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neve2020Amici è tornato l'inverno. Oggi 25 marzo, alle otto del mattino, mi sono affacciato dal mio balcone e sono rimasto a bocca aperta: Nevica. Mi son detto: Possibile? Siamo in primavera ed io non mi ricordo nessuna nevicata alla fine del mese di marzo. Se fosse stato il 25 di gennaio non ci sarebbe nulla di strano, ma vedere cadere la neve a primavera, beh, qualcosa di strano c'è. E i meteorologi ci dicono che i prossimi giorni saranno molto freddi, i più freddi di questo inverno.E' aria molto fredda proveniente dalla Russia. Ghiaccio e neve anche a basse quote.L'inverno, se guardiamo il calendario, è ormai passato, ma di fatto è pronto a tornare. Ed è tornato. L'aria si è fatta molto più fredda e la neve tanto attesa ha imbiancato le montagne della Sila che io intravedo dalla mia finestra. Ci eravamo illusi che la bella e dolce primavera sembrava ormai essere arrivata. Gli alberi del pesco e del ciliegio erano fioriti. Ora bisogna prendere atto che il crudo inverno non se n'è andato del tutto. E non reciteremo più. Primavera vien danzando, vien danzando alla tua porta, sai tu dirmi che ti porta? Ma l'inverno vien tremando. E cosa ci porterà?Aridi ciocchi, un fringuello irrigidito, neve a fiocchi e ghiaccioli grossi un dito.

Pubblicato in Calabria

Domanico. Lunedì notte il Potame Adventure Park è stato oggetto di atti vandalici.

A denunciare l’accaduto l’associazione che lo gestisce.

Secondo quanto ricostruito dai gestori, ignoti hanno rubato il gruppo elettrogeno utilizzato per le attività del parco, che nei prossimi giorni ospiterà gli alunni delle scuole di Amantea, Domanico e Carolei.

I ladri per entrare all’interno hanno forzato l’ingresso e impallinato il cane da guardia, che fortunatamente si è salvato.

“Quando decidemmo di assumere la gestione del Parco – scrive sui social Paolo Barbarossa Park Director – ci siamo rimboccate le maniche e con immensi sacrifici economici abbiamo ridato lustro e dignità ad un luogo in precedenza completamente distrutto dai soliti ignoti.

Abbiamo fatto tutto ciò per il rilancio ed il riscatto turistico e sociale di un territorio incantevole che merita visibilità.

L’atto di oggi ci addolora e ci pone non poche difficoltà ma non cambia e scalfisce la nostra volontà e l’impegno sul rilancio del territorio.

Non vi è dubbio però che attendiamo di vedere schierate al nostro fianco le istituzioni: Comune, Provincia e Regione, esponenti politici locali e nazionali presenti sul territorio, perché la carenza di alcuni servizi quale energia elettrica e pessima percorribilità stradale, non permettono una messa in sicurezza favorendo l’isolamento del luogo, alimentando questi luridi fenomeni messi in atto da persone che si credono forti e magari pure intelligenti ed invece sono e restano prigionieri di una vita che li relegherà sempre alla meschinità.

L’auspicio, mio personale e dell’intero gruppo di giovani che rappresento, è che questo episodio diventi simbolo di solidarietà di una intera comunità, sana, operosa, vogliosa di riscatto e che si erga a difesa del proprio patrimonio di idee, tradizioni, cultura ruralità e grande senso dell’ospitalità”.

Anche la Pro Loco Potame-Busento, nella persona del presidente Veronica Longo, esprime vicinanza e solidarietà a tutto lo staff del Parco avventura. “Per l’increscioso episodio accaduto nella serata di ieri.

Purtroppo non è la prima volta che la che la struttura sia oggetto di atti vandalici, stavolta hanno sfondato il cancello con un mezzo e sottratto il generatore di corrente elettrica senza il quale l’attività sarà costretta a rimanere chiusa.

Ci auspichiamo che le indagini delle autorità competenti conducano presto all’individuazione dei colpevoli e facciamo appello agli enti locali affinché esprimano vicinanza e offrano un aiuto concreto per poter continuare nelle attività di promozione di un territorio fin troppo a lungo abbandonato a sè”.

Il sindaco Gianfranco Segreti Bruno si è immediatamente detto disponibile a reperire un nuovo gruppo elettrogeno per consentire il prosieguo delle attività

Pubblicato in Belmonte Calabro

Si! E’ vero c’è tanto male in giro! Ma c ‘è anche tanto bene.

Eccovi uno straordinario esempio della grande umanità e del coraggio che da sempre mostrano i Carabinieri nel loro quotidiano.

 

 

Anche giovani carabinieri come nel caso!. Eroi del nostro tempo.

Giovani carabinieri della Caserma di Lago e di quella di Amantea, carabinieri di cui i comandante e le le due cittadine possono andare orgogliosi ed a cui i sindaci( Li invitiamo in tal senso) potrebbero( anzi dovrebbero) dare la opportuna attenzione politica e sociale indicandoli quali esempi agli altri giovani calabresi.

Un carabiniere vede un’auto e si ferma.

Era stata appena segnalata la assenza di un uomo ed il milite ha immediatamente avuto, sembra, il sospetto che potesse trattarsi dello scomparso.

Si avvicina e scopre che l’uomo aveva tentato il suicidio.

Riesce a farsi aprire lo sportello e tenta di calmarlo, prima, per soccorrerlo subito dopo.

L’uomo tenta di mettere in moto l’auto e di scappare ma il carabiniere gli toglie la chiave dal cruscotto.

Il giovane militare capisce di avere di fronte a se un uomo disperato.

Intanto allerta le altre caserme ed il 118.

Ma l’uomo improvvisamente prende la seconda chiave, mette in moto l’auto e scappa su una delle stradette secondarie nel tratto da Potame verso Domanico.

Riesce a far perdere le proprie tracce, ma nel mentre arriva una pattuglia di Carabinieri da Amantea.

Abilmente e forse fortunatamente i CC riescono ad individuare la strada interpoderale ed a raggiungere l’auto e l’uomo che si era chiuso dentro e non intendeva aprire.

Nella zona non funzionavano nemmeno i cellulari e quindi l’autoambulanza del 118 non riusciva ad intervenire non potendo essere guidata sul luogo della necessità.

Ma per fortuna i giovani carabinieri della caserma di Amantea per salvare l’uomo che si stava dissanguando, prima forzano lo sportello, poi, con una provvidenziale e felice intuizione ,caricano il suicida sull’auto di servizio e “volando” per i tornanti delle piccole strade di montagna e della SS 278 lo portano nel vicino nosocomio di Cosenza dove i medici riescono a salvarlo.

Si scopre dopo la drammatica lettera che il disperato e povero uomo aveva indirizzato alla moglie per anticipare il drammatico gesto.

Sembra che il gesto sia figlio dello stato di bisogno dell’uomo.

Ora gli investigatori stanno accertando quanto altro necessario per capire se il quarantasettenne avesse problemi anche di altra natura.

Sembra che ci si possa trovare di fronte ad un dramma della solitudine e del bisogno.

Ora che i giovani Carabinieri hanno adempiuto al loro dovere salvando questo giovane uomo si impone che lo Stato, in tutte le sue espressioni, e la Società facciano la loro parte.

I bisogni, ricordiamocelo ogni giorno, non sono solo in Africa ed in Asia ma anche nella nostra Italia!

Ai giovani carabinieri i complimenti del nostro sito e gli auguri di continuare ad essere sempre disponibili per chi ha bisogno.

Pubblicato in Cronaca

Questa Calabria è davvero la Svizzera del Mediterraneo.

Forse anche il Trentino basso, basso.

Il Signore ci ha dato tutto.

Il mare azzurro, quando non lo sporchiamo, i boschi, quando non li bruciamo, i migliori e più sani prodotti orticoli, la frutta più saporita, il grano biologico, la neve, il sole, il paesaggio, i tramonti, i colori, la temperatura più accettabile per il corpo umano, eccetera

Guardate le foto del Trentino appenninico!

È la località Potame oggi 11 gennaio 2017.

Alle spalle di Belmonte Calabro e di Lago.

A nemmeno venti minuti dal mare di Amantea.

Uno spettacolo nello spettacolo, la natura nella natura.

Basta salire in auto per raggiungerla, facilmente.

Si può anche sciare, magari con lo slittino.

O giocare con le palle di neve che qualcuno ha già preparato per i più pigri e posto in vendita.

Che volete di più?

Pubblicato in Belmonte Calabro

E’ successo oggi pomeriggio 14 settembre.

Un uomo anziano, il signor Mario Misasi, ritorna a casa ed entra nel suo garage.

 

Ad un certo punto si accorge che l’auto aveva cominciato a muoversi lungo la strada in discesa.

Evidentemente aveva dimenticato di inserire il freno a mano o non lo aveva tirato abbastanza .

Allora ha cercato di inseguire l’auto per fermarla.

 

Ha tentato di aprire lo sportello per tirare il freno ma non ce l’ha fatta.

Anzi è caduto violentemente battendo la testa e restando esanime sulla strada.

Chiamati tempestivamente i soccorsi è giunta l’autoambulanza del 18 che null’altro ha potuta fare se non con statere il decesso dell’84 enne potamese.ù

 

Sono intervenuti anche i carabinieri della vicina Carolei e della competente compagnia provinciale di Cosenza per le indagini del caso.

Pubblicato in Basso Tirreno

Nei giorni 27 e 28 marzo 1638 ( quello di giugno ci interessò relativamente) vi fu nella zona centro settentrionale della Calabria il terremoto più intenso degli ultimi 1000 anni; paragonabile a quello del 1783 e del 1905. Anche Amantea ne subì le conseguenze, ma ne ebbe un regalo quale quello della sorgente detta della “Ficuzza”, nel fiume Catocastro, che divenne la più importante per la città del tempo. In sostanza un miracolo visto che invece di distruzione e morti se ne ebbe utilità e vita!

Oggi, anche senza terremoti, ecco un altro avvenimento che può essere ascritto tra i miracoli.

Dopo quasi 85 anni dalla costruzione della prima condotta idrica a servizio dell’Amantea del 1930 realizzata grazie alle sorgenti della zona di Potame e dopo migliaia di accessi dovuti alla necessità di manutenzione delle sorgenti, alla manutenzione della condotta di adduzione, ai controlli delle reti che inibivano l’accesso ad animali, selvatici e non, ecco che si scoprono “nuove sorgenti” capaci di erogare circa 30 litri di acqua al secondo, cioè 1800 litri al minuto, cioè 108 mila litri ad ora ( 108 mc) e, quindi, 2592 metri cubi al giorno! Una quantità enorme e provvidenziale. Stiamo parlando di quasi 180 litri al giorno per tutti i 14 mila abitanti di Amantea, Campora compresa! Significa una totale autonomia per oltre 10 mesi all’anno!

Ovviamente la portata dovrà essere confermata durante la stagione estiva, quella di scarsa pioggia, per verificare che non si tratti di sorgente da acqua di scorrimento superficiale e  soprattutto ci sarà bisogno di fare analisi sulla qualità dell’acqua e sulla sua potabilità.

Sul resto ampie riserve.

Cominciamo dal costo della nuova rete di adduzione.

Continuiamo con il serbatoio : quello attuale di Cannavina ci appare insufficiente in particolare rispetto ai consumi della popolazione servita (centro storico e poco altro?!).

Andiamo avanti . Una quantità d’acqua così grande altro che centro storico e zone periferiche potrebbe servire! Allora che cosa ci fanno leggere?

Ed infine, ma di quale flusso a cascata si parla?

Potremmo continuare a lungo, ma ci fermiamo qui!

Una sola domanda. Queste sorgenti sono nate adesso come quella della Ficuzza o trovate solo adesso? E perché?

Nella foto il flusso a cascata( Cascata delle Marmore) 

Beh, che questo mese di maggio sia folle ci sta tutto.

Nemmeno ieri 15 maggio nuvole nere da cui nascevano ben tre trombe d’aria.

Oggi ancora nuvole nere e grandine

Ma la cosa più strana è la neve a Potame

Le foto sono state tratta da face book e sono di stamattina

Pochi cm in fondo e nessuno problema serio al traffico, ma certo la neve il 16 maggio è davvero una novità

Forse qualcosa nel clima sta cambiando.

E non sembra foriero di cose buone

Comunque sia Potame resta sempre uno spettacolo della natura ed i colori della neve sotto il verde dei pini e degli abeti è sempre affascinante.

Vale la pena di una visita

Pubblicato in Cosenza
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