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menichinoLa gestione Sabatino ha perduto il potere politico ad Amantea.

 

“Siamo stati gli ultimi a firmare ufficialmente le dimissioni davanti al segretario comunale – afferma la consigliera M5s Francesca Menichino – e lo abbiamo fatto non a cuor leggero, ma con responsabilità e nel rispetto di tutti i cittadini che da tempo auspicavano la fine di questa giunta che ha portato al decadimento materiale, morale e politico la città di Amantea.

 

Tutto il percorso amministrativo che abbiamo puntualmente controllato e denunciato fino ad oggi, certifica l'inadeguatezza di Monica Sabatino quale sindaco e il fallimento di un sistema politico che ha provocato soltanto danni al bene comune".

 

Francesca Menichino (M5s), si è dimessa da consigliere comunale di Amantea, insieme alla maggioranza dei consiglieri, tra cui quelli che ad uno ad uno hanno lasciato la compagine di governo.

 

"Adesso e nel prossimo futuro - aggiunge Menichino – continueremo ad interpretare il nostro ruolo dando ascolto a tutte quelle coscienze libere e isolate che credono nel riscatto di questo territorio, martoriato dal degrado politico, dagli interessi criminali e da un clientelismo che ha prodotto fame ed emigrazione.

 

Il crollo politico dei Sabatino è la giusta conclusione dell’attività incessante del M5s per la legalità e la trasparenza, delle nostre denunce sul familismo politico dei Sabatino e del continuo riferimento che abbiamo cercato di essere per i cittadini tutti, per le attività produttive, il sociale, la sicurezza e la legalità.

 

Continueremo con le nostre battaglie civili, nella certezza che il popolo di Amantea cominci ad acquisire la maturità di cittadini liberi e consapevoli.

Questo è quello che conta!”

La lettera di dimissioni è indirizzata al Presidente del Consiglio Comunale , al sindaco, al segretario comunale e per conoscenza al prefetto.

 

Questo il testo:

“ I sottoscritti consiglieri comunali, vista la situazione politico-amministrativa venutasi a creare in seno al consiglio comunale di Amantea, il perdurante stato di crisi, l’ immobilismo politico, il disagio della comunità sia dal punto di vista sociale che economico, rassegnano le proprie irrevocabili dimissioni dalla carica di consigliere comunale al fine di procedere allo scioglimento del consiglio comunale e consentire nuove elezioni che ridiano giusta dignità alla nostra cittadina”.

 

Amantea 13 gennaio 2017-01-13

 

Le dimissioni sono state assunte al protocollo al n 551 in data 13 gennaio 2017.

 

Portano nell’ordine le seguenti firme:

Sante Mazzei;

Concetta Veltri;

Miriam Bruno;

Francesca Menichino;

Sergio Ruggiero;

Alessandro Salvatore;

Sergio Tempo;

Elena Arone;

Giusi Osso.

 

Oggi pomeriggio la segretaria comunale è andata in Prefettura a portare personalmente le dimissioni in originale e a prendere contatto con il commissario che da lunedì prossimo assumerà la carica di sindaco, giunta e consiglio.

 

Ecco tutte le foto delle firme:

Sante Mazzei

 

Concetta Veltri

 

Miriam Bruno

 

Francesca Menichino

 

Sergio Ruggiero

 

Salvatore Alessandro

 

Sergio Tempo

 

Elena Arone

 

Giusi Osso

sindaco«Non sono più il sindaco di Amantea. Le dimissioni della metà dei consiglieri eletti ha apposto la parola fine a questa esperienza.

 

Ringrazio tutti. In primis proprio gli eletti che hanno iniziato con me questo percorso amministrativo e che hanno preferito compiere altre scelte e seguire altre strade, come Giusi Osso che in questo suo agire mi ha dato una grandissima lezione di vita.

 

Ringrazio chi ha sostenuto la nascita e la formazione della lista Rosa arcobaleno che, per la prima volta, ha portato al vertice dell’esecutivo una donna e una mamma: una circostanza impensabile solo fino a pochi anni addietro, quando le stanze delle trattative politiche erano chiuse a chi aveva anteposto il senso della famiglia a tutto il resto.

 

Ringrazio chi non ha creduto in me e nella mia onestà, chi non è stato capace di percepire le mie intenzioni, chi non ha avuto il coraggio di mostrare chi fosse in realtà».

«Ringrazio gli amici veri che non mi hanno fatto mai mancare il proprio sostegno ed anche i consiglieri di maggioranza che sono rimasti fino all’ultimo in sella, senza esitazioni, condividendo un progetto che avrebbe fatto intravedere i suoi frutti nei prossimi anni.
Il nostro scopo principale era risanare l’ente comunale, convincendo la collettività a sentirlo proprio, a partecipare al suo funzionamento, rafforzando il ruolo dell’ufficio tributi. Ringrazio i cittadini di Amantea e Campora San Giovanni: abbiamo cercato di trasmettere l’idea di una città unica e unita, sposando le idee e le speranze delle anime che la compongono».

«Un ultimo ringraziamento lo rivolgo, infine, alla mia famiglia. Sono stati tanti i momenti di difficoltà e di sconforto che sono stati superati nella tranquillità di un abbraccio che un genitore rivolge alla propria figlia, nella consapevolezza che ogni azione compiuta e ogni gesto è fatto nel rispetto del prossimo e non di sé stessi. Auguro alla mia città solo il meglio, e a chi verrà dopo di me di agire con la stessa trasparenza e lo stesso amore».

Pubblicato in Politica

Nove consiglieri si dimettono ma la segretaria chiede la conferma delle firme.

 

Sono circa le nove di stamattina quando Giusi Osso e Sante Mazzei protocollano le dimissioni contestuale di 9 consiglieri comunali.

Siamo alle elezioni.

 

Non ancora dice la segretaria che vuole la conferma delle firme.

Alle 12 i 9 saranno al comune nella stanza della segretaria per le operazioni di conferma

Al momento nella stanza c’è la ex maggioranza .

 

Vi informeremo.

Sapete in politica nulla è certo nemmeno le paci e le guerre.

Pubblicato in Primo Piano

Mi fa piacere leggere di come l'assessore Cannata, presentando la richiesta di finanziamento del campo di calcetto, si dichiari interessato al benessere psicofisico dei camporesi.

 

Mi fa piacere che aggiorni i suoi elettori e le sue elettrici di atti ordinari come quello di aver terminato le procedure di richiesta di un finanziamento iniziato già in passato

Dovremo aspettarci, quindi, nuovi trionfali e premurosi comunicati anche quando il finanziamento verrà approvato, anche quando si farà il bando, quando sarà vinto da una ditta e poi, ovviamente, comunicati entusiasti per l'inizio dei lavori, il loro proseguimento e ovviamente tripudi infiniti per l'inaugurazione!

 

Ecco caro assessore, ci faccia un piacere; ci informi quando ci sarà qualcosa di concreto come l'inizio dei lavori o l'inaugurazione e non quando portate "a compimento l’iter procedurale per l’ottenimento di un mutuo da parte del Credito sportivo" che, di per sé può anche non voler dire nulla rispetto alla costruzione materiale di un'opera pubblica.

 

Probabilmente non è un caso che - con più accortezza di Lei - gli assessori competenti non hanno utilizzato i suoi toni entusiasti.

Già, anche perché fino a quando non ci sarà un sindaco o un assessore dedicato agli affari della frazione ci si aspetta che le dichiarazioni vengano fatte dagli assessori competenti rispetto al tema di riferimento (in questo caso lavori pubblici, sport ecc..) e non rispetto al collegio elettorale di riferimento.

 

La sua premura del dichiararsi attento al mondo aggregativo e sociale cozza però con quello che abbiamo visto in questi ultimi tempi:

- Non ci è sembrato attento alla salute dei concittadini quando questa estate mancava l'acqua alle aziende, agli allevamenti e alle abitazioni di cittadini e turisti. E nemmeno quando si denunciavano chiazze a mare di scarichi illegali.

- Non ci è sembrato attento neanche all'igiene pubblica dei suoi concittadini ogni qual volta non veniva (e non viene) raccolta la spazzatura nelle contrade sempre più abbandonate.

- Non ci è sembrato nemmeno attento alla sicurezza dei suoi concittadini quando si parlava (e si parla ancora) di ripristinare lo stato delle strade e dei marciapiedi dissestati e piene di buche di tutto il comprensorio di Amantea e Campora.

- Non ci è sembrato attento - a proposito di sport - nel curare la pista ciclabile che doveva essere un punto di convergenza ecologico e sociale all'interno di tutto il comprensorio. Non parliamo poi del palazzetto dello sport.

- Non ci è sembrato, inoltre, particolarmente attento al mondo aggregativo quando si è trattato di mediare sullo scorso carnevale o su tutte quelle iniziative che possono essere elemento di incontro e socialità di giovani e meno giovani.

- Ci è sembrato invece particolarmente attento ad aumentarsi lo stipendio, ed a far arrivare (cosi oltre al danno anche la beffa!) bollette pazze di acqua e spazzatura.

Assessore lei non è particolarmente attento a tutte queste tematiche perché è l'esistenza di questi problemi che permettono la sua esistenza politica.

Come tanti politici inetti, Lei non ha interesse ad affrontare i problemi dei suoi elettori, aspetta che qualcuno venga ad elemosinare un diritto scambiandolo per favore personale.

Solo in questo modo può far finta di rendersi utile, di ascoltare le persone e offrire loro parole rassicuranti.

Solo in questo modo pensa di assicurarsi il saluto e la riconoscenza di chi, ancora, non ha capito il suo vero gioco.

La invito a farsi un giro per corso Italia o via Margherita, ascoltare cosa dicono di lei quando passa o quando sta per arrivare.

Difficile fare i conti con la solitudine politica vero?

I 2 terzi dei fuoriusciti di questa maggioranza sono camporesi, Mannarino che la accompagna in questo fine consiliatura fa testo a parte in quanto "ripescato" a metà mandato a seguito di un lutto doloroso per tutta la città.

Non ha provato a darsi una risposta?

Cannata lei è rimasto solo e isolato dal contesto e dalle persone che ha cercato di ingannare continuamente; se ne faccia una ragione.

Altro che campi di calcetto e iter di second’ ordine conclusi!

Il "panem et circenses" dei romani prevedeva appunto il pane e poi il circenses, qualcuno dei suoi colleghi di maggioranza più colti avrebbe potuto anche spiegarglielo prima.

In altre occasioni si invita la persona oggetto di critica ad una riflessione, ad un passo indietro, ad una rivisitazione delle posizione assunte fin'ora.

Ebbene, dopo questo sfascio la mediazione linguistica fatica a fare il suo ruolo; mi viene da dire quello che in molti ripetono per le strade, nelle case e nei circuiti produttivi.

CANNATA VATTENE!

Eviti ulteriori umiliazioni politiche, faccia un esame di coscienza e chieda scusa.

Si scusi per tutto quello che non è riuscito a fare.

Si scusi per tutto quello che non le hanno permesso di fare.

Si scusi per tutto quello che non ha voluto fare.

Si scusi per tutto quello che non ha saputo fare.

Le persone l'ascolteranno e, magari, capiranno.

 

Concetta Veltri

Pubblicato in Campora San Giovanni

Un inizio d’anno tempestoso se si tiene conto dell’articolo di Sergio Tempo, della nota di Elena Arone, dell’intervento di Concetta Veltri e stasera di questo articolo di Sergio Ruggiero.

Ben 4 consiglieri di minoranza su otto che hanno da dire e dicono qualcosa sui problemi del paese e sui comportamenti dell’amministrazione comunale.

Strano, è anche il silenzio di Salvatore Alessandro, di Miriam Bruni , di Santino Mazzei e soprattutto di Francesca Menichino.

 

Ma siamo convinti che anche loro interverranno stimolati, come dice Sergio Ruggiero, dagli elettori.

Ma ecco la nota del consigliere Sergio Ruggiero che spiega la “posizione espressa nell’ultimo consiglio comunale”:

“Stimolato dagli elettori, ritengo doveroso spiegare la mia posizione in merito alla spinosa questione che ha surriscaldato l’ultima sessione consiliare, e che oggi sta caratterizzando il dibattito politico.

 

Proverò ad essere sintetico evitando il più possibile tecnicismi (pure necessari dato l’argomento) che non appartengono al mio mestiere e forse annoierebbero i lettori.

 

Anticipo che questa è la mia valutazione, e come tale confutabile.

1)Dopo l’illustrazione dell’Assessore Cannata circa il punto all’ordine del giorno, Sergio Tempo ha proposto una sospensione della seduta (ha specificato non più di 10 minuti) allo scopo di prelevare dagli uffici tabulati e documenti contabili afferenti le competenze idriche e consultarli insieme ai consiglieri.

Tempo ha spiegato che questo avrebbe consentito di verificare l’equilibrio tra entrate e uscite, e di evitare decisioni sbagliate e dannose sia per l’Ente che per quanti si accingevano a votare (Cannata e Tempo mi scuseranno per l’estrema sintesi e le eventuali imprecisioni).

Noi di Minoranza abbiamo votato per la sospensione, la Maggioranza ha votato contro.

E poiché non una Commissione era stata convocata per fornire spiegazioni e rendere chiarimenti, io ritengo politicamente censurabile il diniego opposto dalla Maggioranza, unita, allineata e coperta, ancorché residuale, dato che la Consigliera Arone era appena passata tra le nostre fila, dopo Alessandro e Tempo.

 

2)Altro punto di perplessità si riferisce ai residui attivi del 2013, 600.000 Euro ”portati” nel 2016 per il riequilibrio del bilancio.

Per quanto io ne sappia i residui attivi (crediti) dovevano essere destinati alla copertura dei residui passivi (debiti) dello stesso 2013, e, nel caso si fosse configurato nel 2013 un maggiore incasso, questo avrebbe dovuto essere portato come saldo attivo nel bilancio del 2014, cosa che non è stata fatta.

E’ questa la ragione per la quale in Consiglio ho definito “artificiosa” l’operazione che la Maggioranza si apprestava a compiere, e che di fatto ha poi compiuto.

Io non sono esperto di categorie giuridiche che sono state nominate in Consiglio e successivamente sulla stampa, quali “falso in bilancio”, “dolo” o “abuso d’ufficio”, e dunque non mi avventuro su questo scivoloso terreno.

Ciò che tuttavia credo, è che l’operazione compiuta nell’ultimo Consiglio sia inaccettabile per mancanza di due cose, chiarezza di dati e rigore nelle procedure, secondo un cliché tanto diffuso nella pubblica amministrazione quanto obsoleto, inadatto a mio parere a un Ente che voglia uscire dal pantano di una situazione economico-contabile quantomeno complicata.  

Concluso con una considerazione che riguarda il passaggio di Elena Arone nelle fila della Minoranza.

La sindaca nel merito ha scritto: “Non un’iniziativa, non un progetto, non un idea. Le pochissime cose fatte hanno riguardato solo i propri interessi personali, tanto che non si può escludere che la stessa Arone abbia considerato il suo ruolo al pari di un posto fisso e di uno stipendio a fine mese con cui crescere la sua famiglia”.

Parole veramente forti!

 

A questo punto mi domando quale sia il collante che tiene insieme i pezzi di questa Maggioranza.

Dev’essere un collante molto scadente, visto peraltro che sta andando in frantumi, manchevole, a mio parere, di quella componente ideale necessaria ad innalzare la dignità della politica a un livello capace di promuovere l’emancipazione civile, sociale e culturale del nostro territorio, come sarebbe lecito auspicare.

A tutti, un augurio di buon 2017.

Amantea 06.01.2017                      Sergio Ruggiero

Dopo quelle di Sergio Tempo ecco anche la dura risposta di Elena Arone:

 

 

“E’ proprio INAUDITO: si prova sconcerto, amarezza, stupore nel leggere quanto ha scritto la sindaca di Amantea sul mio conto sulla stampa del 2 gennaio u.s. e si perviene alle seguenti conclusioni:

non ci si può manifestare il proprio dissenso democraticamente, non ci si può liberamente comunicare di non sentirsi più rappresentata nel gruppo di maggioranza di cui si fa parte, rassegnando le proprie dimissioni e passando nel costituendo gruppo di minoranza e si suscita il finimondo, si scatena una velenosa tempesta di insulti:

la sindaca mal sopporta l’accadimento, si ribella e pone in essere una vera e propria campagna denigratoria a mezzo della stampa locale nei confronti della sottoscritta: una acredine indicibile e prorompente traspare dalle sue parole ed inveisce anche sul piano prettamente personale nei confronti di chi è stata fino ad ora sua alleata di governo.

 

In un sistema democratico devono accettarsi le motivazioni che spingono un componente di una assembla a non seguire ulteriormente un indirizzo politico che pur fino ad una certa data lo ha sorretto. Ciò succede anche in seno ai partiti politici nazionali nel pieno rispetto delle regole democratiche.

Qui niente di tutto questo, anzi si riscontra il contrario nelle note pubblicate e così la sindaca conseguentemente si scaglia contro la sottoscritta che considera una ingiustificata dissenziente e non accetta il confronto democratico nella sede istituzionale naturale rappresentata dal Consiglio Comunale.

Ciò che è stato scritto e pubblicato nei confronti della sottoscritta si fonda su evidenti futili pretesti e non merita alcuna considerazione; è bene sottolineare, invece, che è stata la fondatezza delle mie perplessità a determinare la mia ferma volontà di discostarmi da una linea politica ormai deludente, non più accettabile, di cui ho esposto le ragioni nella seduta consiliare del 30 dicembre u.s..

Cara Sindaca non puoi parlare di rami secchi riferendoti ad un ex componente dell'amministrazione solo perché ha avuto il coraggio di dichiarare pubblicamente gli errori e gli orrori di questa amministrazione, anche perché se si osserva bene l'albero si può notare che è tutto secco!

 

Fa comodo dire che la sottoscritta fino a questo momento non ha prodotto niente, forse perché la verità è sempre scomoda da ammettere.

Forse cara Sindaca ti servivo solo a fare numero nei consigli comunali importanti, dove per capricci o minacce di alcuni consiglieri, dovevi garantirti il numero ed il voto.

Ah, dimenticavo che siete tutti uniti e compatti, pronti a lottare per un solo ed unico obiettivo, tenervi stretta la poltrona.

Per quanto riguarda i propri interessi, forse la nostra Sindaca confonde la sua posizione, passata e presente, con la mia.

 

Infatti come da lei stessa dichiarato nella scorsa seduta consiliare, quando era presidente del consiglio, percepiva illegittimamente una parte dell'indennità degli assessori oltre la sua.

Ed infine Sindaca Non puoi permetterti di nominare la Famiglia, non puoi permetterti di entrare nella sfera personale e ancor di più nelle difficoltà economiche che si affrontano giorno dopo giorno, così dicendo non ferisci solo me, ma tutti i cittadini in difficoltà e tutte le mamme che hanno dato priorità ai loro figli.

Sindaca, scendi dal tuo piedistallo, esci dal tuo mondo incantato dove la situazione di Amantea e di Campora San Giovanni presto migliorerà, perché sono due anni e mezzo che i cittadini aspettano e sperano ma sinceramente la situazione sembra a dir poco drammatica e catastrofica.

Per concludere mi collego all'ultima frase del vostro comunicato stampa "Questo è ciò che con forza e coraggio facciamo", vi dico che il coraggio, la determinazione e la volontà sono le vele da issare per iniziare un nuovo cammino, tracciato dalle nostre decisioni, e sinceramente le vele di questa barca sono ancora abbassate perché la volontà, la determinazione ed il Coraggio non hanno mai fatto parte di questa amministrazione.

Elena Arone

Amantea lì 06-01-2017

Pubblicato in Cronaca

La consigliera Concetta Veltri prende una decisa posizione a tutela dei lavoratori dell’ArcaServizi srl ed ora scrive su quanto fatto.

 

Non possiamo non evidenziare quanto da Lei affermato.

-circa la sincerità e la sensibilità personale del sindaco Monica Sabatino ed il suo fermo orientamento nobile e disinteressato per la tutela del personale perdente posto;

 

Né possiamo omettere di cogliere la fragilità della posizione del sindaco che ha visto non percepito questo suo indirizzo politico.

Una fragilità determinata da diversi e distinti “ altri orientamenti e forse interessi”.

“Altri orientamenti e forse interessi” che sono tutti da scoprire e da valutare e che probabilmente saranno valutati non dalla politica.

 

Ecco però il forte comunicato:

“E’ noto che il comune ha sciolto il contratto con l’Arcaservizi che era concessionario della Tosap, della tassa di Affissioni e Pubblicità.

La conseguenza pratica è stata la sospensione dei servizi resi dal personale dell’Arcaservizi e cioè di Daniele Perricone, di Francesco Mangione e di Franco De Carlo.

Non sono i primi e forse non saranno gli ultimi a perdere il lavoro e così a trovarsi nei guai insieme alle loro famiglie, guai che qui in Calabria assumono la connotazione della assoluta gravità.

 

Era già successo molti anni fa con la Foderaro che gestiva alcuni servizi per conto del comune.

Anche in quel caso il personale si trovò a perdere il lavoro. Parliamo di Carmelo Zucco, di Anna Bonanno, di Maria Posa e di Francesco cd “il letturista”.

Ma l’amministrazione del tempo non volle perdere le conoscenze acquisite dal personale licenziato dalla Foderaro e lo riassunse per intero.

Questo personale costituì l’ufficio tributi del tempo.

Ci pare di ricordare anche che, più recentemente, c’è stato un tempo in cui l’amministrazione comunale ebbe ad affidare la gestione della pulizia e dei servizi del porto alla Lamezia Multiservizi.

Poi la stessa amministrazione comunale decise di affidare i medesimi servizi ad una diversa società , nel caso ad una cooperativa sociale di tipo B denominata “Gente di mare”.

Bene. In quella occasione il comune dispose che il soggetto subentrante nel servizio assumesse le unità che avevano prestato attività con la precedente azienda.

Una scelta politica non contestabile, di alto profilo e lignaggio, di fatto un riconoscimento della responsabilità del comune verso chi era stato impegnato in precedenza in un servizio dell’ente ed anche la dichiarazione della volontà di utilizzare le professionalità acquisite dai dipendenti della Multiservizi.

Mi sono impegnata, anche in seguito all'attenzione che il Partito Democratico ha riservato alla vicenda, per sensibilizzare personalmente il sindaco Monica Sabatino a confermare tale orientamento ricevendone un impegno personale nobile e disinteressato.

Purtroppo dobbiamo rilevare che l’orientamento del sindaco, almeno in questa fase, non è riuscito a prevalere su altri orientamenti e forse interessi.

Ed infatti la segretaria comunale nella qualità di responsabile dell’ufficio tributi ha adottato una determina con la quale affida alla cooperativa Quadrifoglio una serie di compiti già dell’Arcaservizi srl

Difficile non ricordare che Carmelo Zucco nella qualità di responsabile dell’ufficio tributi adottò una delibera con la quale nelle more affidò l’ incarico di affissore dei manifesti a Franco De Carlo.

Del tipo paese che vai usanza che trovi, amministrazione imperante soluzione che trovi.

Il comune, è ben noto, è il più importante datore di lavoro di Amantea. E questo è un bene.

Ma è necessario che i suoi comportamenti siano improntati al rispetto del lavoratore.

Ci sembra di ricordare che però non sempre questa indicazione sia stata rispettata come l’etica e la legge morale impongono.

A fronte dei casi della Foderaro e della Lamezia Multiservizi ben altri sono stati i comportamenti in altri casi come quello che interessò i vigilini per i quali non vennero usate, purtroppo, la stessa attenzione e la stessa sensibilità.

Il comune ha creato un balletto di persone che vengono assunte, licenziate, di nuovo assunte, di nuovo definitivamente licenziate.

Se tutto questo avviene perché il lavoratore si inginocchi dinanzi al potere è vergognoso.

Se tutto questi avviene per dare un lavoro ad uno nuovo, togliendolo a chi lo ha già fatto è vergognoso.

Non ci appare giusto e tantomeno onesto, creare un disoccupato per assumere una persona verso la quale si ha un interesse personale o politico.

Non vorrei che anche questa vicenda finisca nelle aule dei tribunali.

Amantea non ne ha bisogno.

Ad Amantea impera il silenzio delle festività, come se politici e partiti fossero troppo impegnati a scambiarsi gli auguri per poter valutare il crollo verticale della città e della sua economia e come se fosse impossibile fermare questa mannaia che quotidianamente si alza e si abbassa spesso solo sui nemici ma, in questa folle corsa verticale, talvolta anche sugli amici. Come se fosse un destino obbligato dalla storia e non, come è, dagli uomini e dai oro comportamenti,anche omissivi.

 

Ma ecco che si alza una voce, pur composta e delicata, ma ferma, quella di Gianfranco Suriano.

 

Ecco cosa scrive:

“Un altro anno è appena trascorso anche per la nostra Amantea e purtroppo sembra lasciarsi dietro gravi problematiche irrisolte e crisi economica, istituzionale e della politica cittadina, anzi.  

In questo periodo di feste, le parole di conforto che l’Amministrazione comunale in carica avrebbe dovuto rivolgere ai concittadini hanno ceduto il passo alle invettive e alle polemiche tutte interne a questa maggioranza che ci governa oramai da oltre due anni e mezzo.

Eppure, in questo momento di grave difficoltà una parola per quella parte (non piccola) di Città che soffre andava spesa almeno per darle un segnale di speranza e di fiducia per il futuro.

Niente di niente, l’Amministrazione comunale ha preferito, invece, il regolamento dei conti all’interno della lista Rosa Arcobaleno con accapigliamenti degni del migliore far west, stilettate e accuse pesantissime che danno l’idea di Amministratori con il coltello tra i denti disposti a difendere sino all’ultimo la poltrona che occupano.

 

E poi ci domandiamo perché il cittadino non ha più fiducia nelle Istituzioni, ci domandiamo perché i giovani si allontanano dalla politica, ci domandiamo del perché alcune spinte populiste e “forcaiole” avanzano.

Recuperiamo allora, o almeno tentiamo di farlo, un filo logico che possa descrivere il quadro politico-istituzionale nella nostra Città.

Con il recente passaggio, dai banchi della maggioranza a quelli della minoranza, dell’Assessore Sergio Tempo e della Consigliera Elena Arone, e con l’analoga decisione presa a suo tempo dall’altro Consigliere Alessandro Salvatore, di fatto chi oggi ci amministra rappresenta in Consiglio comunale un’esigua fetta di elettorato (2.318 voti) non paragonabile minimamente a quella rappresentata nel complesso dai gruppi d’opposizione presenti nello stesso Consiglio (6.231 voti). Per carità, per tale motivo nessuna legge impone l’interruzione del mandato elettorale in capo al Sindaco Sabatino ma un grande problema politico e di rappresentanza si pone.

Dovrebbero sapere i componenti della lista Rosa Arcobaleno, rimasti tra le file della maggioranza, che ogni loro atto deliberativo oggi è preso in rappresentanza del 27% circa dei cittadini che si sono recati alle urna nel mese di maggio del 2014.

Se poi il dato si focalizza solo su Campora San Giovanni, il divario diventa enorme e forse anche per queste ragioni l’importante centro abitativo di Campora è adesso relegato al ruolo marginale di contrada.

Questo stato di cose dovrebbe indurre tutti i componenti dell’attuale maggioranza a un’analisi seria e attenta che presuppone però un minimo di capacità politica per trarre le dovute conseguenze. Questa capacità politica dovrebbe intanto far giungere questa maggioranza a una rinnovata e ulteriore assunzione di responsabilità che come minimo dovrebbe tramutarsi in un atteggiamento più dialogante con le opposizioni, evitando di sputare fango su chi ha legittimante deciso di non condividere più gli obiettivi e la gestione amministrativa del Sindaco Sabatino.

A tal proposito, per onestà intellettuale, devo riconoscere che l’ex Assessore al Bilancio e ai Tributi Sergio Tempo ha sempre fatto presente in più occasioni la criticità relativa alla rete idrica della nostra Città a tal punto da proporre l’installazione di un sistema di telelettura su tutta la rete cittadina.

Inoltre, tale anomalo quadro sulla rappresentatività in Consiglio comunale, dovrebbe consigliare alla risicatissima maggioranza in carica di attivare reali ed effettive forme di partecipazione democratica dei cittadini alle scelte amministrative, magari rivedendo fin da subito la decisione presa (in spregio alle 1.609 firme raccolte dal comitato cittadino presieduto da Antonio Perricone) di non procedere più alla ristrutturazione del lungomare di Amantea.

Se l’attuale maggioranza non intenderà porre rimedio a tale enorme problema di rappresentanza sarà allora chiaro l’intento con cui tali persone si sono candidate alle ultime elezioni comunali e che nulla ha a che vedere con il bene della collettività da loro tanto sbandierato sui palchi nel mese di maggio 2014.     

Lì, 2 gennaio 2017                                                   Gianfranco Suriano

Pubblicato in Politica

Convocato per il 30 dicembre ore 11.00.

 

Questi i punti all’ordine del giorno: Presentazione DUP 2017/2018. Approvato con delibera di giunta n 159 del 28.7.2016. Determinazioni

 

 Ratifica variazioni bilancio adottata dalla giunta municipale n 246 del 29.11.2016.

 

Nomina revisore dei conti per il triennio 2017/2019.

 

Gal Savuto Elezione delegati.

 

Flag Perti elezione delegati.

 

Ovviamente l’amministrazione comunale coglierà l’occasione per porgere alla città gli auguri di un buon 2017.

 

Amici politici ci suggeriscono che il delegato al Gal Savuto dovrebbe essere l’assessore Cannata , mentre il delegato per il Flag Perti dovrebbe essere l’Assessore Rubino.

Pubblicato in Politica
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