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storicoUn lavoro di conoscenza e di studio che consentirà nei prossimi mesi di avviare le giuste sinergie operative ed istituzionali per rendere il centro storico di Amantea quanto meno più gradevole alla vista di turisti e visitatori.

È questo l’auspicio del delegato del sindaco al borgo antico Elena Arone che in questi primi mesi di attività si è dedicata principalmente alla conoscenza del nucleo abitativo che ha dato vita all’attuale città di Amantea.

«Per attuare una politica di rivalutazione del centro storico – spiega la Arone – ho pensato fosse giusto rapportarmi con le persone che ogni giorno lo vivono e lo amano come se fosse casa loro. Ho raccolto idee e suggerimenti e grazie al loro contributo riusciremo quanto prima ad avviare e consolidare delle azioni di abbellimento. Abbiamo iniziato con il riportare l’arte in quello che è il suo luogo d’origine naturale, agevolando l’opera di artisti e pittori che hanno rappresentato le proprie ispirazioni sui portoni delle case che si aprono lungo i vicoli e sulle vie che s’inerpicano fino al castello. Nella prossima primavera proseguiremo con il posizionamento di piante e fiori e con le bandiere che riporteranno gli stemmi delle antiche famiglie nobiliari del luogo. Allo stesso tempo verranno posizionate le insegne con la descrizione dei palazzi più antichi ed importanti. Amantea potrà così riappropriarsi della propria storia e della propria identità, dando modo alle nuove generazioni di conoscere una parte importante della propria memoria».

«Molti di questi progetti – prosegue la Arone – sono frutto dell’ingegno di persone che come me amano il centro storico e che credono fortemente nelle potenzialità di un sito che deve tornare a splendere di luce propria e non solo per i ricordi del bel tempo che fu. Da questo punto di vista un ringraziamento va alla Pro loco per le iniziative di sensibilizzazione programmate nei mesi scorsi che hanno consentito di ripulire parte della città vecchia e di organizzare delle degustazioni di prodotti tipici. I passi da compiere sono ancora tanti. Il mio augurio per l'anno che verrà è di riuscire a fare quanto più possibile per migliorare la percorribilità delle strade, il decoro urbano e la frequentazione delle case che devono tornare a nuova vita, per non parlare poi delle botteghe e delle gallerie d’arte».

«Per quanto riguarda la delega al decentramento – conclude la Arone – vorrei sottolineare l'ottima collaborazione che si è venuta ad instaurare con il consiglio di frazione. Il colloquio con i membri di quest’importante organo consultivo è pressoché continuo e questo confronto sarà foriero di novità e cambiamenti per Campora San Giovanni e per i camporesi».

Ufficio stampa comune di Amantea

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Pubblicato in Primo Piano

Siamo nell’antico quartiere di Catocastro; il più antico quartiere di Amantea.

 

Esiste una unica strada carrabile che è la vecchia SS18 e tutto il resto sono erti vicoletti da pochi centimetri a pochissimi metri di larghezza.

Sono in corso due interventi di consolidamento; uno relativo alla chiesa trecentesca di San Francesco d’Assisi, l’altro relativo al complesso settecentesco dei Gesuiti

Tutto il quartiere però versa in condizioni precarie di stabilità e talune parti sono in condizioni di vero pericolo.

È il caso di un muro che aggetta sulla Via Indipendenza che è il nome dato alla Statale 18 realizzata negli anni venti dello scorso secolo nel tratto che attraversa il centro storico.
Per superare il dislivello di circa 50 metri tra la località Acquicella a nord e l’attuale Municipio si dovettero realizzare vari muri, tra cui quello nella foto.

Ora il muro, quasi cento anni dopo la sua costruzione, mostra tutti segni di un prossimo cedimento.
Nella foto piccola si nota la perdita di perpendicolarità del muro stesso la cui testa è spostata verso avanti di diversi centimetri.

Nella secondo foto, ortogonale alla prima, si nota la parte di muro fratturata e prossima al collasso strutturale

Il muro, infatti, non è solo spostato verso avanti, ma si sta anche aprendo e presenta diverse lesioni malamente nascoste da leccature di cemento di cui una lunga un paio di metri circa.

Il rischio che, magari con una delle prossime piogge od una microscossa tellurica, possa crollare sulla sottostante strada è pertanto reale , non utopico.

La strada serve non soltanto gli abitanti del quartiere ma è la uscita principale di tutto il centro storico ed in particolare degli accedenti agli uffici municipali.

Ora, se il temuto crollo avvenisse di notte quasi sicuramente non vi sarebbero danni agli utenti, ma il crollo potrebbe anche avvenire durante il transito di qualche automezzo. Ed allora potrebbero anche aversi danni alle persone

A parte il reale isolamento nel quale resterebbe il quartiere fino alle opere di riparazione a quel punto indispensabili , ma perché attenderne il crollo?

Perché non intervenire prima , cioè , per tempo?

Pubblicato in Cronaca

case sciollateNon si tratta di un effetto dello scorso Consiglio comunale nel quale lo Stato presente in forza ha ribadito la necessità di legalità in ogni atto, anche nelle piccole cose, ma certamente questo caso può essere ben posto all’attenzione degli amministratori locali e del sig Prefetto.

 

La signora Santa Gallo è una delle poche persone che abitano da anni il centro storico di Amantea.
E da anni è impedita ad andare nella sua abitazione per la via più diretta e semplice ed è costretta a seguire un percorso più lungo e difficile.
Tutto per colpa di un fabbricato cadente, anzi pericoloso, e che “occupa” il centro storico dal 1943 quando venne bombardato dagli angloamericani , bombardamento dal quale derivò la morte di decine di persone. E più passa il tempo più questo manufatto crolla pezzo dopo pezzo ed è diventato un ricettacolo di spazzatura ed il regno di serpenti e topi.
Tutte le sue iniziative sono miseramente finite. È venuta perfino Striscia la Notizia ma nemmeno questo intervento è riuscito a dare alla signora Gallo ed agli altri che abitano quella parte di centro storico la possibilità di accedere liberamente alle loro case.
Tra gli altri nella zona abitano anche anziani diversamente abili e perfino la famiglia di un italo canadese docente universitario a Toronto.
A raccontarla così sembra una barzelletta ma non lo è. Purtroppo è una profonda seppur terribile verità.
Ma la fede della signora Gallo è incrollabile.
E diventa certezza quando scopre che il sindaco Monica Sabatino ha adottato una ordinanza con la quale ai sensi del regolamento edilizio ha intimato ai proprietari di una casa cadente e pericolosa di metterla in sicurezza.
Ovviamente ha immediatamente plaudito e speranzosa ha chiesto la stessa attenzione, lo stesso trattamento.
Ed ancora al SU il Prefetto di “di accertare quanto da me segnalato ed a disporre la applicazione della giusta giustizia”.
E la signora Gallo letto che tutti vogliono la legalità anche nelle piccole cose adesso ha la certezza di ottenere presente la soluzione al suo problema.
Per questo ha chiesto la pubblicazione del suo caso.

 

 

Ecco la lettera:

Al sig Sindaco                                   Amantea
Al sig Prefetto                                   Cosenza

 

Oggetto: Richiesta eliminazione stato di pericolo “Case Sciollate”

Preg,mo sig Sindaco, leggo con vivo piacere che la SV ha emesso l’ordinanza n 166 del 3 novembre 2014 con la quale ha disposto carico dei legittimi proprietari di rimuovere lo stato di pericolo di un immobile cadente sito in Via Acquicella n 166, stante il suo stato di pericolo.
Leggo sempre con piacere che l’articolo 44 del vigente regolamento edilizio fa obbligo ai proprietari di provvedere alla pronta riparazione e/o demolizione delle parti pericolanti.
Leggo infine della sua competenza in materia di tutela e salvaguardia della pubblica e privata incolumità Non posso che complimentarmi, con lei ed i suoi uffici.
Ma, contestualmente, non posso non dispiacermi del fatto che nel mentre si procede con efficacia nel caso segnalato dai sigg Bazzarelli Giuseppe e Vittoria, non altrettanto si sia fatto per “le case sciollate” , caso da me ripetutamente segnalato, ed ancora oggi lì , pendule al tempo ed agli uomini e dimenticate dalla pubblica amministrazione.
Mi sento, a tal punto, vivamente oltraggiata non solo per la diversità di valutazione oggettiva e soggettiva, quanto anche per il fatto che da anni non posso giungere alla mia abitazione per la via più diretta e semplice.
Tanto richiamato mi sembra corretto, nell’invitare lei ed i suoi uffici ad una identicità di comportamenti amministrativi , chiedere al sig Prefetto di accertare quanto da me segnalato ed a disporre la applicazione della giusta giustizia.

 

Amantea li 6.11.2014 - Santa Gallo Via Duomo 87032 Amantea 0982 41530

Pubblicato in Cronaca

Entrano nell'appartamento e rubano tutto l'oro, questa la triste avventura della signora Gemma, residente nel quartiere di Catocastro.

 

Gemma F. rientra nella sua abitazione nel centro storico di Amantea, nel quartiere Catocastro.

Sono le 19.30 circa.

Come al solito apre la porta del garage per entrare l’auto.

Chiude la porta e sale al primo piano.

Gemma vive sola.

Non c’è nessuno ad aspettarla a casa.

Prova ad aprire la porta in cima alle scale che permettono l’accesso dal garage al primo piano e si rende immediatamente conto del fatto che nell’appartamento ci sono i ladri.

Esce e chiama un amico che accorre immediatamente.

E subito dopo arrivano a sirene spiegate i Carabinieri della locale stazione ed i vigili urbani di Amantea.

Intanto i ladri scappano dalla porta che si apre sulla parte opposta al garage su Via Indipendenza n 37.

L’accesso delle Forze dell’ordine permette di scoprire che i ladri sono entrati da un balconcino aggettante su via indipendenza forzando, poi, con un piede di porco uno dei balconi.

Il balconcino è facilmente accessibile.

Bastano due persone una delle quali sale sulle spalle dell’altro mentre l’altro resta a fare il palo.

Gemma F. scopre che i ladri le hanno messo a soqquadro la intera casa e le hanno rubato tutto il suo oro.

Agli investigatori di cercare tracce per accertare i responsabili del furto.

Qualcuno ha pensato ai negri che sono ospiti ad Amantea, ma è poco credibile.

Qualcuno ha pensato ad un possibile rapporto con le presenze indotte dalla fiera di Ottobre.
Anche a questo è poco credibile.

Forse è più credibile che in un abitato come quello di Catocastro dove ci sono tante abitazioni disabitate che è inutile forzare aver aperto una delle poche abitate proprio quando la proprietaria non c’è può significare che possa trattarsi di qualcuno del luogo che ha programmato il furto proprio durante la fiera ed in un orario nel quale si può facilmente essere fuori casa per comprare i prodotti offerti durante l’evento fieristico.

Certo la povera Gemma è rimasta impaurita e sconvolta al punto che non ha voluto dormire nella sua abitazione ed ha preferito passare la nottata presso suoi amici.

E non si esclude nemmeno che possa decidere di trasferirsi in un luogo più abitato che non il centro storico di Catocastro , un quartiere che resterà ancora più desolato e disabitato.

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Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa relativa all’evento culturale che chiuderà la estate amanteana 2014, previsto per Giovedì 28 Agosto presso il Centro Storico di Amantea

 

Ecco gli eventi:

LE ASSOCIAZIONI IN MOSTRA, nel centro storico Il nostro passato, il nostro futuro

 

LA MANTIA

dal tardo pomeriggio: mercatino, mostra fotografica torri del Tirreno calabrese, animazione pittorica con bambini, mostra editoria calabrese, spettacoli teatrali, musica popolare, sagra tradizioni marinare, i pittori nel borgo, mostra fotografica “amanteani appena ieri”.

 

LE FATE ITALIANE: Verso un’educazione sentimentale nelle scuole Dibattito in largo Chianura dalle ore 20,00 con:

Nadia Gambilongo sociologa, Patrizia Nicotera psichiatra, Rosella De Marco insegnante, Emilia Di Tanna docente, Carmela Sesti psicologa, Monica Sabatino Sindaco di Amantea.


Alla manifestazione partecipano le associazioni:

Avis, Aquilone, Borgo Chianura, Gilda, Auser, Bretia Onlus, Camminando Onlus, Dona un Sorriso, Nua na cantamu nua na sonamu, Tassello, Coviello, Protezione Civile

Patrocinio di: Comune di Amantea, Isca Hotels, CSV Cosenza

Amantea-Centro-Storico-francesco-pepe

Pubblicato in Cronaca

Riceviamo dall’ingegnere Aurelio Amedeo Longo il seguente comunicato stampa relativo al convegno previsto per oggi venerdi 25 luglio in Piazza Calavecchio alle ore 18.30

(Amantea) – “Politiche di rigenerazione sostenibile per il centro storico di Amantea” è il tema del convegno che si terrà Venerdi 25 Luglio in Piazza Calavecchia ad Amantea a partire dalle 18,30 per iniziativa del Comune di Amantea e con il Patrocinio dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Cosenza, l’Ordine degli Architetti P.P.C della Provincia di Cosenza e l’Unione Nazionale dei Tecnici degli Enti Locali Calabria.

Il convegno si aprirà con i saluti ai partecipanti da parte di: Monica Sabatino Sindaco di Amantea, Menotti Imbrogno Presidente Ordine Ingegneri CS, Silvano Corno presidente Ordine Architetti CS, Raffaele Muoio Presidente Unitel Calabria.

Seguirà l’intervento introduttivo di Giovanni Battista Morelli Vice Sindaco e Assessore al Turismo e alle Politiche Sociali del Comune di Amantea il quale dichiara: “Utilizzare al meglio i fondi Europei è fondamentale per una città a forte vocazione turistica come Amantea, abbiamo l’occasione di realizzare un nuovo modello di sviluppoche faccia dei territori rurali un punto di riferimento per qualità della vita ed il benessere sociale, bisogna evitare ha aggiunto Morelli che i Centri Storici si spopolino, essi rappresentano una ricchezza a cui non possiamo assolutamente rinunciare”  

Seguiranno poi gli interventi di Aurelio Longo della Commissioni Ambiente Urbanistica ed Energia dell’Ordine degli Ingegneri sul tema “Le possibili soluzioni di mobilità per i Centri Storici a vocazione turistica e le opportunità offerte dal Programma HORIZON 2020.

Seguirà Nicola De Marco Dirigente del Dipartimento Programmazione e Politiche del Territorio interverrà sul nuovo ciclo di Programmazione POR Calabria 2014-2020.

Ci saranno inoltre gli interventi di Giuseppe Bonavita della Commissione Urbanistica dell’Ordine degli Architetti P.P.C. di Cosenza, Silvio Mele di Unitel Calabria, Massimo Cristiano Coordinatore della Commissione Urbanistica e Ambiente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Cosenza, Francesco Rossi Presidente dell’Istituto Nazionale di Urbanistica.

Le conclusioni saranno affidate all’On. Enza Bruno Bossio componente della IX Commissione Trasporti Poste e Telecomunicazioni.

Pubblicato in Primo Piano

“Tra quegli altri cipressi ermo là su. Ansimando fuggía la vaporiera Mentr'io cosí piangeva entro il mio cuore; E di polledri una leggiadra schiera Annitrendo correa lieta al rumore.

Ma un asin bigio, rosicchiando un cardo Rosso e turchino, non si scomodò: Tutto quel chiasso ei non degnò d'un guardo”.

Sono gli ultimi versi della nota poesia “ Davanti a san Guido” di Giosuè Carducci , quella che inizia con i più famosi versi “ I cipressi che a Bólgheri alti e schietti Van da San Guido in duplice filar, Quasi in corsa giganti giovinetti Mi balzarono incontro e mi guardar.

Mi riconobbero, e— Ben torni omai — Bisbigliaron vèr' me co 'l capo chino — Perché non scendi ? Perché non ristai ? “

Beh, i cipressi della Chiesa madre del centro storico di Amantea non hanno la nobiltà dei cipressi di San Guido: o forse si?

Forse i cipressi hanno la stessa nobiltà dappertutto . E forse meritano dappertutto lo stesso rispetto.

Tranne che ad Amantea, ovviamente.

Forse la differenza sta soprattutto nel fatto che quelli che dal comune di Castagneto Carducci si mostrano lungo il viale che collega l'Oratorio di San Guido al centro storico di Bolgheri hanno avuto un poeta e quelli di Amantea no.

Ma anche i nostri son casa di “ rusignoli” ed intorno a loro “Le passere la sera intreccian voli”.-

O meglio intrecciavano, perché oggi è più difficile.

Oggi i cipressi sono monchi. Rei di aver offeso la vista dei potenti che non potevan più vedere il mare ed i suoi colori e cogliere sullo stesso i rossi dei tramonti

E le loro cime sono state ablate, perché non offendessero più la vista del panorama.(Foto media)

Gli incolpevoli operai del comune li hanno puniti così che non disturbino.

Lo hanno deciso lì dove possono e come dice il sommo poeta “ vuolsi così, colà dove si puote”.

Lo ha deciso chi “ oggi è una celebrità, che sa legger di greco e di latino, che parla, parla ed ha molte altre virtú” .

Lo ha deciso chi oggi comanda, chi oggi non è più “ un birichino e sassi in specie non ne tira piú” .

È molto più potente , taglia le teste a chi non può parlare e comincia dai cipressi.

E speriamo che Van Gogh non ritorni in vita e soprattutto che non abbia lo schiribizzo di venire ad Amantea a ritrarre i cipressi del centro storico, i pochi alberi del centro storico oltre i fichi aggettanti sulla vecchia statale 18, i pochi che compensavano con il loro verde quello degli antichi aranceti ormai scomparsi.( Foto piccola)

Le loro cime non correranno più al vento, seguendone il senso e curvandosi flessibili fino a vincerne la potenza, nè saranno incise dalla brezza salmastra che tutto accarezza in questa città di mare.

Ci chiediamo, e ci chiederemo sempre e comunque, se si possa avere il diritto di comandare queste cose, se la città domani possa svegliarsi monca di un suo particolare solo perché qualcuno si è arrogato il diritto di decidere per conto di tutti.

E ci chiediamo, e chiederemo sempre e comunque, perché questa città accetti, senza nemmeno parlare, questo aberrante esercizio del potere divino della politica.

E ci chiediamo, e chiederemo sempre e comunque, se i problemi di Amantea siano le cime sempreverdi di qualche cipresseto che non è nato per caso ma è stato piantato proprio lì dalla medesima amministrazione, cipresseti che sono colpevoli solo di avere fatto il proprio dovere di nascere e di crescere ed oggi si trovano a subire le ire di chi li ha visti piantare, crescere e vivere fino a quando hanno offeso la suscettibilità dei potenti.

Ci chiediamo se si sia così dato inizio ad un periodo di Terrore rivoluzionario e ci si accinga a tagliare tutto ciò che offende la vita di un qualsiasi panorama come avvenne per i meravigliosi Pini marittimi che arricchivano la nostra città.

Ci chiediamo se saranno tagliate le alte palme del centro storico, ree anche loro di offendere la vista di un qualsiasi potente.

Forse fra qualche giorno sarà tagliata anche la palma che è davanti alla facciata della Chiesa madre e che ne offende la vista.

Né vogliamo sapere chi sia il Charles Henry Sanson di Amantea.

Ci chiediamo solo come si possa vivere tranquilli in questa città sapendo che è possibile essere giudicati senza processo ed avere tagliata la testa.

Cipressi docet!

NB Ci giunge notizia che qualcuno si è offeso , che qualcuno si è arrabbiato, che qualcuno ha pianto, che qualcuno ha avuto paura di quello che ha ordinato, che domani lunedì 7 luglio ci si chiederà se il terreno sul quale insistevano i cipressi sia di proprietà pubblica o privata ed altro.

Appuntamento alle ore 1730 davanti al municipio

Non molti in verità ma Patrizia era venuta con tutta la famiglia; lei il marito i due figli.

Qualche altro della Pro Loco, presidente in testa, i due fratelli Perri dell’Associazione La Notte Bianca, mezza giunta e tra questi l’assessore Emma Pati, la delegata al centro Storico Elena Arone, l’assessore GB Morelli, la consigliera Francesca Menichino.

Si nota anche per l’efficienza Rosaria Perri la sorprendente candidata della lista “La nuova Primavera Spirito Libero”

Vengono distribuiti i guanti, i bustoni e gli attrezzi utili : le scope, le palette, ed attrezzi speciali per prendere carte ed altro

Si sale da Via Cavour.

In realtà e contrariamente a quanto si sospettava il centro storico non è sporco, è solo abbandonato.

Foglie, si; erba si; terra e polvere, ma niente di che.

Patrizia e la simpatica amica della Biblioteca Tonino Morelli affrontano la polvere( alias la terra), Rosaria Perri utilizza il suo strumento per pulire i buchi dei muri da quanto in essi contenuto e segnala che gli stessi sono usati in luogo dei cestini( non ce n’è nemmeno uno)

Franco Perri e GB Morelli si danno da fare con terra-polvere e foglie. Insomma ognuno fa qualcosa, ma in realtà c’è poco.

Si scopre dopo che comunque il centro storico era stato oggetto di intervbenti di pulizia per una avvenuta esposizione pittorica

Anche noi segnaliamo la opportunità di utilizzare la tecnica della pulizia con l’acqua ( come fanno altrove, Francia ed Austria comprese); basterebbero qualche presa d’acqua ( utili anche in caso di incendio) ed un po’ di tubi e di notte si potrebbe liberare l’acqua ed agevolare l’effetto di trascinamento a valle. L’assessore GB ascolta ed accenna ad una attenzione

Si affaccia una delle poche abitanti ( la signora Veritiero) segnala la opportunità di pulire i muri dalle erbe infestanti e dai cespugli che possono spaccarli

La stessa signora segnala a tal proposito la presenza di ratti che vengono dalle case crollate ed abbandonate luoghi ora invasi da erbacce.

Le donne( in particolare) segnalano la tristezza dei vecchi vasi ( qualcuno è anche spaccato) ormai senza fiori o piante e che potrebbero essere riportati a vita e colore

Il pensiero va al colore artificiale dei ponti ferroviari.

Chissà che la delegata al centro storico non approfitti di questa passeggiata per far portare un po’ di colore in questi luoghi affascinanti ma grigi magari dopo che sono state allestite le prese d’acqua e ne affidi la sorte alla signora Veritiero.

Chissà!

Ma è scendendo che si nota che il problema del centro storico è ben altro( vedi ultime foto)

 

Domani lunedì 30 giugno alle ore 17.30 appuntamento in Piazza Municipio ( davanti al comune vogliono dire) per dare una mano a pulire il centro storico.

Una buona occasione per conoscere il centro storico

Speriamo di essere in tanti così da potersi ricordarsi che il centro storico comprende anche la zona sottostante il Duomo( fortemente bisognevole), la rampa di San Pantaleo e Catocastro( che non vede uno spazzino da “qualche” anno).

Ovviamente ci auguriamo che non sia la “solita” passeggiata che abbiamo visto negli anni scorsi in varie occasioni ( ad iniziare, per quanto ricordo, da quando era sindaco Tonnuzzo Signorelli) me che hanno lasciato sempre il tempo ch hanno trovato.

Questi eventi sono stati solo una lavata di faccia senza sapone, quindi al più una sciacquata, tanto per sentirsi la coscienza un pò più a posto e poi poter dire che “c’ero anch’io” e dimenticare il problema fino alla prossima occasione.

Non è forse( e spero) il caso della nuova pro Loco alla quale auguro di poter sensibilizzare la nuova amministrazione comunale verso il centro storico( e non solo verso la statale 18 come stiamo vedendo in questi giorni) ed ove non avvenga, come chiesto e dovuto, ripetere queste giornate al fine di far sentire la necessaria mortificazione a chi deve sentirla!

Pubblicato in Primo Piano

La Statale 18 è molto più in vista del centro storico.

Ed allora gli operai se devono pulire è meglio che vadano sulla SS18.

Chi vuoi che vada al centro storico prima di agosto e sempre che arrivino i turisti?

Li abbiamo visti subito dopo la frazione di Campora SG, lato Amantea

Ma abbiamo visto che un po’ più avanti c’è un mare di lavoro da fare

Per esempio il canneto della seconda foto ed ancora altro

Non solo ma ricordiamo che dopo il ponte sull’Oliva c’è ancora l’albero caduto sula strada.

Parliamo del vecchio pino ormai seccato che piegato su se stesso dorme lì in attesa di essere rimosso da qualcuno.

Ma perché il comune destina gli operai delle cooperative a pulire la SS18 e non le vie interne del paese alcune della quali sono in stato di forte abbandono.

Valeva davvero la pena di concordare con l’ANAS l’aggravio dei costi manutentivi delle ripe stradali ?

E la famosa e misteriosa delibera con la quale si è assunto tale onere era davvero legittima?

È stato istituito lo specifico capitolo previsionale dei costi? O siamo in presenza della solita delibera senza copertura finanziaria?

Ma davvero era utile assumere tali non lievi costi se poi, come scriviamo spesso, non abbiamo nemmeno i soldi per sostituire i segnali stradali vecchi ed arrugginiti che fanno brutta mostra di se anche sulla statale 18?

Tutto per installare i photored ?.

Stentiamo a crederci, ma vorremmo essere smentiti.

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