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Cari iscritti, un altro anno è passato. Mesi intensi di lavoro e di impegno.

Il Partito Democratico in città ha ritrovato i suoi militanti. E questo è un bene per il Partito, ma anche per il paese.

Donne e uomini che credono in una stessa idea di società hanno messo a disposizione della nostra collettività

se stessi affrontando attivamente le problematiche politiche, sociali e culturali del nostro tempo.

Tutto quello che è stato fatto lo abbiamo fatto insieme. Un investimento emotivo non scontato nell’epoca triste dell’antipolitica.

Quegli occhi stanchi nei giorni della Festa provinciale de l’Unità, che abbiamo avuto la forza e la capacità di portare per la prima volta in città – a tal riguardo corre l’obbligo di ringraziare per l’opportunità dataci il Segretario Luigi Guglielmelli e tutte le Compagne ed i Compagni dell’Esecutivo provinciale - e della mattina del primo settembre quando ci siamo ritrovati dopo una notte di lavoro per restituire il bene comune Piazza Calavecchia come lo avevamo trovato, pesano nella mia coscienza come una responsabilità, e la mia gratitudine non sarà mai sufficiente.

Sono consapevole che è solo dal lavoro che possono giungere le cose buone e, perché no, senso di gratificazione individuale e collettivo, perché è solo con l’impegno che si può realizzare la missione più vera di un Partito. L’auspicio è che, nel nostro comune viaggio, si possa continuare a lavorare insieme per poi poter gioire come comunità per aver contribuito alla felicità dell’altro: perché la soddisfazione è da ricercare sempre e solo nella dimensione in cui saremo in grado di migliorare la qualità della vita di tutti, perché il senso di quello che facciamo sta proprio nella nostra prospettiva altruistica, lavorando – come più volte ci siamo detti – “per la gente e tra la gente”.

E di cose buone ne abbiamo fatte insieme e le abbiamo fatte investendo su una visione ampia dei riflessi che la nostra azione politica potesse avere sul benessere collettivo: mi complimento con ognuno di voi per aver avuto la caparbietà di dare un contributo fondamentale ai fini dell’inserimento della Casa della Salute di Amantea nell’Atto Aziendale, un’evoluzione del sistema socio-sanitario e socio-assistenziale del territorio che si tradurrà in maggiore serenità e sicurezza per i nostri cittadini . Mi congratulo con voi per aver difeso il Poliambulatorio e per esservi battuti per non consentirne il depotenziamento dei servizi.  E vi ringrazio per essere riusciti a portare ad Amantea la Commissione Ambiente della Regione al fine di dare risposte alle preoccupazioni delle popolazioni che abitano la zona dell’Oliva. É da conforto il risultato finale dell’analisi del rischio, e la conseguente possibilità di procedere rapidamente, per come stabilito dall’Arpacal, con gli interventi di messa in sicurezza o di bonifica dei terreni. Non posso nascondere poi la mia soddisfazione per la straordinaria riuscita della Festa provinciale de l’Unità, che ha consentito di allungare la coda estiva di Amantea e che ha permesso di portare in città l’attenzione di tanti autorevoli esponenti della politica regionale e nazionale. Immagino ciò abbia rappresentato un valore per la nostra comunità. E voglio credere che alcune decisioni, come ad esempio l’ultima proroga riguardante la presenza della Tenenza della GdF, siano anche il frutto di questa nuova attenzione.

Ritengo, tuttavia, che siamo solo all’inizio del nostro lavoro. Ed in questo quadro la nostra priorità è rappresentata dalle fragilità, dalle debolezze, dalle difficoltà che condizionano la vita di molti nuclei familiari. Le nuove povertà non possono che essere il tema centrale di un’azione che si pone come obiettivo il miglioramento della vita delle persone. Nessuno slancio altruistico può avere senso se non si prendono per mano gli ultimi, se non si riesce ad offrire un contributo nei processi di costruzione del benessere e di restituzione delle dignità sottratte da una società che spesso si recinta nell’egoismo e da istituzioni distratte.

É proprio per tali motivi che i miei auguri per queste Feste non possono che essere di buon lavoro a tutti noi, auspicando che i nostri giorni possano essere intrisi dall’ottimismo della volontà senza mai perdere di vista il fatto che la traccia che siamo chiamati a scrivere non dovrà mai valicare i confini della generosità, della moralità, della ricerca del bene altrui.

Come ho già avuto modo più volte di dire, ci saranno momenti belli, ma anche momenti difficili e sarà in questi che saremo chiamati a misurare la nostra capacità di stare insieme e di essere realmente coesi.

Intendo rivolgere i più sinceri auguri e ringraziare tutti coloro i quali, in un modo o nell’altro, sono entrati in contatto con la nostra realtà.

Per questo ritengo doveroso ringraziare la stampa, le radio, le tv locali ed i siti internet per l’attenzione che ci hanno voluto rivolgere. Le Istituzioni e le Associazioni del Comprensorio. Tutti gli amici della Rete “Difendiamo la Salute”. I Segretari e i gruppi dirigenti dei Circoli del Tirreno, con i quali si sono stabilite positive relazioni. Ringrazio il Presidente della Regione Mario Oliverio, per la sua vicinanza e attenzione al territorio e la Parlamentare Enza Bruno Bossio, per esserci sempre.

Ringrazio quelli con cui ci siamo incontrati in questi mesi, ma anche scontrati, perché anche lo scontro può generare delle positività se frutto di convinzioni diverse e non pregiudiziale.

Esprimo un forte senso di gratitudine nei confronti di tutto il gruppo dirigente del PD Amantea, dalla Segreteria del Circolo - Andrea Argentino, Giovanna Bonavita, Pasquale Bonavita, Teresa Bruno, Giovanna Buffone, Tonino Chiappetta, Anna Chieffa, Mariolina Fera, Luca Ferraro, Lucia Groe, Amedeo Muoio, Laura Pagliaro, Gennaro Perri, Saverio Porzio, Vincenzo Pugliano, Pino Sconza Testa, Stefano Spina, Domenico Vellone - al ViceSegretario Veltri, al Tesoriere Antonio Morelli, che con la sua precisione e puntualità è sempre garanzia di trasparenza e di correttezza nella gestione delle risorse del Circolo. Molti di voi hanno lasciato che i rapporti si evolvessero in amicizia. Grazie per i tanti momenti di condivisione e per non aver mai fatto mancare il vostro sostegno all’idea che sta alla base del nostro impegno, per aver pensato prima al Partito ed agli altri ogni qual volta gli eventi lasciavano l’amaro in bocca, per non aver mai permesso che la delusione si trasformasse in demotivazione, per aver dato un contributo speciale alla costruzione del Partito ed un senso alla militanza.

A tutti voi va la mia stima e la mia gratitudine anche personale ed umana.

Viviamo un tempo in cui il dibattito politico si è fatto sempre più aspro. Vorrei tanto che nel nuovo anno il confronto si alimentasse non solo con la passione della convinzione, ma anche praticando il rispetto. Sono sempre convinto del fatto che il conflitto a tutti i costi non porti benefici ed anzi celi rischi.

Spero che il 2017 possa essere per tutti un anno di pace.

Ai Cittadini di Amantea e Campora San Giovanni auguro di trascorrere un sereno Natale ed ottenere il meglio nell’anno che verrà. Lo auguro a tutti di cuore.

Amantea, 23 dicembre 2016                  Enzo Giacco                    Segretario PD Amantea

La vicenda legata alla chiusura del presidio della Guardia di Finanza ad Amantea, sta assumendo i contorni di una soap opera americana.

 

 

 

Assistiamo in queste ore ad un’affannosa rincorsa, prima del PD locale e poi da parte del sindaco di Amantea, nel rivendicare meriti per la proroga concessa alla paventata chiusura del presidio della Guardia di Finanza.

Una rincorsa spasmodica al merito da offrire ai cittadini con tanto di intrecci forti con Ministri e deputati calabresi, pronti a mettersi in gioco per individuare soluzioni utili al territorio.

Una vicenda caratterizzata da legami sentimentali tra Ministri e Deputati con Sindaco di Amantea e PD locale.

Nella sostanza, mi sembra si assistere ad una sorta di promozione pubblicitaria fatta sulla pelle dei cittadini di Amantea, offendendone le capacità intellettive.

E’ chiaro che scongiurare la chiusura di un importante presidio di legalità è molto importante, ma se ciò viene utilizzato come strumento propagandistico, allora tutte le azioni messe in campo, va da se, sono fittizie e consapevolmente sterili.

A che serve caro sindaco Sabatino sbandierare meriti, quando parallelamente il suo partito (PD) nei giorni scorsi ha identicamente dichiarato di essersi attivato con lo stesso ministro e la stessa Deputata per scongiurare la chiusura??

I cittadini onesti di Amantea a chi devono dare credito, a lei o al PD ??

Bisognava aspettare silenziosamente ed evitare fantasiose e trionfalistiche trovate pubblicitarie , la verità è che si sta prendendo tempo per la riorganizzazione del presidio territoriale della guardia di Finanza, ecco il vero motivo della proroga.

Si fanno sempre gli stessi errori, grandi proclami con fumosi annunci ma nulla di concreto, non ultimo il caso legato all’apertura della casa della salute su cui, da tempo ormai, tutto tace!!

Bisognerebbe essere più onesti verso i cittadini di Amantea, evitando quella ossessiva ripetitività delle vicende che contengono, ormai sovente, parziali verità !!

Pubblicato in Cronaca

Questo il comunicato contenente la dichiarazione del segretario PD Amantea Enzo Giacco in merito alla decisione di prorogare il trasferimento della tenenza della GDF di Amantea

“Tengo ad esprimere la mia soddisfazione, e quella del Partito Democratico di Amantea, per la decisione di mantenere la Tenenza della GdF di Amantea.

Il nostro territorio, negli scorsi mesi, è stato vittima di diversi episodi che hanno turbato la serenità della comunità che qui conduce la propria vita. In questo quadro, rinunciare alla fondamentale presenza della GdF – in un Comprensorio che, tra l’altro, già soffre un palese sottodimensionamento di presidi a garanzia della sicurezza dei cittadini – sarebbe un segnale assai preoccupante.

L’ulteriore proroga deve essere interpretata come una buona notizia. Certamente permette di intensificare il lavoro di convincimento per far si che il presidio di legalità, rappresentato dalla nostra Tenenza della GdF, resti in città e qui continui a svolgere la propria preziosa funzione.

A tal riguardo, ritengo doveroso ringraziare l’On. Enza Bruno Bossio, che da mesi si prodiga in favore di questa causa a noi cara, e il Ministro dell’Interno, On. Marco Minniti, che già nello scorso mese di maggio si era interessato all’istanza da noi posta.

Un bel segnale che ci dice quanto sia importante che la politica sia vicina al territorio, e che ci sia un Ministro calabrese a raccogliere le sensibilità provenienti dalle nostre istituzioni e dai nostri cittadini.

Dal canto nostro, ribadisco la disponibilità del Partito Democratico ad intraprendere collettivamente le azioni che saranno necessarie per raggiungere l’obiettivo di mantenere un importante presidio di sicurezza e di democrazia nel Comprensorio, qual è la Tenenza della GdF.

Enzo Giacco   Segretario PD Amantea”

Pubblicato in Cronaca

Massima attenzione del PD al nuovo governo dell’ente provincia di Cosenza.

Il rincorrersi di voci sui possibili candidati alle prossime elezioni del presidente e del consiglio provinciale di Cosenza ha imposto il pronunciamento degli organi di partito.

Tanto più ora che da Roma arriva la notizia che Matteo Renzi ha fatto il mea culpa sulla sconfitta elettorale, rimandando tuttavia a data da destinarsi il congresso.

Ed allora la attenzione massima è verso le elezioni provinciali, che diventano il banco di prova della tenuta del partito.

E chi altri se non Luigi Guglielmelli il segretario provinciale dei Dem doveva e poteva intervenire ?

E nello specifico Luigi Guglielmelli ha precisato che “Il partito democratico si impegnerà, per le elezioni provinciali, in un percorso trasparente, partecipato e collettivo per selezionare il candidato alla Presidenza della Provincia e per la formazione delle liste per il rinnovo del consiglio provinciale.

Saranno innanzitutto i rappresentanti istituzionali degli enti territoriali, a partire dai sindaci, ad assumere ogni decisione”.

In sintesi , cioè, “Nei prossimi giorni saranno, dunque, convocati i sindaci e i capigruppo consiliari aderenti al Partito democratico per assumere conseguenti decisioni.

Il Pd, tuttavia, non punterà sull'autosufficienza ma perseguirà l'ambizione di costruire una espressione elettorale di coalizione a partire dalle nostre esperienze di governo regionale e nazionale.

Al momento si registra, anche se informalmente, un orientamento quasi unanime di pervenire alla scelta di un candidato alla presidenza che non abbia già concorso alla precedente competizione elettorale”.

Noi, onestamente, non ci crediamo.

Possibile che il PD butti il bambino con tutta l’acqua sporca, possibile che rinunci così facilmente ad esperienze umane e politiche di estremo lignaggio cercando nuovi nomi, nuovi volti nel parterre del PD provinciale?

Staremo a vedere.

Se saranno fatti fuori facilmente gente come Graziano Di Natale e come Franco Iacucci.

Pubblicato in Cosenza

pdSi è svolto in data 10 dicembre 2016 – nella sede del PD Amantea – un incontro per analizzare l’esito del voto al Referendum costituzionale del 4 dicembre 2016.

 

L’iniziativa – organizzata dal Circolo cittadino del Partito Democratico – è nata con l’obiettivo di meglio comprendere il comportamento degli elettori, di esaminare i flussi elettorali ed analizzare le tendenze per fasce d’età nell’ultima consultazione referendaria, che ha visto prevalere i No.

 

I lavori sono stati introdotti dal Segretario Enzo Giacco che si è soffermato sul valore della straordinaria partecipazione al voto e sul ruolo che il web e i social network hanno giocato nella campagna referendaria.

È seguita la relazione del Prof. Roberto De Luca – Ricercatore di Sociologia dei Fenomeni Politici presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università della Calabria e membro dell’Osservatorio Politico-Istituzionale – che ha approfondito le diverse dinamiche che hanno caratterizzato il voto al Referendum, offrendo anche una analisi in merito alle ricadute che lo stesso ha determinato.

 

Il dibattito ha visto la partecipazione di Segretari e dirigenti PD, ma anche di tanti cittadini desiderosi di approfondire l’esito del Referendum.

A conclusione dei lavori, il Prof. De Luca – cogliendo l’attualità della tematica - ha anche offerto un suo contributo con riferimento ai sistemi elettorali.

“Anche in considerazione della rilevanza del tema oggetto del Referendum e che tanto ha appassionato gli italiani – ha dichiarato il Segretario Giacco – il Partito Democratico di Amantea, nel prossimo mese di gennaio, organizzerà un momento di riflessione sulla Carta costituzionale, al fine di approfondire le questioni dibattute negli ultimi mesi, ma anche per diffonderne la conoscenza ed il valore dei principi e dei diritti in essa enunciati”.

Pubblicato in Politica

riflessione-700x400Il quattro dicembre gli italiani hanno mandato un segnale inequivocabile al PD renziano e a tutti i sostenitori del SI (confindustria-finanza-grandi giornali-TV). I numeri dell’affluenza alle urne e i numeri del NO sono lì a dimostrare che gli italiani hanno una diffusa e consapevole cultura democratica ed assegnano alla Costituzione del 1948 un grande importanza, la considerano un baluardo di democrazia e di difesa di ogni tentativo di voler ridurre gli spazi di rappresentatività del popolo.

Il popolo italiano votando in grande maggioranza NO, dimostra di riconoscersi nella Costituzione del 1948, certo non perché la ritiene inviolabile e immodificabile, (lo hanno detto in tutte le lingue tutti i sostenitori piccoli e grandi del NO!).

Ha detto NO perché ha ritenuto profondamente sbagliato il metodo (la nuova Costituzione è stata approntata e approvata da un parlamento eletto con una legge elettorale che la Corte Costituzionale ha giudicato incostituzionale e quindi da un parlamento illegittimo) e il merito ( il popolo non è disponibile a rinunciare al suo diritto di voto per nessuna ragione al mondo!)

Questo risultato speriamo che sia monito a qualsiasi uomo politico o partito che nel futuro voglia mettere mano a modifiche o riscritture unilaterali della Carta Costituzionale.

La Costituzione è, e deve restare, quel patto che lega tutti i cittadini, nella quale tutti si devono riconoscere e farli sentire una comunità.

Altra cosa importante che questa campagna elettorale e questo voto a messo in evidenza è che dopo il quattro dicembre chiunque si azzardi a parlare a sproposito del M5S con riferimento esplicito al “populismo” caricandolo di significato negativo, debba pensarci due volte.

Questo movimento che chiede più legalità, si batte contro la corruzione, difende l’ambiente ,si batte contro la finanza pirata, si batte per ridurre le diseguaglianze, si è battuto con determinazione e con convinzione per difendere la Costituzione.

Ma non dovrebbero essere questi temi propri dei partiti di sinistra?

Il risultato del referendum anche nel mio piccolo paese,Cleto, è stato sorprendente.

Alle ultime elezioni amministrative (maggio 2016),a Cleto, si sono confrontate due liste civiche che sostanzialmente sono state due liste di un PD diviso per ragioni prettamente personali.

I risultati delle elezioni 2016 hanno assegnato 473 voti a “Insieme per Cleto” e 424 a “A testa Alta” e circa 80 sono stati i cittadini che non sono andati a votare o hanno votato scheda nulla e bianca.

Al referendum del quadro dicembre sia la minoranza (PD), sia la maggioranza (PD) hanno seguito le indicazioni della casa madre, il PD di maggioranza, e hanno fatto propaganda e dato indicazioni per il SI.

Per il NO in modo aperto e pubblico ci siamo espressi pochissimi cittadini. Per questo a Cleto il SI avrebbe dovuto stravincere con risultai bulgari!

Ma i cittadini di Cleto, 612 votanti, hanno votato 351 NO e 252 SI.

Nel dopo voto tra maggioranza e minoranza ci sono state sotterranee accuse reciproche di tradimenti, la maggioranza pensa che abbia tradito la minoranza e viceversa. Forse avranno qualche difficolta a spiegare questi risultati ai loro referenti politici regionali e provinciali!

C’è da osservare che sia la maggioranza che la minoranza non hanno fatto quella massiccia “sacrosanta propaganda scientifica” (per dirla alla DE Luca!) e si sono attenuti a una propaganda soft che non ha visto smuovere clientele e parentele.

Questo è una prova che quando nel confronto politico non entrano pesantemente le clientele e le parentele il voto, dappertutto, è molto più libero e democratico e rivela sorprese interessanti!

Il risultato eclatante del referendum a Cleto dimostrata in modo inequivocabile, che, tra amministratori (maggioranza e opposizione insieme) e cittadini , non c’è sintonia politica!

Non è proprio il massimo per la democrazia!

                                                                                                                         Giuseppe Furano

Pubblicato in Basso Tirreno

renzi3Il Presidente del Consiglio Dott. Matteo Renzi sconfitto sonoramente alle urne dagli italiani nel referendum costituzionale da lui voluto si è finalmente dimesso da Capo del Governo.

 

Deve lasciare Palazzo Chigi che ha occupato abusivamente per lunghi 1000 giorni.

Era stato messo in quel posto non dagli italiani, ma dai poteri forti che ancora oggi comandano in Italia, purtroppo.

 

Cantava Mina tanti anni fa: "La musica è finita, gli amici se ne vanno…. Nemmeno una parola, l’accenno di un saluto".

Su carta intestata di Palazzo Chigi ha scritto Ciao, avrebbe dovuto scrivere addio.

Ti dico addio nascondendo la malinconia sotto l’ombra di un sorriso.

Ora cosa farà? Davvero vorrà abbandonare la politica e ritirarsi a vita privata? Succederà a se stesso?

 

Sono sicuro che, conoscendo abbastanza bene questo personaggio, non abbandonerà la politica e non si ritirerà nella sua amata Pontassieve a giocare con i figli alla Play Station, perché ha in mente un progetto molto, ma molto ambizioso: fare piazza pulita dei suoi oppositori interni.

Non accetterà mai l’incarico dal Presidente della Repubblica di formare un nuovo governo con la stessa maggioranza parlamentare, perderebbe definitivamente la faccia. Diventerebbe lo zimbello della satira in tutte le rete televisive italiane ed estere. Sarebbe paragonato a quell’ambizioso Amintore Fanfani, toscanaccio come lui, che venne apostrofato con l’appellativo di :- Rieccolo-. Se davvero Renzi ha in mente di fare piazza pulita all’interno del suo partito, il Presidente Mattarella dovrebbe almeno affidare l’incarico ad un uomo politico a lui fedele che duri almeno fino a settembre prossimo in modo che lui possa convocare un congresso, vincerlo e poi ricandidarsi a Premier alle elezioni. Renzi è giovane, è un politico molto ambizioso, solo questo sa fare, lui che non ha mai lavorato. La sconfitta al referendum non lo ha abbattuto, lo ha galvanizzato.

 

E’ convinto che il 40% dei voti ottenuti appartengono al suo partito. Sbaglia.

Dentro quel 40% c’è di tutto, anche chi non voterà mai Pd. La commozione, le lacrimucce la notte del 4 dicembre non sono state vere. Renzi ha finto quando lo spoglio delle schede elettorali non era ancora terminato ha rassegnato le dimissioni.

Le dimissioni vere si danno al Capo dello Stato non in televisione.

Renzi è un bravo attore, un prestigiatore, un furbacchione che con la sua parlantina ha preso in giro milioni di italiani facendo credere che ha abbassato le tasse, che la disoccupazione è diminuita, che le cose in Italia vanno a gonfie vele e che senza di lui l’Italia andrebbe in rovina. Non dice che i senzatetto sono aumentati, che i giovani sono più poveri dei nonni, che 5 milioni di italiani vivono in povertà, che il debito pubblico è alle stelle. Renzi, il rottamatore, che avrebbe dovuto mandare tutto l’establishment a casa, che ha cavalcato i miti dell’anticasta, ora ha paura, ha la certezza che questa volta a casa dovrà andare proprio lui.

Gli amici si sono defilati.

 

Fino a quando aveva il vento a suo favore era incensato, riverito, lodato, ora, che è caduto nella polvere, gli amici l’hanno lasciato solo.

Sono rimasti fedeli quei parlamentari che hanno una sola legislatura e non vogliono andare al voto e che rappresentano solo se stessi e che sono senza voti. Sono i quaquaraqua, i voltagabbana che hanno cambiato schieramento politico per avere qualche privilegio. Contano come il due di picche. Li abbiamo visti ieri salire al Quirinale. Il Presidente Mattarella, come vuole la prassi, li ha dovuti ascoltare, soppesare il loro parere con l’obiettivo di superare al più presto la crisi del 63° Governo Italiano indicando un nuovo Premier.

Pubblicato in Italia

Amantea. Questo è il comunicato stampa del PD.

 

 

Il Partito Democratico di Amantea organizza un incontro per analizzare il voto al referendum costituzionale del 4 dicembre 2016

 

Comprendere il comportamento degli elettori, esaminare i flussi elettorali, analizzare le tendenze per fasce d’età – anche in considerazione della tematica di grande rilevanza oggetto del referendum confermativo – pensiamo possa essere di particolare importanza al fine di acquisire una maggiore consapevolezza sull’esito del referendum.

 

A tal riguardo – e lo ringraziamo per aver accettato il nostro invito – abbiamo chiesto al Prof. Roberto De Luca, Ricercatore di Sociologia dei Fenomeni Politici presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università della Calabria e membro dell’Osservatorio Politico-Istituzionale, di tenere un Seminario rivolto agli iscritti al Partito, ma anche a tutte le cittadine ed i cittadini interessati alla tematica.

 

 

L’incontro si terrà sabato 10 dicembre alle ore 18.00 nella sede del Circolo del Partito Democratico di Amantea, in via Nuova n° 28.

Nessuno scherzi sul possibile acronimo di PD.

Non è il caso. Affatto.

Certo che l’arresto del sindaco di Bova Marina, Vincenzo Crupi, nell’ambito dell’inchiesta “Ecosistema” perché indagato

 

di far parte del business illecito di rifiuti nell’area grecanica, e che aveva appena aderito al Partito Democratico, appare di un tempismo perfetto.

Il Pd, infatti, aveva appena accolto la richiesta d’iscrizione del primo cittadino, eletto poco più di due anni fa, a capo di una lista civica.

La notizia è dell’Ansa “ I carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, nell'ambito di un'operazione antimafia coordinata dalla Dda, hanno arrestato 14 persone accusate, a vario titolo, tra l'altro, di concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, turbata libertà degli incanti e violenza privata.

Fra gli arrestati c'è anche il sindaco di Bova Marina, Vincenzo Crupi, accusato di corruzione per l'appalto per la raccolta dei rifiuti nel suo comune, "controllato" dalla cosca Iamonte,uno dei gruppi storici della 'ndrangheta, e posto ai domiciliari.

Ai domiciliari, con la stessa accusa, il vicesindaco e l'assessore al Turismo di Brancaleone, Giuseppe Benavoli ed Alfredo Zappia, e l'ex sindaco di Melito Porto Salvo, Giuseppe Iaria, già coinvolto in una precedente operazione. 

L'operazione riguarda appunto le cosche di 'ndrangheta "Iamonte" e "Paviglianiti", attive a Melito di Porto Salvo, San Lorenzo, Bagaladi e Condofuri, comuni della provincia di Reggio.

Coinvolti anche imprenditori attivi nel settore della raccolta rifiuti, che secondo le indagini, grazie al sostegno della criminalità organizzata locale, alla collaborazione di liberi professionisti ed alla compiacenza di funzionari e amministratori pubblici, hanno condizionato il regolare svolgimento di gare d'appalto in alcuni comuni del basso Jonio reggino.

In merito “Il Quotidiano del Sud” scrive che “Del percorso di avvicinamento che ha portato all’adesione di Crupi al circolo democrat di Bova Marina è stato sempre informato il segretario provinciale del Partito, Sebi Romeo“.( SEbi Romeo al centro nella foto sotto)

Pubblicato in Calabria

f1 0 pd-cremona-a-marzo-mobilitazione-per-tesseramento-2016-e-legge-di-stabilitaRiteniamo che la fase del tesseramento debba essere un momento di grande partecipazione e trasparenza.

 

Si tratta di un’occasione di condivisione, ma anche di confronto con i cittadini rispetto a ciò che il Partito Democratico a tutti i livelli ha fatto e deve fare.

 

Siamo consapevoli che questa vocazione all’apertura, alla chiarezza ed al dialogo rappresenti una priorità da coltivare con azioni quotidiane. 
Il tesseramento rappresenta lo strumento per rinnovarla di anno in anno.

 

Ecco il calendario:

Venerdì 9 dicembre 2016, dalle ore 18.00 alle ore 20.30, presso la sede del Circolo (in via Nuova, n. 28, 87032, Amantea CS);

Sabato 10 dicembre 2016, dalle ore 11.00 alle ore 13.00, presso la sede del Circolo (in via Nuova, n. 28, 87032, Amantea CS);

Lunedì 12 dicembre 2016, dalle ore 19.00 alle ore 21.00, presso la sede del Circolo (in via Nuova, n. 28, 87032, Amantea CS);

Venerdì 16 dicembre 2016, dalle ore 18.00 alle ore 20.30, presso la sede del Circolo (in via Nuova, n. 28, 87032, Amantea CS);

Sabato 17 dicembre 2016, dalle ore 11.00 alle ore 13.00, presso la sede del Circolo (in via Nuova, n. 28, 87032, Amantea CS);

Lunedì 19 dicembre 2016, dalle ore 19.00 alle ore 20.30, presso la sede del Circolo (in via Nuova, n. 28, 87032, Amantea CS);

Giovedì 22 dicembre 2016, dalle ore 19.00 alle ore 20.30, presso la sede del Circolo (in via Nuova, n. 28, 87032, Amantea CS);

Venerdì 23 dicembre 2016, dalle ore 19.00 alle ore 21.00, presso la sede del Circolo (in via Nuova, n. 28, 87032, Amantea CS);

Martedì 27 dicembre 2016, dalle ore 11.00 alle ore 13.00, presso la sede del Circolo (in via Nuova, n. 28, 87032, Amantea CS);

Giovedì 29 dicembre 2016, dalle ore 17.30 alle ore 21.00, presso la sede del Circolo (in via Nuova, n. 28, 87032, Amantea CS);

Venerdì 30 dicembre 2016, dalle ore 10.00 alle ore 12.30, presso la sede del Circolo (in via Nuova, n. 28, 87032, Amantea CS).

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Pubblicato in Primo Piano
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