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Dal sito della Questura di Cosenza rileviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa

Nella serata di ieri, nel corso di servizi di controllo del territorio, la locale Squadra Mobile ha effettuato una serie di perquisizioni domiciliari.

Nel particolare nel corso di  una di queste, effettuata presso  uno scantinato sito in una via cittadina ed in uso a Maurizio Mirko Abate, di 46 anni, poliziotto in servizio a Cosenza, è stato arrestato con l’accusa di detenzione di arma da guerra e munizioni e ricettazione

La beretta è stata rinvenuta, abilmente occultata tra alcuni indumenti, una pistola semiautomatica -  in uso alle forze dell’ordine - marca  Beretta mod. 92FS cal.9x19 parabellum, con matricola abrasa, completa di un caricatore rifornito di nr. 15 cartucce cal. 9x19 ed altre 23 cartucce dello stesso tipo.

Il predetto Maurizio Mirko Abate è stato, pertanto, dichiarato in stato di arresto in flagranza di reato per detenzione di arma da guerra e relativo munizionamento e ricettazione.

Lo stesso è stato associato presso la locale Casa Circondariale.

Sono in corso indagini per verificare se l’arma in questione sia stata usata nel corso di azioni delittuose.

05/09/2019

Pubblicato in Cosenza

Una brutalità senza precedenti, quella che si è ritrovato a subire a Viareggio un poliziotto che, nell’esercizio del sue funzioni – e cioè mentre in borghese stava svolgendo un’operazione contro lo spaccio – è stato ferocemente aggredito da un presunto pusher nordafricano che l’ha ridotto in gravi condizioni.

L’agente, ricoverato con prognosi riservata dopo un delicato intervento chirurgico eseguito d’urgenza, è stato colpito dallo straniero con un violento colpo alla testa inferto con un oggetto contundente, un’aggressione particolarmente violenta che ha provocato alla vittima diverse fratture al cranio.

Durante un controllo anti-droga nordafricano colpisce brutalmente un agente alla testa

Secondo quanto riferito dal sito de Il Giornale nel dare la notizia dell’efferato episodio di cronaca registrato nei pressi di Lucca, «era tarda sera quando l’agente di 28 anni, in borghese, si ritrova nei pressi della Pineta di Ponente di Viareggio.

È il parco centrale della cittadina della Versilia, un luogo che – come altri giardini urbani – la sera si trasforma in una centrale di spaccio».

E allora, è lì, in quel microcosmo intestato a droga e criminalità che il poliziotto, che non era in divisa, ha intercettato il presunto pusher nordafricano che, alla richiesta di un semplice controllo, ha cominciato a dare in escandescenze, facendo improvvisamente degenerare la situazione, trasformatasi in breve in una brutale aggressione.

Il presunto spacciatore, infatti, ha immediatamente colpito l’agente alla testa con un oggetto contundente – ancora non è chiaro se una bottiglia, una pietra, un mattone – che gli ha provocato le gravi fratture al cranio.

L’agente ha riportato un’emorragia cerebrale e fratture del cranio: operato d’urgenza

Soccorso poco dopo dal 118, il poliziotto è stato trasportato immediatamente all’ospedale Versilia, dove i medici che l’hanno ricoverato hanno subito riscontrato una emorragia cerebrale e fratture del cranio.

Per questo la vittima della brutale aggressione è stato tempestivamente trasferito d’urgenza al reparto di neurochirurgia dell’ospedale di Livorno dove, come spiega sempre il quotidiano milanese diretto da Sallusti, nella notte, «è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per la ricomposizione della frattura frontale e ora, nonostante il ricovero, non dovrebbe essere in pericolo di vita.

Ma i medici per sciogliere la prognosi attendono le prossime 48 ore per valutare il decorso post operatorio». Intanto nelle scorse ore il prefetto di Lucca, Laura Simonetti, e il questore di Lucca, Vito Montaruli, sono andati a fargli visita e ad augurargli una pronta guarigione

Pubblicato in Italia

Si tratta di

-Vincenzo Ci ciarello, 60 anni, poliziot to in servizio alla squadra Mobile di Co senza all'epo ca dei fatti e ora impiegato in un ufficio della Prefet tura di Cosen za.

-Enrico Francesco Costabile, 49 anni, considerato il tramite tra lo stesso poliziotto e il boss Maurizio Rango

Ed ancora.

-Antonino Perticari, 56 anni, ex carabiniere in servizio alla Stazione di Cosenza nord all'epoca dei fatti ed ora in pensione

-Fabrizio Bertelli, 45 anni, dipendente civile in servizio alla polizia stradale di Cosenza.

Un ex carabiniere e un poliziotto «non meritevoli di indossare la divisa», ha detto il procuratore capo facente funzioni Giovanni Bombardieri.

La cosca Rango era in grado di sapere in anticipo l'arrivo di controlli e perquisizioni.( Il poliziotto, ovvero Vincenzo Ciciarello, avrebbe – sempre «tramite Costabile» – informato la cosca anche di una telecamera davanti all'abitazione di Daniele Lamanna, a via Popilia. La telecamera era stata trovata e smontata da persone «incaricate da Rango sulla base delle indicazioni fornite da Costabile che quest'ultimo aveva avuto dal poliziotto».)

Ed ha anche saputo del posizionamento di microspie e qualunque altro provvedimento delle forze dell'ordine, compreso controlli non efficaci e violazioni del sistema informativo interno alle forze dell'ordine.

Nella operazione del novembre 2014 alcuni componenti non furono rintracciati nelle rispettive abitazioni.( Subito dopo il fermo del 27 novembre del 2014 Maurizio Rango avrebbe «confidato a Foggetti che Tonino Banana, Ettore Sottile e Ciccio U Zuoppo, erano sfuggiti alla cattura proprio in virtù delle informazioni passate da Costabile»).

Gli inquirenti scrivono che “Foggetti ha delineato un «rapporto privilegiato tra Costabile e un poliziotto, di cui né lui né Rango avevano mai saputo le generalità grazie al quale la cosca riusciva a ottenere notizie su attività di indagine che li riguardava, finanche su microspie, attività a sorpresa etc. Costabile faceva quindi da tramite e a sua volta consegnava al poliziotto soldi in cambio delle notizie fornite».

Il procuratore Bombardieri ha espresso «la piena fiducia della Procura e della Dda nei confronti delle istituzioni e dei corpi di appartenenza dei due personaggi coinvolti, al punto che sono stati carabinieri e polizia a condurre le indagini nei confronti dei loro stessi appartenenti».

Pubblicato in Cosenza

Lamezia Terme, 17 maggio 2014 Un giovane di 31 anni, Agostino Cerminara, parcheggia lo scooter nelle adiacenze del supermercato Conad nella centralissima via Piave.

Entra dentro armato di pistola e con ancora in testa il casco integrale.

Sono le 11,30 di oggi 17 maggio.

Si avvicinato alle cassiere ed intima loro di consegnare i soldi.

Panico tra i dipendenti e gli avventori.

Ma nei pressi un ispettore della Polstrada,libero dal servizio che si trovava nel supermercato per fare la spesa che lo arresta.

Subito dopo sono arrivate altre pattuglie della polizia che hanno portato via il rapinatore.

Secondo quanto si è appreso, lo scooter Piaggio X9 con il quale Cerminara è giunto in via Piave, è stato rubato nel mese di agosto dello scorso anno.

La pistola usata dal 31enne, una calibro 6,35 con matricola abrasa è stata sequestrata.

Cerminara, secondo quanto disposto dal Pm, Luigi Maffia è stato rinchiuso nel carcere di Catanzaro.

Pubblicato in Lamezia Terme
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