Ieri sera mi stavo recando presso la Farmacia di Piazza Bilotti in Cosenza quando improvvisamente un grosso boato mi ha fatto sussultare . Ho pensato, hanno messo una bomba in qualche negozio. Mi sono girato e una grossa palla di fuoco stava divorando una macchina parcheggiata in via Rodotà. La gente presente fu presa dal panico perché le fiamme arrivavano fino al primo piano di uno dei palazzi presenti nella zona. Alcuni urlavano, cercavano di mettersi in salvo e chiedevano aiuto. Anche io ho avuto molta paura perché oltre alle fiamme alte che hanno divorato l’auto in poco tempo sono seguite altre forti esplosioni. Erano evidentemente i vetri e i pneumatici che scoppiavano. In un primo tempo ho pensato che qualcuno avesse messo delle bombe nelle vicinanze dei negozi. Tremante mi sono rifugiato nella farmacia ed anche io mi sono messo ad urlare: Aiuto, aiuto, chiamate i vigili. Un fumo acre e intenso aveva nel frattempo invaso tutta la zona. Quando finalmente sono arrivati i Vigili il fuoco aveva completamente distrutto l’autovettura. Grazie a Dio non ci sono stati feriti ed ulteriori danni alle cose e alle persone. Meno male, perché in un locale adiacente al rogo c’erano tanti bambini che stavano festeggiando un compleanno. Qualcuno è intervenuto prontamente e i bambini sono stati fatti uscire dal locale e portati al sicuro. Le Forze dell’Ordine ora indagano. L’auto ha preso fuoco perché il motore si era riscaldato o è stata una bomba che ha provocato l’incendio?
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Cosenza
La normativa antincendio per il condominio
Considerata l'importanza e la delicatezza della materia, sono presenti nel nostro ordinamento giuridico varie norme antincendio a tutela della sicurezza negli edifici costituiti in condomini.
Tale normativa stabilisce, innanzitutto, la presenza obbligatoria di impianti antincendio in tutti gli edifici civili a partire da 12 metri di altezza antincendio (con altezza misurata dal piano terra alla apertura più alta), nonché i requisiti a cui debbono rispondere. L'area di accesso all'edificio ad es. deve possedere adeguate caratteristiche di larghezza, altezza e resistenza, per permettere il corretto avvicinamento delle autopompe dei V.d.F. in caso di intervento. Per gli edifici più alti, poi, deve garantirsi l'avvicinamento delle scale antincendio a tutti i balconi e le finestre di ogni piano. Minuziosi obblighi sono previsti in tema di scale ed ascensori, come la
larghezza e la ventilazione minima, nonché la verifica della resistenza al fuoco dei materiali utilizzati per la loro realizzazione.
I condomini di maggiori dimensioni, inoltre, debbono essere dotati di illuminazioni con alimentazione autonoma, che indichino le vie di fuga in caso di incendio e sfollamento. Ulteriori regole disciplinano il posizionamento delle centrali termiche del condominio e la presenza nell'edificio di idranti antincendio, con indicazione della pressione minima consentita.
Il certificato prevenzione incendi
Vari decreti ministeriali succedutisi nel tempo richiedono il certificato prevenzione incendi per edifici in regime di condominio, relativamente agli impianti per la produzione di calore, alle autorimesse private o pubbliche, ai ricoveri di natanti o aeromobili, ed ai vani ascensori e montacarichi.
Per le centrali di calore e le autorimesse, il certificato ha validità per sei anni dalla data di rilascio e deve essere periodicamente rinnovato a cura e sotto la responsabilità dell'amministratore di condominio. Per le altre attività elencate, invece, il certificato viene rilasciato "una tantum" e non ha scadenza, nè necessità di rinnovo se non intervengano modifiche. La normativa, a fini di semplificazione, prevede che se in un condominio vi siano più attività sottoposte al controllo dei V.d.F., venga rilasciato un solo certificato di prevenzione incendi, seppure con durata ridotta ad anni 3.
Gli obblighi dell'amministratore di condominio non si limitano, peraltro, al conseguimento del certificato ed al suo rinnovo, ma si estendono anche al mantenimento in efficienza delle attività e degli impianti antincendio, senza modificazioni rispetto alla situazione iniziale. Ogni violazione dei suddetti obblighi, comporta l'applicazione di sanzioni amministrative e penali all'amministratore, oltre all'eventuale blocco cautelativo degli impianti interessati.
Normativa antincendio e box condominiali
Per quanto concerne le autorimesse, infine, la normativa antincendio pone criteri diversi per l'assoggettamento a controllo.
Il parametro principale è la superficie, che deve essere superiore ai 300 metri quadri.
In presenza di tale requisito, il box condominiale deve rispettare una serie di regole che riguardano la comunicazione con il resto del fabbricato, le vie di esodo, i sistemi di aerazione naturale e di rivelazione, gli impianti di spegnimento, il sistema di evacuazione del fumo, la classe di resistenza al fuoco e la reazione dei rivestimenti.
In altri casi, invece, viene fatto riferimento al parcamento dei veicoli (superiore a nove o meno) per dettare prescrizioni e regole antincendio specifiche.
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Per quanto possa apparire inverosimile è convinzione diffusa che i vandali che hanno dato fuoco al contatore dell’Enel ed al carro de “ I Giovanotti” potrebbero essere del luogo o comunque aver avuto un basista locale.
Sapevano infatti da dove entrare , cioè la porta più debole perché già provata da altri furti!
Ed per quanto possa dispiacere esiste anche il rischio che il capannone dei carri possa essere dichiarato inagibile per quanto utilizzato da oltre un decennio
Sembra sia la prima volta infatti che il capannone sia stato ispezionato dai Vigili del Fuoco
I Vigili sono arrivati nel pomeriggio preceduti dai Carabinieri di Amantea ed hanno proceduto ad una ispezione.(nella foto l’arrivo dei CC al capannone)
Poi si sono allontanati ed hanno intimato ai ragazzi lì presenti e pronti a dar di mano alla realizzazione dei carri di non utilizzare il capannone in attesa delle loro decisioni conclusive
Al momento sappiamo che sono stati sentiti in diversi sull’uso del capannone, tra cui il presidente del comitato Brusco , sig Turuccio Colla, che organizza da sempre il carnevale amanteano
Sappiamo anche che la consigliera comunale Ciccia Caterina è stata invitata presso la locale stazione dei carabinieri.
Il quadro che si presenta al momento è il seguente
Una ipotesi è che il capannone sia dichiarato inagibile .
Questo comporterebbe il fatto che i carri dovranno essere spostati altrove per essere completati.
La seconda è che almeno temporaneamente il capannone venga dichiarato agibile con apposite prescrizione da eseguirsi immediatamente
Verso questa ipotesi che è anche una speranza sembra indirizzarsi la intera comunità amanteana vivamente preoccupato per la mancata realizzazione dei carri e quindi del carnevale forte proprio del fatto che l’amministrazione potrebbe essere chiamata a fare da garante per il comitato Brusco.
Segue……
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