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E’ esploso il caso delle matite non copiative

Anche a Rende diversi elettori, così come nel resto d’Italia, hanno denunciato anomalie.

 

 

Ed hanno ottenuto la sostituzione delle matite stesse.

Facciamo attenzione.

 

Ecco la denuncia della signora Giusi Barci.

“ Al seggio 7 di rende mi hanno dato una matita che non era del ministero, infatti si cancellava con la gomma.

Ho fatto scoppiare un casino: chiamato i carabinieri, avvisato la RAI e fatto mettere a verbale dal presidente quanto accaduto con la firma dei testimoni

 

Dopo momenti di concitazione in cui ciascuna delle autorità presenti al seggio manifestava la sua ignoranza ed arroganza ,MIRACOLOSAMENTE, uscivano le matite copiative regolamentari( del tutto uguali alle prime e tenute insieme da un elastico nelle stesso modo) col timbro del ministero.

Non so cosa altro aggiungere”

Pubblicato in Cosenza

Ci dicono che se vince il si il “nuovo” senato sarà costituito da 100 nominati.

 

5 senatori nominati dal Presidente della Repubblica, 74 consiglieri regionali eletti dai singoli Consigli regionali e 21 sindaci anch’essi eletti ognuno dal proprio Consiglio regionale di riferimento.

La Calabria esprimerà un solo sindaco.

Probabile che sia Reggio Calabria.

Basta una normucola che orienti , magari, verso le città metropolitane.

Ma potrebbe essere anche Catanzaro.

 

Anche in questo caso basta una normucola che orienti , magari, verso il capoluogo di regione.

Insomma Cosenza resterebbe comunque esclusa

Ed allora ecco la pensata.

Basta la “città unica” costituita da Cosenza, Rende e Castrolibero.

Sarebbe , così, la seconda città in Calabria per numero di abitanti, potrebbe diventare perfino città metropolitana.

 

Ma ecco immediate le reazioni dei baroni della Politica:

Leggiamo, infatti, sui giornali che “ Iprimi ad uscire contro l’iniziativa sono stati Orlandino Greco, che ritiene di controllare il territorio di Castrolibero (così come Sandro Principe a Rende), e Guccione che è l’espressione della peggiore politica dominante in Calabria fatta di ipocrisie, ignoranza, affarismo e falso moralismo”

Da tutt’altra parte Mario Occhiuto il quale apprendendo sulla stampa di una proposta di legge che starebbero preparando al riguardo i tre consiglieri regionali Orlandino Greco, Carlo Guccione e Franco Sergio dichiara . “L’iniziativa fa paura”.e poi aggiunge che la “norma già prevede un referendum tra i cittadini dei centri urbani interessati da tenersi successivamente alle deliberazioni dei Consigli comunali, mentre i tre consiglieri regionali” ne sollecitano un altro “preventivo” Insomma giusto per imbrogliare la questione e rinviarla alle calende greche.

Caspita quanto vale una fascia da sindaco?

O si tratta della attesa immunità?

Pubblicato in Cosenza

I partiti litigano per l’inutile rimpasto di Giunta e la prima rata Tari arriva già scaduta

Rende – Mentre i partiti litigano, i cittadini pagano il prezzo più alto: il caos assoluto politico-amministrativo. Anche quest’anno la Tari è arrivata già scaduta nelle case dei rendesi. Solo oggi ai cittadini è stata recapitata la tassa rifiuti e, come sempre, fuori tempo massimo.

La prima rata o quella unificata, si dovevano pagare entro il 15 ottobre 2015. Un mese fa, per l’appunto. E tantissimi sono coloro che ci hanno contattati perché temono di dover versare anche la mora. Oltre al danno, la beffa…

Come Movimento 5 Stelle continuiamo a notare l’inefficienza di questo esecutivo, tutto concentrato in un inutile rimpasto di giunta atto a soddisfare le esigenze dei partiti politici (Pd, Ncd, Fi e chi più ne ha più ne metta). Senza riuscire, però, a risolvere un solo problema concreto dei cittadini rendesi.

L’intempestività di questa amministrazione non riguarda solo l’invio della tassa rifiuti, ma anche la non risoluzione di quelle che sono le inefficienze legate alla gestione dei rifiuti in città, che più volte abbiamo contestato e per le quali abbiamo presentato una proposta di delibera “Rifiuti zero” ora all’attenzione di tutti i gruppi consiliari rappresentati nella III Commissione permanente, Ambiente e Territorio.

Chiediamo il porta a porta spinto su tutto il territorio comunale, una tariffa puntuale (chi meglio differenzia, meno paga), una seria e credibile campagna di sensibilizzazione, la diffusione del compostaggio domestico anche nei condomini, metodologia che contrasterebbe anche il fenomeno del randagismo in città.

Soluzioni plausibili e possibili ad una gestione milionaria, il servizio costa 9 milioni e mezzo di euro. Ad una gestione fallimentare che grava unicamente sulle tasche dei cittadini. Da quando Manna si è insediato la tassa ha visto un aumento del 135%, mentre dal 2012 oggi, il costo di gestione è aumentato di tre milioni di euro.

Tutto ciò, a fronte di un servizio scadente, è chiaramente inaccettabile.

Domenico Miceli

Capogruppo Movimento 5 Stelle al Comune di Rende

Pubblicato in Cosenza

sequestro richiami RendeSegnalazione giunta da diversi cittadini disturbati dai suoni

COSENZA 3 novembre 2016 -  Due cacciatori sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria del reato continuato di esercizio venatorio con l’utilizzo di richiami elettroacustici. L’attività del Comando Stazione di Cosenza si è intensificata a seguito di segnalazioni di alcuni cittadini di Rende (cs) i quali in località “Difesa”venivano continuamente disturbati durante la notte dai suoni emessi dai richiami elettroacustici utilizzati per tale illecita attività di caccia, che possono raggiungere in alcuni casi i 120 decibel. A tal riguardo gli uomini del Corpo Forestale dello Stato del Comando Stazione di Cosenza e del Comando Stazione di Spezzano della Sila hanno monitorato attentamente tale zona riuscendo ad individuare e sorprendere due persone di anni 58 e 67, residenti a Rende, mentre svolgevano tale attività venatoria utilizzando, per molte notti, richiami elettroacustici per attirare l’avifauna come il Tordo Bottaccio (Turdus philomelos) e le Quaglie (Coturnix coturnix) oggetto di caccia poi durante le battute diurne. Dopo aver individuato i richiami si è provveduto ad installare delle telecamere che hanno permesso di monitorare per diversi giorni la zona ed individuare l’attività illecita posta in essere dai due soggetti. Il richiamo veniva attivato e occultato la sera, per poi essere disattivato la mattina prima della battuta di caccia. I due sono stati sorpresi in flagranza di reato. Agli stessi sono stati sequestrati 3 richiami elettroacustici perfettamente funzionanti di cui uno riproducente il canto della Quaglia ed altri due quello del Tordo bottaccio, 2 fucili calibro 12 e 115 munizioni.

Pubblicato in Calabria

E’ una notizia che ci ha sconvolto.

Una di quelle che si inquadrano nel dramma sociale della indigenza di un italiano del quale non si cura nessuno.

 

Un giovane amanteano nel pomeriggio di ieri 28 luglio ha tentato di rubare nel punto vendita Mediaworld del centro commerciale Metropolis ventiquattro dvd del valore complessivo di 60 euro.

 

Si tratta di Silvano M. residente ad Amantea.

Dopo aver superato le barriere di controllo delle casse senza pagare, scoperto da due addetti alla sicurezza, che gli richiedevano documento identità, M. li avrebbe strattonati entrambi prima di essere bloccato.

 

Uno dei due addetti alla sicurezza, un quarantaquattrenne di Torano Castello, a seguito della colluttazione medicato presso il Pronto Soccorso dell’ospedale di Cosenza ha riportato contusioni ed ecchimosi al braccio, ferite giudicate guaribili in tre giorni.

 

Arrestato con l’accusa di rapina impropria l’uomo è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della compagnia dei carabinieri di Rende in attesa di giudizio.

Pubblicato in Cronaca

Bara SuicidaSuicidio a Rende. Asfissiato da debiti e problemi economici. Sarebbe questo il motivo che ha spinto un imprenditore cinquantenne di Rende, proprietario di un negozio a Roges, a suicidarsi nella sua attività commerciale.

 

Il corpo senza vita dell’uomo, molto noto nell’area urbana, è stato scoperto stamattina intorno alle 7.30. Sul posto sono intervenuti il medico legale che ha constatato il decesso e i Carabinieri della compagnia di Rende per i rilievi di rito.

 

Secondo quanto appreso, l’uomo sarebbe stato oberato da debiti con banche ed enti di riscossione che lo avrebbe stretto in una morsa fatale senza ritorno, la stessa che pressa molte imprese e famiglie a pagare debiti talvolta inesigibili.

 

Non riuscendo a vedere luce in fondo al tunnel per mantenere in vita la sua azienda, l’imprenditore ha deciso di porre fine alla sua esistenza.

Pubblicato in Cosenza

Tanto si parla prima delle elezioni (comizi compresi), tanto si tace dopo.

Già, perché chi ha vinto lo ritiene inutile e chi ha perso pericoloso.

 

Ed allora per capire non restano che i “parlatori liberi”.Tra questi Rosario Cupelli. Ecco cosa ha scritto per come riportato da Iacchitè.

 

“Cosenza 2016, il disastro del M5S (di Rosario Cupelli)

ELEZIONI A COSANGELES viste da lontano

Occhiuto sindaco uscente stravince a Cosenza (purtroppo) nonostante avesse tutti i partiti contro e nonostante la minaccia di inchieste giudiziarie. Ai cittadini non è piaciuto il voltafaccia dei politicanti cosentini che ha fatto cadere la giunta anticipatamente.

 

Il numero dei voti ricevuti non può essere discusso, è stato un voto libero verso il meno peggio.

Grande disfatta dei vecchi marpioni Adamo/Bossio, Morrone, Guccione, ecc. Si nota che i Gentile non si sono impegnati scaricando Paolini. Formisani brava persona, attorniato da tanti giovani, non ha avuto il tempo di farsi apprezzare, indebolito dalla presenza in lista di pezzi della CGIL e dalla vicinanza di vecchi radical chic professionisti della disastrosa politica locale e regionale.

GRANDE DÉBÂCLE del fu movimento 5 stelle, FRUTTO della candidatura di un esperto politico di soli 70 anni, appartenente ai salotti buoni cosentini e a diverse lobby, di una lista arraffazzonata e di un meet up incapace da tempo di incidere sulle problematiche cittadine, lontano dalle esigenze delle persone, incapace di proporre idee e soluzioni per la città, stupidamente convinto che basta sedersi ad un banchetto con una spilletta sul Corso per avere consenso. Ed i cosentini non sono stupidi e non si fanno prendere per i fondelli.

 

Il disastro va addebitato ai tanti ipocriti e senza coraggio che hanno accettato e accettano questo status, compreso la voglia di APPARIRE E “SISTEMARSI” di qualche furbone. Ai tanti che di dietro imprecavano e criticavano, ma poi è bastato il richiamo della casta dei portavoce per zittirli e fargli cambiare parere.

Si doveva fare altro, quello che si era discusso attorno ad un tavolo marino (dal menu ancora segreto) un anno e mezzo prima e che QUALCUNO aveva anche messo su carta. Ma si è preferito adottare scelte utili solo all’aumento del consenso personale degli appartenenti alla congrega degli eletti e per eliminare teste pensanti autonomamente e quindi scomode.

 

Un plauso di grande stima a chi come Benito Mazzei e Monica Perri con onestà intellettuale e dimostrando disinteresse reale si è rifiutato di aderire a certi metodi.

Ora, dopo questa sconfitta uguale in tutto a quella delle Regionali, compresa la scelta e l’appoggio ad un pessimo candidato, dopo l’amarezza del risultato di Crotone che evidenzia come scelte opportunistiche portano a far sfumare probabili vittorie, tutta la casta dei portavoce del nuovo partito stellare dovrebbe chiedere scusa, allontanarsi e pensare a svolgere al meglio il lavoro per cui è stata eletta e non alla rielezione e al lauto stipendio.

 

Inutile dire ancora una volta “v’avia dittu”.

Ora aspetto la sentenza dei cittadini a Catanzaro, e nelle città dei bugiardoni Rende ed Amantea.

E nel 2017 la comparsa dei lunghi coltelli (alle spalle) per le elezioni nazionali.

Comoda la riva del fiume Crati …

Rosario Cupelli

Rosario Cupelli chiarisce:

"Ho scritto questo su fscebook sotto il post pubblicato che mi riguarda. Ti invito a modificarlo sl più presto chiarendo che il titolo e' stato fatto da te e che non rappresenta il mio pensiero.

Rosario

Il titolo dell'articolo non è del sottoscritto ed esprimo totale dissenso in quanto offensivo per i cittadini amanteani. Mi scuso anche se non ho responsabilità. Non ho inviato a nessuno queste mie riflessioni che sono state riprese dalla mia bacheca facebook e senza AUTORIZZAZIONE. Amantea viene citata nella parte finale dell'articolo soltanto perché ritengo che i cittadini amanteani alle prossime elezioni , come a Cosenza, puniranno il fu M5S per la scarsa attenzione e proposte REALI verso i problemi della gente. In particolare e chi mi conosce lo sa, mi riferivo al portavoce che ha detto varie menzogne sul sottoscritto. Spero di aver chiarito".

Ndr :Certamente.

 

Pubblicato in Politica

Il Tribunale della libertà di Catanzaro ha rigettato la richiesta di scarcerazione per l’ex sindaco di Rende.

 

Nel contempo ha revocato la misura di arresti domiciliari per Pietro Ruffolo, Giuseppe Gagliardi, Umberto Bernaudo e Rosario Mirabelli.

I politici, erano finiti ai domiciliari il 23 marzo scorso nell’ambito dell’operazione denominata “Sistema Rende”, accusati di concorso esterno in associazione mafiosa e di aver ricevuto il sostegno elettorale del clan Lanzino.

 

Era una decisione era attesa perché da essa si sarebbe misurata la validità dell’impianto accusatorio. Il pronunciamento del Tribunale della libertà stabilisce che il lavoro della DDA di Catanzaro è stato capillare e ha colpito nel segno.

Dal momento che le 99 pagine dell’ordinanza spiegano chiaramente che il “Sistema Rende” si basava quasi esclusivamente sulla potenza del “capo” cioè Sandro Principe.

 

Nel corso dell’udienza svoltasi giovedì scorso i pm Pierpaolo Bruni e Vincenzo Luberto hanno dato battaglia depositando anche nuovi atti, vale a dire le dichiarazioni dell’ex candidato a sindaco Amerigo Castiglione e del segretario generale del Comune di Rende in merito alla nomina del dirigente Ernesto Lupinacci.

Pubblicato in Cosenza

Esiste una abitudine da parte dei comuni di mettere in sicurezza i fiumi per ridurre il rischio della loro esondazione.

 

E questi comuni affidano l’incarico a ditte agroforestali.

Si tratta di incarichi senza costi per l’ente.

Ora il corpo forestale ha detto basta, ha contestato violazioni in materia paesaggistico ambientali e distruzione e deturpamento di bellezze naturali, denunciando il responsabile della ditta, ma stranamente- almeno per noi-non l’ente che ha dato l’incarico.

 

 

Questo il comunicato:

“Rende 7 aprile 2016 – Nei giorni scorsi il personale del Comando Stazione Forestale di Cosenza ha effettuato una serie di controlli su dei lavori in corso lungo il corso del torrente Emoli nel tratto che attraversa la località Piano di Maio nel comune di Rende (cs) .

Giunti sul posto gli uomini del CFS hanno accertato la presenza di alcuni dipendenti di una ditta agroforestale di Acri che stavano effettuando un taglio raso lungo le pertinenze del torrente.

Si è quindi provveduto nell’immediatezza al controllo degli atti amministrativi necessari ad effettuare tali lavori.

 

Lavori che si è accertato essere effettuati per conto del Comune di Rende, quali lavori affidati di messa in sicurezza dell’alveo del Torrente Emoli per una lunghezza di circa 10 km.

Dai controlli e rilievi effettuati a verificare la rispondenza di quanto in corso con quanto previsto dal progetto sono emerse sostanziali difformità, e che tali lavori di disboscamento venivano effettuati in assenza della necessaria autorizzazione paesaggistico ambientale in considerazione che tali attività sono state effettuate su area sottoposte a vincolo paesaggistico ambientale per legge quali area di rispetto dei fiume e torrenti iscritti negli elenchi delle acque pubbliche della Provincia di Cosenza e in quanto aree boscate per come definito dalla vigente normativa in materia.

Pertanto si è proceduto al sequestro della legna illecitamente abbattuta e a contestare al titolare della ditta incaricata i reati di violazione della normativa sui beni ambientali informandone la competente Procura della Repubblica di Cosenza che ha convalidato il sequestro in ordine all’ipotesi di reato contestata.

 

L’intervento del Corpo Forestale ha fermato una attività che avrebbe provocato danno all’ambiente limitando il taglio ad una area di poche migliaia di metri quadri.

Tale aree infatti svolgono una importante funzione ambientale oltre ad essere una nicchia ecologica per numerose specie di animali e vegetali”.

Pubblicato in Cosenza

Scoppia il caso Rende e la commissione parlamentare antimafia scende a Reggio Calabria.

 

Per fortuna (e non si sa fino a quando) esiste una stampa ancora libera che insiste nelle domande.

Claudio Fava va dritto al nodo del rapporto perverso fra 'ndrangheta e politica che contamina non solo l'intero tessuto amministrativo regionale, ma anche i partiti incluso il suo Pd ed afferma :«Non c'è solo un caso Rende, c'è un caso Calabria».

 

Come a dire : “ Così fan tutte”.

Rosy Bindi , invece, cerca di glissare «Siamo nella Calabria di sotto, quando saremo nella Calabria di sopra ne parleremo».

Ma i cronisti insistono e sollecitano le sue risposte.

Ed allora la Bindi rivendica l'operato della commissione parlamentare, che prima dell'arresto di Principe aveva esaminato il caso Rende e le conclusioni di quella commissione d'accesso che ha deciso di non sciogliere il Comune.

E dice : «Non avevamo torto noi. Eventualmente c'erano state delle carenze da parte di chi ha fatto il lavoro di accertamento».

Poi continua Fava: «La vicenda di Rende non è lontana da altre cronache che da tutta la Calabria ci sono arrivate. C'è un tema complessivo, che affronteremo nei due anni di legislatura che ci restano, che è il rapporto fra mafia e politica».

 

Ovviamente, insiste “bisognerà vedere cosa tireranno fuori i magistrati, però è una vicenda che pretende particolare attenzione. C’entra anche il Pd e un dirigente che aveva, ha avuto, ha pesi, responsabilità e ruoli di particolare rilievo. Per questo, non possiamo limitarci all'analisi della vicenda in sé ma il modo in cui una stagione di governo è stata inaugurata anche attraverso l'ombra di un sospetto pesante”.

E poi insiste : «confinare il problema del rapporto fra 'ndrangheta e politica esclusivamente alla vicenda di Rende sarebbe un errore di prospettiva, perché è una questione che riguarda tutte le province . Ovunque c'è capacità di infiltrazione, di controllo, di condizionamento delle amministrazioni. È particolarmente imbarazzante quando scopriamo che in un Comune viene rieletto il sindaco, il cui Consiglio comunale era stato sciolto due anni prima, che era considerato incandidabile, ma nonostante questo si ricandida, viene rieletto e con grande senso di impunità ritiene che quel paese sia cosa sua”.

 

Due le domande:

-le commissioni di accesso sono ancora utili?

-la politica in Calabria è autonoma rispetto alla ,ndrangheta, alla massoneria, alle lobby varie?

Una la riflessione:

-e’ corretto dire che si tratta di un effetto del renzismo se le date scendono a quando Renzi era sindaco di Firenze?

Pubblicato in Cosenza
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