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Una storia che durava da tempo.

Il proprietario di una farmacia aveva denunciato ai carabinieri ammanchi inspiegabili dal registratore di cassa.

I carabinieri così, prendendo spunto dalle segnalazioni ricevute, hanno deciso di effettuare alcuni approfondimenti all’interno della farmacia negli orari di chiusura.

Così nel primo pomeriggio di lunedì, mentre l’esercizio pubblico era chiuso per la pausa pranzo, i militari hanno tratto in arresto in flagranza del reato di furto aggravato B.S.P., longobucchese classe 1964.

L’ennesimo furto di parte dell’incasso di una farmacia.

Colto in flagrante dai carabinieri il ladro.

L’uomo, infatti, sfruttando le poche presenze nel Paese dato l’orario, si era introdotto in farmacia e si era diretto al registratore di cassa, asportando la somma, poi recuperata e restituita, di circa quaranta euro.

I militari, appostati sul retro, sono prontamente intervenuti e per lui sono scattate le manette.

Successivi accertamenti hanno permesso di trovare nell’abitazione dell’uomo una somma di denaro di circa millecinquecento euro, probabile provento di ulteriori furti perpetrati nei giorni scorsi con le stesse modalità.

Sono in corso approfondimenti per verificare come l’uomo potesse aver ottenuto una copia delle chiavi dell’esercizio commerciale.

Il 54enne, al termine delle formalità di rito, è stato rimesso in libertà su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica di Castrovillari, non ritenendo sussistenti allo stato esigenze di natura cautelare, per cui si procederà alla convalida dell’arresto.

Pubblicato in Cosenza

PAOLA. I Carabinieri della Compagnia di Paola, nucleo operativo e radiomobile, hanno tratto in arresto due ragazzi polacchi, S.L.J e J.P., di 33 e 23 anni, in Italia senza fissa dimora, con l’accusa di rapina impropria.

 

Lo strano atteggiamento dei due giovani, un ragazzo ed una ragazza, ha fin da subito insospettito il direttore del supermercato Despar ubicato all’interno del centro commerciale di Paola I Pini.

Il commerciante, posizionatosi in area defilata, ha potuto constatare che i due, sebbene si muovessero con fare circospetto, avevano iniziato a prelevare un cospicuo quantitativo di merce dai vari scaffali, infilandolo all’interno di due voluminosi borsoni che avevano al seguito.

Quando i due, convinti di averla fatta franca, hanno imboccato la via dell’uscita, hanno trovato ad attenderli il direttore dell’esercizio commerciale il quale, nel tentativo di far restituire il maltolto, è stato scaraventato a terra da uno spintone ben assestato dal giovane polacco.

L’immediato intervento dei carabinieri, allertati da personale del Despar, ha permesso di localizzare i due fuggitivi mentre scappavano sui binari della linea ferroviaria tirrenica.

Ne è seguito un breve inseguimento a piedi, ad esito del quale i militari hanno bloccato i due malfattori, recuperando tutta la refurtiva asportata. Successivi accertamenti hanno permesso di quantificare in 600 euro il valore dei prodotti asportati all’interno del supermercato.

Per il direttore del Despar, fortunatamente, nessun danno fisico, ma solo un grande spavento.

Gli arrestati, terminate le formalità di rito, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Paola, coordinata dal Procuratore Pierpaolo Bruni, sono stati trattenuti presso le locali camere di sicurezza in attesa della celebrazione del rito per direttissima.

Pubblicato in Paola

Milano, ragazza stuprata in un albergo nella notte di San Valentino.

Si sono conosciuti nella notte di San Valentino e dopo poche ore lui l'avrebbe picchiata e stuprata.

Una storia da incubo quella avvenuta nella notte tra mercoledì e giovedì 15 febbraio.

Una vicenda che ha come protagonisti un uomo di 30 anni, cittadino marocchino con precedenti ma non per reati di questo tipo, e una sua connazionale sua coetanea.

Secondo quanto reso noto dalla Questura di Milano i due si sono conosciuti mercoledì sera in un locale di Milano e avrebbero deciso di proseguire la serata assieme in altri bar.

Lui, approfittando del fatto che la donna a un certo punto era rimasta sola, l'avrebbe trascinata sull'auto di lei e qui l'avrebbe picchiata.

Successivamente l'ha condotta in un albergo di via Lulli, il New Milan, una stella.

Stando alla ricostruzione di via Fatebenefratelli i due sarebbero entrati  nell'hotel insieme e una volta in camera l'avrebbe obbligata ad avere un rapporto sessuale contro la sua volontà, prima di addormentarsi.

Proprio a quel punto la 30enne ha avvertito la polizia: la volante è intervenuta intorno alle 7 e ha trovato l'uomo sul letto, ubriaco, che dormiva.

All'interno della stanza sono state trovate — precisano dall'ufficio prevenzione generale — tracce di sangue.

Per lui sono scattate le manette in flagranza di reato ed è stato accompagnato nella casa circondariale di San Vittore.

L'accusa è pesantissima: violenza sessuale.

L' albergo è stato oggetto di controlli da parte degli agenti della Questura .

Mah!

Pubblicato in Italia

L’intervento dei carabinieri solo dopo la fuga della 28enne vittima del sequestro.

Sarebbero stati tenuti in casa dell’uomo sotto la minaccia di un fucile per non pagare un debito.

Amantea. Sequestro di persona e minaccia aggravata dall’uso delle armi.

 

Con questa accusa, F.A. , 53enne incensurato di Amantea è stato arrestato da carabinieri della compagnia di Paola per aver tenuto sotto la minaccia di un fucile una giovane 28enne e del suo fidanzato 30enne, anch’essi residenti nella cittadina del cosentino.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la giovane ragazza, in compagnia del fidanzato, si era presentata presso l’abitazione dell’uomo per provare, per l’ennesima volta, ad ottenere il compenso di una pregressa collaborazione lavorativa tra i due, riferita al mese di settembre 2017.

Il 53enne, dopo aver convinto con una scusa i due giovani ad entrare in casa ed a sedersi in salotto, spostatosi in un’altra stanza, avrebbe fatto ritorno imbracciando un fucile a pompa carico.

Il 53enne, sempre secondo la ricostruzione degli inquirenti, a questo punto, dopo essersi posizionato davanti alla porta di ingresso per impedire la fuga ai due ragazzi, forte della disponibilità di un’arma da fuoco carica, avrebbe iniziato a minacciare di non farli uscire e che per loro sarebbe finita male.

Solo una momentanea distrazione dell’uomo, forse causata dall’arrivo della moglie, avrebbe permesso alla ragazza di raggiungere la porta d’ingresso della casa e darsi alla fuga. Ci sono voluti altri quindici minuti affinché il 53enne, probabilmente temendo che la ragazza potesse allertare le Forze dell’Ordine, lasciava andare anche il fidanzato.

I carabinieri della Stazione di Amantea, intervenuti tempestivamente sul posto a seguito di richiesta dei due giovani, una volta ricostruita la vicenda, traevano in arresto con l’accusa di sequestro di persona, minacce aggravate dall’uso delle armi e detenzione abusiva di armi da fuoco.

La perquisizione domiciliare dell’abitazione dell’uomo, infatti, consentiva di rinvenire e sottoporre a sequestro 3 fucili, di cui 2 illegittimamente detenuti, e quasi un centinaio di munizioni.

L’uomo, terminate le formalità di rito, su disposizione del sostituto procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Paola, è stato tradotto in regime di arresti domiciliari presso la sua residenza, in attesa della celebrazione dell’udienza per direttissima nel corso della quale, nella mattinata odierna, ne è stato convalidato l’arresto.

Pubblicato in Primo Piano

L'uomo si trovava in un appartamento tra Fuscaldo e Guardia Piemontese ed è stato subito arrestato. Nel tentativo di scappare ha scagliato un televisore contro i militari.

I carabinieri lo sorprendono a rubare in appartamento e lui si scaglia contro i militari lanciandogli un televisore.

L'episodio è avvenuto sabato notte in un condominio tra i comuni di Fuscaldo e Guardia Piemontese.

In seguito ad una segnalazione al 112 di alcuni condomini, i militari hanno sorpreso l'uomo, M. B. di 40 anni, di Cosenza, noto alle forze dell’ordine per reati contro la persona ed il patrimonio intento a rovistare tra gli effetti personali dei proprietari di casa.

Successivi accertamenti, hanno permesso di accertare che M.B. si era introdotto nell’appartamento, approfittando di una persiana probabilmente lasciata socchiusa.

Nel tentativo di fuggire e mettersi in salvo, ha scagliato contro i carabinieri un televisore che è stato prontamente schivato.

Dopo il rinvenimento del denaro e degli oggetti sottratti ai proprietari di casa, l'uomo è stato tratto in arresto.

Anche una volta messo in sicurezza, l’arrestato ha continuato a pronunciare frasi ingiuriose e minacciose all’indirizzo dei militari operanti.

L’accusa è stata di furto in abitazione e resistenza a Pubblico ufficiale.

A seguito dell’udienza di convalida, che si è celebrata stamattina mercoledì 10 gennaio, a carico del M.B. è stato disposto l’obbligo di presentazione alla pg.

Pubblicato in Alto Tirreno

L’uomo, di 49 anni, avrebbe rivolto attenzioni sessuali nei confronti di una minorenne.

In particolare, a seguito di indagini eseguite dalle fiamme gialle sono emersi alcuni episodi di cui si è reso protagonista Luigi Muraca., di Lamezia Terme, già consigliere comunale del disciolto Comune lametino, il quale avrebbe in più circostanze rivolto pesanti attenzioni sessuali nei confronti di una persona minorenne, all’epoca dei fatti poco più che quattordicenne.

I Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Catanzaro, coordinati dal Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme Salvatore Curcio e dal Sostituto Procuratore Luigi Maffia, hanno dato esecuzione a un provvedimento di fermo di indiziato di delitto nei confronti di Luigi Muraca (cl. 1968) di Lamezia Terme, già consigliere comunale del disciolto Comune, indagato per il reato di violenza sessuale aggravata.

In particolare, a seguito di indagini eseguite dalle Fiamme Gialle sono emersi alcuni episodi di cui si sarebbe reso protagonista il 49enne, il quale avrebbe in più circostanze rivolto pesanti attenzioni sessuali nei confronti di una minorenne, all’epoca dei fatti poco più che quattordicenne.

Le successive attività investigative disposte da questa Procura della Repubblica ed eseguite dai militari della Guardia di Finanza di Catanzaro hanno confermato il quadro accusatorio che, all’esito delle ulteriori indagini, ha determinato il Procuratore della Repubblica ad emettere il provvedimento di fermo di indiziato di delitto nei confronti di Luigi Muraca.

Il provvedimento è stato eseguito nella nottata odierna dai finanzieri del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Tributaria di Catanzaro, che hanno associato l’indagato presso la competente Casa Circondariale.

Pubblicato in Lamezia Terme

I carabinieri lo hanno sorpreso all’interno di un’auto, mentre, munito di coltello a serramanico, era intento a scartare pacchi e pacchetti.

Durante i servizi di controllo del territorio svolti dai reparti della compagnia carabinieri di Lamezia, infatti, l’attenzione di una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile che perlustrava l’area di Sant’Eufemia è stata colpita da un’autovettura in sosta.

Insolito l’orario e insolita la posizione del veicolo, parcheggiato sulla strada non troppo distante dal locale Centro Meccanizzazione Postale, dove viene smistata tutta la corrispondenza in arrivo e in partenza della regione Calabria.

I carabinieri, insospettitisi, si sono avvicinati all’abitacolo ed hanno sorpreso l’uomo.

La circostanza è apparsa particolarmente insolita agli operanti che hanno pertanto approfondito il controllo.

Il dipendente L.P.G., 59 anni, è risultato essere un dipendente del centro postale ed i pacchi all’interno dell’autovettura, più di quaranta, erano tutti sigillati con tanto di mittente, destinatario e timbro di annullo postale.

Da una successiva e più accurata ricostruzione dell’accaduto, si è accertato che il “furbetto” delle poste, durante i suoi turni di servizio allo smistamento corrispondenza, intercettava tutti quei pacchi e quelle missive non tracciabili, indisturbato li sottraeva e si appropriava del contenuto.

Per lui sono inevitabilmente scattate le manette mentre i militari stanno cercando di risalire a tutti quei destinatari che ormai avevano rinunciato all’idea che quei pacchi smarriti potessero giungere presso le rispettive abitazioni.

Stamane, in sede di rito per direttissima l’arresto è stato convalidato ed è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Pubblicato in Lamezia Terme

Melito Porto Salvo 16 ottobre.

Tre rumeni sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo dopo essere stati sorpresi a manomettere due sportelli bancomat a Bova Marina e a Condofuri.

 

I tre, Claudio Viorel Costantin, di 20 anni, Adrian Punica (27) e Vladut Constantin Guinie (20), sono sospettati di essere gli autori di altri colpi analoghi.

I militari già dal 2 ottobre scorso erano sulle tracce di Costatin, quando l'uomo, con le stesse modalità, aveva manomesso il bancomat delle Poste di Bova Marina riuscendo a impossessarsi di 200 euro.

Nell'occasione, con due complici che facevano da "palo", aveva utilizzato il proprio bancomat per prelevare pochi euro.

Prima che lo sportello dell'erogazione del denaro si chiudesse, l'uomo aveva inserito un arnese bloccandolo.

Quando l'utente successivo andava a prelevare, le banconote rimanevano bloccate e, pensando fosse terminato il contante, se ne andava.

A quel punto Costantin, dopo aver estratto l'arnese, si impossessava delle banconote(Ansa).

Pubblicato in Reggio Calabria

Un giudice in servizio alla Corte d'appello di Reggio Calabria, Gaetano Maria Amato, è stato arrestato dalla polizia a Messina per pornografia minorile.

Nei suoi confronti il Gip della città dello Stretto, su richiesta del procuratore Maurizio De Lucia e dell'aggiunto Giovannella Scaminaci, ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere.

 

La notizia è stata confermata all'ANSA da fonti giudiziarie, che non forniscono altri particolari a tutela delle vittime

Gaetano Maria Amato, il giudice della Corte d'appello di REGGIO CALABRIA arrestato oggi dalla Polizia a Messina per pornografia minorile, presta servizio alla sezione penale dal gennaio di quest'anno.

In precedenza era stato alla sezione civile.

Trascorsi i dieci anni previsti dalle norme del Csm, il giudice era passato al penale dove ha fatto parte anche dei collegi in Corte d'assise ed alla sezione misure di prevenzione.

 

Nessun commento, sulla vicenda odierna, viene fatto negli ambienti della Corte d'appello reggina.

Il giudice della Corte d'appello di Reggio Calabria Gaetano Amato, nel giugno dello scorso anno, quando era ancora al civile, partecipò ad una conferenza stampa, insieme a tutti i colleghi giudicanti della Corte, per spiegare e difendere l'operato di una collega finita al centro delle polemiche per non avere osservato i tempi per la redazione delle motivazioni della sentenza del processo "Cosa mia" sulle cosche di 'ndrangheta di Rosarno, circostanza che avrebbe portato alla scarcerazione di tre presunti affiliati alle 'ndrine.

 

In quell'occasione, tutti i giudici della Corte d'appello reggina fecero presente che le scarcerazioni erano dovute "ad una rimodulazione dei termini all'indomani delle assoluzioni dei tre dai reati più gravi, tra cui omicidio ed estorsione aggravata, e ciò al fine di dare esecuzione alle scansioni processuali del Codice di procedura penale".

I giudici sottolinearono anche le gravi condizioni di carenze di organico dell'ufficio.

Pubblicato in Calabria

Roggiano Gravina (Cosenza) - L'autista di uno scuolabus del Comune di Roggiano Gravina, è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di sequestro di persona e violenza sessuale aggravata su minore.

 

Secondo quanto é emerso dalle indagini, l'uomo, che ha 65 anni, quando sullo scuolabus era rimasta l'ultima scolara di 11 anni, si è diretto in una zona isolata e avrebbe costretto la bambina a subire baci e palpeggiamenti.

 

 

La ragazzina, quando é tornata a casa, ha raccontato tutto ai genitori, che hanno denunciato l'accaduto ai carabinieri.

 

L'autista é stato posto agli arresti domiciliari.

 

Dopo che i genitori della bambina hanno presentato la denuncia ai carabinieri, l'uomo è stato sospeso dal servizio.

Pubblicato in Cosenza
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