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Sappiamo per certo che il sindaco Monica Sabatino ( forse anche per la sensibilità propria del suo ruolo di docente) è dovuta intervenire per trovare una soluzione al problema del Passalibro ( che, poi, era piuttosto il problema della diversa visione che albergava nella mente di due consigliere comunali interpreti di diverse esigenze sociali od elettorali)

E la soluzione è stata salomonica.

Ricordate la storia del bambino conteso tra le due madri e di come il re nell’impossibilità di stabilire quale fosse quella vera, ordinasse alle guardie di tagliare il bimbo a metà con la spada e di darne un pezzo a ciascuna.

Bene, grosso modo il sindaco ha disposto di dividere lo stanzone con una parete provvisoria e di assegnarne una per ciascuno alle due associazioni e quindi alla competenza delle due amministratrici.

E’ stata così trovata e non “creata” la “pace” .

E forse è per nulla casuale che per creare la parete divisoria sembra sia stato usato il materiale dell’ex ufficio del Giudice di Pace!

Ancora poco, quindi, ed il Passalibro aprirà, offrendo alla comunità amanteana ( ed anche dei comuni vicini) il servizio storicamente garantito grazie alla disponibilità dei vani posti a disposizione a cura del comune di Amantea.

Sembra, infatti, che, ben al di là delle “promesse fatte”, non esistessero stipetti con chiave sufficienti a contenere le migliaia di libri da gestire.

Non sono ancora finiti i lavori della parete posticcia e già le donne del Passalibro hanno cominciato stamattina stesso a lavorare mettendo a posto i libri depositati a cura del comune.

Presente sul posto la consigliera Ciccia Caterina alla quale porgiamo gli auguri di Buon Compleanno.

Pubblicato in Cronaca

Carissimi genitori, molti anni fa, preoccupati dell’alto costo dei libri delle scuole medie inferiori e superiori, demmo vita al Passalibro, una associazione grazie alla quale un gruppo di donne amanteane prendevano in carico i vostri libri usati per cederli a metà prezzo ad altri genitori.

 

In questo modo abbattevamo il costo dell’acquisto del 50%.

Non solo, ma chi cedeva i libri con il ricavato poteva comprare altri libri per i propri figli.

Esercitammo questa attività grazie all’amministrazione comunale che ci diede in uso gratuito i locali necessari per ricevere e conservare i libri.

Ovviamente ci furono reazioni e ricevemmo anche attente ispezioni da parte delle competenti forze dell’ordine.

Poi - per noi stranamente – le prime reazioni finalizzate a non darci più i locali.

Gli amministratori sapevano e sanno che per noi era ed è indispensabile avere i locali per l’intero anno, atteso che- infatti- di anno in anno restano libri.

Al momento chiusi in una ottantina di pacchi ci sono quasi 2000 libri depositati in locali del comune di Amantea.

Avremmo dovuto e voluto esporli a disposizione di eventuali acquirenti ma non abbiamo avuto da parte del comune i locali necessari.

Avremmo voluto catalogarli in modo da reperirli con la necessaria facilità.

Per l’anno in corso abbiamo tentato di far capire all’amministrazione che era e c’è bisogno di locali ampi e sicuri nei quali contenere anche i nuovi libri.

Parliamo di migliaia di testi , da esporre per istituto, per classe, per materia.

Sul tema della sicurezza non possiamo transigere in alcun modo considerato che un libro scomparso è un libro che dobbiamo pagare noi del Passalibro ( come in fondo è già successo)

Offrire con cuore il nostro tempo ci sta; volontariato significa anche questo. Ma operare senza sicurezza e poi pagarne i costi nessuno può pretenderlo e chiedercelo.

Per questo il Passalibro chiude.

Chiude perchè l’amministrazione non comprende le nostre ragioni e vuole offrici una disponibilità temporalmente insufficiente e che comunque ci costringerebbe a restituirvi i libri invenduti od a chiudere i libri in pacchi inaccessibili dove resterebbero per 10 mesi( non possiamo portarli certo nelle nostre case!).

Chiude perché l’amministrazione pretende di farci condividere i locali con altre associazioni ( indipendentemente dalle rispettabili persone che le rappresentano) senza pertanto la sicurezza necessaria per i libri( i vostri libri)

E’ con vivo dispiacere che vi comunichiamo la chiusura del Passalibro, consapevoli che da questo momento voi genitori incontrerete sempre maggiori difficoltà economiche

Altri si accingeranno a fare questo servizio trattenendo a sé parte del costo dei libri( quasi il 20%) così che quando cederete il libro incasserete non più la metà ma soltanto il 40%

Non solo ma comprerete non più al 50 ma al 60%

Vi siamo vicini ma non possiamo accettare la falsità che qualcuno ad arte sta diffondendo su di noi sostenendo che “la facciamo difficile” , che avremmo potuto “trattenerci qualcosa” sui libri.

Il volontariato ed il cuore non si pagano. MAI!

Grazie per la vostra attenzione , grazie a chi-forse- avrebbe voluto aiutarci ad aiutarvi.

Amantea 3.9.3015                                                                 Le donne del Passalibro

Ps Se c’è qualche benefattore sociale che ha a disposizione un locale igienicamente idoneo da

utilizzare in alternativa ai locali del comune che si faccia avanti. Grazie.

Pubblicato in Primo Piano

Sembra questa, ormai, l’unica possibilità per i genitori dei ragazzi delle scuole amanteane e dell’hinterland.

 

Ed ovviamente il mercato di libri di seconda mano gestito a pagamento dalle librerie private.

Le donne del Passalibro non riescono, per quanto promesso da alcuni amministratori, ad avere la piena disponibilità di un vano adatto alla conservazione, esposizione e distribuzione dei libri.

 

Il sistema, come noto, agevola i genitori ad acquistare libri a metà prezzo e soprattutto a cedere i libri a metà prezzo. Un servizio quasi a costo zero che nelle attuali difficili condizioni finanziarie dovrebbe essere agevolato in ogni modo.

Si tratta di un servizio reso gratuitamente da alcune donne amanteane che da anni si sono offerte per dare una mano alle altre mamme.

Le donne del Passalibro però, “pretendono”, di essere le uniche a poter accedere nel locale( come successo sempre in passato) non certo per difficoltà di “coabitazione”con altre associazioni, ma per la responsabilità che assumono di fronte ai genitori che offrono od acquistano i libri usati.

Si tratta, come si intuisce, di un lavoro difficile da svolgere; difficile ed impegnativo e diverse volte queste donne volenterose hanno dovuto pagare di tasca propria i libri “ scomparsi”.

 

Ora che le stesse debbano offrire, come in passato, con cuore ed amore il proprio tempo e la propria disponibilità , ci sta, ma che esse debbano operare in condizioni di rischio per i libri e per le loro risorse familiari è inaccettabile.

Non va bene. Affatto.

Mancando pertanto le richieste condizioni di unicità di accesso ai locali, le donne del Passalibro resteranno a casa dedicandosi alle proprie famiglie.

A questo punto non resta che chiedere all’amministrazione comunale di attivare direttamente il servizio per decenni gestito dal Passalibro.

Una scelta che deve essere presa da coloro che non intendono mantenere fede agli impegni a suo tempo assunti e orgogliosamente continuare nella strada della assegnazione molteplice del locale che era stato già dato a disposizione al Passalibro e che ora i pretende sia diviso tra più associazioni

Una scelta che può essere sollecitata dai genitori che già si trovano con il problema dei libri.

Che strano con i libri (leggi biblioteca, cultura) questa amministrazione non va a pelo!

Pubblicato in Politica

Quest’anno i primi a varcare il portone delle scuole saranno gli studenti del Trentino Alto Adige che ricominceranno al scuola il 7 settembre.

Il 9 settembre, invece, andranno a scuola i ragazzi del Molise.

Il 14 settembre, poi, cominceranno i ragazzi della Calabria, Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna e Sicilia.

La domanda che si pongono i genitori è sempre la stessa. Quanto costeranno quest’anno i libri?

E poi l’altra, conseguente.

Aprirà quest’anno il Passalibro e svolgerà la sua opera indispensabile?

Ormai da decenni queste straordinarie donne di Amantea svolgono un volontariato incredibilmente solidale di cui qualcuno sembra non essersi accorto o non volersi accorgere ( magari pur avendolo usato per le sue esigenze scolastiche)

Non solo aiutano a comprare libri a metà prezzo ma aiutano a vendere libri a metà prezzo.

Spesso le famiglie rivendono i libri usati e con il ricavato comprano altri libri usati per altri figli od altri anni scolastici

Un lavoro così importante che se ne servono anche le famiglie della scuole superiori dei comuni che frequentano la nostra cittadina

E per anni il comune di Amantea ( od il consorzio del BTC) è stato vicino a queste donne offrendo un locale dove esercitare questa attività

Solo da poco queste incomprensioni

Ed infatti i libri del Passalibro sono chiusi da mesi in grandi scatoloni.

Gli scatoloni dovranno essere aperti , i libri catalogati e disposti in modo da essere facilmente rintracciabili

Un lavoro improbo e defatigante .

Poi occorrerà accettare i “nuovi” libri usati da cedere a chi ne avrà bisogno

Anche questi dovranno essere registrati , catalogati e disposti su grandi mensole da predisporre all’uopo.

Ma il comune deve fare la scelta opportuna. E subito!

Sempre che voglia lasciar lavorare le volontarie del Passalibro. E non è detto!

Pubblicato in Politica

Il Passalibro è una di quelle associazioni che hanno onore ad Amantea ed al volontariato, quello vero.

In questa associazione un gruppo di donne aiuta le famiglie i difficoltà a risparmiare sul costo dei libri. Al passa libro si rivolgono in tanti.

Questa associazione però ha bisogno di una stanza che da venti anni è posta a disposizione dall’amministrazione comunale di Amantea

Ora l’amministrazione rivuole la stanza in uso e le donne del Passalibro devono impacchettare migliaia di testi che dovranno essere spostate in altra stanza per poi essere riportate di nuovo a settembre quando ricominceranno le esigenze delle famiglie

In questo modo il Passalibro non potrà fare le altre cose che aveva in cantiere di fare tra cui la lotta alla dispersione scolastica, la Scuola di taglio , ricamo e cucito rivolte a favore delle famiglie bisognose , i corsi ai ragazzi con difficoltà di apprendimento, ecc.

In difesa del Passalibro la consigliera Miriam Bruno ha scritto al Sindaco di        Amantea ed alla consigliera con delega per le associazioni Ciccia Caterina    dicendo:                   

“Ho incontrato in questi giorni le donne del “Passalibro” le quali mi hanno messo a conoscenza della nota a loro inviata dal Sindaco.

Nota che, per loro stessa ammissione, si presenta assolutamente attenta e gentile nei confronti di una associazione onluss che opera ormai da venti anni sul territorio mostrando la parte migliore di una cittadina.

Sono certa che la consigliera Ciccia Caterina, alla quale formulo i miei più sinceri auguri di buon lavoro, comprenderà bene quello che mi sento di dire.

Non bisogna dimenticare il lavoro svolto da quelle associazioni amanteane che spiccano per il fare disinteressato, associazioni fatte con il cuore, disponibilità e passione.

E’ importante l’impegno assunto del sindaco di ridare al Passalibro una sede a settembre prossimo perché continui nel ventennale lavoro che silenziosamente sta facendo ormai da anni.

Però non comprendo perché i modesti locali del campus non possano rimanere a disposizione di una associazione che ha comunicato volontà di svolgere altra attività volte a recuperare la dispersione scolastica,Scuola di taglio e di cucito rivolte a favore delle famiglie bisognose , corsi a ragazzi con difficoltà di apprendimento, ecc..

Una importante offerta di lavoro sociale a cui l’attenzione del comune non può essere indifferente.

Ritengo sia opportuno lasciare che le associazioni crescano con il loro bisogno di offrire alla società.

Lasciare operare chi ha ben fatto cercando nuovi spazi per nuove iniziative se necessario

Il Consigliere comunale Miriam Bruno”.

Ora spetta all’amministrazione comunale.

Pubblicato in Politica

Sembra caduto nel vuoto l’accorato appello rivolto al sindaco Sabatino per garantire la continuazione dei servizi resi dalla Associazione Solidaretà Onluss nel Basso Tirreno Cosentino , più nota come “Il Passalibro”, che è sua la principale funzione residua , stante le difficoltà di operare senza la sicurezza di locali confacenti ai servizi da rendere alla comunità.

Almeno a giudicare dalla insistenza con la quale “qualcuno” (non sempre lo stesso amministratore) insiste perché vengano lasciati liberi gli attuali locali e portati via i libri affidati al “passa libro” dalla famiglie per la loro cessione ad altre famiglie , ove di interesse.

E si tratta di tantissimi libri, visto che le scuole superiori del comune di Amantea hanno migliaia di iscritti.

Sembrerebbe però che il sindaco Sabatino non abbia avuto nemmeno il tempo materiale per trattare questa problematica e che anzi “qualcuno” si stia affannando prima che con la usuale consapevole attenzione politico-sociale il sindaco prenda atto dell’appello.

Non perdono le speranze le donne de “Il Passalibro”, di un augurabile intervento del sindaco, che come ricordato è anche mamma e docente, atteso che altre legittime esigenze di altre associazioni possono trovare soluzioni diverse che non lo sfratto di quella che come la Associazione Solidarietà Onluss opera da decenni per la comunità.

Con questa scelta politica molto discutibile ,infatti, verrebbe meno un servizio che continua a servire ancora oggi le comunità dell’hinterland di Amantea.

E poi perché. Per rispondere alle esigenze di altri? Per impegni elettorali assunti e che ora devono essere rispettati sotto pena di una ridotta credibilità?

E poi chi è che spinge per questo comportamento che non ha alcun senso se non quello di penalizzare chi opera nel sociale come la stessa amministrazione sollecita ?

Quale coerenza si vuole affermare?

“Noi –ci dicono le donne del “Passalibro” abbiamo fiducia nel sindaco Monica Sabatino, alla quale ci siamo rivolti anche per fare da ponte con il Governatore Mario Oliverio, e speriamo che intervenga e ponga la parola fine a questa montagna di pressioni che non ci lasciano affatto tranquille, ma siamo davvero curiose di sapere le vere ragioni di questa nostra eventuale espulsione. E con noi la intera città”!

Le donne de Il Passalibro , se il sindaco non interviene, intendono comunque adempiere alla richiesta verbale del comune, ma fanno osservare che nella stanza a loro disposizione, grazie al comune, ci sono ancora centinaia e centinaia di libri che ancora oggi continuano ad essere richiesti( purtroppo la gente non ha soldi!), libri che o devono essere restituiti alle famiglie che li hanno loro consegnati( ma questo porterebbe via un sacco di tempo) o devono essere conservati per tipologia e portati in un vano sicuro e comunque accedibile per poter soddisfare le esigenze che ancora oggi la gente porta.

Era già successo a settembre del 2013 quando “l’altro comune” quello duro, inflessibile, comandato non si sa da chi, pretese di buttare fuori da una piccola stanza nella quale le donne del Passalibro svolgevano il loro lavoro sociale importantissimo, un pomeriggio sorprese tutti facendosi “assistere” dalle locali Forze dell’ordine ( nemmeno fosse uno sfratto!) : quel giorno grazie all’intervento dell’ex assessore Mazzei mise a disposizione una stanza del Campus Temesa dove poter collocare temporaneamente i libri. Oggi Mazzei è fuori dalla Giunta e non ha più nemmeno diritto di parola!

Non resta allora che il sindaco, se qualche altra voce “nobile” non si alzerà forte al cielo!

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Ecco il testo della interrogazione presentata da Sante Mazzei per “Insieme per la città”

Gruppo Consiliare “ Insieme per la Città “

Al Sig. Sindaco                                  Amantea

Alla Consigliera Con delega alle Associazioni e Campus Ciccia Caterina

Oggetto : Interrogazione a risposta scritta

Richiesta dell’11 luglio 2014 dell’Associazione Solidarietà Onlus “ Passalibro “ utilizzo locale piano terra Campus.

Il sottoscritto Sante Mazzei capogruppo di “ Insieme per la Città “ interroga le SS.VV. per conoscere i motivi per i quali alla data odierna, nonostante le rassicurazioni datemi in occasione di una ormai lontanissima riunione di commissione consiliare, non sia stata data autorizzazione alla richiesta del legale rappresentante dell’Associazione in oggetto al fine di poter svolgere anche quest’anno come ormai negli ultimi venti, la meritoria attività di “ Passalibro “, che rende un servizio importante e fortemente richiesto dalle famiglie specie in un momento di grande crisi come quello che stiamo vivendo, in modo assolutamente gratuito, cosi come è stato fatto lo scorso anno.

Essendo ormai imminente, l’inizio dell’anno scolastico sollecito le Vs. sensibilità a venire incontro con urgenza alla richiesta di “ Solidarietà Onlus “, che è poi la richiesta di tantissime famiglie che vivono un momento di grande difficoltà per consentire ai propri figli di iniziare l’anno scolastico almeno con libri usati.

Esprimiamo contestualmente il nostro ringraziamento e la nostra vicinanza alla Associazione Solidarietà Onlus per l’attività svolta, certi in una sollecita risoluzione del problema.

Amantea, 21 agosto 2014                  INSIEME PER LA CITTA’ Sante Mazzei

Pubblicato in Politica

Sono anni che lavorano in silenzio fornendo un servizio indispensabile a tante famiglie amanteane. E tutto questo grazie al comune che ha posto a disposizione una piccola stanza dove le donne di Passalibro svolgono un lavoro difficile ed importantissimo creando il collegamento tra le famiglie che dismettono i libri usati dai propri figli a metà prezzo e quelle che li comprano.

Oggi che la situazione economica è difficile e la spesa per i libri è altissima ancora di più il loro lavoro è utile ed indispensabile.

Sono tempi difficile ed allora occorre arrangiarsi. Non solo ad Amantea, visto che il sondaggio effettuato dal Centro Studi e Ricerche Sociologiche "Antonella Di Benedetto" di Krls Network of Business Ethics per conto di Contribuenti.it Magazine dell'Associazione contribuenti italiani ci dice che gli italiani tendono sempre più ad acquistare libri e dizionari riciclati, passando dal 36% dello scorso anno al 52% di quest'anno. In pratica, 1 italiano su 2.

Un aumento considerevole, pari al 16%, il doppio rispetto all'anno precedente quando l'incremento registrato era stato pari all'8%. Insomma la scuola è dell’obbligo ma l’intervento statale si disperde in migliaia e migliaia di rivoli ed i libri occorre comprarseli.

Parliamo con Mariella, da due lustri in prima fila al servizio delle famiglie amanteane con questo servizio, e con Sabrina appena arrivata a questo impegno.

Mariella è sconvolta; stamattina è arrivato “l’altro comune” quello duro, inflessibile, comandato non si sa da chi e che pretende di buttarle fuori da una piccola stanza nella quale svolgono un lavoro sociale importantissimo. Non sanno cosa fare.

Per fortuna interviene l’assessore Sante Mazzei da tempo difensore di questo servizio e solo il suo impegno riesce a trovare una soluzione. La stanza deve essere liberata ma fino a fine ottobre le donne del Passalibro avranno a disposizione una stanza del Campus Temesa dove potranno collocare al momento i libri.( Tonnara ne sarà contento!)

Le lasciamo che mettono i libri nelle scatole di cartone appena procurate: sono più serene. Mandano mio tramite i loro ringraziamenti a Sante Mazzei pregandolo di trovare una soluzione che permetta di continuare questo servizio che diversamente cesserà. Anzi mi dicono che non sanno chi altri ha la sensibilità necessaria.

Sollecitiamo l’attenzione delle tantissime famiglie che ricorrono a questo servizio e che nel pomeriggio non capivano cosa facessero le Forze dell’ordine portate a sostegno di un comune dal pugno duro di fronte a donne meravigliose che offrono il loro tempo ed il loro cuore a chi ne ha bisogno.

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