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Finalmente!. Ed occorre ringraziare il consigliere regionale del PDL Giovanni Nucera.

Un atto di onestà intellettuale. Finalmente ( insistiamo) dopo migliaia di “pagliette” non solo estive che hanno addormentato la pubblica opinione e compromesso( speriamo irrimediabilmente) quella stampa piegata al potere od ai poteri e che ha sostanzialmente fatto finta che il problema non ci fosse o che fosse politico. Niente di meno vero. Il problema c’è. Lo sanno tutti e tutti hanno fatto finta di non vederlo

Ora però dopo liti tra partiti responsabili ( tutti ed in egual modo) , dopo liti tra territori tutti pronti a litigare per avere confermato od ampliato il proprio ospedale , ora si diceva esce qualche verità

E’ il caso della signora di 93 anni che è andata a Paola per togliersi il gesso e non ha trovato disponibilità in tal senso! Roba da terzo mondo!

Ora anche il consigliere Nucera, il quale dice: ''I recenti casi di malasanità emersi dalla cronaca di questi giorni rivelano una difficoltà strutturale che va oltre l'impegno che medici e personale sanitario svolgono quotidianamente negli affollati reparti dei nosocomi calabresi, a cominciare dai Pronto Soccorso, alcuni dei quali, come sta avvenendo agli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, sono ormai al collasso ''.

''Non e' in discussione la professionalità e la preparazione dei nostri medici, e la dedizione con cui svolgono il loro lavoro. La carenza di personale medico - prosegue - ha costretto i più volenterosi ed eroici a turni estenuanti ed insopportabili. Ma c'e' il rischio che gli errori, le disattenzioni siano sempre in agguato. Circola voce, addirittura, che 9 medici su 12 di quel reparto abbiamo presentato certificati medici di malattia''.

''Se di emergenza si tratta allora bisogna agire con misure d'emergenza e l'utilizzo, in Calabria, nei reparti più delicati e impegnativi, di personale medico e di ausiliari del Corpo sanitario dell'esercito, mi sembra, al momento la cosa migliore da fare''.

Conclude sempre Nucera: ''Lo Stato non può solo imporre, come e' giusto, regole e prescrizioni riguardanti il rientro del debito, o la regolarità e coerenza delle spese, ma deve fare la sua parte per assicurare, in questa fase di profonda e complessiva ristrutturazione della sanità calabrese, la piena ed efficace funzionalità dei servizi''.

In tale grave situazione Nucera chiede ''l'istituzione di una task-force governativa, per superare l'emergenza del momento, causata da carenza di personale, e processi di riorganizzazione che, seppure avviati ed ormai a pieno regime, non riescono a superare le criticità che derivano da decenni di gestione superficiale ed approssimativa di un comparto così importante''.

Non sappiamo se questa sia la soluzione ( visti i commissariamenti da parte dello Stato), ma certamente si imporrebbe un cambiamento radicale di TUTTA la CLASSE POLITICA REGIONALE che HA DETERMINATO TALE GRAVE SITUAZIONE, USANDO(in questo caso si) L’ESERCITO SE NON SE NE VANNO TUTTI!.

Pubblicato in Calabria

E’ increscioso, perfino incredibile, possiamo dire, anche inaccettabile la proposta di portarsi in 100 piazze della Calabria per presentare ai calabresi le cose fatte dal PDL a guida Scopelliti!

Se Scopelliti ed i suoi sodali volessero d avvero rappresentare un quadro positivo della nostra Calabria dovrebbero raccontare almeno 1000 bugie, mentendo su tutti i dati economici e sociali.

Non arriviamo a conclusio9ni errate, però!

Altrettanta difficoltà la avrebbe una sinistra preoccupata solo di salvare se stessa.

La verità triste è che pochi (forse nessuno) cercano i drammatici dati di questa Calabria abituata da sempre a vivere consumando le risorse europee e statali ma senza creare lavoro, senza prospettive di sviluppo e di crescita.

Il primo problema calabrese è la mancanza di una classe politica che voglia dire la verità! Innanzitutto a se stessa! Il problema è la mancanza di onestà politica della classe di governo che gioca invece di governare. Gioca mentre la Calabria va alla deriva, il popolo ha gravissime difficoltà quotidiane.

Pochi sono coloro che nel PDL gridano contro la attuale classe dirigente. E quei pochi che lo fanno non sappiamo nemmeno perché lo fanno!

Nessuno dice che è in atto una fuga dal DPL che è il segnale più evidente della inidoneità dell’attuale classe di governo regionale( Regione, province, comuni).

E Scopelliti con questa boutade delle 100 piazze cerca di risollevare la sorti del PDL mentre il PDL è già prossimo alla scomparsa. Avremo 100 bandiere agitate da 100 vocianti interessati( come n altri partiti e manifestazioni, invero); avremo le TV che zoomano su questo sventolio nascondendo i volti disperati della gente, la spazzatura nelle strade, gli ospedali, il fallimento del turismo, eccetera e mostrando infine gli artefici degli eventi che invece di scappare via nave come gli emigranti si mostrano come vincitori delle guerre di Roma.

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Pubblicato in Calabria

Nessun uccello se ha fame, freddo o altro guaio esprime col canto la sua sofferenza. I cigni, sacri ad Apollo, (Platone ricorda l’antica credenza, secondo la quale il cigno era ritenuto un animale canoro) al termine dei loro giorni, prevedendo il bene che troveranno nel ricongiungersi al loro dio (Berlusconi), si rallegrano.

Ci riferiamo al fatto che il PDL chiuderà i battenti e si apriranno le porte di Forza Italia 2.

E’ in questa visione che ci sembra di leggere il seguente documento approvato dal Coordinamento regionale ( a piè di pagina i componenti)

“ Nonostante un impegno straordinario e difficile al governo della Calabria tutte le competizioni elettorali dal 2010 ad oggi hanno assegnato al Pdl il ruolo di principale forza politica regionale e punto di riferimento maggioritario dei cittadini calabresi.

Risultati né facili, né scontati; ma hanno rappresentato la naturale conseguenza del fatto che i cittadini sanno distinguere e bene l’azione di governo ed i suoi risultati dalle inutili polemiche; l’impegno coerente dall’opportunismo di parte, la forza di un progetto politico e di una chiara strategia rispetto ai tatticismi del passato.

I cittadini premiano il buongoverno e cosi è accaduto in Calabria.

Il Pdl in Calabria gode di ottima salute, siamo stati e continuiamo ad essere impegnati in una prova decisamente ardua e cioè quella di governare – in un contesto economico nazionale ed internazionale difficile – la Regione sulla quale gravano – più di ogni altra – ritardi storici, gap infrastrutturali, emergenze economiche ed occupazionali; nonostante ciò e tenuto conto del quotidiano manifestarsi di indifferibili urgenze il Pdl – grazie anche alla ferma guida del Presidente Giuseppe Scopelliti, ben supportato dall’azione del Vice Coordinatore Vicario Sen. Gentile e dal Cordinamento regionale – è stato anche in grado di tracciare un percorso di rinnovamento e modernità fondato su una programmazione di medio lungo periodo.

Un’azione amministrativa complessa e composita rispetto alla quale è veramente difficile essere esaustivi ed allo stesso tempo sintetici.

Il sistema sanitario regionale - oggetto di un’attenzione e di un impegno mai visti prima – è oggi nelle condizioni di guardare al futuro con più serenità, il rientro dal debito, la costruzione dei nuovi nosocomi, le case della salute ed i risparmi ottenuti sono fatti rispetto ai quali le opinioni strumentalmente polemiche poco o nulla incidono.

Tra poco tempo i calabresi avranno la loro casa, la cittadella regionale – vera e propria chimera per tanti anni – non sarà una nuova cattedrale nel deserto ma il luogo moderno e fruibile che stiamo costruendo settimana dopo settimana.

Abbiamo dato luogo alla più consistente riduzione dei costi della politica che si sia mai vista, abbiamo riformato gli enti sub regionali e dato una prospettiva nuova e sostenibile ad Afor ed Arssa; abbiamo dato serenità, tra gli altri, ai dipendenti delle Ferrovie della Calabria, ente in precedenza pericolosamente avviato verso il default; abbiamo investito risorse per alleviare il bisogno di lavoro e ridurre il bacino di una inaccettabile precarietà, la Calabria su questi temi può peraltro contare anche su uno specifico tavolo interministeriale a Roma.

Abbiamo destinato risorse a sostegno del sistema imprenditoriale, al sistema della depurazione, abbiamo recuperato ingenti somme per la riqualificazione urbana dei centri storici e ci impegneremo ancor di più per garantire il diritto alla mobilità regionale ed extraregionale dei calabresi.

Un lungo elenco di iniziative ed azioni che non possono essere sinteticamente riassunte ma per approfondire le quali abbiamo scelto, in stretta sinergia collaborativa con il gruppo consiliare regionale, di concretizzare il progetto “Il Pdl in 100 piazze”: confrontarsi con i cittadini, ascoltare e raccontare lo straordinario lavoro portato a termine continua ad essere il leit motiv del nostro partito.

Oggi il Pdl regionale è affidato alla guida di un coordinatore che è anche il Presidente della Giunta Regionale e ad un vicecoordinatore che riveste importanti ruoli nazionali; assieme al coordinamento esiste una classe dirigente regionale e territoriale che è perfettamente consapevole del ruolo e della responsabilità che il Pdl si è assunto di fronte ai calabresi.

Allo stesso modo oggi – sulla scorta di un’affidabilità conquistata sul campo - il Pdl calabrese è protagonista e non spettatore delle dinamiche politiche nazionali attuali – ma anche future.

Nel lungo elenco di cose da fare per dare all’Italia il volto di un Paese moderno, affidabile, sicuro ed autenticamente democratico c’è senz’altro ai primi posti una profonda riforma della giustizia con quel necessario riequilibrio non solo su base generale tra i poteri dello Stato ma anche tra le parti in ogni singolo processo.

Da questo punto di vista il Pdl valuta con favore e condivide l ’iniziativa referendaria varata dai Radicali con i quesiti sulla giustizia giusta, domande e temi sui quali è giusto che i cittadini si trovino nella possibilità di esprimere la loro volontà ed in ragione di ciò ci impegneremo perché questo accada.

Ma l’impegno che abbiamo davanti è anche quello di voler partecipare e condividere il progetto che porterà ad una nuova configurazione del centrodestra con il richiamo all’esperienza di novità, entusiasmo e determinazione rappresentata da Forza Italia, il soggetto politico la cui piattaforma programmatica e la cui riconoscibilità ha sempre riscosso nel Paese apprezzamento e condivisione.

In un momento nel quale siamo chiamati – in forza delle emergenze e delle impellenti necessità - al governo del Paese in una logica di condivisione con partiti distinti e distanti riteniamo che il richiamo a quella novità e modernità politica – rappresentata da Forza Italia – sia assolutamente positivo e condivisibile, anche e soprattutto nella convinzione che nel futuro assetto del novellato centrodestra l’ancoraggio europeo non può che essere il Partito Popolare Europeo, nel cui alveo il rilancio della ricostituenda Forza Italia non potrà non confluire per una necessaria continuità politica”

Ndr ?. il punto interrogativo è nostro!

 

SCOPELLITI

GIUSEPPE

Coordinatore Regionale PDL

GENTILE

ANTONIO

Vice Coord.Reg. vicario PDL

GENTILE

GIUSEPPE

Capogruppo/Vice Capogruppo Regionale

ROMEO

DANIELE

Presidente Regionale Giovani PDL

FILOMARINO

FRANCESCO

Coordinatore Regionale Giovani PDL

ABELE

NICOLA

 

ARENA

DEMETRIO

 

BASILE

DOMENICO ANTONIO

 

BLAIOTTA

FRANCESCO

 

CARIDI

ANTONIO

 

CARNUCCIO

PIETRO

 

CHIAPPETTA

PIERCARLO

 

COLICE

ADOLFO

 

CORDIANO

GIOVAMBATTISTA

 

CRINO’

FRANCO

 

CRUPI

NICOLA

 

D’ASCOLI

GIUSEPPE

 

ESPOSITO

SINIBALDO

 

FEDELE

LUIGI

 

FERRO

WANDA

 

GAETANO

NICOLA

 

GALLO

DIONISIO

 

GRILLO

FRANCESCO

 

GRISOLIA

GIANLUCA

 

LA GAMBA

PASQUALE

 

LEONE

GIANFRANCO

 

LIMARDO

MARIA

 

LOGOTETA

DEMETRIO

 

MACRI’

GIOVANNI

 

MADEO

GIUSEPPE

 

MANCINI

GIACOMO

 

MANCINI

RAFFAELE

 

MIDDEO

GIACOMO

 

MORRONE

ENNIO

 

ORSOMARSO

FAUSTO

 

PERRI

FRANCESCO

 

PONZIO

GIANFRANCO

 

RAFFA

GIUSEPPE

 

RAO

GAETANO

 

RITORTO

RICCARDO

 

ROMANO

CESARE CARLO

 

RUSSO

MARIO

 

SAINATO

RAFFAELE

 

SARICA

FRANCESCO

 

SCARPELLI

GIANFRANCO

 

SCIANO’

GIUSEPPE

 

SICLARI

FAUSTO

 

STRAFACE

PASQUALINA

 

TESORIERE

FRANCESCO

 

TOSTI

ROBERTO

 

VAZZANA

CARMELO

 

VENTO

MAURIZIO

 

VILASI

GIUSEPPE

 

VIOLA

RICCARDO

 

VULCANO

GRAZIA

 

ZURLO

STANISLAO FRANCESCO

 

 

 

 

MEMBRI DI   DIRITTO

 

BARTOLETTI

SERGIO

 

DIMA

GIOVANNI

 

D’IPPOLITO VITALE

IDA

 

ESPOSITO

GIUSEPPE

 

FOTI

ANTONINO

 

GRILLO

MARTINO VALERIO

 

SANTELLI

JOLE

 

TRAVERSA

MICHELE

 

TUCCIO

LUIGI

 

Ndr Provate a scoprire quanti sono i PDL ini di Amantea!

Pubblicato in Calabria

Nulla di nuovo,dunque, e tutto secondo copione, amministrazione ormai senza coesione tra i vari componenti stante il fatto che ognuno di loro e’ spinto da interessi personali, cosa questa che non mi meraviglia affatto.

Le dimissioni dell’Ass. Cappelli sono frutto dell’implosione di questa maggioranza ormai incontrollabile a tal punto che nella casa comunale, per come riportato dalla stampa locale, si e’ recitata una vera e propria sceneggiata napoletana con tanto di urla, peraltro in un orario di servizio del personale.

Il sindaco ormai, quotidianamente, cerca di buttare acqua sul fuoco acceso e alimentato dalle divergenze tra i membri della sua giunta, ora però in seria difficoltà per l’ennesima polemica interna.

Il metodo fin ora adottato del “volemose tutti bene” con cui e’ riuscito a tirare avanti, accontentando un po’ tutti, sembra non essere efficace, troppo alta la posta in gioco per qualche consigliere.

A dire il vero, il sindaco, da persona equilibrata, non approvando e non condividendo la reazione che si e’ innescata tra alcuni componenti di giunta, di fatti prende le distanze da un assessore importante di questa amministrazione, scusandosi con lo stesso Cappelli.

Motivo delle divisioni, diciamolo, e’ il project financing del porto, altra opera ‘faraonica’ che non troverà mai fine.

Mi piacerebbe che ci rimboccassimo le maniche per ricercare soluzioni più alla portata e non progetti di fantasia, adeguare l’esistente per garantire la giusta fruibilità ai tanti diportisti e ai pescatori fortemente penalizzati, che attendono da tempo soluzioni realizzabili e veloci.

Appare, dunque, molto difficile una soluzione definitiva della questione, mentre più probabile sembra una tregua di facciata, da separati in casa ; tregua che sarebbe poco dignitosa e del tutto irrispettosa per questo paese sofferente. Insomma, quello che viene fuori e’ che si continua a navigare a vista cercando di tamponare falle che invece necessitano di una visione organica di lungo respiro.

Per far capire l’amalgama di questa amministrazione, tengo a ricordare che all’interno ci sono elementi che alle scorse elezioni, pochi giorni prima che scadesse il termine per le presentazioni delle liste, erano fortemente schierati contro l’attuale sindaco tanto che si apprestavano a presentare una loro lista in contrapposizione e che poi magicamente, notte tempo, spiccarono il famoso ‘salto della quaglia’nella lista di Tonnara, per motivi di esclusiva opportunità personale.

E’ importante ricordare che in un momento così delicato per la nostra città (i dati sono inequivocabili ed imprescindibili), ci si lascia sfuggire un importante finanziamento per la differenziata e ci si lacera sulla proroga ai funzionari che si avviano verso la pensione. Questo la dice tutta sulle capacità dell’attuale amministrazione.

Di sicuro questa profonda crisi non e’ un buon viatico rispetto ad una situazione macro economica così delicata come quella attuale. La città ha bisogno di progettualità anche e soprattutto per l’avvento imminente dell’estate.

Ad Amantea abbiamo una forte offerta di turismo balneare, manca del tutto quella di arte e cultura. Lo ribadisco da tempo, e’ fondamentale il rilancio del centro storico come volano del turismo locale, le potenzialità ci sono, basterebbe avviare un’organica politica che leghi le bellezze naturali a quelle artistiche e culturali.

Su quel poco minoranza e su alcuni di loro, vorrei spendere qualche considerazione:

Rispetto alle mie prime importanti dichiarazioni sulla vicenda della raccolta differenziata, hanno cavalcato la tigre di concerto con il loro partito di riferimento a gestione familiare, secondo un ormai datato e inutile schema politico. Nessun accenno alle mie ripetute dichiarazioni, cosa questa che li avrebbe distinti come un soggetto politico aperto al nuovo; sarebbe stata una vera rivoluzione, ma ciò non e’ avvenuto. Purtroppo il loro ruolo, mi dispiace, rimarrà quello di sempre, da quando io indossavo i calzoncini corti, marginale e di eterna opposizione.

Per il futuro politico di Amantea :

Lavoriamo per una nuova classe dirigente determinata, capace e soprattutto libera da posizioni personalistiche, che sposi l’idea di un progetto politico di sani principi per avviare una nuova stagione di profondo rinnovamento.

Una classe dirigente che sia mossa esclusivamente dalla volontà di fare gli interessi comuni per il rilancio e il ripristino del buon nome di Amantea.

Arriveremo di sicuro al momento della scelta che tutti attendiamo democraticamente, e a tal proposito ci piace metaforicamente rifarci alla famosa affermazione rivolta al povero Cappelli che ha generato la crisi: Il popolo a quel punto dovrà scegliere ‘O NOI o loro ‘ !!

 Vincenzo Lazzaroli  Dirigente PDL

Pubblicato in Primo Piano

Che confusione ! Ai voglia che Napolitano fa finta di pensare. Il Governo è già fatto e proprio per questo Bersani non è salito sul colle. Seguiteci.

Napolitano vista la confusione ha imposto una pausa di riflessione.

Napolitano sa che :

  1. a)Enrico letta ( che ha sostituito Bersani: ma perchè?) ha dichiarato che il PD sosterrà le scelte del Presidente; che il PD non vuole un governissimo con il PDL( lo condizionerebbe troppo ed alla fine resterebbe sputtanato); ma sa anche che se si andasse a votare con la stessa legge sarebbe un dramma. Peraltro il rischio di perdere le elezioni significherebbe la perdita di tantissimi posti di onorevole!! Cosa certamente non di interesse dei deputati del PD!!!
  2. b)Anche Alfano dichiara che il PDL si rimette al Presidente. Come mai, visto che i sondaggi lo vedono vincente rispetto al PD ed al M5S?. La risposta potrebbe essere doppia: La prima è che teme un governo ancora più a sinistra ( con persone nuove, con programmi simili al proprio) che potrebbe attrarre i voti del M5S. La seconda è che ci sia un accordo sulla presidenza della repubblica ed altro di interesse del cavaliere.
  3. c)Il M5S sa che è molto difficile se non impossibile che si possa fare un inciucio tra PD e PDL. Gli italiani non perdonerebbero al PD questa scelta. Ed allora osano, forse l’ inosabile. Se andassimo alle elezioni visto il pessimo risultato di un PD, che comunque aveva raggiunto la maggioranza alla camera, visto che con Renzi leader si andrebbe ad un governo PD e PDL, sceglierebbe molto probabilmente il partito di Grillo. E Grillo questo o sa!

Il Presidente pensa davvero che nominando qualcun altro si riuscirebbe a fare un governo? E’ questo che teme Bersani che quindi non è andato al Colle sapendo di avere perso tutto?

Ma davvero il presidente Napolitano dopo aver osato l’inosabile nel novembre 2011 , scegliendo ahimè Monti, oggi può lasciare l’Italia senza un Governo? Come in effetti siamo adesso!

E davvero perderà la faccia di fronte all’Italia , all’Europa ed al Mondo, LUI che ha tenuto ferma la barra del timone di una nave che adesso rischia di andare alla deriva e di affondare?

Davvero scontenterà la UE, la Merkel, Confindustria, le OOSS? Stentiamo a crederci. Per questo riteniamo che chieda a tutti responsabilità, ad iniziare dal PD, e facendo continuare Bersani.

Tanto LUI sa che nello stesso PD circola la data delle prossime elezioni : il 14 luglio 2013.

 

Pubblicato in Italia

Partiamo da una affermazione resa dall’Osservatorio Politico-Istituzionale del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università della Calabria in un incontro coordinato dal prof. Pietro Fantozzi, ed al quale hanno partecipato i professori Antonio Costabile, Marino De Luca, Roberto De Luca e Guerino D’Ignazio.

L’attenzione del gruppo di studio si è concentrata intorno al fenomeno Grillo, letto come “una autentica rivoluzione del sistema politico italiano, destinata a produrre effetti la cui portata e consistenza è, oggi, difficile da prevedere sia a livello nazionale che a livello locale”

La seconda affermazione è che “dichiarazioni positive sull’esito del voto fatte dai maggiori partiti, appaiono di fatua consistenza rispetto all’incredibile esplosione di questo movimento”.

L’ultima considerazione degli Universitari è che siamo in presenza di un “AVVISO DI SFRATTO” accolto con “sufficienza” dai partiti o raggruppamenti storici, un avviso di sfratto che diverrà esecutivo , ad ogni livello, se non si capirà che la strada UNICA percorribile è quella di fare una politica fondata sui bisogni della gente, gente che deve essere costantemente e quotidianamente il punto di riferimento della politica.

Nessuna lobby, nessun sistema di potere, nessun interesse familistico, nessuna tutela dei pochi a danno dei molti, potrà più essere accettata, a NESSUN LIVELLO.

Ma vediamo i dati di Amantea

Senato                        Camera                       Differenza

Elettori                                   6929                            7733                           804

Bianche                                  168                              151                             -3

Nulle                                      236                              307                             +71

Validi                                     6525                            7279                           754

                                                                                   7275                           736

Voti ottenuti( tra parentesi le percentuali)

PD                                          1521(23,31)                1703(23,40)                182 ( -0.09)

SEL                                        322( 4,93)                   333(4,57)                    11(- 0.36)

CD                                         234(3,59)                    71(0.98)                      -173

SOMMANO                          2077(31,83)                2107(28,95)                30(-2,88)

(sintesi: i tre partiti del CS non intercettano i voti dei giovani)

PDL                                       1645(25,21)                1700(23,35)                55(-1.96)

Fratelli d’Italia                       62(0,95)                      59(0.81)                      -3(-0,14)

La Destra                               100(1,53)                    61(0,84)                      -39(-0,69)

Sommano                               1807 (27,69)               1820(25.00)                13(-2,69)

(sintesi: i tre partiti del CD non intercettano i voti dei giovani)

Movimento 5Stelle                 1766(27.07)                2240(30,77)                474(3,70)

(sintesi: il Movimento intercetta i voti dei giovani. Ergo i giovani soffrono la imperfezione dei loro problemi da parte del CS e del CD)

Monti                                     465(7,13)                    450(6,18)                    -15(-0.95)

UDC                                                                          165(2,27)

FLI                                                                            65(0.89)

Sommano                               465(7,13)                    680(9,34)                    215(2.21)

(sintesi : un voto fortemente familistico più che partitico!)

Rivoluzione civile                  138( 2,11)                   176(2,42)                    38(0.31)

Altri                                        392 (6,01)                   256                             -136

Riflessioni generali:

Prima: Il PD raccoglie il 23.40% ben superiore al 21,78 a livello provinciale.

Seconda: il Centro Democratico passa da 71 voti alla Camera a 234 al Senato. Il candidato al Senato, cioè, prende 173 voti in più.

Terza : SEL sembra avere uno zoccolo intoccabile di 320/330 voti. Soltanto 11 voti in più alla Camera. Ovvio che SEL non abbia intercettato il voto giovanile. Anche SEL però supera la percentuale provinciale.

Quarta : I principali partiti del Centro sinistra hanno uno zoccolo intoccabile di 2080/2100 voti. Soltanto 30 voti in più alla Camera contro 800 elettori in più. Per questo alla Camera la percentuale scende di ben TRE PUNTI. Pur tuttavia i tre partiti con leader Bersani ad Amantea superano la percentuale provinciale.

Quinta: Il PDL ha uno zoccolo duro di 1645/ 1700 elettori. Prende solo 55 voti dei giovani( su 800). Il PDL raggiunge una percentuale leggermente superiore a quella provinciale

Sesta: Fratelli d’Italia è costantemente intorno a 60 voti( sembra quasi un nucleo familiare)

Settima: La Destra cala di quasi il 40% dal Senato alla Camera. Dato spiegabile solo con un candidato al Senato.

Ottava: I principali partiti del Centrodestra, in sostanza, dal Senato alla Camera perdono il 2,69%, quasi la stessa situazione del PD

Nona : Il Movimento 5Stelle passa dai 1766 voti al Senato ai 2240 della Camera, intercettando, cioè, 474 voti degli 800 giovanili e diventando il primo partito ad Amantea. E’ il voto più sorprendente. Il Movimento 5Stelle, invece, supera abbondantemente il dato provinciale.

Decima : I voti della Lista Monti si attestano tra il 465/450. Il dato sorprendente è che la lista perde 15 voti alla camera. Non intercetta cioè il voto giovanile, anzi perde consenso.

Undicesima: Incredibile il voto dell’UDC alla Camera. SOLO 165 voti. Il 2.27 % contro il 4,39 a livello provinciale. E’ questo il principale dato elettorale. Dove sono finiti i voti di un UDC che ha ben 4 amministratori al governo della città?( Gianfranco Suriano, Pasquale Ruggiero, Michele Vadacchino ,Biagio Miraglia). Sembra che il dato della lista Monti contenga i reali voti dell’UDC. Ma perché? Quale significato ha questo comportamento? Quale messaggio è stato mandato? Ed a chi?

Dodicesima: Liquefazione del FLI .Parliamo di uno dei pochi partiti ad Amantea che hanno una sezione. Abbiamo contato più gente in certi convegni con Angela Napoli che voti al FLI.

Tredicesima: Rivoluzione Civile si muove tra i 138 voti del Senato ed i 176 della Camera. Intercetta, cioè, 38 voti giovani.

Conclusioni:

Amantea si avvia verso i tre grandi partiti ( Centrosinistra, centrodestra, Movimento5Stelle)

Si liquefanno gli “ensemblement” elettorali delle ultime consultazioni comunali. Resta in piedi solo quello di Tonnara: ma reggerà? E quanto?

Pubblicato in Cronaca

Perviene e pubblichiamo il seguente comunicato di Fare Ambiente:

“Il PDL Calabrese va bocciato in toto sulle tematiche ambientaliste, dichiara Antonio Iaconetti, Coordinatore Regionale di Fare Ambiente.

Ieri, nel corso di un dibattito sulle emergenze ambientali, organizzato da Alleanza Ecologica, con la quale nei prossimi giorni valuteremo se iniziare un percorso comune, sono intervenuti autorevoli e stagionati politici del Popolo della Libertà.

Ci sentiamo che gli interventi sul tema sono stati alquanto deludenti sia in termini di conoscenza dei problemi che sulle proposte per risolvere problematiche che vanno dall’ emergenze rifiuti al dissesto idrogeologico.

La cosa, come ambientalisti del fare ci lascia un po’ perplessi, poiché chi si candida al governo del paese non può ignorare le tematiche legate all’ambiente, intimamente legate al concetto di qualità della vita ed alla di green economy, concetti, questi che caratterizzano e condizionano le politiche di tutti i grandi paesi evoluti e non, i quali vedono nell’ambiente una risorsa per il superamento di una crisi economica che diventa sempre più globale.

Pertanto, il giudizio che ci sentiamo di esprimere, conclude Iaconetti, è alquanto negativo: PDL Calabrese bocciato sui temi dell’ambiente.

Cosenza, 09.02.2013

Avv. Antonio Iaconetti Coordinatore Regionale Calabria Fare Ambiente

Via C.Cattaneo n. 40- 87100 COSENZA Tel e fax 0984.76019 - Cell. 3475962815

Fare Ambiente Movimento Ecologista Europeo Segreteria Nazionale Via Nazionale n. 243, II piano, scala C 00184 – Roma Fax e Tel.: 06.484409”

Pubblicato in Catanzaro

Beppe Grillo contro Equitalia. «Va chiusa. Bisogna trattare direttamente con i cittadini. Non è più tollerabile questa situazione che ha portato la gente al lastrico», ha detto il leader del Movimento 5 stelle a Ragusa durante il suo tour elettorale in Sicilia. Ecco la sua ricetta per uscire dalla crisi: «Sconti contributivi per le aziende che assumono under 35, pensione a 60 anni, defiscalizzazione del reddito per le nuove aziende per i primi due anni».

Silvio Berlusconi contro Equitalia «Uno dei primi atti che faremo sarà quello di riformare profondamente i poteri di Equitalia», ha sottolineato a Campobasso, il segretario del Pdl, Angelino Alfano. «Il cittadino - ha spiegato - non deve avere paura del fisco, il cittadino onesto deve essere considerato come tale e abbiamo alcune proposte molto nette per fare sì che il fisco risulti amico: rivedere i poteri di Equitalia e consentire ai cittadini di scaricare nella dichiarazione dei redditi scontrini e fatture. In questo modo tutto il nero emergerà e non ci sarà bisogno di inseguire, con un meccanismo da stato di polizia tributaria, i cittadini italiani. Infine chiediamo che l'amministrazione finanziaria, cioè il fisco, faccia consulenza preventiva ai cittadini dando consigli per non sbagliare la dichiarazione dei redditi».

Ma allora di chi è? E chi la vuole? Chi la difende?

Impossibile saperlo.

Sappiamo solo poche cose.

Che in qualche lista, ben nascosti, sono candidati dipendenti di Equitalia.

«Berlusconi è incredibile - ha replicato il leader dell'Udc Pierferdinando Casini ad Aversa (Caserta) - prima ha creato Equitalia, adesso vuole abolirla».

«Alfano su Equitalia non sa di cosa parla. Forse non sa che tra le tante cose che ha fatto a sua insaputa c'è l'aver votato le regole con cui Equitalia si è mossa. Le ganasce fiscali le hanno votate lui, Berlusconi, Tremonti, Bossi e Maroni. Se il governo Monti è intervenuto su Equitalia, è stato per allentare le ganasce fiscali», ha detto, parlando a Bologna durante l'inaugurazione della sede elettorale di Futuro e Libertà, Benedetto Della Vedova, ex capogruppo di Fli alla Camera e candidato al Senato in Lombardia nella lista con Monti per l'Italia.

Pubblicato in Italia

Sono 17 gli avvisi di conclusione indagini firmati dal pm, Santi Cutroneo – nell’ambito di un’attività investigativa condotta sul campo dai carabinieri della stazione di Vibo guidati dal luogotenente Nazzareno Lopreiato – nei confronti di medici veterinari ed impiegati dell’Asp.

Truffa e falso ideologico i reati, a vario titolo, ipotizzati con contestazioni che coprono un arco temporale ricompreso fra il 2009 ed il 2011.

Questi gli indagati: Isabella Campisi, 55 anni, di Soriano; Domenico Cocciolo, 47 anni di Vibo; Domenico Piraino, 61 anni, di San Costantino Calabro; Stefania Mazzeo, 48 anni, di Vibo; Enzo Carnovale, 56 anni, di Piscopio; Chiarina Cristelli, 49 anni, di Sant’Onofrio; Giuseppe Loiacono, 63 anni, di Montalto (Cs); Mario Mazzeo, 63 anni, di Vibo; Domenico Mazzitelli, 56 anni, di Briatico; Saverio Paglianiti, 64 anni, di San Calogero; Giuseppe Parisi, 58 anni, di Polia; Maria Parisi, 56 anni, di Vibo; Domenico Pisani, 60 anni, di Vibo; Giuseppe Pugliese, 57 anni, di Vibo; Damiano Romano, 53 anni, di Simbario; Antonio Teti, 55 anni, nativo di Filogaso, residente a Vena di Ionadi; Salvatore Fiorillo, 58 anni, di Vibo.

L’inchiesta nasce da una delega di indagine ai carabinieri da parte del pm Santi Cutroneo e del procuratore Mario Spagnuolo, al fine di accertare la compatibilità degli itinerari effettuati da alcuni veterinari.


Gli investigatori hanno quindi acquisito i fogli di marcia delle auto nel parco macchine dell’Asp e nell’ufficio veterinario ed accertato così come diversi medici veterinari, pur utilizzando i veicoli dell’Azienda sanitaria di appartenenza avrebbero avanzato, ottenendole, richieste di rimborso per indennità chilometriche come se avessero invece utilizzato il mezzo


Tra indagati anche capogruppo pdl comune Vibo


C'e' anche l'attuale capogruppo del Pdl nel Consiglio comunale di Vibo Valentia fra i 17 indagati nell'inchiesta sull'assenteismo nel reparto di veterinaria dell'Azienda sanitaria provinciale.


Si tratta di Mario Mazzeo, 63 anni, di Vibo Valentia, nei cui confronti il pm Santi Cutroneo, sulla scorta di un'informativa dei carabinieri della Stazione di Vibo, contesta i reati di truffa e falsita' ideologica in atti pubblici. Nei confronti di Mazzeo l'accusa parla di "corresponsione da parte dell'Asp di Vibo di benefici economici a fronte di prestazioni in realtà non effettuate".


Il cartellino di entrata o uscita del veterinario Mario Mazzeo, secondo i carabinieri, sarebbe stato timbrato in18 giorni diversi dall'impiegata Maria Parisi, 56 anni, di Vibo, pure lei indagata.

Mazzeo e' inoltre accusato di aver partecipato fra il maggio 2010 ed il febbraio 2011 per oltre 60 volte ai lavori delle Commissioni consiliari del Comune di Vibo in giorni ed orari in cui sarebbe risultato contemporaneamente in servizio quale veterinario dell'Asp.

 

Pubblicato in Vibo Valentia
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