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Ma da Roma, arriva un no alla proposta di cittadinanza onoraria per Mimmo Lucano

L'assemblea capitolina ha bocciato (25 no, tra cui quello di M5s, e 8 sì) la mozione Pd (277/2018) per dare la cittadinanza onoraria al sindaco di Riace, Mimmo Lucano

 

e ''aderire alla campagna per l'assegnazione alla cittadina di Riace del Premio Nobel per la Pace 2019''.

L'esperimento ''coraggioso'' di Lucano a Riace, ha detto in aula il capogruppo dem Giulio Pelonzi, non solo è stato un ''esempio di accoglienza e integrazione'' ma le persone che sono state accolte ''hanno rappresentato un volano per la ripresa economica della città.

Un riconoscimento che potrebbe caratterizzare la nostra città all'avanguardia sul tema dell'integrazione e dell'accoglienza''.

Una mozione ''inaccettabile'' per Fratelli d'Italia che con il capogruppo Andrea De Priamo ha sottolineato che ''la cittadinanza di Roma è una cosa importante e si deve dare a persone al di sopra di ogni sospetto''.

Pubblicato il: 31/01/2019 18:33

Ora occorre chiedersi chi altri proporrà la cittadinanza a Lucano prima che la Magistratura finisca di giudicarlo.

Pubblicato in Italia

Un momento della seduta consiliare 1Il consiglio comunale, nel corso dell’ultima seduta, ha conferito la cittadinanza onoraria al medico – scrittore Gabriele Turchi, originario della vicina Belmonte Calabro. La proposta di conferimento è stata presentata dal consigliere di minoranza Sergio Ruggiero, ma è stata sposata con gioia dall’amministrazione nel suo complesso.

Gabriele Turchi è nato a Belmonte Calabro nel 1931 ed è un grande appassionato di studi storici. Dopo essersi laureato in medicina e chirurgia ha conseguito la specializzazione in pediatria. La sua passione per il passato lo ha portato a ricoprire vari ruoli nel mondo della cultura: Accademico cosentino, socio della Deputazione di storia patria per la Calabria, fondatore e presidente del circolo “Galeazzo Di Tarsia” e membro della Pro loco di Belmonte Calabro. Tra le attività portate avanti con vigore e passione c’è da segnalare l’organizzazione del premio “Galeazzo Di Tarsia”, un particolare concorso letterario che negli anni ha assunto rilevanza nazionale. Lo scopo di questa particolare iniziativa, patrocinata anche dalla rivista “Calabria Letteraria”, è valorizzare la figura e l’opera di Galeazzo Di Tarsia, poeta petrarchista del ‘500 che scrisse le “Rime” nel castello di Belmonte, suo feudo baronale.

La prolifica opera letteraria e storica di Gabriele Turchi si concretizza anche nella stesura di pregevoli testi di approfondimento e ricerca che sono diventati punti di riferimento per coloro che si avvicinano allo studio della storia, soprattutto di quella locale. Tra le opere di maggior spessore: “Storia di Belmonte Calabro” (1963 e 2004), “Le Rime di Galeazzo Di Tarsia” (1971), “La Calabria nell’epoca antica ed in alcuni altri importanti momenti della sua storia” (2011), “Prose e poesie” (2011), ma soprattutto “Storia di Amantea” (2002). «Quest’ultimo lavoro – spiega lo stesso autore – è nato dal desiderio di voler illustrare e fare conoscere il passato glorioso dell’antica città di Amantea, onusta di memorie che non poteva rimanere più a lungo senza una propria storia scritta poiché, ad eccezione di alcuni lavori monografici vetusti ed incompleti, mancava per essa un’opera organica ed unitaria».

È stato il sindaco Monica Sabatino a consegnare la pergamena che attesta il conferimento della cittadinanza onoraria, ricordando il periodo dei suoi studi e della tesi e di come i testi di Gabriele Turchi si fossero rilevati fonte preziosa di apprendimento. Anche il vice sindaco Giovanni Battista Morelli ha ricordato la meritoria opera di Turchi, non solo come scrittore e storico, ma anche come medico. Particolarmente grato al civico consesso il consigliere Sergio Ruggiero che ha voluto ringraziare tutti per aver saputo cogliere l’opportunità di rendere merito ad uno dei figli più illustri della Calabria. Presente alla cerimonia anche il sindaco di Belmonte Calabro Francesco Bruno.

Pubblicato in Politica

bandaTutto è pronto per il tradizionale concerto di fine anno della banda musicale “Mario Aloe”, la più antica della città, che rispetto al recente passato avrà luogo sabato 20 dicembre alle ore 18 presso il teatro auditorium del Campus Francesco Tonnara.

Prima dell’esecuzione del programma, già definito dal maestro Roberto Francescano, si svolgerà la cerimonia di consegna della cittadinanza onoraria al colonnello Vincenzo Borgia, che ha svolto le funzioni di direttore della prestigiosa Banda dei Carabinieri.

Classe 1993, il colonnello Borgia ha iniziato da giovanissimo gli studi musicali, diplomandosi in tromba con il maestro Reginaldo Caffarelli, in strumentazione per banda con Salvatore Rubino ed in composizione con Dino Milella, Alfredo De Ninno e Armando Renzi. Dopo aver diretto dal 1968 la Banda dell'Aeronautica Militare, il 20 marzo 1972 ha conseguito la nomina a Maestro Direttore della Banda dell'Arma dei Carabinieri. In precedenza aveva ricoperto per tre anni la cattedra di docente di strumentazione per banda nel Conservatorio di Stato “A. Casella” in Abruzzo. Dotato di spiccata sensibilità artistica, Borgia è anche autore di pagine musicali di indiscusso valore: “Pastrengo”, un preludio sinfonico dedicato alla gloriosa Carica dei Carabinieri del 1848; “Fanfara Solenne”, composta in occasione della consegna dello Stendardo da parte del Presidente della Repubblica al Reggimento dei Corazzieri; “Armonie per Ferrarin” che rievoca l'audace volo che il tenente Arturo Ferrarin, con il motorista Gino Capparmini, intraprese nel lontano 1920 per realizzare un raid ideale di collegamento fra l'Italia ed il Giappone; “Elegia per un purissimo eroe”, dedicata alla meravigliosa figura di Salvo D'Acquisto. Il Maestro Borgia è stato insignito di numerosi riconoscimenti artistici tra cui il “Diploma di Medaglia d'Oro ai benemeriti della Scuola, della Cultura e dell'Arte” e, recentemente, l'Onorificenza di Commendatore, conferitagli dal Presidente della Repubblica Italiana, e la “Croce d'Argento al merito dell'Esercito”. Sotto la sua direzione la Banda dell'Arma dei Carabinieri ha toccato le maggiori città di tutto il mondo.

Il concerto della “Mario Aloe, che sarà introdotto dai saluti istituzionali del sindaco Monica Sabatino, prevede tra le altre cose l’esecuzione della Traviata e le esibizioni del tenore Alessandro D’Acrissa e della soprano Rosaria Buscemi.

Ufficio stampa comune di Amantea

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Pubblicato in Cronaca

E’ un Michele Vadacchino emozionato quello che legge davanti al Consiglio e ad un folto pubblico presente le motivazioni del Riconoscimento della Cittadinanza onoraria al prof Gioacchino Francesco La Torre.

Carissimo prof La Torre,

lei (mi perdoni, ma il carattere ufficiale della cerimonia e la qualità della sua persona mi impongono l’uso del lei, dimenticando, ma solo in questa occasione, l’amicizia che ci lega e la ovvia semplicità e naturalezza di rapporti umani), lei, dicevo, avrebbe meritato ben altro proscenio che questa semplice aula consiliare.

Sarebbero stati necessari bande musicali e tappeti rossi.(e qui scatta il sorriso del prof. Vedi foto)

Ci perdoni se ci limitiamo, quindi, soltanto ad un sentitissimo grazie, ad un mazzo di fiori ed agli applausi, nella consapevolezza, comunque, che sono tutti figli di un rispetto profondissimo per la sua persona, per il suo lavoro, per il suo impegno, per la sua gioia di donare conoscenza, per il suo amore per la nostra città.

Lei come altri, ma molto più di altri, ha voluto donare il suo tempo e le sue conoscenze per portare alla luce una gran parte della sconosciuta storia di questo territorio, offrendoci la possibilità di conoscere da dove veniamo, di chi siamo figli , la nobiltà del nostro passato.

Tutti elementi che, se diffusi e partecipati come avremmo dovuto, come dovremmo, possono essere condizioni per amare, quanto ama lei, questa terra e la sua storia.

Il suo impegno civile e culturale è riuscito a dare lustro alla nostra città a livello nazionale ed internazionale, offrendoci le prospettive per la diffusione di una qualificata immagine di Amantea.

Ed era impossibile che non si creasse, come, infatti, si è creato un rapporto di profondo rispetto da parte della città e dei suoi abitanti, un rispetto così intenso che ci ha imposto, oggi, questa piccola cerimonia all’interno della quale la preghiamo di cogliere anche i momenti di sincero affetto oltre che di profondissima stima.

Lascio a giorni breve questo defatigante impegno politico di amministratore e porterò con me tantissimo. Ma, ed in particolare, la gioia di essere stato vicino a lei, caro prof la Torre, ogni giorno in cui è stato presente in Amantea.

Quando ha scoperto e protetto i resti del tempio greco di Imbelli, quando ha scoperto e protetto i resti della necropoli di Campora san Giovanni, quando ha scoperto e protetto i resti della villa romana de La Principessa, quando ha presentato alla cultura italiana ed europea la grande storia di questo territorio, nel famoso convegno del settembre 2007, su Temesa.

Ma sarei insufficiente, parziale, se non segnalassi che alla sua grandezza culturale lei unisce altre doti straordinarie che la rendono quasi unico

Vorrei tra tante altre doti segnalare la sua passione che le fa spesso dimenticare tutti gli altri problemi quotidiani e familiari, la semplicità, che unita al suo sorriso ed alla sua dolcezza, le permette di diventare immediatamente amico della gente, degli amanteani in primis.

Il suo lavoro, il suo impegno per la storia di Amantea, che ci auguriamo continui ancora nel tempo, ha posto la nostra città e le città dell’antico territorio di Temesa, su una strada che è foriera di conoscenza e di sviluppo.

Ecco la sua grandezza è mostrata dall’aver tolto la città ed il territorio dagli angusti spazi visuali di una piccola cittadina calabrese sul Tirreno cosentino, da una cultura se pur espressiva fortemente anche contratta, da una banalità di rappresentatività , e di aver posto le basi per la sua proiezione verso scenari di magia e di protagonismo atti ad offrire cultura, conoscenza, sviluppo, turismo.

Ed ancora , la sua grandezza è anche quella di averci offerto la leva per sollevare questa città dalle sue ambasce, dai suoi limiti, offrendoci i mezzi per far dimenticare quanto di brutto e di infelice siamo abituati quotidianamente a vedere , grazie ad una storia così antica e ricca che può e deve essere il contraltare alle pochezze anche della nostra politica .

Ci creda avremmo voluto darle di più, avremmo dovuto darle di più

E per questo che ho inteso riconoscerle la Cittadinanza onoraria di Amantea.

Perchè lei non dimentichi mai questa città.

Ma soprattutto perché questa città, ad iniziare dai futuri governanti , non dimentichi quanto lei può ancora fare per la nostra città ed il nostro territorio.

Grazie per ieri, per oggi e per domani, prof La Torre.

Lo stimato professionista si alza emozionato e raggiunge il tavolo della presidenza salutando uno per uno tutto il consiglio comunale.

Il suo intervento di ringraziamento offre memoria della sua antica vicinanza alla città, da quando ancora ragazzino faceva i bagni nella un tempo bellissima spiaggia di Coreca, del suo amore per la storia di questo territorio, ed assume l’impegno di continuare nel tempo la messa in luce delle evidenze storiche e la conoscenza della nostra citt.

Gradevolissima l’offerta dei fiori da parte della presidente del consiglio prof Monica Sabatino.

Pubblicato in Cronaca
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