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PD - Locandina 4 febbraio 2020 page-0001Jole Santelli è la nuova Presidente della Regione con il 55% delle preferenze. Pippo Callipo si ferma al 30%. Una distanza tra centrodestra e centrosinistra significativa.

Poche le liste a sostegno del candidato del centrosinistra ed, in pratica, tutte riconducibili al Partito Democratico. È mancato a sostegno di Callipo quel valore aggiunto che doveva arrivare dal mondo delle professioni, dell’imprenditoria, dei saperi, della società civile. Ed il PD da solo non avrebbe mai potuto reggere l’urto dell’ondata di destra in voga.

Il centrosinistra, a differenza dell’Emilia Romagna, non ha potuto beneficiare neppure di quella spinta in più che le sardine calabresi avrebbero potuto dare. Nulla sono valsi, infatti, come ha precisato Jasmine Cristaldo, quegli appelli all’apertura fatti nelle settimane prima della presentazione delle liste. Nulla è servito neppure il passo indietro di Mario Oliverio.

Le urne dicono anche che il civismo di Tansi non ha sfondato. E che il M5S è una forza divenuta marginale.

Il dato di Amantea – con tutte le sfumature del caso – è in linea con il quadro regionale.

Su questi temi ragioneremo insieme al Prof. Roberto De Luca, docente di sociologia politica all’Università della Calabria, alle ore 18.00 di martedì 4 febbraio 2020 nei locali del Lido Azzurro sul Lungomare di Amantea.

PD AMANTEA

Sezione “Moro-Berlinguer”

PARTITO DEMOCRATICO AMANTEA - Circolo "Moro-Berlinguer"

Corso Vittorio Emanuele, n. 71, 87032, Amantea, CS

Pubblicato in Cronaca

giustaVenerdì 3 Gennaio, alle ore 17,30 verrà inaugurata ad Amantea in Via Vittorio Emanuele,52 la segreteria politica in vista dell’importante appuntamento del prossimo 26 gennaio, data nella quale i cittadini calabresi saranno chiamati alle urne per il rinnovo del Consiglio Regionale. L’apertura della segreteria di Rocco Giusta si configura come un punto d’incontro e di aggregazione dove si discuterà insieme delle idee e degli obiettivi da raggiungere per riuscire a dare una svolta positiva alla nostra Calabria. Una casa comune che possa essere un punto di riferimento per le istanze del territorio. Sono invitati tutti i cittadini che intendono condividere l’avvincente esperienza di portare Rocco Giusta all’interno della massima assise regionale quale naturale espressione della città di Amantea, per la quale tanto si è speso negli anni della sua attività politico-professionale. Alle ore 18,00 sarà trasmessa in DIRETTA LIVE su Zippa29 l’intervista dove il candidato esporrà le ragioni della sua scelta, nata dalla passione per la politica e dall’impegno costante al servizio dei cittadini. Rocco Giusta è candidato alla carica di consigliere regionale nella lista civica “Casa delle Libertà” a sostegno dell’On. Jole Santelli. 

 
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
Pubblicato in Primo Piano

Amantea Attiva LogoI ragazzi di Amantea, non avendo prospettive di futuro in una città in dissesto economico, si ritrovano nel vico della via principale del paese, conosciuto anche come Vico Pizzino perchè la famiglia del sindaco ha da sempre vissuto lì. È infatti ai piedi della proprietà di famiglia dove i ragazzi si riuniscono e fanno tutto quello che una generazione senza strutture fa. I vicini abbiamo tante volte denunciato la situazione facendo proposte.

Il sindaco Pizzino però la pensa diversamente. La sua soluzione, dopo un anno e mezzo, è stata quella di installare una telecamera non funzionante nel vicolo. Questa soluzione ridicola, non solo non funziona perché la telecamera non fa il suo lavoro ma perché l'approccio è sbagliato: una telecamera funzionante semmai servirebbe ad attacare le cause del problema, ma non il problema. Questo è un errore tipico delle amministrazioni di destra, più preoccupate alle apparenze che ai contenuti. Il problema non sono i ragazzi ma il loro disagio che non andrà via con soluzioni punitive ma con proposte di impatto sociale.

Ad Amantea non esiste uno spazio pubblico che offra a giovani e anziani attività socio-culturali.

Nel 2012 si è inaugurato il Campus Temesa, una casa della cultura senza direttore, senza programma e come era previsto, condannato a diventare uno dei tanti edifici in degrado.

Il consigliere Enzo Giacco (segretario del PD Amantea in una lista con soggetti di destra) che ha Delega Speciale per il Campus e il rapporto con le associazioni, è stato due anni a fare commissioni, di fatto facendo lo stesso che hanno fatto in passato le giunte in paese: chiedere alle associazioni di fare un registro (anche se i dati sono già negli uffici del Comune), non fare bandi e proporre un regolamento della casa delle culture più vicino a una politica neoliberale: privatizzandolo. 

La nostra proposta quindi è aprire la casa della cultura usando le forze dell’associazionismo amanteano, permettendo ai ragazzi di avvicinarsi al teatro, alla musica, al cinema, a una possibile biblioteca e insomma, a una idea di comunità che possa creare possibilità di futuro.

Da queste e altre riflessioni è nato il laboratorio Amantea Attiva per riunire gli amanteani per bene e proattivi che vogliano proporre progetti e aiutare a costruire una proposta di paese possibile fondata sui valori de democrazia partecipativa e meritocrazia. Per chi ha voglia di partecipare, il sito www.amanteaattiva.com è attivo per ricevere proposte e segnalare problematiche. La prima Assemblea Popolare si svolgerà il 7 Gennaio alle 18:30 presso Via della Libertà, 14B.

Giulio Vita

Amantea Attiva
www.amanteaattiva.com

Pubblicato in Politica

ponteLe Amministrazioni Comunali, in quanto non proprietari bensì custodi dei beni comuni, dovrebbero esercitare nei confronti di tali beni un diritto di cura fondato non sul singolo interesse, come nel caso del diritto di proprietà, bensì sull'interesse generale.

Agli amministratori viene chiesto di essere "disinteressati" in quanto dovrebbero andare oltre il diritto di proprietà per prendersi cura di beni che sono di tutti.

In entrambi i casi, si tratterebbe di un'evoluzione quanto mai positiva della specie umana, che dimostrerebbe in tal modo di saper uscire dalla ristretta cerchia familiare e dall'individualismo proprietario per aprirsi al mondo.

Questo porta all’interesse pubblico che è “generale”, cioè di tutti, solo in questo senso: perché tutti, attraverso i meccanismi della rappresentanza politica e attraverso l’esercizio dei diritti di libertà costituzionalmente garantiti, devono avere la possibilità di partecipare alla scelta.

D’altra parte, in un ordinamento democratico ed in una società complessa in cui gli interessi da proteggere sono tanti e fra loro in vario modo confliggenti (ad esempio, l’ambiente e lo sviluppo), questo è l’unico modo per concepire correttamente (dal punto di vista giuridico) l’interesse pubblico. Nell’Ordinamento italiano vige il principio per cui l’interesse “pubblico” (come qui definito), quando è individuato dalle istituzioni legittimate con l’osservanza della Costituzione e del diritto, prevale su qualsiasi altro interesse, “generale” o “non generale” che sia : ad esempio, il Comune che in sede di pianificazione urbanistica decide, nel rispetto delle leggi, in un certo momento e in una certa situazione, di consentire l’edificazione di una vasta area, individua come interesse pubblico (perciò prevalente) l’interesse (di per sé “generale”) allo sviluppo economico sull’interesse (anche questo di per sé “generale”) alla maggiore tutela dell’ambiente.

 

A fini di utilità generale la legge può riservare originariamente o trasferire, mediante espropriazione e salvo indennizzo, allo Stato, ad enti pubblici o a comunità di lavoratori o di utenti determinate imprese o categorie di imprese, che si riferiscano a servizi pubblici essenziali o a fonti di energia o a situazioni di monopolio ed abbiano carattere di preminente interesse generale.

Dopo tale premessa, veniamo alle miserie locali e alla vecchia SS18 ormai parte della rete viaria di Amantea. In località “Catocastro”, a unire le due sponde del fiume che porta lo stesso nome, vi è un ponte in acciaio costruito agli inizi del 1900 che da anni desta preoccupazione nella popolazione che deve attraversarlo. Inoltre, nel 2013 l’Amministrazione comunale riteneva il ponte “di importanza strategica ai fini della protezione civile in quanto rappresenta una via di fuga dal centro Storico”.

Questo faceva spendere alla stessa Amministrazione € 9.997,90 per uno “Studio di vulnerabilità statico/sismica” dello stesso ponte, presentato dall’ing. Clemente Caruso. Non è dato sapere i risultati di tale “indagine”.

Gli unici segni della “campagna di indagini e prove sia in situ che in laboratorio” sono dei solchi profondi che attraversano il sopracitato ponte, e che sono andati a far compagnia ad una cinquantina di buche già presenti per tutto il tragitto e che nel tempo hanno danneggiato decine di macchine. In aggiunta, all’uscita nord del ponte esiste una biforcazione che conduce alla chiesetta di San Giuseppe. Sulla destra di questa strada vi sono delle abitazioni servite da una stradina (via Indipendenza, che però non permette alle auto di raggiungere la seconda delle abitazioni come risulta da una “diffida” formale , presentata, a Giugno del 2016, nella persona del Sindaco da parte del signor Giuseppe Veltri, al fine di far rispettare quanto è nell’interesse di tutti ….di esercitare il sacrosanto diritto all’accesso “ alla propria abitazione”.

Chiaramente ad oggi il ponte è sempre nelle pessime condizioni di sempre e la richiesta-diffida del sig. Veltri rimane e rimarrà lettera morta. Quello che servirebbe a questa Cittadina derisa e umiliata, sarebbe un profondo cambiamento di ‘senso’, non più di segno: intendendo con questo il recupero della più originale, più forte e più grande tradizione che ci appartiene, che appartiene a tutti quei paesi che si affacciano sul grande lago Mediterraneo. Purtroppo, si sta facendo sempre più strada un sentimento di scoramento anche nei più entusiasti delle finalità dello Stato. Vedo negli Amanteani una rinuncia, forse dovuta ad una stanchezza della mente, dello sguardo e del cuore. Una sempre più accentuata sfiducia nella ragione e nella capacità di creare una nuova realtà degna della storia di questo paese.

Gigino A Pellegrini & G el Tarik

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