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Torna la paura ad Amantea, la segnalazione di un "buon cittadino" ai suoi amici viene da Acquicella, zona isolata, a nord di Amantea, ma in piena statale 18, dove dei ladri, secondo il nostro cittadino, hanno preso di mira un’abitazione.

Per entrare all’interno dell’appartamento pare che i malviventi si siano arrampicati, come acrobati ben addestrati, su una canaletta per lo scolo dell’acqua piovana ed abbiano forzato una finestra al primo piano.

 

 

Una volta all’interno dell’appartamento pare che abbiano rovistato ovunque per poi arraffare dei monili in oro e in argento e del contante.

Ad accorgersi di quello che stava succedendo sono stati dei vicini che hanno immediatamente contattato i Carabinieri di Amantea.

Indagheremo per capire se hanno portato via altra refurtiva ed i sono stati in altri appartamenti, infine chiederemo ai militari se abbiano tracce o segnalazioni da fornire alla popolazione.

 

Comunque rimane l’allarme in città, dove pare che un residente diversi giorni fa, si sia accorto di una persona che stava per scavalcare una rete di recinzione di un giardino riconducibile ad una proprietà privata.

 

Alla vista dell’uomo, questa persona, pare si sia allontanata di gran carriera, facendo perdere putroppo le proprie tracce.

Comunque l’appello del cittadino sui social, che ci ha avvisato del tentato furto, invita i suoi amici e concittadini ad avere gli occhi aperti.

Vi invitiamo anche noi, con immediatezza, nel caso vediate persone sospette a contattare le forze dell’ordine, vi invitiamo inoltre a non intervenire personalmente, poichè i ladri potrebbero essere armati.

Vi aggiorneremo nel caso ci siano novità.

Pubblicato in Cronaca

 

strongoli
Finiscono in manette dopo aver rubato all’interno di un appartamento ad Amantea quattro rumeni.

L'auto segnalata, nella mattinata di ieri per un furto in un'abitazione, è stata intercettata sulla 107 Silana Crotonese dai Carabinieri di una pattuglia del Nucleo della Compagnia di Petilia.

L'inseguimento a 240 all'ora é proseguito poi sulla 106 dove attendevano la Golf i militari delle Compagnie di Crotone e di Cirò Marina. 

La fuga si è interrotta a Strongoli Marina intorno alle ore 15.00.

 

 

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Strongoli, nel corso di un servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione dei reati predatori, hanno proceduto all’arresto, di quattro persone, in flagranza di reato per furto aggravato.

I carabinieri di pattuglia del comando provinciale si sono posti all' inseguimento di una una Golf nera che aveva forzato, poco prima, il posto di blocco sulla statale 106, dove un militare, pare, sia rimasto gravemente ferito.

 

 

L'auto dei malviventi era stata segnalata per un furto avvenuto all’interno di una abitazione a Campora San Giovanni nel Comune di Amantea. 

Raggiunta l'auto sulla strada secondaria di località Pontino, a Strongoli Marina, tra i caselli ferroviari 214 e 213, i militari l'hanno costretta a fermarsi speronandola. 

I 5 occupanti, pare cittadini di nazionalità rumena, a quel punto, si sono dati alla fuga a piedi, prendendo direzioni diverse per cercare di far perdere le loro tracce.

 

 

I militari avrebbero esploso anche dei colpi di pistola intimando ai fuggitivi di fermarsi. 

Per due la fuga è finita a ridosso di una recinzione nei pressi del passaggio a livello di località 213. 

In tutto ne sono stati fermati 4, uno purtroppo è scampato all'arresto, ma è ricercato in tutta la regione.

 

 

La refurtiva, dalle informazioni in nostro possesso pare, sia stata interamente recuperata. 

I ladri sono stati sottoposti agli arresti ed a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.

La scena è stata ripresa da diversi cittadini con i loro cellulari, alcune immagini e alcuni video sono reperibili su YouTube.

 

 

Pubblicato in Calabria

E’ amaro il rientro a casa quando si viene chiamati dal vicino che ti avverte che sente rumori dal tuo appartamento e sapendo che non ci sei sospetta che ti stiano derubando.

 

Corri a perdifiato mentre ti scoppia il cuore ed il cervello, sali le scale e scopri la porta di casa scassinata, quasi divelta.

Hai perfino timore che siano ancora dentro e che possano farti violenza anche fisica.

Ma per fortuna non è così ; sono andati via ma portandosi via mezza casa.

Resti senza parole. La casa è sottosopra. Non c’è un cassetto non aperto e tutto è per aria.

Chiami i carabinieri quasi per avere un minimo di conforto. Chiami anche i tuoi quasi per condividere la rabbia ed insieme il dolore per essere stato offeso nei tuoi beni e nei tuoi ricordi. Ogni cosa che manca, che ti è stata rubata era memoria di un evento, e rappresentava una parte della storia della tua vita e della tua famiglia

Ti senti impotente.

Deve avere avvertito questa sofferenza ieri sera il geometra Maurizio B. quando è arrivato a casa.

Una vita di sacrifici, di lavoro e poi in pochi attimi tutto viene portato via.

Non è solo per il valore dei beni rubati, ti senti offeso per le memorie che perdi con il loro furto. E ti senti anche offeso perché sai di non aver fatto male a nessuno e di non meritare questa violenza.

Ma serve poco.

Poi ti domandi su chi debba difenderti. E ti chiedi perché solo i carabinieri a fare ordine pubblico, visto che i vigili sono impegnati quasi esclusivamente istituzionale in tutte le occasioni o con i photored come se il problema della città fossero i semafori e la sicurezza della città dipendesse dalle contravvenzioni elevate a chi passa con il rosso.

E’ l’ennesimo furto nelle abitazioni della città e nei negozi

La differenza è che i negozianti hanno creato una rete diffondendo le foto delle ladre per potersi difendere, ma la gente è sola.

Pubblicato in Primo Piano

Si susseguono uno all’altro i furti ad Amantea. L'ultimo è di Domenica 7 Dicembre

 

Tutti senza lasciare segni, tutti senza essere avvertiti se non dopo, mai durante.

Nessun allarme viene dalla popolazione, come se si trattasse di fantasmi che piovono dal cielo e che in pochissimi minuti arraffano quanto possibile e spariscono nel nulla da dove sembrano esser venuti.


Cercano soldi ed oro.

Dei primi magari in particolare in questi tempi trovano poco, ma l’oro è ancora presente nelle nostre case , magari quello delle proprie figlie.

Ormai sono diversi i furti nelle abitazioni amanteane

L’ultimo oggi domenica 7 dicembre in via Adda, nella zona a sud di Santa Maria

È la casa di un commerciante che come tutti di domenica è nel proprio negozio a fare il proprio lavoro, quello che ha reso la città famosa.

E la casa quindi è disabitata, almeno da una certa ora nella mattinata.

La brutta sorpresa dei coniugi Motolese è al rientro a casa subito dopo la chiusura antimeridiana della attività commerciale.

Ma devono entrare in casa. Dall’esterno, nell’androne e nelle scale nessun segno di effrazione, niente.

Anche il portoncino caposcala è intatto.

Solo due le stanze visitate dai ladri di cui una della figlia e dalla quale sono stati rubati tutti gli oggetti in oro. Quasi inavvertibile la loro presenza.

Ben diversa la situazione nella stanza da letto dei coniugi. L’intera stanza è stata messa sottosopra alla ricerca disperata di tutto quanto utile orologi, soldi, gioielli.

E di quanto trovato è stato fatto man bassa, soprattutto gioielli.

Rabbia , sconforto, inaccettazione. Poi la reazione. La denuncia alla locale e vicina caserma dei carabinieri, la segnalazione, da cui la speranza di una individuazione dei ladri, della presenza di varie telecamere atte a registrare quanto occorso nel quartiere, nella via, e financo nella stessa casa.

Pronto l’intervento dei carabinieri della locale caserma con una pattuglia guidata dal brig. Giuseppe Rappoli che hanno provveduto a quanto di competenza e che sicuramente richiestane provvederà nelle prossime ore o giorni a visionare i fotogrammi delle telecamere che sembra siano state appena manutenzionate nei giorni scorsi e che quindi dovrebbero essere in funzione.

Questo furto non è il primo nelle case di abitazione di Amantea.
Ne sono stati segnalati altri nei giorni scorsi, il che impone che si massimizzi l’attenzione da parte delle Forze dell’ordine ma anche della stessa cittadinanza, il che lascia supporre che ci si trovi di fronte a soggetti non improvvisati ma esperti del mestiere.

Una prova nel fatto che era stato staccato il contatore dell’Enel così che se presente sarebbe scattato un eventuale allarme.

E quindi in casa forse si impone maggiore cautela ed i beni siano almeno conservati in una cassaforte.

Ormai sono troppi i casi per illudersi che si tratti di un fenomeno occasionale.

La vicenda, accaduta nel centro storico di Amantea, riaccende il riflettore sul problema sicurezza, soprattutto in una zona della città sempre più isolata. 
Analoghe vicende di furti e di violazione di proprietà private anche nel vicino comune di Belmonte Calabro

Mi ferma allarmato l’amico Salvatore e mi chiede. “Hai saputo che i ladri sono andati nella casa di Carratelli e gli hanno asportato la cassaforte?”.

Salvatore, da sempre una delle persone più sensibili di tutta la città, ha il viso di chi è addolorato per Tonino, come se fosse un suo congiunto, forse di più.

Non gli piacciono queste cose, non sono giuste, lui ha una dirittura morale che gli impedisce di accettarle.

“Si- rispondo- hanno approfittato del carnevale, e del fatto che la gente era in strada ed aveva lasciato le proprie abitazioni, per fare un furto nel quale hanno spaccato il muro per asportare la cassaforte.

Chi vuoi che senta una mazza che rompe il muro con il casino che fanno gli amplificatori sparati a volume altissimo? “

“Anzi- insisto- tutto sommato è andata bene con un solo furto!”

“No- continua- sono stati anche a casa mia!”

“ A casa tua? Domenica”

“No martedì di carnevale. Io non c’ero. Ero giù per vendere i miei quadri.

Quando sono tornato ho visto che erano entrati i ladri. Mi hanno tagliato i materassi alla ricerca di soldi che non c’erano”

E poi continuando: “Gli è andata male con me!”

E poi conclude” Mi hanno detto che, invece, a Belmonte Calabro ad una coppia di anziani gli hanno trovato davvero i soldi nel materasso. Tutti i loro risparmi. Li hanno rovinati”

Lo dice con tristezza per i due anziani che si sono trovati improvvisamente senza i risparmi di una vita .

“Scrivilo, scrivilo che siamo indifesi . Che ormai la situazione è diventata inaccettabile.”

“Tanto più per chi abita nel centro storico che ormai è abbandonato e disabitato”

E lo dice con una profonda mestizia . Lui è un uomo che sogna e che con le sue opere aiuta a sognare, da sempre quasi, un mondo migliore.

Ma dov’è?

Pubblicato in Cronaca
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