La presentazione avverrà giorno 20 febbraio con inizio alle ore 18.30 nella sala biblioteca di San Bernardino.
Ogni sera, quando vado a letto, scorgo sul comodino la copia di “Alle soglie dell’ultimo giorno” , l’ultimo romanzo di Sergio Ruggiero. Un capolavoro.
Mi capita, talvolta, di sognare le storie che Sergio racconta, di incontrare i personaggi che si conoscono quando si sfogliano le pagine del suo libro, di calpestare, anche io, i luoghi che sono il palcoscenico dei fatti raccontati, di essere osservatore silente ed estraneo delle scene e dei momenti raccontati ed, infine, di restare avviluppato nelle vicissitudine umane e storiche che costituiscono l’ordito del libro.
Ma per quanto lo abbia letto due volte c’è ancora, almeno, una domanda alla quale non sono riuscito a dare una risposta univoca.
“Alle soglie dell’ultimo giorno”è un romanzo d’amore od un romanzo storico?
Più o meno la stessa domanda che ci siamo posti dopo aver letto gli altri romanzi “ruggeriani”
Potrebbe essere un romanzo storico nel quale l’autore nel raccontare fatti d’arme e di guerre aggiunge le note vive e liete di uomini e donne e dei loro amori.
Ma forse è un romanzo d’amore la cui vicenda viene calata nel contesto storico e sociale del tempo in cui vivono i protagonisti della stessa. Difficile dare precedenza o prevalenza ad uno dei due elementi.
L’unica certezza è che il colore delle storie d’amore è il fiore che abbellisce il giardino grigio delle tragedie delle umane società alla ricerca di serenità, di giustizia, di sicurezza, di libertà.
E forse è per questo che ne cogliamo ed apprezziamo lo splendore mistico e dolce delle storie d’amore di ogni tempo, la similitudine dell’essere umano di fronte al sentimento dell’amore in ogni dove ed in ogni tempo.
Le armi e le guerre sono diverse, così come le loro ragioni, mentre il cuore, avvertito durante i momenti di amore, è sempre lo stesso.
Ed è per questo che alcune parti del romanzo diventano poesia ed incanto.
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Amantea.Quando si cerca il valore del termine tempestività è raro trovarlo come avviene ad Amantea in questi giorni. Domani sabato 11 maggio alle ore 9.30 presso il palace Hotel Mediterraneo il Lions Club di Amantea ha organizzato un convegno dal tema “ L’Evento sismico: valutazione, pianificazione del rischio. Il Piano di emergenza Protezione Civile del Comune di Amantea”
E proprio ieri sera una bella scossa tellurica di 3,4 Ml ha svegliato e buttato fuori dal letto o dalle case tanti amanteani.
Insomma manco il tempo di dire “Cristo aiutami” e di capire che tipo di terremoto abbiamo avvertito che il prof Ignazio Guerra del dipartimento di Fisica dell’Unical ci spiegherà “quanto e perchè la Calabria sia sismica”. A lui chiederemo il perchè di questo anomalo terremoto che ha avuto epicentro a pochissimi km dalla costa.
E nemmeno il tempo di avere paura che l’architetto Salvatore Socievole coordinatore del Gruppo comunale di Protezione civile di Amantea e coredattore del piano di emergenza ci presenterà il “ Piano di emergenza Protezione civile del Comune di Amantea”, un piano del quale non si aveva corrente e diffusa conoscenza, un piano che nelle intenzioni deve dare risposta agli eventi che Amantea dovesse subire.
Anche a lui ( per conto della amministrazione distratta) chiederemo se il piano sia cognibile su cd o su opuscolo cognibilità che si impone perché se ne abbia piena e diretta conoscenza da parte della comunità.
Interverranno inoltre il dr Giuseppe Spina Ufficiale medico della CRI, l’ingegnere strutturista Laura Conte e il responsabile dell’Ufficio sismico settore protezione civile della regione Calabria ing Edoardo D’Andrea.
Nella foto San Bernardino subito dopo il terremoto del 1905
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