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Studi medici chiusi, martedì 19 maggio, anche ad Amantea, per lo sciopero nazionale dei medici di famiglia.

I cellulari dei medici risponderanno dalle 8 alle 10 per le visite domiciliari urgenti. Saranno anche garantite le visite in assistenza programmata ai malati terminali e le prestazioni di assistenza domiciliare integrata, quelle cioè programmate ai pazienti che non possono muoversi.

Ma per il resto i medici di famiglia martedì terranno chiuso: una decisione che ha pochi precedenti e destinata sicuramente a creare disagi e problemi ai cittadini.

Ma perché questo sciopero?

Reagiscono alla ipotesi della attuazione del modello delle Aft, le “Aggregazioni funzionali territoriali” (in pratica comunità di medici che lavoreranno nelle future “Case della salute”), un cittadino si vedrà in pratica assegnare un medico sulla base del suo indirizzo.

Non ci sarà più la possibilità di scegliersi il medico di fiducia

Ma forse non è proprio così.

In sostanza gli ambulatori dei medici funzioneranno ma ognuno di loro « dovrà garantire quote di orario per la propria Aft, sottraendolo al suo studio medico».

Secondo le OOSS dei medici il governo e le regioni, alcune in particolare, vorrebbero trasformare i medici di famiglia in puri e semplici dipendenti. Il tutto con l’obiettivo di ridurre la spesa complessiva per la sanità.

Perplessi i pazienti che in particolare ad Amantea dove non c’è un ospedale e dove da mezzo secolo manca una clinica privata verrebbe visto una casa della salute dove ricevere le att5enzioni e le cure che n si riescono ad ottenere se non dopo mesi( e spesso troppo tardi)od emigrando fuori distretto e fuori regione!

Pubblicato in Cronaca

Lo sciopero del 26 febbraio indetto dai medici e dagli operatori sanitari dell’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza è sacrosanto.

Da tempo, ormai, per il mancato sblocco del turn over, pur annunciato in pompa magna in campagna elettorale dal Ministro Lorenzin, nell’Ospedale di Cosenza il personale è costretto a turni massacranti che mettono a repentaglio la salute dei cittadini e degli stessi operatori.

L’Ospedale di Cosenza è ormai al collasso e si rischia di non poter garantire neppure le emergenze.

Come PD aderiamo con convinzione allo sciopero e sosteniamo la giusta protesta dei medici chiedendo che al più presto venga nominato il nuovo Commissario alla Sanità calabrese per come ribadito ancora una volta nei giorni scorsi dal Presidente della Giunta Regionale Mario Oliverio.

Il Ministro Lorenzin non perda più tempo.

La salute dei cittadini è troppo importante per poter essere utilizzata come merce di scambio politico come, purtroppo, è avvenuto negli ultimi anni.

La Calabria è ultima e tale resterà a dispetto della politica che dichiara una cosa mentre e pensa un’altra.

La situazione dell’Annunziata è drammatica, come è drammatica la situazione calabrese in tanti altri luoghi e settori.

Ma come al solito nessuno ha colpa!

Mai!

Una domanda la vogliamo porre pure noi.

Ma perché la politica calabrese non ha bandito i concorsi quando poteva, programmandoli in relazione alle uscite per pensionamento?

E perché questa politica calabrese ha approvato l’aberrante divisione della sanità in cinque asp con differenze abnormi quali quelle di popolazione.?

Quale mente folle può pensare che sia la stessa cosa gestire una azienda di 155 comuni ed una azienda di 27 comuni?

Quale mente folle può pensare che sia la stessa cosa gestire una azienda di 720 mila abitanti ed una di 160 mila) ?

Quale mente folle può pensare che sia la stessa cosa gestire una azienda con un territorio pari se non più grande di una regione italiana( Cosenza ha una superficie di 6.709,75 kmq e la intera Liguria ne ha 5.416,21 con 5 ASL e 4 Province)?

Quale mente folle può pensare che possa funzionare una Asp come Cosenza con un solo grande ospedale ?

Perché non si spostano i medici eccedenti ( solo eccedenti?) verso i posti dove sono carenti?

Solo una mente politica .

E se è così , allora la politica non è credibile e non deve parlare.

Come credere infatti ad una politica che permette vergogne come e file in piedi che si fanno ad Amantea?(speriamo ancora per poco, ma dura da oltre 30 anni!)

Pubblicato in Cosenza

Oggi 22 luglio sciopera la sanità

A rischio circa 30 mila interventi.

A rischio circa 500 mila visite ed esami diagnostici

Tutti interventi, visite ed esami programmati in precedenza

Uno sciopero del quale risentiranno gli ammalati

Perfettamente e totalmente ininfluenti, invece, lo sciopero dei dirigenti sanitari che sono impiegati in mansioni non mediche.

Altrettanto poco influenti le astensioni dei veterinari salvo per le macellazioni e per le visite preventive per la vendita di prodotti ittici e carnei

Lo sciopero è stato indetto dalle OOSS di categoria per protestare contro i pesanti tagli alla categoria(?), il blocco del turn over(?) ed il blocco del contratto!!

Stiamo parlando di circa 115 mila tra medici e veterinari dipendenti dal servizio sanitario nazionale ai quali si devono aggiungere altre 20 mila unità tra dirigenti amministrativi, dirigenti sanitari, tecnici e personale vario.

Speriamo in un alto senso di responsabilità della classe medica!!!

Pubblicato in Italia
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