BANNER-ALTO2
A+ A A-

Nei mesi di dicembre e gennaio, il Compartimento Marittimo di Vibo Valentia Marina, è stato interessato dall’operazione complessa denominata “Labyrinth”, disposta a livello nazionale dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto e coordinata a livello Regionale dal Reparto Operativo della Direzione Marittima – Guardia Costiera - di Reggio Calabria, per la verifica del rispetto delle varie normative comunitarie ed italiane che riguardano l’intera filiera pesca.

 

L’operazione si è svolta a partire dai primi giorni di dicembre 2014 e si è intensificata proprio in prossimità del periodo natalizio, in corrispondenza del quale aumenta la vendita ed il consumo delle specie ittiche, coinvolgendo 60 militari, destinati nei Comandi Guardia Costiera di Maratea, Praia a Mare, Diamante, Cetraro, Paola, Amantea, Lamezia Terme, Pizzo, Vibo, Tropea e Nicotera.

 

L’attività di controllo è stata svolta mediante l’impiego di mezzi navali e terrestri della Guardia Costiera, impiegati in operazioni sia diurne che notturne, secondo l’ormai collaudato sistema di pattuglie operanti congiuntamente sia via mare che via terra.

 

Nella prima fase dell’operazione le verifiche si sono concentrate sulla parte iniziale della filiera, svolgendo controlli ai punti di sbarco che hanno permesso di ispezionare visivamente il pescato presente a bordo, di controllare la regolare tenuta della documentazione prevista dalle norme che regolano la pesca professionale, nonché il lavoro marittimo e la sicurezza della navigazione con conseguente elevazione di verbali amministrativi che regolano anche queste materie.

 

Le verifiche si sono, poi, concentrate sulla successiva fase della filiera, quella del trasporto del prodotto. Si è, pertanto, proceduto ad effettuare controlli su strada, specie nei giorni che hanno preceduto le festività natalizie, operando anche congiuntamente alla Polizia Stradale di Vibo e di Lamezia Terme ed accertando numerosi illeciti amministrativi per violazione delle specifiche norme di settore che numericamente hanno rappresentato la parte più rilevante dell’intera attività di controllo dell’operazione in argomento.

 

Di seguito, l’attenzione si è spostata sulla parte finale della filiera che conduce il pescato dal venditore al consumatore con numerosi controlli a varie realtà commerciali quali ristoranti, pescherie, supermercati, centri di distribuzione che hanno permesso di rilevare un sostanziale rispetto della normativa di settore, soprattutto quella relativa alle informazioni obbligatorie da rendere al consumatore finale.

 

Infine, non è stata tralasciata l’attività di repressione di fenomeni tipici del territorio di giurisdizione quali la pesca di specie sottomisura con particolare riferimento al novellame di sarda o al pescespada, l’attività di pesca realizzata da diportisti con attrezzi non consentiti, nonchè l’endemica attività di commercializzazione su strada di specie ittiche da parte di ambulanti abusivi in violazione delle normative sia sulla tracciabilità che igienico-sanitarie.

Nel dettaglio l’attività di polizia marittima svolta nella sola zona di competenza del Compartimento Marittimo di Vibo Valentia ha condotto a:

245 controlli effettuati a terra con 4.022 Km percorsi;

114 controlli effettuati in mare con 230 miglia percorse;

6 sequestri per un complessivo di Kg. 165 di prodotti ittici sequestrati;

4 denunce penali di cui una per pesca abusiva di novellame di sarda “bianchetto”con relativo sequestro del prodotto catturato e un’altra per pesca abusiva con attrezzo da pesca non segnalato del tipo “palangaro” della lunghezza di mt. 3000 circa;

 

L’attività di controllo della filiera della pesca da parte di tutto il personale del Compartimento Marittimo di Vibo Valentia Marina, con tolleranza zero verso coloro che di fatto effettuano attività illecite ed in modo particolare verso coloro che vendono prodotti alterati dal punto di vista igienico-sanitario o non idonei al consumo umano, è una delle principali linee d’indirizzo dell’attività istituzionale del Corpo delle Capitanerie di porto.

 

Alla luce dei risultati raggiunti l’obiettivo di garantire la tutela del cittadino quale consumatore finale e del patrimonio ittico nazionale in generale prevenendo l’immissione sul mercato di alimenti non in regola con la normativa vigente, può dirsi compiutamente raggiunto.

Ma ancor più potranno ottenersi positivi risultati grazie alla collaborazione della collettività, invitata a prestare la massima attenzione nell'acquisto dei prodotti ittici, privilegiando quelli che rispettano le procedure di garanzia e salubrità alimentare, evitando di comprare quelli venduti illecitamente e senza garanzie per strada da ambulanti privi di qualsivoglia autorizzazioni.

Si allegano alcune fotografie dell’attività svolta.

Pubblicato in Vibo Valentia

La Guardia Costiera e Guardia di Finanza continuano a cooperare per la repressione delle forme di illegalità presenti sul territorio dell’alto jonio cosentino.
20 militari della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza con il supporto tecnico del servizio veterinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, durante tutta la notte, hanno proceduto a controllare gli operatori commerciali presenti nel mercato ittico nel porto di Corigliano Calabro Diverse le irregolarità riscontrate

Alcune di natura penale ed altre di tipo amministrativo

8 persone sono state segnalate alla Procura della Repubblica di Castrovillari

Una è stata multata per 1500 Euro.
In particolare:
- alcuni operatori, in violazione del Regolamento comunitario 1967/2006, sono stati sorpresi a commercializzare oltre 30 chili di pesce sotto misura tra cui triglie e naselli, anche provenienti da grossisti fuori regione;
- in alcuni box è stata riscontrata la presenza di prodotti ittici tra cui totani argentini e ali di razza dell’Atlantico, ricongelati e poi nuovamente in fase di scongelamento a temperatura ambiente e pertanto deteriorabili e non commestibili;
- in una cella frigo sono stati rinvenuti gamberi di provenienza sconosciuta già scongelati in precedenza e poi ricongelati;
- da alcune celle frigo proveniva un forte odore sgradevole dovuto ad oltre 200 chili di pesce in cattivo stato di conservazione e non idonei al consumo umano;
- un commerciante è stato multato per 1500 per omessa indicazione della provenienza del pesce posto in vendita, in violazione del Regolamento comunitario 178/2002.
Tutti i 300 chilogrammi di pesce sono stati sottoposti a sequestro penale per violazione della normativa in materia di pesca ed in particolare del Decreto Legislativo n. 4 del 2012 e della normativa sanitaria sulla commercializzazione dei prodotti ittici.

I veterinari dell’ASP hanno disposto l’avvio a distruzione trmite ditta autorizzata e a spese dei responsabili del reato di 270 kg di pesce giudicato inidoneo al commercio ed al consumo

30 chili di pesce, invece, sono stati giudicati commestibili ed idoneo al consumo umano per cui su autorizzazione del Magistrato di turno presso la Procura di Castrovillari, il pesceè stato donato in beneficenza alla mensa della locale caritas diocesana.

I controlli alla filiera della pesca proseguiranno con tolleranza zero verso coloro che di fatto effettuano attività illecite quali la vendita del novellame, da tempo vietata dalla normativa nazionale e comunitaria, ovvero immettono in commercio e vendono alle famiglie prodotti alterati dal punto di vista igienico-sanitario o non idonei al consumo umano, fattori che possono provocare gravi ripercussioni per il consumatore finale.

Pubblicato in Cosenza
BANNER-ALTO2

I Racconti

Meteo - Cosenza

© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy