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Ricadi. (Vibo Valentia). Una cena costata cara! I proprietari dell’alloggio escono per andare a cena.

Via libera così ai malviventi che hanno agito indisturbati.

Aperta la cassaforte è stata fatta man bassa degli oggetti d’oro, per una perdita ingente di migliaia di euro.

 

Lo sportello cassaforte di famiglia è stato tagliato letteralmente a metà.

Poi il rientro. Insieme ad una figlia ed ai nipotini.

Tanto lo spavento e la rabbia appena visto la casa con cassetti e sportelli di armadi spalancati, cartacce e qualche monile in mille pezzi a terra.

I malviventi non hanno lasciato nulla di intentato aprendo non solo la cassaforte ma anche tutti gli sportelli della camera da letto padronale

«Siamo rientrati dalla serata fuori attorno alla mezzanotte. Abbiamo lasciato casa verso le 20.50. Non appena tornati, abbiamo subito notato le porte d’ingresso all’appartamento spalancate».

I ladri per non essere visti hanno svitato ogni lampadina del terrazzo e realizzato un passaggio nella siepe.

Ai proprietari non è rimasto allora che denunciare il furto ai carabinieri di Spilinga, sperando si faccia luce sulla vicenda

Pubblicato in Calabria

Un ladro si introduce nell’abitazione di un’anziana e dopo averla strattonata e minacciata la rapina.

Individuato ed arrestato dalla Polizia Di Stato

Nel pomeriggio di ieri, a conclusione di una serrata attività di indagine, personale della Squadra Mobile

 

ha dato esecuzione all’Ordinanza di applicazione della Misura della Custodia Cautelare in carcere, emessa in data odierna dal G.I.P. presso il Tribunale di Cosenza, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di un giovane, G.D.V., 40enne di Cosenza, per i reati p. e p. dagli artt. 628 n. 3 bis e 3 quinquies (rapina) e 614 c.p. (violazione di domicilio).

Questi i fatti.

La mattina dello scorso 22 dicembre, personale della Polizia di Stato interveniva in un condominio di questa Piazza Zumbini dove poco prima un ignoto malfattore si era introdotto nell’abitazione di un’anziana e dopo averla strattonata e minacciata le aveva sottratto il denaro custodito in casa, calandosi subito dopo dal terzo piano dello stabile grazie a una tenda in stoffa e dandosi infine alla fuga.

Gli accertamenti della Squadra Mobile partivano dal rinvenimento, sul solaio dell’atrio esterno del condominio, di un documento di identità appartenente ad un noto pregiudicato cosentino e proseguivano attraverso l’acquisizione di tutti i filmati dei sistemi di videosorveglianza della zona.

In effetti dalle immagini acquisite emergeva inconfutabilmente come l’uomo che si era dato alla fuga fosse proprio il pregiudicato di cui sopra, intestatario del documento di identità rinvenuto.

Le fonti di prova venivano così raccolte e compendiate in un’informativa di reato alla locale Procura della Repubblica, guidata dal Procuratore dott. Mario Spagnuolo, che dopo averle attentamente valutate ha richiesto ed ottenuto al Giudice per le Indagini Preliminari un provvedimento di applicazione di misura cautelare che è stato eseguito nel pomeriggio odierno mediante sottoposizione dell’uomo alla custodia cautelare in carcere.

Foto dal web

Pubblicato in Cosenza

Stando a quanto ricostruito, pare che i malviventi siano riusciti a forzare una cassaforte

Colpo da 300mila euro nell'abitazione dell'ex sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, in zona tribunale.

 

 

Ignoti sarebbero riusciti ad entrare nell'appartamento durante la notte tra sabato e domenica scorse mentre la casa era vuota, per questo il furto è stato notato solo al rientro di Pisapia e della moglie Cinzia Sasso.

La coppia era stata assente solo 24 ore, stando a quanto indicato dalla questura.

Stando a quanto ricostruito dalla polizia, pare che i malviventi siano riusciti a far saltare il nottolino della porta.

L'allarme non era stato inserito dalla famiglia Pisapia, che vive in un quinto piano di un condominio.

Una volta dentro, sono stati capaci di forzare una cassaforte presente all'interno della cabina armadio: c'erano gioielli e orologi preziosi. Sul posto anche la scientifica per i rilievi tecnici.

Giuliano Pisapia non è stato l’unico sindaco di Milano a subire un furto.

A maggio 2018 era toccato all'attuale sindaco di Milano, Beppe Sala mentre lui era al mare.

Le ladre, poi arrestate, si erano introdotte nell'appartamento in zona Brera del primo cittadino, che si trovava in Liguria per il weekend.

Hanno forzato la porta blindata con un piede di porco e si erano introdotti nell'abitazione, completamente messa a soqquadro.

Da lì sarebbero scomparsi un Rolex d'epoca, una macchina fotografica e alcuni piccoli gioielli in oro.

E’ andata meglio a Dori Ghezzi in zona Lotto.

Per fortuna, in questo caso, il furto è stato 'sventato' da una vicina di casa della vedova di Fabrizio De André.

Sul posto sono infatti intervenuti i carabinieri del Nucleo Radiomobile, avvertiti dalla vicina, e la banda di ladri è dovuta scappare a mani vuote.

Ora sul caso indagano i militari che hanno fatto i rilievi all'interno dell'abitazione messa a soqquadro nella speranza di trovare tracce utili a risalire all'identità dei membri della gang.

Pubblicato in Italia

Nocera Terinese – Un furto “con destrezza” quello che si è verificato questa mattina al bar “Blue Sky” di Nocera Terinese.

Secondo una prima ricostruzione, un uomo incappucciato si sarebbe introdotto nel locale quasi all’orario di apertura, sottraendo dalla cassa circa 200 euro.

 

 

Il proprietario, in stato di shock per qualche minuto, avrebbe raccontato di non ricordarsi tutti i particolari dell’accaduto ma solo di aver notato, poco dopo, la cassa aperta privata dei soldi, senza aver subito minacce o aggressioni.

Sul posto i carabinieri di Nocera Terinese e di Lamezia che stanno visionando le telecamere della zona ed hanno avviato le indagini per chiarire quanto accaduto.

Pubblicato in Basso Tirreno

Arrivano con un furgone , sfondano i vetri, rubano circa 30 mila euro di telefonini e scappano via.

Solo telefonini.

Un furto programmato.

A subirlo la ditta Turco di Campora San Giovanni.

Sulla Statale 18.

 

 

Il furgone era stato rubato due giorni prima poco a sud di Campora San Giovanni

Il furto di cellulari è un reato sempre più diffuso.

In Italia si rubano o si smarriscono circa centomila cellulari ogni anno.

A chi sono destinati questi cellulari ?

Certamente non a persone per bene.

Forse andranno all’estero per tentare di evitare che vengano rintracciati

Non tutti sanno che ogni telefonino ha un codice detto IMEI (International Mobile Equipment Identity), che identifica il cellulare stesso

E’ un codice univoco che il costruttore attribuisce a tutti i suoi prodotti.

Questo codice è riportato su tutte le confezioni dei telefoni che acquistiamo, o reperibile premendo *#06# sul tastierino numerico di qualsiasi cellulare.

Nel momento in cui viene fatta denuncia di furto, le forze dell'ordine diramano l'IMEI dell'apparecchio sottratto illegalmente agli operatori.

Bene, la forza di questo sistema sta nel fatto che questo IMEI non cambia, anche se al nostro cellulare rubato viene sostituita la SIM Card. Quando il malfattore si collega alla rete, invia la richiesta di accesso riportante sia il codice SIM che quello IMEI

L'operatore cui il delinquente si collega è in grado di inviare quel messaggio di cui parlavamo prima, ed il telefono diventa inutilizzabile fino a revoca del divieto di utilizzo da parte del gestore della rete, fino a quando, cioè, il telefono non viene restituito.

Si potrà anche rintracciare il terminale tramite triangolazione di ponti radio, come se si utilizzasse un sistema GPS, al fine di indicare alle forze dell'ordine la posizione del telefonino rubato e conseguentemente quella del ladro.

Pubblicato in Campora San Giovanni

Furto in una casa sul lungomare di Amantea.

Rubati soldi in contante.

Rubati anche vestiti, in particolare ci dicono giubbini di pelle, un elemento indicativo, ci sembra.

 

E poi rubati anche elettrodomestici tra cui tv ed altro similare.

Sconosciuti gli altri elementi.

Non siamo autorizzati, invece, a riferire il nome del proprietario dell’appartamento dove è stato effettuato il furto.

Gli investigatori stanno indagando in tutte le direzioni.

Ove possibile si provvederà ad accedere ad eventuali telecamere anche private site nella zona del furto.

La zona del furto è nella parte centrale del lungomare.

Praticamente dalle parti de Il Sombrero .

Pubblicato in Cronaca

Rapina all'ufficio postale di Diamante.

Il fatto sarebbe avvenuto nel pomeriggio di oggi, intorno alle 16.00, proprio mentre tutti erano intenti a veder passare la tappa del Giro d'Italia.

 

 

Due uomini, coperti da caschi integrali e armati di mazze, hanno sfondato i vetri delle casse, arraffando tutto ciò che era possibile e fuggendo, pare, con un ciclomotore.

Il bottino sarebbe di circa 14.000 euro.

All'interno dell'ufficio, al momento del fatto, c'erano solo tre impiegate che si sono poi rifugiate all'interno di una stanza, dando l'allarme.

Sul posto sono poi intervenuti i carabinieri, che hanno anche messo in atto diversi posti di blocco.

Pubblicato in Alto Tirreno

Una storia che durava da tempo.

Il proprietario di una farmacia aveva denunciato ai carabinieri ammanchi inspiegabili dal registratore di cassa.

I carabinieri così, prendendo spunto dalle segnalazioni ricevute, hanno deciso di effettuare alcuni approfondimenti all’interno della farmacia negli orari di chiusura.

Così nel primo pomeriggio di lunedì, mentre l’esercizio pubblico era chiuso per la pausa pranzo, i militari hanno tratto in arresto in flagranza del reato di furto aggravato B.S.P., longobucchese classe 1964.

L’ennesimo furto di parte dell’incasso di una farmacia.

Colto in flagrante dai carabinieri il ladro.

L’uomo, infatti, sfruttando le poche presenze nel Paese dato l’orario, si era introdotto in farmacia e si era diretto al registratore di cassa, asportando la somma, poi recuperata e restituita, di circa quaranta euro.

I militari, appostati sul retro, sono prontamente intervenuti e per lui sono scattate le manette.

Successivi accertamenti hanno permesso di trovare nell’abitazione dell’uomo una somma di denaro di circa millecinquecento euro, probabile provento di ulteriori furti perpetrati nei giorni scorsi con le stesse modalità.

Sono in corso approfondimenti per verificare come l’uomo potesse aver ottenuto una copia delle chiavi dell’esercizio commerciale.

Il 54enne, al termine delle formalità di rito, è stato rimesso in libertà su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica di Castrovillari, non ritenendo sussistenti allo stato esigenze di natura cautelare, per cui si procederà alla convalida dell’arresto.

Pubblicato in Cosenza

PAOLA. I Carabinieri della Compagnia di Paola, nucleo operativo e radiomobile, hanno tratto in arresto due ragazzi polacchi, S.L.J e J.P., di 33 e 23 anni, in Italia senza fissa dimora, con l’accusa di rapina impropria.

 

Lo strano atteggiamento dei due giovani, un ragazzo ed una ragazza, ha fin da subito insospettito il direttore del supermercato Despar ubicato all’interno del centro commerciale di Paola I Pini.

Il commerciante, posizionatosi in area defilata, ha potuto constatare che i due, sebbene si muovessero con fare circospetto, avevano iniziato a prelevare un cospicuo quantitativo di merce dai vari scaffali, infilandolo all’interno di due voluminosi borsoni che avevano al seguito.

Quando i due, convinti di averla fatta franca, hanno imboccato la via dell’uscita, hanno trovato ad attenderli il direttore dell’esercizio commerciale il quale, nel tentativo di far restituire il maltolto, è stato scaraventato a terra da uno spintone ben assestato dal giovane polacco.

L’immediato intervento dei carabinieri, allertati da personale del Despar, ha permesso di localizzare i due fuggitivi mentre scappavano sui binari della linea ferroviaria tirrenica.

Ne è seguito un breve inseguimento a piedi, ad esito del quale i militari hanno bloccato i due malfattori, recuperando tutta la refurtiva asportata. Successivi accertamenti hanno permesso di quantificare in 600 euro il valore dei prodotti asportati all’interno del supermercato.

Per il direttore del Despar, fortunatamente, nessun danno fisico, ma solo un grande spavento.

Gli arrestati, terminate le formalità di rito, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Paola, coordinata dal Procuratore Pierpaolo Bruni, sono stati trattenuti presso le locali camere di sicurezza in attesa della celebrazione del rito per direttissima.

Pubblicato in Paola

Catanzaro - Nel corso della nottata, i Carabinieri della Compagnia di Soverato, supportati dai colleghi della Compagnia di Roccella Jonica, hanno arrestato, in flagranza di reato, due giovani reggini: si tratta del 23enne Cosmano Bruzzese e del 24enne Stefano Ronzello, residenti, rispettivamente a Stilo e Monasterace, gravemente indiziati della rapina a mano armata avvenuta nella mattinata di ieri, presso l’ufficio postale di S. Andrea Apostolo dello Jonio.

Erano le 10:15 quando la Direttrice dell’ufficio postale di S. Andrea, terrorizzata, ha contattato la Centrale Operativa di Soverato, comunicando che, poco prima, due giovani, con volto travisato da passamontagna e armati di fucile a canne mozze, si erano introdotti all’interno della struttura, impossessandosi 1000 € circa dalla cassa, per poi dileguarsi repentinamente a bordo di un’autovettura, a forte velocità, in direzione Reggio Calabria.

Giunti immediatamente sul posto, i Carabinieri della locale Stazione e del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno effettuato i primi rilievi, ascoltato i presenti e acquisito le immagini degli impianti di videosorveglianza installati sia in loco che lungo le vie di fuga, al fine di identificare i responsabili e individuare il mezzo utilizzato dagli stessi.

Tali attività, proseguite ininterrottamente fino a tarda nottata, hanno consentito di ricostruire dettagliatamente il percorso fatto dai rapinatori, accertando, tra l’altro, l’utilizzo di una targa di copertura al fine di eludere i controlli delle Forze di Polizia.

Nonostante ciò, dopo una lunga serie di approfondimenti info-investigativi, i militari sono riusciti a localizzare il mezzo, rinvenuto, unitamente ad altri indumenti, all’arma e alle munizioni utilizzati in occasione della rapina, nel corso di rastrellamenti e perquisizioni domiciliari eseguiti nella vallata dello Stilaro.

Il materiale è stato sottoposto a sequestro, in attesa dell’invio al R.I.S. di Messina per agli accertamenti di rito. In particolare, per quanto riguarda il fucile, verranno effettuati degli esami finalizzati al ripristino dei contrassegni matricolari e alla verifica di eventuali compatibilità con altri eventi delittuosi avvenuti nel territorio nazionale.

Per i giovani rapinatori, entrambi incensurati, sono scattate le manette e la successiva traduzione presso la Casa Circondariale di Locri, a disposizione dell’Autorità giudiziaria procedente. Da Il Lametino

Pubblicato in Catanzaro
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