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saracenaGagliardi : Condividiamo le scelte con i cittadini chiede anche parere su trasporto scolastico

SARACENA (Cs), Mercoledì 10 Settembre 2014 – Partecipazione e condivisione diffusa dell’azione amministrativa. Continua l’esperienza delle assemblee civiche promosse dall’Amministrazione Comunale per illustrare alla cittadinanza azioni ed iniziative in programma. E continua anche la sperimentazione istituzionale del Primo Cittadino Mario Albino GAGLIARDI che, questa volta, intende promuovere un referendum consultivo sulle politiche dei tributi, in particolare sulle ultime novità imposte dal Governo centrale. Si è svolta ieri (martedì 9 settembre), presso la sala consiliare cittadina, una seconda assemblea pubblica convocata dal Sindaco per discutere faccia a faccia a con i cittadini delle nuove imposte calate dal Governo centrale sulle popolazioni. L’obiettivo – ha scandito GAGLIARDI esordendo – resta quello di condividere un indirizzo ed evitare che il pilatismo dei governi nazionali venga scaricato ulteriormente sui sindaci, divenuti ormai gli unici riferimenti democratici ma anche gli unici bersagli delle sciagurate e miopi politiche di presunta spending review messe in campo in questi ultimi anni. TASI (Tassa sui Servizi Indivisibili) – Alla continua, assurda ed insostenibile politica dei tagli imposti agli enti locali, di fatto ipotecati nella normale erogazione dei servizi fondamentali, il Governo nazionale aggiunge adesso scelte di metodo ancor più intollerabili – sostiene GAGLIARDI. Scarica sui Comuni, infatti, una scelta che dovrebbe competergli, quella ad esempio di decidere quale percentuale, dal 10% al 30%, applicare nella formulazione della parte variabile della nuova imposta gravante sui proprietari ed inquilini. La Giunta – ha detto il Sindaco interfacciandosi con una nutrita ed attenta platea – proporrà il 15% per gli inquilini ed l’85% per i proprietari. Ma su questa proposta chiederemo con un referendum consultivo il parere vincolante della comunità.TRASPORTO SCOLASTICO – E referendum consultivo sarà anche questo settore di intervento pubblico. Ammonta a 140.000 euro il costo annuo che l’Ente sopporta per questo servizio, garantito in un territorio, come quello di Saracena, esteso e ricco di contrade distanti. Il Sindaco intende chiedere alla Città se condivide la proposta di abbattere la quota di investimento comunale, pari adesso al 64% del costo complessivo, utilizzando la quota di fondi non spesi per investimenti con fondi di bilancio (attesi i vincoli del patto di stabilità) nella viabilità e sulla base di priorità e criticità condivise con gli stessi cittadini. Nel 2013, la scelta una tantum di aumentare la quota fissa sul tributo per il servizio idrico, i cui proventi sono stati destinati all’ammodernamento dell’impianto di sollevamento, avevano destato alcune polemiche. Adesso – ha detto GAGLIARDI – agiamo preventivamente, proponendo alla comunità un percorso che nella crisi attuale ci pare virtuoso ma pur sempre attento alle esigenze delle categorie più svantaggiate.

Pubblicato in Calabria

I PEBA.

Peba sta per Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche.

Quando nascono.

Nasce nel lontano 1986 con la legge 41/86 il cui ’articolo 32 (comma 21 e comma 22), si legge:

«21. Per gli edifici pubblici già esistenti non ancora adeguati alle prescrizioni del decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1978, numero 384, dovranno essere adottati da parte delle Amministrazioni competenti piani di eliminazione delle barriere architettoniche entro un anno dalla entrata in vigore della presente legge.

22. Per gli interventi di competenza dei comuni e delle province, trascorso il termine previsto dal precedente comma 21, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano nominano un commissario per l’adozione dei piani di eliminazione delle barriere architettoniche presso ciascuna amministrazione».

Una legge poco applicata.

Sono passati 28 anni e la provincia di Cosenza presenta il suo PEBA. Il bello è che se ne vanta! Certo altri comuni e province non hanno nemmeno adottato i PEBA ma forse sarebbe stato bene adottarlo senza tanto clamore, senza vantarsi dopo essere stati omissivi per quasi 30 anni. Purtroppo si sa che taluni politici si vantano anche di questi inaccettabili ritardi

Cosa fare

Nella disperata e forse inutile attesa di una classe politica e burocratica sensibile ai diritti di chi ha non ha la possibilità di salire le scale e di scendere da alti marciapiedi non resta che denunciare tutti i casi di inosservanza. A tal proposito ricordiamo che la Pretura di Firenze con una propria sentenza riconobbe «l’omissione o rifiuto di atti d’ufficio (art. 328 del Codice Penale e LS 28 febbraio 1986 n. 41 art. 32) per il Sindaco» che non aveva «varato ed approvato il Piano di abbattimento delle Barriere Architettoniche per i portatori di handicap negli edifici pubblici entro il termine di un anno dall’entrata in vigore della legge n.41/86».

Da dove cominciare

Dalla Legge Quadro 104/92 sulla disabilità che ha ampliato la materia di competenza stabilendo nel suo articolo 24 (comma 9), che «i piani di cui all’articolo 32, comma 21, della legge n. 41 del 1986» devono essere «modificati con integrazioni relative all’accessibilità degli spazi urbani, con particolare riferimento all’individuazione e alla realizzazione di percorsi accessibili, all’installazione di semafori acustici per non vedenti, alla rimozione della segnaletica installata in modo da ostacolare la circolazione delle persone handicappate».

Il PEBA ad Amantea.

Non ne parliamo. Basta guardare i marciapiedi, anche se ne esistono sono spesso talmente occupati da essere inutilizzabili per gli handicappati. Ma nessuno vede.

Pubblicato in Cosenza

È dagli anni cinquanta che ad Amantea opera l’ufficio di collocamento. Quello che ora si chiama centro per l’impiego.

La diversità tra le due tipologie di ufficio è abnorme

Un tempo collocava davvero i disoccupati e ne accompagnava il collocamento anche nei paesi europei, in particolare la Germania, la Francia, la Svizzera, la gran Bretagna.

Ora sembra più un ufficio statistico- amministrativo

Un tempo era nella competenza del ministero del lavoro, oggi nelle competenze dell’Ente provincia.

Un tempo gli uffici erano collocati a piano terra. Quando era presso il municipio, quando era in via Vittorio Emanuele, quando era in Via della Libertà.

Oggi è al primo piano in via R. Mirabelli; da oltre un decennio invero.

La cosa strana è che questo ufficio è irraggiungibile ai portatori di handicap.

Eppure la realizzazione di una passerella non è solo possibile, ma anche facile, visto che antistante gli uffici esiste un terrazzino di ampie dimensioni.

Ma allora perché non è stata mai realizzata la passerella per gli handicappati?

Possibile che non sia stata mai chiesta, mai sollecitata?

Possibile che la provincia di Cosenza non abbia mai avvertito tale obbligo, perché di obbligo si tratta, non di una fantasia

Né ci sembra mai alcuno ha sollevato il problema.

Lo facciamo noi a tanto sollecitati da persone sensibili al problema, persone che hanno il “grave difetto” di parlare , in specie quando si tratta dei “bisogni” dei più deboli, persone che ringraziamo!

Pubblicato in Cronaca

La storia è antica. La regione trasferì 400 dipendenti alla Provincia di Cosenza in uno ad una serie di competenze. Ovviamente al trasferimento doveva seguire i fondi per l’esercizio delle competenze stesse od almeno quelli per pagare i dipendenti. Si tratta delle funzioni e del personale trasferiti in base alle Leggi 34/2002 e 1/2002. Inutili i vari solleciti. Ovviamente si tratta di un presunto inadempimento che non riguarderebbe soltanto la provincia di Cosenza quanto tutte le altre nella regione. Se non fosse così ci troveremmo di fronte ad un comportamento avente riflessi penali e non soltanto contabil. Anche l’ incontro con il Governatore Scopelliti non ha avuto l'esito atteso. La Regione dovrebbe alla Provincia di Cosenza per il periodo 2006-2012 un totale di 18 milioni di euro. Ed allora ieri il Consiglio Provinciale convocato dal presidente Orlandino Greco in sessione straordinaria ed urgente ha deciso di attivare la iniziativa del recupero dei fondi presso la Corte dei Conti a tutela dell'Ente e degli stessi lavoratori. Se sono vere le voci che corrono sulle candidature prossime venture si tratta di un passo obbligato ed urgente.
Pubblicato in Cosenza
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