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Una ragazzina è stata trasportata in stato di shock in Pronto Soccorso.

Il violentatore è finito in manette.

 

 

 

 

 

 

La Procura di Cosenza ha aperto un’inchiesta su una presunta violenza sessuale, che avrebbe avuto come vittima una ragazza di 13 anni, trasportata dopo gli abusi all’Ospedale di Cosenza.

Coinvolto anche un 17enne amico della ragazzina che sarebbe stato costretto con la forza ad assistere alla scena.

Autore della violenza sarebbe un 40enne cosentino noto alle forze dell’ordine e già sottoposto alla sorveglianza speciale.

Sulla vicenda viene mantenuto uno stretto riserbo.

L’uomo che verosimilmente conosceva i due ragazzini potrebbe dover rispondere di violenza sessuale su minore e sequestro di persona.

Pubblicato in Cosenza

Tipo caccia grossa, quando i vecchi cacciatori mandano l loro foto in giro con il leone appena ucciso

Solo che si trattava di una violenza sessuale a danno di una minorenne

Il luogo la nobile Castelfranco veneto in quel di Treviso

Gli autori 3 minorenni

La preda una ragazzina di soli 13 anni che fa la terza media

La ragazzina era stata avvicinata più volte dai giovani che l'hanno poi convinta a seguirli in un garage e, mentre uno faceva da palo, a compiere atti sessuali

Tutto poi veniva ripreso col telefonino

Forse nessuno avrebbe saputo nulla

Ma gli eroi volevano far sapere della loro bravata

E così hanno mandato con Whatsapp il filmato ad un migliaio di loro amici

Uno era di troppo.

Era un parente ed appena visto il filmato è andato dallo zio, il papà della ragazzina a farlo vedere

Immediata la denuncia avvenuta circa un mese fa e le indagini

In pochi giorni, i carabinieri hanno ricostruito quanto avvenuto, identificato i protagonisti e il garage di un complesso dove erano state registrate le immagini.

Quindi la chiusura nelle scorse ore delle indagini con la denuncia al tribunale dei minori dei tre violentatori che sono stati denunciati per violenza sessuale e divulgazione di materiale pedopornografico

Anche i ragazzini che avessero ricevuto il filmato e lo avessero a loro volta rilanciato, rischiano ora la denuncia per divulgazione di materiale pedo-pornografico.

La 13enne, particolarmente scossa, è ora seguita da uno psicologo e si sarebbe rifiutata di tornare a scuola.

Sotto choc una intera comunità, incredula davanti a quanto accaduto

il capitano dei carabinieri Salvatore Gibilisco, comandante a Castelfranco Veneto dichiara-"Questa è una forma di bullismo purtroppo in voga negli ultimi tempi tra i giovani”.

Il sociologo Francesco ha ricordato: "i dati di ricerche recenti sul sexting sono abbastanza allarmanti. Telefono Azzurro ed Eurispes sostengono che nel 2011, 1 adolescente su 10 ha ricevuto messaggi o video a sfondo sessuale, valore passato nel 2012 a 1 adolescente su 4".

Non ci sembra lontano dal vero.

Nemmeno qui da noi dove ci dicono esistere una similare realtà

Ed allora ecco che è bene che “Anche chi riceve foto o video e le divulga a sua volta deve sapere che compie un reato".

Scuola ed istituzioni potrebbero fare qualcosa di più

Pubblicato in Italia
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