 aventi diritto e 422 seggi.

Crotone con 288.862 aventi diritto e 422 seggi

Vibo con 127.853 elettori e 211 seggi.

I calabresi all’estero erano 325.729 unità di cui 168.886 donne contro 156.843 uomini.

 

La maggiore presenza è in Europa con 155.254 unità.

Segue la circoscrizione America meridionale dove sono presenti 105.229 calabresi e l'America centrale (40.897 elettori).

 

Ultima per consistenza numerica di calabresi residenti all'estero la circoscrizione che comprende Africa, Asia, Oceania e Antartide: qui vivono 24.349 calabresi.

Nel dettaglio la provincia che ha registrato la maggiore affluenza è Catanzaro con il 56,41%.

Segue Cosenza con il 56,12 % e Vibo con il 53, 78% .

In coda le provincie di Reggio e Crotone rispettivamente con il 53,14% e il 47, 82%.

 

Questi i dati del SI e del NO provincia per provincia

Reggio Calabria: NO 69,55% – SI 30,45%

Crotone NO 67,80% – SI 33,20%

Cosenza: NO 66,55% contro SI 33,45%.

Catanzaro: NO 66,20% – SI 33,80%

Vibo valentia: NO 64.07% – SI 35,93%

Il dato è praticamente omogeneo in tutte le province.

Questi i dati nei capoluoghi di provincia

Reggio Calabria: NO 68,95% – SI 31,05%

Crotone: NO 71,84% – SI 28,16%

Cosenza: NO 68,66% -  SI 31,34%.

Catanzaro: NO 69,75% – SI 30,25%

Vibo valentia: NO 68,25% – SI 31,75%

 

Anche in questo caso un voto tutto da capire.

Pubblicato in Calabria

I numeri del referendum sono impietosi per Renzi e la sua combriccola.

Un po’ dappertutto.

 

Eccoli regione per regioni: 

Aosta il SI ottiene il 43,25 %, il NO ottiene il 56,75 %

Piemonte il SI ottiene il 43,53 %, il NO ottiene il 56,47 %

Liguria il SI ottiene il 39,92 %, il NO ottiene il 60,08 %

Lombardia il SI ottiene il 44,51 %, il NO ottiene il 55,59 %

Trentino AA il SI ottiene il 53,87 %, il NO ottiene il 46,13%

Veneto il SI ottiene il 38,06 %, il NO ottiene il 61,94 %

Friuli il SI ottiene il 39,03 %, il NO ottiene il 60,97 %

Emilia Romagna il SI ottiene il 50,39 %, il NO ottiene il 49,61 %

Toscana il SI ottiene il 52,51 %, il NO ottiene il 47,49 %

Marche il SI ottiene il 44,95 %, il NO ottiene il 55,05 %

Umbria il SI ottiene il 48,83 %, il NO ottiene il 51,17%

Lazio il SI ottiene il 36.68 %, il NO ottiene il 63,32 %

Abruzzo il SI ottiene il 35,61 %, il NO ottiene il 64,39 %

Molise il SI ottiene il 39,22 %, il NO ottiene il 60,78 %

Campania il SI ottiene il 31,48 %, il NO ottiene il 68,52%

Puglia il SI ottiene il 32,84 %, il NO ottiene il 67,16 %

Basilicata il SI ottiene il 34,11 %, il NO ottiene il 65,89 %

Calabria il SI ottiene il 32,98 %, il NO ottiene il 67,02 %

Sicilia il SI ottiene il 28,42 %, il NO ottiene il 71,58 %

Sardegna il SI ottiene il 27,78 %, il NO ottiene il 72,22 %.

 

In sintesi il SI vince in Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Toscana.

In tutte le altre regioni il SI perde.

 

La maggiore percentuale di SI Renzi la ottiene nel Trentino Alto Adige con il 53,87 % , di seguito la sua Toscana con il 52,51% ed infine l’Emilia Romagna con il 50,39%

Da notare che in Trentino il voto è diversificato.

In provincia di Trento vince il NO con 54,30% mentre in provincia di Bolzano vince il SI con il 63,69 %

Anche in Toscana il voto è diversificato. Votano per il SI Pisa, Siena, Arezzo, Firenze,Prato, Pistoia

 

Mentre votano per il NO Grosseto, Livorno, Lucca, Massa Carrara.

Stessa cosa per l’Emilia Romagna dove votano per il SI Reggio Emilia, Modena, Bologna,Ravenna e Forlì Cesena.

 

Mentre votano per il NO Piacenza, Parma,Rimini, Ferrara.

 

Di particolare valore il 64,69% di NO nella provincia di De Luca (Salerno).

Né può essere dimenticato il 66,55 della provincia di Mario Oliverio (Cosenza).

Tutte da comprendere le ragioni.

Pubblicato in Italia

Amantea sembra essere diventata la “patria” del PD e tra l’altro sembrano dimostrarlo le continue presenze dei “grandi” del partito democratico e le varie occasioni da cui sono derivate.

 

Anche per il SI al Referendum di 4 dicembre un esercito di politici si offre al giudizio degli elettori.

E con estrema urgenza ecco la manifestazione pubblica del PD e del SI.

 

Martedì 22 dicembre ore 1830, presso l’auditorium della scuole medie.

 

Introduce Enzo Giacco Segretario PD Amantea che:

 

-Intervengono:

Luigi Guglielmelli -  Segretario provinciale del PD Cosenza;

Enza Bruno Bossio -  Deputata.

 

-Partecipano:

Monica Sabatino -  Sindaco di Amantea

Francesco Bruno - Sindaco di Belmonte Calabro

Giovanna Caruso -  Sindaco di Serra d’Aiello

Ercole Conti - Sindaco di Falconara Albanese

Vincenzo Gaudio Calderazzo -  Sindaco di Fiumefreddo Bruzio

Franco Iacucci - Sindaco diAiello Calabro

Giuseppe Longo - Sindaco di Cleto

Gioacchino Lorelli - Sindaco di San Pietro in Amantea

Giacinto Mannarino - Sindaco di Longobardi

Enzo Scanga - Sindaco di Lago

Segretari di Circolo, Dirigenti ed (altri) amministratori.

-Conclude Mario Oliverio Presidente della regione Calabria.

Pubblicato in Primo Piano

Si apre domani, giovedì 20 ottobre, alle ore 10,30, al Santuario di San Francesco, a Paola, “Aurea 2016”, la XI Borsa del Turismo Religioso e delle Aree Protette.

La Borsa del Turismo Religioso e delle Aree Protette si terrà dal 20 al 22 ottobre prossimi ed è la quinta realizzata in Calabria.

L’importante manifestazione internazionale, patrocinata dalla Regione e dalla Cei (Conferenza Episcopale Italiana), sarà aperta - informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta - con la cerimonia inaugurale alla quale interverranno oltre al presidente Oliverio, l’assessore al Turismo, sport e spettacolo della Regione Sicilia Anthony Emanuele Barbagallo, il direttore dell’Ufficio per la Pastorale del Tempo libero e Turismo della Cei Mons. Mario Lusek, Basilio Ferrari, sindaco di Paola, padre Gregorio Colatorti, rettore provinciale dei Minimi di San Francesco di Paola ed il dirigente generale del Dipartimento regionale “Turismo” Pasquale Anastasi.

Ricordiamo che l’offerta religiosa del Bel Paese si sostanzia di circa 1.500 santuari, 30.000 chiese, 700 musei diocesani , oltre che di tantissimi monasteri e conventi.

In tutti questi luoghi si concentra gran parte del patrimonio culturale – ed artistico – italiano ed essi rappresentano tappe fondamentali sia per i pellegrinaggi che per il turismo culturale e religioso.

Parliamo di Roma, Assisi, Padova, San Giovanni Rotondo che attraggono turisti senza Borse del Turismo.

Senza dimenticare la fortissima attrazione turistico religiosa esercitata in Europa, da Fatima, da Santiago de Compostela, da Lourdes, da Częstochowa, da Medjugorje, da Caravaca de La Cruz, da Gerusalemme.

Eppure il governatore Oliverio ha dichiarato che: «Si tratta di un progetto di vacanza ispirata tra sacro e naturale che si fondono in un connubio perfetto per destagionalizzare il prodotto turistico, con lo scopo di sviluppare un efficiente sistema di accoglienza e di accesso dedicato al segmento del turismo religioso e naturalistico e di promuovere una rete regionale di itinerari finalizzati alla realizzazione di pacchetti turistici tematici».

Che avrà voluto dire?

Sulla stessa linea il Dirigente generale del Dipartimento regionale Turismo, Pasquale Anastasi, il quale commentando l’apertura dell’Aurea del 2015, attraverso una nota dell’Ufficio stampa della Giunta, ha dichiarato: “Per il quarto anno consecutivo la Calabria ospita “Aurea, la Borsa del Turismo Religioso e delle Aree Protette, la più importante iniziativa del settore. E’ chiara intenzione della Presidenza e del Dipartimento Turismo e Beni Culturali, continuare nell’opera di promozione dell’offerta turistica della nostra regione, facendo sì che, attraverso un continuo confronto culturale, religioso e operativo, si possano incontrare e conoscere le imprese del turismo, gli esperti del settore e gli operatori, per elevare e orientare la qualità dell’offerta stessa. Sosteniamo fortemente Aurea – ha detto – perché consente alla Calabria di presentarsi con un nuovo modo di promuovere i territori, elementi originali di un’offerta turistica che soddisfa le mutate esigenze del viaggiatore per fede”.

Ed infatti negli ultimi 5 anni il turismo calabrese è cresciuto enormemente. O no? E comunque inutile attendersi dati sul turismo!

Pubblicato in Paola

Aiello Calabro è quel paesino delle colline tirreniche cosentine dalla importante storia ma che sta perdendo anno dopo anno i suoi abitanti.

Aiello è passata dagli altri 5500 abitanti del 1951 ai poco più di 1800 di questi anni.

Ma gli aiellesi sono stati abituati a sopportare e violenti terremoti, momenti difficili , traversie, tra cui lunghi assedi risorgendo ogni volta.

Anche oggi Aiello calabro spera nella sua rinascita culturale ed economica e si affida al nuovo teatro comunale appena inaugurato proprio dal Presidente Mario Oliverio alla presenza di numerosi sindaci, autorità civili, militari e religiose, associazioni e cittadini.

Un’opera alla quale si affida lo sviluppo della cultura, del lavoro e perfino del rientro degli emigranti.

A certificarlo nientemeno che la presenza del Rettore dell'Università della Calabria, ed il direttore

Gino Mirocle Crisci e del mega direttore Anastasi.

Il sindaco Iacucci, infatti, ha dichiarato "L'apertura del teatro comunale rappresenta un sogno che si realizza, un traguardo importante per l'intera comunità di Aiello Calabro. Questa struttura, infatti, dovrà diventare un importante luogo di incontro e promozione culturale, sarà occasione di scambi tra culture e storie diverse, agevolerà i processi di aggregazione e socializzazione all'interno del nostro comune e darà prestigio all'intera comunità. Il nostro obiettivo è quello di farne un vero e proprio punto di riferimento per l'intera cittadinanza ma, soprattutto, per i nostri giovani che qui potranno accrescere ed approfondire le loro conoscenze e il loro bagaglio culturale attraverso varie iniziative: presentazioni di libri, rassegne teatrali, proiezioni cinematografiche, incontri e dibattiti. Ci abbiamo creduto molto, abbiamo impiegato sforzi ed energie per raggiungere questo importante traguardo e alla fine ci siamo riusciti, grazie anche e soprattutto alla determinazione e alla volontà della Giunta regionale e del presidente Oliverio che, come noi, considerano la cultura un fattore centrale soprattutto per il rilancio di aree interne come la nostra, che costituiscono l'80% del nostro territorio regionale e che devono assolutamente essere aiutate e supportate a contrastare l'esodo, lo popolamento e l'abbandono che sta caratterizzando, soprattutto in questi ultimi anni, le nostre zone attraverso un pesante ritorno del fenomeno migratorio”.

Iacucci in sostanza è convinto che” Là dove ci sono biblioteche, scuole, cinema e teatri, là cresce l'economia, si migliora la competitività, nascono nuove idee e nuovi progetti. In questi e solo in questi luoghi nasce il domani e si consolida la certezza di un futuro migliore”.

Gli ha fatto eco il presidente della regione Mario Oliverio, il quale ha dichiarato «Oggi è una bellissima giornata per la vostra comunità e per l’intera regione perché non solo si pone un ulteriore tassello nella vita della vostra comunità e dell’intero comprensorio, ma si offre all’attenzione di tutti un ulteriore esempio di buon governo e dedizione alla propria comunità.

Investire in cultura è la condizione necessaria per investire sul futuro.

Lo è ancor di più quando tale investimento avviene in un’area interna che ha subito, nel tempo, pesanti processi di spopolamento e abbandono.

Contrastare l’esodo significa  creare opportunità di lavoro, valorizzare le identità e le risorse del territorio, ma soprattutto offrire ai giovani e alle comunità luoghi di incontro e di aggregazione in cui possano esprimere tutta la loro creatività e il loro desiderio di conoscenza e sapere”

E proprio per questa convinzione Oliverio ha aggiunto che:”Stiamo per approvare in giunta, per poi trasmetterla al consiglio regionale la nuova legge sui teatri. Uno strumento a cui annettiamo grande importanza e che stiamo elaborando con il concorso di tutte le compagnie teatrali calabresi”

Come dubitarne, visto che la regione eroga contributi a fondo perduto a favore delle amministrazioni e delle compagnie teatrali ?

Pubblicato in Campora San Giovanni

Scrive Iacchite oggi 3 ottobre 2016:

“Caro Palla Palla, la tua parabola politica, finalmente per i calabresi, sta per volgere al termine.

 

Una vita, la tua, trascorsa a scroccare denaro pubblico e a capire come fregare il prossimo.

36 anni filati di politica clientelare a favore della peggiore specie di parassiti sociali che la Calabria abbia mai conosciuto.

A soli 27 anni già consigliere regionale eletto nel vecchio Pci nel 1980, poi a 33 anni giovanissimo assessore regionale all’agricoltura, poi per ben quattro legislature deputato (dal 1992 al 2006), eletto anche nel 1990 sindaco del suo paese natio San Giovanni in Fiore, per due legislature Presidente della Provincia di Cosenza ed attualmente Governatore della Calabria.

Una vita politica improntata al ladrocinio e al saccheggio delle risorse pubbliche. Con la politica ti sei arricchito da far schifo, e insieme a te tutta la tua pletora di servi e lecchini.

Se avessi solo un briciolo di dignità getteresti la spugna per il bene dei calabresi.

Ma si sa che la dignità umana e politica non è il tuo forte.

E dei calabresi non te ne può fregar de meno. Ogni ente che hai governato lo hai trasformato in una filiale dei tuoi squallidi interessi.

Prima gli amici degli amici e se ne rimane qualche muddrica al popolo.

Ti sei sempre circondato di ladroni professionisti e specialisti della truffa.

E senza vergogna hai svuotato le casse pubbliche che servivano per dare ossigeno a chi non ce la fa più, per arricchire te e i tuoi amici. vattene

Non ti sei mai posto il problema della povertà diffusa, della mancanza di lavoro, del bisogno di una sanità efficiente, di creare reale e concreto sviluppo.

Tranne che nei tuoi falsi comizi, dove purtroppo la gente ha abboccato.

Sei stato eletto presidente della Regione dopo una lunga campagna clientelare dove hai distribuito, per vie traverse, milioni di euro pubblici ai soliti prenditori a te vicini: la rovina della Calabria.

 

Oltre la metà dei calabresi non si è recata neanche alle urne tanto era lo schifo da te proposto: un esercito di parassiti sociali che non hanno mai fatto un solo giorno di lavoro onesto nella loro vita. Con la pretesa che a mantenerli fossero ancora una volta i cittadini.

Gli stessi che, oltre a sopravvivere tra mille espedienti, le tue politiche clientelari hanno ridotto in miseria. Non solo non ce la facciamo ad arrivare alla seconda settimana del mese, ma dobbiamo anche mantenere te, la tua amante e tutta la corte di parassiti che da sempre ti porti dietro.

Una vergogna. vattene

Ma ora sei alla frutta.

E presto, tu e la tua banda di parassiti, sarete costretti a guadagnarvi da vivere con il sudore della fronte.

A sentire la gente per le strade non ne può più di te e dei mafiosi che ti sei portato in consiglio. Vattene con le buone Olivè.

Dimostra di avere un minimo di dignità.

I soldi te li sei fatti.

Non ultimi i 700 mila euro rubati alla cultura dalla tua amante.

Gli ultimi in ordine cronologico.

Puoi trascorrere una buona vecchiaia.

Liberaci della tua insana presenza.

Liberaci da questa orda di parassiti che si sta mangiando anche i muri della Regione.

Fai un sforzo, manda tutti a casa, e lascia che sia di nuovo il popolo a decidere.

Del resto sei arrivato ad un bivio: tra poco, il 19 ottobre, la Corte Costituzionale sarà chiamata a giudicare la costituzionalità o meno della legge elettorale con la quale si è votato, e speriamo vivamente che ponga fine a questa legislatura finora squallida ed inconcludente.

E se non basta questo ci sono sempre le inchieste condotte per tua sfortuna dalla procura di Reggio sulla presenza della ‘ndrangheta nel tuo consiglio.

Oltre a quelle sul classico voto di scambio politico/mafioso al quale molti tuoi consiglieri hanno attinto.

Come sai a condurre queste inchieste non è Gratteri, perciò non puoi sperare in insabbiamenti o favori, ma bensì il dottor Cafiero de Raho, magistrato serio ed incorruttibile.

Per questo ti dico vattene da solo, non lasciare che siano la vergogna e lo scandalo a travolgerti. Il tuo tempo è finito.

La tua vita politica è passata.

Per una volta pensa al bene dei cittadini.

Dimostra che sotto la tua corchia di tamarro, speculatore, sfruttatore della miseria, faccendiere dei potenti, in fondo batte un cuore.

GdD Da Iacchite - 3 ottobre 2016

Corrado Alvaro scriveva :” La disperazione peggiore di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile”.

Ma forse è ancora peggio il pensiero che “Soltanto i furbi arrivano al potere comprando parte del popolo e distruggendo la dignità di tutto”

Pubblicato in Calabria

Come noto il giudice del Lavoro di Catanzaro, Laura Orlando, ha stabilito l'illegittimità della procedura con cui un dirigente regionale fu sostituito prima della scadenza del contratto.

 

A volerlo i politici regionali.

Ora la regione deve pagare i danni al dirigente licenziato.

Perché mai si chiedono i deputati M5s Dalila Nesci e Paolo Parentela se l’errore è degli assessori regionali e del presidente Mario Oliverio.

 

Troppo comodo.

Per questo i due deputati del M5s annunciano “ un nostro esposto alla Corte dei conti perché gli oltre 600 mila euro che la Regione Calabria deve sborsare per i licenziamenti illegittimi di alcuni dirigenti siano pagati dagli assessori responsabili e dal presidente Mario Oliverio».

 

Va ricordato che la vicenda è analoga a quella, sempre recente, di un altro ex dirigente della Regione Calabria, già condannata a pagare.

Concludono Dalila Nesci e Paolo Parentela: «Si tratta dell'ennesima dimostrazione dell'incapacità di gestione del governatore Mario Oliverio, che, malgrado le tante poltrone occupate nella sua trentennale carriera politica, ora giunta al termine, ha commesso a riguardo un errore marchiano». Poi proseguono «La Corte dei conti dovrà procedere contro i responsabili dell'ennesima beffa a danno dei cittadini.

Nel frattempo Oliverio dovrà spiegare perché non ci sono più soldi nelle casse regionali: dalla “bollitura” di Calabria Verde ai misteri della Fondazione Terina, sempre a discapito dei lavoratori, sino al mancato recupero di quei milioni che alcuni imprenditori incassarono, negli anni d'oro, pur senza le assunzioni pattuite».

 

Infine i deputati concludono «La Calabria deve andare al voto al più presto. Oliverio paghi di tasca propria le nomine degli amici e non con i soldi dei calabresi.

Poi potrà dedicarsi a una lunga e religiosa meditazione, tra le montagne della Sila, sulle importanti occasioni che ha bruciato» .

Pubblicato in Calabria
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