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I rappresentanti dei gruppi consiliari “La Nuova Primavera”, M5s, “Insieme per la Città” e Misto ci hanno inviato il seguente comunicato stampa:

 

“In forma pubblica nella sala Consiliare del Comune di Amantea, ieri pomeriggio si sono riuniti i Gruppi Consiliari della minoranza del Consiglio Comunale cittadino.

 

“Da due settimane abbiamo appreso, solo dai giornali e nel silenzio della maggioranza, la notizia relativa al NO pronunciato dalla cassa Depositi e Prestiti ai mutui che il comune di Amantea aveva richiesto per finanziare alcune opere pubbliche.

 

La richiesta di 2.930.000 euro è stata rigettata totalmente.

Alleghiamo il deliberato che risale alle delibere di Consiglio del 18 e del 30 novembre con il prospetto dei mutui richiesti.

Si tratta di una situazione senza precedenti visto che non era mai accaduto che la Cassa negasse finanziamenti al nostro Ente.

Dopo avere appreso la notizia, in maniera autonoma diversi consiglieri, in particolare la consigliera Veltri, il consigliere Ruggiero e la consigliera del M5s Menichino, avevano formulato accessi agli atti che sono rimasti allo stato inevasi.

 

Hanno poi deciso di incontrarsi per agire utilizzando gli strumenti messi a disposizione dalla legge e dai Regolamenti.

“E’ necessario valutare una situazione che non ha precedenti nella storia politico-amministrativa della città di Amantea.

Una situazione che pone diversi ordini di problemi, perché ovviamente non solo non si potranno fare le opere programmate ma nemmeno completare quelle già in corso.

Né è possibile attingere alle risorse ordinarie che sono già insufficienti per le esigenze che riguardano l’ordinaria manutenzione, anche solo delle strade che sembrano colabrodi.

La gravità va anche al di là dei mutui e riguarda la complessiva situazione debitoria del comune di Amantea.

Forse questa situazione incide anche sulla difficoltà di trovare una banca che voglia gestire i conti del comune?

 

Per chi non lo sapesse infatti il 31 dicembre scorso è scaduta la convenzione di Tesoreria con Banca Carime e nè la Carime nè altre banche hanno partecipato alle diverse procedure di gara che sono andate tutte deserte.

Si va avanti in regime di “prorogatio” che ovviamente non consentirà ulteriori anticipazioni che nella recente gestione dei conti rappresentavano la misura di salvezza cui la ragioneria è ricorsa sin troppo di frequente.

“Riteniamo come continuiamo a ripetere inascoltati- affermano i Gruppi di minoranza- che la situazione sia gravissima.

Ed è per questo che abbiamo deciso di utilizzare alcuni strumenti previsti dalla legge per mettere la maggioranza di fronte alle sue responsabilità, strumenti che formalizzeremo nei prossimi giorni.

Non è davvero più possibile ad Amantea andare avanti così.”

Gruppo consiliare “La Nuova Primavera”

Gruppo consiliare M5s

Gruppo consiliare “insieme per la Città”

Gruppo consiliare Misto

 

Nella Foto da sinistra Veltri, Menichino, Mazzei , Ruggiero

Mutui 8nov 2015

Pubblicato in Cronaca

Si invia per la cortese pubbli cazione la suc cessiva nota al legata all'odier no consiglio comunale.

Per oggi alle 14: 30 era convocato un Consiglio Comunale in sessione straordinaria urgente.

Senza che in realtà sembrasse esserci nulla di urgente o straordinario.

Forse l'unica cosa straordinaria è che sia stato convocato un consiglio comunale, dopo tre mesi, tre lunghi mesi di assoluto silenzio del Consiglio.

E dopo che ancora una volta la presidente Morelli disattende l'impegno preso il 12 agosto 2015 (più di sei mesi fa) di calendarizzare la mozione del M5s per modificare il regolamento e consentire 

le riprese video del Consiglio.

Tutto normale in un Consiglio anormale, dove la scelta che ci è parsa più giusta  è stata quella di lasciare l'aula,dopo aver motivato leggendo il testo che alleghiamo.

Così in assoluta solitudine la maggioranza ha approvato le proprie urgenze, che riguardavano le aree libere demaniali comprese tra la linea di battigia e la ferrovia, e la trasformazione

del diritto di superficie in diritto di proprietà piena.

Ci hanno detto che quando siamo usciti il vicesindaco ha messo in evidenza tutti i pregi di questa  amministrazione, peccato non averlo ascoltato!

E peccato che non possiamo rivederlo nelle riprese video ancora illegali ad Amantea!

Inviamo il testo letto e allegato prima di lasciare l'aula.

Distinti saluti. Amantea, 27 febbraio 2016 per il M5s di Amantea Francesca Menichino

“ Alla Presidente del Consiglio Comunale di Amantea

Oggetto: Nota da allegare al verbale del Consiglio Comunale del 27 febbraio 2016.

Questo Consiglio Comunale è ridotto ad una miseria infinita e lo dico con altrettanto infinito dispiacere, perché non è questo che merita Amantea, non è questo che meritano gli Amanteani, come non lo meriterebbe nessuna comunità.

Questo Consiglio è stato convocato l’ultima volta il 30 novembre 2015, cioè tre mesi fa ed in questi tre mesi il nulla. Solo una Commissione tante volte da noi richiesta sulla revisione della spesa svoltasi il 14 dicembre e aggiornata a mai perché mai più ripresa, a cui si aggiunge una Commissione di pochi giorni fa sugli argomenti di questo Consiglio odierno convocato in via di urgenza, senza che si riesca a comprendere quale sia l’urgenza, se non quella forse di favorire qualche amico o compare, perché questa è la convinzione largamente diffusa quale tratto dominante che caratterizza nello specifico la condotta di questa Amministrazione.

Nel complesso, un patetico dramma permanente contraddistinto dal tremendo sigillo dell’irreversibilità.

Io che da consigliere vi osservo un po' più da vicino ne constato sconcertata la sistematicità di fattezze e connotati, con conseguenze pesantissime per l’intera comunità territoriale.

Tornando al merito, l’art.42 del T.U. E. L. rileva che il Consiglio è l'organo di indirizzo e di controllo politico – amministrativo, con competenza per tutto ciò che attiene ai programmi, alle relazioni previsionali e programmatiche, piani finanziari, programmi triennali, elenco annuale dei lavori pubblici, bilanci annuali e pluriennali, relative variazioni, rendiconto ecc...

In sostanza, il Consiglio dovrebbe programmare tutta la vita dell’ente a partire dalla gestione delle risorse, delle priorità e delle scelte.

Qui invece predomina l’Impero del Nulla. Non esiste programmazione, non esiste il senso della comunità e delle sue esigenze, non esistono le emergenze come quella della sicurezza dei cittadini, di cui non vi siete minimamente curati con la doverosa serietà e applicazione, nonostante le sollecitazioni fatte dal M5s e dal consigliere Ruggiero e dagli stessi cittadini, neanche dopo i cruenti accadimenti criminali del mese di gennaio.

L’impressione nostra e dei cittadini è che il Consiglio Comunale sia per voi quasi un disturbo, perché non siete capaci di un confronto dialettico, democratico e politico con le opposizioni, così come non siete capaci di confronto con i cittadini coinvolgendoli direttamente nelle scelte da assumere ed assicurando massima trasparenza ed efficacia, necessarie ancor più nel crescente dramma economico e sociale che acuisce i colpi di una crisi economica che la vostra condotta, tra la scelleratezza e l’incompetenza pressoché assoluta, ha viepiù centuplicato i suoi effetti devastanti, rendendola anche istituzionale e culturale.

L’impressione, suffragata da una molteplicità ormai abnorme di elementi che crescono di giorno in giorno con il permanere in carica di questa Giunta, è che vi siete fatti eleggere non per amministrare una comunità, resa marginale e sola da voi che dovreste invece starle affianco, non per programmare scelte politiche strategiche per una visione di futuro che riassegni al territorio l’eccellenza e la centralità che merita ma per gestire gli interessi di pochi nella ristretta cerchia di famiglie e sodali di fedelissima osservanza.

Non meraviglia, quindi, entrando nelle pieghe motivazionali dell’urgenza odierna, coglierne esigenze di rapidità per soddisfare quanto più velocemente possibile “miseri desiderata” individuali di soggetti senza dignità che piegano l’organizzazione ed il funzionamento dell’istituzione all’autoreferenzialità ed all’oscurantismo democratico.

Ed in effetti vista l’assoluta assenza di attività e di confronto in Consiglio le uniche attività che riuscite a svolgere, tra l’altro in maniera penosa, sono quelle di Giunta della quale non si ha un calendario e non si conoscono modalità e specificità di sedute sulle quali apponete in maniera tanto ampollosa quanto ridicola il marchio della “riservatezza”. Troppa trasparenza e la sollecitazione alla partecipazione plurale certamente vi fa male e quindi ne state ampiamente alla larga.

Vergognatevi se avete coscienza per come state, non amministrando ma distruggendo una città in cui riuscite a lasciar morire lentamente ogni cosa, da ultimo anche il Carnevale, tradizione e vanto per Amantea, che poteva e doveva essere gestito in maniera radicalmente diversa con un certosino compito di intermediazione che doveva partire da lontano.

Mi soffermo un attimo, prima di concludere, sul ruolo della Presidente, inesistente nonostante il compito importante di guida del “Parlamento dell’Ente” che le viene conferito. Oggi ancora una volta spicca la mancata calendarizzazione della modifica regolamentare per le riprese del Consiglio che doveva avvenire già nell’ultima seduta e che invece non avviene neanche adesso dopo tre mesi dall’ultimo consiglio e sei dall’approvazione della mozione del M5s avvenuta il 12 agosto 2015.

Tutto nel segno della tradizione dello stravolgimento delle norme e del rispetto istituzionale, cui assistiamo dall’insediamento di questo Consiglio Comunale, al quale in modo convinto avevamo offerto sin da subito tutto l’ impegno e la collaborazione possibili nell’espletamento del mandato istituzionale.

In conclusione, se fossi sicura di un possibile cambiamento vi esorterei a farlo ma essendo già da molto tempo convinta del contrario, l’unica esortazione possibile che vi rivolgo è quella di invitarvi per l’ennesima volta a lasciare definitivamente le vostre poltrone e ad andarvene a casa.

Pubblicato in Politica

Si è svolta, oggi 23 febbraio, presso il Tribunale di Paola, la prima udienza del processo che vede contrapposti il dottor Giuseppe Sabatino ex ragioniere ed ex vicesegretario del Comune di Amantea, ed oggi padre del sindaco Monica Sabatino, e la dottoressa Francesca Menichino consigliera comunale di opposizione del M5s.

 

Si tratta di un procedimento civile con il quale l'ex ragioniere del comune di Amantea e padre del sindaco chiede alla consigliera comunale M5s Francesca Menichino un risarcimento di 75.000 euro.

 

“I fatti si riferiscono a quanto accaduto il 7 agosto del 2014, quando alla Menichino recatasi in Comune per ritirare gli atti del Consiglio Comunale previsto per l’indomani venne opposto un violento rifiuto da parte del Sabatino, vero padrone dell’ Ente”

 

Questo afferma il senatore M5s Luigi Gaetti, vicepresidente dell’ Antimafia, e firmatario con il senatore Morra di un’interrogazione parlamentare tesa a far luce sulla quotidiana presenza del ragioniere Sabatino negli uffici comunali dopo la pensione, prima per formare la segretaria ed ora in modo palesemente illegittimo come volontario civico, mentre a giugno 2015 sono stati tutti bocciati i candidati al concorso per la ragioneria dell’Ente.

 

Occorre anche informare che tramite una pec del suo legale il Sabatino aveva fatto sapere alla Menichino che avrebbe rinunciato ai soldi purchè lei avesse dichiarato, insieme a tutti i parlamentari M5s, di avere dichiarato il falso, porgendo relative scuse e purchè non facesse più riferimento diretto o indiretto “al suo lavoro gratuito” al Comune di Amantea.

“ Un’ulteriore violenza” -afferma Dalila Nesci- che sul tentato bavaglio alla Menichino fece un duro intervento in Aula il 13 ottobre scorso”.

“Ho rifiutato qualsiasi condizione propostami e sono pronta ad affrontare questa vicenda processuale, nella quale non potrò fare altro che ribadire la verità dei fatti accaduti il 7 agosto del 2014, sui quali il primo cittadino avrebbe dovuto separare la condizione di figlia da quella di sindaco, e con un atto di consapevolezza ammettere la verità che ben conosce e garantire trasparenza alle opposizioni e ai cittadini amanteani”- afferma la consigliera Menichino e conclude “ continuerò fino in fondo il mio dovere di opposizione politica, lontana da qualsiasi condizionamento personale, perché occorre invertire la concezione personalistica della politica amanteana, e perché qui non si tratta della contesa tra due persone ma di una reazione quasi inevitabile del sistema di potere familistico e clientelare presente ad Amantea ed in Calabria alla severa, coerente e prima d’ora ignota opposizione del M5s.”

 

Due posizioni inconciliabili, dunque.

Un processo nel quale si confronteranno due persone, due posizioni, due verità.

Per accertare quella giudiziaria saranno ascoltati vari testimoni.

Stamani dopo le solite scaramucce verbali il giudice ha rinviato il processo a gennaio 2017.

Pubblicato in Primo Piano

Comunicato stam pa congiunto a firma dei parla mentari calabresi del M5s Morra, Parentela, Dieni, Nesci, Ferrara e del  Vicepresi dente della Commis sione Antimafia Luigi Gaetti, e del consi gliere comunale di Amantea Francesca Menichino, relativo al procedimento civile che inizierà il prossimo 23 febbraio con il quale l'ex ragioniere del comune di Amantea e padre del sindaco chiede alla consigliera comunale M5s Francesca Menichino un risarcimento di 75.000 euro.

““Il potere predilige il silenzio e l’omertà, e invece è giusto che i cittadini di Amantea sappiano: martedì prossimo, 23 febbraio, presso il Tribunale di Paola avrà inizio il procedimento civile con il quale il dott. Sabatino, padre dell’attuale sindaco di Amantea chiede al nostro consigliere comunale Francesca Menichino un risarcimento di 75.000 euro affermando di avere subito un grave danno d’immagine, la lesione del decoro nonché sofferenza e pregiudizio fisici.” – lo affermano in una nota tutti i parlamentari calabresi del M5s Nesci, Morra, Parentela, Dieni e l’europarlamentare Ferrara.

Sabatino, nella qualità di ragioniere, ha gestito la cassa del Comune per più di quarant’anni in venti dei quali è stato anche di fatto segretario dell’Ente.

“I fatti si riferiscono a quanto accaduto il 7 agosto del 2014, quando alla Menichino recatasi in Comune per ritirare gli atti del Consiglio Comunale previsto per l’indomani venne opposto un violento rifiuto da parte del Sabatino, vero padrone dell’ Ente”- afferma il senatore M5s Luigi Gaetti, vicepresidente dell’ Antimafia, e firmatario con il senatore Morra di un’interrogazione parlamentare tesa a far luce sulla quotidiana presenza del ragioniere Sabatino negli uffici comunali dopo la pensione, prima per formare la segretaria ed ora in modo palesemente illegittimo come volontario civico, mentre a giugno 2015 sono stati tutti bocciati i candidati al concorso per la ragioneria dell’Ente.

Occorre anche informare che tramite una pec del suo legale il Sabatino aveva fatto sapere alla Menichino che avrebbe rinunciato ai soldi purchè lei avesse dichiarato, insieme a tutti i parlamentari M5s, di avere dichiarato il falso, porgendo relative scuse e purchè non facesse più riferimento diretto o indiretto “al suo lavoro gratuito” al Comune di Amantea.

“ Un’ulteriore violenza” -afferma Dalila Nesci- che sul tentato bavaglio alla Menichino fece un duro intervento in Aula il 13 ottobre scorso”.

“Ho rifiutato qualsiasi condizione propostami e sono pronta ad affrontare questa vicenda processuale, nella quale non potrò fare altro che ribadire la verità dei fatti accaduti il 7 agosto del 2014, sui quali il primo cittadino avrebbe dovuto separare la condizione di figlia da quella di sindaco, e con un atto di consapevolezza ammettere la verità che ben conosce e garantire trasparenza alle opposizioni e ai cittadini amanteani”- afferma la consigliera Menichino e conclude “ continuerò fino in fondo il mio dovere di opposizione politica, lontana da qualsiasi condizionamento personale, perché occorre invertire la concezione personalistica della politica amanteana, e perché qui non si tratta della contesa tra due persone ma di una reazione quasi inevitabile del sistema di potere familistico e clientelare presente ad Amantea ed in Calabria alla severa, coerente e prima d’ora ignota opposizione del M5s.”

Si ringrazia per l'attenzione e si porgono distinti saluti.

Nicola Morra

Luigi Gaetti

Dalila Nesci

Paolo Parentela

Federica Dieni

Laura Ferrara

Francesca Menichino

Si allega anche video dell'intervento della deputata Dalila Nesci.

 https://www.youtube.com/watch?v=n1osCEzvSCk

Pubblicato in Primo Piano

Nei giorni scorsi Francesca Menichino, consigliera di minoranza del M5s nel consiglio comunale di Amantea, ricordava la mancanza del ragioniere comunale dal 1 novembre 2014.

 

Una situazione difficile alla quale ha dovuto dare una soluzione, pur precaria, la dottoressa Maria Luisa Mercuri che si è dovuta sobbarcare anche questo impegno oltre quello di Segretaria comunale.

Invero, si era tentato di nominare un nuovo ragioniere e venne bandito un concorso pubblico al quale parteciparono ben 68 persone.

Uno strano concorso la cui qualificata commissione costituta dalla dottoressa Lupo Tiziana e dai dottori Saragò Pasqualino, Tenuta Stefano e Meranda Giuseppe bocciò tutti i concorrenti , nessun dei quali potè concludere le fasi concorsuali.

 

Una commissione alla quale recentemente sono stati liquidati compensi fissi, variabili e spese di viaggio per un importo complessivo di euro 11.299,00

Ma l’amministrazione non è stata con le mani in mano, anzi.

Il 22 gennaio 2016 è stata bandita una selezione per l’incarico a tempo determinato del funzionario responsabile del IV settore -­ Servizi finanziari.

Il termine di scadenza delle domande di partecipazione è stato stabilito nel giorno 8 febbraio 2016 ed entro tale data sono pervenute le domanda solo di tre concorrenti.

I signori Vigliatore Gaetano, De Fazio Vincenzo e Suriano Luigi.

 

La data della prova orale è stata fissata per giorno 11 febbraio 2016, alle ore 12.00, presso l’ufficio di segreteria e si è svolta regolarmente.

Stando alle informazioni assunte in via breve alla selezione avrebbe partecipato soltanto un candidato , il signor Vigliatore Gaetano, che ha presentato un curriculum ricco di prestazioni lavorative presso il comune di Panettieri, di Paterno Calabro, ed altri.

 

Il dr Vigliatore avrebbe superato la prova prevista nella selezione.

Dopo circa 16 mesi ecco finalmente la luce in fondo al tunnel

Ora non resta che la sua nomina, di competenza del sindaco Monica Sabatino

Comunque sia , occorre ricordare che si tratta di un incarico “intuito personae” non derivando dalla selezione alcun obbligo per l’ente locale.

Peccato che il dr Vigliatore non abbia evidentemente partecipato al precedente concorso pubblico, diversamente Amantea avrebbe avuto un ragioniere già da maggio 2015!.

Pubblicato in Politica

Scrive Francesca Menichino: "Un nuovo ragioniere al Comune di Amantea non si riesce proprio a trovare.

Ma c’è una novità: domani si proverà a cercarne uno provvisorio, uno a tempo.

Ci sono tre concorrenti nell’elenco pubblicato ieri sul sito (lo alleghiamo) e sono Vigliatore Gaetano, De Fazio Vincenzo e Suriano Luigi che domani saranno sottoposti ad una pubblica selezione presso il Municipio alle ore 12.

Quella della sostituzione del ragioniere pensionato è ormai una storia infinita, a metà tra il comico e il tragico.

Comico perché appare una farsa da stentare a creder che sia possibile, tragico per un Comune e per una città che avrebbe diritto ad una amministrazione “normale” ed efficiente, imparziale e trasparente.

 

Un’amministrazione di una città, non una gestione delle cose private di famiglia.

Una storia che è cominciata già con la proroga al ragioniere deliberata prima delle elezioni del 2014, poi con la nomina del padre nello staff del sindaco-figlia dopo la pensione, poi mentre la segretaria assumeva ufficialmente la funzione di ragioniera il ragioniere diventava prima collaboratore gratuito con il compito di formare proprio la segretaria e poi volontario civico a partire dal 17 novembre scorso, l’unico volontario civico del Comune di Amantea.

Tutto questo mentre l’espletamento di un concorso bandito a luglio 2014 procedeva a rilento per concludersi il 18 giugno 2015 con un esito sorprendente: “Nessuno dei concorrenti è ammesso” , forse l’unico concorso in Italia (o nel mondo) finito senza un vincitore.

 

Per quel concorso con 68 domande e nessun vincitore abbiamo speso ben 11.299 euro di soldi pubblici: ma quanto abbiamo dato ai componenti della commissione per bocciare tutti?

Siamo un comune da guinness dei primati: nel rapporto costi benefici il concorso più rigoroso e più costoso di tutta Italia.

Siamo un Comune da record.

E così dal 1 novembre del 2014, da quasi un anno e mezzo manca un ragioniere in Comune, e la Segretaria si è sobbarcata questo doppio impegno in sole 15 ore settimanali, anzi triplo per circa 9 mesi cioè il periodo in cui ha gestito anche l’Ufficio Tributi prima delle varie nomine successive.. altra storia difficile.

Ma come mai oggi la Segretaria dopo essersi formata per un anno alla scuola del ragioniere non continua più nel suo incarico? Se è vero come la segretaria stessa ci ha detto che sta per essere bandito il concorso “normale” a tempo indeterminato allora perché non continuare fino ad espletamento del concorso da fare nel più breve tempo possibile?

E invece la segretaria lascia e pare che sarà proprio lei a esaminare domani i tre concorrenti per il suo incarico, ma chi saranno gli altri esaminatori, sul sito non è dato sapere. E non è dato capire il perché di questa scelta che comporterà un aggravio di spesa almeno per sei mesi che è il tempo stabilito per il nuovo incarico, salve ulteriori proroghe.

Perché non si è provveduto ad espletare il concorso nel più breve tempo possibile senza conferire altri incarichi e mantenendo nel ruolo la segretaria senza aggravi di spesa?

Dopo Pileggi, altro consulente del quale il Comune di Amantea non riesce proprio a fare a meno, e gli ha prorogato l’incarico con la Delibera di Giunta n.1 dell’anno 2016 avremo così un altro consulente nella ragioneria.

Dopo il declino del carnevale il sindaco ha detto che verranno prese decisioni “rivoluzionarie”.

Dopo tutto questo e tanto altro siamo sempre più convinti che l’unica rivoluzione possibile ad Amantea debba partire dalle dimissioni di questa amministrazione e dalla consapevolezza dei cittadini.

Auguri a tutti noi."

Pubblicato in Cronaca

E’ questo il senso profondo dell’intervento letto da Antonella Guido Rizzo anche per nome e conto degli altri 5 ex vigili precari in occasione del comizio tenuto ieri sera da Francesca Menichino del M5s.

 

Un intervento che sembra porre in secondo piano quanto detto dalla consigliera di minoranza e che S&o è il seguente.

“ Carissimi, lo spirito con cui affronto oggi questo incarico di salire su questo palco è quello di sempre: il coraggio e la trasparenza che mi contraddistinguono.

Io e le altre in nome delle quali parlo lo facciamo per lanciare una sfida.

 

Si tratta di una scelta di coraggio.

Ho scelto come le altre di non abbandonare il mio paese.

E non cedo alla tentazione di non vedere e di non sentire anche se so che sarebbe stato tutto più facile.

I nostri sacrifici non sono serviti a nulla. I miei sogni sono stati avvelenati e distrutti da un sistema malato che lei, gentilissima professoressa, oggi sindaco del mio paese, professava, in tempo di elezioni, di voler cambiare.

 

Oggi, invece, noi poveri cittadini ci ritroviamo di fronte ad una concezione padronale della politica che occupa e gestisce il potere per il perseguimento di interessi di parte.

Alla faccia della legalità e della giustizia.

Tutto ciò ha portato al nostro personale declino.

Il declino di 6 famiglie di ex vigili precari ai quali è stato tolto il pane quotidiano.

Questo è quello che chiedeva ognuno di noi, il pane quotidiano.

Purtroppo, nostro malgrado, ci ritroviamo a casa, umiliati e nel mentre continuiamo ad assistere ogni giorno a passerelle di consiglieri ed assessori che vorrebbero il nostro saluto, perchè tanto” non è successo nulla di grave”.

 

Invece non ci sono più i presupposti e le condizioni per andare avanti, quando ti vengono tolte tranquillità, serenità, sorriso ed entusiasmo.

Avevamo creduto alle facili promesse elettorali, alle quali abbiamo dato fiducia , ma siamo stati traditi.

La politica affamata di potere ha prevalso su di noi, semplici cittadini che chiedevamo solamente che il posto di lavoro venisse difeso.

VERGOGNA

A voi tutti amministratori incapaci auguriamo un felice 2016

E speriamo che le vostre coscienze si sveglino e vi portino a pensare a quanti in questo splendido paese avete tolto la dignità, IL LAVORO

Pubblicato in Politica

Ecco il comunicato stampa del Consigliere Comunale  Francesca Menichino del M5s Amantea

L'anno 2015 si è appena concluso.

 

Un anno difficile, nel mondo in Italia ed anche ad Amantea.

Da un punto di vista amministrativo qualcuno dice sia stato il peggiore della storia del governo cittadino.

Non sappiamo dire se sia così ed evitiamo pericolose classifiche in una storia amministrativa della città negativa per Amantea da diversi decenni.

In una continuità di incapacità, clientelismo e concezione privatistica della casa comunale, gestita nel tempo (e non solo ora) come se fosse proprietà privata.

Certo, adesso può apparire più evidente visto che a guardare l'organigramma dell'ente a volte si rischia di scambiarlo con un albero genealogico...

E visto che un ragioniere non si riesce a trovarlo neanche col lanternino.

E che al concorso espletato dopo un anno di lunga  ed inutile attesa nessuno dei partecipanti ha superato le prove scritte.

Abbiamo assistito noi come tutti i cittadini a scelte scellerate della politica.

Tante sono le cose successe, ne ricordiamo qui solo alcune.

Innanzitutto la situazione finanziaria dell'ente:

- ai 20 milioni di euro di debiti del 2014 se ne aggiungono altri 3 per nuove opere nel 2015 e altrettanti si programmano per il 2016;

- si fanno poi debiti trentennali per pagare altri debiti;

- si rinegoziano protraendoli fino al 2044 ben 136 mutui.

Poi la visione della città : la rinuncia alla ristrutturazione del lungomare, al quale si preferiscono ponti e passerelle che non possono rappresentare investimenti produttivi per la città. E tutto questo ignorando la città stessa che chiedeva, come forse non era mai accaduto prima, che si scegliesse il lungomare e con esso la programmazione di uno sviluppo turistico per il futuro della città. Che non è compatibile con il nuovo misero progetto di un semplice "restyling" previsto quasi come un contentino per cittadini che non portano più l'anello al naso.

 

E poi le falle della macchina amministrativa:

- il "travaglio" dell'Ufficio Tributi,

- l'odissea della Tari sospesa il 16 aprile e inviata nuovamente con "gli auguri di Natale" notevolmente "rettificata verso l'alto";

- le continue bollette pazze che risalgono addirittura al 2006.

E tutto questo a fronte di servizi carenti o inesistenti:

strade dissestate, servizi scolastici  inadeguati e che iniziano a novembre e dicembre, acqua carente in estate, rifiuti per strada, disservizi di ogni genere.

E poi lavoratori nei vari settori che devono pietire il pagamento degli stipendi sempre arretrati.

E poi le notevoli difficoltà abitative, che riguardano la dignità stessa della persona umana.

Ed infine lavoratori mandati a casa a conclusione dell' "epopea dei vigili precari" e della "querelle" degli ausiliari del traffico.

E' per raccontarvi questo anno e per cercare di programmare il prossimo che abbiamo pensato di incontrarci nella pubblica piazza.

Ne sentiamo la necessità ed anche il dovere, non solo per informarvi, ma anche per guardarci negli occhi e ascoltarci in un dialogo e in uno scambio di pareri, visioni e contributi, di cui voi cittadini possiate essere protagonisti.

Quando c'è un governo nella città o nella nazione che non curi gli interessi dei cittadini i cittadini sono chiamati a "resistere".

E se il 2015 non sia il peggiore anno amministrativo della città di Amantea ci auguriamo comunque che non ve ne siano di peggiori!

Ma occorre la partecipazione e la consapevolezza dei cittadini.

 

Vi aspettiamo domani in piazza Commercio alle ore 17.

Buon 2016 a tutti.                                         Movimento 5 Stelle Amantea

Il 30 settembre del 2014 apprendiamo in Consiglio che l’amministra zione Sabatino rinunciava al Progetto di ristruttura zione del Lungomare, devolvendo i due milioni e mezzo per opere di respiro marginale e non prioritarie per la città.

 

Reagiamo e ci attrezziamo per dar vita ad una raccolta firme, facendo banchetti per informare i cittadini e incentivarne il pensiero critico e la partecipazione.

Qualche “cittadino illuminato” ci fa osservare che il dibattito sul lungomare doveva essere ampio, corale e trasversale perché i cittadini potessero ottenere ascolto. Comprendiamo che è così, e accettiamo di costituire senza bandiere il “Comitato Lungomare”. Quella per il lungomare diventa una battaglia per la città, per il suo futuro e una battaglia di democrazia, che rimarrà nella storia di Amantea: il 18 giugno infatti la petizione Lungomare firmata da 1609 cittadini diventa una proposta di delibera e arriva in Consiglio Comunale. In consiglio chiediamo che si dia la parola a quel “cittadino illuminato” per presentare la proposta, ma anche dopo il suo intervento appassionato e assolutamente disinteressato l’amministrazione dei “ponticelli” (tra i ponti e gli “orticelli”) dice NO, senza appello. Ovviamente era già tutto deciso e “calcolato”.

 

 

Dopo circa sei mesi l’amministrazione riporta in Consiglio il Lungomare, decidendo di contrarre un altro mutuo (ce ne sono in corso almeno 136 fino al 2044) di 1.400.000 euro per destinarli ad una semplice “rinfrescata”, lasciando intatta la struttura. Ma chi l’ha deciso? Con chi se n’è parlato? Certo non con le minoranze consiliari, non con il Comitato Lungomare, né ovviamente con i cittadini. Inevitabile per noi criticare duramente questa decisione autoritaria, solitaria, e terribilmente antidemocratica, evidenziando la mancanza di partecipazione tanto sbandierata in campagna elettorale.

Dopo il voto il sindaco chiede la parola e per difendersi dall’accusa relativa alla mancanza di partecipazione dice di avere avuto modo di discuterne col partito democratico, cui quasi tutta l’amministrazione appartiene, aggiungendo di dover approfondire il confronto sul progetto definitivo e di essere disponibile ad altri confronti. Le parole che riportiamo testualmente sono state: “Noi siamo un’amministrazione quasi tutta partito democratico ed abbiamo avuto modo di discuterne con il gruppo del partito democratico”, a dimostrazione dell'ennesimo atto di umiliazione del concetto di confronto plurale, trasparente ed aperto con i cittadini, considerando il sindaco sufficiente, con la sua maccheronica affermazione, il "cosiddetto" dialogo con un partito. Noi del MoVimento 5 Stelle riteniamo doverosa la chiarezza e obbligatoria la trasparenza nei riguardi di tutti, condannando la pratica dei processi decisionali oscuri operati in sciagurate camere di compensazione partitiche, espressione di una Politica che continua a puzzare di quel marcio autoreferenziale che non incrocia mai i desideri, le aspirazioni e la voglia di partecipazione plurale della cittadinanza intera.

 

Purtroppo questi valori non sono prioritari per un’amministrazione che non consente le riprese del Consiglio e ritarda la modifica regolamentare che doveva essere calendarizzata il 30 novembre scorso. E che gestisce la casa dei cittadini come fosse proprietà privata.

Se sia vero o meno quanto affermato dal sindaco, se ci siano altre “versioni” della realtà poco ci importa.

Ciò che più conta in questo momento è chiedere all’amministrazione di aprire il confronto con la cittadinanza, come detto in consiglio, su un’opera come il lungomare le cui sorti, che sono le sorti della città, non possono essere decise nelle segrete stanze né del Palazzo né eventualmente di un partito.

A quando dunque il confronto? Attendiamo risposta.

Francesca Menichino contesta al Sindaco, alla Presidente del Consiglio, al Responsabile dell’Ufficio Tecnico ed alla Segretaria Generale il mancato adempimento obblighi di pubblicità della Modifica al Programma Triennale delle Opere pubbliche.

 

Questo il testo della lettera datata 30 novembre ed allegata al verbale del consiglio comunale

“Come ogni amministratore dovrebbe sapere, la normativa prevede, in ossequio ai principi di trasparenza e partecipazione, precisi obblighi di pubblicità ed in particolare che gli schemi adottati dei programmi triennali ed i relativi elenchi siano affissi, prima dell’approvazione, per almeno sessanta giorni consecutivi nella sede dell'amministrazione procedente, che può adottare ulteriori forme di informazione nei confronti dei soggetti comunque interessati al programma; sono previste poi ulteriori pubblicazioni presso siti internet indicati dalla normativa legislativa e regolamentare che disciplina la materia.

 

La normativa, ovviamente, non può non riguardare anche le modifiche sostanziali del Piano, qualsiasi modifica che ovviamente andrà ad incidere sulla vita dei cittadini interessati all’opera programmata e in modo più ampio a tutti i cittadini amministrati.

Infatti la fase della pubblicità del piano triennale e dell’elenco annuale costituisce un momento importante in quanto consente di portare a conoscenza degli amministrati le scelte operate dall’Amministrazione e dà la possibilità a qualunque cittadino ed ai gruppi rappresentati in Consiglio di formulare osservazioni e proporre modifiche a tali documenti che costituiscono un fondamentale strumento di programmazione dell’attività dell’Ente e della vita della città.

 

Se questo è vero sempre ed attiene al rispetto delle regole e dei principi di democrazia, è tanto più vero in un caso come quello di un intervento previsto per il lungomare che tanto ha fatto discutere nella primavera scorsa e che è arrivato in Consiglio con una proposta di iniziativa popolare puntualmente bocciata dall’amministrazione.

Il 18 giugno l’amministrazione ha detto no alla proposta dei cittadini di mantenere il finanziamento di 2.500.000 euro perché si è preferito fare ponti e passerelle, e non perché ci fosse un effettivo problema relativo alla concessione demaniale come risulta oggi evidente, ed oggi si fa un nuovo mutuo di 1.400.000 euro per un intervento di cui non conosciamo le caratteristiche, non le conoscono i cittadini, non le conoscono le minoranze consiliari, non le conosce il Comitato Lungomare, non le conoscono gli stakheolders cioè gli operatori del settore turistico e di quello commerciale. Un intervento di cui apprendiamo in modo causale in una commissione consiliare che aveva altri punti all’o.d.g., un intervento di cui non si è per niente discusso. Ma che modo di operare è questo? Ma quando parlate di condivisione, di partecipazione e di democrazia ci prendete in giro? Ma sapete che stiamo parlando di lavori pubblici e non di lavori privati?

 

La proposta che oggi abbiamo il dovere di fare è quella di rinviare la trattazione di questo punto in quanto è necessario, nel rispetto della legge, procedere ad idonea pubblicazione secondo le modalità e per il tempo previsto dalle norme che disciplinano la materia, ed avviare un dialogo democratico con i cittadini, ed in particolare con il Comitato Lungomare appositamente costituitosi nell’aprile scorso, oltre che con gli operatori del settore turistico e commerciale della città.

Una decisione così importante non può essere presa in modo autoritario così come si sta facendo.

Si richiede particolare attenzione in tal senso al Responsabile del Programma triennale delle opere pubbliche e alla Segretaria generale, responsabile nell’ Ente della conformità degli atti amministrativi a leggi e regolamenti”.

IL GRUPPO CONSILIARE M5s               Il Consigliere Francesca Menichino

Pubblicato in Cronaca
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