Erano in servizio in quel momento in carcere quando sono stati assaliti da un detenuto.
A salvarli è intervenuto un altro detenuto rimasto ferito
Due assistenti della polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Castrovillari sono stati aggrediti a colpi di spranga da un detenuto straniero.
Lo rende noto il sindacato Sappe in una nota a firma del segretario generale aggiunto, Giovanni Battista Durante, e del segretario nazionale, Damiano Bellucci.
“Ovviamente – affermano Durante e Bellucci – saranno i magistrati ad accertare i fatti ed a definire l’ipotesi di reato, ma di certo si è trattato di un episodio di inaudita violenza.
Ai due assistenti sono stati praticati, rispettivamente, 10 e 15 punti di sutura alla testa.
Gli agenti sarebbero stati salvati, da quanto ci è stato detto, da un detenuto lavorante, intervenuto per fermare l’aggressore.
Anche il detenuto ha riportato ferite al volto, con frattura del setto nasale.
Riteniamo che a questo punto, vista la gravitá dei fatti, sia necessario procedere all’immediato trasferimento dell’aggressore, per ragioni di opportunità, in altra struttura”
Nella casa circondariale di Castrovillari al 31 marzo scorso erano ristretti 154 detenuti su una capienza di 122 posti, le detenute erano 22 , mentre gli stranieri presenti 44.
Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto e Damiano Bellucci, segretario nazionale Sappe (Sindacato autonomo polizia penitenziaria) hanno affermato :"Il collega è stato trasportato in ospedale per le ferite subite, che sono in corso di accertamento.
Alle cure dei sanitari hanno dovuto ricorrere anche un altro assistente capo e lo stesso detenuto.
E' davvero intollerabile che quotidianamente il personale di polizia penitenziaria debba subire aggressioni e violenze varie, a causa di un sistema penitenziario inadeguato ed inefficiente, derivante da scelte organizzative e politiche sbagliate che hanno determinato,negli ultimi anni, un notevole aumento degli eventi critici: aggressioni, tentativi di suicidio, colluttazioni e ferimenti".
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Cosenza
Notiamo che gli Italiani che vanno all’estero non sono più italiani, mentre gli stranieri che vengono in Italia diventano subito italiani.
Da non crederci (Emigrante italiano bambino)
Ancora oggi la Guardia di Finanza scopre e denuncia Italiani che percepiscono l’assegno sociale mensile che va da 248 a 448 euro mensili.
In sostanza da poco meno di 9 euro a quasi 25 euro al giorno
Si tratta di un nucleo speciale del Corpo della Guardia di Finanza per la Spesa Pubblica e la Repressione delle Frodi Comunitarie.
Chi viene scoperto viene denunciato all’Autorità Giudiziaria e rischia una pena da sei mesi a tre anni.
E questo indipendentemente dal fatto che si abbia o meno reddito nel paese estero.
In sostanza lo Stato assiste non se italiano ma se abitante in Italia.
Esattamente come avviene per i profughi che vengono assistiti non perché italiani ma perché abitanti in Italia.
Solo che i profughi vengono meglio assistiti costando allo Stato più del doppio degli italiani, da 35 a 55 euro al giorno
Strana questa solidarietà a senso alternato.
Strana questa assistenza che scatta solo per chi abita in Italia indipendentemente dall’essere italiani o meno e si perde rimanendo italiani ma abitando fuori Italia!.
Come è cambiata questa nostra terra dai tempi in cui gli Italiani emigravano e con le loro rimesse contribuivano a costruire l’Italia ed oggi.
Un tempo i poeti (Buongiovanni – Bovio scrivevano:”o no, nun torno…mme ne resto fore e resto a faticá pe’ tuttuquante. I’, ch’aggio perzo patria, casa e onore, i só carne ‘e maciello: Só emigrante!”
Oggi invece gli Italiani all’estero “so carne da maciello, so elettori!”
Voti che cambiano le carte in tavola, ma voti vecchi, già acquisiti.
Meglio i nuovi voti quelli liberi che possono votare chi li ospita e li assiste meglio degli italiani che dormono sotto le tende ( Amatrice) o sotto i ponti o nelle auto.
No! Qualcosa è da rivedere!
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Italia