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Elettori  - 4.052.341

 

Votanti - 1.245.929 pari al 30,74%.

Voti per il SI 722.672 pari al 64,70%.

Voti per il NO 394.253 pari al 35,30%.

 

Schede Bianche 9.297 pari al 0,74%.

Schede Nulle 119.174 pari al 9,56%.

 

Non assegnate 533 pari al 0,04%.

Dato aggiornato al 05/12/2016 - 07:26

 

Il SI stravince.

Tutte da comprendere le ragioni.

Dati per circoscrizione:

Europa                                               Il SI ottiene il 62,42%            il NO ottiene il 37,58%

 

America Settentrionale e centrale         Il SI ottiene il 62,24%            il NO ottiene il 37,76%

 

America meridionale                           Il SI ottiene il 71,94%            il NO ottiene il 28,07%

 

Africa ed Oceania                               Il SI ottiene il 59,68%            il NO ottiene il 40,32%

 

Note sul voto per stati

Il SI vice dappertutto tranne che in

Bulgaria dove il NO ottiene il 54,30%.

Danimarca dove il NO ottiene il 50,21%.

Estonia dove il NO ottiene il 58,53%.

Federazione Russa dove il NO ottiene il 56,17%.

Finlandia dove il NO ottiene il 59,29%.

Irlanda dove il NO ottiene il 58,04.

Islanda dove il NO ottiene il 74,68.

Lettonia dove il NO ottiene il 54,00%.

Lituania dove il NO ottiene il 52,54%.

Malta dove il NO ottiene il 63,00%.

Norvegia dove il NO ottiene il 51,59%.

Polonia dove il NO ottiene il 53,07%.

Repubblica Ceca dove il NO ottiene il 57,30%.

San marino dove il NO ottiene il 51,77%.

Slovacchia dove il NO ottiene il 61,62%.

Ungheria dove il NO ottiene il 55,34%.

 

Nelle Americhe solo il Costarica il NO ottiene il 51,39%.

 

Nel resto del mondo votano per il NO solo il Kazakhstan,la Nigeria, il Kenya, l’Oman, l’Armenia, l’Uzbekistan, il Pakistan, l’India, la repubblica di Corea, il Giappone, il Vietnam, il Laos, la Malaysia.

Pubblicato in Mondo

Scrive il segretario del PD:

Ho letto la risposta della Sindaca Monica Sabatino alle mie riflessioni sulla sua lettera al Prefetto.

Nella stessa mi si accusa di aver estrapolato «informazioni parziali», strumentalizzandole.

 

 

 

Ho seguito l’invito rivoltomi dalla Sindaca a rileggere le sue affermazioni; ed ho riletto sia la lettera al Prefetto che la risposta al sottoscritto.

Ed ho notato che l’oggetto è cambiato: perché mentre nella missiva al rappresentante territoriale del governo il problema sembrava essere rappresentato dai migranti (microcriminalità, assalti davanti ai supermercati per chiedere l’elemosina, danni all’alto valore turistico della città), nella risposta al sottoscritto il tema diventa l’azione contro un «business che ormai ha preso una piega pericolosa».

E’ chiaro che la Sindaca ha informazioni che ha ritenuto di non palesare.

Il problema però è che per dire cose a metà, non ce la si può nemmeno prendere – e ingiustamente - con chi già soffre una situazione di vita difficile.

Forse questa maggiore chiarezza la si poteva usare direttamente con il Prefetto.

Magari chiedendo un incontro senza dare in pasto al pubblico un’immagine di Amantea che – obiettivamente - non la rappresenta.

Credo di aver letto ed interpretato bene le parole della Sindaca.

Ma non so se lei ha fatto lo stesso con me.

La mia riflessione, non a caso, apriva con il rammarico per la mancata presentazione della domanda per l’accesso al Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati.

Entrare nella rete Sprar, infatti, avrebbe ovviato - e la Sindaca lo sa bene - a tutte le sue preoccupazioni.

Ma ottobre è passato invano.

Apprendo però che la lista Rosa Arcobaleno adesso «sta prendendo in considerazione la prossima finestra temporale».

Mi auguro un esito positivo della decisione (a proposito di teoria e pratica!)!

Con la mia nota avevo esternato la preoccupazione (credo legittima) che si diffondesse - nel caso qualche malizioso fraintendesse le parole della dott.ssa Sabatino - un’immagine distorta di Amantea, paese invece accogliente e solidale.

Un intervento, il mio, che ha suscitato nella Sindaca il bisogno di replicare (ed in qualche modo - e lo apprezzo - di rivedere la sua posizione).

A questo punto resto in attesa anche della replica al comunicato di “Azione Identitaria”, che la Sindaca non avrà potuto fare a meno di notare.

PS l’uguaglianza e la fratellanza non rappresentano ansie ideologiche, ancor meno stereotipi dietro cui celarsi

Enzo Giacco               Segretario PD Amantea

Pubblicato in Cronaca

Ecco la riflessione del Segretario del PD Amantea Enzo Giacco in merito alla lettera inviata dalla Sindaca di Amantea Monica Sabatino al Prefetto con cui si chiede “di evitare l'apertura di nuovi centri di accoglienza destinati ai migranti” :

“In seguito al Decreto 10 agosto 2016 del Ministro dell’Interno mi sarei aspettato da parte della Sindaca di Amantea la presentazione della domanda per l’accesso al Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (c.d. Sprar).

Ciò anche in considerazione della strategia definita dall’ANCI che vuole proprio i Sindaci veri protagonisti del nuovo sistema di accoglienza diffusa sul territorio e che punta all’integrazione dei rifugiati e dei richiedenti asilo nelle comunità locali, accompagnandoli nell’inserimento.

Invece, la dott.ssa Monica Sabatino scrive al Prefetto una lettera per chiedere “di evitare l'apertura di nuovi centri di accoglienza destinati ai migranti” che condizionerebbero la sicurezza, l’ordine e la tranquillità della città.

Personalmente ritengo che il tema oggi sia l’evoluzione della politica di accoglienza, e non una sua regressione verso la chiusura.

E’ compito di un Primo cittadino dare risposte al bisogno di tranquillità della gente; ma è ingiusto attribuire il senso di insicurezza alla presenza dei migranti.

Non si è spesa una parola sui gravi fatti intimidatori avvenuti nell’ultimo anno.

Mi sorprende che si ritenga di affrontare il problema “microcriminalità” sbarrando le porte dell’accoglienza.

Stupisce anche l’uso di certe argomentazioni, lontane dalla nostra sensibilità comunitaria che ha sempre fatto dell’accoglienza un valore.

Penso che affermazioni di questo tipo rischino di condizionare, in maniera sbagliata, l’atteggiamento della gente nei confronti di chi fugge da situazioni di profonda difficoltà.

Mi auguro che la Sindaca riveda la propria posizione in merito.

Amantea, 15 novembre 2016                        Enzo Giacco”

Nessun’altra riflessione della politica amanteana che resta silenziosa se non assente. E non è strano!

Pubblicato in Primo Piano

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato della Segreteria del Circolo PD Amantea.

 

“Il Partito Democratico di Amantea organizza nel weekend del 12 e 13 novembre due giornate di mobilitazione per incontrare i cittadini e spiegare le ragioni del SI al Referendum costituzionale del 4 dicembre.

Il desiderio è quello di portare tra la gente le ragioni di una Riforma costituzionale che rappresenta una straordinaria opportunità per il Paese e per i cittadini.

La Riforma - oltre a prevedere il superamento del bicameralismo paritario per rendere maggiormente efficiente il Parlamento ed a definire bene “chi fa cosa” (suddividendo chiaramente le competenze tra Stato e Regioni) - investe sulla democrazia diretta abbassando il quorum per i referendum abrogativi richiesti da 800.000 elettori, introducendo i referendum propositivi e di indirizzo, e definendo tempi finalmente certi per l’esame delle proposte di legge di iniziativa popolare.

 

Il testo della modifica costituzionale affronta, inoltre, un tema sentito e molto dibattuto da troppi anni: quello della sobrietà della politica.

Definisce, infatti, un tetto all’indennità dei Consiglieri e degli Assessori regionali e non riconosce indennità per i Senatori regionali.

Ancora, la modifica proposta riduce le spese dello Stato eliminando le Province dalla Costituzione ed abolendo il CNEL. Compie, infine, uno storico passo in avanti nel promuovere l’equilibrio tra donne ed uomini.

Si tratta di una Riforma in favore dei cittadini e che rende il Paese più moderno e civile. E, proprio per questo, quello del 4 dicembre deve essere un voto consapevole e informato.

Per tali ragioni il 12 e 13 novembre scenderemo in piazza per spiegare le ragioni del SI:

-Sabato 12 novembre saremo ad Amantea in Piazza Commercio dalle ore 17.30 alle ore 20.30.

-Domenica 13 novembre ci troveremo, invece, a Campora San Giovanni in Piazza San Francesco dalle ore 10.30 alle ore 13.30.

La Segreteria del Circolo PD Amantea.

Pubblicato in Politica

La situazione politica amanteana diventa sempre più ingarbugliata, così da diventare di difficile lettura.

E la vicenda amanteana , oggi scarsamente compresa e scarsamente comprensibile, può orientarsi nella direzione, da qualcuno voluta, invocata e sorretta, dello scioglimento virtuale o fattuale della amministrazione, o verso un momento di stasi che non aiuta certamente la città nel suo sviluppo.

E la riprova la si trova anche nei comportamenti individuali dei singoli amministratori.

C’è che si alza in punta di piedi per apparire nelle immagini fotografiche.

E c’è chi si stringe al Partito, in particolare ora che l’ amministrazione ha dichiarato di essere nata da una lista civica e non da una lista di partito.

Una scelta, questa, dal grande significato.

Ed è forse questa la chiave di lettura della posizione di fatto espressa da Sergio Tempo e tradotta nella affermazione sostanziale di essere da sempre un coerente amministratore del PD.

Non una posizione strumentale, ma una condizione fortemente vera.

Una condizione che, quando capita od almeno letta da un politico sereno, non può non essere intesa nella sua valenza politica.

Ed è forse per questa possibile lettura che ancora non è stato sciolto il dilemma delle dimissioni autonome da assessore di Sergio Tempo o della sua revoca da parte del sindaco Sabatino

Si , stando a voci molto attendibili la maggioranza avrebbe votato per il suo allontanamento dalla carica e quindi per la accettazione della proposta di GB Morelli che ne ha chiesto la testa.

Ma se anche questa notizia fosse vera appare difficile sapere le ragioni della revoca.

Il sindaco ha dimostrato di essere politico accorto e quindi sa che non può parlare della proposta avanzata dal Morelli perché farebbe intuire al popolo di essere succube del suo vice.

Né può riportare a giustificazione della revoca il pronunciamento della gran parte della maggioranza ; anche in questo caso lascerebbe capire che una siffatta strada potrebbe valere per tutti gli altri della sua giunta.

Come abbiamo detto, occorrono ragioni specifiche e di interesse reale della comunità amanteana.

Peraltro non è facile sostituire Tempo nelle sue gravose e delicate funzioni.

Qualcuno teme di ricevere parte delle sue competenze.

Da qui la logicità della veridicità del suo mantenimento in giunta.

Ancor più oggi che Tempo ha con la sua partecipazione agli incontri di partito ad ogni livello ha dato atto, se mai ve ne fosse stata la necessità, della sua posizione partitica.

Ed il PD , l’unico partito vitale ad Amantea, non può andare verso i suoi impegni futuri, referendum compreso, spaccato nelle sue componenti e nei suoi rapporti interpersonali.

Anche noi, come dice il sindaco Sabatino, possiamo sbagliare, ma sospettiamo che la fragilità della situazione amanteana imponga moderatezza e cautela nelle scelte politiche.

E se è così Sergio Tempo resterà in Giunta anche se sarà invitato a prendere atto del sostanziale rispetto che in tal modo gli verrebbe dimostrato.

Come dire anche in questa vicenda “Tiri la prima pietra solo chi è senza peccato”.

E poi Tempo fuori dalla Giunta sarebbe talmente mortificato da poter e dover allontanarsi dalla lista civica che ha portato al successo.

E Tempo potrà anche essere un amico dal carattere difficile ma certamente non è logico averlo come nemico , informato come è!

Pubblicato in Politica

Questo il comunicato del PD amanteano: Il Partito Democratico non è al governo della Città

 “ La replica della lista civica “Rosa Arcobaleno” (datata 8 ottobre) ci offre la possibilità di chiarire – qualora ce ne fosse ancora bisogno – che il Partito Democratico non è al governo di Amantea.

Un intervento, il loro, che non offre risposte agli interrogativi posti, né tantomeno coglie gli inviti e i suggerimenti provenienti dal PD e dai GD.

Condividiamo che «la politica prevede che i problemi vengano discussi nelle sedi opportune» ed, infatti, la richiesta del nostro Partito riguardava (e riguarda) la convocazione di un Consiglio Comunale sullo stato delle finanze dell’Ente.

Quale sede più opportuna – ci domandiamo – per discutere i problemi della Città?

Una proposta in linea a quanto precisato dal Sindaco della Città: «daremo le risposte non al Partito Democratico, ma alla società civile».

Oggi, perciò, invocare «in primis un confronto in seno alla sezione» appare falso e provocatorio. Non ci si può ritenere del PD a correnti alternate e a seconda della convenienza.

Non ci si può sentire del PD se contestualmente si afferma di non dover dare risposte al (proprio) Partito.

In questi mesi, abbiamo caratterizzato l’azione politica del Partito interfacciandoci con le istituzioni ai vari livelli, con il solo intento di apportare benefici ai nostri cittadini.

Una linea che ci ha dato delle soddisfazioni, come l’inserimento nell’Atto Aziendale della Casa della Salute di Amantea avvenuto grazie alla sensibilità della politica regionale e del Presidente Oliverio.

Una prospettiva di potenziamento del sistema sanitario territoriale concretizzatasi nonostante alcuni (in)spiegabili e maldestri tentativi di “sabotaggio” (che fine hanno fatto – si chiede la Città - i due milioni e mezzo di euro annunciati alla vigilia di un importante “tavolo tecnico” in seguito ad un incontro riservato con il precedente Commissario, al quale erano presenti, tra gli altri, Sindaco e Vice Sindaco?)

A fronte di ciò, mai abbiamo percepito la medesima sensibilità da parte dell’Esecutivo della lista civica “Rosa Arcobaleno”, perché non una delle proposte fatte dal Partito è stata nei fatti presa in considerazione.

Una disattenzione, per usare un eufemismo, incomprensibile e recidiva.

Tant’è che questa maggioranza che governa Amantea non si è neppure accorta che prima dell’estate sono stati attivati i comitati a sostegno del SI al referendum, che il 24 luglio si è tenuta un’iniziativa pubblica a carattere regionale e che il tema dominante della “Festa provinciale de l’Unità” è stato proprio il referendum costituzionale.

D’altronde, la loro, è stata una presenza col contagocce!

Ma è la distrazione verso i problemi della Città, ovviamente, che ci allarma.

Per questo, troviamo i toni usati nella risposta a Giacco e a Spina ancor più incomprensibili!

Perché tanto risentimento?

Forse si preferirebbe un Partito silente, distratto, ossequioso, magari che ridimensiona le criticità?

«Facciamo finta che tutto va ben» cantava Ombretta Colli.

Ma ad Amantea le cose non vanno bene per niente, ed il Partito Democratico non ha intenzione alcuna di mettere la testa sotto la sabbia.

Amantea vuole sapere in che acque naviga, e l’Assessore al bilancio Sergio Tempo ha espresso nel Consiglio Comunale dello scorso 30 settembre - e nelle ultime ore a mezzo stampa - il desiderio di indicare in che punto della rotta ci si trova.

Per tale ragione ribadiamo la richiesta di convocazione urgente di un Consiglio Comunale ad hoc per affrontare il tema delle finanze dell’Ente.

Al Sindaco e ai componenti della lista civica “Rosa Arcobaleno” continuiamo a chiedere di occuparsi della Città, di assecondare l’interesse collettivo, di informare i cittadini.

Se non ne sono capaci, ne traggano le opportune conseguenze.

Amantea, 10 ottobre 2016     La Segreteria del Circolo PD Amantea

Pubblicato in Cronaca

La situazione emersa nell’ultimo consiglio comunale, con tutti i dubbi e gli interrogativi consequenziali , è più seria di quanto possa apparire dalla lettura delle scopiazzature delle poche verità evidenziate da chi ha partecipato al consesso.

 

Molte prove sono nei ragionamenti da bar, se volete, e soprattutto nei grevi silenzi della politica amanteana.

Silenzi inaccettabili, per taluni versi figli della paura di sapere, non di dire, la verità.

Piccole eccezioni nei siti personali dei pochi che fanno politica nella cittadina tirrenica.

Per esempio nel sito di Andrea Ianni Palarchio, ieri l’altro, ed oggi in quello di Biagio Miraglia il quale si interroga chiedendosi se quelli di Gianfranco Suriano nella intervista rilasciata a trn-news.it i primi di settembre :

 

ERANO RAGIONAMENTI POLITICI O NO?

Poche righe nella quali leggiamo che "Non è possibile che gli amministratori comunali del PD, in pratica il Sindaco e l’intera Giunta, facciano orecchie da mercante di fronte a tutte le indicazioni e le proposte che provengono dalla Segreteria del PD di Amantea.

In questo caso a essere screditata, ovviamente, è la Segreteria del partito.

 

Questo rapporto andava regolato e precisato fin da subito con atti politici conseguenziali, ciò non è avvenuto e questo, secondo il mio punto di vista, è stato un errore politico macroscopico".

Prima di ripresentare, per mera comodità del lettore, qui di seguito, l’ intervista di Suriano, però, riteniamo di dover segnalare all’amico Biagio che più, e prima ancora, della tematica della prima domanda: ” Che impressione ha del rapporto tra il partito cittadino e gli amministratori comunali del PD?”, sia il caso di un suo pregevole intervento sulla tematica della terza domanda, quella dove chiedevamo “…., alla luce di quanto finora da lei espresso, Amantea sembrerebbe avere bisogno di una nuova stagione amministrativa. Un’alternativa in tal senso sarà possibile?” ed alla quale Suriano ha risposto con la speranza di un miglioramento che la “Città non solo la merita ma credo sia anche in grado di crearla, ma debba crearla. Questo è il mio augurio alla Città”

 

E la gravità delle notizie emerse conferma anche “ la possibilità di crearla”: se non ora quando?

L'Intervista di “TirrenoNews” a Gianfranco Suriano.

“Stephen Littleword, nel suo “Aforismi”, scrive che “Il primo settembre è un po’ come il primo dell’anno, idealmente si ricomincia”.

 Finisce l’estate, il relax, le feste ed è tempo di ricominciare.

Anche a fare politica.

Per questo abbiamo pensato di rivolgere alcune domande ad un politico amanteano che ci ha immediatamente risposto e che vi presentiamo.

 Dovessero farlo altri vi faremo conoscere anche il loro pensiero:

1 D)Lei è iscritto al PD di Amantea, il suo partito nel nostro Comune è rappresentato anche da un’intera Giunta comunale. Che impressione ha del rapporto tra il partito cittadino e gli amministratori comunali del PD?

1R)Sinceramente non una buona impressione. Sembra un rapporto non proprio chiaro, dove il partito prende una direzione e gli amministratori del PD ne percorrono un’altra, esattamente quella opposta. Un esempio per tutti, la vicenda del finanziamento sottratto alla ristrutturazione del Lungomare di Amantea, atto amministrativo che, a mio modestissimo parere, è risultato incomprensibile. Anche le ultime uscite pubbliche del Segretario del PD Giacco e del Vice Sindaco Morelli sull’ipotesi di realizzazione della Casa della Salute ad Amantea sembrano smentirsi a vicenda.

Questo “andazzo” non fa bene al partito perché lo rende poco credibile innanzi alla Città. Non è possibile che gli amministratori comunali del PD, in pratica il Sindaco e l’intera Giunta, facciano orecchie da mercante difronte a tutte le indicazioni e le proposte che provengono dalla Segreteria del PD di Amantea. In questo caso a essere screditata, ovviamente, è la Segreteria del partito.

Questo rapporto andava regolato e precisato fin da subito con atti politici conseguenziali, ciò non è avvenuto e questo, secondo il mio punto di vista, è stato un errore politico macroscopico.  

 “D)Può dare un giudizio complessivo sull’attività amministrativa svolta finora dagli amministratori comunali del PD e più complessivamente dalla Lista “Rosa Arcobaleno”?

2R)Fermo restando che il giudizio finale spetterà a miei concittadini a fine mandato, io posso solo dire che oggi non provo alcun rimorso rispetto alla scelta fatta con gli amici che hanno dato vita alla Lista “La Nuova Primavera”, anzi. Oggi più di ieri è chiaro il fatto che la compagine che governa Amantea è nata esclusivamente sotto la spinta di un comitato elettorale fine a se stesso che non è riuscito a mettere in campo nessuna idea finalizzata allo sviluppo della Città. Non essendoci alcuna visione strategica, si tira a campare, talune volte facendo degli errori amministrativi gravi e quelli riferiti al settore finanziario e dei tributi sono figli di tale situazione.

Come ho avuto modo di dire pubblicamente diversi mesi addietro la cosa che più mi preoccupa è anche la frattura venutasi a creare tra gli amministratori comunali e ampi settori della Città. Anche qui alcune recentissime vicende ne sono prova inconfutabile. A titolo solo esemplificativo, mi riferisco alle inutili polemiche messe in scena dall’Amministrazione comunale nei confronti dei componenti dell’Associazione Notte Bianca, dipinti pubblicamente come concittadini non dediti alla buona riuscita della manifestazione (nata, è bene ricordarlo, anche con il contributo dell’Amministrazione comunale guidata da Franco Tonnara) ma addirittura capaci di ricattare il Comune. A questi miei concittadini va tutta la mia solidarietà e il ringraziamento per il contributo offerto negli anni scorsi in favore dell’importante manifestazione.

Mi riferisco anche alla recentissima gestione degli eventi estivi sul territorio, gestione che ha fortemente penalizzato molte aree centrali di Amantea private di ogni minimo incentivo alla presenza di turisti e vacanzieri.

Mi riferisco, infine, a quanto accaduto sul fronte occupazionale con le vicende dei vigili precari, degli addetti alle strisce blu e di qualche dipendente delle cooperative. Vicende che hanno portato alla perdita del posto di lavoro e che inevitabilmente hanno aperto vertenze legali.

Insomma, con poche parole, dare un giudizio complessivo sull’azione amministrativa in corso non è semplice, diciamo che i sintomi fanno pensare a una Città che non se la passa proprio bene e se questo è vero, la principale responsabilità è senza dubbio di chi la governa.

3D)Un’ultima domanda, alla luce di quanto finora da lei espresso, Amantea sembrerebbe avere bisogno di una nuova stagione amministrativa. Un’alternativa in tal senso sarà possibile?

3R)Dobbiamo pensare sempre positivamente. Nella vita, sul lavoro, in politica si può sempre migliorare. Un’alternativa la mia Città non solo la merita ma credo sia anche in grado di crearla, ma debba crearla. Questo è il mio augurio alla Città. Amantea 2 settembre 2016”.

Pubblicato in Cronaca

Prima di iniziare la discussione dei punti all’ordine del giorno la consigliera comunale Concetta Veltri chiede di fare una dichiarazione e di allegare la stessa agli atti del Consiglio comunale.

Eccola : La “lettera aperta” al sindaco della città a firma del segretario del Partito Democratico Enzo Giacco e di Stefano Spina, coordinatore dei Giovani Democratici - ripresa nei giorni scorsi dai quotidiani e diffusa dai siti web locali e dai social – è un grido di allarme forte e responsabile.

Un grido di allarme che non può e non deve essere sottovalutato, non fosse altro perché proviene dall’interno dello stesso partito – appunto il Partito Democratico - al quale il sindaco è iscritto insieme alla giunta nella sua interezza.

La compagine che governa la nostra città ormai da due anni e mezzo non ha capacità di coinvolgimento e confronto, si intesta maldestramente lavori ed opere progettate e finanziate nella scorsa consiliatura, assume impegni che puntualmente disattende, non ha progetti capaci di incidere sulla qualità della vita della collettività né visione a lungo raggio.

Sulle troppe “cose che non vanno” avrei potuto fare interventi plateali e conferenze stampa almeno bimestrali, ma fin dall’inizio ho preferito un approccio responsabile e sempre costruttivo: vigilando sull’operato amministrativo, denunciando l’inerzia su alcune questioni cruciali e anche (ma invano) suggerendo e indirizzando.

Condivido pienamente e sottoscrivo l’appello lanciato dal PD: è arrivato il momento di uscire da questo intollerabile e - aggiungo - colpevole immobilismo, invertendo la rotta e tentando di recuperare il necessario rapporto con la città e i cittadini.

In altri termini, serve una svolta, altrimenti la città muore”.

Sul punto prende la parola il consigliere Sante Mazzei il quale precisa che questa giunta inaugura soltanto i lavori dell’amministrazione precedente e ne elenca diversi tra cui la Chiesa di San Francesco e la pista ciclabile.

Può essere questa in estrema sintesi il senso della risposta della amministrazione comunale alla sveglia che il PD ha suggerito alla giunta Sabatino.

 

Toni, comunque, sempre formalmente ineccepibili, ma distanze mantenute, anzi ampliate.

Giacco viene, infatti, contestato per “il modo superficiale” con il quale analizza la situazione amanteana.

Sempre a Giacco viene contestato di non essere concreto ma di poggiare la “sua” politica non già su “confronti ed iniziative” , quanto su “lettere aperte e post”.

Per questo la Giunta “ribalta al mittente l’accusa di immobilismo”.

E di seguito l’elenco di quanto fatto.

Certo, afferma il sindaco, “Siamo concordi nel dire che si può fare meglio e di più”, ma non dimentica di ricordare “le grosse difficoltà di liquidità del comune”.

Comunque sia, conclude l’amministrazione comunale, “ha fatto tesoro dei suggerimenti di Giacco” , e” lo ringraziamo per aver suonato la sveglia”.

Ma ed è qui che scatta la reazione della Giunta “ daremo le risposte non al Partito democratico, ma alla società civile”.

In sostanza il PD nulla c’entra con la Giunta.

Poi il temibile suggerimento “all’amico Enzo” ,una specie di “sfida all’OK corral”, “pensi ad affrontare la campagna referendaria per iniziare a cambiare questo paese offrendo il nostro contributo attraverso iniziative che diano la possibilità di confrontarsi guardandosi negli occhi”.

 

Ed ecco la nota sindacale:

“Amantea, la risposta del sindaco Monica Sabatino alle accuse del segretario del Pd Enzo Giacco.

«Non si può confondere – evidenzia il sindaco Monica Sabatino – l’analisi per una valutazione coerente e corretta della situazione con l’immobilismo paventato in modo piuttosto superficiale dal segretario del Partito democratico Enzo Giacco.

Con molta onestà non solo io, ma anche i componenti della giunta abbiamo serie difficoltà nel capire l’azione politica di Giacco che non passa da atti concreti, da confronti o da iniziative, ma si basa sul “lancio” di lettere aperte alla comunità e di post sulle reti sociali.

Se c’è un’accusa che rispediamo al mittente è propria quella dell’immobilismo.

 

Siamo l’amministrazione che, almeno negli ultimi anni, ha valorizzato i servizi sociali in favore della cittadinanza.

Abbiamo avviato la ricomposizione degli uffici comunali, in primis quello dei tributi.

Ciò ha consentito di individuare e colpire evasori totali e parziali che fino ad ora hanno campato sulle spalle del comune.

Abbiamo investito sulla scuola, inaugurando nuovi asili, ma soprattutto intervenendo sugli aspetti strutturali ove necessario.

Abbiamo aperto la pista ciclabile e avviato l’allargamento di via Neto.

L’apertura dell’antica chiesa di San Francesco e l’intervento di urgenza al parco della Grotta sono segni tangibili del nostro impegno verso il patrimonio culturale ed artistico del territorio.

Come dimenticare poi la conclusione dei lavori in piazza San Francesco a Campora San Giovanni e gli interventi di manutenzione su tutto il territorio.

Abbiamo creato sinergie con i privati per la gestione degli impianti sportivi e attendiamo dalla Provincia di Cosenza l’uso del palazzetto dello sport.

Siamo concordi nel dire che si può fare meglio e di più.

 

Stiamo lavorando per la ristrutturazione del lungomare per il quale abbiamo acquisito il parere della sovrintendenza e dove siamo intervenuti ricaricando le barriere a mare a protezione delle opere che andremo a realizzare.

Tutto questo senza dimenticare le grosse difficoltà di liquidità del comune e sottolineando quello che è un dato nazionale che vede gli enti ingessati dal nuovo codice degli appalti che ha rivoluzionato l'approccio e le regole determinando uno smarrimento dei funzionari che sono rallentati dall'incertezza dell'affrontare nuove regole.

Abbiamo fatto tesoro dei suggerimenti di Giacco, lo ringraziamo per aver suonato la sveglia e daremo le risposte non al Partito democratico, ma alla società civile alla quale rivolgiamo quotidianamente la nostra attenzione.

All'amico Enzo dico di rivolgere l’attenzione più alla sostanza che all'apparenza, di pensare ad affrontare la campagna referendaria per iniziare a cambiare questo paese offrendo il nostro contributo attraverso iniziative che diano la possibilità di confrontarsi guardandosi negli occhi».

Lettera aperta dei Segretari GD e PD Amantea al Sindaco della città.

 

Caro Sindaco, è arrivato il momento di uscire da questo intollerabile immobilismo, invertendo la rotta e tentando di recuperare il necessario rapporto con la città e i cittadini.

 

Continuiamo a rilevare, infatti, un profondo malcontento – da parte di cittadini, commercianti, turisti – e tanti dubbi vengono sollevati su diversi aspetti che incidono sulle prospettive della città (le potenzialità del bilancio e la consistenza dell’organico comunale, giusto per fare qualche esempio, su cui la città si interroga).

 

Preme sottolineare che in data 31 maggio hai pubblicamente assunto impegni precisi rispetto a puntuali proposte/richieste elaborate nel Partito.

 

Tra queste, tre priorità - che a parole hai condiviso - per provare a connotare un progetto di sviluppo per Amantea e Campora:

1) Lungomare (ripristino delle risorse per l’esecuzione dell’opera - anche in linea a quanto richiesto dalle centinaia di persone firmatarie di una petizione popolare - per dare avvio alle procedure per la realizzazione di un’opera capace di far leva sulle politiche turistiche e, conseguentemente, sulla nostra economia e sul nostro sentiero di sviluppo);

2) Centro storico (riqualificazione delle vie d’accesso, messa in evidenza dei percorsi storici, cura degli spazi, programmazione di eventi culturali e di rievocazione storica);

3) Decentramento dei servizi comunali (anagrafe, protocollo e tributi) e interventi specifici su Campora San Giovanni (messa in sicurezza di un accesso al mare e riqualificazione dell’area mercato).

Sono passati oltre cento giorni – termine naturale per un primo consuntivo – e constatiamo che davvero nulla è stato fatto in questa direzione.

In politica gli atti hanno la stessa valenza delle precise volontà.

 

E se una voce non trova orecchio attento per essere ascoltata, va da se che il dialogo diventa una sterile formalità senza benefici per i cittadini e la città. Che è ciò che invece ci sta più a cuore.

Non si fa un torto a nessuno dicendo che il Partito e la Città si aspettano atti di concreta discontinuità ed azioni volte a modificare una situazione che sta generando insofferenza e insoddisfazione.

Con i più cari saluti

Amantea, 28 settembre 2016

Enzo Giacco – Segretario PD Amantea

Stefano Spina – Segretario GD Amantea

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